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Morpheus ©

A. Agnelli: "nessuno Fermerà La Juve"

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Joined: 23-Mar-2011
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presidè @@

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Joined: 09-Feb-2006
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Andrea for President..... :sventola2:

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Joined: 08-Jul-2006
21008 messaggi

a proposito,al bar ho visto un articolo in prima pagina dell'immondizia rosa firmato Monti,ma andavo di fretta e non ho potuto leggerlo... qualcuno tramite internetttttt può riportarlo,che mi piacerebbe leggere cosa ne pensa quel putrido?

thanks

Calciopoli e la ''bomba'' anonima

Calciopoli, la sorpresa di Natale: ora c'è una gola profonda. Un testimone anonimo, ma sicuramente partecipe della vicenda, sostiene che l'inchiesta del procuratore Narducci e del colonnello Auricchio fu gravemente manipolata. I fatti: qualche giorno fa, l'uomo - certamente uno dei 12 addetti alle intercettazioni, probabilmente un ex carabiniere che si è allontanato o è stato allontanato dall'Arma - convoca alcuni giornali, tra cui non c'è la giornalaccio rosa dello Sport, e sgancia la bomba. Una Bomba N, uno di quei nuovi ordigni atomici al neutrone, che lascia intatto lo scheletro delle sentenze ma polverizza gli uomini, le storie e le poche, faticose certezze che ci stanno dentro. La tesi di fondo dell'innominato, infatti, è che «di veramente importante nell'inchiesta non c'è niente, la maggior parte degli imputati è stata condannata ingiustamente o con pene troppo pesanti».In sintesi, i punti chiave della testimonianza che traggo dal Corriere dello Sport. Dopo aver ricostruito il sistema dei baffetti colorati con cui veniva segnalato il grado d'importanza delle telefonate riportate nei brogliacci, l'anonimo sostiene che erano solamente Auricchio e il maresciallo Di Laroni a stabilire cosa inserire e cosa omettere nelle informative da inviare ai magistrati. E le intercettazioni che riguardavano l'Inter dove sono finite? «Evidentemente nell'inchiesta non ci dovevano andare…». Ancora: storie di server che misteriosamente cadono cancellando decine di intercettazioni, le famose schede svizzere di Moggi su cui poi non si registra alcun traffico, il ruolo del segretario della Can Manfredi Martino che al primo interrogatorio dice tremando di non sapere nulla poi diventa uno dei principali testi dell'accusa, le «cenette» degli inquirenti con non meglio specificati «personaggi che hanno segnato quel periodo di Calciopoli». E via bombardando…Ma l'elemento forse più succoso nelle verità dell'innominato è la ricostruzione dell'incontro dei fratelli Della Valle con Bergamo e Mazzini in un ristorante sulle colline fiorentine. Un episodio enormemente discusso, non l'architrave dell'accusa (che ha spinto soprattutto sul significato delle intercettazioni) ma comunque importante, e sempre contestato dai protagonisti. Di quel pranzo in cui si sarebbe stabilito il patto per salvare la Fiorentina, abbiamo solo la documentazione video ma non l'audio, perché quella volta non furono piazzate microspie. E qui il testimone ci va giù pesante: «Con il microfono direzionale, a 50 o 100 metri, senti tutto quello che uno dice. Però 'sta voce non s'è mai sentita. Io so che l'hanno sentita. E questa cosa è importante perché io so che là non hanno parlato di niente. Magari pensi che Della Valle abbia detto a Mazzini: "Dai, famme vince...". Invece niente. Hanno dato rilevanza alle immagini e non hanno fatto sentire l'audio». Dunque, secondo il testimone, sarebbe sparito un audio che scagiona i Della Valle? «Non secondo me. L'audio c'è. Sicuro». Un botto terrificante.Il colonnello Auricchio, oggi capo di Gabinetto del sindaco di Napoli De Magistris, ha negato in sede processuale che quell'audio esistesse e ora, raggiunto dalla giornalaccio rosa, chiosa seccamente: «Non ritengo sia necessario rispondere a dichiarazioni anonime che, fra l'altro, non corrispondono al vero. Servirebbe solo ad alimentare un'eco mediatica di fatti su cui la giustizia sia ordinaria, in primo grado, sia sportiva, in via definitiva, ha già giudicato». Nessun commento, invece, da parte dei Della Valle che si limitano ad affiggere sulla bacheca del sito viola le interviste con l'innominato. Come dire, leggete e ci troverete quanto abbiamo sempre sostenuto. Ma sulle ragioni che lo hanno spinto a parlare come sulla sua identità, c'è palese prudenza. In realtà, la strategia di Diego Della Valle è di più ampio raggio. E, nel suo stile, non ha fatto nulla per nasconderla. Condannato a Napoli con una pena che, pur lieve, pesa sulla sua figura di uomo e di imprenditore, dal 2006 e con più forza oggi ribadisce una linea che si riassume nel mantra: «Fatemi capire». Le sue domande rappresentano certamente una difesa aggressiva, ma toccano zone d'ombra che sarebbe opportuno illuminare, se non altro per togliersi ogni dubbio. Ci furono degli ispiratori occulti all'inizio dell'inchiesta? Perché la Fiorentina fu coinvolta e altre squadre tra cui l'Inter no? Guido Rossi ricevette le intercettazioni di Moratti e Facchetti dalla procura di Napoli? E se sì, perché non indagò?Personalmente, e mi è capitato di scriverlo più volte, non considero l'inchiesta di Calciopoli un monumento all'infallibilità investigativa. Presenta contraddizioni e qualche visibile buco. Insomma, di certo avrebbe potuto esser fatta molto meglio. Ma ha retto in diversi giudizi sportivi e penali. Ora, delle due l'una: o l'innominato dice il vero anche su un solo episodio e allora occorre buttarla via per intero, oppure l'innominato mente e allora è un millantatore che va severamente punito. In un paese civile, c'è una sola strada per stabilirlo, e spetta alla giustizia percorrerla. Un solerte procuratore, su questo fronte non stiamo scarsi, apra un fascicolo sulle affermazioni gravissime che avete letto in questo articolo, ripercorra l'inchiesta passo dopo passo e dica una parola definitiva all'opinione pubblica, ai tifosi e alle persone coinvolte. Per quanto riguarda la giornalaccio rosa dello Sport, solo giornalismo. Seguiremo con molta attenzione gli sviluppi di questa vicenda, pronti a raccogliere e consegnare ai lettori la voce di ogni testimone significativo. Purché, come è regola della casa, abbia un nome e un cognome.

Andrea Monti - La giornalaccio rosa dello Sport

questo trovai.............

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Joined: 06-Jul-2007
11962 messaggi

Calciopoli e la ''bomba'' anonima

Calciopoli, la sorpresa di Natale: ora c'è una gola profonda. Un testimone anonimo, ma sicuramente partecipe della vicenda, sostiene che l'inchiesta del procuratore Narducci e del colonnello Auricchio fu gravemente manipolata. I fatti: qualche giorno fa, l'uomo - certamente uno dei 12 addetti alle intercettazioni, probabilmente un ex carabiniere che si è allontanato o è stato allontanato dall'Arma - convoca alcuni giornali, tra cui non c'è la giornalaccio rosa dello Sport, e sgancia la bomba. Una Bomba N, uno di quei nuovi ordigni atomici al neutrone, che lascia intatto lo scheletro delle sentenze ma polverizza gli uomini, le storie e le poche, faticose certezze che ci stanno dentro. La tesi di fondo dell'innominato, infatti, è che «di veramente importante nell'inchiesta non c'è niente, la maggior parte degli imputati è stata condannata ingiustamente o con pene troppo pesanti».In sintesi, i punti chiave della testimonianza che traggo dal Corriere dello Sport. Dopo aver ricostruito il sistema dei baffetti colorati con cui veniva segnalato il grado d'importanza delle telefonate riportate nei brogliacci, l'anonimo sostiene che erano solamente Auricchio e il maresciallo Di Laroni a stabilire cosa inserire e cosa omettere nelle informative da inviare ai magistrati. E le intercettazioni che riguardavano l'Inter dove sono finite? «Evidentemente nell'inchiesta non ci dovevano andare…». Ancora: storie di server che misteriosamente cadono cancellando decine di intercettazioni, le famose schede svizzere di Moggi su cui poi non si registra alcun traffico, il ruolo del segretario della Can Manfredi Martino che al primo interrogatorio dice tremando di non sapere nulla poi diventa uno dei principali testi dell'accusa, le «cenette» degli inquirenti con non meglio specificati «personaggi che hanno segnato quel periodo di Calciopoli». E via bombardando…Ma l'elemento forse più succoso nelle verità dell'innominato è la ricostruzione dell'incontro dei fratelli Della Valle con Bergamo e Mazzini in un ristorante sulle colline fiorentine. Un episodio enormemente discusso, non l'architrave dell'accusa (che ha spinto soprattutto sul significato delle intercettazioni) ma comunque importante, e sempre contestato dai protagonisti. Di quel pranzo in cui si sarebbe stabilito il patto per salvare la Fiorentina, abbiamo solo la documentazione video ma non l'audio, perché quella volta non furono piazzate microspie. E qui il testimone ci va giù pesante: «Con il microfono direzionale, a 50 o 100 metri, senti tutto quello che uno dice. Però 'sta voce non s'è mai sentita. Io so che l'hanno sentita. E questa cosa è importante perché io so che là non hanno parlato di niente. Magari pensi che Della Valle abbia detto a Mazzini: "Dai, famme vince...". Invece niente. Hanno dato rilevanza alle immagini e non hanno fatto sentire l'audio». Dunque, secondo il testimone, sarebbe sparito un audio che scagiona i Della Valle? «Non secondo me. L'audio c'è. Sicuro». Un botto terrificante.Il colonnello Auricchio, oggi capo di Gabinetto del sindaco di Napoli De Magistris, ha negato in sede processuale che quell'audio esistesse e ora, raggiunto dalla giornalaccio rosa, chiosa seccamente: «Non ritengo sia necessario rispondere a dichiarazioni anonime che, fra l'altro, non corrispondono al vero. Servirebbe solo ad alimentare un'eco mediatica di fatti su cui la giustizia sia ordinaria, in primo grado, sia sportiva, in via definitiva, ha già giudicato». Nessun commento, invece, da parte dei Della Valle che si limitano ad affiggere sulla bacheca del sito viola le interviste con l'innominato. Come dire, leggete e ci troverete quanto abbiamo sempre sostenuto. Ma sulle ragioni che lo hanno spinto a parlare come sulla sua identità, c'è palese prudenza. In realtà, la strategia di Diego Della Valle è di più ampio raggio. E, nel suo stile, non ha fatto nulla per nasconderla. Condannato a Napoli con una pena che, pur lieve, pesa sulla sua figura di uomo e di imprenditore, dal 2006 e con più forza oggi ribadisce una linea che si riassume nel mantra: «Fatemi capire». Le sue domande rappresentano certamente una difesa aggressiva, ma toccano zone d'ombra che sarebbe opportuno illuminare, se non altro per togliersi ogni dubbio. Ci furono degli ispiratori occulti all'inizio dell'inchiesta? Perché la Fiorentina fu coinvolta e altre squadre tra cui l'Inter no? Guido Rossi ricevette le intercettazioni di Moratti e Facchetti dalla procura di Napoli? E se sì, perché non indagò?Personalmente, e mi è capitato di scriverlo più volte, non considero l'inchiesta di Calciopoli un monumento all'infallibilità investigativa. Presenta contraddizioni e qualche visibile buco. Insomma, di certo avrebbe potuto esser fatta molto meglio. Ma ha retto in diversi giudizi sportivi e penali. Ora, delle due l'una: o l'innominato dice il vero anche su un solo episodio e allora occorre buttarla via per intero, oppure l'innominato mente e allora è un millantatore che va severamente punito. In un paese civile, c'è una sola strada per stabilirlo, e spetta alla giustizia percorrerla. Un solerte procuratore, su questo fronte non stiamo scarsi, apra un fascicolo sulle affermazioni gravissime che avete letto in questo articolo, ripercorra l'inchiesta passo dopo passo e dica una parola definitiva all'opinione pubblica, ai tifosi e alle persone coinvolte. Per quanto riguarda la giornalaccio rosa dello Sport, solo giornalismo. Seguiremo con molta attenzione gli sviluppi di questa vicenda, pronti a raccogliere e consegnare ai lettori la voce di ogni testimone significativo. Purché, come è regola della casa, abbia un nome e un cognome.

Andrea Monti - La giornalaccio rosa dello Sport

questo trovai.............

grazie mille

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Joined: 12-Aug-2006
16938 messaggi

Andrea sono con te. Avanti!

:sventola:

Modificato da the_legend

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Joined: 10-Sep-2006
3601 messaggi

Non mollare la nostra storia, Andrea, senza di lei non c'e' alcun futuro vero.

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Joined: 10-Apr-2010
6283 messaggi

Ritiene sia stato frettoloso, al tempo, scaricare Moggi e Giraudo?

All'epoca il quadro sembrava completo, con un impianto accusatorio violentissimo e un'attenzione altrettanto violenta da parte dei media che imponeva di decidere in fretta. Noi accettammo tutto, l'esposto è nato per l'assegnazione dello scudetto [...] La nostra domanda è molto semplice: "Fu giusto assegnarlo?". (Andrea Agnelli, Corsport, 24-12-2011)

A me questa risposta non piace moltissimo...

Non piace neanche a me.

Presa a se stante non mi piace, ma magari va integrata in un contesto in cui si parli anche delle recenti dichiarazioni di questo presunto investigatore "pentito".

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Joined: 01-Jun-2005
2375 messaggi

a me pare una marcia indietro rispetto alle sue passate dichiarazioni, prima diceva che lui avrebbe difeso i dirigenti fino all'ultimo grado di giudizio, poi che moggi era uno dei migliori dirigenti, poi che giraudo era un secondo padre. Ora invece c'era l'impianto accusatorio chiaro. non so se avete capito.

A me pare che continuiate a guardare il dito.

Ho trovato questa intervista piena di orgoglio, passione ed intelligenza.

Andrea è il mio Presidente.

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Joined: 01-Jun-2005
2375 messaggi

Calciopoli e la ''bomba'' anonima

Calciopoli, la sorpresa di Natale: ora c'è una gola profonda. Un testimone anonimo, ma sicuramente partecipe della vicenda, sostiene che l'inchiesta del procuratore Narducci e del colonnello Auricchio fu gravemente manipolata. I fatti: qualche giorno fa, l'uomo - certamente uno dei 12 addetti alle intercettazioni, probabilmente un ex carabiniere che si è allontanato o è stato allontanato dall'Arma - convoca alcuni giornali, tra cui non c'è la giornalaccio rosa dello Sport, e sgancia la bomba. Una Bomba N, uno di quei nuovi ordigni atomici al neutrone, che lascia intatto lo scheletro delle sentenze ma polverizza gli uomini, le storie e le poche, faticose certezze che ci stanno dentro. La tesi di fondo dell'innominato, infatti, è che «di veramente importante nell'inchiesta non c'è niente, la maggior parte degli imputati è stata condannata ingiustamente o con pene troppo pesanti».In sintesi, i punti chiave della testimonianza che traggo dal Corriere dello Sport. Dopo aver ricostruito il sistema dei baffetti colorati con cui veniva segnalato il grado d'importanza delle telefonate riportate nei brogliacci, l'anonimo sostiene che erano solamente Auricchio e il maresciallo Di Laroni a stabilire cosa inserire e cosa omettere nelle informative da inviare ai magistrati. E le intercettazioni che riguardavano l'Inter dove sono finite? «Evidentemente nell'inchiesta non ci dovevano andare…». Ancora: storie di server che misteriosamente cadono cancellando decine di intercettazioni, le famose schede svizzere di Moggi su cui poi non si registra alcun traffico, il ruolo del segretario della Can Manfredi Martino che al primo interrogatorio dice tremando di non sapere nulla poi diventa uno dei principali testi dell'accusa, le «cenette» degli inquirenti con non meglio specificati «personaggi che hanno segnato quel periodo di Calciopoli». E via bombardando…Ma l'elemento forse più succoso nelle verità dell'innominato è la ricostruzione dell'incontro dei fratelli Della Valle con Bergamo e Mazzini in un ristorante sulle colline fiorentine. Un episodio enormemente discusso, non l'architrave dell'accusa (che ha spinto soprattutto sul significato delle intercettazioni) ma comunque importante, e sempre contestato dai protagonisti. Di quel pranzo in cui si sarebbe stabilito il patto per salvare la Fiorentina, abbiamo solo la documentazione video ma non l'audio, perché quella volta non furono piazzate microspie. E qui il testimone ci va giù pesante: «Con il microfono direzionale, a 50 o 100 metri, senti tutto quello che uno dice. Però 'sta voce non s'è mai sentita. Io so che l'hanno sentita. E questa cosa è importante perché io so che là non hanno parlato di niente. Magari pensi che Della Valle abbia detto a Mazzini: "Dai, famme vince...". Invece niente. Hanno dato rilevanza alle immagini e non hanno fatto sentire l'audio». Dunque, secondo il testimone, sarebbe sparito un audio che scagiona i Della Valle? «Non secondo me. L'audio c'è. Sicuro». Un botto terrificante.Il colonnello Auricchio, oggi capo di Gabinetto del sindaco di Napoli De Magistris, ha negato in sede processuale che quell'audio esistesse e ora, raggiunto dalla giornalaccio rosa, chiosa seccamente: «Non ritengo sia necessario rispondere a dichiarazioni anonime che, fra l'altro, non corrispondono al vero. Servirebbe solo ad alimentare un'eco mediatica di fatti su cui la giustizia sia ordinaria, in primo grado, sia sportiva, in via definitiva, ha già giudicato». Nessun commento, invece, da parte dei Della Valle che si limitano ad affiggere sulla bacheca del sito viola le interviste con l'innominato. Come dire, leggete e ci troverete quanto abbiamo sempre sostenuto. Ma sulle ragioni che lo hanno spinto a parlare come sulla sua identità, c'è palese prudenza. In realtà, la strategia di Diego Della Valle è di più ampio raggio. E, nel suo stile, non ha fatto nulla per nasconderla. Condannato a Napoli con una pena che, pur lieve, pesa sulla sua figura di uomo e di imprenditore, dal 2006 e con più forza oggi ribadisce una linea che si riassume nel mantra: «Fatemi capire». Le sue domande rappresentano certamente una difesa aggressiva, ma toccano zone d'ombra che sarebbe opportuno illuminare, se non altro per togliersi ogni dubbio. Ci furono degli ispiratori occulti all'inizio dell'inchiesta? Perché la Fiorentina fu coinvolta e altre squadre tra cui l'Inter no? Guido Rossi ricevette le intercettazioni di Moratti e Facchetti dalla procura di Napoli? E se sì, perché non indagò?Personalmente, e mi è capitato di scriverlo più volte, non considero l'inchiesta di Calciopoli un monumento all'infallibilità investigativa. Presenta contraddizioni e qualche visibile buco. Insomma, di certo avrebbe potuto esser fatta molto meglio. Ma ha retto in diversi giudizi sportivi e penali. Ora, delle due l'una: o l'innominato dice il vero anche su un solo episodio e allora occorre buttarla via per intero, oppure l'innominato mente e allora è un millantatore che va severamente punito. In un paese civile, c'è una sola strada per stabilirlo, e spetta alla giustizia percorrerla. Un solerte procuratore, su questo fronte non stiamo scarsi, apra un fascicolo sulle affermazioni gravissime che avete letto in questo articolo, ripercorra l'inchiesta passo dopo passo e dica una parola definitiva all'opinione pubblica, ai tifosi e alle persone coinvolte. Per quanto riguarda la giornalaccio rosa dello Sport, solo giornalismo. Seguiremo con molta attenzione gli sviluppi di questa vicenda, pronti a raccogliere e consegnare ai lettori la voce di ogni testimone significativo. Purché, come è regola della casa, abbia un nome e un cognome.

Andrea Monti - La giornalaccio rosa dello Sport

questo trovai.............

Oh oh oh ... la carta igienica rosa ovvero il bollettino della procura si inalbera ... e come da sua funzione di portavoce lascia trapelare l'irritazione del Palazzo (in questo caso il palazzo della giunta di Napoli) ... bene ... e ci si legge anche un neanche tanto velato attacco al CorSport ... che c'è? ... timore di venire sputtanati? ... credo che anche a livello di scontri tra media cominceremo a cederne delle belle ...

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Joined: 01-Jun-2005
2375 messaggi

... AVVISO AI NAVIGANTI:

FATE MOLTA ATTENZIONE

Auricchio dice "tutte falsità!". Ma non querela. E intanto lancia messaggi mafiosi: dite quello che volete ma io ho le spalle coperte e chi parla stesse attento.

La giornalaccio rosa prima descrive l'articolo del Corsposrt poi manda un messaggio: venitelo a raccontare a noi senza anonimato.

Sommate i due messaggi, perfettamente coordinati: potete parlare da anonimi tanto nessuno vi crederà. Se uscite allo scoperto dovete stare attenti (come Adamo Bove ??????) .....

C'è una Procura che abbia le palle per smascherare questo putridume!???

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Joined: 01-Jun-2005
2456 messaggi

bellissima intervista di andrea,chi puo' la metta integrale in prima pagina ..merita davvero..

abbiamo un gran presidente per i prossimi 40anni...invece berlusconi e moratti devono morire...prima o poi.

Modificato da buran

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Joined: 22-Jul-2011
306 messaggi

Il Presidente ha fatto, come sempre fa, il Presidente.

Con buona pace di tutti gli amici bianconeri che vorrebbero sentire uscire dalla Sua bocca frasi tipo: " La Triade non si tocca....ed a chi butta fango su di loro gli strappo le palle...."

Il Presidente sta facendo e farà sempre il Presidente. E' inutile nascondere il sole con lo scolapasta. Ed in questo suo essere il Presidente io non riesco nemmeno lontanamente ad immaginare una benchè minima considerazione negativa nei suoi confronti. A volte mi faccio delle domande su alcune cosine, e le risposte, dopo un pò arrivano da sole: Lui è bianconero, almeno quanto me e questo mi basta e avanza. E l'essenza di tutto sta in questa domanda/risposta:

Cosa vuol dire ai tifosi della Juve?

«Che è bellissimo vedere lo stadio pieno, è bellissimo sentirli cantare ed è

bellissimo stare tutti insieme a casa nostra».

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Joined: 29-Mar-2006
6040 messaggi

Non ho condiviso - causa intempestività - la sua ormai celeberrima uscita sul futuro di DP... per il resto, onore ad Andrea.

Le cose sono chiare.... se non condividi pazienza

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Joined: 03-Sep-2008
153 messaggi

Persona molto intelligente. Merita di essere il Presidente della Juventus.

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Joined: 08-Jul-2006
21008 messaggi

A me pare che continuiate a guardare il dito.

Ho trovato questa intervista piena di orgoglio, passione ed intelligenza.

Andrea è il mio Presidente.

Il Presidente ha fatto, come sempre fa, il Presidente.

Con buona pace di tutti gli amici bianconeri che vorrebbero sentire uscire dalla Sua bocca frasi tipo: " La Triade non si tocca....ed a chi butta fango su di loro gli strappo le palle...."

Il Presidente sta facendo e farà sempre il Presidente. E' inutile nascondere il sole con lo scolapasta. Ed in questo suo essere il Presidente io non riesco nemmeno lontanamente ad immaginare una benchè minima considerazione negativa nei suoi confronti. A volte mi faccio delle domande su alcune cosine, e le risposte, dopo un pò arrivano da sole: Lui è bianconero, almeno quanto me e questo mi basta e avanza. E l'essenza di tutto sta in questa domanda/risposta:

Cosa vuol dire ai tifosi della Juve?

«Che è bellissimo vedere lo stadio pieno, è bellissimo sentirli cantare ed è

bellissimo stare tutti insieme a casa nostra».

Persona molto intelligente. Merita di essere il Presidente della Juventus.

mi inchino a queste affermazioni

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Joined: 03-Apr-2011
110 messaggi

è una risposta detta così. si sa bene che pensa altro e lo disse in passato

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Joined: 03-Jan-2006
33410 messaggi

Nei confronti di Del Piero continua a mostrarsi un pò freddo e cinico.

E viste le ultime dichiarazioni di Alex non capisco se stanno facendo lo stesso gioco o magari hanno già confermato la decisione da tempo.

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Joined: 16-Sep-2008
2399 messaggi

bè diciamo che questa lettura è molto ottimistica. Ma onestamente te pensi che il presidente della juve se ne esca su un giornale "così" ?? Dai sù, è ovvio che sa quel che dice e che intendeva dire quello. Che disse diversamente in passato lo ricordo bene ed è parte del problema, diciamo così.Perchè cambiare idea?

forse perché quelle dichiarazioni ebbero un effetto mediatico - diciamo così - "strumentale" ?

credo - invece - che Andrea si stia facendo furbo con i media...

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Joined: 24-Jul-2008
503 messaggi

Dalla prima pagina del corsport:

Le rivelazioni del Corriere dello sport dimostrano che su calciopoli non c'é chiarezza.

La mia Juve di Capello batterebbe 3-0 l'Inter di Mourinho

La Champions é un traguardo, ma l'obiettivo é un'altro...

se confrontiamo il rendimento delle 2 compagini in campionato credo poprio non ci sia paragone:la juve di capello era di un altra pianeta anche per l'inter di mou!

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