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Nuovo Stadio Roma: Investimento da un Mijardo de euri. Più nartro mezzo e quarche piotta, poi se vede

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cioè quindi sarà una penale alla volemose bene..... :261:

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Al primo scavo trovano un'antico palazzo e fermano tuto per 80 anni

Pannes:"Cose mai viste!".... :haha::haha::haha::haha:

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Stadio Roma, privati e riqualificazione della città: ''Due miliardi di investimenti''

CORSERA (A. CAPPONI) – «Partiamo dallo stadio, dai numeri però. Per fare un confronto con altre centralità autorizzate prima del Piano regolatore: a Ponte di Nona la quota di interesse pubblico è stata di 52 euro a metro cubo, il sette per cento del totale, e a Porta di Roma del sei per cento, 42 euro al metro cubo. Con Tor Di Valle noi abbiamo raddoppiato la proposta iniziale, siamo al 26 per cento di interesse pubblico, 345 euro a metro cubo».

Ma rimane il fatto che la proprietà di Tor Di Valle è di James Pallotta.

«Ma la legge sugli stadi si basa sull’accordo con la società, e quindi se si rompe l’accordo tra la società dello stadio e l’As Roma, chi ha proposto lo stadio dovrà pagare al Comune una penale che sarà calcolata sul contributo straordinario, 167 milioni».

Sabato, primo pomeriggio, l’assessore alla Trasformazione urbana, Giovanni Caudo, parla «nel merito» dello stadio della Roma e anche di quello che vorrebbe costruire il presidente della Lazio, Claudio Lotito; immagina il futuro dell’Olimpico e complessivamente vuole spiegare nel dettaglio le scelte di un’amministrazione che, per quel che riguarda l’urbanistica, ha fatto discutere prima ancora d’insediarsi.

E ripercorre una strada tutta in salita, con i «poteri forti» della città a guardarlo di traverso. «Abbiamo avviato un processo, fermato quella che Cederna chiamava l’infezione dell’agro romano, con la cancellazione degli ambiti di riserva, ben 2.300 ettari potenzialmente edificabili; abbiamo segnato una linea rossa tra città costruita da trasformare e agro romano da salvaguardare. Abbiamo sbloccato le caserme e liberato la città da ristrutturare».

Caudo, belle le parole: «Fermare l’infezione» e citare Cederna fa sempre effetto. Ma lei ha tra le mani partite che valgono parecchi soldi…

«In piena estate abbiamo ricevuto più di cinquanta proposte di privati per trasformare immobili dentro alla città. Se solo andrà in porto il dieci per cento delle proposte arriveranno cinquanta milioni, se tutte andranno a dama i milioni saranno 500. In questi mesi abbiamo programmato con atti, di giunta e di consiglio, interventi importanti: solo i tre più noti — lo stadio, Guido Reni, il Pru di Tor Bella Monaca — ammontano a oltre 2 miliardi di investimenti: porteranno benefici pubblici quantificabili, a oggi, in 500 milioni. La maggior parte da investitori stranieri. Ciò significa che stiamo innovando anche nel modo di trovare risorse. E il nostro pallino è soprattutto uno: creare le infrastrutture nella metropoli già costruita. Ma soprattutto, adesso, abbiamo riorientato l’interesse: dalla rendita fondiaria, alla ricapitalizzazione dei beni. Esempio, la caserma Guido Reni: ci sono 43 milioni per Roma, si produce ricchezza e la si distribuisce sul territorio».

Per tornare all’Italia, invece, c’è chi fa notare che lo stadio della Juventus…

«Esempio che è meglio non fare. Le opere di urbanizzazione di quell’impianto le abbiamo pagate anche noi romani, con i soldi per i mondiali prima, e con quelli delle Olimpiadi invernali poi. La Juve ha avuto l’area in concessione, ha costruito lo stadio e ha ottenuto una variante di 42 mila metri cubi per un ipermercato».

La Lazio, intanto, aspetta: si è detto che il progetto di Lotito non andava bene perché voleva costruire un milione di metri cubi, che poi è più o meno la stima delle cubature giallorosse…

«Ci sono tante aree da trasformare, Lotito lasci stare le case su terreni agricoli, visto che la legge sugli stadi non consente di realizzare residenze. Pallotta farà uffici in un’area edificata ed edificabile, che aspetta infrastrutture da tempo: lo dico senza polemica ma non è una differenza da poco. Noi siamo pronti a esaminare la proposta di Lotito con lo stesso rigore e nei tempi garantiti a Pallotta».

Dell’Olimpico cosa sarà?

«Ho incontrato Giovanni Malagò, ne abbiamo parlato, lui ha idea di collegarlo con il Flaminio. Sarà un’altra sfida…».

(07.09.2014)

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Capito bene?

Per l'assessore alle Attività Speculative del Comune di Roma, messo lì probabilmente solo per garantire gli interessi di una banca, di un imprenditore indebitato fino al collo con la banca stessa, di un prestanome d'oltreoceano, di una società di calcio sponsorizzata/tutelata da sempre dai (e nei) palazzi della politica lo stadio della Juventus rappresenta un "esempio che è meglio non fare............... ".

ps: premesso che se io fossi nato a Fiumefreddo di Sicilia rivendicherei con orgoglio le mie origini siciliane senza cercare di accreditarmi per qualcosa di diverso c'è da chiedersi, davvero, se questo personaggio sia nel pieno delle proprie facoltà mentali.

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Lo fanno, lo fanno....... mh

STADIO, MARINO: PRONTO A GIUGNO 2017 PER 90 ANNI AS ROMA

"Prima di giugno 2017 Francesco Totti giochera' nel nuovo stadio della Roma. Ho sentito ieri Pallotta e gli ho chiesto di farmi una promessa: 'Siccome la Roma nel 2017 compira' 90 anni, dobbiamo far giocare Totti nell'anniversario dell'AS Roma". Cosi' il sindaco di Roma, Ignazio Marino, arrivando alla Festa dell'Unita' a Bologna, rispondendo a un tifoso che lo ha fermato chiedendogli rassicurazioni sulla tempistica per la realizzazione dello stadio della Roma.

(omniroma.it 06 Settembre 2014 ore 16:18)

http://roma.repubblica.it/dettaglio-news/-/31429

@@

Modificato da Marmas

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Tor di Valle, i municipi: ''Rischio caos-viabilità la delibera passi da noi''

IL MESSAGGERO (S. CANETTIERI) – Dalla Portuense all’Eur in queste ore rimbalza sempre la stessa domanda: la delibera del Campidoglio sull’interesse pubblico del nuovo stadio di Tor di Valle passerà al vaglio dei municipi come vuole la prassi? La risposta, secondo Andrea Santoro mini-sindaco del IX, è «no».

I dubbi– E questa eventualità, per una pratica già andata troppo al galoppo (97 giorni) nonostante i tanti nodi da sciogliere, sarebbe un male. «Anche perché – spiega il presidente targato Pd – non è possibile che per questa variante urbanistiche si vada così di corsa mentre tutte le altre rimangono ferme per anni. Finora, sullo stadio, siamo stati coinvolti e questo rapporto deve continuare». Maurizio Veloccia, presidente del Municipio XI, ha invece informazioni discordanti: «Su questo tema c’è ancora molta confusione, di sicuro vista l’importanza dell’opera non possiamo non essere coinvolti, anche se il nostro parere non è vincolante». La regola vorrebbe: passaggio della delibera nei municipi interessati al nuovo stadio della Roma e alla cubature accessorie, discussione nelle commissioni capitoline competenti, poi il sì dell’Aula Giulio Cesare. Dopodiché toccherà alla Regione istruire la conferenza dei servizi decisoria propedeutica alla firma della convenzione urbanistica tra Comune e la newco composta da James Pallotta, presidente della Roma, e il costruttore Luca Parnasi.

In questo tourbillon di date e passaggi – ieri il sindaco Marino ha detto che lo stadio sarà pronto per giugno 2017 in occasione dei 90 anni dei giallorossi – rischiano di essere estromessi i municipi, i territori cioè interessati a una trasformazione urbanistica imponente. Il municipio di Veloccia è coinvolto nel progetto per la partita infrastrutture. E alla luce della delibera approvata giovedì in giunta continua a esserci più di un problema. «Va adeguata la viabilità del Parco dei Medici: oltre allo svincolo, ci deve essere anche la possibilità di uscire a doppio senso. Inoltre, serve l’allargamento di via della Magliana fino al Raccordo. Il tema della mobilità è primario per la sicurezza ma anche per il traffico».

Una preoccupazione molto sentita anche da Santoro. Spiega infatti il mini-sindaco del IX municipio: «Le cubature ricadranno del nostro territorio e non nascondo che siano eccessive (sono previste 900mila metri cubi tra uffici e commercio). E poi alla luce di questa espansione il Comune deve dotarci di un vero piano di zona: basti pensare che sempre sull’Ostiense, tra poco, partirà un’altra compensazione urbanistica, quella di Casal Grottoni, dove sono previsti altri grattacieli. Insomma la viabilità va ripensata in tutto il quadrante, fino a Ostia». Tutte queste criticità rischiano di rimanere scritte nelle sabbia, senza il canonico passaggio nei municipi. «Se non saremo coinvolti – conclude Santoro – convocherò un consiglio municipale aperto per farmi comunque portatore delle istanze dei romani».

(07.09.2014)

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mh mh

Stadio Roma, Berdini: ''Ecomostro nel deserto urbano tradita la normativa sugli stadi'

IL MESSAGGERO (L. DE CICCO) – «La scelta dell’area di Tor di Valle? Secondo me è strategicamente sbagliata. Non solo: il milione di metri cubi concessi dall’amministrazione comunale sono uno sproposito. Anche perché c’è stata chiaramente una forzatura rispetto alla legge sugli stadi. Mi spiego meglio: qui si parla di una densità urbanistica pari a quattro volte viale Marconi. Impensabile per un progetto legato a un impianto sportivo». Paolo Berdini, professore universitario, ex segretario generale dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, boccia senza appello il progetto che tre giorni fa ha ricevuto il via libera dalla giunta comunale.

Professore, cosa non la convince dell’operazione calcistico-immobiliare di Tor di Valle?
«La scelta dell’area è stata strategicamente sbagliata e prima o poi il nodo verrà fuori. Il luogo è sbagliato da due punti di vista: innanzitutto si tratta di una zona classificata ad alto rischio idrogeologico. Tante altre strutture nella stessa area già in passato sono state allagate più volte. L’anno scorso è morta una persona. Pensare di costruirci uno stadio è una decisione miope. Peraltro, da urbanista, mi permetto di sottolineare che immaginare davvero di tirare su in un’area così un colosso da un milione di metri cubi di cemento destinati a uffici e hotel, come vorrebbero fare Parnasi e Pallotta, è davvero arduo. È chiaro che non c’è capienza su quei terreni. Ha fatto bene la Regione ha dire che le cubature vanno ridotte. E di tanto. Mi sembra chiaro che qui ci sia stata una forzatura rispetto alla legge sugli stadi. Non so se tutti se ne rendono conto: la densità urbanistica che si andrebbe a creare è pari a quattro volte i palazzi di viale Marconi».

L’altro motivo?
«L’altra ragione è di tipo strategico ed economico. A Tor di Valle c’è il deserto urbano. Il nuovo stadio e questo nuovo mega-complesso, quello che le associazioni ambientaliste hanno definito “Ecomostro”, sorgerebbe in mezzo al nulla. E in questo modo anche gran parte degli investimenti di cosiddetta “pubblica utilità” rischiano di essere soldi buttati o comunque a tutto vantaggio dei privati».

In che senso?
«È ovvio che il grosso delle infrastrutture che verrebbero realizzate, a partire dal prolungamento della metro B a Tor di Valle, non servirebbero un quartiere della città, dato che a Tor di Valle un quartiere non c’è. Sarebbero utili solamente a collegare lo stadio e il centro commerciale e direzionale. Quindi gli unici a trarre qualche utilità da questa operazione, che il Comune ha definito di “pubblico interesse”, sarebbero ancora una volta i privati che costruiscono, non certo i cittadini. Questo è un modo di buttare investimenti che avrebbero dovuto essere pubblici».

Buttare soldi?
«Certo, perché per permettere questa operazione immobiliare il Comune ha chiesto in cambio opere che migliorassero la vita dei cittadini. Invece il grosso delle infrastrutture andrebbe a servire solo le nuove opere private che si vanno a costruire. Lo stadio avrebbe potuto essere una grande occasione per la città invece così ci sono troppi elementi critici e nodi da sciogliere».

Ci sarebbero state zone più indicate per costruire il nuovo impianto sportivo della Roma?
«Ma certo che sì. Intanto Roma Est, dalla Romanina all’area di Tor Bella Monaca. Qualcuno ha anche parlato di Tor Vergata, che sicuramente è meglio servita dal punto di vista dei trasporti e delle infrastrutture viarie. E almeno lì esistono tessuti urbani veri, non come a Tor di Valle. Questa è un’operazione che va fermata per tutelare gli interessi della città».

Esperti di Antitrust hanno detto che questo progetto, senza una variante urbanistica, viola le norme sulla concorrenza. È d’accordo?
«È un’osservazione assolutamente giusta. Se non si trovano accordi con gli altri proprietari, potrebbe esserci un’azione di rivalsa davanti ai tribunali amministrativi da parte di chi si sente giustamente defraudato».

(07.09.2014)

Modificato da Marmas

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mh

Nuovo stadio, il Comune vigilerà sulla metro

GASPORT (D. STOPPINI) – C’è da capirlo, Mark Pan­nes, quando si stupiva delle mille anime all’interno di una Giunta comunale. Perché a ri­leggere la delibera, a disposi­zione dei cittadini per le osser­vazioni, c’è chi più degli altri sembra essersi dissociato dal pubblico interesse sullo stadio di Tor di Valle. È il dipartimen­to Mobilità, guidato dall’asses­sore Improta — assente alla Giunta ufficialmente per una visita medica — che ha messo per iscritto le sue eccezioni, specie quelle relative allo sdoppiamento della metro B alla stazione Magliana, in dire­zione Tor di Valle, «anche con riferimento alle interferenze con la funzionalità della Roma Lido», si legge nella delibera. E ancora: «Roma Capitale si ri­serva di valutare il piano tra­sportistico definitivo, ferma ri­manendo la necessità di garan­tire che almeno il 50% dei frui­tori possa essere servito dal trasporto su ferro». L’obiettivo, chiede il Comune, è che 16 tre­ni l’ora partano in direzione stadio, portando circa 30mila passeggeri. Nella conferenza regionale, c’è da giurarci, quel­ lo della metro diventerà un punto centrale. E il Comune si è voluto riservare la possibilità di dire l’ultima parola.

(07.09.2014)

mh mh mh

Modificato da Marmas

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Joined: 14-Jun-2008
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Sabato, primo pomeriggio, l’assessore alla Trasformazione urbana, Giovanni Caudo, parla «nel merito» dello stadio della Roma e anche di quello che vorrebbe costruire il presidente della Lazio, Claudio Lotito; immagina il futuro dell’Olimpico e complessivamente vuole spiegare nel dettaglio le scelte di un’amministrazione che, per quel che riguarda l’urbanistica, ha fatto discutere prima ancora d’insediarsi.

Per tornare all’Italia, invece, c’è chi fa notare che lo stadio della Juventus…

«Esempio che è meglio non fare. Le opere di urbanizzazione di quell’impianto le abbiamo pagate anche noi romani, con i soldi per i mondiali prima, e con quelli delle Olimpiadi invernali poi. La Juve ha avuto l’area in concessione, ha costruito lo stadio e ha ottenuto una variante di 42 mila metri cubi per un ipermercato».

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Capito bene?

Per l'assessore alle Attività Speculative del Comune di Roma, messo lì probabilmente solo per garantire gli interessi di una banca, di un imprenditore indebitato fino al collo con la banca stessa, di un prestanome d'oltreoceano, di una società di calcio sponsorizzata/tutelata da sempre dai (e nei) palazzi della politica lo stadio della Juventus rappresenta un "esempio che è meglio non fare............... ".

ps: premesso che se io fossi nato a Fiumefreddo di Sicilia rivendicherei con orgoglio le mie origini siciliane senza cercare di accreditarmi per qualcosa di diverso c'è da chiedersi, davvero, se questo personaggio sia nel pieno delle proprie facoltà mentali.

Aspetto i magistrati, solo quello. Ci sarà pure un giudice a Roma che abbia voglia di divertirsi in mezzo a questo letamaio.

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Aspetto i magistrati, solo quello. Ci sarà pure un giudice a Roma che abbia voglia di divertirsi in mezzo a questo letamaio.

Purtroppo ho dei grossissimi dubbi in merito.

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Joined: 14-Jun-2008
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Purtroppo ho dei grossissimi dubbi in merito.

Dai! Un tifoso della Lazio... fazioso oltre ogni misura, almeno per far allungare i tempi già ultraottimistici in essere.

P.s.

Meglio ancora un tifoso sedicente romanista, a mo' di Guariniello, garante delle leggi e dei diritti dei cittadini.

Modificato da Ghost Dog

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Joined: 01-Jun-2005
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Avendo La Juventus seguito un iter SERIO durato più di un decennio e avendo scborsato soldi di tasca sua te credo che è un esempio da non seguire, ci mancherebbe il contrario .asd

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Joined: 15-Apr-2007
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Dai! Un tifoso della Lazio... fazioso oltre ogni misura, almeno per far allungare i tempi già ultraottimistici in essere.

.rulez

Dopo un paio di giorni 'sto povero cristo si ritroverebbe trasferito alla Procura di Roccacannuccia per decisione unanime del CSM avallata all'unanimità dall'assemblea dell'ANM riunita in seduta plenaria.

.asd

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P.s.

Meglio ancora un tifoso sedicente romanista, a mo' di Guariniello, garante delle leggi e dei diritti dei cittadini.

:haha:

Certe cose funzionano solo per la Juve......... sefz

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Avendo La Juventus seguito un iter SERIO durato più di un decennio e avendo scborsato soldi di tasca sua te credo che è un esempio da non seguire, ci mancherebbe il contrario .asd

:haha:

Certe cose funzionano solo per la Juve......... sefz

L'inaugurazione in occasione del centenario asromanista sarebbe per sempre.

Nel frattempo Pallotta si toglierebbe la maschera e Totti ci giocherebbe da

proprietario/allenatore/calciatore/magazziniere/giardiniere/sindaco (absit iniuria verbis)

Modificato da Ghost Dog

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L'inaugurazione in occasione del centenario asromanista sarebbe per sempre.

Nel frattempo Pallotta si toglierebbe la maschera e Totti ci giocherebbe da

proprietario/allenatore/calciatore/magazziniere/giardiniere/sindaco (absit iniuria verbis)

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E comunque facendo due conti pare che l'evento ricadrebbe più o meno intorno al 2027........

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"Lo fanno, lo fanno....... mh " (cit.)

:261:

Modificato da giucoz

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Joined: 03-Jan-2008
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premesso che se io fossi nato a Fiumefreddo di Sicilia rivendicherei con orgoglio le mie origini siciliane senza cercare di accreditarmi per qualcosa di diverso

io abito a 5 min da Fiumefreddo ed ho molti amici di lì, ma orgogliosi di che? .asd

"Lanno scorso è morta una persona"

a cosa si riferisce esattamente? mh

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è pronto?

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è pronto?

mancano 5 minuti :sisi:

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Nel frattempo.... .oddio

Marino: stipendi Atac a rischio. Servono 240 milioni, buste paga di ottobre in bilico

L’allarme di Ignazio Marino è forte e chiaro: «Stiamo facendo dei tagli severissimi, ma al di sotto di 240 milioni di euro ci troveremmo ad ottobre in difficoltà per pagare gli stipendi dei dipendenti dell’Atac». La cornice del problema, manco a dirlo, sono i fondi per il trasporto pubblico, ultima spina del piano di riequilibrio triennale del Comune di Roma, che a giorni sarà formalmente sancito da un decreto di Palazzo Chigi.

ilmessaggero.it 09.09.2014

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Nel frattempo.... .oddio

Marino: stipendi Atac a rischio. Servono 240 milioni, buste paga di ottobre in bilico

Lallarme di Ignazio Marino è forte e chiaro: «Stiamo facendo dei tagli severissimi, ma al di sotto di 240 milioni di euro ci troveremmo ad ottobre in difficoltà per pagare gli stipendi dei dipendenti dellAtac». La cornice del problema, manco a dirlo, sono i fondi per il trasporto pubblico, ultima spina del piano di riequilibrio triennale del Comune di Roma, che a giorni sarà formalmente sancito da un decreto di Palazzo Chigi.

ilmessaggero.it 09.09.2014

.oddio

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Aspetto i magistrati, solo quello. Ci sarà pure un giudice a Roma che abbia voglia di divertirsi in mezzo a questo letamaio.

No.

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Nel frattempo.... .oddio

Marino: stipendi Atac a rischio. Servono 240 milioni, buste paga di ottobre in bilico

L’allarme di Ignazio Marino è forte e chiaro: «Stiamo facendo dei tagli severissimi, ma al di sotto di 240 milioni di euro ci troveremmo ad ottobre in difficoltà per pagare gli stipendi dei dipendenti dell’Atac». La cornice del problema, manco a dirlo, sono i fondi per il trasporto pubblico, ultima spina del piano di riequilibrio triennale del Comune di Roma, che a giorni sarà formalmente sancito da un decreto di Palazzo Chigi.

ilmessaggero.it 09.09.2014

Lo scrissi qualche pagina dietro, ma mi sono preso pure parole per aver evidenziato che le priorità della città sono altre che i debiti di unicredit.

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Lo scrissi qualche pagina dietro, ma mi sono preso pure parole per aver evidenziato che le priorità della città sono altre che i debiti di unicredit.

Ma dai su, er mijardo stediu ha un grandissimo interesse pubblico, prima o poi ci sveleranno quale sia, ma intanto credici .asd

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Ma dai su, er mijardo stediu ha un grandissimo interesse pubblico, prima o poi ci sveleranno quale sia, ma intanto credici .asd

Ma scherzi? e gli uffici polifunzionali che non prenderà nessuno e rifileranno alla provincia come sempre?

e la metro? e la bonifica del territorio?

State sempre a malignare. :sisi:

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