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U.C.I. World Tour - Stagione agonistica 2016

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Questo topic sarà quello ufficiale su cui tifosibianconeri.com seguirà per intero il resto delle gare ciclistiche del World Tour Internazionale più tutti le notizie e i "rumor" che si sussegueranno da inizio stagione in poi. Come di consueto, per le tre corse a tappa principali (Giro, Tour, e Vuelta) più il Campionato del Mondo, si apriranno topic a parte.


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L'americana Katie Hall vince il 3° Tour Femenino de San Luis; ultima tappa ad Arlenis Sierra, 5a Marta Tagliaferro

Si chiude con la vittoria di tappa di Arlenis Sierra la terza edizione del Tour Femenino de San Luis. Quando tutti si aspettavano ormai un arrivo in volata tra le sprinter pure, un gruppetto di atlete ha sfruttato la tortuosità degli ultimi 1000 metri per scavare un piccolo margine sul gruppo: ben pilotata da una compagna di squadra, la cubana Arlenis Sierra è riuscita a superare in volata la cilena Paola Muñoz, terza invece un'attenta Marlgorzata Jasinska; buon piazzamento anche per Marta Tagliaferro che ha chiuso in quinta posizione. In classifica generale gli abbuoni hanno cambiato i piazzamenti sul podio, non il primo posto che è rimasto nelle mani della statunitense Katie Hall (Unitedhealthcare): vincendo la tappa e i due traguardo volanti Arlenis Sierra è risalita fino al terzo posto scavalcando Lauren Stephens, mentre i 4" per il terzo posto hanno consentito alla polacca Jasinska si salvare almeno la seconda posizione. Oltre al podio di Jasinska, la Alé-Cipollini festeggia anche il netto successo nella classifica a squadre.

cicloweb.it

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3° Gran Prix San Luis Femenino - San Luis (Arg) - 1.2 WE
 


Ordine d'arrivo:
1^ Malgorzata Jasinska (Alé Cipollini) in 2h02'10"
2^ Coryn Rivera (UnitedHealthcare) a 30"
3^ Anna Trevisi (Alé Cipollini)
4^ Diana Carolina Penuela (UnitedHealthcare)
5^ Valeriya Kononenko
6^ Iraida Garcia
7^ Sarah Inghelbrecht (Lares Waowdeals)
8^ Lauren Hall  
9^ Paola Munoz
10^ Ana Teresa Casas

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Solitamente le frazioni conclusive delle corse a tappe sono delle passerelle inutili ai fini della classifica generale: questa regola non vale praticamente mai nel ciclismo sudamericano. Un esempio è arrivato anche oggi alla Vuelta al Táchira, corsa venezuelana di dieci giorni. Il leader alla partenza, il giovane José Mendoza (Café Flor de Patria), è stato messo sotto attacco dai più scafati rivali che lo hanno letteralmente sfinito, portandolo alla resa. Nella Ureña-San Cristobal, tappa con arrivo in salita ma non ardua, è andata a Jackson Rodríguez: l'ex corridore dell'Androni ora alla Gobierno de Yaracuy ha battuto in uno sprint a due Juan José Ruiz (Lotería del Táchira). A 27" sono arrivati Yosvans Rojas (Kino Táchira) e Jhorman Flores (Gobernación de Mérida) mentre a 34" un terzetto formato da Jorge Abreu (#AmoTáchira), Joseph Chavarria (Nestlé Giant) e Jonathan Camargo (JHS Aves).

Proprio il costarricense Chavarria balza in vetta alla classifica con 29" su Abreu e 46" su Rojas: il successo del ventiquattrenne centroamericano porta il suo paese ad essere, assieme a Colombia, Cuba e Russia, l'unica nazione ad aver vinto la corsa venezuelana oltre ai padroni di casa nelle cinquantuno edizioni disputate.

 

(cicloweb.it)

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per questa caduta ha avuto le conseguenze peggiori Adriano Malori (dovrebbe essere lui il primo che cade, sembra che abbia preso una crepa nell'asfalto) che ha riportato la frattura di una clavicola, ma anche un trauma cranico e facciale e ora è ricoverato in terapia intensiva, anche se non è in pericolo di vita.

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:|

 

Forza Adriano :sventola:

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Kimberley Wells ha vinto l'ultima tappa del Santos Women's Tour 2016. La sprinter australiana ha avuto la meglio, sul traguardo di Adelaide, Anette Edmonson e Katrin Garfoot (Orica - AIS) con quest'ultima che vince la classifica finale. La Garfoot beffa quindi Shelley OldsLauren Kitchen e Danielle King che hanno chiuso con lo stesso suo tempo.

 

(cyclingpro.net)

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2016 Asian Cycling Championships - men elite - road race Date

Took place on sunday 24 January 2016.

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In the UCI calendar ...

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Result / Final classification

1/ King Lok Cheung (Hong Kong) - 3h25'34"

2/ Yukiya Arashiro (Japan) - +0'07"

3/ Fumiyuki Beppu (Japan) - +4'38"

4/ Sanghong Park (Korea)

5/ Chun Kai Feng (Tai Pei)

6/ Ok Cheol Kim (Korea)

7/ Ghader Mizbani Iranagh (Iran) - +4'43"

8/ Ha Jeon Jung (Korea) - +8'54"

9/ Myagmarsuren Baasankhuu (Mongolia)

10/ Mirsamad Pourseyedigolakhour (Iran) - +8'57"

Lire la suite / Read more: http://www.velowire.com/UCIcyclingcalendar/race/2667/asian-cycling-championships---men-elite---road-race.html#ixzz3yFkOoES3

Follow us: @velowire_com on Twittervelowire on Facebook

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Classifica generale juniores a Vadim Pronskiy del Kazakistan

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Dopo 5 anni di dominio di Taiwan, la prova femminile su strada dei campionati asiatici (in corso in Giappone a Oshima) ha visto un successo coreano: si è imposta Ahreum Na, già 3 volte campionessa continentale a cronometro. La Na ha battuto allo sprint le rivali con le quali ha preso il largo, ossia la cinese Yixian Pu e le giapponesi Mayuko Hagiwara ed Eri Yonamine. 

 

Si è corsa in precedenza anche la prova under 23 uomini, dominata dagli iraniani: Mehdi Rajabikaboodcheshmeh ha battuto il vietnamita Huynh Thanh, col quale ha condiviso l'azione vincente. Il podio vede ancora un irainano a bronzo, ossia Mohammad Ganjkhanlou, che a 1'12" ha regolato Hiu Fung Choy (Hong Kong) e Shao Hsuan Lu (Taiwan). 

 

(cicloweb.it)

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Con la Cap Esterias-Libreville si è conclusa l'undicesima edizione della Tropicale Amissa Bongo: la settima ed ultima frazione della corsa gabonese è stata vinta allo sprint dal bielorusso Yauheni Hutarovich (Fortuneo-Vital Concept) che ha preceduto il nostro Andrea Palini (SkyDive Dubai) ed il francese Armindo Fonseca (Fortuneo-Vital Concept). Nei 10 si sono classificati l'argentino Francisco Chamorro (Funvic Soul Cycles-Carrefour), il francese Adrien Petit (Direct Énergie), l'eritreo Meron Teshome (Stradalli-Bike Aid), il ruandese Jean Claude Uwizeye (Nazionale ruandese), l'eritreo Tesfom Okubamariam (Nazionale eritrea), il marocchino Soufiane Haddi (SkyDive Dubai) e il francese Benoît Jarrier (Fortuneo-Vital Concept).

 

Nella classifica generale il successo è andato ad Adrien Petit che ha sopravanzato Andrea Palini di 6" mentre terzo a 18" è l'altro francese Anthony Delaplace (Fortuneo-Vital Concept). La top 10 si completa con Tesfom Okubamariam a 25", Armindo Fonseca a 35", il marocchino Adil Jelloul (SkyDive Dubai) a 36", i francesi Benoît Jarrier e Bryan Nauleau (Direct Énergie) a 38", Soufiane Haddi e l'eritreo Elias Afewerki (Nazionale eritrea) a 47.

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Vittoria a sorpresa del giovane azzurro Jakub Mareczko nell’ultima tappa del Tour de San Luis 2016. Non si è capito bene se doveva tirare la volata a Elia Viviani (ma i due erano troppo distanti) e non ha rallentato in tempo o se i due compagni di squadra avevano libertà di competere nello sprint finale, ma al fotofinish è lui il vincitore davanti al più famoso velocista azzurra. Al terzo posto si è piazzato l’australiano della Drapac Jason Lowndes. Nella top-ten di oggi troviamo Francesco Chicchi dell’Androni Sidermec che si è piazzato al nono posto.

 

In classifica generale non cambia nulla dopo questa frazione “piatta” a San Luis lunga 119,6 km: il colombiano Dayer Quintana ha vinto con 20” di vantaggio sull’argentino Eduardo Sepúlveda della Fortuneo-Vital Concept, che è il vincitore della classifica del re della montagna, mentre al terzo posto c’è Nairo Quintana, che era uno dei favoriti alla vigilia e invece è stato battuto dal fratellino e compagno di squadra nella Movistar. E la Movistar è anche la migliore squadra del Tour de San Luis, anche se nel team spagnolo c’è ancora un po’ di apprensione per Adriano Malori che è ricoverato in terapia intensiva dopo la brutta caduta durante la quinta tappa, anche se le notizie che arrivano dall’ospedale sono confortanti. 
Nella generale il migliore degli italiani è Vincenzo Nibali dell’Astana che si è piazzato al quattordicesimo posto a 5’ 13” di ritardo da Dayer Quintana.

 

http://www.outdoorblog.it/post/378643/tour-de-san-luis-2016-doppietta-azzurra-mareczko-viviani-nellultima-tappa-video

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Simon Gerrans (Orica-GreenEdge) safely negotiated the final stage of the Tour Down Under to claim an unprecedented fourth overall title while his team also celebrated the stage victory with Caleb Ewan.

Ewan powered away from Mark Renshaw (Dimension Data) and Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo) at the end of the final lap of the city-centre circuit, making it six wins from six stages for Australian riders, and four for the Orica-GreenEdge team. Gerrans' overall victory, 10 years on from his first, propels the 35-year-old to the top of the WorldTour standings.

http://www.cyclingnews.com/tourdownunder/

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Vittoria britannica nella quinta ed ultima tappa della New Zealand Cycle Classic: il 25enne Michael Cuming della State of Matter MAAP Racing è arrivato da solo sul traguardo di Masterton dopo una bella fuga nel finale inizialmente assieme ad altri quattro corridori. I primi inseguitori sono giunti all'arrivo con pochi secondi di ritardo: Jason Chritie e Jesse Kerrison hanno preso rispettivamente la seconda e la terza posizione al 7" da Cuming. La classifica generale s'è conclusa con la doppietta della Avanti: vittoria per il 20enne australiano Ben O'Connor con 31" sul compagno di squadra e connazionale Mark O'Brien; terzo gradino del podio per il britannico Stephen Williamson.

 

http://www.cicloweb.it/news/2016/01/24/ben-connor-vince-la-new-zealand-cycle-classic-nell-ultima-tappa-segno-michael-cuming

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sefz  .oddio

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Il favorito numero 1 della vigilia conquista la prova d’apertura del Challenge Mallorca 2016: va ad Andre Greipel il Trofeo Campos-Santanyi-Ses Salines, gara di debutto del calendario europeo. Il corridore della Lotto Soudal riesce ad avere la meglio dell’irlandese Sam Bennett (Bora – Argon18) e del norvegese Edvald Boasson Hagen (Dimension Data), succedendo così nell’albo d’oro all’italiano Matteo Pelucchi, vincitore lo scorso anno ed assente in quest’occasione.

Si parte subito a mille: molti i tentativi di fuga portati avanti, ma nessuno riesce ad andare in porto. Inizialmente ci provano il neoprofessionista Gianni Moscon (Team Sky), Ramunas Navardauskas (Cannondale), Iljo Keisse (Etixx – QuickStep), Natnael Berhane (Dimension Data), Marco Coledan (Trek – Segafredo), Marcel Sieberg (Lotto Soudal), Grischka Janorschke (Team Roth) e Scott Thwaites (Bora – Argon18), a cui si aggiungono Toms Skujins (Cannondale), Marco D’Urbano (Team Roth) e Adrian Gonzalez (Euskadi Basque), ma la loro azione finisce dopo pochi chilometri.

In seguito è il turno di ndre Domingos Gonçalves (Caja Rural – RGA), Grischka Janorschke (Team Roth) ed Eneko Lizarralde (Euskadi Basque), che riescono a guadagnare un margine consistente (superiore ai quattro minuti), ma vengono poi risucchiati dal gruppo a poco più di trenta chilometri all’arrivo.

La parte finale, che precede la ormai scontata volata, è segnata dagli ultimi vani attacchi condotti, tra gli altri, da Xavi Canellas (Spagna), Angel Madrazo (Caja Rural) e Tom-Jelte Slagter (Cannondale). Ma non c’è nulla da fare: la Lotto Soudal controlla agevolmente la situazione e conduce allo sprint il suo capitano Andre Greipel, che si mostra già in palla e trova la prima vittoria del suo 2016.

Sam Bennett ed Edvald Boasson hagen vanno a chiudere il podio, come già detto, mentre due sono gli italiani che riescono a piazzarsi in top tenMatteo Trentin (Etixx-QuickStep), quinto, e Filippo Fortin (GM Europa Ovini, unica squadra azzurra al via), nono. Domani si proseguirà col secondo appuntamento del Challenge Mallorca, il Trofeo Pollenca-Port de Andratx

 
(mondiali.net)

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Buona la prima, per Gianluca Brambilla. Anzi, buonissima. Il veneto classe 1987, dopo un digiuno durato quasi sei anni - l'ultimo successo individuale risaliva al Gp Nobili del 2010 - è tornato ad alzare le braccia al cielo al Trofeo Pollenca, al tremine di una sortita iniziata a una trentina di chilometri dalla conclusione che gli ha permesso di oltrepassare a braccia alzate la linea bianca di Port de Andratx. 

La seconda prova della Challenge Mallorca, dominata dall'alfiere Etixx-Quick Step, ha visto salire sui gradini più bassi del podio Michal Kwiatkowski (Team Sky) e il compagno di coloriZdenek Stybar.

 

http://www.ciclismoweb.net/risultati/ordine-d-arrivo/professionisti/trofeo-pollenca-pollenca-port-de-andratx-esp-1-1.html

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Il ritorno di "Spartacus". Non ci sarebbe intro migliore per raccontare l'edizione 2016 del Trofeo Serra de Tramuntana, vinto da un superbo 180.jpg Fabian Cancellara (Trek-Segafredo). L'elvetico ha coronato con un'azione delle sue una giornata passata all'attacco, dopo una gara pirotecnica in cui tutti i corridori non si sono risparmiati.

Ben sei GPM previsti nel menù odierno ed attacchi a ripetizione sin dalle primissime battute. L'azione decisiva parte poco dopo il km 30, quando è un gruppo di una ventina di atleti a sganciarsi con dentro corridori di peso come lo stesso 180.jpg Fabian Cancellara42.jpg Dayer Quintana (Movistar Team), 174.jpg Beñat Intxausti Elorriaga (Team Sky) e 174.jpg Jon Izagirre Insausti (Movistar Team). La fuga è piuttosto corposa e vede al proprio interno anche molti rappresentanti dei team faro della corsa. Il gruppo però non molla la presa e, sotto l'impulso soprattutto della Caja Rural - Seguos RGA , riesce a portarsi a meno 1' dai battistrada a ridosso delle asperità più impegnative di giornata.

 

Il crocevia della gara si rivela come da tradizione il Coll de Puig Major, in cui i fuggitivi riescono a transitare con un margine risibile nei confronti di un plotone sempre più ridotto. Quando il ricongiungimento sembra ormai cosa fatta è proprio Cancellara però a rompere gli indugi nel drappello di testa e a salutare la compagnia. La "Locomotiva di Berna" si rende protagonista di un'azione straordinaria, riuscendo prima a guadagnare un margine di quasi 1' per poi resistere alla rimonta veemente del gruppo. Seconda piazza d'onore consecutiva per 149.jpg Michal Kwiatkowski (Team Sky), che regola la pattuglia degli inseguitori davanti ad un sempre più solido  18.jpg Tiesj Benoot (Lotto Soudal). Altra ottima prova del nostro 94.jpg Gianluca Brambilla (Etixx - Quickstep), che dopo il successo di ieri va a chiudere ai piedi del podio, superando nell'occasione un certo 174.jpg Alejandro Valverde (Movistar Team). Cancellara ritorna quindi a sorridere dopo quasi un anno, l'ultimo successo era datato marzo 2015 nella crono di chiusura della Tirreno, regalando alla Trek-Segafredo il secondo sigillo stagionale dopo quello di Bobridge al campionato nazionale australiano in linea.

 

http://www.direttaciclismo.it/risultati/ordine-arrivo/trofeo-serra-de-tramuntana-2016-numero-da-fuoriclasse-e-vittoria-in-solitaria-per-cancellara-al-trofeo-serra-de-tramuntana-17219.php#.Vq5I9segvPU

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È andata al britannico Peter Kennaugh la seconda edizione della Cadel Evans Great ocean road race di 178 km che si è svolta in Australia. Il campione britannico di Sky si è presentato da solo al traguardo. Ha preceduto di 6" un gruppo di 19 corridori: secondo l'australiano Leigh Howard (Iam) e Niccolò Bonifazio (Trek-Segafredo). Nono Entico Battaglin della LottoNL-Jumbo. Mark Cavendish, al suo esordio con la maglia della Dimension Data, non ha terminato la gara.

 

(giornalaccio rosa.it)

 

****Ciclismo/31-01-2016/cadel-evans-great-ocean-race-vince-kennaugh-terzo-bonifazio-australia-140488287542.shtml

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18.jpg Dries Devenyns (IAM Cycling) si impone nella prova francese di apertura della stagione ciclistica 2016 nella città di Marsiglia. Dopo una fuga, inizialmente a tre, il belga precede il francese 63.jpg Thibaut Pinot (FDJ). Il GP Marseillaise è suo. La Francia che detiene il primato di vittorie nella gara si deve accontentare della piazza d'onore.

Come da pronostico in terreno francese la gara è stata ravvivata dalla combattività degli atleti che non si sono voluti lasciare scappare l'opportunità di mettersi in mostra nel tracciato presso la città di Marsiglia. Dal plotone inizialmente si staccano in tre: 18.jpg Dries Devenyns (IAM Cycling), 63.jpg Thibaut Pinot (FDJ) e 18.jpg Gijs Van Hoecke (Topsport Vlaanderen - Baloise). Il vantaggio del gruppetto di testa, pur non considerevole, si mantiene inalterato sino ai chilometri finali dove cerca di riportarsi sotto un plotoncino di circa venti unità. I fuggitivi resistono anche sul coll de Gineste.

Devenyns Pinot si controllano in testa passando sotto l'arco dei dieci chilometri con un vantaggio quantificabile in una trentina di secondi. Il guizzo del belga precede il giovane francese della FDJ. Segnale comunque positivo per Pinot che, dopo le grandi aspettative della scorsa stagione e le sfortune incontrate nella prima parte del Tour del France, apre il 2016 con nuova linfa.

 

Per Dries Devenyns buoni segnali in vista delle classiche.

 

(direttaciclismo.it)

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Secondo successo stagionale per 67.jpg André Greipel (Lotto Soudal)  che si è imposto nel Trofeo Playa de Palma 2016. Il velocista tedesco chiude dunque in bellezza il Challenge Mallorca che già lo aveva visto vincitore nella prima delle quattro giornate di gara. 

La fuga della prima ora è partita poco dopo il via con l'azione di 3 atleti spagnoli: 174.jpg Lluis Guillermo Mas Bonet (Caja Rural - Seguos RGA), 174.jpg Omar Fraile Matarranz (Team Dimension Data) e 174.jpg Imanol Estevez (Euskadi). Il margine di questi uomini ha toccato i 7 minuti prima che la Lotto Soudal aumentasse il passo in testa al plotone. 

 

Ripresi i fuggitivi la corsa è stata movimentata da una caduta a centro gruppo e dall'attacco di due pezzi da 90: prima ci ha provato 174.jpg Alejandro Valverde (Movistar Team), poi 140.jpg Niki Terpstra (Etixx - Quickstep). Il gruppo non ha concesso però loro spazio e la disputa si è risolta allo sprint. Contro lo strapotere di 67.jpg André Greipel non c'è stato niente da fare; alle spalle del tedesco si sono piazzati 63.jpg Nacer Bouhanni (Cofidis, Solutions Crédits) e 180.jpg Dylan Page (Team Roth). Il migliore degli italiani è stato 94.jpg Andrea Pasqualon che ha centrato l'undicesima piazza. 

 

http://www.direttaciclismo.it/risultati/ordine-arrivo/trofeo-palma-2016-lo-sprint-premia-ancora-greipel--battuto-bouhanni-17222.php#.Vq5N5MegvPU

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L'assassino torna sempre sul luogo del delitto: potrebbe essere il titolo di un libro di Agatha Christie o di uno speciale tv di Carlo Lucarelli. In questo caso l'assassino di turno si chiama Elia Viviani, che ha bissato la vittoria ottenuta un anno fa proprio sul medesimo arrivo posto davanti all'Atlantis Hotel di Dubai. Per il veronese si tratta del primo successo stagionale, proprio come un anno fa: da quel momento in poi l'azzurro seppe cogliere ulteriori sette affermazioni. Quest'anno gli auguriamo di cuore di aggiungere a tale bottino anche una medaglia olimpica dell'Omnium, che lo ripagherebbe dei tanti sacrifici che ogni inverno si sobbarca per continuare nella doppia attività pista e strada.

 

Fuga a quattro, c'è anche nonno Mancebo
Ormai la Dubai-Palm Jumeirah è un appuntamento tradizionale nella breve storia della corsa emiratina: disputata sia nel 2014 (vittoria di Kittel) che nel 2015 (vittoria di Viviani), quest'anno la distanza prescelta è di 183 km, di poco inferiore ai 187 km di dodici mesi fa. Dopo 5 km parte il primo coraggioso di giornata: si tratta del polacco Marcin Bialoblocki (ONE Pro Cycling), forte passista e sorprendente vincitore della cronometro al Giro di Polonia 2015. Dopo una manciata di minuti si riportano su di lui in tre, tutti corridori di primo livello: l'olandese Koen De Kort (Team Giant-Alpecin), lo svizzero Silvan Dillier (BMC Racing Team) e lo spagnolo Francisco Mancebo (SkyDive Dubai).

Proprio lo spagnolo merita un encomio: lui, scalatore puro nella sua prima vita ciclistica passata quasi interamente alla Banesto, si è riciclato nel lungo giro del mondo di cui è stato protagonista nelle ultime dieci stagioni. Dopo Portogallo, Grecia e Stati Uniti, la nuova patria di Paco è l'emirato di Dubai, per la cui formazione milita dall'inizio dell'avventura tre stagioni fa. I successi non sono l'obiettivo precipuo della squadra diretta da Alberto Volpi (che punta a salire di livello nella prossima stagione) quanto piuttosto una crescita generale del movimento ciclistico mediorientale nel suo complesso.

La prima ora di gara scorre via molto veloce, è proprio il caso di dirlo vista la media di 49 km/h. Il vantaggio dei quattro non permette alcun sogno di gloria: dopo 50 km è solo di 1'30" il loro margine, con il gruppo dietro tirato da Dimension Data e Etixx. Il primo dei tre traguardi volanti (Al Qudra Cycletrack) vede passare per primo Bialoblocki, che riesce a ripetersi anche nei successivi due sprint intermedi, riuscendo così a portarsi in testa nella speciale classifica sopravanzando Soufiane Haddi. La tappa prosegue senza alcun sussulto, con il gap fra battistrada e gruppo sempre costante attorno ai due minuti (vantaggio massimo toccato al km 114 con 2'02").

 

Fuga ripresa ai meno 17 km, volata senza storia
Ai meno 50 km il vantaggio è sceso a 1'08", con il plotone sempre tirato dai gregari di Cavendish e Kittel; un così ridotto distacco fa leggermente alzare il piede, come dimostrano i 10" ripresi dal quartetto nei successivi 10 km. Il gruppo riprende maggior iniziativa, portandosi a soli 25" al cartello dei 20 km all'arrivo. Bialoblocki, De Kort e Dillier smettono di crederci ma questa parola non è presente nel vocabolario di Mancebo: il trentanovenne allunga ai meno 17 km e tenta, stoicamente, di proseguire in solitaria. Il madrileno viene ripreso dal gruppo tirato dalla ONE Pro Cycling ai meno 12 km; nel frattempo, ai meno 14 km, si segnala una caduta che coinvolge il padrone di casa Majed Albalooshi (Al Nasr-Dubai) e Giovanni Visconti (Movistar Team). Per il siciliano una capriola sulla sabbia senza conseguenze.

I britannici della ONE continuano nel loro lavoro in testa al gruppo con un'andatura molto sostenuta che allunga il gruppo: a tirare a tutti il collo è ancora il stakanovista Bialoblocki, evidentemente non affaticato dalla lunga avventura in avanscoperta. Ai meno 5 km fanno capolino in testa anche Astana e Team Sky, seguiti poco dopo dal Team Wiggins con in testa il vincitore del Tour de France 2012. Prende in mano le operazioni la Tinkoff che presenta tra le ruote veloci gli slovacchi Erik Baska e Michael Kolar. In prossimità dell'arco dell'ultimo km avviene una caduta al termine della galleria che porta sul rettifilo d'arrivo; a causarla è un corridore della Trek-Segafredo (verosimilmente il colpevole è Boy Van Poppel) che rende caotico l'approcciarsi alla volata, mettendo fuori gioco sia Mark Cavendish che soprattutto il vincitore di ieri Marcel Kittel.

La Tinkoff porta in posizione di sparo Kolar ma il ventitreenne parte troppo lungo e viene rimontato da Ben Swift, alla cui ruota si trova il compagno di squadra Elia Viviani. Lo sprinter di Oppeano parte in maniera decisa e non lascia possibilità di rimonta agli avversari: alle sue spalle fanno capolino altri tre velocisti azzurri, ossia Sacha Modolo (Lampre-Merida), Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo) e Andrea Guardini (Astana Pro Team). Il vincitore fra il resto del mondo è Tomas Vaitkus: il lituano del'Al Nasr-Dubai, che oggi festeggia il trentaquattresimo compleanno, si è piazzato quinto pur avendo, come già scritto ieri, una clavicola slogata. Nella top 10 si trovano poi il britannico Ben Swift (Team Sky), lo slovacco Michael Kolar (Tinkoff), il polacco Grzegorz Stepniak (CCC Sprandi Polkowice) e i britannici Christopher Opie (ONE Pro Cycling) e Mark Cavendish (Dimension Data).

Viviani diventa anche nuovo leader, essendo in classifica a paritempo con Kittel ma davanti a lui grazie alla migliore somma di piazzamenti; a 2" si trova Nizzolo, unico capace di salire sul podio nelle due frazioni disputate. La Dubai-Hatta Dam di domani sarà decisiva ai fini della conquista finale della corsa, con l'arrivo posto al termine di uno strappetto con pendenze che toccano il 17%. L'anno scorso vinse John Degenkolb su Alejandro Valverde, entrambi assenti in quest'edizione: l'anno scorso Elia Viviani si staccò nei km precedenti, arrivando ad oltre 5'. Sarà capace quest'anno di tenere fino in fondo?

http://www.cicloweb.it/articolo/2016/02/04/dubai-tour-2016-viviani-dubai-questione-di-feeling-elia-vince-come-un-anno-fa-ed

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