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Socrates

2 - MATTIA DE SCIGLIO

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De Sciglio, un assist per la Juve e per se stesso: comincia la rincorsa al  rinnovo | Primapagina | Calciomercato.com

 

 

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1621277842_Juve2017.jpg.e16eff15652a1e1c18a543cc85a25f82.jpgMATTIA DE SCIGLIO 

 

Mattia De Sciglio Interview | Juventus | Serie A | TLN

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Mattia_De_Sciglio

 

 

Nazione: Italia 20px-Flag_of_Italy.svg.png
Luogo di nascita: Milano
Data di nascita: 20.10.1992
Ruolo: Difensore
Altezza: 182 cm
Peso: 78 kg
Nazionale Italiano
Soprannome: Desci

 

 

Alla Juventus dal 2017 al 2020 e dal 2021

Esordio: 13.08.2017 - Supercoppa Italiana - Juventus-Lazio 2-3

Ultima partita: 03.05.2023 - Serie A - Juventus-Lecce 2-1

 

116 presenze - 2 reti

 

3 scudetti

1 coppa Italia

1 supercoppa italiana

 

 

Mattia De Sciglio (Milano, 20 ottobre 1992) è un calciatore italiano, difensore della Juventus.

 

 

Mattia De Sciglio
20150616 - Portugal - Italie - Genève - Mattia De Sciglio 1.jpg
De Sciglio con la nazionale italiana nel 2015
     
Nazionalità Italia Italia
Altezza 182 cm
Peso 78 kg
Calcio Football pictogram.svg
Ruolo Difensore
Squadra   Juventus
Carriera
Giovanili
2001-2002   Cimiano
2002-2012   Milan
Squadre di club
2011-2017   Milan 110 (0)
2017-2020   Juventus 62 (1)
2020-2021    Olympique Lione 29 (0)
2021-   Juventus 54 (1)
Nazionale
2010-2011 Italia Italia U-19 8 (1)
2011-2012 Italia Italia U-20 6 (0)
2012 Italia Italia U-21 5 (0)
2013- Italia Italia 40 (0)
Palmarès
 
Transparent.png Confederations Cup
Bronzo Brasile 2013

 

Caratteristiche tecniche

Dopo gli esordi da difensore centrale nelle giovanili del Milan, nel prosieguo di carriera si è stabilizzato nel ruolo di terzino su entrambe le fasce, nonostante sia un destro naturale; all'occorrenza può agire anche da esterno di centrocampo in entrambe le fasce o, in fase di attacco, da falso terzino avanzando a interno.

Carriera

Club

Milan

Inizia a giocare a calcio nella squadra dell'oratorio Santa Chiara e San Francesco di Pontesesto, una frazione di Rozzano. Nella stagione 2001-2002 gioca con il Cimiano nella categoria Pulcini e nel 2002, a 10 anni, passa nelle giovanili del Milan. Dopo aver giocato in tutte le categorie giovanili dei rossoneri dagli Esordienti agli Allievi nazionali, nel 2009 passa nella formazione Primavera con cui vince la Coppa Italia 2009-2010 contro il Palermo.

 

Nella stagione 2011-2012 viene promosso nella prima squadra di Massimiliano Allegri. Esordisce con i rossoneri e nelle competizioni UEFA per club il 28 settembre 2011, a 18 anni, nella partita valevole per la fase a gironi della Champions League giocata a San Siro contro i cechi del Viktoria Plzeň, subentrando a Ignazio Abate all'87º minuto. Il 6 dicembre 2011, nella gara di ritorno sempre contro il Viktoria Plzeň, a qualificazione già acquisita, gioca la sua prima partita da titolare e rimane in campo per 90 minuti. Il 10 aprile 2012 esordisce in Serie A, giocando dal primo minuto la trasferta della 32ª giornata contro il Chievo, gara vinta dai rossoneri per 1-0. Termina la sua prima stagione con la società milanese con 3 presenze in Serie A e 2 in Champions League.

 

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De Sciglio al Milan nel 2012

 

Viene quindi confermato in prima squadra per la stagione 2012-2013, in cui, dopo la partenza di Taye Taiwo, decide di indossare la maglia numero 2. Con il passare delle giornate diventa sempre più un titolare fisso, inanellando ottime prestazioni sia sulla fascia destra che su quella sinistra. Conclude la sua seconda stagione in rossonero con 33 presenze totali, di cui 27 in Serie A (partendo per 25 dal primo minuto), 5 in Champions League e 1 in Coppa Italia.

 

All'inizio della stagione successiva si è infortunato al ginocchio sinistro: prima una distorsione durante il ritiro estivo e poi all'inizio di settembre del 2013 una lesione a manico di secchia del menisco mediale. A seguito dell'operazione è stato fermo per circa due mesi e, dopo aver giocato la partita di campionato contro la Lazio del 30 ottobre 2013, per tutto il successivo mese di novembre a causa di un'infiammazione al ginocchio precedentemente operato.

 

Anche la stagione 2014-2015 è caratterizzata da numerosi problemi fisici che impediscono a De Sciglio di trovare continuità. Ottiene infatti solo 17 presenze in campionato. Il 3 maggio 2015, nella partita Napoli-Milan, viene espulso dopo appena 43 secondi, ottenendo il primato di calciatore espulso più velocemente nella Serie A a inizio partita (il record assoluto spetta invece a Paolo Ammoniaci, espulso in Roma-Lazio del 18 marzo 1979, dopo essere stato presente in campo soltanto per 2 secondi a gioco fermo).

 

Indossa per la prima volta la fascia di capitano del Milan il 27 settembre 2015 nel corso di Genoa-Milan (1-0), valida per la sesta giornata del campionato di Serie A 2015-2016, in seguito all'uscita dal campo di Riccardo Montolivo e all'assenza di altri giocatori. Il 6 marzo 2016 raggiunge le 100 presenze con la maglia del Milan, nella partita di campionato persa 2-0 contro il Sassuolo al Mapei Stadium. Conclude la sua quinta stagione in prima squadra, nella quale totalizza 29 presenze totali, disputando da titolare la finale di Coppa Italia, persa 1-0 contro la Juventus.

 

La stagione seguente vince il suo primo trofeo come professionista, la Supercoppa italiana 2016, nella partita vinta ai rigori contro la Juventus il 23 dicembre 2016 a Doha. In questa occasione indossa anche la fascia di capitano dopo l'uscita dal campo di Abate. La stagione termina con il 6º posto, che dopo 3 anni permette al Milan di qualificarsi per le coppe europee.

 

La sua esperienza al Milan, dopo il settore giovanile e 6 stagioni in prima squadra, si conclude con 133 presenze totali, di cui 110 in Serie A.

Juventus

Il 20 luglio 2017 passa a titolo definitivo alla Juventus, per 12 milioni di euro; a Torino ritrova in panchina Allegri, colui che l'aveva lanciato al Milan. Esordisce in maglia bianconera il 13 agosto 2017, subentrando nel secondo tempo della partita di Supercoppa italiana persa 3-2 contro la Lazio allo stadio Olimpico di Roma. Il 12 settembre 2017 esordisce in Champions League con la maglia bianconera, giocando titolare nella prima partita della fase a gironi, persa 0-3 contro il Barcellona al Camp Nou; nel corso della gara contro i blaugrana rimedia una lesione all'articolazione tibio-peroneale che lo terrà fuori per due mesi. Il 26 novembre 2017 realizza il suo primo gol tra i professionisti, nella partita di campionato contro il Crotone vinta per 3-0 all'Allianz Stadium. A fine stagione, conquista il primo scudetto e la prima Coppa Italia con la maglia della Juventus.

 

Nella sua seconda stagione con la Juventus, anche a causa dell'infortunio del titolare João Cancelo, acquista maggiore spazio in squadra. Il 16 gennaio 2019, senza scendere in campo, vince la sua terza Supercoppa italiana grazie alla vittoria sul Milan, sua ex squadra, per 1-0. Il 20 aprile, dopo il 2-1 alla Fiorentina, vince il suo secondo scudetto di fila con i colori bianconeri.

 

Nella stagione 2019-2020, il suo apporto è limitato alla causa bianconera, anche per causa di un lungo infortunio al bicipite femorale: tuttavia a fine stagione conquista il suo terzo scudetto consecutivo con i torinesi.

Olympique Lione, ritorno alla Juventus

220px-FC_Zenit_Saint_Petersburg_vs._Juve
 
De Sciglio alla Juventus nel 2021

 

Il 5 ottobre 2020 viene ceduto in prestito all'Olympique Lione. Debutta con i francesi il 18 ottobre successivo, subentrando a gara in corso nella vittoria in trasferta per 3-2 contro lo Strasburgo. A Lione ritrova una buona continuità di rendimento, totalizzando 33 presenze stagionali.

 

Dopo la parentesi in Francia, nell'estate del 2021 viene richiamato in pianta stabile alla Juventus; ritrova per la terza volta in carriera Allegri, anche lui di ritorno in bianconero. Non trova molto spazio in avvio di stagione, anche a causa di un ennesimo infortunio, ma ha comunque modo di mettersi in evidenza con un paio di assist decisivi nelle vittorie in Serie A, nel big match interno contro la Roma, e in Champions League, sul terreno dello Zenit San Pietroburgo. Il 9 gennaio 2022 trova la sua seconda rete in carriera, quella del definitivo 3-4 che vale il successo esterno ancora contro la Roma.

 

Nel maggio del 2023 viene sottoposto a un intervento chirurgico di ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro dopo essersi infortunato durante una partita di campionato.

Nazionale

Nazionali giovanili

Nel 2010 entra a far parte dell'Under-19, con cui gioca 6 amichevoli e 2 partite di qualificazione all'Europeo di categoria del 2011 segnando un gol contro le Fær Øer.

 

Nel 2011 viene convocato in Under-20 dal commissario tecnico Luigi Di Biagio. Con questa selezione prende parte al Torneo Quattro Nazioni 2011-2012, nel quale disputa 5 partite, di cui 4 da titolare.

Viene selezionato per la prima volta in nazionale Under-21 dal commissario tecnico Ciro Ferrara, per partecipare all'amichevole contro la Scozia del 25 aprile 2012. A Edinburgo contro gli scozzesi esordisce con la maglia degli Azzurrini, sostituendo Giulio Donati nel corso del secondo tempo.

Nazionale maggiore

Il 10 agosto 2012 viene convocato per la prima volta in nazionale maggiore dal commissario tecnico Cesare Prandelli, in occasione della partita amichevole contro l'Inghilterra; De Sciglio, tuttavia, non scende in campo nel match giocato a Berna contro i Tre Leoni. Dopo altre 4 presenze con l'Under-21, esordisce in nazionale il 21 marzo 2013, a 20 anni, giocando dal primo minuto l'amichevole di Ginevra pareggiata per 2-2 contro il Brasile.

Viene inserito nella lista dei 23 convocati per la Confederations Cup 2013. Nel corso del torneo disputa da titolare come terzino sinistro le 3 partite della fase a gironi e successivamente la finale per il 3º posto contro l'Uruguay, vinta dall'Italia ai calci di rigore nonostante l'errore dal dischetto proprio di De Sciglio.

Partecipa al campionato del mondo 2014, dove per colpa di un infortunio viene schierato unicamente nella terza partita del girone, la sconfitta contro l'Uruguay (1-0) che determina l'eliminazione dell'Italia.

Con il selezionatore Antonio Conte viene impiegato in sette partite delle qualificazioni al campionato d'Europa 2016. Partecipa quindi alla fase finale del torneo in Francia, dove ottiene quattro presenze. Nei quarti di finale contro la Germania trasforma l'ottavo calcio di rigore della sfida, che viene però persa dall'Italia.

Il 24 gennaio 2022, a distanza di due anni e mezzo dall'ultima volta, viene convocato dal commissario tecnico Roberto Mancini per uno stage in vista degli spareggi per l'accesso al campionato del mondo 2022. Il successivo 29 marzo, a quasi tre anni dall'utlima presenza, scende in campo da titolare nella partita amichevole vinta per 3-2 a Konya contro la Turchia.

Palmarès

Club

Competizioni giovanili

Competizioni nazionali

 

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1621277842_Juve2017.jpg.e16eff15652a1e1c18a543cc85a25f82.jpgMATTIA DE SCIGLIO 

 

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Dopo 3 anni, 62 presenze, 3 Scudetti, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana vinti – recita il sito ufficiale bianconero – è il momento dei saluti fra Mattia De Sciglio e la Juve. Il laterale, arrivato nell’estate 2017, proseguirà la sua carriera nelle fila dell’Olympique Lyonnais, dove giocherà in prestito la stagione appena iniziata. Non è mai mancato, in questi 3 anni, l’impegno di Mattia per la causa bianconera. Un impegno in campo, in allenamento, e anche fuori dal campo. A partire dal suo arrivo alla Juventus è il 3° difensore bianconero con più presenze in campionato (32), dietro solo a Leonardo Bonucci (67) e Alex Sandro (60).
La stagione 2018/19 è stata quella in cui Mattia De Sciglio ha collezionato più presenze in Serie A con la maglia della Juventus (22, di cui 19 da titolare). Noi tutti ringraziamo De Sciglio, per questo vincente periodo insieme, e a cui facciamo un grande in bocca al lupo per la continuazione della sua carriera.
 
MARCO D'OTTAVI, ULTIMOUOMO.COM DEL 28 FEBBRAIO 2020
De Sciglio è stato un giocatore molto promettente all’inizio, che poi ha normalizzato la sua parabola. Ha giocato 133 partite con il Milan, 59 con la Juventus, 39 in Nazionale. Il suo ruolo è uno di quelli più difficili da interpretare oggi, ma soprattutto uno di quelli in cui c’è il maggiore scarto qualitativo tra i migliori interpreti e la media. In Italia, ad esempio, quanti terzini sono nettamente più forti di De Sciglio? Così, a naso, non moltissimi.
I suoi limiti tecnici e atletici sono evidenti e a 27 anni è improbabile che riuscirà a migliorare. Solo negli ultimi anni ha compiuto diversi errori che hanno portato a gol subiti (il tipo di errore peggiore). Ma non è questo il destino dei difensori? A pensarci bene, è pieno di terzini che sbagliano diagonali, si perdono l’uomo sul secondo palo, cadono a una finta di troppo. Questo perché già difendere è difficile, difendere partendo dall’esterno poi lo è ancora di più.
Certo, De Sciglio sembra già un terzino sorpassato dalla storia e le sue prestazioni forse hanno dimostrato che non può essere il titolare di una squadra che ha le ambizioni della Juventus. Neanche lo scopo di questo pezzo era riabilitarne la figura, ma al tempo stesso non posso fare a meno di chiedermi: siamo sicuri che la quantità di critiche, offese e improperi che riceve siano tutti motivati dalle sue prestazioni?
Non è possibile che queste siano dovute e accentuate dal suo essere Mattia De Sciglio? De Sciglio, mi sembra, è vittima della sua normalità.
Ai tempi “dell’agguato” dei tifosi del Milan, Monica Colombo sul Corriere della Sera ha scritto che «non ha mai avuto l’aria truce alla Bonucci». Quando gli hanno chiesto come si concentrava, lui ha risposto: «Non sono come gli altri che lo fanno ascoltando musica. Penso molto, inizio a pensare alla partita e alle varie situazioni di gioco». Alla prima convocazione in Nazionale si presentò a Coverciano a piedi, accompagnato dai genitori. A Le Iene, per fargli uno scherzo, gli hanno fatto sparire il gatto. Per venti minuti lo vediamo struggersi, cercarlo tra le macchine parcheggiate, non dormire la notte.
Dopo aver segnato il suo primo gol ha detto che non sapeva neanche come esultare, in quell’occasione Buffon uscì dalla porta per andare da lui e dirgli: «Allora ci sei anche tu». E la colpa più evidente di De Sciglio è proprio questa, che sembra non esserci davvero. De Sciglio ha il potere poco conveniente di scomparire dietro il contesto, una caratteristica che solo gli allenatori finiscono per apprezzare in qualche modo (e infatti i suoi allenatori sono gli unici a parlarne bene).
Tra infortuni, personalità e caratteristiche tecniche, De Sciglio è invisibile quando gioca bene e visibilissimo quando fa qualcosa di negativo. Lui non sembra ancora averlo accettato con serenità, recentemente ha detto «Sono stato massacrato parecchio. È più facile accanirsi contro di me, ma non capisco il motivo».
Più che cercare un motivo, De Sciglio dovrebbe farsene una ragione: per alcuni giocatori esistono dei pregiudizi insormontabili che finiscono per influenzare i tifosi. Chi non dovrebbe farsi influenzare, per il suo bene, è invece De Sciglio. In fondo, il calcio non è tutto.
 

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