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- Domenico -

Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?

Elezioni Politiche 2018  

200 voti

This poll is closed to new votes
  1. 1. Per quale partito voterai alle Elezioni Politiche del 4 marzo?

    • Partito Democratico
      28
    • Movimento 5 Stelle
      56
    • Forza Italia
      8
    • Lega
      23
    • +Europa
      19
    • Liberi e Uguali
      10
    • Fratelli d'Italia
      6
    • Noi con l'Italia - Udc
      2
    • Civica Popolare
      1
    • Insieme
      0
    • Altri partiti/altre liste
      16
    • Scheda bianca (astensione)
      31


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Joined: 27-May-2011
127139 messaggi
2 minuti fa, Gnokko ha scritto:

il sogno e' che i meritevoli si prendono il posto ed i nullafacenti lo prendono in quel posto

 

meritevoli di che? stare a casa a fankazzo per di più pagati? .asd  così mi do nel mentre alla mia attività ombra? .meme1 

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Joined: 09-Apr-2008
33265 messaggi
3 minutes ago, hopper said:

 

meritevoli di che? stare a casa a fankazzo per di più pagati? .asd  così mi do nel mentre alla mia attività ombra? .meme1 

i meritevoli che sono disoccupati si prendono il posto del nullafacente che si e' licenziato per il rdc

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Joined: 27-May-2011
127139 messaggi

Eletti i quattro vicepresidenti della Camera: Mara Carfagna di Forza Italia, Maria Edera Spadoni per il M5s, Lorenzo Fontana della Lega e Ettore Rosato del Pd

 

 

qui vediamo mara carfagna in una foto d'archivio .the 

 

 

mara-carfagna-3.jpg

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Joined: 26-May-2011
22359 messaggi
2 ore fa, Ghost ha scritto:

 «Io sono il capo politico del movimento e il mio dovere è tutelare il movimento. Grazie ai giornalisti che hanno fatto gli approfondimenti. Abbiamo avviato tutti gli accertamenti stamattina, se dovesse essere vero quello che sta emergendo, allora non avremo nessun problema sul fatto che queste persone non possono stare nel movimento, quindi dateci il tempo di fare gli accertamenti».

 

«Il tentativo del Pd e di alcuni giornali di associare il nostro candidato al Senato Emanuele Dessì agli Spada o di definirlo un picchiatore è qualcosa di miserabile. Piuttosto su una cosa credo invece che il candidato M5S debba assolutamente chiarire: la sua casa, il canone da 7 euro ecc. Stanno emergendo opacità che il M5S non può accettare. Per quanto mi riguarda la trasparenza vale più di ogni cosa».

 

 

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Che se deve fa pe 'na "poltroncina". mh

 

 

mesadessì.

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4764 messaggi
Cita

En Marche smentisce contatti con i 5 Stelle in Europa: "I nostri valori sono incompatibili"

In una nota i macroniani europei escludono un'eventuale alleanza con i pentastellati: "Sono demagogici, populisti ed euroscettici"

 
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ANSA
 
 

L'Europe en Marche, l'associazione affiliata a La République En Marche del presidente francese Emmanuel Macron, smentisce in una nota qualsiasi discussione con il Movimento Cinque Stelle per formare un'alleanza a livello europeo. La presa di posizione della componente europea del movimento fondato dal presidente francese arriva dopo le notizie di stampa pubblicate in Italia tra ieri e oggi che riferivano di una 'svolta macroniana' di Luigi di Maio e di 'segnali' da parte di ambienti vicini all'inquilino dell'Eliseo nei confronti del Movimento Cinque Stelle per iniziative politiche comuni in Europa.

 

"L'Europe en Marche, associazione affiliata a LaREM, non ha in alcuna maniera ingaggiato delle discussioni con il Movimento Cinque Stelle per formare una qualunque alleanza a livello europeo", si legge nella nota firmata a nome dell'ufficio esecutivo dalla presidente Marianne Escurat.

 

E ancora, prosegue Europe en Marche:

"I valori progressisti di apertura e umanesimo che formano la colonna vertebrale di Europe en Marche non sono compatibili con le posizioni demagogiche e populiste, e apertamente euroscettiche, del Movimento Cinque Stelle.

L'Europe en Marche si iscrive in un partito apertamente riformista per fermare la strumentalizzazione, la paura e la diffidenza e ritrovare uno spirito pioniere. L'Europe en Marche si impegna per fare del progetto europeo un plebiscito di tutti i giorni [...].

 

Più in generale, Europe en Marche chiede ai diversi media che diffondono questo tipo di informazioni sbagliate di verificare le loro fonti per non propagare inutilmente delle fake news.

Di fronte agli avversari dell'Europa, noi intendiamo avere il coraggio del dire e l'energia del fare".

 

"Sono soddisfatto che En Marche, come avevo detto, neghi qualsiasi dialogo con il Movimento Cinque Stelle". Così il sottosegretario alle Politiche europee Sandro Gozi commenta il comunicato di En Marche che smentisce ufficialmente qualsiasi dialogo con i pentastellati.

 

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Joined: 01-Jun-2005
2552 messaggi

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Inviato dal mio SM-G935F utilizzando Tapatalk

  • Haha 1

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Joined: 27-May-2011
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Nessuna sorpresa per Paragone
Se non hai alcun talento se non sbraitare e fare il saltimbanco, è fisiologica e naturale una certa paura nei confronti del sapere, o meglio, nei confronti di un livello di istruzione minimo

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6 ore fa, GabrielKoi ha scritto:

 

In realtà sia Salvini che Di Maio hanno detto che non l'avrebbero tolto.

Ma chi ha scritto l'articolo era candidato con l'unico partito che nel suo programma ha proposto di toglierlo per sfruttare quei miliardi per finanziare una revisione delle aliquote irpef in modo più progressivo .asd

 

 

Il punto è che fa comodo a chiunque, ma il modo in cui è distribuito non è equo. Perchè riguarda il reddito della singola persona, se il coniuge guadagna 200mila euro l'anno gli 80 euro li prendi lo stesso. Perchè ne beneficia chi ha comunque un lavoro.

E' una proposta da 10 miliardi che alla fine da qualcosina "che fa comodo" a una larga platea (non tutte) di persone che non ne hanno un effettivo bisogno, e che non ha avuto nessun effetto positivo neanche sui consumi.

 

Io penso che anche 100 euro a tutta la popolazione farebbero "comodo", però nessuno la considerebbe una buona allocazione di fondi .asd

 

 

Allora non ho nulla contro ciò che dice questo Cavalli.

Sia chiaro, anche per me quella cifra (11 miliardi) potrebbe essere utilizzata diversamente (e probabilmente non sarebbe altrettanto facile distribuirli).

 

Il problema è che trovo veramente fastidioso l'atteggiamento di Lega e 5 Stelle, facile denigrare un bonus in maniera così drastica e poi non lavorare per la sua eliminazione.

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22822 messaggi
1 ora fa, Dax85 ha scritto:

In un mondo (almeno quello avanzato) che va verso l'ultra specializzazione, questo gode di un impoverimento culturale, senza neanche domandarsi i motivi di questo calo di iscritti e senza vederne alcuna criticità.

Ottimo.

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Sinceramente non riesco a capire il senso di un tweet del genere, anche sforzandomi a cercare un errore di formulazione del pensiero

Si spiega solo con lo spegnimento del cervello

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Un giorno diamo contro Burioni.

Un giorno diamo contro Boeri.

L'importante è che Salvini sia una persona che mantiene gli impegni.

Ah, con la Taverna la specialità dei grillini  è assicurata : trasformare il parlamento in un circo.

Al peggio non c'è limite. E non c'è ancora il governo, eh.

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"Ci stiamo solo scaldando"...

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Joined: 11-May-2007
35032 messaggi

C'è da dire che non è la prima volta che Paragone scrive sull'argomento

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Joined: 19-Apr-2024
0 messaggi
1 minuto fa, hopper ha scritto:

"Ci stiamo solo scaldando"...

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3 ore fa, Pinguini ha scritto:

 

Hanno veramente il coraggio di mettere nello stesso articolo la faccia di EmmanuelMacron con quella di Giggino O Webbemastere? Seri?

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47 minuti fa, elFuser ha scritto:

Sinceramente non riesco a capire il senso di un tweet del genere, anche sforzandomi a cercare un errore di formulazione del pensiero

Si spiega solo con lo spegnimento del cervello

O magari vuole più presidenti del consiglio

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62969 messaggi
35 minuti fa, Aut ha scritto:

Hanno veramente il coraggio di mettere nello stesso articolo la faccia di EmmanuelMacron con quella di Giggino O Webbemastere? Seri?

I curricula più o meno si equivalgono .asd

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aventino.PNG

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Joined: 13-Jan-2010
32375 messaggi
2 ore fa, Aut ha scritto:

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Ahia.

Già postato.

 

Comincia già il lento declino come Renzi? 

Dal 40% di like ai post fino a metterseli da solo?

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Joined: 29-Apr-2014
4764 messaggi

Il nuovo regolamento parlamentare del M5S

Lo ha raccontato Repubblica, è molto diverso da quello della scorsa legislatura e stabilisce chiaramente che comanda una persona sola

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 (ANSA/ETTORE FERRARI)
 
 
 

La giornalista Annalisa Cuzzocrea ha trovato e pubblicato su Repubblica il nuovo regolamento interno dei gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle. È molto diverso dal precedente e stabilisce con chiarezza che a decidere su quasi tutto è il capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio. Nel regolamento precedente, invece, si stabiliva che il massimo potere apparteneva all’assemblea dei parlamentari. Il vecchio regolamento conteneva anche alcune clausole per evitare la nascita di leadership personali, la più importante delle quali stabiliva una rotazione ogni tre mesi degli incarichi dei capigruppo; quella regola è stata significativamente modificata.

La novità principale del regolamento riguarda proprio il ruolo di capogruppo, o presidente del gruppo, un incarico molto importante per la vita parlamentare di qualsiasi partito. I capigruppo, uno per la Camera e uno per il Senato, hanno il compito di mantenere la disciplina all’interno delle rappresentanze parlamentari, di assicurarsi che tutti i parlamentari siano presenti alle votazioni e che si esprimano secondo le indicazioni ricevute. I capigruppo dei vari partiti si incontrano tra di loro in apposite riunioni – la conferenza dei capigruppo – in cui vengono decisi i calendari dei lavori parlamentari e numerose altre questioni di procedura.

 

Il nuovo regolamento stabilisce che queste importanti figure vengono nominate direttamente dal capo politico del Movimento. L’assemblea dei parlamentari ha il compito di “ratificare” con un voto a maggioranza la decisione del capo politico (non viene specificato però cosa accade nell’eventualità in cui il gruppo decida di non ratificare la nomina). Il regolamento specifica anche che i capigruppo possono essere rimossi su richiesta del capo politico, mentre l’assemblea non è dotata di questo potere. I capigruppo nominati a inizio legislatura rimangono in carica per 18 mesi. Quelli eletti successivamente soltanto per dodici mesi. Attualmente i capigruppo scelti da Di Maio sono Danilo Toninelli per il Senato e Giulia Grillo per la Camera.

All’articolo 17 del nuovo regolamento viene specificato che anche il responsabile della comunicazione dei gruppi parlamentari viene deciso dal capo politico del Movimento 5 Stelle, cioè sempre Di Maio. I parlamentari non hanno scelta se non affidarsi alla struttura comunicativa stabilita dal capo, il quale avrà anche il compito di coordinare la comunicazione dei gruppi parlamentari con quella del partito più in generale. Nel regolamento viene anche stabilito che le piattaforme ufficiali su cui si svolge la vita politica dei parlamentari del Movimento 5 Stelle sono il sito blogdellestelle.it e la cosiddetta “piattaforma Rousseau” (controllata dall’Associazione Rousseau di Davide Casaleggio).

Uno degli elementi più curiosi del regolamento si trova all’articolo uno, dove vengono elencati i requisiti per essere ammessi al gruppo: «Eventuali richieste di adesione provenienti da senatori precedentemente iscritti ad altri Gruppi potranno essere valutate, purché siano incensurati, non siano iscritti ad altro partito, non abbiano già svolto più di un mandato elettivo oltre quello in corso, ed abbiano accettato e previamente sottoscritto il “Codice etico”». È una clausola perché il Movimento 5 Stelle si è a lungo battuto contro i cosiddetti “cambi di casacca”, cioè i passaggi dei parlamentari da un gruppo all’altro.

I leader del partito sono addirittura arrivati a chiedere di cambiare la Costituzione per eliminare l’articolo che proibisce il “vincolo di mandato”, quello che stabilisce che una volta eletto un parlamentare è libero di votare come preferisce, senza essere costretto a fare scelte sulla base di quanto deciso dai capi del suo partito. Il Movimento, inoltre, stabilisce nel regolamento che i parlamentari che abbandonano il gruppo o che ne vengono espulsi sono tenuti a pagare una penale di 100 mila euro: ma è improbabile che questa clausola sia legale, e fino a questo momento a nessuno dei numerosi espulsi dal Movimento è stato chiesto di pagare alcunché. Nonostante le sue battaglie contro i “cambi di casacca” e le forti proibizioni ai suoi componenti di lasciare il gruppo, comunque, il Movimento quindi sembra più che disponibile, a determinate condizioni, ad accogliere parlamentari provenienti da altri partiti.

Infine il regolamento stabilisce le regole che portano all’espulsione dal gruppo. Nella maggior parte dei casi, per decidere se espellere un componente o meno bisogna sottoporre la decisione al voto degli iscritti al Movimento sulla piattaforma Rousseau. Ma il regolamento stabilisce chiaramente che il capo politico può decidere in autonomia le espulsioni, senza bisogno di ricorrere a votazioni né tra gli iscritti né tra i parlamentari.

In sostanza il regolamento del Movimento è quello di un partito centralizzato e verticistico, in cui i leader hanno un controllo quasi assoluto sulla vita parlamentare degli eletti. Non è una novità nel panorama politico italiano: Forza Italia è stata a lungo un partito dove, in Parlamento, non era possibile – o era comunque molto difficile – deviare dalle indicazioni del leader. Anche la Lega ha adottato sistemi stringenti per controllare i suoi parlamentari, mentre in passato era il Partito Comunista Italiano a essere il simbolo dei partiti “militarizzati” (per questo in questi giorni il Movimento viene definito da alcuni osservatori e commentatori un partito “leninista”). La stranezza, se così si può chiamare, è che il Movimento fino a pochi anni fa sosteneva la necessità di organizzare la vita del partito in maniera diametralmente opposta: senza leader con poteri quasi assoluti e con una continua partecipazione degli iscritti, che invece, dall’attuale regolamento, è sostanzialmente sparita.

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