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Meglio Calvo che Pelato

Allegri vs Sky : dibattito sugli schemi e le perplessità di Adani

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10 hours ago, Federico_Munerati said:

No, conta se hai le giuste competenze.

 

Non basta imbellettare il discorso con le argomentazioni se la tua competenza è pari a zero.

 

Qui si confonde il diritto di critica con la capacità di critica: la prima la può fare chiunque, la seconda solo chi ha la giusta competenza.

 

Non basta aver studiato o essere bravi argomentatori: bisogna essere competenti.

 

Guarda che si sta parlando di calcio, mica fisica quantistica.

Uno sport che abbiamo giocato piu` o meno tutti e di cui abbiamo visto centinaia di partite. 

 

Qui non si sta dicendo ad Allegri che tipo di esercizi fare durante gli allenamenti settimanali perche` quello e` di sua competenza essendo lui l'allenatore, ma se vedo cose che per me non vanno durante la partita ho tutto il diritto di dire quello che penso senza che il fenomeno di turno mi dica che non ne ho la competenza!

 

Se vado al ristorante e mangio malissimo non e` che me ne devo stare zitto perche` non sono cuoco di professione.

Non mi sembra difficile da capire...

Modificato da silvanoanas

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Joined: 16-Apr-2006
27170 messaggi

temo che il grande problema nel dibattito Adani-Allegri sia l'estremismo nei giudizi.

 

Come abbiamo visto oggi a Firenze, una rigidità assoluta porta a non saper gestire la gara quando qualcosa stravolge il piano (in questo caso una espulsione nei primi minuti). D'altra parte, una totale anarchia può funzionare solo se la squadra ha dei meccanismi innati, una sorta di istinto che porta alla creazione di una alchimia vincente (penso al Real di Zidane).

 

Nessuno dei due approcci (rigidità vs flessibilità) garantisce A PRIORI la vittoria.

Altrimenti tutti adotterebbero lo stesso approccio.

 

Le idee di allegri si avvicinano molto di più al secondo approccio, ovviamente.

A volte sul forum leggiamo teorie assurde secondo cui Allegri non insegna nulla ai suoi giocatori (alcuni utenti immagino che presuppongano che Allegri a Vinovo lanci la palla in campo senza guardare cosa combinano i giocatori).

In base a quanto lascia intendere Allegri nelle sue interviste, mi sembra che lui prepari in modo maniacale le singole gare, soprattutto quelle più importanti (Evra una volta disse che rimase stupito dalla capacità di Allegri di predire esattamente l'andamento della gara contro il Dortmund di Klopp). Però, dato l'approccio reattivo all'avversario, le sue tattiche di gioco sono molto flessibili. Rimangono costanti solo alcuni principi base in modo da creare una serie di meccanismi collaudati. Penso ad esempio al modulo difensivo che è più o meno è sempre un 4411 a prescindere dallo schieramento in campo. Sottolineo che questo approccio si adatta benissimo a neutralizzare il gioco degli allenatori più rigidi anche quando la qualità in campo è a sfavore della squadra di Allegri (le squadre di allegri hanno giocato ottime partite contro le squadre di Guardiola, Klopp, ecc...), mentre mostra dei limiti quando si incontrano avversari che adottano gli stessi principi ma sono più forti (vedi Real Madrid di Zidane).

 

Il "problema" del suo approccio è che presuppone una grande concentrazione degli 11 in campo. Allegri insiste sempre sulla tecnica perché i suoi giocatori non sono dei robot, non hanno dei movimenti codificati, delle "istruzioni" da eseguire, ma devono pensare e applicare i principi impartiti. Ovviamente devono essere mentalmente e tecnicamente in grado di farlo.

 

Al contrario, i giocatori di Sarri, ma se vogliamo anche di Conte, devono eseguire i "comandi" del mister. Sono molto più deresponsabilizzati. Ricordiamo ad esempio l'errore di Vucinic in un Parma-Juventus con Conte che si attribuisce l'errore della giocata.

Mi permetto di sottolineare che quando in squadra hai Maggio, De Ceglie, ecc... è altamente consigliato "codificare" i movimenti dei giocatori perché è probabile che non abbiano l'istinto del campione e che non siano in grado di inventare la giocata per risolvere la gara.

D'altra parte, se in squadra hai talenti alla Douglas Costa, Bernardeschi, ecc... potrebbe essere infruttuoso codificare i loro movimenti e lasciare un po' più di libertà al "caos organizzato". Su questo aspetto però si può discutere visto che esistono esempi contrari.

 

Da tutto questo discorso, però, tenderei ad escludere alcuni andamenti dell'ultimo anno. Quest'anno mi sembra che ci siano stati alcuni indizi di una certa stanchezza di fondo dell'ambiente che hanno pregiudicato la qualità delle prestazioni (intendo in termini di qualità non di performance effettive).

- I giocatori appaiono assolutamente deconcentrati. Spesso sul forum si critica la loro condizione fisica, però vediamo che nelle partite clou non siamo mai in deficit di ossigeno ma riusciamo ad attaccare anche nei momenti più concitati (ieri abbiamo percorso più km dal 70 al 90esimo che dal 1o al 70esimo). Mentre spesso prendiamo gol da fermo, quando serve una attenzione ai massimi livelli. La deconcentrazione dei giocatori rende complicata qualsiasi tattica e si palesa soprattutto quando le pressioni sono minori (Spal, Crotone, ecc...) o quando gli avversari sono molto più motivati (Napoli). La mancanza di concentrazione potrebbe essere attribuita alla scarsa capacità di motivare i giocatori da parte di Allegri, ma in realtà penso che sia principalmente dovuta ad una sensazione di "fine ciclo" (sia di età, Barzagli, sia di motivazioni, Alex Sandro) e ad un ricambio non proprio riuscito in alcuni ruoli chiave (Bonucci mi è sembrato molto più sul pezzo di Benatia nei momenti chiave).

 

- Allegri non è riuscito a tirare fuori il modulo "magico". Da quando è arrivato, Allegri ha impiegato le prime giornate per trovare una "quadra" (soprattutto a causa di un mercato non sempre coerente con le richieste iniziali). Dopo un primo punto di arrivo, ha sempre proseguito con progressivi miglioramenti fino a trovare il modulo della svolta della stagione che ci ha consentito di proseguire in crescendo ogni anno (vedi il 4231 dello scorso anno). Quest'anno, invece, non c'è stato mai un vero momento della svolta, ma ha usato di volta in volta vari espedienti per massimizzare il risultato della singola gara. Questo ha portato meno certezze e meno "entusiasmo".

Probabilmente la rosa consegnata è stata la più difficile da assemblare. Però a me sembra che anche Allegri sia, in generale, molto più "stanco" e molto più demotivato ad intervenire in modo radicale. Per questo penso che anche lui avverta una sensazione di fine ciclo.

 

In sintesi, più che una maggiore riflessione sullo "schematismo", probabilmente a fine anno servirà una corposa rivoluzione per un necessario ricambio o in panchina o tra i giocatori della rosa (o entrambi).

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temo che il grande problema nel dibattito Adani-Allegri sia l'estremismo nei giudizi.
 
Come abbiamo visto oggi a Firenze, una rigidità assoluta porta a non saper gestire la gara quando qualcosa stravolge il piano (in questo caso una espulsione nei primi minuti). D'altra parte, una totale anarchia può funzionare solo se la squadra ha dei meccanismi innati, una sorta di istinto che porta alla creazione di una alchimia vincente (penso al Real di Zidane).
 
Nessuno dei due approcci (rigidità vs flessibilità) garantisce A PRIORI la vittoria.
Altrimenti tutti adotterebbero lo stesso approccio.
 
Le idee di allegri si avvicinano molto di più al secondo approccio, ovviamente.
A volte sul forum leggiamo teorie assurde secondo cui Allegri non insegna nulla ai suoi giocatori (alcuni utenti immagino che presuppongano che Allegri a Vinovo lanci la palla in campo senza guardare cosa combinano i giocatori).
In base a quanto lascia intendere Allegri nelle sue interviste, mi sembra che lui prepari in modo maniacale le singole gare, soprattutto quelle più importanti (Evra una volta disse che rimase stupito dalla capacità di Allegri di predire esattamente l'andamento della gara contro il Dortmund di Klopp). Però, dato l'approccio reattivo all'avversario, le sue tattiche di gioco sono molto flessibili. Rimangono costanti solo alcuni principi base in modo da creare una serie di meccanismi collaudati. Penso ad esempio al modulo difensivo che è più o meno è sempre un 4411 a prescindere dallo schieramento in campo. Sottolineo che questo approccio si adatta benissimo a neutralizzare il gioco degli allenatori più rigidi anche quando la qualità in campo è a sfavore della squadra di Allegri (le squadre di allegri hanno giocato ottime partite contro le squadre di Guardiola, Klopp, ecc...), mentre mostra dei limiti quando si incontrano avversari che adottano gli stessi principi ma sono più forti (vedi Real Madrid di Zidane).
 
Il "problema" del suo approccio è che presuppone una grande concentrazione degli 11 in campo. Allegri insiste sempre sulla tecnica perché i suoi giocatori non sono dei robot, non hanno dei movimenti codificati, delle "istruzioni" da eseguire, ma devono pensare e applicare i principi impartiti. Ovviamente devono essere mentalmente e tecnicamente in grado di farlo.
 
Al contrario, i giocatori di Sarri, ma se vogliamo anche di Conte, devono eseguire i "comandi" del mister. Sono molto più deresponsabilizzati. Ricordiamo ad esempio l'errore di Vucinic in un Parma-Juventus con Conte che si attribuisce l'errore della giocata.
Mi permetto di sottolineare che quando in squadra hai Maggio, De Ceglie, ecc... è altamente consigliato "codificare" i movimenti dei giocatori perché è probabile che non abbiano l'istinto del campione e che non siano in grado di inventare la giocata per risolvere la gara.
D'altra parte, se in squadra hai talenti alla Douglas Costa, Bernardeschi, ecc... potrebbe essere infruttuoso codificare i loro movimenti e lasciare un po' più di libertà al "caos organizzato". Su questo aspetto però si può discutere visto che esistono esempi contrari.
 
Da tutto questo discorso, però, tenderei ad escludere alcuni andamenti dell'ultimo anno. Quest'anno mi sembra che ci siano stati alcuni indizi di una certa stanchezza di fondo dell'ambiente che hanno pregiudicato la qualità delle prestazioni (intendo in termini di qualità non di performance effettive).
- I giocatori appaiono assolutamente deconcentrati. Spesso sul forum si critica la loro condizione fisica, però vediamo che nelle partite clou non siamo mai in deficit di ossigeno ma riusciamo ad attaccare anche nei momenti più concitati (ieri abbiamo percorso più km dal 70 al 90esimo che dal 1o al 70esimo). Mentre spesso prendiamo gol da fermo, quando serve una attenzione ai massimi livelli. La deconcentrazione dei giocatori rende complicata qualsiasi tattica e si palesa soprattutto quando le pressioni sono minori (Spal, Crotone, ecc...) o quando gli avversari sono molto più motivati (Napoli). La mancanza di concentrazione potrebbe essere attribuita alla scarsa capacità di motivare i giocatori da parte di Allegri, ma in realtà penso che sia principalmente dovuta ad una sensazione di "fine ciclo" (sia di età, Barzagli, sia di motivazioni, Alex Sandro) e ad un ricambio non proprio riuscito in alcuni ruoli chiave (Bonucci mi è sembrato molto più sul pezzo di Benatia nei momenti chiave).
 
- Allegri non è riuscito a tirare fuori il modulo "magico". Da quando è arrivato, Allegri ha impiegato le prime giornate per trovare una "quadra" (soprattutto a causa di un mercato non sempre coerente con le richieste iniziali). Dopo un primo punto di arrivo, ha sempre proseguito con progressivi miglioramenti fino a trovare il modulo della svolta della stagione che ci ha consentito di proseguire in crescendo ogni anno (vedi il 4231 dello scorso anno). Quest'anno, invece, non c'è stato mai un vero momento della svolta, ma ha usato di volta in volta vari espedienti per massimizzare il risultato della singola gara. Questo ha portato meno certezze e meno "entusiasmo".
Probabilmente la rosa consegnata è stata la più difficile da assemblare. Però a me sembra che anche Allegri sia, in generale, molto più "stanco" e molto più demotivato ad intervenire in modo radicale. Per questo penso che anche lui avverta una sensazione di fine ciclo.
 
In sintesi, più che una maggiore riflessione sullo "schematismo", probabilmente a fine anno servirà una corposa rivoluzione per un necessario ricambio o in panchina o tra i giocatori della rosa (o entrambi).
Tvb. Hai detto tutto

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Joined: 05-Oct-2008
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12 minuti fa, Raf15 ha scritto:

temo che il grande problema nel dibattito Adani-Allegri sia l'estremismo nei giudizi.

 

Come abbiamo visto oggi a Firenze, una rigidità assoluta porta a non saper gestire la gara quando qualcosa stravolge il piano (in questo caso una espulsione nei primi minuti). D'altra parte, una totale anarchia può funzionare solo se la squadra ha dei meccanismi innati, una sorta di istinto che porta alla creazione di una alchimia vincente (penso al Real di Zidane).

 

Nessuno dei due approcci (rigidità vs flessibilità) garantisce A PRIORI la vittoria.

Altrimenti tutti adotterebbero lo stesso approccio.

 

Le idee di allegri si avvicinano molto di più al secondo approccio, ovviamente.

A volte sul forum leggiamo teorie assurde secondo cui Allegri non insegna nulla ai suoi giocatori (alcuni utenti immagino che presuppongano che Allegri a Vinovo lanci la palla in campo senza guardare cosa combinano i giocatori).

In base a quanto lascia intendere Allegri nelle sue interviste, mi sembra che lui prepari in modo maniacale le singole gare, soprattutto quelle più importanti (Evra una volta disse che rimase stupito dalla capacità di Allegri di predire esattamente l'andamento della gara contro il Dortmund di Klopp). Però, dato l'approccio reattivo all'avversario, le sue tattiche di gioco sono molto flessibili. Rimangono costanti solo alcuni principi base in modo da creare una serie di meccanismi collaudati. Penso ad esempio al modulo difensivo che è più o meno è sempre un 4411 a prescindere dallo schieramento in campo. Sottolineo che questo approccio si adatta benissimo a neutralizzare il gioco degli allenatori più rigidi anche quando la qualità in campo è a sfavore della squadra di Allegri (le squadre di allegri hanno giocato ottime partite contro le squadre di Guardiola, Klopp, ecc...), mentre mostra dei limiti quando si incontrano avversari che adottano gli stessi principi ma sono più forti (vedi Real Madrid di Zidane).

 

Il "problema" del suo approccio è che presuppone una grande concentrazione degli 11 in campo. Allegri insiste sempre sulla tecnica perché i suoi giocatori non sono dei robot, non hanno dei movimenti codificati, delle "istruzioni" da eseguire, ma devono pensare e applicare i principi impartiti. Ovviamente devono essere mentalmente e tecnicamente in grado di farlo.

 

Al contrario, i giocatori di Sarri, ma se vogliamo anche di Conte, devono eseguire i "comandi" del mister. Sono molto più deresponsabilizzati. Ricordiamo ad esempio l'errore di Vucinic in un Parma-Juventus con Conte che si attribuisce l'errore della giocata.

Mi permetto di sottolineare che quando in squadra hai Maggio, De Ceglie, ecc... è altamente consigliato "codificare" i movimenti dei giocatori perché è probabile che non abbiano l'istinto del campione e che non siano in grado di inventare la giocata per risolvere la gara.

D'altra parte, se in squadra hai talenti alla Douglas Costa, Bernardeschi, ecc... potrebbe essere infruttuoso codificare i loro movimenti e lasciare un po' più di libertà al "caos organizzato". Su questo aspetto però si può discutere visto che esistono esempi contrari.

 

Da tutto questo discorso, però, tenderei ad escludere alcuni andamenti dell'ultimo anno. Quest'anno mi sembra che ci siano stati alcuni indizi di una certa stanchezza di fondo dell'ambiente che hanno pregiudicato la qualità delle prestazioni (intendo in termini di qualità non di performance effettive).

- I giocatori appaiono assolutamente deconcentrati. Spesso sul forum si critica la loro condizione fisica, però vediamo che nelle partite clou non siamo mai in deficit di ossigeno ma riusciamo ad attaccare anche nei momenti più concitati (ieri abbiamo percorso più km dal 70 al 90esimo che dal 1o al 70esimo). Mentre spesso prendiamo gol da fermo, quando serve una attenzione ai massimi livelli. La deconcentrazione dei giocatori rende complicata qualsiasi tattica e si palesa soprattutto quando le pressioni sono minori (Spal, Crotone, ecc...) o quando gli avversari sono molto più motivati (Napoli). La mancanza di concentrazione potrebbe essere attribuita alla scarsa capacità di motivare i giocatori da parte di Allegri, ma in realtà penso che sia principalmente dovuta ad una sensazione di "fine ciclo" (sia di età, Barzagli, sia di motivazioni, Alex Sandro) e ad un ricambio non proprio riuscito in alcuni ruoli chiave (Bonucci mi è sembrato molto più sul pezzo di Benatia nei momenti chiave).

 

- Allegri non è riuscito a tirare fuori il modulo "magico". Da quando è arrivato, Allegri ha impiegato le prime giornate per trovare una "quadra" (soprattutto a causa di un mercato non sempre coerente con le richieste iniziali). Dopo un primo punto di arrivo, ha sempre proseguito con progressivi miglioramenti fino a trovare il modulo della svolta della stagione che ci ha consentito di proseguire in crescendo ogni anno (vedi il 4231 dello scorso anno). Quest'anno, invece, non c'è stato mai un vero momento della svolta, ma ha usato di volta in volta vari espedienti per massimizzare il risultato della singola gara. Questo ha portato meno certezze e meno "entusiasmo".

Probabilmente la rosa consegnata è stata la più difficile da assemblare. Però a me sembra che anche Allegri sia, in generale, molto più "stanco" e molto più demotivato ad intervenire in modo radicale. Per questo penso che anche lui avverta una sensazione di fine ciclo.

 

In sintesi, più che una maggiore riflessione sullo "schematismo", probabilmente a fine anno servirà una corposa rivoluzione per un necessario ricambio o in panchina o tra i giocatori della rosa (o entrambi).

 

Perfetto. Ho finito i mi piace.

Trovo molto giusta anche la lettura del fatto che la squadra quest'anno abbia reso meno rispetto alla stessa "sfera allegriana". Ci si poteva aspettare di più, non nei risultati (finiremo in campionato con dei numeri probabilmente migliori dello scorso anno, ed in CL la prestazione contro il Real può essere giudicata migliore di quella dell'anno scorso), quanto nelle prestazioni, soprattutto nella seconda parte di stagione. 

Resta da capire da cosa sia dipeso quel qualcosa in più, che ci si aspettava, e che non è arrivato.

E' possibile che l'ambiente abbia cominciato a "rigettare" Allegri: ci sta il bisogno di rinnovare gli stimoli; che si abbia bisogno di un rinnovo del parco calciatori, soprattutto di quelli che sono a Torino da lunga data, cosa che del resto accadrà. Che si debbano risolvere altri problemi, tra i quali soprattutto il capire del perchè di certi momenti un po' così di qualche calciatore.

 

Il discorso è molto semplice. Se c'è necessità di avere di più e questo di più Allegri lo riuscirà a garantire (ma magari supportato da qualcosa in più che può mettere la società), immagino si potrà andare avanti. Altrimenti immagino toccherà ad un altro. 

Modificato da Bradipo76

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Joined: 09-Jul-2007
23962 messaggi

qualcuno può dirmi il nome di un giocatore il cui rendimento è calato da quando è agli ordini di Allegri?

a parte Sandro a me non ne vengono in mente (e non imputerei a Max la sua involuzione)

ora vorrei capire in che modo un giocatore può crescere (o smettere di farlo: Pog, Morata…) in assenza di direttive di gioco

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Joined: 16-Apr-2006
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44 minuti fa, orgoglio-gobbo ha scritto:

Tvb. Hai detto tutto

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.asd

 

43 minuti fa, Bradipo76 ha scritto:

Che si debbano risolvere altri problemi, tra i quali soprattutto il capire del perchè di certi momenti un po' così di qualche calciatore.

 

Il discorso è molto semplice. Se c'è necessità di avere di più e questo di più Allegri lo riuscirà a garantire (ma magari supportato da qualcosa in più che può mettere la società), immagino si potrà andare avanti. Altrimenti immagino toccherà ad un altro. 

Io spero sia solo un problema di fine ciclo. Certo, se con nuovi stimoli (= nuovo allenatore) alcuni giocatori dovessero continuare la loro parabola discendente, allora dovremmo riflettere sul loro valore.

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Joined: 06-Aug-2016
12069 messaggi
1 ora fa, Raf15 ha scritto:

temo che il grande problema nel dibattito Adani-Allegri sia l'estremismo nei giudizi.

 

Come abbiamo visto oggi a Firenze, una rigidità assoluta porta a non saper gestire la gara quando qualcosa stravolge il piano (in questo caso una espulsione nei primi minuti). D'altra parte, una totale anarchia può funzionare solo se la squadra ha dei meccanismi innati, una sorta di istinto che porta alla creazione di una alchimia vincente (penso al Real di Zidane).

 

Nessuno dei due approcci (rigidità vs flessibilità) garantisce A PRIORI la vittoria.

Altrimenti tutti adotterebbero lo stesso approccio.

 

Le idee di allegri si avvicinano molto di più al secondo approccio, ovviamente.

A volte sul forum leggiamo teorie assurde secondo cui Allegri non insegna nulla ai suoi giocatori (alcuni utenti immagino che presuppongano che Allegri a Vinovo lanci la palla in campo senza guardare cosa combinano i giocatori).

In base a quanto lascia intendere Allegri nelle sue interviste, mi sembra che lui prepari in modo maniacale le singole gare, soprattutto quelle più importanti (Evra una volta disse che rimase stupito dalla capacità di Allegri di predire esattamente l'andamento della gara contro il Dortmund di Klopp). Però, dato l'approccio reattivo all'avversario, le sue tattiche di gioco sono molto flessibili. Rimangono costanti solo alcuni principi base in modo da creare una serie di meccanismi collaudati. Penso ad esempio al modulo difensivo che è più o meno è sempre un 4411 a prescindere dallo schieramento in campo. Sottolineo che questo approccio si adatta benissimo a neutralizzare il gioco degli allenatori più rigidi anche quando la qualità in campo è a sfavore della squadra di Allegri (le squadre di allegri hanno giocato ottime partite contro le squadre di Guardiola, Klopp, ecc...), mentre mostra dei limiti quando si incontrano avversari che adottano gli stessi principi ma sono più forti (vedi Real Madrid di Zidane).

 

Il "problema" del suo approccio è che presuppone una grande concentrazione degli 11 in campo. Allegri insiste sempre sulla tecnica perché i suoi giocatori non sono dei robot, non hanno dei movimenti codificati, delle "istruzioni" da eseguire, ma devono pensare e applicare i principi impartiti. Ovviamente devono essere mentalmente e tecnicamente in grado di farlo.

 

Al contrario, i giocatori di Sarri, ma se vogliamo anche di Conte, devono eseguire i "comandi" del mister. Sono molto più deresponsabilizzati. Ricordiamo ad esempio l'errore di Vucinic in un Parma-Juventus con Conte che si attribuisce l'errore della giocata.

Mi permetto di sottolineare che quando in squadra hai Maggio, De Ceglie, ecc... è altamente consigliato "codificare" i movimenti dei giocatori perché è probabile che non abbiano l'istinto del campione e che non siano in grado di inventare la giocata per risolvere la gara.

D'altra parte, se in squadra hai talenti alla Douglas Costa, Bernardeschi, ecc... potrebbe essere infruttuoso codificare i loro movimenti e lasciare un po' più di libertà al "caos organizzato". Su questo aspetto però si può discutere visto che esistono esempi contrari.

 

Da tutto questo discorso, però, tenderei ad escludere alcuni andamenti dell'ultimo anno. Quest'anno mi sembra che ci siano stati alcuni indizi di una certa stanchezza di fondo dell'ambiente che hanno pregiudicato la qualità delle prestazioni (intendo in termini di qualità non di performance effettive).

- I giocatori appaiono assolutamente deconcentrati. Spesso sul forum si critica la loro condizione fisica, però vediamo che nelle partite clou non siamo mai in deficit di ossigeno ma riusciamo ad attaccare anche nei momenti più concitati (ieri abbiamo percorso più km dal 70 al 90esimo che dal 1o al 70esimo). Mentre spesso prendiamo gol da fermo, quando serve una attenzione ai massimi livelli. La deconcentrazione dei giocatori rende complicata qualsiasi tattica e si palesa soprattutto quando le pressioni sono minori (Spal, Crotone, ecc...) o quando gli avversari sono molto più motivati (Napoli). La mancanza di concentrazione potrebbe essere attribuita alla scarsa capacità di motivare i giocatori da parte di Allegri, ma in realtà penso che sia principalmente dovuta ad una sensazione di "fine ciclo" (sia di età, Barzagli, sia di motivazioni, Alex Sandro) e ad un ricambio non proprio riuscito in alcuni ruoli chiave (Bonucci mi è sembrato molto più sul pezzo di Benatia nei momenti chiave).

 

- Allegri non è riuscito a tirare fuori il modulo "magico". Da quando è arrivato, Allegri ha impiegato le prime giornate per trovare una "quadra" (soprattutto a causa di un mercato non sempre coerente con le richieste iniziali). Dopo un primo punto di arrivo, ha sempre proseguito con progressivi miglioramenti fino a trovare il modulo della svolta della stagione che ci ha consentito di proseguire in crescendo ogni anno (vedi il 4231 dello scorso anno). Quest'anno, invece, non c'è stato mai un vero momento della svolta, ma ha usato di volta in volta vari espedienti per massimizzare il risultato della singola gara. Questo ha portato meno certezze e meno "entusiasmo".

Probabilmente la rosa consegnata è stata la più difficile da assemblare. Però a me sembra che anche Allegri sia, in generale, molto più "stanco" e molto più demotivato ad intervenire in modo radicale. Per questo penso che anche lui avverta una sensazione di fine ciclo.

 

In sintesi, più che una maggiore riflessione sullo "schematismo", probabilmente a fine anno servirà una corposa rivoluzione per un necessario ricambio o in panchina o tra i giocatori della rosa (o entrambi).

Spero che leggano tutti. Molto bene Raf, molto bene! 

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Joined: 03-May-2009
2983 messaggi

Comunque, tranne che in questo forum, tutti i media danno Allegri confermatissimo. Purtroppo.

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19886 messaggi
21 minuti fa, maupassant ha scritto:

Comunque, tranne che in questo forum, tutti i media danno Allegri confermatissimo. Purtroppo.

Allegri a fine anno va via...

Sky non parla a vanvera quando si tratta di queste cose...se dice che la Juventus ha sondato Inzaghi allora la Juventus ha sondato Inzaghi...e se la Juventus ha sondato Inzaghi è perché ha già ricevuto comunicazione da Allegri che a fine anno saluta...

 

ma ormai è palese eh..

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44 minuti fa, Raf15 ha scritto:

.asd

 

Io spero sia solo un problema di fine ciclo. Certo, se con nuovi stimoli (= nuovo allenatore) alcuni giocatori dovessero continuare la loro parabola discendente, allora dovremmo riflettere sul loro valore.

Dipende chi intendi per "giocatori in parabola discentente".

 

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Joined: 25-Apr-2008
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1 ora fa, Raf15 ha scritto:

temo che il grande problema nel dibattito Adani-Allegri sia l'estremismo nei giudizi.

 

Come abbiamo visto oggi a Firenze, una rigidità assoluta porta a non saper gestire la gara quando qualcosa stravolge il piano (in questo caso una espulsione nei primi minuti). D'altra parte, una totale anarchia può funzionare solo se la squadra ha dei meccanismi innati, una sorta di istinto che porta alla creazione di una alchimia vincente (penso al Real di Zidane).

 

Nessuno dei due approcci (rigidità vs flessibilità) garantisce A PRIORI la vittoria.

Altrimenti tutti adotterebbero lo stesso approccio.

 

Le idee di allegri si avvicinano molto di più al secondo approccio, ovviamente.

A volte sul forum leggiamo teorie assurde secondo cui Allegri non insegna nulla ai suoi giocatori (alcuni utenti immagino che presuppongano che Allegri a Vinovo lanci la palla in campo senza guardare cosa combinano i giocatori).

In base a quanto lascia intendere Allegri nelle sue interviste, mi sembra che lui prepari in modo maniacale le singole gare, soprattutto quelle più importanti (Evra una volta disse che rimase stupito dalla capacità di Allegri di predire esattamente l'andamento della gara contro il Dortmund di Klopp). Però, dato l'approccio reattivo all'avversario, le sue tattiche di gioco sono molto flessibili. Rimangono costanti solo alcuni principi base in modo da creare una serie di meccanismi collaudati. Penso ad esempio al modulo difensivo che è più o meno è sempre un 4411 a prescindere dallo schieramento in campo. Sottolineo che questo approccio si adatta benissimo a neutralizzare il gioco degli allenatori più rigidi anche quando la qualità in campo è a sfavore della squadra di Allegri (le squadre di allegri hanno giocato ottime partite contro le squadre di Guardiola, Klopp, ecc...), mentre mostra dei limiti quando si incontrano avversari che adottano gli stessi principi ma sono più forti (vedi Real Madrid di Zidane).

 

Il "problema" del suo approccio è che presuppone una grande concentrazione degli 11 in campo. Allegri insiste sempre sulla tecnica perché i suoi giocatori non sono dei robot, non hanno dei movimenti codificati, delle "istruzioni" da eseguire, ma devono pensare e applicare i principi impartiti. Ovviamente devono essere mentalmente e tecnicamente in grado di farlo.

 

Al contrario, i giocatori di Sarri, ma se vogliamo anche di Conte, devono eseguire i "comandi" del mister. Sono molto più deresponsabilizzati. Ricordiamo ad esempio l'errore di Vucinic in un Parma-Juventus con Conte che si attribuisce l'errore della giocata.

Mi permetto di sottolineare che quando in squadra hai Maggio, De Ceglie, ecc... è altamente consigliato "codificare" i movimenti dei giocatori perché è probabile che non abbiano l'istinto del campione e che non siano in grado di inventare la giocata per risolvere la gara.

D'altra parte, se in squadra hai talenti alla Douglas Costa, Bernardeschi, ecc... potrebbe essere infruttuoso codificare i loro movimenti e lasciare un po' più di libertà al "caos organizzato". Su questo aspetto però si può discutere visto che esistono esempi contrari.

 

Da tutto questo discorso, però, tenderei ad escludere alcuni andamenti dell'ultimo anno. Quest'anno mi sembra che ci siano stati alcuni indizi di una certa stanchezza di fondo dell'ambiente che hanno pregiudicato la qualità delle prestazioni (intendo in termini di qualità non di performance effettive).

- I giocatori appaiono assolutamente deconcentrati. Spesso sul forum si critica la loro condizione fisica, però vediamo che nelle partite clou non siamo mai in deficit di ossigeno ma riusciamo ad attaccare anche nei momenti più concitati (ieri abbiamo percorso più km dal 70 al 90esimo che dal 1o al 70esimo). Mentre spesso prendiamo gol da fermo, quando serve una attenzione ai massimi livelli. La deconcentrazione dei giocatori rende complicata qualsiasi tattica e si palesa soprattutto quando le pressioni sono minori (Spal, Crotone, ecc...) o quando gli avversari sono molto più motivati (Napoli). La mancanza di concentrazione potrebbe essere attribuita alla scarsa capacità di motivare i giocatori da parte di Allegri, ma in realtà penso che sia principalmente dovuta ad una sensazione di "fine ciclo" (sia di età, Barzagli, sia di motivazioni, Alex Sandro) e ad un ricambio non proprio riuscito in alcuni ruoli chiave (Bonucci mi è sembrato molto più sul pezzo di Benatia nei momenti chiave).

 

- Allegri non è riuscito a tirare fuori il modulo "magico". Da quando è arrivato, Allegri ha impiegato le prime giornate per trovare una "quadra" (soprattutto a causa di un mercato non sempre coerente con le richieste iniziali). Dopo un primo punto di arrivo, ha sempre proseguito con progressivi miglioramenti fino a trovare il modulo della svolta della stagione che ci ha consentito di proseguire in crescendo ogni anno (vedi il 4231 dello scorso anno). Quest'anno, invece, non c'è stato mai un vero momento della svolta, ma ha usato di volta in volta vari espedienti per massimizzare il risultato della singola gara. Questo ha portato meno certezze e meno "entusiasmo".

Probabilmente la rosa consegnata è stata la più difficile da assemblare. Però a me sembra che anche Allegri sia, in generale, molto più "stanco" e molto più demotivato ad intervenire in modo radicale. Per questo penso che anche lui avverta una sensazione di fine ciclo.

 

In sintesi, più che una maggiore riflessione sullo "schematismo", probabilmente a fine anno servirà una corposa rivoluzione per un necessario ricambio o in panchina o tra i giocatori della rosa (o entrambi).

Disamina perfetta 

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1 ora fa, Raf15 ha scritto:

In sintesi, più che una maggiore riflessione sullo "schematismo", probabilmente a fine anno servirà una corposa rivoluzione per un necessario ricambio o in panchina o tra i giocatori della rosa (o entrambi).

E terrei Allegri 

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Allegri a fine anno va via...
Sky non parla a vanvera quando si tratta di queste cose...se dice che la Juventus ha sondato Inzaghi allora la Juventus ha sondato Inzaghi...e se la Juventus ha sondato Inzaghi è perché ha già ricevuto comunicazione da Allegri che a fine anno saluta...
 
ma ormai è palese eh..
Più che altro ci sono tanti segnali di un Max profondamente segnato.
Per quanto lui possiede una grande forza, non è facile proseguire ancora.

Agnelli dopo Berlino spaccò il primo ciclo, annunciando un piano 2015-2020.
Per me difficilmente Allegri arriverà a fine contratto.

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2 minuti fa, orgoglio-gobbo ha scritto:

Più che altro ci sono tanti segnali di un Max profondamente segnato.
Per quanto lui possiede una grande forza, non è facile proseguire ancora.

Agnelli dopo Berlino spaccò il primo ciclo, annunciando un piano 2015-2020.
Per me difficilmente Allegri arriverà a fine contratto.

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Credo proprio sarà Inzaghino il prossimo mister.

Allenatore giovane, che alla Lazio ha fatto miracoli e soprattutto con le palle.

 

Dopo Simeone è probabilmente la scelta migliore per stile,carattere, fame e preparazione tattica.

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2 hours ago, Raf15 said:

temo che il grande problema nel dibattito Adani-Allegri sia l'estremismo nei giudizi.

 

Come abbiamo visto oggi a Firenze, una rigidità assoluta porta a non saper gestire la gara quando qualcosa stravolge il piano (in questo caso una espulsione nei primi minuti). D'altra parte, una totale anarchia può funzionare solo se la squadra ha dei meccanismi innati, una sorta di istinto che porta alla creazione di una alchimia vincente (penso al Real di Zidane).

 

Nessuno dei due approcci (rigidità vs flessibilità) garantisce A PRIORI la vittoria.

Altrimenti tutti adotterebbero lo stesso approccio.

 

Le idee di allegri si avvicinano molto di più al secondo approccio, ovviamente.

A volte sul forum leggiamo teorie assurde secondo cui Allegri non insegna nulla ai suoi giocatori (alcuni utenti immagino che presuppongano che Allegri a Vinovo lanci la palla in campo senza guardare cosa combinano i giocatori).

In base a quanto lascia intendere Allegri nelle sue interviste, mi sembra che lui prepari in modo maniacale le singole gare, soprattutto quelle più importanti (Evra una volta disse che rimase stupito dalla capacità di Allegri di predire esattamente l'andamento della gara contro il Dortmund di Klopp). Però, dato l'approccio reattivo all'avversario, le sue tattiche di gioco sono molto flessibili. Rimangono costanti solo alcuni principi base in modo da creare una serie di meccanismi collaudati. Penso ad esempio al modulo difensivo che è più o meno è sempre un 4411 a prescindere dallo schieramento in campo. Sottolineo che questo approccio si adatta benissimo a neutralizzare il gioco degli allenatori più rigidi anche quando la qualità in campo è a sfavore della squadra di Allegri (le squadre di allegri hanno giocato ottime partite contro le squadre di Guardiola, Klopp, ecc...), mentre mostra dei limiti quando si incontrano avversari che adottano gli stessi principi ma sono più forti (vedi Real Madrid di Zidane).

 

Il "problema" del suo approccio è che presuppone una grande concentrazione degli 11 in campo. Allegri insiste sempre sulla tecnica perché i suoi giocatori non sono dei robot, non hanno dei movimenti codificati, delle "istruzioni" da eseguire, ma devono pensare e applicare i principi impartiti. Ovviamente devono essere mentalmente e tecnicamente in grado di farlo.

 

Al contrario, i giocatori di Sarri, ma se vogliamo anche di Conte, devono eseguire i "comandi" del mister. Sono molto più deresponsabilizzati. Ricordiamo ad esempio l'errore di Vucinic in un Parma-Juventus con Conte che si attribuisce l'errore della giocata.

Mi permetto di sottolineare che quando in squadra hai Maggio, De Ceglie, ecc... è altamente consigliato "codificare" i movimenti dei giocatori perché è probabile che non abbiano l'istinto del campione e che non siano in grado di inventare la giocata per risolvere la gara.

D'altra parte, se in squadra hai talenti alla Douglas Costa, Bernardeschi, ecc... potrebbe essere infruttuoso codificare i loro movimenti e lasciare un po' più di libertà al "caos organizzato". Su questo aspetto però si può discutere visto che esistono esempi contrari.

 

Da tutto questo discorso, però, tenderei ad escludere alcuni andamenti dell'ultimo anno. Quest'anno mi sembra che ci siano stati alcuni indizi di una certa stanchezza di fondo dell'ambiente che hanno pregiudicato la qualità delle prestazioni (intendo in termini di qualità non di performance effettive).

- I giocatori appaiono assolutamente deconcentrati. Spesso sul forum si critica la loro condizione fisica, però vediamo che nelle partite clou non siamo mai in deficit di ossigeno ma riusciamo ad attaccare anche nei momenti più concitati (ieri abbiamo percorso più km dal 70 al 90esimo che dal 1o al 70esimo). Mentre spesso prendiamo gol da fermo, quando serve una attenzione ai massimi livelli. La deconcentrazione dei giocatori rende complicata qualsiasi tattica e si palesa soprattutto quando le pressioni sono minori (Spal, Crotone, ecc...) o quando gli avversari sono molto più motivati (Napoli). La mancanza di concentrazione potrebbe essere attribuita alla scarsa capacità di motivare i giocatori da parte di Allegri, ma in realtà penso che sia principalmente dovuta ad una sensazione di "fine ciclo" (sia di età, Barzagli, sia di motivazioni, Alex Sandro) e ad un ricambio non proprio riuscito in alcuni ruoli chiave (Bonucci mi è sembrato molto più sul pezzo di Benatia nei momenti chiave).

 

- Allegri non è riuscito a tirare fuori il modulo "magico". Da quando è arrivato, Allegri ha impiegato le prime giornate per trovare una "quadra" (soprattutto a causa di un mercato non sempre coerente con le richieste iniziali). Dopo un primo punto di arrivo, ha sempre proseguito con progressivi miglioramenti fino a trovare il modulo della svolta della stagione che ci ha consentito di proseguire in crescendo ogni anno (vedi il 4231 dello scorso anno). Quest'anno, invece, non c'è stato mai un vero momento della svolta, ma ha usato di volta in volta vari espedienti per massimizzare il risultato della singola gara. Questo ha portato meno certezze e meno "entusiasmo".

Probabilmente la rosa consegnata è stata la più difficile da assemblare. Però a me sembra che anche Allegri sia, in generale, molto più "stanco" e molto più demotivato ad intervenire in modo radicale. Per questo penso che anche lui avverta una sensazione di fine ciclo.

 

In sintesi, più che una maggiore riflessione sullo "schematismo", probabilmente a fine anno servirà una corposa rivoluzione per un necessario ricambio o in panchina o tra i giocatori della rosa (o entrambi).

 

Pienamente d'accordo con te.. aggiungerei che come ogni anno gli infortuni hanno complicato il processo del trovare la quadratura del cerchio.

 

Credo siamo arrivati a fine ciclo, ma penso questo sia vero piu' per alcuni senatori (Buffon, Barzagli, Licth, Marchisio, Asamoah, etc) che non per il mister. Se gli verranno comprati i giocatori che chiede, e ci sara' un ricambio coraggioso, credo il prossimo anno ci divertiremo parecchio.

 

Perche' dovremmo cambiare Allegri a tutti i costi? Per me e' chiaro che sono i giocatori ad essere arrivati alla fine del ciclo, non lui...

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Credo proprio sarà Inzaghino il prossimo mister.
Allenatore giovane, che alla Lazio ha fatto miracoli e soprattutto con le palle.
 
Dopo Simeone è probabilmente la scelta migliore per stile,carattere, fame e preparazione tattica.
Sono due scelte diverse ma interessanti ed entrambi conoscono bene Nedved che un peso può averlo.

Ho una preferenza per Simeone perché lo vedo più pronto in Europa.
Perché parlano molto bene del preparatore Ortega.

Inzaghi è l'allenatore italiano emergente che già ha vissuto 2 stagioni positive.
Tatticamente sembra davvero bravo e sono curioso di vederlo con una difesa individualmente più forte se riuscirà a riproporre questo calcio verticale, fisico,arioso.
A me sinceramente piace più questo gioco che quello del tanto stimato Sarri.
Conosce da molto tempo il concittadino Paratici amico soprattutto di Pippo dove mi pare giocarono insieme.
L'ostacolo potrebbe essere quello di staccare il cordone con la Lazio, proprio quando potrebbe disputare la CL.
Trattando con Lotito.

Infatti nella lista non trascuro anche nomi di allenatori liberi.

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Premesso che Adani è INASCOLTABILE  e che è LOGORROICO ai massimi livelli posso dire che Allegri NON ha tanta ragione visto che il basket non è palla a quello che sa ma di schemi se ne fanno mille e che è vero che Messi e Ronaldo fanno la differenza però allora l'allenatore a che serve? Vallo a dire a gente come Buffa e Tranquillo .asd

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16 minuti fa, marco25 ha scritto:

 

Pienamente d'accordo con te.. aggiungerei che come ogni anno gli infortuni hanno complicato il processo del trovare la quadratura del cerchio.

 

Credo siamo arrivati a fine ciclo, ma penso questo sia vero piu' per alcuni senatori (Buffon, Barzagli, Licth, Marchisio, Asamoah, etc) che non per il mister. Se gli verranno comprati i giocatori che chiede, e ci sara' un ricambio coraggioso, credo il prossimo anno ci divertiremo parecchio.

 

Perche' dovremmo cambiare Allegri a tutti i costi? Per me e' chiaro che sono i giocatori ad essere arrivati alla fine del ciclo, non lui...

Gli infortuni non arrivano per caso però eh 

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Allegri lascia perché non ha più nulla da dare.

E sa bene che il prossimo sarà l' anno zero.

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19886 messaggi
Inviato (modificato)
18 minuti fa, orgoglio-gobbo ha scritto:

Sono due scelte diverse ma interessanti ed entrambi conoscono bene Nedved che un peso può averlo.

Ho una preferenza per Simeone perché lo vedo più pronto in Europa.
Perché parlano molto bene del preparatore Ortega.

Inzaghi è l'allenatore italiano emergente che già ha vissuto 2 stagioni positive.
Tatticamente sembra davvero bravo e sono curioso di vederlo con una difesa individualmente più forte se riuscirà a riproporre questo calcio verticale, fisico,arioso.
A me sinceramente piace più questo gioco che quello del tanto stimato Sarri.
Conosce da molto tempo il concittadino Paratici amico soprattutto di Pippo dove mi pare giocarono insieme.
L'ostacolo potrebbe essere quello di staccare il cordone con la Lazio, proprio quando potrebbe disputare la CL.
Trattando con Lotito.

Infatti nella lista non trascuro anche nomi di allenatori liberi.

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Io credo che se ci fosse la possibilità, La Juve porterebbe a Torino il Cholo domani mattina...credo però che sia ancora molto legato all’ambiente dell’Atletico e che lascerà la squadra tra ancora qualche anno..

Ostacoli non ci sarebbero...basterebbe che Inzaghi forzasse la mano per essere liberato...mai visto un allenatore rimanere in un club controvoglia..

E’ un calcio che è agli antipodi da quello Sarriano...

 

io personalmente penso che nel calcio non ci sia niente di più “soddisfacente” di un contropiede in velocità eseguito alla perfezione...e Inzaghi in questo e maestro ed è riuscito a “trasmettere” ai giocatori quelli che era un po’ il suo stile di gioco..

 

tatticamente poi, secondo me, Inzaghi è veramente l’allenatore più “interessante” che si sia visto in serie A negli ultimi anni..

 

se uno vede in modo “superficiale” sulla carta il gioco che propone, potrebbe sembrare di stampo conservativo..modulo 352 o 3421, pressing nella propria area con la squadra che torna moltissimo in fase difensiva..ma nonostante questo è riuscito a trovare una formula tattica che gli permette di segnare con una regolarità e una semplicità a tratti imbarazzante, portando tantissimi uomini in fase di attacco...e’ come se avesse sviluppato un modo di giocare a calcio “all’Italiana” ma riadattato ai ritmi e al calcio moderno.. 

 

l’interrogativo è (ma questo vale anche per Simeone): riuscirebbe a ripetere gli ottimi risultati pervenuti in una squadra che quando gioca in Serie A, il 90% delle squadre in cui si imbatte cerca di toglierti la profondità?

Modificato da L'Ultimo Juventino

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Io credo che se ci fosse la possibilità, La Juve porterebbe a Torino il Cholo domani mattina...credo però che sia ancora molto legato all’ambiente dell’Atletico e che lascerà la squadra tra ancora qualche anno..

Ostacoli non ci sarebbero...basterebbe che Inzaghi forzasse la mano per essere liberato...mai visto un allenatore rimanere in un club controvoglia..

E’ un calcio che è agli antipodi da quello Sarriano...

 

io personalmente penso che nel calcio non ci sia niente di più “soddisfacente” di un contropiede in velocità eseguito alla perfezione...e Inzaghi in questo e maestro ed è riuscito a “trasmettere” ai giocatori quelli che era un po’ il suo stile di gioco..

 

tatticamente poi, secondo me, Inzaghi è veramente l’allenatore più “interessante” che si sia visto in serie A negli ultimi anni..

 

se uno vede in modo “superficiale” sulla carta il gioco che propone, potrebbe sembrare di stampo conservativo..modulo 352 o 3421, pressing nella propria area con la squadra che torna moltissimo in fase difensiva..ma nonostante questo è riuscito a trovare una formula tattica che gli permette di segnare con una regolarità e una semplicità a tratti imbarazzante, portando tantissimi uomini in fase di attacco...e’ come se avesse sviluppato un modo di giocare a calcio “all’Italiana” ma riadattato ai ritmi e al calcio moderno.. 

 

l’interrogativo è (ma questo vale anche per Simeone): riuscirebbe a ripetere gli ottimi risultati pervenuti in una squadra che quando gioca in Serie A, il 90% delle squadre in cui si imbatte cerca di toglierti la profondità?

È vero che non conviene rimanere controvoglia ma Inzaghi probabilmente davvero potrebbe andare in difficoltà ad abbandonare la Lazio.
Il fascino della Juve è grande però.

Sulla descrizione di Inzaghi sono d'accordo. Per me potrebbe essere un nome interessante.

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25 minutes ago, L'Ultimo Juventino said:

Io credo che se ci fosse la possibilità, La Juve porterebbe a Torino il Cholo domani mattina...credo però che sia ancora molto legato all’ambiente dell’Atletico e che lascerà la squadra tra ancora qualche anno..

Ostacoli non ci sarebbero...basterebbe che Inzaghi forzasse la mano per essere liberato...mai visto un allenatore rimanere in un club controvoglia..

E’ un calcio che è agli antipodi da quello Sarriano...

 

io personalmente penso che nel calcio non ci sia niente di più “soddisfacente” di un contropiede in velocità eseguito alla perfezione...e Inzaghi in questo e maestro ed è riuscito a “trasmettere” ai giocatori quelli che era un po’ il suo stile di gioco..

 

tatticamente poi, secondo me, Inzaghi è veramente l’allenatore più “interessante” che si sia visto in serie A negli ultimi anni..

 

se uno vede in modo “superficiale” sulla carta il gioco che propone, potrebbe sembrare di stampo conservativo..modulo 352 o 3421, pressing nella propria area con la squadra che torna moltissimo in fase difensiva..ma nonostante questo è riuscito a trovare una formula tattica che gli permette di segnare con una regolarità e una semplicità a tratti imbarazzante, portando tantissimi uomini in fase di attacco...e’ come se avesse sviluppato un modo di giocare a calcio “all’Italiana” ma riadattato ai ritmi e al calcio moderno.. 

 

l’interrogativo è (ma questo vale anche per Simeone): riuscirebbe a ripetere gli ottimi risultati pervenuti in una squadra che quando gioca in Serie A, il 90% delle squadre in cui si imbatte cerca di toglierti la profondità?

 

Ma per una squadra che ha l'ambizione di vincere la champions league, uno che la champions league non l'ha mai vista nemmeno col binocolo sarebbe una buona scelta?

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18 ore fa, Gelone ha scritto:

Perdonami sono le stesse IDENTICHE parole che leggevo quando andò via Conte.

Non rimpiangeremo nulla, il suo ciclo è strafinito non rendersene conto è voler il male della Juve.

Quindi hai conferme che va via?

 

 

Va via.. E se arriva chi è il più gettonato, andrete in Pellegrinaggio a Livorno, scalzi e con il cilicio alla coscia per riprendervi "halma"

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11 ore fa, Bradipo76 ha scritto:

 

E il conforto degli schemi quando le cose vanno male? 

 

Se il Grosseto incontro il Real Madrid ne prende 20.

Non è che gli schemi sono la panacea di tutti i mali.

Lo stesso schema fatto da Peppoloni, Cacaretta e Ginocchioni non ha gli stessi risultati se interpretati Pirlo, Lichtsteiner e Tevez.

Gli interpreti non contano meno degli schemi.

 

Se queste sono le tue "difese" al non-gioco di Allegri credo che mi dai più risposte di quelle che cerco.

 

La rosa di Sarri inferiore a quella della Juve, qualitativamente e numericamente, è cotta da 3 mesi.

L'impresa a Torino gliela abbiamo regalata noi, anzi un è un regalone di Allegri e la sua vetusta interpretazione del gioco del calcio, nel quale abbiamo fatto passare Mario Rui come il nuovo Roberto Carlos; il Napule aveva difficoltà prima e l'avrà ancora perchè giocano sempre gli stessi.

Se non corri più bene gli schemi non aiutano.

 

Ecco quindi tornare all'appunto n.2 ad Allegri: la forma atletica penosa grazie ad uno staff improponibile nell'intero panorama continentale.

 

No Schemi.

No Forma Fisica.

 

Allegri se ne deve ANDARE! ARIA! VIA! 

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Joined: 19-Nov-2017
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Io ricordo la faccia di Allegri in Chievo - Juve era il debutto con i nostri colori, era la sintesi dello stress e della tensione, sostituiva un idolo e un vincente.

Chi verrà al suo posto, troverà un parte di tifoseria nemmeno piccola, che lo accoglierà senza rancore anzi con giubilo, dovrà però tenere in mente una cosa alla Juve vincere è l’unica cosa che conta.

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