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nicolaj198vi

TOPIC TATTICO: Paulo Dybala punta centrale

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Joined: 05-Oct-2008
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Intanto lo riporto, poi lo leggo e magari lo si commenta .asd

 

https://www.juventibus.com/un-dybala-diverso/

Un Dybala diverso

 

Con l’eccezione (neanche troppo irrilevante) dei lunghi mesi col 433, la crucialità di Dybala alla Juventus non è mai stata messa in discussione, soprattutto nelle fasi in cui i bianconeri hanno giocato col 4231. Rispetto ai tempi del Palermo, l’argentino si è affermato essenzialmente come enganche, con Allegri che si è più volte concentrato sulla sua importanza nel fare di raccordo tra centrocampo e attacco. La Joya è quindi stato un vitale riferimento tra la linee, con la delega di muoversi tanto e coprire gigantesche porzioni di campo. Lo si ritrova un po’ dappertutto: nella trequarti avversaria, ad aiutare la mediana nella costruzione o anche largo vicino a Cuadrado. Dopo Sassuolo disse: “I compagni mi danno fiducia e l’allenatore mi assegna grande libertà di movimento”.

In merito, furono interessanti le parole di Sampaoli a marzo, il quale disse di avere avuto problemi a inserire Dybala nel sistema di gioco che aveva in mente (poi miseramente fallito in Russia), proprio perché la Joya è abituato ad agire in contesti dove usufruisce di grande libertà, ammettendo di aver trovato difficoltà a inserirlo in una rosa che ispira più ai princìpi del gioco di posizione: “Paulo è un giocatore che grazie alla sua anarchia genera molti punti per la sua squadra e lo ha portato ad essere una delle figure importanti del calcio mondiale. Pensavamo che Dybala fosse uno dei migliori giocatori dell’Argentina. Poi però c’è stato qualche problema. O noi non lo abbiamo saputo valorizzare al meglio o lui non si è saputo adattare alla nostra idea di calcio, che è totalmente differente rispetto a quella della Juventus.”

Questi (secondo l’opinione di chi scrive eccellenti) anni di Dybala a Torino ci lasciano con due importanti osservazioni sulle caratteristiche dell’argentino: prima di tutto, nonostante si sia abituato a giocare anche lontanissimo dalla porta, è scorretto definirlo come 10. Possiede doti balistiche impressionanti, sa tirare in tanti modi diversi e con una rapidità d’esecuzione superba. Tuttavia, nonostante la posizione, non ha mai acquisito significative qualità nella rifinitura, gli manca la lettura nel mettere l’uomo davanti al portiere (la redazione di Juventibus fece unalunga discussione su Telegram al riguardo). Nonostante consenta alla squadra di risalire coi suoi preziosi movimenti, ha limiti nella connessione coi compagni tramite palleggio tant’è che nella stragrande maggioranza dei casi ragiona soprattutto per andare al tiro. Insomma, ha un po’ perso smalto nell’assistenza, ed è un peccato se si pensa alle sue qualità tecniche: forse, più che la capacità, gli manca la testa.

Inoltre, una nuova riflessione la porta il modo con cui si è approcciato con i suoi partner d’attacco: è infatti un giocatore che tende a sfruttare il lavoro del compagno più che a premiarlo. Non è un caso che si sia trovato molto bene con Mandzukic, profilo che nella sua carriera ha dimostrato di esaltarsi quando ha agito con giocatori di estro alle sue spalle, visto che il croato è superbo nel creare spazi per i compagni.

Come ha già dimostrato l’esordio col Chievo, Cristiano Ronaldo ha caratteristiche diametralmente opposte rispetto a Higuain: se il Pipita veniva incontro compiendo un gravoso lavoro di cucitura, il portoghese aggredisce la profondità come un ossesso. Al Bentegodi la squadra, abituata a un attaccante diverso, non sempre ha premiato nel migliore di modi i movimenti del portoghese, col resto dei compagni spesso troppo scollegati. E’ qui che deve passare la nuova evoluzione di Dybala: meno trequartista, più attaccante vicino alla porta in grado di sfruttare nel migliore dei modi l’indole di CR7 a creare buchi nella struttura difensiva rivale.

 

dybala.jpg

Dybala va incontro a Bonucci. Queste situazioni devono ridursi drasticamente.

 

Contro il Chievo, la Joya a volta è stata più vicina del solito al portoghese, ma la troppa lontananza col resto dello squadra lo ha portato ad abbassarsi per ricevere palla tra linee altrimenti svuotate. La Juve deve cercare di aumentare i riferimenti sulla trequarti e riempire il centro del campo (con un mastino a protezione come Can lo si può fare, stringendo le ali o alzando Pjanic) per sgravare Dybala dalla “cucitura” e utilizzarlo più come punta. Non ci sarà più la necessità che l’argentino si abbassi sistematicamente per far progredire il gioco

 

Questo sarà l’anno di Cristiano Ronaldo, ma può rappresentare una nuova e importante evoluzione tattica nelle carriera di Paulo Dybala, proprio grazie all’ex Real Madrid. Di certo, esaltare la convivenza tra i due è forse la responsabilità maggiore che oggi spetta ad Allegri.

 

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Joined: 05-Oct-2008
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Letto in due secondi, parzialmente d'accordo. Le fortune di Dybala dipenderanno anche da quel che succederà dietro di lui. Lui potrà giocare diversamente se quello che ora fa lui lo si recupera in altro modo. 

Continuo a ritenere, comunque, che anche Dybala deve rivedere il suo modo di giocare, non è solo un problema di posizione. Se gioca più avanti troverà meno spazi, non più spazi. Si va ad infilare in zone di maggior densità, e costretto a giocare maggiormente spalle alla porta.

Modificato da Bradipo76

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Joined: 15-Mar-2016
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7 minuti fa, Bradipo76 ha scritto:

Intanto lo riporto, poi lo leggo e magari lo si commenta .asd

 

https://www.juventibus.com/un-dybala-diverso/

Un Dybala diverso

 

Con l’eccezione (neanche troppo irrilevante) dei lunghi mesi col 433, la crucialità di Dybala alla Juventus non è mai stata messa in discussione, soprattutto nelle fasi in cui i bianconeri hanno giocato col 4231. Rispetto ai tempi del Palermo, l’argentino si è affermato essenzialmente come enganche, con Allegri che si è più volte concentrato sulla sua importanza nel fare di raccordo tra centrocampo e attacco. La Joya è quindi stato un vitale riferimento tra la linee, con la delega di muoversi tanto e coprire gigantesche porzioni di campo. Lo si ritrova un po’ dappertutto: nella trequarti avversaria, ad aiutare la mediana nella costruzione o anche largo vicino a Cuadrado. Dopo Sassuolo disse: “I compagni mi danno fiducia e l’allenatore mi assegna grande libertà di movimento”.

In merito, furono interessanti le parole di Sampaoli a marzo, il quale disse di avere avuto problemi a inserire Dybala nel sistema di gioco che aveva in mente (poi miseramente fallito in Russia), proprio perché la Joya è abituato ad agire in contesti dove usufruisce di grande libertà, ammettendo di aver trovato difficoltà a inserirlo in una rosa che ispira più ai princìpi del gioco di posizione: “Paulo è un giocatore che grazie alla sua anarchia genera molti punti per la sua squadra e lo ha portato ad essere una delle figure importanti del calcio mondiale. Pensavamo che Dybala fosse uno dei migliori giocatori dell’Argentina. Poi però c’è stato qualche problema. O noi non lo abbiamo saputo valorizzare al meglio o lui non si è saputo adattare alla nostra idea di calcio, che è totalmente differente rispetto a quella della Juventus.”

Questi (secondo l’opinione di chi scrive eccellenti) anni di Dybala a Torino ci lasciano con due importanti osservazioni sulle caratteristiche dell’argentino: prima di tutto, nonostante si sia abituato a giocare anche lontanissimo dalla porta, è scorretto definirlo come 10. Possiede doti balistiche impressionanti, sa tirare in tanti modi diversi e con una rapidità d’esecuzione superba. Tuttavia, nonostante la posizione, non ha mai acquisito significative qualità nella rifinitura, gli manca la lettura nel mettere l’uomo davanti al portiere (la redazione di Juventibus fece unalunga discussione su Telegram al riguardo). Nonostante consenta alla squadra di risalire coi suoi preziosi movimenti, ha limiti nella connessione coi compagni tramite palleggio tant’è che nella stragrande maggioranza dei casi ragiona soprattutto per andare al tiro. Insomma, ha un po’ perso smalto nell’assistenza, ed è un peccato se si pensa alle sue qualità tecniche: forse, più che la capacità, gli manca la testa.

Inoltre, una nuova riflessione la porta il modo con cui si è approcciato con i suoi partner d’attacco: è infatti un giocatore che tende a sfruttare il lavoro del compagno più che a premiarlo. Non è un caso che si sia trovato molto bene con Mandzukic, profilo che nella sua carriera ha dimostrato di esaltarsi quando ha agito con giocatori di estro alle sue spalle, visto che il croato è superbo nel creare spazi per i compagni.

Come ha già dimostrato l’esordio col Chievo, Cristiano Ronaldo ha caratteristiche diametralmente opposte rispetto a Higuain: se il Pipita veniva incontro compiendo un gravoso lavoro di cucitura, il portoghese aggredisce la profondità come un ossesso. Al Bentegodi la squadra, abituata a un attaccante diverso, non sempre ha premiato nel migliore di modi i movimenti del portoghese, col resto dei compagni spesso troppo scollegati. E’ qui che deve passare la nuova evoluzione di Dybala: meno trequartista, più attaccante vicino alla porta in grado di sfruttare nel migliore dei modi l’indole di CR7 a creare buchi nella struttura difensiva rivale.

 

dybala.jpg

Dybala va incontro a Bonucci. Queste situazioni devono ridursi drasticamente.

 

Contro il Chievo, la Joya a volta è stata più vicina del solito al portoghese, ma la troppa lontananza col resto dello squadra lo ha portato ad abbassarsi per ricevere palla tra linee altrimenti svuotate. La Juve deve cercare di aumentare i riferimenti sulla trequarti e riempire il centro del campo (con un mastino a protezione come Can lo si può fare, stringendo le ali o alzando Pjanic) per sgravare Dybala dalla “cucitura” e utilizzarlo più come punta. Non ci sarà più la necessità che l’argentino si abbassi sistematicamente per far progredire il gioco

 

Questo sarà l’anno di Cristiano Ronaldo, ma può rappresentare una nuova e importante evoluzione tattica nelle carriera di Paulo Dybala, proprio grazie all’ex Real Madrid. Di certo, esaltare la convivenza tra i due è forse la responsabilità maggiore che oggi spetta ad Allegri.

 

quoto, soprattutto il discorso sulla rifinitura. Quindi a questo punto bisogna capire come ovviare al problema dei rifornimenti a Ronaldo che continuerà a giocare da centravanti e delle verticalizzazioni che devono essere più frequenti, concetti espressi l'altro ieri da Allegri. Se parliamo di verticalizzazioni è chiaro che la zona più importante del campo per innescare CR7 diventa la trequarti, quindi, escludendo Mandzukic per ovvie ragioni, Dybala, perchè è un pò più anarchico e non ha proprio le qualità di rifinitura nella sue corde, l'uomo più indicato è Pjanic, o al limite Bernardeschi. Ma Allegri Pjanic lo vede sempre dietro, a meno che Can o Bentancur non vengano promossi in pianta stabile davanti alla difesa, più Matuidi, e Miralem spostato davanti con Paulo e CR7 terminale unico. Certo il gioco sulle fasce verrebbe un pò limitato, ma si può sempre cambiare a partita in corso. Per me il bosniaco ha i piedi perfetti per servire Cristiano, ma dovrebbe stare nella zona dove i suoi assist potrebbero essere sfruttati a dovere da Ronaldo ed essere letali, ci vogliono giocatori che sono bravi nello stretto . Pjanic lì davanti potrebbe chiudere triangoli devastanti per le difese avversarie con CR7 e Paulo . Provare non costa nulla.

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Joined: 24-Dec-2012
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La partita col Chievo ha proposto diverse situazioni tattiche.

Dybala in appoggio al centrocampo in fase d'uscita, costruttore sulla trequarti, seconda punta e, in un paio di situazioni, "vertice alto".

Paulo fa ciò che serve. Da una mano in costruzione e finalizza.

Avere una seconda punta da 20 gol è fondamentale, sugli esterni non abbiamo uomini da 20 gol.

Cuadrado e Costa devono far segnare Dybala e non viceversa. CR i suoi gol li farà a prescindere.

 

Resto del parere che, tenendo anche conto delle esigenze della squadra,  Allegri lo stia utilizzando nel modo migliore.

Se riuscisse ad alzare il baricentro ne beneficerebbero tutti gli attaccanti.

Modificato da pressing

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Joined: 09-Jul-2008
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Dybala è quello che è oggi (nel bene e nel male) perchè per 3 anni ha stravolto la sua maniera di giocare in maniera direttamente proporzionale ad una Juve che, ogni anno, è stata stravolta in funzione dei giocatori che in quell’anno aveva a disposizione.

La scelta “mentale” di servire un compagno in un determinato modo è un qualcosa che deve essere frutto di allenamenti specifici e ripetuti.

Il nostro amato “contesto”, che senza ombra di dubbio è stato fondamentale per avere una squadra che subisce pochi gol, è stato estremamente penalizzante per i giocatori di maggior estro, i quali diventavano spesso e volentieri “incollocabili”.

 

Senza voler fare critiche;

Questo è il quarto anno di Dybala alla Juventus, un giocatore con le sue caratteristiche è riuscito a fare la differenza nonostante un contesto dove il pallone non lo gestisci tu per ampie porzioni di partite e con compagni che parlano la tua stessa lingua. 

Se per 3 anni Dybala si è abituato a subire il gioco avversario e sfruttare in maniera cinica le occasioni da gol, non si puó pretendere tutto d’un tratto di vedere un giocatore ispirato alla Isco.

 

Vogliamo puntare sulla tecnica o sulla tattica ? Il pallone vogliamo gestirlo noi o ci dobbiamo adattare all’avversario ? 

Bisogna allenarsi di conseguenza.

 

Non bastano 11 uomini tecnici per vedere il tiki taka.

Il frutto non cade mai tanto lontano dall’albero e Dybala è il frutto delle esigenze della Juventus.

Modificato da Portgas D. Ace
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A mio avviso senza Paulo il lavoro in fase di costruzione toccherebbe a Ronaldo.

 Mandzukic non può svariare sulla trequarti.

Modificato da pressing

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10 minuti fa, pressing ha scritto:

A mio avviso senza Paulo il lavoro in fase di costruzione toccherebbe a Ronaldo.

 Mandzukic non può svariare sulla trequarti.

Il lavoro in fase di costruzione spetta all’allenatore. Non assistiamo passivi a giocatori che si snaturano per “creare gioco” onde poi urlare dopo qualche mese “involuto”.

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Adesso, Portgas D. Ace ha scritto:

Il lavoro in fase di costruzione spetta all’allenatore. Non assistiamo passivi a giocatori che si snaturano per “creare gioco” onde poi urlare dopo qualche mese “involuto”.

Nel 442 la seconda punta deve lavorare per la squadra perchè hai un uomo in meno a centrocampo. 

 

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Joined: 19-Mar-2008
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1 ora fa, Bradipo76 ha scritto:

Intanto lo riporto, poi lo leggo e magari lo si commenta .asd

 

https://www.juventibus.com/un-dybala-diverso/

Un Dybala diverso

 

Con l’eccezione (neanche troppo irrilevante) dei lunghi mesi col 433, la crucialità di Dybala alla Juventus non è mai stata messa in discussione, soprattutto nelle fasi in cui i bianconeri hanno giocato col 4231. Rispetto ai tempi del Palermo, l’argentino si è affermato essenzialmente come enganche, con Allegri che si è più volte concentrato sulla sua importanza nel fare di raccordo tra centrocampo e attacco. La Joya è quindi stato un vitale riferimento tra la linee, con la delega di muoversi tanto e coprire gigantesche porzioni di campo. Lo si ritrova un po’ dappertutto: nella trequarti avversaria, ad aiutare la mediana nella costruzione o anche largo vicino a Cuadrado. Dopo Sassuolo disse: “I compagni mi danno fiducia e l’allenatore mi assegna grande libertà di movimento”.

In merito, furono interessanti le parole di Sampaoli a marzo, il quale disse di avere avuto problemi a inserire Dybala nel sistema di gioco che aveva in mente (poi miseramente fallito in Russia), proprio perché la Joya è abituato ad agire in contesti dove usufruisce di grande libertà, ammettendo di aver trovato difficoltà a inserirlo in una rosa che ispira più ai princìpi del gioco di posizione: “Paulo è un giocatore che grazie alla sua anarchia genera molti punti per la sua squadra e lo ha portato ad essere una delle figure importanti del calcio mondiale. Pensavamo che Dybala fosse uno dei migliori giocatori dell’Argentina. Poi però c’è stato qualche problema. O noi non lo abbiamo saputo valorizzare al meglio o lui non si è saputo adattare alla nostra idea di calcio, che è totalmente differente rispetto a quella della Juventus.”

Questi (secondo l’opinione di chi scrive eccellenti) anni di Dybala a Torino ci lasciano con due importanti osservazioni sulle caratteristiche dell’argentino: prima di tutto, nonostante si sia abituato a giocare anche lontanissimo dalla porta, è scorretto definirlo come 10. Possiede doti balistiche impressionanti, sa tirare in tanti modi diversi e con una rapidità d’esecuzione superba. Tuttavia, nonostante la posizione, non ha mai acquisito significative qualità nella rifinitura, gli manca la lettura nel mettere l’uomo davanti al portiere (la redazione di Juventibus fece unalunga discussione su Telegram al riguardo). Nonostante consenta alla squadra di risalire coi suoi preziosi movimenti, ha limiti nella connessione coi compagni tramite palleggio tant’è che nella stragrande maggioranza dei casi ragiona soprattutto per andare al tiro. Insomma, ha un po’ perso smalto nell’assistenza, ed è un peccato se si pensa alle sue qualità tecniche: forse, più che la capacità, gli manca la testa.

Inoltre, una nuova riflessione la porta il modo con cui si è approcciato con i suoi partner d’attacco: è infatti un giocatore che tende a sfruttare il lavoro del compagno più che a premiarlo. Non è un caso che si sia trovato molto bene con Mandzukic, profilo che nella sua carriera ha dimostrato di esaltarsi quando ha agito con giocatori di estro alle sue spalle, visto che il croato è superbo nel creare spazi per i compagni.

Come ha già dimostrato l’esordio col Chievo, Cristiano Ronaldo ha caratteristiche diametralmente opposte rispetto a Higuain: se il Pipita veniva incontro compiendo un gravoso lavoro di cucitura, il portoghese aggredisce la profondità come un ossesso. Al Bentegodi la squadra, abituata a un attaccante diverso, non sempre ha premiato nel migliore di modi i movimenti del portoghese, col resto dei compagni spesso troppo scollegati. E’ qui che deve passare la nuova evoluzione di Dybala: meno trequartista, più attaccante vicino alla porta in grado di sfruttare nel migliore dei modi l’indole di CR7 a creare buchi nella struttura difensiva rivale.

 

dybala.jpg

Dybala va incontro a Bonucci. Queste situazioni devono ridursi drasticamente.

 

Contro il Chievo, la Joya a volta è stata più vicina del solito al portoghese, ma la troppa lontananza col resto dello squadra lo ha portato ad abbassarsi per ricevere palla tra linee altrimenti svuotate. La Juve deve cercare di aumentare i riferimenti sulla trequarti e riempire il centro del campo (con un mastino a protezione come Can lo si può fare, stringendo le ali o alzando Pjanic) per sgravare Dybala dalla “cucitura” e utilizzarlo più come punta. Non ci sarà più la necessità che l’argentino si abbassi sistematicamente per far progredire il gioco

 

Questo sarà l’anno di Cristiano Ronaldo, ma può rappresentare una nuova e importante evoluzione tattica nelle carriera di Paulo Dybala, proprio grazie all’ex Real Madrid. Di certo, esaltare la convivenza tra i due è forse la responsabilità maggiore che oggi spetta ad Allegri.

 

 

La mia soluzione sarebbe appunto Dybala prima punta atipica, con cr7 e Costa (Berna) ai lati.

 

Perchè (come suggerisce lo stesso articolo) così lo sgravi dalla cucitura, inserendo un centrocampista in più.

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Joined: 05-Oct-2008
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Lo ripeto oramai da mesi, accorciamo le distanze tra i calciatori e facciamo salire Pjanic di qualche metro. Quel che fa attualmente il bosniaco facciamolo fare a Can. 

Modificato da Bradipo76

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57 minuti fa, Bradipo76 ha scritto:

Lo ripeto oramai da mesi, accorciamo le distanze tra i calciatori e facciamo salire Pjanic di qualche metro. Quel che fa attualmente il bosniaco facciamolo fare a Can. 

accorciare con b? mh

 

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Joined: 05-Oct-2008
103734 messaggi
2 minuti fa, plotino ha scritto:

accorciare con b? mh

 

 

Eh, tasto dolente...

Al di là di quello, comunque, non solo e non tanto la distanza media tra il cranio di Bonucci e quello del centravanti dovrebbe essere più corta. E' comunque la cosa che mi affligge di meno .asd. In generale, se si prendono due calciatori in squadra che potenzialmente potrebbero e dovrebbero passarsi la palla, è più facile trovarli molto lontani tra loro che molto vicini. Diventa molto più complicato passarsi la palla in questo modo, c'è più margine d'errore, devi spendere la tua abilità più ad azzeccarlo e a controllarlo che ad usarla per fare la giocata successiva.

Prima che metti giù una palla forte di venti metri, che magari rimbalza pure, l'avversario t'è sopra e l'effetto prodotto è bello che svanito.

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Joined: 09-Jul-2007
23962 messaggi

se Paulo scala a metà campo a cercare palle giocabili non sarà solo per rispettare le consegne del mister

forse c'entrerà qualcosa anche il modo di difendere degli avversari e più in generale la "mentalità"

 

io spero che Ronaldo abbia dato l'esempio, ma il timore è che si torni al Manzo centro boa (terminale ideale per i lanci di b) che la spizza

non sputo nel piatto in cui ho mangiato (e bene) per anni, ma mi auguro che gli spunti di Ronaldo possano servire a capire come - al limite - gestire anche le palle lunghe: non sull'uomo, ma "oltre", sulla corsa

 

più d'una volta Ronaldo s'è trovato a ripiegare su una palla giocata sull'uomo, cioè "corta", avendo dettato il passaggio in profondità

 

nei ripiegamenti di Paulo c'è tutta l'incapicità di gestire il boccino - cosa non semplice sabato scorso, ma che se vogliamo fare il salto di qualità dobbiamo imparare a fare

 

voglio vedere nel 2-3 di Verona solo il buono dei 3 punti (presi contro una squadra che se giocasse sempre così metterebbe in difficoltà chiunque)

e qualche buona individualità in un periodo dell'anno in cui tradizionalmente le squadre di Allegri danno il peggio di sé, ma già sabato prossimo avremo un altro test complicato

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Joined: 17-Oct-2008
14985 messaggi

Per adesso in un sistema ideale vedo un ballottaggio Mandzukic Matuidi a seconda dei momenti, avversario, momenti della stagione e della partita specifica.

 

In futuro e lavorandoci potremo vedere Bernardeschi a contendersi un posto in quella zona.

 

Questa pensando a un contesto ideale nel quale tutti stanno bene e i meccanismi sono oliati... oggi... per vincere una singola partita potrebbe succedere qualsiasi cosa.

 

Per assurdo potremmo avere un Cronaldo che non carbura (stò solo facendo un esempio) e che quindi parte a volte dalla panchina.

 

Insomma molto presto per dare giudizi finali... ma tanto lo sappiamo che se segna sabato diventerà titolare inamovibile e guai a chi lo tocca... se la partita dopo invece va così così leggeremo altri topici in cui Dybala verrà messo in discussione.

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Joined: 19-Mar-2008
50323 messaggi

Mi incuriosirebbe pure un 4312, con Berna dietro a Dybala e Ronaldo mh

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Joined: 30-Oct-2007
120 messaggi

Secondo me il dybala attuale è inferiore ai suoi colleghi di reparto che sono semplicemente più in palla di lui da tutti i punti di vista. Gli farei fare le ultime mezzore dove potrebbe incidere di più. Ha bisogno di un restyling atletico magari lo può aiutare avere Ronaldo in squadra.

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Joined: 09-Jul-2007
23962 messaggi
21 minuti fa, Avvocato (36) ha scritto:

Mi incuriosirebbe pure un 4312, con Berna dietro a Dybala e Ronaldo mh

con Costa e Juan esterni bassi?

(tanto per come difendono Sandro e Cancelo .asd)

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Joined: 26-Apr-2012
3110 messaggi
14 minuti fa, CiCCiO84 ha scritto:

Secondo me il dybala attuale è inferiore ai suoi colleghi di reparto che sono semplicemente più in palla di lui da tutti i punti di vista. Gli farei fare le ultime mezzore dove potrebbe incidere di più. Ha bisogno di un restyling atletico magari lo può aiutare avere Ronaldo in squadra.

Mettere in panchina il 10 della juve dopo la prima partita di campionato sottotono significa ammazzarlo psicologicamente.

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Joined: 19-Mar-2008
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32 minuti fa, plotino ha scritto:

con Costa e Juan esterni bassi?

(tanto per come difendono Sandro e Cancelo .asd)

 

No, alternative

 

Poremmo ispirarci al Real di Zidane: 4-3-1-2 con Isco, senza Isco (con Bale) 4-3-3

Modificato da Avvocato (36)

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Joined: 18-Nov-2008
48754 messaggi
18 ore fa, Avvocato (36) ha scritto:

 

La mia soluzione sarebbe appunto Dybala prima punta atipica, con cr7 e Costa (Berna) ai lati.

 

Perchè (come suggerisce lo stesso articolo) così lo sgravi dalla cucitura, inserendo un centrocampista in più.

Quoto

 

E quel centrocampista in più deve essere Bernardeschi

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Joined: 05-Oct-2008
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Lavori in corso 

 

 

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37269 messaggi

La Lazio gli porta bene, 8 gol con la nostra maglia.

Modificato da pressing

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Joined: 09-Jul-2007
23962 messaggi
40 minuti fa, Avvocato (36) ha scritto:

 

No, alternative

 

Poremmo ispirarci al Real di Zidane: 4-3-1-2 con Isco, senza Isco (con Bale) 4-3-3

scherzavo ovviamente, ma alla lunga può diventare gravoso lasciare tutto quel talento in panchina (perché la tua ipotesi ha grandi margini di possibilità di riuscita e come sai quando Max trova la quadra…)

il real però, paradossalmente, aveva meno alternative, cioè le scelte di Zidane erano molto più obbligate (tranne davanti)

 

non voglio certo dire che la qualità/quantità sia un problema, ma lo diventa nel momento in cui ti imbatti in squadre che fanno una difesa attenta e aggressiva come quella del chievo sabato scorso (cioè l'80% dei casi)

 

Max dovrà decidere se sacrificare il suo tanto amato "equilibrio" (e comunque non sarà facile) e mettere in campo quanto più talento possibile oppure "barcamenarsi" con i turn over e i cambi in corsa

 

più sopra parlavo di "mentalità" come limite strutturale, ma forse sarebbe più giusto parlare di "cultura"

da noi, si sa, non ce la giochiamo, specie le "piccole"

per il chievo perdere con un gol di scarto è diverso ("meglio") che perdere con un passivo di 5-6 gol, che poi prenderà pure, ma non da noi: contro noi tutti vogliono fare "bella figura", cioè perdere, ma entro limiti onorevoli

a riprova di ciò, cioè del dato "culturale", basti pensare allo scorso anno col sassuolo: è mancata solo l'interrogazione parlamentare

 

ammettendo pure che Max metta in campo tutto il potenziale di cui dispone (e risolva l'annoso problema della ricerca della profondità) è difficile ipotizzare che di fronte troveremo avversari che ci affrontato a viso aperto e lì, allora, sorge l'insidia

 

anche se per come s'è svolto il mercato (da ultima la rescissione di Marchisio) è improbabile pensare ad un centrocampo a 2

non vedo alternative ad esso se l'intento è sfruttare l'enorme risorsa tecnica di cui dispone la squadra quest'anno

 

secondo me con un 3-5-2 camuffato (più un 3-4-1-2) ce la si potrebbe anche fare a far stare tutti i pezzi, o la gran parte, "in equilibrio"

larghi sulla mediana puoi mettere due dei nostri quattro esterni e addirittura avanzare Mire di qualche metro

 

ma insisto, parte del problema risiede nella "cultura" calcistica italiana, cioè tu puoi anche decidere di optare per uno schieramento ultratecnico e ultraoffensivo (in Spagna ha dato buoni risultati .asd), ma poi chi glielo spiega agli avversari che giocare in undici dietro la linea della palla è poco onorevole?

 

comunque ho idea che Allegri saprà trovare il bandolo

spero solo che le "indicazioni" di CR7 (la spasmodica ricerca della profondità) non vengano ignorate

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Joined: 08-Jul-2007
7656 messaggi

quest anno deve uscire le palle o sara la prossima plusvalenza

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Joined: 14-Nov-2009
18563 messaggi
58 minuti fa, pressing ha scritto:

La Lazio gli porta bene, 6-7 gol con la nostra maglia.

Eurogol tra l altro

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