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Showing content with the highest reputation on 27/11/2022 in all areas

  1. 6 points
    È scarso. Come tutti i commentatori che credono di essere più interessanti della cosa che commentano.
  2. 5 points
  3. 4 points
    Bei tempi quando c'era Pizzul. Non mi dispiace Adani per carità, ma il professionista deve fare il professionista. Altrimenti sta alla Bobotv e fa il tifoso. Easy.
  4. 4 points
    Ha tirato in mezzo Diego che guarda da lassù, Rosario che è la capitale del calcio e altri isterismi del cavolo. Roba da rescissione del contratto immediata e da accompagnamento coatto al manicomio.
  5. 3 points
    Vittima del suo stesso personaggio, creato per appassionare tramite delle esagerazioni imbarazzanti. Se lo fa con Cassano su tik tok alla fine può indurre il minorenne che lo guarda a completare tutti i 5 secondi di video senza scorrere subito, se lo fa in diretta televisiva mette solo in imbarazzo chi deve commentare insieme a lui e chi lo ascolta da casa.
  6. 3 points
    Come no con Acciughino giocherebbero tutti quanti insieme.
  7. 3 points
  8. 3 points
    La sua famiglia è un pò strana
  9. 2 points
    Si qualificano anche se perdono grazie alla stupidità del Giappone.
  10. 2 points
    era per far capire che mi ero messo comodo per partita
  11. 2 points
    Non è vero non è per quello. "Ha demineralizzato la nostra fase offensiva gne gne gne". Con quella vocina di c'ha zzo. Va bene, forse un po' è per quello.
  12. 2 points
    repice e' credo il miglior radio/telecronista di calcio la voce, l'impostazione, il vocabolario. e' perfetto capisse anche di calcio sarebbe l'allenatore della Juve
  13. 2 points
    Quando penso ad uno che ha basato la sua carriera sportiva su "certi show" ed è il meme vivente più virale del nostro campionato, non penso ad Adani. Adani di calcio parla spesso, tra un meme e l'altro.
  14. 2 points
    Comunque si vedono 17 fogli scritti da lui sul tavolo della telecronaca. Allegri per preparare una gara si mangia le mazzancolle e basta. Va detto.
  15. 2 points
    come c**** pressano e si buttano nello spazio madonna terzino ruolo non così determinante nel calcio madre theò e davies I TRAINI LETTERALMENTE I MOTORI di francia e canada e qua si parla di far rientrare cambiaso ma io li squarto a crudo
  16. 2 points
    Tutto cio che è contro Max è mio amico. È una guerra santa. Concludo dicendo che senza il sudamerica questo pianeta sarebbe un tristissimo puntino nell'universo.
  17. 2 points
    La scenetta di ieri sera è molto simile a quella della partita di Champions dell'Inter dove lui e Trevisan sembrava stessero festeggiando la vittoria della coppa del mondo. E' una scena utile per i meme. Sa che andando sopra le righe diventerà virale, soprattutto sui social, e ci marcia un casino. Chiaramente lo fa apposta. E' una scelta trash, ma voluta. Interpreta un personaggio, non mi sento di dargli addosso, ma allo stesso tempo non riesco a condividere tutto quell'entusiasmo verso un Argentina - Messico di girone. Fosse una finale, avrebbe almeno un minimo di senso.
  18. 2 points
    È ridicolo quanto il suo spagnolo con l' accento da italiano medio.
  19. 2 points
    Adani è un montato, isterico ed esaltato del kazzo. Fossi stato in Bizzotto (o chi cacchio era con lui), al gol di Messi gli avrei tolto le cuffie e mandato fuori dalla cabina a calci in kulo. Dimenticavo: di quel che dice o pensa di Allegri me ne sbatto i maroni.
  20. 2 points
  21. 2 points
    Se fino a qualche anno fa poteva anche essere apprezzato ora è diventato una macchietta. Sarei curioso di ascoltare i radiocronisti argentini e verificare se anche loro erano così esaltati 😂 E quando l'Argentina si è messa a 5 non mi pare abbia invocato nessun dio del calcio, nessuna garra o altro. Ridicolo
  22. 2 points
    mi ha ricordato il suicidio dell'Italia nel 2014...batte l'Inghilterra alla prima e poi perde con sta merda di Costa Rica buttando tutto nel cesso
  23. 2 points
    comunque in generale direi un mondiale penoso, la qualità è pochissima in attacco, tante squadre non segnano manco con le mani
  24. 2 points
  25. 2 points
    Sono molto affascinato dal calcio del passato, non l'ho affatto dimenticato nè tendo a snobbarlo, anzi, a volte vado su footballia e mi rilasso con qualche partita. Detto ciò, mi risulta impossibile fare paragoni. È tutto troppo diverso da dieci anni a questa parte. Possesso palla e pressing hanno cambiato totalmente le carte in tavola. Poi è arrivato anche il var a ridurre notevolmente i contatti e l'esuberanza di chi difende. Prima il focus era andare a calciare il più velocemente possibile, oggi si ragiona già dalla propria porta. Romario, che reputo un fenomeno, non partecipava alla fase difensiva, nel senso che stava letteralmente fermo. Oggi non è possibile. Di contro, i giocatori non erano agevolati da schemi collettivi, non erano protetti da arbitri e regolamenti, e dovevano trovare delle soluzioni con carattere e personalità, spesso con la palla per aria, mentre ora viaggia sempre a terra. E il pallone pesava molto più di quelli di oggi. I famosi tiri aggiro erano per pochi. Oggi ci provano anche i terzinacci.
  26. 1 point
    domani sará l'ultima volta che vedremo 4 partite in un solo giorno, con orari d'inizio differenti. Da martedì cominceranno le partite in contemporanea.
  27. 1 point
    È oggettivo che sia diventato un pagliaccio. Lo fa di proposito perché sa di diventare virale e popolare, e quindi estremizza fino al ridicolo quello che, una volta, era un suo punto di forza: una cultura e una passione per il calcio che per forza di cose ha le sue radici nel sudamerica. Detto ciò, avrà sempre il mio rispetto: l'unico, in mezzo a tutti i leccaderetani, che ha avuto gli A-T-T-R-I-B-U-T-I di andare contro a quell'obbrobrio che siede sulla nostra panchina.
  28. 1 point
    E spesso e volentieri tecnicamente belli
  29. 1 point
    Sono davvero contento per Alvaro.
  30. 1 point
    E se Costarica batte la Germania?
  31. 1 point
  32. 1 point
    Infatti Bagni non era male e senti che ti dico, a me Nela non dispiace affatto rispetto a Strama, Di Gennaro e Chubekka è sicuramente quello, che almeno io, ascolto più volentieri
  33. 1 point
    Da questo si arguisce che il topo ha origini prettamente sabaude e sopratutto popolari! Dick poi era un vero simpaticone
  34. 1 point
    la descrizione di balotelli è PERFETTA un bulletto quaquaraqua ma lui te lo dice come stesse parlando di fisica quantistica donerei l'otto per mille a federico buffa se mi commentasse la juve
  35. 1 point
    Ma dare dei meriti a qualcuno è così difficile? Non capisco cosa ci sia da sminuire. E' arrivato in semifinale di CL con l'Ajax di ragazzini sbattendoci il pallone in faccia e vincendo tanti altri trofei e lanciando un sacco di talenti di prospettiva, diamogliene atto e amen. Adesso è alla prima occasione in un club d'elite reduce da annate negative e contro una concorrenza agguerritissima (campionato più competitivo al mondo!).
  36. 1 point
    Adani è un fenomeno trash, roba da social, da meme...in una telecronaca e in generale quando si parla di sport preferirei la competenza e dei toni professionali. Apprezzo anche il trash e i meme per carità, ma ogni cosa sta bene nel suo contesto. Anche se Adani mi sta sui co*****i in generale
  37. 1 point
  38. 1 point
    st'altra testa de kazzo iper esaltata sfatta a bamba che capisce di calcio come io di fondotinta glitterati spe adora allegri e mourinho quindi ok
  39. 1 point
    Ovviamente non l'ho mai vista ma un attacco che poteva permettersi Meazza, Orsi, Schiavio, Borel credo che sia un po' come quando avevamo a disposizione Totti, Baggio, Del Piero, Vieri.
  40. 1 point
    Provo pena per Bizzotto, uno dei pochi giornalisti seri in Rai, costretto a tenersi un pagliaccio di fianco.
  41. 1 point
    Finora sono stato meno netto rispetto a te nei giudizi, ma il modo in cui si è nascosto in Juve-Lazio e in Serbia-Brasile mi ha deluso parecchio. Potrebbe essere un problema.
  42. 1 point
    Chissà se alla fine hanno riempito di mazzate anche quel tifoso
  43. 1 point
    Direi che di "botte" se n'è fatte già abbastanza
  44. 1 point
    Il 90% di ogni sua espressione nasce da un profondo anti-juventinismo. A proposito, che ha detto oggi delle parate di Coso, ha urlato come con Messi (l'anti-CR7)?
  45. 1 point
    enzo fernandez pagato 10 milioni andate a fare in kulo buonanotte
  46. 1 point
    Secondo me il treno anche per lui è passato. Doveva andarsene dalla Lazio almeno 3 anni fa
  47. 1 point
    Vediamo come si mettono le 2 partite in trasferta con Lione e Arsenal. Anche questa come quella con il Lione ha dimostrato che possiamo starci molto bene in Europa, peccato perchè la sensazione è che si potevano vincere. Certo che abbiamo sempre dei gironi complicati.
  48. 1 point
    Eh, dipende dell'entità della lesione, se è lieve possono bastare poche settimane, se invece è completa ci vuole qualche mese. Io con una lesione di 3° grado ero guarito in 2 mesi e mezzo. Aspettiamo di saperne di più e speriamo bene
  49. 1 point
    Riporto qui - ad uso e consumo dei più giovani - e non sulla sezione dedicata a Farsopoli un articolo, una volta tanto coerente con la realtà, di Tuttosport. "La Juve ruba, si sa...": il postulato mai dimostrato, ma utile a tanti. La Juve ruba. È un mantra, un pilastro della filosofia tifoidea italiana, tecnicamente un postulato perché mai scientificamente dimostrato, ma creduto dalla maggioranza delle persone. La Juve ruba perché: gli Agnelli pagano gli arbitri, rappresenta il potere, può controllare le carriere degli arbitri, controlla la Federazione, controlla la Lega e perché... lo dicono tutti. La Juve ruba e basta, mica c’è bisogno di spiegarlo bene, basta accennare un po’ a casaccio a fatti del passato, ammiccando all’ovvietà della cosa. L'inchiesta Calciopoli Tipo: «Vabbè, Calciopoli ha dimostrato tutto, no?». Eppure la più grande e sconquassante inchiesta mai svolta sul calcio italiano, nota - appunto - come Calciopoli, ha finito sì per condannare due dirigenti della Juventus, ma ha anche certificato che, nonostante 171.000 intercettazioni: 1. Il campionato indagato non era «alterato» e, per usare le parole esatte della sentenza: «Il dibattimento in verità non ha dato la prova del procurato effetto del risultato finale del campionato 2004/2005». 2. Tutti gli arbitri sono stati assolti, tranne uno, De Santis, condannato per una partita che non c’entrava nulla con la Juventus (Lecce-Parma). 3. i comportamenti dei dirigenti della Juventus erano del tutto analoghi a quelli delle altre squadre (cfr. Relazione Palazzi). Il postulato, quindi, non è riuscito a diventare teorema neanche con 171.000 intercettazioni e un’indagine a senso unico (sempre dalla sentenza: «La difesa è stata in fatto molto ostacolata nel suo compito dalla mole delle telefonate, 171 mila, e dal metodo adoperato per il loro uso, indissolubilmente legato a un modo di avvio e sviluppo delle indagini per congettura, emerso dal dibattimento»). [Su questa vicenda il discorso è molto, molto più ampio.(nota mia)] Ma la Juve ruba? Posto al vaglio di una mastodontica e costosissima inchiesta della magistratura, il fatto che la Juve rubi non è stato dimostrato in alcun modo, nonostante l’ovvietà del postulato stesso nella credenza popolare (che ha inciso sul giudizio sportivo che per stessa ammissione di uno dei giudici fu condizionato dal “sentimento popolare”). Eppure quel tipo di lettura parziale dei fatti di Calciopoli ha invece rafforzato quel postulato, che resiste nella coscienza collettiva. Se non altro perché sopra quel pilastro sono stati costruiti strati e strati di narrativa, di politica, di meccanismi mentali che a demolirlo verrebbe giù troppa roba. Per esempio verrebbero meno equilibri critici per un certo racconto del calcio italiano, che spesso riscuote successo. Perché “la Juve ruba” è una carta di credito con fondo illimitato, una scorciatoia per evitare il traffico di certi ragionamenti autocritici. Ma la Juve ruba? Prima bisognerebbe mettersi d’accordo su cosa significa “rubare”. Se si intende corrompere un arbitro affinché favorisca la vittoria la risposta è no. E, come scritto sopra, è stato anche stabilito da un tribunale. Se si intende essere favoriti da un errore arbitrale la risposta è sì, ma esattamente come tutte le altre squadre, forse con una leggera prevalenza a favore delle grandi. Prevalenza spiegabile con qualche ragionamento statistico e l’effetto psicologico che un grande stadio e un gran numero di tifosi può avere nei conforti di un arbitro (la questione, tuttavia, è molto aperta e, ancora una volta, tutta da dimostrare con prove concrete). Dalla classifica dei rigori a favore al gol Turone Per esempio, se si prende la classifica dei rigori a favore dal 2006/07 al 2021/22 si scopre che la classifica dice: Milan 150, Lazio 135, Roma 133, Fiorentina 123, Napoli 122, Inter 113 e Juventus, settima, a 112. Una posizione un po’ bassa per la regina dei furti. Si dirà, si può avere vantaggi in molti altri modi, ma anche svantaggi. E di questi nessuno si ricorda. Negli ultimi mesi è stato addirittura girato un film sul “Gol di Turone”, episodio arbitrale di oltre quarant’anni fa che viene periodicamente rinverdito per celebrarlo come uno degli errori più clamorosi e gravi del calcio italiano. Ma il famoso gol del romanista, che avrebbe sbloccato il risultato di Juventus-Roma, partita chiave dello scudetto 1980-81 e annullato dall’arbitro Paolo Bergamo su segnalazione del guardalinee Giuliano Sancini, era da annullare. Il caso Turone ha fatto scrivere più pagine di giornale che eventi storici nodali per la vita del Paese, ma mai nessuno è riuscito a provare che quel gol era buono. Il primo moviolista della storia del calcio italiano, Carlo Sassi, disse addirittura che negli studi Rai vennero manipolate le immagini per cercare di provare la bontà della rete in alcune moviole. Mentre un altro storico giornalista della Rai, Gianfranco De Laurentiis provò con il “telebeam” (un “protovar” con le prime videotecnologie) che il gol di Turone era effettivamente da annullare perché in fuorigioco. Di poco, ma in fuorigioco. Perché se ne parla ancora dunque? Perché il gol di Turone, in una parte dell’immaginario collettivo, è buono? La questione sconfina nel modo di narrare il calcio in Italia, nell’amore per la dietrologia e nella convenienza nel rivolgersi al pubblico antijuventino. E, in fondo, a distanza di oltre quarant’anni da quell’episodio, non importa più a nessuno stabilire la verità. Il gol di Turone fa parte di una litania letteraria a cui credere senza prove. Il caso Iuliano-Ronaldo Un po’ come l’altrettanto famoso caso Iuliano-Ronaldo dell’aprile del 1998: il padre di tutte le liti fra Juventus e Inter nell’era contemporanea, la scintilla che ha fatto divampare la più feroce rivalità del calcio italiano. Anche in questo caso è giusto inquadrare la questione sul fronte della narrazione. Nessuno ha masi stabilito con certezza che quel contatto fosse rigore, ma mentre di quel contatto se ne discute ancora oggi, tutti hanno seppellito sotto la polvere del tempo la partita di andata di quel discusso campionato. Inter-Juventus finita 1-0, dopo un gol annullato a Inzaghi per un presunto fallo di mano e un rigore, netto, per un intervento di Taribo West sullo stesso Inzaghi. Quei due casi vennero discussi pochissimo, la partita venne archiviata velocemente, mentre alla vigilia di ogni Juventus-Inter si torna a parlare del caso Iuliano-Ronaldo, per dimostrare che, sì, la Juve ruba. In realtà la Juve viene egualmente derubata, ma non si dice. Per ogni recriminazione contro la Juventus c’è, statisticamente, una recriminazione a favore, svanita nei volatili archivi di una memoria calcistica a senso unico. Qualcuno ogni tanto le cerca e le trova, difficilmente però interessano ai media. Il Collina Day Non si celebra, il 14 maggio di ogni anno, il Collina Day: ovvero il giorno in cui sotto un diluvio universale, l’arbitro bolognese interruppe per oltre un’ora (violando il regolamento che avrebbe previsto, a quel punto, il rinvio della gara) e la fece riprendere su un campo clamorosamente impraticabile. Quella partita, persa dalla Juventus, consegnò lo scudetto alla Lazio. Così come nessuno rinfaccia ai giallorossi, alla vigilia di ogni Juventus-Roma, il cambio di regolamento in corso della stagione 2000-2001, quando nel mezzo del campionato venne abolito il limite sull’utilizzo del numero degli extracomunitari utilizzabili, spiananando ai giallorossi la strada per lo scudetto. Perché proprio la sfida contro la Juventus venne decisa dal gol di Nakata, fino alla domenica precedente inutilizzabile insieme agli altri extracomunitari del tecnico romanista Fabio Capello. Perfino il direttore di allora della giornalaccio rosa dello Sport, Candido Cannavò, arrivò a scrivere che il cambio di regolamento a campionato in corso era «un’offesa al calcio, al campionato e al buon senso». Il professor Manzella, presidente della Corte Federale che decretò quella modifica regolamentare, nessuno lo ricorda. Su Turone vengono girati film. Forse anche perché la Juventus non si difende o, meglio, non sbraita, non si agita, non alimenta una letteratura vittimista compilando dossier. Le rimostranze ci sono (si pensi al dopo Real-Juve del 2017, per esempio), ma scemano velocemente: c’è sempre dell’altro su cui concentrarsi. «Non forniamo troppi alibi ai giocatori», è la risposta più frequente che si ascolta dai dirigenti e che segna il confine fra la narrazione e la realtà. E, chissà, anche fra i film su Turone e gli scudetti.
  50. 1 point
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