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nicolaj198vi

Tifoso Juventus
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  1. Il fatto che un atleta risulti negativo lo può mettere al riparo dalle sanzioni. Non dai sospetti però. Perché di atleti mai risultati positivi, e dei quali si è poi scoperto essere dopati si posson fare diversi esempi, Armstrong e la Jones su tutti. Non parliamo nemmeno dei russi, perché sarebbe una lista da centinaia di atleti. Quindi, molto semplicemente, è una linea difensiva che può valere nei tribunali, ma non regge più nell’opinione pubblica. Anche perché se vai a vederti la storia del doping, e dell’antidoping, la costante è che i controlli sono sempre stati un passo indietro rispetto ai metodi per fregarli. Questo è il miglioramento percentuale dei tempi stagionali di Bolt sui 100m, anno su anno: Cosa sia successo nel 2007-09 per giustificare quel picco di prestazione, non è dato sapersi. Certo è che definirlo normale è azzardato, perlomeno dal punto di vista statistico. Questi sono i record del mondo sui 100m nell’ultimo secolo, con relativo trend, fino al più recente 9.58: Il pallino verde, quello più in basso, è l’ipotetico 9.55 calcolato dalle simulazioni sul 9.69 di cui parlavo qualche post sopra. Anche qua, a prescindere dal dato simulato, Bolt è in lotta non solo col cronometro ma pure con la plausibilità statistica. Questi sono i migliori stagionali corsi dal ‘90 sui 100m. Le crocette rosse sono i tempi di Bolt, quelle viola o blu sono di gente beccata per doping, quelle verdi di gente mai risultata positiva: Si commenta da solo. Qua abbiamo lo stesso grafico sui 200m (in rosso sempre Bolt, in viola o gialli atleti positivi, in verde atleti sempre negativi): Anche questo si commenta da solo. Questa è la lista di tesserati giamaicani sanzionati per doping negli a cavallo dell’era Bolt, con relativa disciplina: Ray Stewart era coach, di sprinting pure lui. Questo il rate di atleti positivi/atleti totali della Giamaica, rapportato ad altre federazioni: “Ne beccano di più perché fanno più controlli”. Di seguito un comparativo sul numero di test effettuati: 212 per la Giamaica. ”Ne fanno meno perché sono meno gli atleti” Qui rapporto test/atleti: I dati su test e positività si riferiscono al periodo 2008-12. Chiudo con la lista dei migliori 35/40 tempi sui 100m: Quelli tagliati sono quelli beccati positivi. Quindi, ricapitoliamo. Bolt corre 10.03 fino all’estate 2007. L’anno dopo è su un pianeta diverso rispetto a chiunque altro, con 9.72 e poi 9.69 (buttando 15m battendosi il petto e festeggiando; possibile 9.55 +/- .04). Passa un anno ancora, ed è in una dimensione completamente sconosciuta a qualsiasi altro essere umano nella storia, compreso chi s’è fatto le bombe: 9.58. I tempi di Bolt su 100 e 200 metri sfuggono a qualsiasi logica statistica. Un mondo completamente a parte rispetto ai trend ottenuti misurando i migliori stagionali degli ultimi decenni. Se consideriamo poi il 9.58, è fuori dal trend di progressione del record sui 100m nell’ultimo secolo (cioè praticamente da quando esiste questa metrica). Praticamente Bolt sarebbe l’unico Homo sapiens che riesce a correre i 100 sotto 9.8 senza ricorrere al doping. E non solo sarebbe l’unico, ma mica supera quel muro in maniera marginale…no! Lo sbriciola: 9.69, con 15m celebrando. Poi 9.58 tirandoli tutti. Tutto questo in una finestra temporale nella quale la sua federazione ha avuto il più alto rapporto di positività rispetto al numero di atleti; una squadra di velocisti decimata dalle squalifiche per doping, incluso un allenatore; un numero assoluto di test effettuati estremamente basso rispetto alla concorrenza diretta (US in primis); un numero di test per atleta altrettanto ridicolmente basso. Questo magari non è abbastanza per squalificarlo, chiaro. Ma per avere ben più di qualche sospetto su come abbia ottenuto quei tempi, è ben più che sufficiente. A meno che non si voglia continuare a credere in babbo natale, chiaro.
  2. Ovviamente no. Ma ripeto, allo stesso modo questa roba non la scrive il Corriere, considerato che ha vinto uno dei nostri. Non vedo cosa ci sia da stupirsi. Se ieri avesse vinto il cinese noi che staremmo a dire oggi?
  3. Nah…nessuno ha fatto il pelo e contropelo a Bolt, semplicemente perché non conveniva a nessuno nel mondo dell’atletica. La quantità di denaro ed interesse del pubblico generata dal fenomeno Bolt l’hanno reso di fatto intoccabile; esattamente quanto lo era Armstrong nei confronti dell’UCI. Il Washington Post esce oggi con un articolo di quel genere su Jacobs. Per carità, hanno sollevato punti legittimi. Ma gli stessi identici potevano essere sollevati quando Bolt corse i 9.76 al meeting di Kingstone nel maggio 2008. Poi 9.72 (WR) a New York meno di un mese dopo. Per finire, qualche settimana dopo a Pechino (con un personale di 9.85 in semi) succede questo: 9.69 (WR). Con le scarpe slacciate, rallentando e battendosi il petto negli ultimi 15 metri. Le proiezioni di un team di ricercatori in astrofisica dell’Università di Oslo lo hanno accreditato (se non avesse alzato il piede dall’accelerazione alla fine) di un 9.55 +/- 0.04 su quei 100m. Quindi potenzialmente un 9.51, o nel peggiore dei casi un 9.59, se li avesse corsi sul serio tutti. Prima di questa striscia di risultati iniziata col 9.76 di Kingstone, il personale di Bolt era 10.03. Il Washington Post aveva già abbastanza materiale per fare lo stesso articolo che oggi fa su Jacobs. Come mai non lo fa? Come mai nessuno alzò nemmeno un sopracciglio (quasi nessuno, Carl Lewis un po’ si)? Se vuoi possiamo continuare, con la serie di indizi che autorizzano quantomeno a dubitare del fatto che Bolt fosse pulito. Ma già questi tempi sarebbero abbastanza per farlo, così come lo si sta facendo giustamente per Jacobs. Eppure Bolt è intoccabile. Non può essere sfiorato nemmeno dal minimo, per quanto legittimo, sospetto. Difficile pensare che sia per una questione di peso politico della Jamaica nei confronti degli altri, a maggior ragione se tra gli “altri” figurano gli Stati Uniti.
  4. No. Così come nessun giornale italiano lo sta facendo oggi con Jacobs. Lo sport ragazzi oltre un certo livello inizia ad essere politica; nel caso delle Olimpiadi, più che in qualsiasi altro, parliamo seriamente di geopolitica. È così da sempre. Ovviamente finché vinci l’oro in discipline con scarsa risonanza, nessuno ti caga il c****. Ma se vai a prenderti un oro nei 100m, devi dare per scontato che qualcuno ti farà le pulci, sopratutto se lo fai con quel genere di prestazioni in sequenza. Normale che sia così. La vera malafede non è questa; è considerare per diritto divino Bolt al di sopra di ogni sospetto, ad esempio.
  5. Phelps si sa già che prendeva un antiepilettico, formalmente non una sostanza proibita, che riduceva gli spasmi muscolari durante/dopo carichi di allenamento pesanti. E Phelps non è epilettico. Su Lewis non so, non mi son mai posto il problema visto l’età. Però ecco, se vai a scavare, qualcosa di sospetto salta sempre fuori. Sempre.
  6. Esatto. Il problema è che l’attendibilità dei controlli è stata pesantemente minata da diversi casi più o meno recenti. Quelli più eclatanti sono Armstrong (mai risultato positivo), e il caso doping della Russia (anche loro avevano trovato modi per aggirare i controlli). Normale che dopo due mazzate così, la credibilità del sistema ne risenta; ed è normale anche che gli exploit inattesi siano quelli che poi destino più sospetti. Sopratutto quando avvengono in discipline che hanno una determinata storia. Io non ci vedo nulla di scandaloso in quell’articolo, il sospetto è una posizione legittima (che peraltro condivido personalmente). Solo mi fa abbastanza ridere che l’unico atleta al riparo da ogni pubblica manifestazione di sospetto sia anche quello che ha polverizzato ogni record, mettendosi dietro gente beccata per doping
  7. I dubbi francamente sono leciti. È uno dei nostri, però bisogna avere l’onestà intellettuale di dircelo anche tra di noi. Come scrivevo qualche giorno fa a proposito di Bolt (dubbi, e molto forti, anche su di lui; solo che è quasi un tabù pronunciarli a voce alta), certe progressioni nei tempi sono giocoforza sospette.
  8. Grandissima medaglia. L’oro gliel’hanno rapinato. Una cosa vergognosa. A questo punto dovrebbero semplicemente cambiare il nome alla disciplina, visto che del lato artistico delle prove se ne fottono chiaramente il c****. Chiamatela ginnastica acrobatica e stop.
  9. Questa roba ai voti francamente faccio fatica a considerarla sport. E non per colpa degli atleti, chiaramente, ma perché di oggettivo non ha nulla. E spesso si trasforma in una farsa. Come in questo caso. L’americana ha fatto un esercizio ginnasticamente eccelso. Ma di artistico non aveva niente. ”Ginnastica artistica”. E poi premiano ai punti una che ha “semplicemente” messo lì una collezione di acrobazie ad alto coefficiente di difficoltà.
  10. Prima che iniziasse ad agitare il braccio freneticamente, per un istante si vede lo sguardo completamente incredulo, di quello che non si capacita di cosa sta vedendo. Lo sguardo di ogni italiano davanti alla tv in quel momento.
  11. No no, lascialo fare. Ha uno stile impeccabile: non troppo scafato, per non turbare la dea bendata, ma fottutamente chirurgico. Homer “El Cobra” Simpson
  12. Ecco qua. Ora tu ci passi il numero di quella biondina, Scarlett…
  13. Qualche strana divinità olimpica ha decretato che avremmo dovuto barattare un tot di ori “tradizionali”, per quei 20 minuti tra le 14:33 e le 14:53 di oggi. E va benissimo così c****!
  14. Io non capivo nemmeno che cazz stavo vedendo
  15. Voglio tornare indietro alle 14:30 e vivermi di nuovo tutto
  16. Praticamente la scena completa è stata Jacobs che parte dai blocchi, si va a prendere i 100, e si ferma tra le braccia di Tamberi oro da 5min col tricolore sulle spalle… Che c**** abbiamo visto
  17. Apri un topic che ce la baccagliamo tutti per altre 5500 pagine
  18. Questa è la vittoria più importante nella storia dello sport italiano.
  19. Questa roba dell’oro a parimerito è la cosa più bella che abbia visto nella mia vita relativamente allo sport.
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