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nicolaj198vi

Tifoso Juventus
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  1. Ma poi vorrei capire, la UEFA da quando è un ente non “privatistico”? A prescindere poi dalla mia avversione spontanea per il pubblico in ambito economico
  2. Si, intendevo non possono inteso come “non possono senza portare tutti i libri in tribunale”. Di fatto, è una roba che minaccia solo te stesso (inteso come Lega/FIGC), perché i top club un modo per rimanere in piedi lo trovano comunque (vedi appunto SL). In bocca al lupo agli altri invece...
  3. Oltre alla UEFA, ora inizia ad abbaiare anche la FIGC. Bene. Più abbaiano, più diventa evidente che di mordere non ne hanno la possibilità.
  4. Occhio, che in molti (anche qua dentro, incredibile) pensano basterebbe allargare il bacino dei partecipanti, pescando squadre tra la B e la C, per mantenere invariato e/o aumentare l’appeal della competizione
  5. Tu pagheresti mai Sky o altri per vedere il campionato belga-olandese? Perché di questo alla fine si tratta. Poi sulla premier possiamo spendere una tonnellata di parole, ma la realtà è che loro sono entrati per primi in un territorio vergine. Chi arriva dopo non può semplicemente pensare di applicare la stessa formula ed ottenere lo stesso risultato, perché si trova la concorrenza della Premier (cosa che lei appunto non aveva). Devi offrire un prodotto potenzialmente superiore, altrimenti ti attacchi al tram, la gente continuerà a guardare la Premier. Quindi i broadcaster pagheranno per avere quella, altro che Belgio e Olanda. C’è qualcuno in grado di offrire un prodotto uguale o superiore alla Premier League adesso? No, francamente no. Se ne parla da una decina d’anni almeno, ma i passi da fare non li ha intrapresi quasi nessuno, a parte quelli che appunto oggi sono i top club d’Europa e pochissimi altri. Adesso il tempo è scaduto, e va trovata una soluzione anche abbastanza in fretta, altrimenti il giocattolo salta. Perlomeno per chi non ha alle spalle petrolio beduino o gas russo. La UEFA a fronte di questo che propone? Di allargare la CL anche a squadre prese dalla Groenlandia, da Malta, dalla Moldavia e via andare. E di farlo nemmeno da subito, ma tra tre anni. Tutto questo senza, chiaramente, rinunciare al suo 40%, preso per diritto divino. Le leghe nazionali cosa propongono? In Italia, considerato i cialtroni con cui abbiamo a che fare, un gazzo una minghia. Perché tanto a loro sta bene così. Non contano un c****, e continueranno a non contare un c****, però avranno la soddisfazione di vedere noi ed eventualmente le milanesi uscire fuori dal novero di chi può realmente competere in Europa. “Fino al confine”, in secula seculorum. Però noi dovremmo preoccuparti di che fine farebbero realtà ridicole ed inutili come Sassuolo, Genoa, Fiorentina, Bologna e via dicendo... Devo essere sincero? Non potrebbe fottermene meno.
  6. Beh dipende. A Roma per qualche centinaio d’anni s’è fatto così. Ma pure a Mosca, a Berlino, a Parigi, a Corleone...
  7. Alla gente frega nulla di vedere Genoa, Sassuolo, Nordsjelland o Rubin Kazan. Puoi allargare quanto vuoi, ma questo non ti porterà il broadcaster di Hong Kong a comprare i diritti. Quello te li compra perché ci stanno dentro i top club. Non puoi impostare un discorso del genere basandolo solo sulla quantità. Altrimenti per assurdo dovrebbe essere vendibile una competizione che comprende tutte le centinaia di club del pianeta, tranne quei 20 top. Qualcuno la comprerebbe? Ne dubito sinceramente
  8. Come minimo ti porta una parte di quel 40% che ad oggi finisce in tasca alla UEFA. Ma proprio a voler essere iper-conservativi eh! Poi che non ci sia spazio per vendere il prodotto calcio in posti come Asia ed Africa francamente è abbastanza stiracchiata come posizione, considerato che è già quello che puntano a fare tutti, dalla PL alla UEFA. Certo, se pensiamo di poter vendere robe come Genoa-Sassuolo, o Ferenvastocazzo-Sparta Praga, stiamo freschi proprio...
  9. Quelle squadre sono già tagliate dal giro grosso, senza SL. Da quel che è dato sapersi ad oggi, la SL prevede di girare ai club minori più di quanto non faccia la UEFA dalla CL attualmente. Sul versante “accessi SL”, sempre a quanto dato sapersi esiste la possibilità per un tot di club di accedervi, aldilà dei fondatori che rimangono fissi. ”È perché loro fissi e gli altri no?” In primis, perché il mercato SL esiste in virtù del fatto che dentro ci stanno dei top club; la ragion d’essere è quella, ed è quella anche la ragione per cui girerebbero quelle somme. A corollario di questo, perché i fondatori vanno da JP Morgan a chiedere soldi in prestito. Allora tu non puoi dire loro “fatevi er mutuo ventennale per tutti, e poi l’anno prossimo vi si sbatte fuori di casa”, perché quelli mica sono dei pazzi masochisti (tipo gli uomini che decidono di sposarsi, per intenderci ), giustamente ti dicono “attaccati al razzo”. Senza contare il fatto che la stessa JPM ti dice: bello mio, un conto è chiedermi 3.5 miliardi per fare una lega in cui ci sta dentro chi offre delle garanzie, altra cosa è chiedermeli col rischio che dentro ci finiscano Preziosi e Ferrero. Non siamo la Caritas, arrivederci. Poi io non capisco perché la SL dovrebbe uccidere l’EL ad esempio, però allo stesso tempo ci si ricorda coi lacrimoni di quando in Coppa Campioni ci andavano solo i Campioni, le altre finivano in UEFA, e quest’ultima era un torneo realmente di valore (quando adesso, a furia di allargare le maglie della CL, è diventata una roba da interregionale). La SL eventualmente ti ammazza la CL, non la EL. Che anzi probabilmente aumenterebbe di calibro. Riporti la CL a Coppa dei Campioni: partecipa chi vince i campionati nazionali. I top club, più un tot di club in ascesa, hanno poi la SL. Gli altri si vanno a giocare l’EL. Nel frattempo hai creato un mercato nuovo, che prima non esisteva, e che porta soldi nel sistema calcio che altrimenti sarebbe stato impossibile portare. Soldi che non vengono decurtati del 40% per pagare il pizzo alla UEFA, tra l’altro.
  10. L’equivoco sta nel fatto che se tifi una squadra che paga un giocatore 30 e passa milioni l’anno, non puoi permetterti di guardare le cose solo rispetto ai 90min in campo. Se si vuol parlare solo di sport, si discute di quello dilettantistico. Altrimenti, piaccia o non piaccia, un’occhio al versante imprenditoriale anche da tifosi bisogna buttarlo. Sennò si crea una discrasia tra quella che è la realtà, e come vediamo noi la realtà. Il che non è esattamente una cosa buona
  11. Ce lo siamo detti fino a ieri l’altro qui dentro. Poi si prova a fare la Superlega e salta fuori gente che si preoccupa di che fine fanno Genoa e Frosinone. “Il calcio è strano Fabio”
  12. Non credo sai? Magari all’inizio sarebbe più squilibrata in favore degli europei (comunque allo stato attuale io Juve-Boca non ci metto la mano sul fuoco che vinciamo noi eh), ma nel giro di qualche anno la situazione troverebbe un equilibrio, perché andresti a togliere parte delle pressioni economiche e di status dai club sudamericani, che sono il principale motivo per cui perdono talenti in favore dei club europei. Ed avresti per la prima volta una competizione che mette realmente assieme i due continenti del gioco del calcio.
  13. 1. Boca 2. River 3. Flamengo 4. Corinthians 5. Sao Paulo 6. Santos Non fai concorrenza alla CL ma al Mondiale per Club (inutile), e al posto di chiamarla SuperLeague la chiami La Guerra dei Mondi
  14. Le piccole società ricevono già soldi dalle grandi, non è che li chiedono. Secondo te la “distribuzione” dei diritti tv a cosa si riferisce? Pensi che i network paghino per Sassuolo-Benevento? Pagano sostanzialmente per le partite di cartello. Poi quei soldi vengono girati in parte anche a squadre minori. Un sistema che col merito non c’entra nulla, appunto. Poi: il mercato che crea una roba come la SL semplicemente non esiste se ci metti dentro anche le squadre minori. Il punto chiave è questo. Non è che quel giro stimato da 10 miliardi se cambi i club rimane uguale. Quello che succede è che hai cambiato nome alla CL, ma il resto (mercato incluso) è rimasto identico. Qua si sta dicendo: bisogna impedire a tot club di mettersi assieme e creare un mercato SL (che ripeto è possibile solo se a mettersi assieme sono i top club), perché le medio-piccole quello stesso mercato se si mettono assieme non lo creano. Cioè, come ti scrivevo ieri, un livellamento al ribasso in nome di una supposta uguaglianza. Perdonami, ma è una logica che trovo aberrante. A questo punto abbassiamo anche i canestri, perché ci sta una marea di gente sotto 1.80 che vorrebbe giocare a basket di professione. E che dire dei non vedenti che sognano di diventare piloti di linea?
  15. Ma questo è molto, molto diverso dal dire “redistribuzione per evitare squilibri”. E sono d’accordo sul fatto che sia auspicabile farlo, così come risulta essere d’accordo anche gente come Perez. Però non c’entra nulla col livellamento delle disuguaglianze tra club, semmai incide sulla sostenibilità dei bilanci.
  16. Io mi sto immaginando IKEA che a fine anno distribuisce una parte dei ricavi alla piccola falegnameria di Salcazzo di Sopra, perché laggente vogliono sognareh! Sta roba non solo è totalmente assurda da un punto di vista delle logiche di mercato, ma si ha anche la faccia tosta di spacciarla per meritocrazia...la neolingua proprio
  17. Si sì, per carità. Ma ripeto: l’UEFA che , da monopolista autonominatosi, si piglia il 40% dei ricavi prodotti da altri non è mercato. Né è mercato dover spartire quello che produco con un’azienda concorrente, per quanto più piccola possa essere. Questa roba non è “dura legge del mercato”, né tantomeno ha nulla a che spartire con la meritocrazia.
  18. “Regolamentarla affinché non si creino sproporzioni” è l’esatto opposto della meritocrazia. Poi liberi tutti di pensare quel che si vuole su Superleghe e robe varie, però si eviti lo scempio della lingua italiana, e della logica.
  19. Hai un’idea abbastanza peculiare del mercato
  20. Carnevali ha ragione. Ed infatti avrebbe dovuto mettere la museruola a De Zerbi, e dirgli di occuparsi delle robe che gli competono.
  21. Si però mettiamoci anche d’accordo eh... La dura legge del mercato non prevede cose tipo “io creo il prodotto, con investimenti miei, e poi la UEFA se ne piglia il 40% dei ricavi”. Così come non è la dura legge del mercato a dettare cose come “in 20 attraiamo l’80% dei ricavi, però lo dobbiamo spartire con le piccole”. Qua se parliamo di dura legge del mercato, stai tranquillo che in piedi rimangono quelle due, massimo tre decine di club nel mondo che realmente attraggono soldi. Gran parte dei quali sono coinvolti nella SL. Quindi occhio ad invocare il mercato pensando che sia quello a poter far sopravvivere le piccole.
  22. È più o meno quello che si diceva anche di Saverio Sanetti, e di Maldini. Chi per un verso, chi per l’altro, sono entrambi due figure che personalmente trovo abbastanza patetiche allo stato attuale (Saverio a dirla tutta sin dal pianto in coppa UEFA ). Sul serio, ho troppo rispetto ed affetto per la figura di Del Piero con la nostra maglia addosso per vederlo rischiare di fare la stessa fine di quei due.
  23. E non lo reputo del tutto sbagliato infatti. Poi se invece vogliamo raccontarci la favola che “tutti devono avere le stesse opportunità” liberissimi di farlo, ma non risolverà nulla a nessun livello, perché non è sostenibile all’atto pratico. Anzi, di solito i tentativi di livellare in senso egualitario hanno prodotto tutt’altro che il paradiso in terra. Peraltro, livellare lo si può fare solo al ribasso. Non esiste modo per livellare al rialzo. In ultimo, aggiungo: i due più affidabili predittori statistici della traiettoria di un individuo nella sua vita (se avrà successo, o meno, perlomeno dal punto di vista professionale) sono QI e “applicazione”. Bene, il QI è di gran lunga l’indicatore più affidabile (spiega il 25-36% della varianza, contro il 9-16% dato dall’altro parametro). Ed il QI è ereditario. Non c’è nulla di meritocratico nel nascere con 150 di QI, è semplicemente c**o. Così come ad esempio è c**o nascere col talento di Messi, per rimanere in tema calcistico. In bocca al lupo a voler battagliare contro le disparità, considerato il fatto che sono intrinseche alla natura stessa della realtà.
  24. Sta semplicemente ereditando il merito di quanto fatto da altri nel passato. Cioè fammi capire, secondo te i frutti di quanto fatto vanno azzerati ad ogni cambio generazionale, perché sennò è classismo?
  25. È un esempio viziato in partenza da un punto. I ragazzi in età da ammissione universitaria non hanno una disponibilità economica creata da loro stessi, ma da altri (tipicamente le famiglie). Ergo, se imposti quella come discriminante li stai valutando sulla base delle performances non loro ma dei loro genitori. Le società calcistiche invece no, non ereditano i soldi da mamma e papà, li fatturano. Ergo, nel loro caso la valutazione economica È una legittima valutazione di merito. “Eh ma possono prendere i soldi dallo sceicco, piuttosto che fatturarli!” È esattamente quello che avviene adesso, e che sta avvenendo da decenni. Ed il FFP della UEFA non ha per nulla migliorato la situazione. Ragione per la quale, oltre ad altre, Perez e soci se ne sono usciti con la SL.
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