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terzino

Tifoso Juventus
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Risposte inseriti da terzino


  1. Dopo tutto quello che ci hanno combinato negli ultimi 20 anni non si può patteggiare. Saremo sempre indicati come colpevoli e rei confessi per un reato che non esiste, vige solo il sentimento popolare. E per gli stipendi ci sarà tanto da discutere e battagliare. E se la giustizia sportiva ci condanna e poi con quella penale finisce a bolla di sapone come la mettiamo? Chi paga i danni? Non può sempre valore" è stato un errore ma nessuno ha sbagliato" E da chi è partita la proposta di patteggiamento? Dal CONI forse per interposte persone?A maggior ragione NO. Ormai sono stati sputtanati coi loro magheggi, omissioni e protervia, non potranno mai rivendicare la verginità.FALSOPOLI.

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  2. Ciro,Ciro, il PM. di Torino di sfacciata fede napoletana che indaga la odiata Juve e lo dice in pubblico. Video di 4 anni fa che circola in rete ripreso in un convegno. Ergo 4 anni di intercettazioni, altrimenti non si scrivono 14.000 pagine per l',inchiesta. Quanto è costato alla collettività uno sfizio per distruggere la odiata rivale?Non avevo dubbi in merito , questa è una nuova farsa,non è più calcio se sta in mano a certi personaggi.E le istituzioni che fanno?

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  3. Siamo sempre stati soli non solo per la giustizia(!) sportiva o quella penale che a dire il vero spesso e volentieri ci ha assolto. Ma se quella penale assolve quella sportiva condanna lo stesso perchè non è giustizia, perchè risponde ai desiderata dei main stream, perchè siamo diventati antipatici dopo aver suscitato empatia con lo smile post farsopoli. Soli perchè la proprietà ha deciso finora di non farsi valere, rispettare, essere trattata come gli altri e ne avrebbe avuto il ben donde perchè sempre contro la Juve,in campo e fuori, il male assoluto cel calcio italico. Ed ora che sono stati toccati di persona, sputtanati in tutto il mondo col titolo in borsa che perde di brutto, e ci perdono soprattutto loro col 63% di possesso dopo aver ripianato con 700 mln pare che abbiano capito che la misura è colma, meglio tardi che mai ma i danni sono quasi irreparabili. In attesa delle motivazioni  sulla condanna da inquisisione sulle plus valenze e con la prospettiva di ulteriore sfregi con il processo sugli stipendi perchè non sollecitare il TAR per il ricorso dei famosi 444 mln, quasi raddoppiati, per disparità farsopolesca acclarata? Ormai i giudizi in Italia sono stati esperiti a tutti i livelli e quasi sempre abbiamo ricevute risposte di non competenza, stano vero? Perchè non sparare l'unica carticcia della revisione di farsopoli ex art.39 del CdGS? Se c'è chi si diverte a rompere le scatole bisogna rispondere occhio per occhio. A tutto c'è un limite, anche alla pazienza, alla sopportazione, all'indecenza, alla furbizia, allo scacallaggio. Arrendersi è il più grande favore che puoi fare al tuo nemico(cit.Confucio)


  4. Due esposti contro il Procuratore Figc: se l'accusatore finisce sotto attacco

    di Matteo Pinci
     

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    Giuseppe Chinè, l'inquirente della Federcalcio, al centro di un'interrogazione in Senato per il suo ruolo di Capo gabinetto al Mef. Mentre un allenatore gli contesta la violazione della riservatezza per aver fornito a Ulivieri atti riservati
    26 MAGGIO 2021PUBBLICATO PIÙ DI UN ANNO FA 2 MINUTI DI LETTURA
     
     

    Nella stagione più caratterizzata della storia recente dai procedimenti sportivi, anche l'indagatore della Procura della Federcalcio è finito sotto la lente d'ingrandimento. Non della giustizia sportiva, però. Ma del Senato della Repubblica.  

     
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    Giuseppe Chinè, Procuratore federale a cui il presidente della Figc Gabriele Gravina ha appena confermato il mandato, capo dell'organo inquirente e requirente della Federcalcio, è diventato l'oggetto di un'interrogazione firmata lo scorso 13 maggio dai senatori Elio Lannutti, Luisa Angrisani e Margherita Corrado, tre ex 5 stelle oggi nel gruppo misto. Il motivo è che Chinè dal 16 febbraio è diventato il Capo di gabinetto del Ministro Franco al Mef. Un incarico di grande prestigio, che si è aggiunto a quello di Procuratore federale. Solo che nella dichiarazione di insussistenza di cause di inconferibilità e incompatibilità ha omesso di comunicare proprio il suo incarico federale, segnalando come unico incarico presso enti pubblici o privati quello da Giudice tributario presso la Commissione di giustizia tributaria. 

     

     

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    Una dimenticanza non banale, visto che la Federcalcio ha ovviamente natura privatistica, ma come ogni federazione percepisce finanziamenti pubblici. Non rischia il posto in Figc, l'interrogazione però chiese se "sussistano ancora i requisiti di affidabilità e correttezza necessari per assolvere l'incarico di capo di Gabinetto del Ministero dell'economia e delle finanze, tanto più nel presente momento storico di gestione dell'emergenza economica". Arrivando a ventilare, senza nominarlo, un conflitto d'interessi, chiedendo quali atti voglia assumere il governo per "tutelare e garantire la separazione tra le funzioni di governo e quelle di organo della giustizia sportiva". L'interrogazione resterà quasi certamente senza risposta: col Ministro Franco il Procuratore della Figc avrebbe già chiarito la propria posizione, la settimana scorsa. Senza conseguenze.

    Ma anche per il suo incarico in Figc Chinè è finito al centro di un esposto. Presentato da un tesserato dell'Associazione allenatori, Daniele Serappo, alla Commissione federale di garanzia, l'equivalente del Csm per la Giustizia sportiva delle federazioni. Questa volta, al Procuratore Chinè è stata contestata la violazione del dovere di riservatezza e di terzietà: l'accusa è di aver trasmesso al presidente dell'Assoallenatori Renzo Ulivieri gli atti di un procedimento che non lo riguardava. A rendere noto il fatto sarebbe stato proprio Ulivieri, che scrivendo un esposto contro lo stesso Serappo, avrebbe ringraziato più volte la Procura federale per avergli trasmesso le motivazioni dell'archiviazione di un procedimento contro di lui presentato dalla calciatrice Priscilla del Prete, del Pontedera. La squadra di cui Ulivieri è allenatore.  

    Le stesse motivazioni dell'archiviazione però sono state negate - sia prima che dopo i fatti - a Serappo, nonostante fosse l'oggetto di quel procedimento: a lui, la Procura in una lettera firmata proprio dal procuratore Chinè, ha risposto specificando che "gli atti del procedimento disciplinare... esulano dalla sfera dei documenti amministrativi accessibili". Insomma, non potevano - giustamente - essere inviati.  

    La Commissione federale di garanzia dovrà quindi capire se davvero Ulivieri abbia - come scrive lui stesso il 19 ottobre scorso - ricevuto l'accesso a quegli atti da Chinè o dalla sua procura ed eventualmente capire il perché. Secondo l'articolo 34 dello Statuto Figc, la Commissione federale di garanzia deve infatti valutare provvedimenti disciplinari - compresa la destituzione - in caso di violazione dei doveri di terzietà e di riservatezza. Proprio quelli contestati nell'esposto contro Chinè.


  5. Pareggio a suon di gol con l'Atalanta, squadra certamente più in forma del momento. Due volte sotto nel punteggio ad inizio dei tempi per errori banali e di concentrazione, ma almeno si è visto uno spirito diverso e qualche buona trama di gioco. Dopo tante porcherie ricevute un segno di risveglio in campo.Ricorsi a parte cerchiamo di vincerle tutte.

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