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Risposte inseriti da B&W Pride


  1. Ieri abbiamo visto che “l’estetica della difesa” non è una prerogativa del nostro allenatore.

    Bastano un gilardino qualsiasi e una rosa da serie b per giocare in questo modo…. Con la differenza che loro tre passaggi in fila riescono a farli.

    Ma che ci volete fare, loro avevano Sabelli!
     

     

     

     

     

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  2. 1 ora fa, detestomicio ha scritto:

    È una parte del lavoro dell' allenatore ma non è l' unica. Si vuol far passare che sia la più importante ma, per me, è sbagliato. Ci sono diverse componenti.

    È la parte dove ci sono i margini di miglioramento piú grandi. 
    Certo che non è l’unica. Ma ignorarla significa fossilizzarsi su una proposta di calcio anacronistica.

    Non basta dire che i giocatori devono giocare bene tecnicamente, bisogna anche costruirgli un contesto dove è piú facile farlo.


  3. 16 minuti fa, Bradipo76 ha scritto:

     

    Sei sicuro che Allegri non si aggiorni nonostante dica che non sia utile aggiornarsi?

    Sei sicuro che altri allenatori che dicono che si aggiornano lo facciano come pensi che lo facciano, come lo posso pensare io (per il lavoro che faccio, aggiornarmi è quasi tutto e comporta farmi un gulo perenne), o magari per loro aggiornarsi significa leggere cosa dicono di loro la giornalaccio rosa? 

    Siamo sicuri di sapere esattamente "cosa significa dover fare aggiornarmenti" per un allenatore che allena una squadra di Serie A? 

    Ho idea che si dia troppa retta alle chiacchiere del mondo del calcio. Molto propenso per le chiacchier per definizione. 

     

    Ho fatto notare che non ci sono evidenze oggettive di questo grosso lavoro di aggiornamento che fatto Spalletti, e mi pare tu sia stato concorde con me. 

     

     

    Guarda, ti dico di piú.

    Quando Allegri si scaglia contro Adani urlando “siete tutti teorici” aveva stra-ragione (guarda un po’ cosa mi tocca dirti….). Perché per allenare la teoria è solo il 30%. Poi come detto nel mio post precedente, ci vuole il carisma, ci vogliono le palle, ci vuole una capacitá di saper gestire gli equilibri di uno spogliatoio, ci vuole la capacitá di saper coordinare e guidare un gruppo di lavoro, ci vuole la capacitá di saper gestire le pressioni interne ed esterne….Tutte cose in cui allegri non è solo bravo….È un catzo di fenomeno!

     

    Detto questo, quello che gli contesto è che anche la “teoria” è importante. E il signor allegri dovrebbe trovare la voglia e l’umiltá di mettersi a studiare anche quella….. anzi che teorizzarne l’inutilitá. 
    La balla del “calcio semplice” è l’’alibi che si dà per coprire la sua pigrizia. 

     


  4. 8 minuti fa, Bradipo76 ha scritto:

     

    Sei sicuro che Allegri non si aggiorni nonostante dica che non sia utile aggiornarsi?

    Sei sicuro che altri allenatori che dicono che si aggiornano lo facciano come pensi che lo facciano, come lo posso pensare io, o magari per loro aggiornarsi significa leggere cosa dicono di loro la giornalaccio rosa? 

    Ho idea che si dia troppa retta alle chiacchiere del mondo del calcio. Molto apparecchiato per le chiacchier per definizione. 

     

    Ho fatto notare che non ci sono evidenze oggettive di questo grosso lavoro di aggiornamento che fatto Spalletti, e mi pare tu sia stato concorde con me. 

    Non ti è chiaro. Non ho detto io che non si aggiorna …. Lo ha detto lui.

    E sopratutto la discussione è iniziata quando un altro utente ha detto che fa bene e  che aggiornarsi non serve…. (Ribadisco vatti a vedere il messaggio…. Io non ho voglia di andarlo a ripescare).

    A lui dovresti spiegare che il livornese scherzava….. 

    Ma poi gli dovresti anche spiegare che se aggiornarsi serve allora anche Spalletti aveva tutto il diritto di dire quello che ha detto .


  5. 8 minuti fa, Bradipo76 ha scritto:

     

    il mio tema al diritto allo scrivere è la mia provocazione al tuo voler tirar fuori il ibro di Allegri. Che probabilmente è la lettura meno interessante che esiste a questo mondo. 

    Parliamo di calcio. 

    Allora vatti a rivedere perchè l’ho tirato fuori.

    Ribadisco del libro frega un piffero, è solo una delle sue tante esternazioni nelle quali ha teorizzato la non utilitá di aggiornare le proprie conoscenze calcistiche.

    Io questo gli contesto.

    E ho scritto che al suo contrario, altri allenatori dichiarano di continuare a studiare il gioco e a cercare nuove soluzioni.

    Qualcuno mi ha risposto ribadendo il suo secco “no” all’utilitá di questa pratica. Vatti a vedere qualche pagina indietro come è cominciata…


  6. 1 minuto fa, Bradipo76 ha scritto:

     

    Facciamo che l'aver tirato fuori la questione di chi scrive libri è una sciocchezza (e l'hai tirata fuori tu...) e cihudiamola qui 

     

    Sarebbero del resto allenatori, non partecipanti al premio Strega 

     

     

    No Brad, del libro frega un piffero.

    Ma se tu scrivi che solo chi ha vinto ha diritto di scrivere di calcio ti dico che per me non è cosí,

    Ho conosciuto fior di allenatori delle minors che potrebbero tranquillamente scrivere libri sul basket interessanti anche per popovic , e ho conosciuto allenatori vincitori di titoli nba,  qualche medaglia olimpica e qualche titolo mondiale,  disponibili ad apprendere qualcosa di nuovo anche parlando con l’ultimo dei pirla. 
    Hai scritto tu che Spalletti è meno credibile di allegri quando parla di calcio perchè ha vinto di meno….. e per me questa è una minkiata. Conoscere di basket, o di calcio, non è necessariamente “saper allenare una squadra di serie A”. Per fare questo occorrono molte capacitá che il livornese indubbiamente ha (carisma, personalitá, capacitá di gestire uno spogliatoio di campioni….) ma se parliamo di “conoscenza del gioco” non è assolutamente necessario vantare un palmares ricco di vittorie per dire delle cose credibili.


     


  7. 1 ora fa, dany23 ha scritto:

    Ma secondo voi dice a Locatelli o Mckeanne mi raccomando buttate via la palla e difendiamoci?

    Abbiamo giocatori con scarso palleggio  che prediligono altre caratteristiche.  Allegri cerca solo di farli rendere al meglio. 

    Poi che non sia un tecnico bravo a costruire il gioco e chiaro a tutti ma questo non significa che non voglia tenere palla ma solamente che non ha giocatori adatti a farlo.

    Io penso che non allena  i movimenti senza palla. Penso che dica ai giocatori :”se una corsa per dare una linea di passaggio facile al compagno ti fa abbandonare una posizione difensiva allora preferisco che non fai quella corsa e che non dai quella linea di passaggio.” 
    E cosí i nostri anzi che avere quattro passaggi facili disponibili, spesso non ne hanno nemmeno uno. O partono in dribbling in mezzo a quattro o devono far passare la palla per la cruna di un ago.

    Noi difendiamo anche quando la palla ce l’abbiamo noi. Anche in fase di possesso non pensiamo a come fare goal ma solo a come non subirlo. 
    Non è un caso che segnamo solo da calcio piazzato.

     


  8. 26 minuti fa, detestomicio ha scritto:

    Dimentichi Trapattoni allora...cmq mi piace vedere che ad oggi uno dei  grossi problemi è il libro di Allegri 😀

    La sindrome da “lettura selettiva” ti ha fatto saltare alcuni passaggi.

    Permettimi un breve recap.

    Qualcuno ha detto che Spalletti non dovrebbe pontificare.

    E gli si è fatto notare che qualcun’altro ha pontificato molto prima di lui, scrivendoci pure un libro.

    Al che qualcun’altro ha risposto che che allegri puó farlo perchè ha vinto 5 scudetti, e Spalletti no perchè ne ha vinto solo uno.

    Si è risposto che se per questo c’è anche chi ha vinto molto piú di allegri (in Europa) e non pontifica….

    Il problema non è il libro di allegri, il problema è chi ha scritto che Spalletti non puó dire la sua perchè ha vinto meno di allegri…. Di questo si sta discutendo. 

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  9. 27 minuti fa, orlando9164 ha scritto:

     

    Abbastanza banalmente, perché semplicemente devi discernere ciò che è scientifico e continuamente soggetto a ricerche scientifiche da ciò che non lo è.

     

    Il calcio è scientifico nelle regole, nelle responsabilità dei giocatori nei sistemi di gioco (a seconda delle loro caratteristiche) e nelle metodologie di allenamento fisico. La terza non è responsabilità diretta dell'allenatore, e per quanto Folletti abbia "fatto danni" negli anni scorsi, non è certamente un tizio che non si aggiorna, ed è una personalità molto stimata nell'ambiente.

    Le prime due invece non cambiano, e non c'è alcun aggiornamento da quando hanno vietato la presa con le mani da parte del portiere dei retropassaggi effettuati dal ginocchio in giù, e nei corsi di allenatore, dal pdv tattico, insegnano le stesse cose di decenni fa.

    Chiaramente, ogni stagione è diversa dall'altra, gli allenatori ogni stagione evolvono sia per l'anno di esperienza in più sia per la rosa a disposizione.

     

    Ma non esistono corsi di aggiornamento. Evolvere è diverso da aggiornarsi.

    Studi gli avversari, evolvi la tua tattica, certo, specialmente se da un anno all'altro passi da Miretti a Bellingham (iperbole irrealistica ovviamente, è solo per enfatizzare il concetto, e preciso che per me Miretti può diventare un buon giocatore) è normale che lì evolve un po' tutto.

    Guarda, non so nel calcio ma in altri sport esistono dei programmi di aggiornamento obbligatorio per tutti gli allenatori.

    Il gioco , qualsiasi gioco evolve e gli allenatori trovano continuamente nuove soluzioni, nuove idee…

     

    Certo non è che quando vai a un clinic devi portare a casa tutto quello che vedi come fosse oro colato… ma anche ci fosse solo lo 0,1% di interessante  in mezzo a una marea di tuffa (come detto da qualcun’altro) sarebbe uno 0,1% che ti fa crescere come allenatore e torna utile alla tua squadra.


    Quindi se hai deciso di fare questo lavoro è un tuo dovere quello di continuare a guardarti intorno e di continuare a studiare per dare sempre di piú ai tuoi giocatori.

    Quello che non accetto è un allenatore che “a prescindere” teorizza di non avere piú nulla da imparare perchè tanto il calcio è semplice e non cambia.

     

    Poi se ha sbagliato a comunicare (come sostiene qualcuno) io questo non lo so… so che queste cose le ha dette e le ha scritte. Devo supporre che ci creda… e io ovviamente non posso essere d’accordo.

    Ho un’idea del lavoro di allenatore molto distante da quella che lui teorizza…


  10. 12 minuti fa, Pressing ha scritto:

    Qualcuno piu talebano dei sostenitori accaniti di Allegri potrebbe dire che Max (0 trofei europei)  nella stessa frase con Mourinho non ci può stare.

    Tra gli italiani soltanto Lippi, Ancelotti e Capello possono scrivere libri sul calcio  .asd

    Ah, pure Mancini che ha vinto l'Europeo. 

    Tutti gli altri muti. .asd

    Se questo è il criterio pure Di Matteo ha piú diritto di Allegri di scrivere libri su come sia allena.

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  11. 18 minuti fa, zart ha scritto:

     

     

    PS

    Frase per altro emblematica. Da uomo del nord vuole spiegare a me come essere meridionale, esattamente come vuole insegnare il calcio a uno che ha fatto dieci volte la sua carriera.

     

     

     

    Anche Galileo spiegó a personaggi che avevano fatto 1000 volte la sua carriera come era fatto l’universo. E pensa…. alla fine si scoprí che aveva ragione lui.

    Come ti ho detto, fosse per te, l’unico utensile nelle nostre case sarebbe la clava.

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  12. 7 minuti fa, Bradipo76 ha scritto:

     

    Essendo uno degli allenatori più titolati della stora della Juventus, ed uno dei due allenatori più titolati che allena attualmente in Italia, direi che se l'è potuto permettere.

    Due allenatori oggi possono scrivere un libro di calcio degno di nota in lingua italiana, Allegri e Mourinho .asd 

    Tutti gli altri devono ancora raccogliere del materiale per poterlo pensare. 

     

     


    Mi sfugge come chi teorizza l’inutilitá del leggere e dell’ aggiornarsi sul calcio possa scrivere un libro in cui invita a leggere le sue idee calcistiche.

    Detto questo, non è solo uno degli allenatori piú titolati della storia juventina, ha anche inanellato una sfilza infinita di record negativi….

    Ma ha fatto bene a scrivere un libro. Cosí abbiamo capito come sono potuti arrivare.


  13. 1 minuto fa, Bradipo76 ha scritto:

     

    Per me Spalletti non è scarso, ma se ora si mette a filosofeggiare di calcio mi fa un po' ridere.

    Ranieri ha fatto una cosa molto più grande di lui e non l'ho mai visto salire in cattedra. 

    È l’allenatore della nazionale, normale che parli dei principi con cui allena.

    E poi ripeto…. ad oggi quello che ha pontificato piú di chiunque altro (scrivendo anche un libro e andando da caressa a criticare un suo collega in attivitá mentre lui guardava le partite dal divano perchè esonerato) è il nostro.


  14. 3 minuti fa, Bradipo76 ha scritto:

    Avevo fatto il nome di Spalletti dopo l'esonero di Allegri, lo ritenevo uno degli allenatori più adatti ad allenarci. 

    Ne avevo una buona considerazione, quindi, in tempi non sospetti (averne dopo che ha vinto lo scudetto a Napoli sa un po' di graziearcazz...). In quei tempi non sospetti non ricordo di aver mai avuto come risposta un  "sì, fa al caso nostro". 

    Ho il sospetto che sia diventato degno di considerazione dopo che abbia vinto qualcosa, non grazie a quel che ha fatto e che lo ha portato a vincere qualcosa. 

     

    Ha vinto "pechè nel frattempo ha studiato"'? Può essere, ma occorrerebbe mostrare delle evidenze. Mostrare che il gioco di Spalletti di oggi è molto diverso di quello di ieri.

    Io non sono in grado manco di provarci dal momento che non sono uno studioso matto e disperatissimo delle avventure di Spalletti (così come credo non ci sia nessuno qui in grado di farlo, non essendo mai stato Spalletti un argomento particolarmente interessante), ma per quel poco che ho estratto in questi anni del guardare la serie A non direi che Spalletti ora ha visto "perchè ha studiato". Mi sento di dire che oggi ha vinto perchè le condizioni di oggi lo hanno messo in condizioni di vincere, in passato no. 

    Spalletti ha 64 anni, è una età un po' strana per poter parlare di "evoluzioni". 

    Concordo con @zart

    Non è questo il punto. Qualcuno qui diceva che Spalletti è scarso perchè ha vinto poco.

    Gli si è risposto che esistono allenatori che studiano e si migliorano anno dopo anno e altri che a piú riprese hanno dichiarato di non avere bisogno di aggiornarsi e di imparare dagli altri (avendo giá un mentore, Galeone, che gli ha insegnato tutto quello che occorre).

    Poi su chi ha ragione ognuno la pensi come vuole. Come hai detto tu non ci sono evidenze che chi ha vinto lo ha fatto perchè ha studiato o perchè unto dal signore.


    Io in generale, non solo nel calcio, preferisco affidarmi a chi nel suo lavoro si affida allo studio  e non alle “intuizioni creative”…. E se ho bisogno di un medico vado da uno laureato e che frequenta tutti i corsi di aggiornamento. Non da uno sciamano.

    Non vedo perchè nel calcio dovrebbe funzionare diversamente. 

     

     


     


  15. 1 ora fa, KM 91 ha scritto:

    Spalletti è sempre stato un buon allenatore, che raramente in italia ha allenato la squadra favorita. 

    Detto ciò, i suoi principi di gioco sono gli stessi dei tempi di Udine, non è che si è "aggiornato e stravolto tatticamente", e poi per magia ha vinto, come in diversi sembra vogliano lasciar intendere per portar acqua alla teoria che "il nostro allenatore non si aggiorna e cambia modo di giocare, mentre Spalletti si e ha vinto".

    avrà sicuramente portato piccoli accorgimenti al suo modus operandi, ma lo Spalletti che ha vinto a Napoli (come in russia), è lo stesso uomo di calcio con gli stessi principi tattici di 10 anni fà. e, aggiungo io, è anche normale sia cosi.

    Evolversi non significa cambiare modulo o principi di gioco.
    Significa, dentro lo stesso sistema di gioco, studiare nuove metodologie di allenamento, trovare nuove indicazioni da dare ai giocatori,  collegare i movimenti di piú giocatori per costruire automatismi sempre piú complessi, seguire l’evoluzione scientifica in materia di preparazione atletica….

    Ma comprendo che per chi teorizza un “calcio semplice” tutto questo risulta difficile da comprendere. Piú facile fermarsi al modulo.

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  16. 53 minuti fa, zart ha scritto:

     

    No. 

     

     

    In pratica mi stai dicendo che Spalletti ha fatto una carriera mediocre, poi nell'ultimo anno ha studiato e ha vinto lo scudetto.

     

    Non so. A te sembra credibile sta teoria? Ti sembra meritevole di attenzione? 

     

    Poi dove chazzo sarebbero sti aggiornamenti software di cui parli? Le squadre di Spalletti sono riconoscibilissime nei decenni. Lobotka è letteralmente la reincarnazione di Pizzarro 10 anni fa. Il trequartista/incursore dietro la punta c'è sempre stato. A napoli e Roma aveva due interpreti abbastanza naturali: Perrotta e Zielinski. Nell'inter ci adattò (anche con buoni risultati per quel che ricordo) un mediano come Nainggolan.

     

    Sono identici anche gli scazzi con i capitani da Totti a Icardi per arrivare, in misura minore, a insigne.

     

    In buona sostanza Spalletti è un buon allenatore e lo è sempre stato. Ma ha raccolto veramente troppo poco per fare il guru.

     

    Però fa bene a farlo visto che gli danno corda un po' tutti. Si è inserito in questo dibattito stucchevole con molta abilità comunicativa e si sta togliendo un sacco di soddisfazioni.

     

    Soddisfazioni che sul campo raramente ha avuto.

    Zart, fosse per te e per il tuo mentore vivremmo ancora nelle caverne .

    Ti faccio poi notare che il primo a pontificare e a scrivere addirittura un libro con le sue elucubrazioni su cazzeggio creativo e altre amenità è stato il profeta del gabbione.

    Puoi metterla come vuoi, ma la realtá è che esiste una categoria di allenatori che ogni giorno studia, si aggiorna, si migliora, trova nuovi spunti per far rendere al meglio le proprie squadre, e poi c’è un unicorno che ha teorizzato il calcio semplice, quello che “basta fare le stesse cose che si facevano quarant’anni fa”, quello che non occorre aggiornarsi e guardare quello che fanno gli altri….

     

     


  17. 6 ore fa, zart ha scritto:

     

     

    Da quando ha conquistato il suo unico trofeo parla da santone, dispensa verità assolute e gli vengono tributati onori da tutto lo stivale.

     

    Ti aspetteresti un palmares incredibile. Invece ti ritrovi a spulciare 30 anni di carriera modestissima.

     

    La domanda quindi sarebbe stata assolutamente pertinente.

     

    Se le cose che scrive fossero vere ci sarebbe una sola possibile risposta a quella domanda: è scarso.

     

     

    Non ti viene in mente che alcuni, nel fare il proprio lavoro, possono anche evolvere? Aggiornarsi? Continuare a studiare e diventare oggi piú bravi  di quello che erano 10 anni fa?

    No scusa ….. scherzavo. Il calcio è semplice. Basta passare la palla a quelli con la stessa maglia.. Gli allenatori bravi sono quelli che fanno oggi le stesse cose che facevano vent’anni fa e che non si pongono il problema di aggiornarsi.

     

     

     


  18. 3 minuti fa, Bradipo76 ha scritto:

     

    L'unico punto oggettivo del gioco del calcio è se raggiungi l'obiettivo base, ossia fare un gol più dell'avversario.

    Se ottieni questo fai il tuo. 

    Dandoti il gioco del calcio apertura nelle due direzioni, puoi seguire la strada che ti riesce meglio. 

    Ribadisco, voglio vedere a fine stagione (non oggi) quante volte faremo un goal più degli avversari giocando in questo modo….

     


  19. 30 minuti fa, Bradipo76 ha scritto:

     

    Perchè ammassare giocatori nella propria metà campo viene considerato un male, quando farlo in zona d'attacco, invece (ossia il famoso pressing) tendenzialmente viene considerato un bene? 

    Trovando perfetta simmetria nel calcio, se l'ammasso nasconde una incapacità di giocare a calcio dovrebbe valere anche nelle derive di gioco che trovano favore in questo topic. 

    Chi "sa attaccare" dovrebbe essere in grado di farlo con pochi giocatori, piutttosto che con tanti .asd 

     

    Dici (giustamente) che il vero punto da raggiungere è l'equilibrio. E questa squadra appunto ha trovato il suo che le consente di vincere le partite. 

     

     

    Il punto non è ammassare giocatori in una o nell’altra metá campo. Il punto è quanti giocatori metti sopra e quanti sotto la linea della palla. 
    Se per te equilibrio è  fare 89 minuti con 11 giocatori sotto la linea della palla come avvenuto a Firenze ok, ne prendo atto.

    Ai miei occhi questo tutto è tranne che equilibrio. Comunque sia finita quella partita.

     

    Al momento non credo sia possibile continuare a ottenere questi risultati giocando questo calcio ultra-sparagnino e sono convinto che se continueremo a giocare in questo modo quello che la sorte ci ha dato finora, prima della fine del campionato la sorte se lo riprenderá.

     

    Ovviamente saró il primo ad essere stra-felice e cospargermi il capo di cenere se dovessimo fare 80 punti continuando a giocare fino a fine stagione come fatto contro Inter, Atalanta, Bologna, Milan, Lecce, Monza, Fiorentina…. Ma oggettivamente non ci credo.

     

    preciso, sono convinto che ne faremo anche piú di 80…. Ma non giocando fino alla fine in questo modo! Arriverá il momento che si dovrà cambiare per non affondare.


     

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