Vai al contenuto

DoctorDoomIII

Tifoso Juventus
  • Numero contenuti

    16000
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Days Won

    2

Risposte inseriti da DoctorDoomIII


  1. 1 minuto fa, screamer ha scritto:

    si, più che il giudizio è il rendimento che sarà condizionato dalle loro condizioni e da quanto potranno giocare

     

    saranno loro due il vero ago della bilancia per la nostra stagione

     

    senza Paul abbiamo il medesimo centrocampo della passata stagione, senza Chiesa c'è un buco in attacco, su quest'ultimo almeno possono ancora metterci una pezza anzi devono

     

     

    Il problema è che se a campionato in corso ti trovi in questa situazione è un conto, gli infortuni sono impronosticabili.

    Ma se ti trovi così con ancora un mese di mercato aperto.... poi ovviamente il vero problema sono le risorse economiche che giustamente non sono infinite neanche per noi.

     


  2. 5 minuti fa, Cristiano Ronaldo 7 ha scritto:

    A queste cifre non avrebbe senso come operazione

     

    No, non avrebbe senso.

    Allegri pare però voglia l'acquisto di un cc, e a meno di "scontri" con la società della serie "tanto pogba torna domani" o "ma se hai 14giovani bravissimi"

     

    Comunque è legata alla partenza di Arthur e lì bisogna vedere con quale formula, e risparmio economico a bilancio; per capirci se economicamente -arthur +parades = costo 0 oggi avrebbe comunque senso fare l'operazione visto che arthur "sportivamente" per la juve è il nulla.

     

     


  3. ESCLUSIVA TJ - Caso Pogba, il fisioterapista Gianluca Palmas: "Il francese ha scelto la via di Rasputin"

    05.08.2022 11:30 di Redazione TuttoJuve Twitter: @Tuttojuve_com  vedi letture
     
    ESCLUSIVA TJ - Caso Pogba, il fisioterapista Gianluca Palmas: "Il francese ha scelto la via di Rasputin"

    Sta facendo discutere la scelta di Paul Pogba e della Juventus di non ricorrere all'intervento chirurgico ma ad una terapia conservativa per recuperare dalla lesione al menisco. Per approfondire la situazione, la redazione di TuttoJuve.com ha interpellato uno dei maggior esperti italiani nella cura del ginocchio, nonchè autore di libri sulla riabilitazione del menisco, il fisioterapista Gianluca Palmas, che fornisce un punto di vista particolare sul caso dell'asso francese: 


    "Dopo una decina di giorni nei quali il talento francese ha tenuto con il fiato sospeso i tifosi juventini e d’oltralpe, e catalizzato l’attenzione mediatica del mondo calcistico, il 10 bianconero ha sciolto ogni riserva - spiega Palmas -.Nel diradarsi della cortina che ha avvolto il futuro del suo ginocchio, è stato possibile intuire quali siano le nuove priorità del giocatore, e, purtroppo per i tifosi Juventini, nonostante il lungo corteggiamento sfociato in un nuovo matrimonio, la squadra bianconera non sembra più essere in cima alle sue priorità. Già, perché leggendo tra le righe della sua scelta, che sembra aver preso insieme al fedele riabilitatore piuttosto che con la dirigenza bianconera, questa via allontanerebbe il ritorno sul campo dell’Allianz Stadium anziché avvicinarlo".

    Palmas ripercorre "le tappe che  hanno portato il “polpo” a ristilare una silenziosa classifica di priorità (sue) prima ancora che la stagione 2022-23 abbia preso inizio e minandola (forse) irrimediabilmente.

    Ogni ginocchio ha due menischi (laterale e mediale) e questi svolgono diversi compiti sia il corretto funzionamento dell’articolazione sia di protezione delle cartilagini che la rivestono. Sono strutture molto forti e dinamiche, ma possono ugualmente essere danneggiate durante la pratica sportiva, rendendola impraticabile. Di conseguenza, è necessario intervenire quando ciò avviene.

    Il caso Pogba non fa eccezione, ha subito la lesione del menisco laterale del ginocchio sinistro e così, nei giorni scorsi, è volato a Lione per essere valutato dal luminare Dr Sonnery-Cottet, e ricevere le uniche due proposte chirurgiche, diametralmente opposte fra loro.

    Il medico francese è lo stesso che ha operato Ibrahimovic soltanto pochi mesi fa, optando, in quell’occasione, per la riparazione del menisco laterale del ginocchio sinistro del fuoriclasse svedese. Anche al talento bianconero ha caldamente consigliato l’intervento di sutura del menisco, perché più logico e perché le evidenze scientifiche hanno dimostrato, in ottica futura, di assicurare una vita calcistica pressoché normale a chi si sottopone a tale intervento. Ma il prezzo da pagare era troppo alto per il 29enne francese. Rinunciare per diversi mesi al calore del pubblico bianconero, ma, soprattutto, lo spettro di dover saltare il Mondiale in Qatar che prenderà il via il 21 di novembre di questo anno, per seguire un percorso riabilitativo lento e lungo (almeno 4-5 mesi), tale da proteggere la sutura, permettere la miglior guarigione tessutale e poter ripristinare le funzioni meccanica e di protezione cartilaginea. Insomma, troppo per chi si vuole presentare al mondo da campione in carica".

    "Ma non ha neanche scelto l’alternativa - osserva Palmas -, la strada più breve, la meniscectomia, cioè la resezione parziale del menisco con conseguente percorso di recupero rapido (5-7 settimane), cosa che gli avrebbe permesso di poter partecipare regolarmente al Campionato del Mondo. Stessa strada intrapresa dal nostro capitano azzurro, Franco Baresi, al mondiale del 1994 negli USA.

    Anche questa strada prevedeva un sacrificio che Paul avrebbe pagato a rate, negli anni: rinunciare a una struttura anatomica che svolge, tra gli altri, il compito di protezione delle cartilagini articolari, esponendo l’articolazione a un rischio elevato di deterioramento e incapacità funzionale. Dunque, il rischio più che concreto di una carriera rimanente ridotta e il rischio di nuovi infortuni al ginocchio. Ma c’è di più, se per Baresi si trattava di una lesione del menisco mediale, meno soggetto a complicanze immediate, per il campione francese si tratta di una lesione del menisco laterale, più soggetto ad avere complicanze già nei primi mesi post operatori (es. dolore, gonfiore, lesione cartilaginea, ma anche nuovo intervento chirurgico e, perfino, rischio della carriera)".

    "Ed ecco che davanti alla scelta di riparare il menisco, e “salvare” il ginocchio da una possibile artrosi precoce, oppure di asportare la parte danneggiata, esponendo le cartilagini articolari a (altamente) probabili lesioni premature, l’asso juventino ha tirato fuori dal mazzo il jolly della terza via, su suggerimento del suo fidato fisioterapista, quella che possiamo definire - aggiunge Palmas - la “via di Rasputin”.

    I consigli del Dr Sonnery-Cottet (e di tutti professionisti che si sono pronunciati sui giornali di mezza Europa) a favore di un intervento di riparazione e nell’interesse del giocatore stesso, sono così diventati carta straccia. C’è chi, addirittura, avrebbe speculato che il viaggio a Lione sia stato solo un “obbligo” formale nei confronti della Vecchia Signora, perché Paul avesse già preso la decisione dentro di sé. Il parere della Juventus non è dato a sapere, anche se è lecito pensare ad una dirigenza bianconera a favore di un intervento che salvasse il ginocchio del suo assistito. Discorso super partes quello legato alla Nazionale francese, che ha probabilmente avvallato la decisione del suo faro di centrocampo, pensando ai propri interessi immediati futuri, senza preoccuparsi del futuro calcistico del calciatore, avendo tanti talenti che potrebbero sostituirlo ai Mondiali Americani del 2026. Insomma, pare chiaro che la Juventus e i tifosi bianconeri abbiano perso posizioni nella lista di priorità Pogba.

    Ma di cosa si tratta la via suggerita dal Rasputin di casa Pogba? "È, di fatto, la strada meno conosciuta ed anche la più rischiosa di tutte, quella che prevede di non sottoporsi ad alcun intervento chirurgico, né di riparazione né di asportazione del menisco, ma di lasciare tutto come si trova allo stato attuale (rotto) e, probabilmente, di rimandare l’intervento di riparazione, all’inizio del nuovo anno - continua il dott. Palmas -. Altro elemento che rafforzerebbe l’idea che per il “polpo” il Mondiale conti più della Juve e del calore dei suoi tifosi, rinunciando alla seconda metà di stagione in Serie A e tornare a disposizione di Allegri solo per la stagione 2023-24.

    Più che un percorso di recupero sembra essere un campo minato pieno di insidie. I consigli del guru, probabilmente, si basano sulla grande fiducia (eccessiva?) riposta nella forza muscolare del polpo, la quale potrebbe sopperire il grado di instabilità dato dalla lesione meniscale, e sulla lettura piuttosto ottimistica delle statistiche UEFA riguardo i calciatori che partecipano alle serie maggiori. Queste ultime suggeriscono che il 70% dei calciatori che hanno sofferto una lesione meniscale, sono ritornati a giocare ai livelli pre-infortunio. Suggeriscono che chi si è operato ha avuto il 40% di possibilità in più di tornare su quei livelli, che si è potuto rimandare l’intervento ad un secondo momento, che il rischio di re-infortunio è stato del 5%. Ma ci sono anche altri dati, un poco nascosti, nelle statistiche UEFA e che hanno un’importante rilevanza nel caso Pogba. Due su tutte, i giocatori trentenni e coloro che compiono la fase difensiva di pressing, hanno una prognosi peggiore di tornare ai propri livelli di performance che avevano prima dell’infortunio. Parte dell’identikit del polpo.

    Per chi decide seguire questa via conservativa, come farà il talento bianconero, non mancano le incognite legate alla penuria di studi che abbiano valutato i risultati di un trattamento conservativo su calciatori d’alto livello. Come è, appunto, Pogba.

    Non solo, c’è una penuria ancor più marcata di studi di alto livello che descrivano “il cosa” e “il come” fare in caso di lesioni meniscali isolate, cioè quelle lesioni che avvengono senza interessamento di altri legamenti del ginocchio. Perché le lesioni del menisco laterale avvengono, solitamente, in concomitanza con il crociato anteriore. Ma non è il caso di Pogba. L’unico studio randomizzato e controllato (per intenderci, uno di quelli che farà la storia) e che ha dato risultati positivi per lesioni meniscali isolate in pazienti giovani e attivi, ma non di alto livello sportivo, è stato appena pubblicato. Il fuoriclasse non può rispecchiarsi in questa popolazione di sportivi, lui che è un calciatore d’élite, che affronta ritmi di gioco frenetici e intensi, che spende molte più energie di un atleta non elitario. Per calciatori come loro, la meta non può essere il ritorno in campo ma il ritorno ai livelli di performance pre-infortunio.

    Ma ciò che lascia ancora più perplessi  - prosegue il fisioterapista - è la (sotto)stima che si è fatta circa la durata del trattamento conservativo a cui dovrà sottoporsi. Nello studio d’alto livello il programma è stato portato avanti per 12 settimane, per il francese ne sono state previste solamente 5! Insomma, in barba ai luminari e agli studi scientifici, l’asso francese si prepara ad intraprendere un percorso di recupero tutt’altro che facile e lineare, che dovrebbe portarlo sui campi in breve tempo.

    La domanda finale è come tornerà a giocare? Con quale intensità, con quale grinta, con quale incisività nelle trame di gioco di Allegri? Senza essere dei grandi indovini si può presumere che vedremo un Pogba lontano dalle performance che ci si potrebbe aspettare, così da preservare il ginocchio per il Mondiale, sempre che non ci siano altri intoppi, per poi sottoporsi all’intervento di riparazione ad inizio 2023 e ritornare sui campi soltanto a fine stagione. Un po’ lontano da quello che era il sogno dei milioni di tifosi juventini sparsi per lo Stivale, ma, soprattutto, divergente dall’idea che avevano i dirigenti della Juventus, avendo puntato tutto sulla figura di Pogba per l’ennesimo anno del rilancio in Europa", conclude il dott. Gianluca Palmas.


  4. 1 minuto fa, Cene ha scritto:

    L'anno scorso ha giocato pure poco...dipende anche dal contesto in cui giochi...è chiaro che se ti trovi a giocare con Mbappè, Neymar, Messi e tu sei un povero str**** che si chiama Di Maria i tuoi numeri per forza di cose risultano un po' sacrificati .asd 


    come detto il problema non è chiesa+vla+dimaria

     

    ma le riserve, hai solo kean capace di segnare qualche gol.


  5. 1 minuto fa, TPN ha scritto:

    Su questo siamo purtroppo d’accordo..

    infatti sinceramente io spero nell’arrivo di qualche esterno perché se non altro in mancanza di gioco almeno inizieremmo ad allargare un po’ il campo, a mio avviso sarebbe già un passo avanti 


    non voglio essere ipercritico ma ci serve più di un passo avanti se realmente si vuol puntare a vincere il campionato non solo a parole.


  6. 14 minuti fa, Cene ha scritto:

    Eh m*****a perchè Dybala e Morata proprio gol a raffica eh .asd Di Maria ha fatto pure stagioni da 20 gol e fa l'attaccante esterno, Morata facendo la punta i 20 gol in stagione non li hai mai superati, Dybala li ha superati 5 anni fa l'ultima volta...oltretutto andrai a utilizzare un modulo con due esterni offensivi e un centravanti...a meno che non hai gente tipo Ronaldo, Messi, Neymar, Salah, Manè e compagnia esterni offensivi da più di 20 gol in stagione si fa fatica a trovarne .asd degli esterni offensivi del Milan quello che ha segnato di più l'anno scorso è stato Leao con 11 gol che assieme a Giroud è stato pure il miglior marcatore della squadra. Eppure lo scudetto lo han vinto lo stesso anche senza 10 giocatori da 50 gol .asd inizia a mettere in campo una qualità offensiva adeguata e vedrai che i gol arrivano comunque...


    infatti il bilan ha vinto con un gioco di squadra che noi non abbiamo e non avremo.


    su di maria me lo auguro ma gli ultimi 2 anni non è andato olre i 5 a stagione.

    dybala 5 (in poco più di metà partite) e 15

    morata 20 e 12

     

    non mi paiono proprio gli stessi numeri

     

    ma se di maria ritorna quello di 4 anni fa allora va benissimo


     

    comunque non equivocare, a me chiesa+vla+dimria va benissimo sul fronte capacità realizzativa, non ho nulla da chiedere di più.

     

    il problema è la panchina.

     


  7. 13 minuti fa, TPN ha scritto:

    Ma intanto avere un numero presentabile di cross (di qualità ovviamente, non roba buttata a caso in mezzo) ti cambierebbe la vita..

    1)perché inizieresti finalmente ad allargare un po’ le difese avversarie, che scorso anno hanno avuto vita semplicissima perché difendevano solo il centro non avendo noi nessuno che cercasse il fondo (tolto Cuadrado)

    2)perché inizieresti a sfruttare Vlahovic come Dio comanda e pure i centrocampisti in inserimento.. a me la storia “tizio non ha X gol nei piedi” fa sempre sorridere, è vero che c’è gente con più senso del gol di altra, ma il calcio è pure pieno di giocatori mediocri che messi nel contesto adatto e serviti a dovere hanno segnato molto più del previsto..

     

    poi ovvio che se uno si aspetta che Zakharia o Locatelli si inventino i gol da soli ciao, ma se magari ci fosse una struttura di squadra diversa la loro produzione aumenterebbe 


    sono considerazioni giuste ma che implicano un cambio totale di gioco della juve (e non solo i cross) che oggi non vedo.


  8. 32 minuti fa, Cene ha scritto:

    Ripeto che anche Di Maria i gol li ha sempre fatti eh .asd così come Pogba...la rosa di suo è forte, purtroppo gli infortuni dipendono dalla sorte...non puoi far finta che i giocatori infortunati non esistano...perchè occupano comunque un posto in rosa e hanno comunque dei costi...non è che puoi dire si rompe Pogba prendo Milinkovic Savic o si rompe Chiesa prendo Neymar...va tamponato finchè non rientrano e si spera che rientrino prima possibile, altro non si può fare

     

    Di Maria ha fatto i suoi gol, che non sono la quantità di un finalizzatore.

    Non fa i gol di un Dybala o di un Morata.

     

    Non puoi neanche avere 8 laterali che crossano in un'area vuota.


  9. 11 minuti fa, Cene ha scritto:

    Al momento a pieno regime avresti questa rosa...

     

    Scesny (Perin/Pinsoglio)

    Danilo (De Sciglio), Bremer (Rugani), Bonucci (Gatti), Alex Sandro (Pellegrini)

    McKennie (Zakaria/Rovella), Locatelli (Fagioli/Arthur), Pogba (Rabiot/Miretti)

    Di Maria (Cuadrado), Vlahovic (Kean), Chiesa (?)

     

    Schifo sicuramente non fa...anzi...è na gran bella rosa con tutte le carte in regola per poter vincere il campionato, a rompere il c**** e a complicarti la vita son sti m*****a di infortuni. Poi adesso entrerà anche Kostic che ti coprirà la mancanza sul vice Chiesa e probabilmente entrerà Paredes per Arthur con Locatelli che verrà spostato sulla mezzala destra...e dovrà uscirne comunque un altro (o Rovella o Rabiot a sto punto) perchè 26 non li puoi iscrivere. Bisogna stringere il c**o i primi periodi e sperare di ritrovare Pogba e Chiesa prima possibile

     

    Tutto il gioco e le speranza si appoggeranno su Vla, abbiamo solo 3 finalizzatori, di cui Kean è una mezza incognita come rendimento e Chiesa dite tutti tornerà appieno solo tra mesi.
    E' un bel rischio.


  10. Juve, il caso Pogba. Il dottor Tencone: "Si rischia di perder tempo"

    Il direttore di Isokinetic Torino, ex responsabile dell’intero settore medico bianconero: "Il non intervento è una scelta che va rispettata, però la scienza medica la sconsiglia"
    Fabio Riva
    04.08.2022 07:17
    4 MIN 
     
    Juve, il caso Pogba. Il dottor Tencone: "Si rischia di perder tempo"© Juventus FC via Getty Images

    TORINO - Già a caldo, pronti via, il professor Fabrizio Tencone ci aveva aiutato a capire la situazione di Paul Pogba: le doppie possibili strade dell’intervento al menisco lesionato (meniscectomia o sutura), i tempi di recupero (rispettivamente uno/due mesi oppure 3/4 mesi), le conseguenze.
    Ora che Paul Pogba ha preso la sua decisione - il non intervento - Tencone diventa persona giusta, e competente, per capire la ratio di tale scelta. E gli effetti. Lui che ora è direttore di Isokinetic Torino e che in passato per lungo tempo è stato medico o responsabile dell’intero settore medico della Juventus. 
     
    Professor Tencone, cosa succederà ora?
    «Nelle prossime cinque settimane il giocatore riprenderà progressivamente gli allenamenti. Non ci sono delle cure particolari. Quel menisco è rotto e nessuna cura del mondo lo riaggiusterà. Rimarrà rotto. Tuttavia il pezzettino di menisco che si è staccato potrebbe iniziare a dare sempre meno fastidio e dolore a patto che, come si dice in gergo, non “incastri il inocchio” e non lo “mandi in blocco”. Pogba potrebbe anche non sentire fastidio per niente, nel migliore dei casi. E quindi riprendere progressivamente gli allenamenti». 
     
    Cosa vuol dire che il ginocchio “va in blocco”?
    «Vuol dire che il ginocchio è bloccato dentro perché il pezzettino rotto si incastra nell’articolazione: il giocatore sente di non riuscire a distendere o piegare il ginocchio fino in fondo. Lo sente bloccato, appunto». 
     
    Cosa può creare questo tipo di criticità?
    «Il problema non è tanto correre o prendere un colpo, il problema è saltarci sopra con la rotazione. Pogba peraltro ha un gioco particolare, fa tutti quei numeri: si ferma, torna indietro, cambia passo... Questa specificità aumenta un po’ il rischio che il ginocchio si blocchi. Poi, per carità, non è che capiti nulla di grave: verrebbe operato in quel momento lì. Però vuol dire ricominciare da capo tutto il discorso». 
     
    A livello di preparazione quanto incidono questi 35 giorni di “attesa”?
    «Beh, in tutto questo periodo il giocatore è fermo. Ricomincerà una fase di preparazione vera soltanto quando sarà completamente a posto. Le prime due o tre saranno riabilitazione: corsetta, piscina. Solo le ultime settimane saranno di preparazione vera». 
     
    Una volta passate le 5 settimane servono accortezze particolari?
    «No, a quel punto no. Altrimenti non avrebbe senso... Dopo le cinque settimane Pogba può allenarsi regolarmente» 
     
    C’è il rischio che si riproponga il fastidio?
    «A quanto risulta, c’è un rischio del 50 e 50».  
     
    Invece con l’operazione?
    «Con l’operazione si asporta il pezzettino rotto e non c’è più niente che si possa incastrare. Potrebbero esserci problemi solo con una nuova rottura, ma si tratta proprio di avere un altro infortunio». 
     
    Ma in sostanza quali sono i vantaggi di scegliere di non farsi operare?
    «Mah, ipotizzo che sia una scelta del giocatore. Immagino che la società l’abbia accettata e autorizzata, anche perché non puoi certo fare operare un giocatore contro la sua volontà, consapevole del fatto che a fronte di qualche eventuale vantaggio per il giocatore vi sono invece dei sicuri svantaggi per il club. La scelta medica, non della società, la scelta degli esperti medici di tutto il mondo in questi casi consiglia di fare ciò che fanno tutti i giocatori: togliere subito il pezzettino rotto. Se Pogba l’avesse fatto immediatamente dopo l’infortunio, avrebbe già guadagnato una settimana-dieci giorni».

    • Like 1

  11. 4 minuti fa, screamer ha scritto:

    può anche essere ma penso la società preferisse l'intervento per averlo a piena disposizione a gennaio con il problema risolto

     

    lui non voleva saltare i mondiali ed è stato accontentato

     


    può darsi, ma non mi riferisco a ciò che ha spinto verso una certa decisione quanto al fatto che così la società è “giustificata” nel non intervenire sul mercato.


  12. Che ci sia un rischio ricaduta più alto senza operazione o che la terapia conservativa possa comunque non permettergli di superare il dolore e richieda altro tempo lo sanno tutti, medici, pogba e juventus, non è questione di gufi o altro.

     

     

    Quindi chi non è ateo preghi che per una volta la fortuna ci assista.


  13. 13 minuti fa, screamer ha scritto:

    se decide di operarsi dopo il mondiale non è che sia poi cosi conveniente per la società, si certo avresti il tempo per cercare altro ma intanto lo stipendio glie lo devi pagare

     

    secondo me si corre il rischio di averlo disponibile solamente per due mesi scarsi in tutta la stagione


    Conviene che non deve andare a comprare qualcuno oggi, cosa che, per un certo profilo, avrebbe richiesto un investimento non da poco.

    poi a gennaio si vedrà, come fu fatto l’inverno scorso.

     

    il rischio che si butti l’anno c’è, ma non si fa mercato per un “rischio”.


  14. 2 minuti fa, Mandalorian ha scritto:

    News su Pogba?

    L'equipe prospetta due scenari con due operazioni diverse

    Ricostruzione del tendine > mondiali KO

    Sutura del tendine > mondiali OK - opzione prevista.

    Neanche presa in considerazione dal suo entourage la proposta Juve conservativa sul.trattamento e non sull'operazione

    In entrambi i casi giocherà con continuità probabilmente da Gennaio 2023 con la nostra maglia....bella M***A.

    Praticamente OUT l'eterno infortunato Dybala e IN il neo infortunato Pogba.

    Non mi sembra sia cambiato nulla per il momento 

     

    tendine?


  15. 4 minuti fa, Tiger Jack ha scritto:

    Allora, sto consulto è iniziato o il "Professorone" sta ancora a fa colazione?

     

    il consulto prevede farsela a piedi da Torino a Lione e poi verificare lo stato del menisco. :sisi:

    • Haha 2

  16. 3 ore fa, Squall_Leonhart ha scritto:

     

    Questa tempistica è relativa alla prima delle 3 ipotesi di cui si è parlato dopo i primi giorni.

     

    Non prevede un intervento ma esclusivamente riposo e fisioterapia.

     

    Ovviamente cosa significa?

     

    1) alte (o comunque decisamente maggiori) probabilità di ricaduta, molto spesso l'intervento poi viene fatto, diciamo che è una soluzione adatta se magari ti trovi a marzo e vuoi comunque puntare a stringere i denti per tornare per la fine della stagione per poi operarti subito dopo.

     

    2) il rischio che fino al mondiale il giocatore abbia il timore anche solo di poggiare il piede per terra (esagero ovviamente) proprio per non "ricadere" nel problema che a quel punto quale che fosse gli precluderebbe il mondiale.

     

     

×
×
  • Crea Nuovo...