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emanuele732001

Bergamo

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Joined: 21-Nov-2005
244 messaggi
Inviato (modificato)

Scusate se clone, non l'ho visto da nessuna parte

« Quanto parlavo con l’Inter...»

BERGAMO «Erano scontenti dei risultati Ma tutti mi chiamavano, mica era vietato»

MARINA SALVETTI

BUONGIORNO Bergamo, le nuove intercettazioni le danno finalmente ragione...

«Ci sono voluti quattro anni, ma poi la verità è venuta a gal­la. E’ dal primo giorno delle in­dagini che vado ripetendo la stessa cosa».

E cioè che lei in qualità di designatore arbitrale parla­va con i dirigenti di tutte le squadre e non soltanto con Moggi.

«Certo, i regolamenti non lo vietavano. Tutti mi chiamava­no, ero un po’ il parafulmine delle lamentele dei dirigenti. Ma, ribadisco, ne parlai per la prima volta a Matrix da Men­tana già nel 2006».

Nella stagione in cui il suo telefono è stato sotto con­trollo, il 2004-05, con i diri­genti di quale squadra ha avuto più frequentazioni te­lefoniche?

«Direi l’Inter, perché aveva qualche problema, era scon­tenta dei risultati. Dopo il giro­ne d’andata, su 19 gare ne ave­va pareggiate 13 e c’era la con­vinzione che i mancati risulta­ti fossero dovuti alle antipatie degli arbitri nei loro confronti. Quindi parlavo più spesso con i nerazzurri».

Con Moratti e Facchetti?

«Più con Facchetti che con Mo­ratti perché lo conoscevo da più tempo ed eravamo più in con­fidenza ».

E che cosa le diceva?

«Era preoccupato per la squa­dra, sottolineava gli errori arbi­trali e io ribattevo quali com­portamenti sbagliati assume­vano i suoi giocatori».

Era lei a chiamare oppure anche Moratti e Facchetti le telefonavano?

«Chiamavo io e chiamavano lo­ro. Anche con gli altri presiden­ti succedeva la stessa cosa».

Si parla di 160 telefonate di Cellino, il presidente del Ca­gliari...

«Onestamente non sono anda­to a contarle».

Con quali altri presidenti parlava?

«Oltre a Juve, Inter e Milan, con Cipollini del Bologna, Spi­nelli del Livorno, Semeraro del Lecce, Preziosi del Genoa. Lo stesso Aliberti, della Salernita­na, in un interrogatorio ha am­messo che se la sua squadra aveva problemi arbitrali e chiamava me».

Era una consuetudine, dun­que.

«Non solo. Era stata una preci­sa richiesta per umanizzare l’ambiente e migliorare i rap­porti tra arbitri, giocatori e so­cietà. Avevamo iniziato un per­corso che prevedeva almeno due incontri all’anno tra le va­rie componenti».

Però con i dirigenti di Ju­ventus, Inter e Milan andò anche a cena.

«E’ vero e non l’ho mai negato. Sapevo che quello sarebbe sta­to il mio ultimo anno, a fine stagione avrei dato le dimissio­ni, vidi che tutte e tre le squa­dre dovevano ancora giocare a Livorno e invitai i dirigenti a casa mia. Il primo fu Facchet­ti, poi toccò a Galliani che all’ul­timo declinò perché era il pe­riodo di elezione del presiden­te di Lega. Infine, alla penulti­ma giornata, quando la Juve aveva già matematicamente vinto lo scudetto, vennero Mog­gi e Giraudo».

Veniamo alla famosa inter­cettazione in cui chiede a Moratti se gli vanno bene Gabriele o Palanca per la sfida con il Bologna di cop­pa Italia, nel gennaio 2005.

«Erano due arbitri sospesi per­ché sotto inchiesta per la cosid­detta “combriccola romana”. A dicembre si chiuse l’indagine con l’archiviazione e loro ven­nero reintegrati: avevano il morale sotto terra, pensai di mandarli ad arbitrare Bolo­gna- Inter e Milan-Palermo per riabilitarli e dargli fiducia. Te­lefonai a Moratti e Galliani spiegandogli la situazione».

Nell’intercettazione però Moratti le disse che sarebbe andato a trovare l’arbitro prima della partita: non è proprio la prassi...»

«E’ legato al ragionamento che le ho fatto prima. Moratti è sta­to disponibile a rassicurare Gabriele, che ritornava dopo sei mesi».

In un’intercettazione Moggi si arrabbia con l’assistente Copelli minacciando di far­lo cancellare dalla lista per i Mondiali 2006, cosa che poi non avvenne...

«Sono stato io a inserirlo, ero nella commissione arbitri del­la Fifa e lui era uno dei più bra­vi. Sia chiaro, non tutto quello che diceva Moggi accadeva. Per esempio, dopo il famoso Reggina-Juventus era così in­furiato che voleva che Papare­sta fosse fermato. Invece la do­menica successiva arbitrò re­golarmente ».

Ma lei e Moggi vi sentivate spesso, però...

«Spesso, poi. Nei verbali com­pare una sola telefonata tra noi due».

Quella della griglia....

«Sì, in una chiamata di un’ora parlammo anche di griglie. Ma non ci vuole tanto per capire come venivano composte. In prima fascia c’erano sempre Juve, Inter e Milan, e a loro si abbinavano gli arbitri migliori e più in forma. E poi se un ar­bitro aveva avuto problemi con una squadra, chessò un rigore o un’espulsione discussa, evi­tavamo di inserirli nella stessa griglia».

In un’altra intercettazione con Moratti, il presidente fa i complimenti a Bertini do­po Inter-Samp 3-2: ma non era un arbitro che faceva parte della “cupola” pro Ju­ventus?

«Significa che questa “cupola” faceva acqua da tutte le parti».

Modificato da emanuele732001

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Joined: 07-May-2009
2698 messaggi

"forse qualcosa sar

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Joined: 27-Apr-2006
7043 messaggi

Se anche le altre telefonate che usciranno saroanno dello stesso tenore, basta e avanza per riaprire un processo sportivo, come minimo... Dai c****, daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!

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