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Socrates

Martin Cáceres

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Why Martin Caceres Was Always the Odd Man Out at Juventus | News, Scores,  Highlights, Stats, and Rumors | Bleacher Report

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Caceres è passato veloce come una stella cadente nella storia juventina, ma è riuscito a lasciare traccia di se stesso, del suo carattere, del suo temperamento e della sua simpatia.

Ha iniziato la carriera nel Defensor Sporting nella prima divisione del campionato uruguayo, esordiendo nel 2006 con 17 presenze, nel gennaio 2007 è convocato dalla selezione nazionale under 20 per il torneo sudamericano disputato in Paraguay, Martin si impone a rivelazione del torneo arrivando con l'Uruguay al terzo posto, su di lui questo giovane e arcigno centrale difensivo arrivano immediatamente i club europei, i più veloci a chiudre sono gli spagnoli del Villareal, che a loro volta girano il ragazzo in prestito al Recreativo Huelva, nella fila del club andaluso, Martin detto el pelado disputa una grande stagione dando prova di grande personalità ed affidabilità difensiva.

Il Barcellona lo vuole e paga per lui una cifra vicino ai 16 milioni di euro, sembrava l'erede naturale di Puyol, invece nella stagione dei trionfi blaugrana el pelado trova poco spazio il suo rapporto col tecnico Guardiola non è idilliaco, così il suo manager Daniel Fonseca lo porta a Torino, alla Juve che Fonseca ben conosce, alla Juve del suo amico Ferrara, grande ex difensore chiamato a guidare i bianconeri nella difficile ricostruzione post-calciopoli, qui viene impiegato principalmente come laterle destro anzichè da centrale,nessun problema per Martin che fà della polivalenza tattica un'arte, per lui centrale come laterale tanto a destra come a sinistra non fà differenza, il suo è un calcio fatto di passione, di corsa e sudore, di grinta e caparbietà, un calcio tipicamente uruguayo, già Uruguay il piccolo paese dalla grande tradizione calcistica, paese che vinse le prime olimpiadi quando non c'erano ancora i mondiali, che vinse i primi mondiali, che diede al calcio il primo grande fuoriclasse, quel Josè Leandro Andrade, la meraviglia nera che sorprese negli anni venti gli europei che non conoscevano il dribbling, dopo Andrade tanti altri campioni da Nasazzi a Scarone a Obdulio Varela a Walter Gomez, già proprio quel Walter Gomez che per vederlo giocare la gente non mangiava, fino ai Francescoli e ai Montero.

Purtroppo la stagione bianconera si è chiusa male, ma lui Martin è stato uno dei pochi a salvare l'onore, uno dei pochi a lottare fino all'ultimo minuto proprio come vuole la tradizione celeste, uno dei pochi a regalare rari sorrisi ai tifosi juventini.

Con l'arrivo della nuova dirigenza Martin non viene confermato, forse si è avuto qualche dubbio sulle sue condizioni fisiche, forse non lo si è ritenuto adeguato alle esigenze del nuovo mister, forse più sempicemente non si è creduto in lui, così dopo solo una stagione lascia Torino, i colori bianconeri per tornare in Spagna al Sevilla, ma lascierà a Torino un buonissimo ricordo sotto il profilo personale, manca ad buona parte della tifoseria la sua grinta e il suo ardore che profumavano tanto di celeste.

baxinho romario

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Martin Caceres Wallpaper

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Caceres è ufficialmente un giocatore della Juventus

Il difensore torna in bianconero

 

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FONTE

 

 

Martin Caceres è nuovamente un giocatore della Juventus. 

 

“E’ un gradito ritorno, quello di Martin Caceres, che da oggi è ufficialmente – e nuovamente – un giocatore della Juventus. Per il difensore si tratta della terzaesperienza in bianconero, dopo quella nella stagione 2009/10, quando era arrivato in prestito dal Barcellona, e quella dal 2012 al 2016, provenienza Siviglia. Ora torna a Torino nuovamente con la formula del prestito, grazie all’accordo siglato con la Lazio.


ACCORDO CON LA LAZIO PER L’AQUISIZIONE TEMPORANEA DEL CALCIATORE MARTIN CACERES

 

Torino, 29 gennaio 2019 – Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver perfezionato l’accordo con la società S.S. Lazio S.p.A. per l’acquisizione a titolo temporaneo, fino al 30 giugno 2019, del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Jose Martin Caceres Silva a fronte di un corrispettivo di € 0,6 milioni interamente pagabile nella stagione corrente.

 

Caceres è uno di quei giocatori che ha contribuito, con le sue prestazioni e i suoi gol, spesso pesantissimi, al glorioso ciclo di successi della storia recente bianconera. Il suo palmarès parla chiaro: 5 campionati consecutivi (2012-13-14-15-16), 2 Coppe Italia (2015-2016), 3 Supercoppe italiane (2012, 2013, 2015) e un totale di 110 partite e 7 reti.  Nazionale urugaiano, classe ’87 (86 presenze e 4 gol con La Celeste, con la quale ha vinto una Copa America e disputato 3 Mondiali, tra cui quello in Russia), Caceres ha esordito con il Defensor di Montevideo, prima di iniziare la propria carriera in Liga, tra Villareal, Recreativo De Huelva e Barcellona. Dopo la sua seconda esperienza con la Juventus ha vestito la maglia del Southampton in Premier League e quelle di Hellas Verona e Lazio in Serie A. Oltre a portare la propria esperienza internazionale e la conoscenza approfondita del mondo Juve, El Pelado è un difensore dotato di grande tecnica, dinamismo, duttilità, potendo giocare sia in posizione centrale, che sull’esterno, e un invidiabile senso del gol. Aveva infatti inaugurato la prima pagina delle proprie precedenti “vite” bianconere andando a segno: all’esordio nel 2009, a Roma, contro la Lazio, e all’esordio nel 2012, addirittura con una doppietta nella semifinale di andata di Coppa Italia con il Milan. 

 

Ora inizia la sua terza esperienza in maglia bianconera, e l’augurio è che possa continuare con tanti altri successi insieme alla Juventus. Bentornato, Martin!”

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1947398563_Juve2017.jpg.deced29b2cf9e3431d7268c59c8dcc63.jpgMARTIN CACERES  1675541255_Juventus2004-2017.jpg.83e3431016e175d8bac0dc7167a12c81.jpg  

 

Welcome back, Martin Caceres! - Juventus

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Martín_Cáceres

 

 

Nazione: Uruguay Uruguay
Luogo di nascita: Montevideo
Data di nascita: 07.04.1987
Ruolo: Difensore
Altezza: 178 cm
Peso: 75 kg
Nazionale Uruguaiano
Soprannome: El Pelado

 

 

Alla Juventus dal 2009 al 2010, dal 2012 al 2016 e 2019

Esordio: 12.09.2009 - Serie A - Lazio-Juventus 0-2

Ultima partita: 26.05.2019 - Serie A - Sampdoria-Juventus 2-0

 

119 presenze - 7 reti

 

6 scudetti

2 coppe Italia

3 supercoppe italiane

 

Copa America 2011

 

 

 

José Martín Cáceres Silva (Montevideo, 7 aprile 1987) è un calciatore uruguaiano, difensore svincolato della nazionale uruguaiana.

 

Nella sua carriera ha conseguito un treble con il Barcellona nella stagione 2008-2009, vincendo campionato spagnolo, Coppa del Re e UEFA Champions League, e conquistato 6 campionati italiani (tra il 2012 e il 2019), 2 Coppe Italia (2015 e 2016) e 3 Supercoppe di Lega (2012, 2013 e 2015) con la Juventus.

Con la nazionale ha vinto la Copa América di Argentina 2011 e preso parte all'edizione di Brasile 2019, oltre ad avere partecipato ai Mondiali di Sudafrica 2010, Brasile 2014 e Russia 2018, e alla Confederations Cup di Brasile 2013. In ambito giovanile, con l'Uruguay Under-20 è stato terzo classificato al Sudamericano Sub-20 di Paraguay 2007, e ha preso parte al Mondiale Under-20 di Canada 2007.

 

Martín Cáceres
Martín Cáceres against Chile.jpg
Cáceres con la maglia dell'Uruguay nel 2013
     
Nazionalità Uruguay Uruguay
Altezza 178 cm
Peso 75 kg
Calcio Football pictogram.svg
Ruolo Difensore
Squadra Flag of None.svg svincolato
Carriera
Squadre di club
2005-2007   Defensor 26 (4)
2007   Villarreal 0 (0)
2007-2008    Recreativo Huelva 34 (2)
2008-2009   Barcellona 14 (0)
2009-2010    Juventus 21 (1)
2010-2012   Siviglia 39 (2)
2012-2016   Juventus 89 (6)
2017   Southampton 1 (0)
2017-2018   Verona 14 (3)
2018-2019   Lazio 10 (1)
2019    Juventus 9 (0)
2019-2021   Fiorentina 56 (3)
2021-2022   Cagliari 14 (1)
2022   Levante 10 (0)
Nazionale
2007 Uruguay Uruguay U-20 11 (0)
2007- Uruguay Uruguay 114 (4)
Palmarès
 
Transparent.png Campionato sudamericano Under-20
Bronzo Paraguay 2007
Transparent.png Copa América
Oro Argentina 2011

 

Biografia

È soprannominato El Pelado, nomignolo derivante dal fatto che, da bambino, la madre gli rasò a zero i capelli. Ha due figli, nati rispettivamente nel 2006 e nel 2014.

Caratteristiche tecniche

È un difensore centrale, ma può rivestire ogni ruolo del reparto arretrato, sia nello schieramento a quattro che in quello a tre, ben comportandosi all'occasione anche come esterno in un centrocampo a cinque. Fa della grinta e della personalità i suoi punti forti.

Massimiliano Allegri, nel descrivere le sue caratteristiche, parlò di lui come un difensore che gode nel portare l'avversario al duello uno contro uno, oltre che essere dotato di un ottimo piede.

Calciatore affidabile, è dotato di grande concentrazione che difficilmente gli consente di sbagliare l'approccio alle partite. È stato inoltre descritto dai suoi compagni della Juventus anche come un ottimo uomo spogliatoio.

Carriera

Club

Inizi e Barcellona

Inizia la sua carriera in patria con il Defensor Sporting, squadra della quale diventa capitano ad appena diciannove anni. In totale colleziona 26 presenze segnando 4 reti. Nel febbraio del 2007 firma per il Villarreal per cinque anni, con un trasferimento gratuito dal Defensor. Il Villarreal lo gira immediatamente al Recreativo de Huelva per la stagione 2007-2008. Il 9 gennaio 2008 segna una rete fondamentale contro lo stesso Villarreal, in una gara di Coppa del Re vinta dal Recreativo per 1-0. Nella stagione giocata a Huelva totalizza 34 presenze e due gol.

Il 4 giugno 2008 il Barcellona si assicura le sue prestazioni, pagando il cartellino 16,5 milioni di euro e inserendo una clausola rescissoria di 50 milioni di euro valida fino alla fine del 2012. Nella stagione 2008-2009 trova poco spazio in Blaugrana, concludendo l'esperienza in terra catalana con 14 presenze nella Liga, 7 in Coppa del Re e 3 in Champions League, ma contribuendo, pur da comprimario, alla vittoria di uno storico treble.

Juventus e Siviglia

Il 7 agosto 2009 viene ufficializzato il suo passaggio dal Barcellona alla Juventus, in prestito con diritto di riscatto fissato a 12 milioni. Il successivo 12 settembre, al suo esordio coi bianconeri segna il suo primo gol, sbloccando la partita poi vinta 2-0 contro la Lazio all'Olimpico. Col tempo riesce a ritagliarsi uno spazio da titolare sulla fascia destra, approfittando dei continui infortuni di Zebina e vincendo la concorrenza di Grygera; in seguito, una pubalgia lo costringe a stare a sua volta fuori dai campi per alcuni mesi. Al termine di una stagione comunque positiva sul piano personale, la Juventus decide tuttavia di non riscattarlo a causa dell'elevato prezzo, di conseguenza il giocatore torna nei ranghi della squadra catalana.

Il 30 agosto 2010 viene ceduto in prestito dal Barcellona al Siviglia. Martín riesce a giocare con continuità soprattutto nella seconda metà della stagione, dopo la cessione di Konko. La stagione per gli andalusi parte male, con l'eliminazione ai play-off di Champions League e con l'esonero già a settembre dell'allenatore. A fine stagione il Siviglia raggiunge il quinto posto e la qualificazione all'Europa League. Il 31 maggio 2011, il Siviglia ne riscatta il cartellino per 3 milioni di euro, più altri 1,5 milioni in base alle prestazioni della squadra nelle stagioni future. Nella sessione di mercato di gennaio 2012, torna alla Juventus con la formula del prestito.

Primo ritorno alla Juventus

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Cáceres alla Juventus nel 2013, nel corso della sfida di Champions League in casa del Real Madrid

 

Il 27 gennaio 2012, su spinta dello stesso giocatore, ritorna alla Juventus con un prestito oneroso di 1,5 milioni di euro fino al termine della stagione. Fa il suo secondo esordio coi colori bianconeri il successivo 8 febbraio, nella semifinale di andata della Coppa Italia in casa del Milan, e anche stavolta trova subito il gol, assurgendo anzi a match winner grazie a una decisiva doppietta che vale il 2-1 dei torinesi. Si ripete sottorete il 25 marzo in Serie A, siglando il vantaggio nel derby d'Italia poi vinto 2-0 contro l'Inter. A fine campionato vince il suo primo trofeo con la maglia juventina, lo scudetto, che arriva sul campo neutro di Trieste il 6 maggio 2012, a una giornata dal termine, grazie al 2-0 sul Cagliari e alla contemporanea sconfitta dei rivali milanisti nella stracittadina. Tale trionfo fa scattare la clausola contrattuale circa l'obbligo di riscatto, che la società torinese esercita il 25 dello stesso mese sborsando 8 milioni di euro.

Un infortunio rimediato nell'estate del 2012, durante il Trofeo TIM, costringe l'uruguaiano a saltare la vittoriosa trasferta cinese della Supercoppa italiana. Il 20 ottobre successivo realizza di testa la sua prima rete stagionale, nella vittoria casalinga in campionato per 2-0 contro il Napoli. Il 5 maggio 2013, grazie al successo interno della Juventus sul Palermo per 1-0, conquista con tre giornate d'anticipo il secondo scudetto consecutivo.

Il 2013-2014 non inizia nel migliore dei modi per Cáceres, che a causa di un infortunio è costretto a saltare la prima parte dell'annata, rientrando nei ranghi a fine ottobre in occasione della sfida di Champions League in casa del Real Madrid. Nel corso della stagione incrementa il suo minutaggio soprattutto nelle competizioni europee, trovando l'unica rete stagionale il 18 dicembre 2013, in Coppa Italia contro i cadetti dell'Avellino. Il 4 maggio 2014, dopo la vittoria del Catania sulla rivale Roma, con tre turni d'anticipo l'uruguaiano inanella il terzo scudetto di fila alla Juventus.

Come la precedente, anche la prima parte dell'annata 2014-2015 vede l'uruguaiano vittima di un infortunio, rimediato nel 3-2 interno alla Roma dei primi d'ottobre, che lo tiene fermo per tre mesi. L'11 gennaio 2015, al ritorno in campo, segna la seconda rete bianconera nel successo 3-1 in casa del Napoli; un paio di mesi dopo, tuttavia, incappa in un nuovo infortunio che pone fine anticipatamente alla sua stagione.

Il 2015-2016 lo vede giocare da titolare la sfida di apertura dell'annata, la Supercoppa italiana vinta 2-0 a Shanghai contro la Lazio. Tuttavia, ulteriori guai muscolari lo tengono lontano dai campi nelle successive settimane. Nella notte fra il 28 e 29 settembre 2015 il giocatore è inoltre protagonista di un incidente automobilistico a Torino, da cui esce incolume; ciò nonostante, il riscontro di un tasso alcolemico superiore ai limiti di legge porta la Juventus a escluderlo temporaneamente dalla prima squadra. Successivamente reintegrato in rosa, il 3 febbraio 2016 incappa in un ennesimo infortunio nella sfida casalinga di campionato contro il Genoa, rimediando una lesione del tendine d'achille destro che lo costringe a un intervento chirurgico e a chiudere anzitempo la sua seconda esperienza torinese; il difensore va in scadenza di contratto e il successivo 30 giugno si svincola dal club bianconero.

Southampton e Verona

Dopo vari mesi d'inattività, il 16 febbraio 2017 si accorda con gli inglesi del Southampton, con cui tuttavia scende in campo in una sola occasione, nella vittoria esterna in Premier League del 13 maggio 2017 contro il Middlesbrough (2-1). Non essendo riuscito a convincere l'ambiente, il 25 dello stesso mese risolve il suo contratto con i Saints.

Il successivo 4 agosto torna quindi in Serie A, accordandosi col neopromosso Verona. Fa il suo esordio con la maglia dei veneti in Coppa Italia, nella vittoria del 13 agosto contro l'Avellino (3-1), quindi in campionato sei giorni dopo contro il Napoli. Segna il suo primo gol con gli scaligeri il 20 novembre, nella sconfitta interna contro il Bologna (2-3), tornando nell'occasione in rete nella massima serie italiana dall'11 gennaio 2015. Il giocatore rimane a Verona per un semestre, nel corso del quale ritrova continuità di rendimento e buone prestazioni.

Lazio e secondo ritorno alla Juventus

L'8 gennaio 2018, nella sessione invernale del calciomercato, viene acquistato dalla Lazio. L'esordio arriva il 31 gennaio successivo, in occasione della semifinale di Coppa Italia pareggiata, per 0-0, contro il Milan. Il 18 aprile 2018 mette a segno la sua prima rete in maglia biancoceleste; in occasione della trasferta vinta, per 3-4, contro la Fiorentina. Chiude la stagione con 10 presenze e 1 rete messa a segno.

Dopo un altro semestre a Roma, il 29 gennaio 2019 viene ufficializzato il suo secondo ritorno alla Juventus, che lo preleva in prestito oneroso fino al termine della stagione. Fa il suo terzo debutto con la maglia bianconera il successivo 2 febbraio, nella partita casalinga pareggiata 3-3 contro il Parma. A fine stagione, pur da comprimario, vince il suo sesto scudetto con la maglia bianconera.

Fiorentina, Cagliari e Levante

Nell'estate 2019 si accasa da svincolato alla Fiorentina, con la quale debutta il successivo 14 settembre, nella partita proprio contro i bianconeri piemontesi, conclusasi sullo 0-0. L'8 dicembre 2019 trova il suo primo gol in maglia viola, nella sconfitta esterna per 2-1 contro il Torino. In due stagioni mette insieme 61 presenze e 4 gol.

Svincolatosi dal club viola il 30 giugno 2021, il successivo 1º settembre si accorda con il Cagliari. Il 17 ottobre dello stesso anno segna la prima rete per i sardi nel successo casalingo per 3-1 sulla Sampdoria. Tuttavia la sua avventura in rossoblù, così come quella della squadra, si rivela difficoltosa, tanto che a dicembre 2021 viene messo fuori rosa.

Non più reintegrato dal Cagliari, il 30 gennaio 2022 viene ceduto a titolo definitivo al Levante.

Nazionale

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Cáceres in azione con la Celeste al campionato del mondo 2014

 

Cáceres ha giocato nell'Under-20 dell'Uruguay al Campionato mondiale Under-20, tenutosi in Canada. Con lui la squadra arrivò tra l'altro terza nel Campionato sudamericano Under-20 2007.

Dal 2008 è entrato nella nazionale maggiore del suo paese. Il 14 ottobre 2009 viene espulso durante la partita decisiva con l'Argentina per le qualificazioni al campionato del mondo 2010: l'espulsione porta la sua squadra all'inferiorità numerica e alla sconfitta (0-1). Alla competizione mondiale dell'estate 2010 in Sudafrica raggiunge con la nazionale un risultato storico, arrivando a giocare la semifinale contro i Paesi Bassi di Sneijder e Robben; verranno poi eliminati perdendo quest'ultimo incontro per 3-2.

Il 17 luglio 2011, nei quarti di finale della Copa América, calcia il rigore decisivo nella sfida contro l'Argentina determinando il passaggio alle semifinali per l'Uruguay che, alla fine, vincerà la competizione.

Dopo due anni di mancate convocazioni, ritorna a indossare la casacca della selezione nazionale nel 2017, in occasione delle due amichevoli europee contro Irlanda e Italia. Il 2 giugno 2018 viene selezionato, per la terza volta in carriera, nei 23 giocatori che prendono parte al campionato del mondo 2018 in Russia. Chiude la competizione, con 5 presenze, ai quarti di finale poiché lui e i suoi compagni vengono battuti dalla Francia per 2-0.

Nel 2019 fa parte dei convocati per la Copa América disputata in Brasile, torneo nel quale la Celeste viene eliminata nei quarti di finale dal Perù, ai rigori, dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari.

Il 13 ottobre 2020 raggiunge quota 100 presenze con la Celeste nella sconfitta per 4-2 contro l'Ecuador.

Convocato per la Copa América 2021, gli uruguagi vengono eliminati nuovamente ai rigori, questa volta dalla Colombia.

Palmarès

Club

Competizioni nazionali

Competizioni internazionali

Nazionale

 

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1947398563_Juve2017.jpg.deced29b2cf9e3431d7268c59c8dcc63.jpgMARTIN CACERES  1675541255_Juventus2004-2017.jpg.83e3431016e175d8bac0dc7167a12c81.jpg  

 

Caceres.jpg

 

 

 

Prima di lui, solamente cinque giocatori avevano vestito la maglia bianconera per tre periodi diversi: De Ceglie (2006, 2008, 2015), Garzena (1952, 1954, 1961), Giovinco (2006, 2008, 2012), Maresca (1999, 2001, 2003) e Marrone (2009, 2011, 2014). Cinque più lui, appunto: Martín Cáceres, detto El Pelado. «Avevo dieci anni e già portavo i capelli lunghi. Un giorno tornai a casa pieno, pienissimo di pidocchi. Mia madre non ci pensò un attimo a rasarmi a zero e i miei compagni di giochi a ribattezzarmi così».
«Sono nato e cresciuto a Montevideo, ho un fratello maggiore che si chiama Jonathan. Ma né lui e né mio padre sono stati calciatori: sono l’unico della famiglia che ha intrapreso la carriera di sportivo professionista. Ho cominciato a giocare da ragazzino nelle giovanili del Defensor, una squadra di Montevideo di cui sono sempre stato tifoso. In carriera ho sempre giocato in difesa, anche se il mio idolo non era un difensore ma il grande Enzo Francescoli. Sono arrivato in prima squadra quando avevo sedici anni e sono subito entrato a far parte della Nazionale Under 20. Dopo poche stagioni è arrivata la chiamata dalla Spagna, dal Villarreal, ed ho accettato senza esitazioni. Paura? Anche se ero molto giovane sono partito con l’idea di fare bene e farmi conoscere in Europa».
Il Villarreal sceglie di portarlo subito in Spagna per abituarlo a un calcio differente, ma riconosce che sarebbe un azzardo proporlo subito titolare: così, sceglie il prestito al Recreativo Huelva. Squadra di limitate ambizioni, il team andaluso concede alla giovane promessa il tempo per adattarsi alla nuova realtà continentale, giocando sempre. Viene provato anche da difensore esterno sinistro, ruolo che assumerà pure con la Nazionale uruguagia (nella quale debutta nel settembre del 2008). La stagione al Recreativo Huelva è molto buona, tanto è vero che El Pelado si trasferisce al Barcellona.
Ma la vita in blaugrana e dura. Guardiola, tanto liberale fuori dal campo quanta intransigente e irremovibile nello spogliatoio, ha un’idea di calcio che proprio non lo contempla. Il suo difensore tipo è Rafa Marquez, elegante, con un piede educatissimo e in grado di giocare nello spazio, piuttosto che l’uno contro uno. E con Guardiola non si negozia: chiedere a Hleb per ulteriori informazioni: il bielorusso è compagno fisso di Cáceres sulla panchina del Barça, le loro caratteristiche tecniche non sono apprezzate dal tecnico catalano e si devono accontentare di poche briciole di match, spesso di limitata importanza e non di rado fuori ruolo. Inoltre, l’ex Brescia e Roma è molto legato alla Cantera del club. Quando può, schiera un ragazzo del settore giovanile.
Così, nell’estate del 2009, non gli pare vero arrivare alla Juventus. «Volevo giocare dì più. E il mio procuratore, Daniel Fonseca, mi consigliò di venire alla Juventus, un ambiente che conosceva e in cui mi assicurava che mi sarei trovato bene. Non sbagliava». Il 7 agosto 2009 viene ufficializzato il suo passaggio alla compagine bianconera, in prestito con diritto di riscatto; Cáceres sceglie la maglia numero 2, in passato sulle spalle di Claudio Gentile e Ciro Ferrara. Il 12 settembre 2009, al suo esordio con i bianconeri, segna il suo primo goal, sbloccando la delicata partita contro la Lazio all’Olimpico (2-0 il risultato finale).
Col tempo, grazie a buone prestazioni, riesce a ritagliarsi uno spazio da titolare sulla fascia destra, anche grazie ai continui infortuni di Zebina e allo scarso apporto offensivo di Grygera. Il 14 febbraio 2010 contro il Genoa è schierato da Alberto Zaccheroni esterno di centrocampo. Sul primo goal della partita, salta due difensori e serve un cross dalla destra, dove Amauri firma il momentaneo 1-1. Regala ottime prestazioni fino a che una pubalgia lo costringe a stare fuori dai campi per varie settimane. La Juventus però, a causa dell’elevato prezzo del giocatore, non lo riscatta, e Martín torna così al Barcellona. «Speravo di rimanere, quando non ci fu “la compra” rimasi deluso. Non mi aspettavo una seconda chance. E invece…».
E invece Martín ritorna a Torino nel gennaio del 2012, voluto fortemente da Conte. «Sono molto contento, perché Conte si fida di me, mi ha voluto ed è stato fatto tutto nel migliore dei modi perché io potessi tornare. Vengo a portare entusiasmo. È una squadra che ha tanti bravi giocatori e sta facendo un gran campionato. Speriamo di continuare in questo modo».
Fa il suo secondo esordio l’8 febbraio, nella semifinale d’andata di Coppa Italia in casa del Milan, realizzando una clamorosa doppietta (la seconda rete con un tiro “a giro” degno del miglior Del Piero). El Pelado segna solamente goal pesanti, come quello del 25 marzo contro l’Inter, che permette alla Vecchia Signora di battere i campioni in carica e di lanciarsi alla conquista dello scudetto. Tricolore che arriva il 6 maggio sul campo neutro di Trieste, grazie al 2-0 sul Cagliari e alla contemporanea sconfitta del Milan nel derby. Una stagione più che positiva che fa decidere la società ad acquistare in via definitiva il difensore uruguagio.
Un infortunio rimediato nell’estate del 2012, durante il Trofeo TIM, lo costringe a saltare la vittoriosa trasferta cinese della Supercoppa italiana, contro il Napoli. Ma proprio contro i partenopei, il 20 ottobre successivo, si prende un’importante rivincita contro il destino: infatti, entrato da poco in campo, realizza di testa il goal del vantaggio bianconero, raddoppiato poco dopo da Pogba. Festeggia con i compagni il secondo scudetto consecutivo della Vecchia Signora.
Il 2013-14 non inizia nel migliore dei modi. A causa dell’ennesimo infortunio, è costretto a saltare la prima parte della stagione, rientrando solamente a fine ottobre in occasione della sfida di Champions League in casa del Real Madrid. Trova la via rete in Coppa Italia, contro l’Avellino e, il 4 maggio 2014, dopo la vittoria del Catania sulla Roma, può mettere in bacheca il terzo scudetto di fila. Ma il destino per questo bravissimo difensore (che in estate non è mai inserito nella formazione titolare ma che riesce sempre a ritagliarsi spazi importanti) non è tenero.
Anche la prima parte dell’annata 2014-15 lo vede costretto ai box, per un incidente rimediato nel 3-2 interno alla Roma dei primi d’ottobre, che lo tiene fermo per tre mesi. L’11 gennaio 2015, al ritorno in campo, realizza l’ennesimo goal importante, al San Paolo di Napoli, contro la squadra azzurra che, a quanto pare, continua a portargli fortuna. «Sono contento a livello personale, ma anche per la squadra, perché era troppo importante vincere. È importante essere tornato, è stata dura, anche perché non ero mai stato fuori così a lungo. Era un peccato non essere riusciti a tenere il vantaggio, ma loro sono forti e la partita era difficile. Per fortuna siamo riusciti a segnare di nuovo e a vincere. Era una gara complicata, ma lo sono tutte e dobbiamo affrontarle ogni partita come se fosse l’ultima».
Ma un paio di mesi dopo, tuttavia, nuovo stop in allenamento: trauma distorsivo alla caviglia sinistra con frattura del malleolo mediale, che pone fine anticipatamente alla sua stagione.
La stagione 2015-16 lo vede alzare la Supercoppa Italiana vinta a Shanghai contro la Lazio. Ma non c’è pace per Martín: ulteriori guai muscolari lo tengono lontano dai campi nelle successive settimane. Nella notte fra il 28 e 29 settembre 2015 il giocatore è inoltre protagonista di un incidente automobilistico a Torino, dal quale esce incolume; ciò nonostante, il riscontro di un tasso alcolemico superiore ai limiti di legge, porta la Juventus a escluderlo temporaneamente dalla prima squadra.
Reintegrato il 3 febbraio 2016, nella partita allo Stadium contro il Genoa, rimedia una lesione al tendine d’Achille destro che lo costringe a un intervento chirurgico e a chiudere anzitempo la stagione e la sua avventura in bianconero. «Ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicino. Amici, compagni, famiglia, tifosi, il mio procuratore Fonseca e mia moglie. Spiace finire la stagione così, ho sempre onorato questa maglia dal primo giorno. La vita continua, lotteremo per tornare al più presto, più forte e più cattivo».
Il 29 gennaio 2019 viene ufficializzato il suo secondo ritorno alla Juventus, che lo preleva in prestito oneroso dalla Lazio fino al termine della stagione. Fa il suo terzo debutto con la maglia bianconera il 2 febbraio, nella partita casalinga pareggiata 3-3 contro il Parma. Vincendo così, pur da comprimario, il suo sesto scudetto con la maglia bianconera.
Per El Pelado, comunque sia, la grande soddisfazione di essere entrato a pieno merito nei cuori dei supporter bianconeri. Amore pienamente contraccambiato dal giocatore, come si può evincere dal suo messaggio di addio su Instagram. «La mia famiglia è tutta Bianco Nera. León è proprio nato a Torino ed è juventino. Martina vita intera a Torino. Non vi dimenticherò mai». Il tutto accompagnato da una foto in compagnia dei suoi figli.

 

http://ilpalloneracconta.blogspot.com/2016/09/martin-caceres.html

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