Vai al contenuto
Accedi per seguire   
Socrates

Kwadwo Asamoah

Recommended Posts

Joined: 04-Apr-2006
130539 messaggi
Inviato (modificato)

Kwadwo Asamoah undergoes Juventus medical test ahead of pre-season training  | Goal.com Malaysia

Modificato da Socrates

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 04-Apr-2006
130539 messaggi

Asamoah, UFFICIALE la firma con l'Inter. La Juve: 'Grazie esacampione'

 

Fonte: https://bit.ly/2NimBFX

https://bit.ly/2MHIZrj

 

 

Mancava soltanto l'ufficialità per considerare Kwadwo Asamoah un nuovo giocatore dell'Inter. Il club nerazzurro ha annunciato oggi la firma dell'esterno ghanese (svincolato) su un contratto valido fino al 2021. Dopo sei stagioni in bianconero, Asa si trasferisce alla corte di Luciano Spalletti.

 

La Juventus dice addio dopo sei stagioni e altrettanti scudetti a Kwadwo Asamoah, annunciato oggi come nuovo giocatore dell'Inter. Questo il saluto al giocatore ghanese pubblicato sul sito ufficiale del club bianconero: 

"Insieme ad Asa abbiamo compiuto un percorso, semplicemente, straordinario. E' arrivato in bianconero nel 2012, e questo significa che ha vinto ben 6 dei sette scudetti da #MY7H. Letteralmente instancabile e dotato di una grande duttilità tattica, Kwadwo (che il prossimo anno vestirà la maglia dell’Inter) ha disputato ben 156 partite in tutte le competizioni, segnando 5 reti. Ma soprattutto parla per lui un palmarès da brividi: 6 Scudetti, 3 Supercoppe, 4 Coppe Italia, nominato anche nel 2013 calciatore ghanese dell’anno. In altre parole, Asamoah è stato un protagonista assoluto di sei anni vissuti al massimo, fornendo un apporto fondamentale a una squadra che, anche insieme e grazie a lui, è diventata sempre più forte, anno dopo anno. Grazie di tutto, esacampione!"

 

 

IL COMUNICATO - Inter comunica di aver perfezionato un contratto di prestazione sportiva con il calciatore Kwadwo Asamoah con effetti dal 1° luglio 2018 e scadenza il 30 giugno 2021. Il giocatore ghanese, nato ad Accra il 9 dicembre 1988, arriva in nerazzurro dopo aver vestito le maglie di Udinese e Juventus, oltre a quella della Nazionale ghanese.

Non ancora ventenne, Asamoah approda in Europa grazie agli svizzeri del Bellinzona, prima di trasferirsi in Italia per giocare con la squadra Primavera del Torino. Nell'estate del 2008 passa all'Udinese, dove si guadagna il posto da titolare nella seconda parte della stagione. Resta in Friuli per quattro anni, affermandosi come uno dei giocatori più interessanti del campionato e contribuendo agli ottimi risultati della formazione bianconera: scende in campo per 134 volte in tutte le competizioni (facendo il proprio esordio in Europa League e disputando i preliminari di Champions nel 2011/12) e mette a segno 8 reti.

Nel luglio del 2012 Kwadwo viene acquistato dalla Juventus. Nelle sei stagioni disputate a Torino, conquista 13 trofei e colleziona 156 presenze e 5 reti tra Serie A, Coppa Italia, Supercoppa Italiana, Champions League ed Europa League, garantendo un contributo fondamentale in termini di affidabilità e duttilità: Asamoah ricopre con eguale efficacia i ruoli di terzino sinistro, esterno di centrocampo e mediano, conquistandosi la fiducia incondizionata dei tecnici e dei compagni. Asamoah ha collezionato sinora un totale di 69 presenze e 4 reti con la Nazionale del Ghana, con cui ha conquistato un terzo bronzo (2008) e un argento (2010) in Coppa d'Africa, oltre ad aver partecipato al Mondiale sudafricano del 2010 e a quello brasiliano del 2014. Ora, per Kwadwo, l'inizio di un nuovo capitolo a tinte nerazzurre: #WelcomeAsamoah, in bocca al lupo per questa avventura con l'Inter!

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 05-Oct-2008
103343 messaggi
Inviato (modificato)

Viste le condizioni di Spinazzola una sua conferma ci avrebbe fatto comodo. E' andata oramai, ci arrangeremo in altro modo.

Modificato da Bradipo76

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 04-Apr-2006
130539 messaggi

1947398563_Juve2017.jpg.deced29b2cf9e3431d7268c59c8dcc63.jpgKWADWO ASAMOAH  1675541255_Juventus2004-2017.jpg.83e3431016e175d8bac0dc7167a12c81.jpg    

 

Kwadwo Asamoah: Scouting Juventus' Highly Rated Ghanaian Midfielder | News,  Scores, Highlights, Stats, and Rumors | Bleacher Report

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Kwadwo_Asamoah

 

 

Nazione: Ghana Ghana
Luogo di nascita: Accra
Data di nascita: 09.12.1988
Ruolo: Difensore-Centrocampista
Altezza: 173 cm
Peso: 78 kg
Nazionale Ghanese
Soprannome: Kojo

 

 

Alla Juventus dal 2012 al 2018

Esordio: 11.08.2012 - Supercoppa Italiana - Juventus-Napoli 4-2

Ultima partita: 09.05.2018 - Coppa Italia - Juventus-Milan 4-0

 

156 presenze - 5 reti

 

6 scudetti

4 coppe Italia

3 supercoppe italiane

 

 

Kwadwo Asamoah (Accra, 9 dicembre 1988è un ex calciatore ghanese, di ruolo difensore o centrocampista.

 

Cresciuto calcisticamente in patria, ha poi speso la maggior parte della carriera in Italia legando il suo nome principalmente all'Udinese, con cui è salito alla ribalta, e alla Juventus, con cui ha conosciuto le maggiori soddisfazioni vincendo 6 Scudetti consecutivi (dal 2012-13 al 2017-18), 4 Coppe Italia consecutive (dal 2014-15 al 2017-2018) e 3 Supercoppe italiane (2012, 2013 e 2015).

Con la nazionale ghanese ha partecipato a 2 campionati del mondo (2010 e 2014) e 5 Coppe d'Africa (2008, 2010, 2012, 2013 e 2019).

 

Kwadwo Asamoah
Kwadwo Asamoah 20140816 (cropped) (2).jpg
Asamoah in riscaldamento prepartita alla Juventus, agosto 2014
     
Nazionalità Ghana Ghana
Altezza 173 cm
Peso 78 kg
Calcio Football pictogram.svg
Ruolo Difensore, centrocampista
Squadra Flag of None.svg svincolato
Carriera
Giovanili
2005-2006 non conosciuta Kaaseman
2006-2007   Liberty Prof.
2007-2008   Bellinzona
2008    Torino
Squadre di club
2008-2012   Udinese 114 (8)
2012-2018   Juventus 156 (5)
2018-2020   Inter 40 (0)
2021   Cagliari 9 (0)
Nazionale
2009-2019 Ghana Ghana 74 (4)
Palmarès
 
Coppa Africa.svg Coppa d'Africa
Bronzo Ghana 2008
Argento Angola 2010

 

Caratteristiche tecniche

Centrocampista mancino, molto duttile tatticamente, ha nel dinamismo e nella potenza fisica le sue qualità migliori; queste, unite a una buona tecnica di base e a degli ottimi tempi di inserimento, ne fanno un giocatore valido in ambedue le fasi di gioco.

Capace di abbinare qualità e quantità, nasce come mezzala per poi affermarsi come esterno sinistro di un centrocampo a 5 elementi, durante la militanza nella Juventus, sotto la guida di Antonio Conte; il suo successore sulla panchina juventina, Massimiliano Allegri, l'ha descritto come «uno di quei cavalli che stanno fermi a lungo, e appena hanno occasione, ripartono a mille».

Ciò nonostante, un precoce declino fisico unito a una scarsa adattabilità al ruolo di terzino in una difesa a 4 elementi, ne hanno pesantemente minato il rendimento nella seconda parte di carriera.

Carriera

Club

Gli inizi in Africa, l'arrivo in Europa

Viene scoperto mentre gioca nel Kaaseman, un club ghanese, e acquistato dal Liberty Prof. Nella finestra di mercato invernale del 2008, mentre è impegnato in Coppa d'Africa, viene tesserato dal Bellinzona, club militante nella seconda serie svizzera; tuttavia la legislazione elvetica sui lavoratori extraeuropei non gli consente di ottenere il permesso di soggiorno-lavoro.

Viene quindi ceduto in Italia, in prestito, al Torino, con diritto di riscatto fissato a 3 milioni di euro. Esordisce nel Campionato Primavera il 23 febbraio, in Cagliari-Torino (0-3); in prima squadra viene convocato per la prima volta in occasione di Cagliari-Torino (3-0), senza tuttavia scendere in campo, neanche nelle successive partite.

Udinese

220px-Arsenal_vs_Udinese_%282%29_-_Kwadw
 
Asamoah all'Udinese nel 2011, durante l'andata del play-off di Champions League sul campo dell'Arsenal.

 

Nell'estate 2008 viene girato in prestito, con diritto di riscatto, all'Udinese che lo preleva al costo di 1 milione di euro.

Il debutto in campionato avviene invece negli ultimi 20' della gara pareggiata per 1-1 contro la Sampdoria, l'11 gennaio 2009. La domenica successiva, nella sconfitta per 2-0 a Cagliari, fa il suo debutto dal 1': da questa partita diventa titolare nel centrocampo a tre di Pasquale Marino. Segna il suo primo gol in Serie A il successivo 19 aprile, in Udinese-Fiorentina (3-1).

Milita nel club friulano fino al termine della stagione 2011-2012, totalizzando 114 presenze e 8 reti in campionato.

Juventus

Nell'estate 2012 l'Udinese lo cede in compartecipazione alla Juventus per 9 milioni di euro. Il successivo 11 agosto, al debutto con la nuova maglia in occasione della finale di Supercoppa italiana contro il Napoli, trova la rete del temporaneo 1-1: la partita viene poi vinta dalla sua squadra ai tempi supplementari (4-2) dopo un'ottima prestazione personale. Esordisce in campionato il 25 dello stesso mese, nella vittoria interna contro il Parma (2-0), fornendo l'assist per il primo gol di Stephan Lichtsteiner. Il successivo 16 settembre segna la sua prima rete in campionato con la maglia bianconera, che fissa il punteggio nel successo esterno sul Genoa (1-3). Il 5 maggio 2013, dopo la vittoria interna sul Palermo (1-0), vince il suo primo Scudetto.

Al termine della stagione viene riscattato interamente dalla Juventus, con cui nel campionato 2013-2014 il giocatore, sempre agli ordini di Antonio Conte, bissa la vittoria tricolore.

 

220px-Kwadwo_Asamoah_%28Juventus%29.jpg
 
Asamoah (a destra) in maglia juventina nel 2012, in un duello aereo con Darijo Srna dello Šachtar durante la trasferta della fase a gironi di UEFA Champions League.

 

Inizia l'annata 2014-2015 come titolare, talvolta schierato dal nuovo tecnico bianconero Massimiliano Allegri come terzino sinistro; ma nella gara di UEFA Champions League contro l'Olympiakos subisce un grave infortunio al ginocchio che lo terrà fuori dal campo per circa 7 mesi. Torna a giocare il 23 maggio 2015, nel successo casalingo contro il Napoli (3-1). A fine anno conquista il suo terzo Scudetto consecutivo nonché la sua prima Coppa Italia, e raggiunge con i bianconeri la sua prima finale di Champions, poi persa contro i catalani del Barcellona.

Anche nella stagione 2015-2016 viene tormentato da continui problemi fisici, che lo costringono spesso in infermeria. Rientra pienamente a disposizione nel finale di stagione, dove contribuisce alla vittoria del quarto scudetto e della seconda Coppa Italia bianconera consecutivi.

Nell'annata 2016-2017 rientra pienamente a disposizione di Allegri, dopo i numerosi infortuni dei due anni precedenti; nella seconda parte dell'annata torna anche a essere impiegato nel ruolo di terzino sinistro, come riserva del brasiliano Alex Sandro. A fine stagione arriva un ennesimo double nazionale Scudetto-Coppa. Con la Juventus raggiunge anche la sua seconda finale di Champions, persa contro gli spagnoli del Real Madrid.

Sul finire della stagione 2017-2018 Asamoah decide di non rinnovare il contratto in scadenza con la Juventus: lascia Torino dopo sei anni, non prima di avere incamerato il sesto Scudetto e la quarta Coppa Italia cosecutivi.

Inter e Cagliari

Nell'estate 2018 viene ufficializzato il suo passaggio all'Inter a parametro zero. Esordisce con i nerazzurri il successivo 19 agosto, alla prima di campionato sul campo del Sassuolo; poco più di un mese dopo esordisce con i lombardi anche in Champions League, nella partita casalinga contro il Tottenham. Subito affermatosi come titolare sotto la guida tecnica di Luciano Spalletti, ben figura come terzino sinistro per tutto l'arco della stagione, superando in dicembre anche il difficile momento della sfida di San Siro contro il PSV (1-1), in cui un suo errore costa l'eliminazione nerazzurra dalla Champions.

Nell'annata successiva ritrova Antonio Conte, già suo allenatore nella comune esperienza juventina. Ciò nonostante lo spazio per il difensore diminuisce sensibilmente a Milano, sia per il riacutizzarsi di problemi cronici al ginocchio sinistro, sia per la sopraggiunta concorrenza nel ruolo, da metà campionato, del neoacquisto Young: il ghanese riesce a mettere assieme sporadiche presenze nella prima parte di stagione, per poi non riuscire più a scendere in campo nella seconda. Rimasto fuori dal progetto tecnico interista, il 5 ottobre 2020 il calciatore risolve il contratto con il club.

Dopo avere trascorso quattro mesi da svincolato, il 3 febbraio 2021 viene tesserato dal Cagliari. Debutta con i sardi il 28 dello stesso mese, nel successo esterno per 0-2 contro il Crotone, totalizzando 9 presenze nel restante scorcio di stagione. Lascia i rossoblù a fine campionato e, dopo essere rimasto per diversi mesi senza squadra, il 5 ottobre 2022 annuncia il ritiro dal calcio giocato per intraprendere la carriera di procuratore, entrando nello studio di Federico Pastorello.

Nazionale

Convocato per la Coppa d'Africa 2010 in Angola, disputa tutte le partite, servendo anche 2 assist vincenti, nelle vittorie (entrambe 1-0, gol di Asamoah Gyan) contro Angola e Nigeria; il Ghana perde in finale contro l'Egitto. Tra i 23 convocati per il campionato del mondo 2010 in Sudafrica, parte da titolare nelle 5 partite disputate dal Ghana, che si ferma ai quarti di finale. Disputa anche la Coppa d'Africa 2012, in cui il Ghana giunge quarto.

Viene convocato per la Coppa d'Africa 2013, dove gioca tutte e 6 le partite disputate dal Ghana, mettendo a segno due reti, una nella fase a gironi contro la RD del Congo e un'altra nella finale per il terzo posto contro il Mali.

Palmarès

Club

Individuale

  • Calciatore ghanese dell'anno: 2 - 2012, 2013

 

Modificato da Socrates

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 04-Apr-2006
130539 messaggi

1947398563_Juve2017.jpg.deced29b2cf9e3431d7268c59c8dcc63.jpgKWADWO ASAMOAH  1675541255_Juventus2004-2017.jpg.83e3431016e175d8bac0dc7167a12c81.jpg    

 

asamoah%2B%25285%2529.jpg

 

 

 

La prossima stagione giocherà nell'Inter – si legge sulla pagina Facebook de La Maglia della Juve il 18 maggio 2018 – e  a molti questo non piacerà: Kwadwo Asamoah non ha rinnovato con la Vecchia e si trasferirà nella Milano nerazzurra. Era stato vicino alla partenza già la scorsa estate, per poi proseguire la sua avventura in bianconero.

Kwadwo si è congedato dal mondo juventino in questi termini, attraverso Twitter: «Non ci sono parole per descrivere quanto sia stato difficile prendere questa decisione perché sono immensamente orgoglioso degli anni passati qui, di aver fatto parte della Juventus. Ogni singola persona di questo club avrà per sempre un posto speciale nel mio cuore, dai miei compagni ai miei allenatori, a tutto lo staff e soprattutto ai fantastici tifosi. Nonostante la Juventus mi abbia offerto un nuovo contratto, seppur con grande rispetto per il club e per tutti voi, ho scelto di intraprendere una nuova avventura altrove. Sarà assolutamente difficile giocare in futuro contro la Juve, ma ho dovuto prendere questa decisione nell’interesse della mia famiglia; spero e mi auguro che i tifosi possano capire e accettare questa mia decisione. Durante questi gloriosi anni torinesi, ho avuto l’onore di giocare con vere e proprie leggende del calcio e con alcuni dei migliori giocatori del mondo: mi mancheranno. Ai miei due fantastici allenatori, Allegri e Conte, e a tutti i loro collaboratori, porgo il mio ringraziamento per avermi reso un giocatore migliore. Non potrò mai ringraziare abbastanza i dirigenti bianconeri: mi hanno portato qui, hanno cambiato positivamente la mia vita. Il supporto ricevuto dai tifosi anche durante gli infortuni è stato splendido. Provo un sentimento profondo per questo club, al quale sarò sempre grato per tutto l’affetto dimostratomi».
Asamoah è stato uno dei più sottovalutati fra i protagonisti del leggendario ciclo juventino. Giunto a Torino nell'estate del 2012 insieme a Mauricio Isla, in breve si è imposto come laterale sinistro nel centrocampo a 5 di Antonio Conte, ambientandosi al volo, sul campo e fuori. In Supercoppa, all'esordio ufficiale in maglia bianconera, rifila un gran bel gol al Napoli. Un gol bello, un gol che conta: è il punto del momentaneo 1-1, nel contesto di un match che i bianconeri faranno proprio ai supplementari. Un’altra prodezza la rifila al Pescara, quando va in rete in rovesciata per il momentaneo 3-1 di una Signora in nero che fa strame degli adriatici.
Atleta naturale, il ghanese fa leva sul suo scatto bruciante e sulla sua buona tecnica, percuote la fascia senza soluzione di continuità, conferisce alla fase offensiva del complesso un costante apporto, rivelandosi fondamentale nell'economia del gioco juventino. Sembra che abbia sempre giocato in quel ruolo, è determinante anche in copertura, dove effettua ottime chiusure pur se privo di grande mestiere. Chiusure feline, chiusure istintive. Quando parte per la Coppa d'Africa, la compagine torinese ne risente e risulta meno brillante.
La stagione seguente si ripete, confermandosi un punto forte dei piemontesi. Il 1°novembre del 2014, a Empoli, si infortuna al ginocchio sinistro. Sembra un episodio contingente; invece, il vero Asa non lo rivedremo più. Il ragazzo prova a resistere, ma è costretto a operarsi al ginocchio sinistro. Il suo rientro avviene all'inizio della stagione seguente, al suo posto è divenuto titolare Patrice Evra. In occasione delle ultime stagioni disputate all'ombra della Mole, lo si vede all'opera come jolly: talvolta terzino sinistro, talvolta mediano, il ruolo in cui si era messo in mostra nella nostra Serie A.
Condizionato da quel ginocchio che non vuol smettere di infastidirlo, dai malanni muscolari inevitabilmente correlati, dall'impossibilità di allenarsi con continuità, nonché da una concorrenza sempre più tonica, Asamoah rimane sovente ai margini della formazione titolare. È il momento di Alex Sandro; Asa fa spogliatoio e beneficenza, sorride meno ma sorride, anche grazie al supporto della società e della famiglia, nonostante quella condropatia rotulea, quel problema cartilagineo gli abbia fatto perdere tante occasioni per mettersi in mostra.
Nel 2016 rinuncia alla Coppa d'Africa per rimanere a disposizione di Allegri: Asa conosce il significato della parola “riconoscenza”. Durante l'ultima annata torna, anche un po’ inaspettatamente, elemento quantomai prezioso per il tecnico livornese: i problemi di natura fisica paiono risolti, di conseguenza ha la possibilità di riproporsi su standard apprezzabili, risultando un'alternativa anche ad Alex; il brasiliano perde smalto e non si esprime al meglio; la pantera di Accra, sul piano dell'affidabilità, si fa apprezzare quanto se non più dell'omologo, potenzialmente più qualitativo. Se un appunto si può fare al ghanese, riguarda l'uso del piede destro: nel corso della sua esperienza torinese non è riuscito a migliorarlo. Anche se, proprio col destro, ha segnato uno splendido e decisivo gol alla Fiorentina.
Isla si è dimostrato non da Juve, e lo ha ammesso con grande sincerità. Il nostro si è invece palesato come uno da Juve, e solo la malasorte lo ha messo più volte in secondo piano. Un bravo ragazzo, un serissimo pro, un ottimo giocatore.
In bocca al lupo, Asa: alla Juve hai dato quel che potevi senza risparmiarti, sei andato oltre la soglia del dolore più di una volta anche solo per dare una mano ai compagni in un match non di cartello ma che comunque faceva classifica. Al tuo attivo, alla vigilia dell'ultima gara di campionato, 156 presenze con i nostri colori corredate da 5 sigilli. Su quel che abbiamo vinto in questi anni c'è anche la tua firma; una firma ben leggibile, ben incisa.
 
VITTORIO AVERSANO, DA JVENTIBUS.COM DEL 16 MAGGIO 2018
Con il numero 22... Kwadwo... Asamoah!
Alzi la mano chi non si è mai esaltato, negli ultimi sei anni, a declamare questo nome allo Stadium. Io, personalmente, sì e anche parecchio. Un po’ come in quello spot contro il razzismo, in cui rubava il pallone a Marchisio.
Intanto, per il suono: CUADUO. E poi per ciò che questo giocatore, arrivato quasi in sordina, ma neanche troppo in realtà, stante la discreta qualità e quantità che, già dimostrata nella mediana dell’Udinese (dopo un’anonima parentesi in prestito dal Bellinzona al Torino, nel 2008), avrebbe portato nell’allora squadra neocampione d’Italia, “dopo due settimi posti”, guidata da Antonio Conte.
Ed è subito spettacolo per il piccolo ghanese, tutto corsa e sorrisi: all’esordio stagionale, nella Supercoppa Italiana giocata (e vinta) contro il Napoli di Mazzarri a Pechino l’11 agosto 2012, schierato nell’inedito ruolo di tornante sinistro (che lo accompagnerà per il resto della carriera juventina), al 36’ del primo tempo, fulmina al volo De Sanctis sul suo palo, pareggiando la precedente rete di Cavani. Un’ottima prestazione a seguire contribuisce a consegnare il primo dei tre trofei che la Juventus porterà a casa quell’anno.
Generoso, rapido, forte fisicamente e tecnicamente apprezzabile, si distinguerà come uno dei migliori terzini di quel campionato, diventando elemento decisivo negli schemi di Conte, con i cross dal fondo che vedevano spesso l’altro esterno (Lichtsteiner) chiudere l’azione. Abbandonate definitivamente le vesti del mediano, rappresenterà, negli anni successivi, una risorsa fidata, sia come titolare sia come riserva, con un passo felpato e saltellante, tocchi corti e quasi sempre precisi, mai una polemica, mai una pretesa: «A me va bene tutto, decide il mister». Verrà superato nelle gerarchie, prima di Conte e poi di Allegri, dall’esperienza di Evra e dall’irresistibile esplosione di Alex Sandro, che offrirà tutt’altra ampiezza e ritmo carioca alla squadra.
Curiosamente, nella stagione appena conclusa, pur avendo raccolto minor minutaggio (26 presenze per 2.029’), Asamoah ha spesso dato la sensazione di rendere meglio del brasiliano che, a dispetto dell’annata non brillantissima, ha nei numeri offerto più di quanto apprezzato in presa diretta (38 presenze per 3.190’, 4 gol e 6 assist). Di contro, pur con responsabilità relative, l’isolata apparizione da centrale di difesa d’emergenza (in casa contro il Bologna) ed il non aver inciso, tra tutte le competizioni, né in termini di gol (zero) né di assistenze (unico key-pass a segno, nella sua miglior partita dell’anno, a Higuain contro il Milan a San Siro, con il velo di Dybala), spiegano la preferenza del tecnico per il numero 12.
Lasciato in scadenza di contratto e nonostante (nel diverso scenario del 2014) avesse dichiarato di voler restare alla Juve a vita, dopo aver evitato le sirene turche la scorsa estate, ha deciso di giocare per l’Inter dal prossimo anno, con un verosimile triennale da 3.3 milioni annuali. Prescindendo dalla discutibile scelta della destinazione, vista l’abitudine a vincere, viene da pensare che anche lui, come qualche suo più illustre predecessore, abbia deciso di cercare a Milano stimoli diversi, dopo aver collezionato svariati trofei e ancora più vittorie.
La sua curva di rendimento ha spesso offerto alti (iniziali) e bassi (più recenti), ma non posso non valutare con un certo scetticismo la decisione nel lasciar partire a zero (anche) questo giocatore, dato il valore di mercato (€12.5 milioni secondo Transfermarkt, deprezzamento minimo, se si pensa che fu acquistato a €15 milioni), l’ancor giovane età (29) e l’attuale assenza di alternative nel suo ruolo, specie in caso di partenza di Alex Sandro ed arrivo del promettente Spinazzola, rinunciando, peraltro, alla sua affidabilità e duttilità, quantomeno come riserva. Tutto questo a fronte di un minimo adeguamento contrattuale (partendo dagli attuali €2.3 milioni). Immaginiamo ci siano alternative più valide in canna, ma resta il fatto che va sicuramente a rinforzare chi non dovrebbe.
«Nello spogliatoio siamo tutti fratelli». Ebbene, nel bene o nel male, a me comunque dispiacerà perdere Kwadwo e, soprattutto, averlo contro.
 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per partecipare

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
Accedi per seguire   

  • Chi sta navigando   0 utenti

    Nessun utente registrato visualizza questa pagina.

×
×
  • Crea Nuovo...