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Tiger Jack

Corte Di Cassazione: prescrizione per Moggi e Giraudo, condanna per De Santis. Assolti gli altri arbitri

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Joined: 10-May-2008
4191 messaggi

La scomparsa del dottore e dell'avvocato è stato l'inizio della fine ha fatto bene moggi a rimarcarlo

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Joined: 30-Jun-2006
96163 messaggi

Certo che l'intefvista di Moggi da parte di Repubblica è di per sé una notizia. .asd

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Joined: 10-May-2008
4191 messaggi

Nessun problema. Ma Moggi li ha risposto almeno?

Si ma diciamo che dovrebbe evitare queste uscite visto che non ha il dono della sintesi

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Joined: 16-Aug-2013
13925 messaggi

Per la giustizia sportiva, Moggi e soprattutto Giraudo ERANO la Juventus, per la famosa responsabilita' oggettiva. Sicuro come la M***A che, su questa base, non otterremo nulla dalla FIGC.

Bisogna ricattarli al TAR ...con i 444 milioni.

 

Si ma ciò che si vince nel campo non è opera loro.

 

E' opera loro se:

 

1) giocano;

 

2) alterano in maniera attiva le partite, agendo da terzi su chi ci va in campo e non gioca (arbitro, guardalinee, quarto uomo), intimorendoli, corrompendoli, dando disposizioni ben precise, comandandogli di fare qualcosa, ricattandoli.......

 

Così non è stato, perchè è stata ampiamente e chiaramente dichiarata la regolarità delle partite.

 

Quindi la Juve non ne ha usufruito dell'EVENTUALE reato.

 

Quindi ciò che ha vinto non è esterno al campo di gioco ed è frutto della rosa, dello staff tecnico e dei giocatori.

 

Quindi ciò che ha vinto è regolare e deve esserle riconosciuto.

 

 

 

 

Perciò ritengo che da parte delle alte sfere sia necessario un minimo di giudizio per arrivare alla mia conclusione, che sinceramente mi sembra tutto fuorchè incomprensibile per un ragazzetto di 7 o 8 anno.

 

Un minimo di personalità, capacità di giudizio, critica personale, chiamatela come volete, ma comportarsi come burattini di fronte certe cose quando un ragionamento logico al pari di 2+2 (sia come concetto che come semplicità) metterebbe le cose in pari alla realtà, è davvero ridicolo, letteralmente.

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Joined: 30-Aug-2006
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Inviato (modificato)

 

da 2:30....

Modificato da bad man
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Joined: 17-Apr-2007
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Credo che la chiave di tutto sia il legame tra le condanne (prescritte) e il fatto che la Juve, come società/squadra, abbia tratto o meno beneficio diretto dai comportamenti degli ex-dirigenti.

 

Se non ricordo male, le precedenti sentenze hanno già stabilito che non esiste tale legame (e la cassazione non può magicamente reintrodurlo). Su questo punto si possono/devono giocare le mosse successive.

 

Poi, capisco le *****acce antijuventine che sostengono come sia assurdo pensare che Moggi & C abbiano agito "slegati" dagli interessi societari, ma delle due l'una: o non si dà credito alle sentenze, e allora salta tutto, o lo si dà in toto, e allora questo "slegame" è quanto emerge (piaccia o non piaccia).

 

la società è uscita di scena nel primo grado del processo, le parti civili non avevano titolo a chiedere risarcimenti perché la responsabilità dell'operato dei suoi dirigenti non poteva ricadere sulla Juventus... fine della storia

 

non vedo come la cassazione possa ritirare in ballo un soggetto che non è più sotto processo da anni, tecnicamente non è proprio possibile

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Joined: 10-Jul-2006
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io non vedo veramente come sia possibile che qualcuno pensi che la restituzione degli scudetti non sia lecita

 

1) la Juventus è fuori dal processo

2) il campionato viene definito regolare

3) l'associazione a delinquere si è letteralmente sgretolata fino a rimanere composta da 3/4 elementi

4) rispetto al 2006 sono emerse verità che sanciscono che ciò che stava alla base della condanna sportiva non ha alcun fondamento:

4a) i sorteggi erano regolari

4b) non esisteva alcuna esclusività di rapporto Moggi/designatori

4c) Paparesta non fu chiuso nello spogliatoio

4d) le schede svizzere non erano sostanziali (questo lo deduco dal fatto che arbitri che le avevano, o così si dice, sono stati assolti con formula piena)

5) Moggi assolto per frode sportiva (così mi dicono, ma non ho ancora capito se è effettivamente così)

6) Giraudo in prescrizione per frode sportiva (Udinese - Brescia) ma Dattilo assolto con formula piena

 

ps: vorrei da Salvo (Cozzolino) che saluto caramente, se ci legge o magari da qualcuno che è in contatto con lui, una spiegazione se possibile, ma è una domanda per mia semplice informazione: prima della sentenza diceva che la cosa che ci interessava era l'assoluzione di Dattilo che c'è stata ma adesso leggo su tuttosport di un suo pessimismo rispetto alla restituzione dei due scudetti, grazie

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Joined: 27-May-2011
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Iniziamo col dire che Penta non è un avvocato e che gli avvocati di Moggi, quelli veri, non si sono mai esibiti in annunci di "verità clamorose"! Proprio perché, essendo avvocati, il loro lavoro lo fanno principalmente in aula o dietro la loro scrivania...

Le esteranzioni di Penta erano concordate con gli avvocati? Questo è anche possibile. Ma io credo che fossero più concordate con Moggi e dagli avvocati semplicemente tollerate. E francamente non credo che quei proclami (e quello che poi è seguito ai proclami) avessero veramente lo scopo di influenzare in senso positivo le sentenze quanto quello di "s*****are" il famoso pubblico sentimento. Perché la realtà è che se le telefonate che gli inquirenti hanno ignorato non fossero state rese pubbliche, ora nessuno, (tranne forse noi che ci siamo seguiti tutte le udienze sul forum grazie a quegli "eroi" che ci raccontavano le cose in diretta), ne sarebbe a conoscenza.

Gli avvocati non erano sicuramente ignoranti relativamente al fatto che quei proclami non avrebbero minimamente influito sul risultato finale...

Tattica sbagliata? E' una questione di opinioni... e non mi sento di dire che sia stata giusta o sbagliata. Semplicmente capisco che Moggi abbia voluto prendersi una "rivincita" dimostrando, quantomeno, al popolino (perché anche quelli che fanno finta di non capire, in realtà hanno capito benissimo) che di "Signori" (e il termine non è scelto a caso!) non ce ne sono! Quello che è certo è che non è stata una tattica rivolta principalmente al processo... E' stata una tattica mediatica che ha prodotto solo parzialmente i propri frutti soltanto perché, lo sappiamo bene, in Italia purtroppo i media sono schierati da un'altra parte! Ma grazie ai quei proclami di "novità clamorose" non hanno potuto ignorare ciò che sicuramente avrebbero ignorato...

Dopodiché, a mio modestissimo parere, dire o pensare che le decine di telefonate prima occultate e poi svelate o la storia dei baffi rossi ignorati (tanto per fare due semplici esempi) non siano state "novità clamorose" significa negare una realtà evidente. Realtà che racconta innanzitutto di prove contraffatte, criptate o inaccessibili e di un processo che parte con decine di capi di imputazione gravissimi e decine di imputati e che termina con 4-5 condanne (la maggiorparte delle quali annullate per prescrizione) per un'associazione a delinquere presunta che, in assenza di arbitri, sostanzialmente non ha agito! E tu pensi che questo risultato sia arrivato grazie a cosa... se non al lavoro degli avvocati?

Oppure, domanda più semplice, tu pensi realmente che questo processo sarebbe potuto terminare con un'assoluzione piena seguendo una tattica diversa? Se è così... buon per te! Io invece credo che col "silenzio ed il lavoro" (come se di lavoro non ce ne fosse stato!) questo processo sarebbe finito pure peggio! Perché l'esposizione mediatica cui gli stessi media sono stati forzatamente costretti (più per "barricarsi" che per limitarsi ad esporre i fatti!) hanno reso evidente le centinaia di contraddizioni e di porcate (perché di porcate si è trattato) con cui gli inquirenti hanno montato questo processo. Contraddizioni e porcate che, almeno in una certa misura, i giudici a quel punto non hanno più potuto totalmente ignorare!

Io credo che prima ancora di giudicare il lavoro dei legali di Moggi bisognerebbe far mente locale su una figura in particolare, quella di Teresa Casoria. Colei che, senza la presenza di due peripatetiche "a latere", avrebbe chiuso questo processo con un'assoluzione in primo grado senza "se " e senza "ma". Se questo processo è potuto arrivare in Cassazione e terminare in prescrizione (e d'altronde, con la prescrizione servita su un piatto d'argento, chi glielo faceva fare ai giudici di Cassazione di pestare un *****one grande quanto il Colosseo?) è perché di "Casoria" ce ne sono troppo poche, purtroppo... e soprattutto perché questo processo con il calcio ha pochissimo a che fare!

 

poco da aggiungere.....

 

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Joined: 27-May-2011
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Ci sta.

In fondo è un fatto di filosofia. Ognuno ha la sua. Ognuno di noi ha il suo modo di vivere le cose... 

Io per esempio in questo calcio non credo più, quindi lo guardo un po' come il wrestling. Non so mai cosa c'è dietro. 

Non mi fido. Ma ci sta che altri di noi godano delle vittorie e delle disgrazie milanesi e romane.

 

però quando de ceglie sta per crossare dentro di te parla ancora quel demone che crede nel calcio genuino e che sa cosa aspettarsi, dì la verità .sisi

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Joined: 27-May-2011
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Le tre verità di Calciopoli - di Massimo Zampini

1) La sentenza.

Conclusioni di Calciopoli: tantissimi assolti, i presunti boss prescritti, un solo condannato. Poche frodi, piuttosto deboli, raramente con la Juve di mezzo e talvolta con arbitri assolti (frode fatta da solo, da Moggi, senza arbitri); le schede svizzere che però non si sa bene quando, dove, a chi, e soprattutto cosa ci si dicesse, visto che poi quegli arbitri non facevano vincere la Juve.

In definitiva, già da quanto emerso nei primi due gradi, viene configurato un reato di pericolo, punibile anche senza la consumazione dell’illecito, senza la concreta alterazione del campionato, scaturito dal tentativo di avere più potere possibile (oggi, invece, abbiamo finalmente dirigenti disinteressati a tali vili ambizioni).

Che cosa pensi della prescrizione, è già scritto qui, a proposito della violenza privata nel processo Gea: le conclusioni di quell’articolo valgono a maggior ragione anche oggi, dove si leggono imprecisioni e strumentalizzazioni di ogni tipo.

In breve, si tratta di un istituto posto a salvaguardia dell’imputato, degenerato esponenzialmente negli anni agli occhi dell’opinione pubblica, a causa del micidiale combinato di questi ultimi vent’anni anni di travaglismo – per lui e i suoi seguaci la prescrizione è un’onta, non un diritto sancito da uno dei princìpi base dell’ordinamento – e berlusconismo – che ne ha svilito la ratio, riducendone i termini a proprio beneficio.

Per di più, si concludeva in risposta a chi equipara strumentalmente casi di segno opposto, non si può raffrontare la prescrizione penale di Moggi, che non ha in alcun modo di impedito di condannare severamente dirigenti e società coinvolte, con la prescrizione sportiva dell’Inter, che ha chirurgicamente evitato, appunto, non solo di giudicare e verosimilmente punire in alcun modo la società nerazzurra, ma addirittura di mettere in discussione l’incredibile scudetto a tavolino assegnato per motivi etici, prima che emergesse quanto era stato –chirurgicamente, sì, ripetiamo pure l’avverbio – occultato.

In attesa delle motivazioni della Cassazione - che com’è noto non giudica nel merito e verosimilmente affermerà la legittimità giuridica di quanto deciso dai giudici di secondo grado, al netto delle nuove assoluzioni -possiamo arrivare a una conclusione: il processo è durato troppo, e non per colpa degli imputati (alcuni hanno addirittura rinunciato all’istituto della prescrizione, caso rarissimo), che hanno espunto diversi testimoni dalla lista iniziale pur di accelerare, bensì anche a causa delle ripetute istanze di ricusazione dei pm nei confronti del giudice di primo grado, che non pareva così entusiasta di dar credito al teorema iniziale, fondato su informative tragicomiche e sostenuto da testimonianze surreali (imperdibile il tenente colonnello Auricchio che, in un aula adiacente ad alcuni drammatici processi di camorra, ricorda con toni gravi i punti assegnati delle moviole di Baldas).

Infine, siccome viene spesso richiesto di attenersi strettamente alle sentenze, preme ribadirlo: la Juventus è stata esclusa da ogni responsabilità già nei primi due gradi di giudizio. La tesi, piaccia o non piaccia, è che Moggi puntasse ad avere un potere che prescindeva dalla squadra per cui lavorava. Aveva un grande desiderio di salvare gli amici della Fiorentina, ecco. Vai a fare del bene…

La Juve è innocente.

Se volete attenervi alle sentenze, imparate a ripetere questa frase.

Se invece volete discuterle, meglio ancora: siamo qui a disposizione, e abbiamo tante cose da dire anche noi.

2) L’altra Calciopoli.

Questo è quanto affermano i giudici, a cui strettamente ci atteniamo. Poi, però, c’è un’altra Calciopoli. Perché in una sentenza non c’entra tutto, non deve entrarci tutto.

Nella sentenza non entrano gli incredibili errori sin dalle informative dei Carabinieri (spesso ahinoi riprodotte integralmente nell’atto di chiusura indagini di Beatrice e Narducci), i mitici libretti neri diffusi a gran fretta, dove un risultato negativo della Juve diventava una vittoria (vedi Juventus-Sampdoria), perché al teorema serviva così.

Dove gli ammoniti di Udinese-Brescia risultavano diffidati, così avrebbero saltato la Juve al turno seguente, diabolico Moggi, e invece no, non lo erano, con la Juve giocarono regolarmente; dove si sottolinea l’espulsione di Jankulovski, ma si omette che si era reso protagonista di un pugno sferrato in pieno volto a un rivale, a gioco fermo: difficile non espellerlo. Un errore tira l’altro, tuttavia, e l’arbitro Dattilo ne è uscito assolto solo ora, in Cassazione, nove anni dopo.

Dove nel famigerato Lecce-Parma risultava espulso Morfeo e invece no, avevate scritto male.

E così via, in una sagra degli orrori che ha condizionato le opinioni sul tema di mezza Italia, e l’intero rito abbreviato relativo a Giraudo: lì si giudicava su quanto riportato a suo tempo, senza ulteriore dibattimento.

Una sagra degli orrori che non avete letto su nessun giornale, ma solo su qualche sito come Ju29ro e GiùlemanidallaJuve, nell’illuminante manuale di Emilio Cambiaghi e avete ascoltato esclusivamente in qualche trasmissione radiotelevisiva di carattere locale, tra le risatine dei media nazionali e dei tifosi avversari, felici di poter sconfiggere la Juve almeno una volta, anche se non in campo.

L’altra Calciopoli è quella di De Santis, l’arbitro della Cupola che però sottrae alla Juve 8 punti su 15 a disposizione, in un anno in cui la Juve ne perde raramente. Non dico farci un titolone, ma magari giusto una domanda: “come mai con l’arbitro della Cupola la Juve andava peggio che con gli altri?” Così, tanto per fare: ci sono da riempire tante pagine, non vi è venuta la curiosità?

L'altra Calciopoli, ovvero la "denuncia" del giudice Casoria relativa al procuratore Lepore, che avrebbe indebitamente insistito affinché lasciasse la causa, si occupasse d'altro. Ecco, capirne qualcosa di più? Non sarebbe stato un po' più interessante di Moggi jr con la D'amico?

L’altra Calciopoli, ovvero le testimonianze surreali: abbiamo già ricordato il riferimento a Baldas di Auricchio, di cui non fanno sorridere le contraddizioni con Baldini su come, quando e perché si siano conosciuti. Uno ricorda una cosa, uno l’altra, non si sa, forse eravamo amici, forse collaboravamo, forse no, anzi ora ci presentiamo. Auricchio, che ha condotto le indagini, e Baldini, il dirigente anti Moggi: ma che si saranno mai detti, in quegli incontri che non ricordano?

Ma mica solo Auricchio, eh. C’è Fabio Monti, prima firma sportiva del Corsera, che non ricorda più di essere tifoso dell’Inter. C’è Zeman, che sostiene che tutti gli esoneri subiti in carriera siano illeciti, tranne uno, beato lui. Chissà cosa pensa di quelli successivi a Calciopoli, chissà se sono leciti o no. C’è poi Gianfelice Facchetti, che porta un memoriale del padre, così, una prova un po’ bizzarra, non potendo purtroppo neanche sentirlo per confermare e per capire meglio. C’è Nucini, l’arbitro al servizio di una squadra di calcio che talvolta arbitrava, ma la cosa pare non interessare i giornali: si contraddice, si fa ammonire più volte dal giudice e alla fine, quando non si capisce più se la presunta scheda l’ha buttata, non l’ha buttata o non l’ha mai avuta, risponde sbottando: “allora la scheda me l’ha data Guglielmo Marconi e a Torino al Concord con Moggi c’era Garibaldi». Sempre nell’aula accanto a dei processi per camorra, si testimoniava così.

C’è De Cillis, soprattutto, il rivenditore di schede svizzere che ora, più che di un articolo come questo, deve preoccuparsi di un rinvio a giudizio per falsa testimonianza. E’ anche questa, l’altra Calciopoli: ma se avete seguito solo i media nazionali, di questo non sapete nulla.

L’altra Calciopoli sono le telefonate dimenticate, le squadre salvate, il leggendario “piaccia o non piaccia agli imputati non ci sono mai state telefonate tra Bergamo o Pairetto con il signor Moratti" del pm Narducci (26 ottobre 2008), e invece c’erano, eccome se c’erano, e pure con altri dirigenti dell’Inter.

L’altra Calciopoli è quell’incontro strano, curioso, tra Auricchio e Moratti, alla presentazione di un libro di Narducci, con intervento di Zanetti. Un bel miscuglio, non c’è che dire. Chiacchiere fitte tra il presidente dell’Inter e il responsabile delle indagini, riprese furtivamente da uno spettatore presente. Poi, via in ascensore tutti insieme, che la chiacchierata continui. Lo so, non avete letto neanche di questo.

L’altra Calciopoli è il premio ad Auricchio e Narducci, promossi nella giunta napoletana di De Magistris, visto l’ottimo lavoro svolto.

L’altra Calciopoli, soprattutto, sono le decine di arbitri, giornalisti e dirigenti archiviati e assolti. Molti hanno rinunciato al loro lavoro, tanti si sono ammalati, tutti hanno visto le loro famiglie umiliate per anni, come se fossero ladri, venduti, truccatori, per carriera e per denaro. E invece niente, innocenti. Ma al tempo serviva inserirli, perché la cupola non poteva sembrare di sole 5 o 6 persone: ne servivano quantomeno una trentina, e se non si riusciva a trovarle, le si inseriva con qualche errore nelle informative o nell’atto di chiusura indagini, tanto poi si sarebbe ottenuto qualche premio.

Di loro, dell’altra Calciopoli, non avete letto e non leggerete mai.

3) Nove anni dopo.

E poi c’è Calciopoli, come ce l’avete raccontata (e sperata) nel 2006, e quello che è rimasto ora, nove anni dopo.

All’inizio, per l’opinione pubblica c’è la Juve che ha rubato, con quel delinquente di Moggi: lo abbiamo sempre detto, brutti ladri, ora sta venendo fuori.

C’è la Gea, il male assoluto, finalmente sotto processo anche loro: controllano il mercato, decidono le sorti di loro affiliati e non: eccola la vera cupola.

Ci sono i giornalisti asserviti, a partire da Scardina in Rai. C’è la Fazi, che trama dalla Federcalcio.

Ci sono i sorteggi truccati, c’è un arbitro chiuso nello spogliatoio, c’è una combriccola romana di direttori di gara che determina i risultati di molte partite.

C’è una squadra al di sopra di ogni sospetto, che festeggia sprezzante cantando “noi vinciamo senza rubare”: ecco perché non vincevano, mica per Gresko, Recoba e compagnia. Ecco perché quell’allenatore veniva sempre esonerato.

C’è, in particolare, in compagnia degli sberleffi agli juventini, un profondo convincimento: ora finalmente potremo vincere tutti, senza cupole a sbarrarci la strada verso la gloria. Vedremo invece che combinerete voi, senza la Triade…

Nove anni dopo, siate sinceri: di tutto questo, non è rimasto più niente.

Non c’è più la Juve che rubava, perché si è scoperto che Moggi al massimo tramava per sé, o per salvare gli altri, e gli arbitri della Cupola la sfavorivano, invece di aiutarla.

Che De Santis, nella Supercoppa contro l’Inter, annullava il gol decisivo di Trezeguet per fuorigioco, quando era buono di un metro.

Che non si è consumato alcun illecito, non si è alterato alcun campionato, non c’è stata corruzione, né vantaggi di alcun tipo per gli arbitri. Si tramava, che strana cupola, per far salvare la Fiorentina o al più – sob! – per fare squalificare Petruzzi e Nastase, due riserve del Bologna, contro Ibra e Trezeguet.

Siate onesti: vi aspettavate qualcosa di più, eh?

Dire che la Juve di Buffon Zambrotta Thuram Cannavaro Chiellini Camoranesi Vieira Emerson Nedved Trezeguet Ibrahimhovic rubava per questo, in fondo, fa sorridere anche voi, se avete un pur minimo senso del ridicolo.

Non c’è più neanche la Gea: non era una cupola, ve l’ha detto pure il Tribunale. E a voi piace attenervi alle sentenze, no? Quindi mercato falsato, controllo di tutto il calcio, corbellerie varie: tutto inventato, non è come pensavate nel 2006.

Una bella botta, eh?

Non ci sono più i giornalisti da condannare: li hanno archiviati e assolti tutti. Alcuni si sono ammalati, cercano con fatica di ritrovare una credibilità. Quando invito Scardina in un programma televisivo, mi spiega quanto sia romanista, e tuttora piuttosto antijuventino. Gli hanno rovinato la vita, è invecchiato, si è ammalato: non c’entrava niente, ma al tempo era utile fare anche il suo nome.

Non ci sono più le trame della dama in Federazione, la terribile Fazi: assolta anche lei, niente di niente.

Non c’è più l’arbitro chiuso nello spogliatoio, almeno in Tribunale; perché nell’opinione pubblica è rimasto chiuso lì dentro, lì il parere dei giudici non interessa.

Non c’è più il sorteggio truccato.

Non c’è più la combriccola romana: è rimasto solo uno, a combriccolare da solo.

Quella squadra non è più al di sopra di ogni sospetto, anzi, e tutti stanno capendo che Gresko e Recoba avevano la loro influenza nelle mancate vittorie, altro che cupola.

Non c’è più l’allenatore cacciato per colpa di Moggi, perché l’hanno esonerato anche e soprattutto dopo, praticamente ovunque. L’ha esonerato pure il dirigente antiMoggi per eccellenza.

Non c’è più, infine, il convincimento espresso in modo baldanzoso a quei tempi: ora finalmente…

Ora finalmente cosa? Ora finalmente niente. Da lì, hanno vinto solo Inter, Milan e Juventus. Nei nove anni pre Calciopoli vincevano anche le romane, dopo il 2006 non più.

E vedremo voi, senza Triade. Ma vedrete cosa? Vedrete tre scudetti consecutivi, senza storia, con un grande vantaggio anche nel quarto anno di fila. Con le milanesi a trenta punti, il Napoli a 20, le romane a 15.

Le polemiche, intanto, sono rimaste le stesse. Chi aveva sospetti prima, ne ha anche ora. Le moviole di ore sono rimaste lì. I giornalisti asserviti, se c’erano prima, ci sono anche adesso. E a chiacchierare al telefono, scoperto per puro caso, c’è qualcun altro al posto di Moggi.

Riconoscetelo: quello che sembrava così chiaro nel 2006, nel 2015 ha un sapore diverso.

Il sapore di chi si è illuso di avere trovato un alibi a decenni di sconfitte, e invece è ancora lì, nove anni dopo, a dover ricominciare da capo.

Juventibus.com

 

CALCIOPOLI

Beha su Calciopoli: "Partorito un monstrum giuridico, non esce la verità. L'assassino non è il maggiordomo, ce ne sono altri in libertà"

Il giornalista Oliviero Beha, dalle pagine del suo sito internet, si addentra nella vicenda Calcopoli a due giorni dalla sentenza emessa dalla Cassazione. Ecco il suo post:

La prescrizione su Moggi, Giraudo e più in generale Calciopoli si presta a brevi spunti, dopo fiumi di parole.

 

1) Un processo su una vicenda che è cominciata nel 2006 e si prescrive nel 2015  dice a sufficienza che trattasi di una giustizia malata.

 

2) Chi non guardi a Calciopoli con le lenti del tifoso, né calcistico né giustizialista/garantista (derby mostruoso che ha finito di affossare il Paese), se informato sia delle sentenze nei tre gradi di giudizio sia dei dintorni di esse (la montagna di brogliacci delle telefonate non sbobinati), dovrà convenire che è stato partorito un monstrum giuridico. Non esce la verità sullo scandalo, ma solo spezzoni contraddittori su Moggi e c.

 

3) Il mondo del calcio, arbitri, dirigenti di club e potere politico sportivo, non è cambiato con l’espulsione giudiziaria, sportiva e ordinaria, dei suddetti. Dunque l’assassino o non era il maggiordomo e ce ne erano parecchi altri in circolazione, lasciati proditoriamente in libertà.

 

4) Se in appello è stato sentenziato tra i pasticci più incredibili che i campionati in questione hanno avuto uno svolgimento regolare, come minimo significa che l’associazione per delinquere di cui si ciancia  è stata un’associazione per delinquere di stampo incapace. Dunque Barbablù malgrado il castello da lui tirato su non era in grado di condizionare nessuno. Non c’è qualcosa che non torna, o meglio: che cosa torna nell’insieme?

 

5) La prescrizione: usciamo dal dibattito colpevole-prescritto o solo prescritto, e godiamoci un’interpretazione di innocenza. Alla prescrizione se si sostiene di essere innocenti ci si può opporre, specie dopo 9 anni di proscrizione pubblica in salsa mediatica. Si obietta,  da parte di Moggi &  company, di essere carne da cannone per “questa” giustizia. Qui, lo ammetto, mi arrendo anch’io. Non voglio pensarlo, non del tutto almeno.

 

bravo massimo e bravo oliviero

 

ma la verità è che della carta su cui sono scritte queste cose, qualcuno ci pulirà il retrotreno di un qualche animale

 

ci stiamo solo avvelenando il sangue, non vogliamo rassegnarci

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rispondo e chiudo

io non voglio fare polemiche

ho seguito tutto il processo con radio radicale cui va tutto il nostro ringraziamento

a mio modo di vedere si cercato troppo il lato sportivo della questione

e non il lato legale delle accuse a luciano

la telefonata brindellone mazzini

per noi è da voltastomaco

ma da un punto di vista difensivo cosa prova ?

nulla

ovvero può valere se tu insisti sul fatto della persecuzione sul tuo assistito

il piaccia o non piaccia

l'hai fatto  ?

no

quindi quella telefonata è irrilevante

 

chiudo qui

d'altronde io la penso cosi

l'ho sempre pensato

e ho rafforzato il mio pensiero

quando il berlusconi ha cambiato cavallo

dal tifoso ghedini al colpevolista coppi

cambio di strategia

risultati .......

 

non facciamo gli  interisti

la colpa non è sempre dell'arbitro

 

3 gradi di giudizio sono tanti

qualcuno dice troppi

 

comunque spero di non aver offeso nessuno

e mi sia lasciata la patente di juventino

.pensosefz

:sventola: :sventola: :sventola:

Sono d'accordo..

 

lo dico da tempo, secondo me è stata sbagliata la strategia difensiva, si è cercato di far emergere che le stesse cose le facevano anche gli altri.

Questo sarebbe andato bene nel processo sportivo, dove l'esclusività delle telefonate è stato un cardine della sentenza, e dove l'aspetto "etico" pesa, mentre nel processo penale devi rispondere delle accuse dirette all'imputato, e dire che anche altri lo facevano non smonta l'accusa.

 

Avrebbero dovuto ammettere qualche piccola colpa sui modi, puntando sul fatto che poi non hanno prodotto niente di rilevante, i risultati, gli arbitri e le partite non sono state falsate.

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la società è uscita di scena nel primo grado del processo, le parti civili non avevano titolo a chiedere risarcimenti perché la responsabilità dell'operato dei suoi dirigenti non poteva ricadere sulla Juventus... fine della storia

 

non vedo come la cassazione possa ritirare in ballo un soggetto che non è più sotto processo da anni, tecnicamente non è proprio possibile

 

Infatti l'ho scritto (in realtà è uscita di scena nel 2° grado, perché dopo il 1° avevano fatto ricorso).

 

Ma stante i fatti, cioé i verdetti di 1° e 2° grado (che verranno verosimilmente ripresi nelle motivazioni della cassazione), il bailamme di questi giorni serve ad indottrinare il popolino sul tornaconto ricevuto direttamente dalla Juventus nel 2004/05, cosa che gli atti che verranno resi pubblici tra 3 mesi non potranno cancellare, proprio in virtù del martellamento attuale.

Da notare che dopo i precedenti verdetti, questa strategia non è mai stata seguita, tant'è che lo stesso stravecchio non più tardi di qualche settimana fa disse che la Juventus quei titoli li ha vinti meritatamente sul campo.

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Sono d'accordo..

 

lo dico da tempo, secondo me è stata sbagliata la strategia difensiva, si è cercato di far emergere che le stesse cose le facevano anche gli altri.

Questo sarebbe andato bene nel processo sportivo, dove l'esclusività delle telefonate è stato un cardine della sentenza, e dove l'aspetto "etico" pesa, mentre nel processo penale devi rispondere delle accuse dirette all'imputato, e dire che anche altri lo facevano non smonta l'accusa.

 

Avrebbero dovuto ammettere qualche piccola colpa sui modi, puntando sul fatto che poi non hanno prodotto niente di rilevante, i risultati, gli arbitri e le partite non sono state falsate.

 

che poi, in realtà, guardiamoci bene, è la stessa cosa che facciamo noi ogni santo giorno di fronte ad un interista

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Joined: 17-Apr-2007
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Infatti l'ho scritto (in realtà è uscita di scena nel 2° grado, perché dopo il 1° avevano fatto ricorso).

 

Ma stante i fatti, cioé i verdetti di 1° e 2° grado (che verranno verosimilmente ripresi nelle motivazioni della cassazione), il bailamme di questi giorni serve ad indottrinare il popolino sul tornaconto ricevuto direttamente dalla Juventus nel 2004/05, cosa che gli atti che verranno resi pubblici tra 3 mesi non potranno cancellare, proprio in virtù del martellamento attuale.

Da notare che dopo i precedenti verdetti, questa strategia non è mai stata seguita, tant'è che lo stesso stravecchio non più tardi di qualche settimana fa disse che la Juventus quei titoli li ha vinti meritatamente sul campo.

 

su questo non ci piove, ma infatti non aspettavano altro

poi figurati, se le motivazioni della cassazione ribadiranno ancora l'estraneità della società, attaccheranno di nuovo con la tiritera della giustizia sportiva è una cosa quella ordinaria è un'altra, questioni a cui siamo vaccinati

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Joined: 22-May-2010
7601 messaggi

che poi, in realtà, guardiamoci bene, è la stessa cosa che facciamo noi ogni santo giorno di fronte ad un interista

Parla per te sefz

E' vero pure che io non parlo di calcio con nessuno ma se lo facessi direi che solo gli interisti lo facevano sefz

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Joined: 09-Feb-2012
816 messaggi
Inviato (modificato)

Si ma ciò che si vince nel campo non è opera loro.

E' opera loro se:

1) giocano;

2) alterano in maniera attiva le partite, agendo da terzi su chi ci va in campo e non gioca (arbitro, guardalinee, quarto uomo), intimorendoli, corrompendoli, dando disposizioni ben precise, comandandogli di fare qualcosa, ricattandoli.......

Così non è stato, perchè è stata ampiamente e chiaramente dichiarata la regolarità delle partite.

Quindi la Juve non ne ha usufruito dell'EVENTUALE reato.

Quindi ciò che ha vinto non è esterno al campo di gioco ed è frutto della rosa, dello staff tecnico e dei giocatori.

Quindi ciò che ha vinto è regolare e deve esserle riconosciuto.

Perciò ritengo che da parte delle alte sfere sia necessario un minimo di giudizio per arrivare alla mia conclusione, che sinceramente mi sembra tutto fuorchè incomprensibile per un ragazzetto di 7 o 8 anno.

Un minimo di personalità, capacità di giudizio, critica personale, chiamatela come volete, ma comportarsi come burattini di fronte certe cose quando un ragionamento logico al pari di 2+2 (sia come concetto che come semplicità) metterebbe le cose in pari alla realtà, è davvero ridicolo, letteralmente.

Tu ragioni con la logica, quella che si utilizza in uno stato di diritto, qualcosa di scontato ...per un danese, forse.

Questa e' la terra dei cachi, dell inciucio, dove si motiva una sentenza con una sequela di supercazzole PRIVE di logica.

Vai a vedere cosa ha dichiarato De Santis, l unico condannato : sono daccordo con lui.

Tornando a noi, cioe alla juve, la conferma dell esistenza dell associazione a delinquere, di cui facevano parte i nostri 2 dirigenti + i designatori, mazzini e de santis EQUIVALE alla conferma dell illecito struttuato nella sentenza del processo sportivo. Hanno la conferma che esisteva la cupola, anche se rispetto al 2006, e' dimostrato che la cupola non ha combinato niente : nn ha rapito arbitri, non ha condizionato designazioni ne falsato sorteggi, non ha avvantaggiato alcuni arbitri a discapito di altri e, soprattutto, nonostante due ammonizioni preventive (i due panchinari bolognesi), NON HA FALSATO IL CAMPIONATO 04/05.

Tutto questo pero' non credo sara' sufficiente a revisionare il processo....stiamo parlando di una elite di paraculi che si e' rifiutata di ritirare il cartone alle *****e di fronte ad un illecito da retrocessione. Ma cosa vogliamo sperare??

Modificato da NewLife

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Joined: 27-May-2011
127222 messaggi

Parla per te sefz

E' vero pure che io non parlo di calcio con nessuno ma se lo facessi direi che solo gli interisti lo facevano sefz

:261:

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Joined: 08-Jul-2007
7656 messaggi

Sto ascoltando il direttore...sulla zanzara...e fantastico!!

 

ci manchi direttore.

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Joined: 11-Jan-2010
551 messaggi

Io credo che i due scudetti torneranno indietro solo se ci sono, nelle motivazione della cassazione, gli estremi per la juventus per richiedere il risarcimento dei 444 milioni. L'unico modo per farseli restituire è minacciare la Federcalcio sul piano economico. 

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Joined: 08-Apr-2011
68859 messaggi

giornalaccio rosa - La Juventus non prende bene le parole di Tavecchio

26.03.2015 13:00 di Redazione TuttoJuve Twitter: @Tuttojuve_com  articolo letto 5287 volte
© foto di Lorenzo Di Benedetto
  26241e9a3d620b3fdb27341797b7615f-45271-c

Come riporta oggi la giornalaccio rosa dello Sport, la Juventus non ha preso bene le parole di Carlo Tavecchio sull’esito penale di Calciopoli:  «Alla luce della sentenza  la Figc assume un atteggiamento più sereno: il teorema è confermato, qualcosa di illecito c’è stato». Tavecchio è forte di un parere legale fornitogli dall’avvocato Tito Lucrezio Milella, che sostanzialmente gli ha assicurato tre cose: 1) La Cassazione ha confermato l’impianto accusatorio, ribadendo l’esistenza di un’associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva attraverso l’alterazione delle partite; 2) l’intervenuta prescrizione non solleva i soggetti condannati in Appello dagli obblighi risarcitori, cui la Figc ha diritto a pieno titolo; 3) la sentenza conferma sostanzialmente anche gli esiti della giustizia sportiva, per cui Moggi, Giraudo & Co. operarono illecitamente per interesse personale e delle loro società. A cominciare dalla Juventus. Facile la conclusione: il maxirisarcimento avanzato dal club bianconero ha la pretesa della lite temeraria. E questo è un fatto.

La carota: la Juventus rinunci alla causa da 443 milioni, che manderebbe in default la Federazione, e noi rinunceremo alle nostre pretese civili, la cui legittimità è ampiamente ribadita nella sentenza della Cassazione. 

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Joined: 10-Jul-2006
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ma alla figc hanno già le motivazioni?

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Joined: 10-Apr-2010
6283 messaggi

ma alla figc hanno già le motivazioni?

Chissà...

Forse si...

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Joined: 16-Sep-2010
17920 messaggi

Sto ascoltando il direttore...sulla zanzara...e fantastico!!

 

ci manchi direttore.

 

speriamo mettano il podcast

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Joined: 30-Aug-2006
7919 messaggi

Ci sta.

In fondo è un fatto di filosofia. Ognuno ha la sua. Ognuno di noi ha il suo modo di vivere le cose... 

Io per esempio in questo calcio non credo più, quindi lo guardo un po' come il wrestling. Non so mai cosa c'è dietro. 

Non mi fido. Ma ci sta che altri di noi godano delle vittorie e delle disgrazie milanesi e romane.

crazy,se ricordi il nostro scambio di Mp dopo la farsa,sai che io uscì sportivamente distrutto da farsopoli. Non riuscivo a vedere un futuro per la nostra juve.

E il tuo scetticismo era anche il mio. Poi però è successo qualcosa. La Juventus ha ritrovato il suo orgoglio, il suo DNA, la sua anima. E l ho ritrovato anch'io.

Ieri mi sono rivisto l inaugurazione dello stadium. E come 4 anni fa mi sono emozionato.

Quando parte il countdown dal 29,mi scende la lacrimuccia.

E le vittorie di oggi me le godo. Penso ai tanti "vediamo senza moggi cosa farete" e godo.

penso ai tanti "ora finalmente il campionato potrà vincerlo chiunque " e godo.

nonostante i tanti angoli bui della vicenda, sono orgoglioso della mia juve. E sono orgoglioso di essere juventino. Forse è filosofia, o forse è solo amore.

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