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LeRoi

[ E. B. A. T. ] - Essere Bianconeri a Torino

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Joined: 19-Mar-2010
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in un'occasione era venuto anche allo stadium, entrato non so grazie a chi è, ma era stato bello vederlo passeggiare vicino al bar con il bastone e ormai malandato dai problemi di salute

Con me, senza saperlo, ha tracciato un collegamento tra il vecchio Comunale (anni 80) e il nuovo Stadium: pur non conoscendolo di persona, l'ho sempre visto, in un modo o nell'altro, sulle gradinate della Filadelfia (io all'epoca non andavo in curva ma poco più in là, ma già lo conoscevo) fino allo spiazzo dello Stadium, per non parlare degli anni in mezzo. Un personaggio incredibile, al di là dell'essere ultras o meno :)

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Joined: 03-Jun-2006
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Si però diciamola anche tutta: se i tifosi non prendessero il calcio come una guerra di religione, ci fregherebbe ben poco di chi è che ci fa gol e di come festeggia. E i calciatori sarebbero liberi di fare il catzo che vogliono senza nessuno che rompa le balle.

Ricordo Anastasi, tifoso juventino vero quanto noi di EBAT, non trattato per nulla bene dalla società in occasione della sua cessione all'Inter in cambio di Boninsegna. Ogni volta che ci ha segnato, anche in maglia Ascoli, esultava eccome. E a noi fregava del fatto che avessimo preso un gol, non chi ce l'avesse segnato.

I cagata odiavano già Quagliarella per aver esultato in Udinese-topo. Però poi volevano che esultasse per il gol alla Juve. Però se Ogbonna avesse segnato ed esultato lo avrebbero coperto di miserie. Però gli piaceva sentir dire da Immobile che se avesse segnato alla Juve avrebbe esultato tantissimo.

Facciamo (facciano) pace col cervello.

Chi va via dalla tua squadra giocherà per un'altra. E se segna è giusto che esulti, magari non sguaiatamente, ma se anche scegliesse di esultare in modo becero, non ce ne deve fregare più nulla.

Certo che se volgiamo che il calcio resti nel medio evo...

Sono d'accordo con te. Penso però che il caso Anastasi sia unico...

Se ti ricordi Anastasi fece il suo centesimo goal al Comunale quando vestiva la maglia dell'Ascoli. Segnò sotto la maratona e l'intero stadio esplose in un boato come se avesse segnato per noi (era un idolo indipendetemente dalla maglia che vestiva) e lui completamente stranito si mise a correre a destra e a manca (e sono sicuro che in quel momento pensava di avere segnato PER noi e non contro di noi) come una mosca impazzita salutando la folla che lo applaudiva. Uno juventino vero, cosa che nessuno ha mai messo in discussione.

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Joined: 09-Jan-2010
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Sono d'accordo con te. Penso però che il caso Anastasi sia unico...

Se ti ricordi Anastasi fece il suo centesimo goal al Comunale quando vestiva la maglia dell'Ascoli. Segnò sotto la maratona e l'intero stadio esplose in un boato come se avesse segnato per noi (era un idolo indipendetemente dalla maglia che vestiva) e lui completamente stranito si mise a correre a destra e a manca (e sono sicuro che in quel momento pensava di avere segnato PER noi e non contro di noi) come una mosca impazzita salutando la folla che lo applaudiva. Uno juventino vero, cosa che nessuno ha mai messo in discussione.

Volevo dire qualcosa del genere ma, non essendo allo stadio quel giorno, non volevo scrivere minchiate.

Non ci segno' una tripletta?

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Joined: 03-Jun-2006
4314 messaggi

Volevo dire qualcosa del genere ma, non essendo allo stadio quel giorno, non volevo scrivere minchiate.

Non ci segno' una tripletta?

Volevo dire qualcosa del genere ma, non essendo allo stadio quel giorno, non volevo scrivere minchiate.

Non ci segno' una tripletta?

A memoria segnò un solo goal (e vincemmo lo stesso), ma quando ho tempo controllo in rete.

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Joined: 03-Jun-2006
4314 messaggi

Adesso che ho visto perdemmo 2-3... Nella testa evidentemente anche io pensavo che Pietro giocasse ancora per noi e che avessimo vinto noi 3-2.....

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Joined: 09-Jan-2010
8398 messaggi

Bhè, almeno si spiega il motivo del tanto amore gobbo nei suoi confronti.

Loro sono fashion supporters, non lo sono per Orgoglio di appartenenza a un ideale.

Sono tifosi "per moda".

In sostanza, la differenza che mi separa dalla nascita e per la vita alle strisciate.

topoff, lui si che ha capito tutto del tifo calcistico. :sisi:

(Dal topic su Quagliarella, che "quelli la'" ora apostrofano come "fashion player". E' che sarebbe anche l'unico buono che hanno... .oddio)

Modificato da Boia faus!

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Joined: 09-Jan-2010
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Che poi se i cagata postassero nella stalla dei ricordi del genere, sarebbe tutto un insulto al loro ex-giocatore, all'arbitro, alla lega...e a noi... sefz

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Joined: 01-Sep-2006
5403 messaggi

Ricevuto l'Ok da parte del grande Beppe (che abbraccio)

Scrivere a volte mi fa tremendamente inca**are, perché quando utilizzi parole sincere a ricordo di chi non c'è più, finisci col cadere nel poetico e la gente a volte pensa che ti pavoneggi.

Pazienza se ciò sarà il pensiero di alcuni, confido nella volontà di molti di unirsi con me a ricordo del defunto.

Un ricordo amaro, che mi rimanda con la mente ai giorni della mia giovinezza, a quelle prime volte in cui mi affacciai timidamente in Curva Filadelfia. Prima ancora di far ingresso su quelle gradinate, un accanito tifoso juventino già lo conoscevo, seppure per sentito dire, un certo Jacky.

Certo quando lo vidi, con quella maglia nera della Fossa che avvolgeva la sua corazza muscolosa, ebbi la percezione di trovarmi di fronte ad un individuo di quelli da tenere lontano, inavvicinabile. Mi sono ricreduto negli anni successivi, in cui conobbi dietro quel volto all'apparenza truce, un uomo che riconoscendo l'amico, il fratello di gradinata, non esitò mai a correre in suo aiuto, a trattarlo con il rispetto dovuto a chi condivise con lui eguali passioni e, forse, anche l'asprezza della vita.

Nella vita non tutti nascono scienziati, tanto meno fotomodelli. Jacky la vita se la a sudò, con quel poco con che madre natura e il buon Dio decise di dargli.

La popolarità che lo circondava se la conquistò, non solo per il suo essere 'unico', particolare, ma anche per il suo modo inconfondibile di affrontare la quotidianità, la vita, in maniera decisamente controcorrente. I più giovani non possono nemmeno immaginare la temerarietà con cui affrontò gli avversari in determinate circostanze. A volte, punzecchiato e irriso dai suoi stessi amici che sapevano che così facendo l'avrebbero spronato alla battaglia, molte volte attaccò da solo, con scene, nel bene e nel male, inenarrabili. Certo, la sua era una logica e filosofia di vita 'essenziale' basata sul paradigma 'amico-nemico', dove la Curva Filadelfia era la sua casa, quella famiglia che aspettava per lunghi giorni di poter riabbracciare la domenica o qualche sporadico mercoledì di Coppa.

Poi, lentamente, anche per lui la giovinezza svanì, la ruota girò e il set gli venne meno, soppiantato da generazioni di nuovi giovani attori, molti dei quali lo vedevano come un 'reperto museale', un individuo bizzarro, la faccia di un tifo ormai desueto.

La sua figura urlante con la mazza in mano che roteava con energica decisione sul tamburo, rimarrà nell'immaginario collettivo del tifo bianconero.

Mi piange però il cuore se ricordo i due ultimi incontri che ebbi casualmente con lui.

Era il 6 marzo 2013 (la data non è frutto di una memoria indefessa, ma della mano veloce che ha accarezzato la tastiera cercandola su Google), un paio d'ore prima dell'inizio di Juve-Celtic, gara degli ottavi di Champions League.

Nei pressi dello stadio lo incontrai che vagava senza meta, capelli e barba lunga, bianchissima, tipica del look dei suoi ultimi anni. Mi salutò, mi abbracciò e mi baciò la nuca, come faceva sempre quando mi capitava di incontrarlo. Come ogni volta, dopo il bacio rituale rideva, contento di quel gesto infantile, ma che gli piaceva un sacco. E che accettavo perché era lui. La risata era grottesca, inconfondibile. Lo portai in un bar nelle vicinanze e gli diedi un panino e un cappuccino, se ben ricordo. Mi disse frasi sconnesse, a ricordo dei tempi che furono e poi a voce alta disse: 'la gente non sa quello che abbiamo passato!'.

Con quella frase, all'apparenza casuale, ricordò più di dieci anni di tifo, rinvangò i tempi in cui essere della Juve voleva dire portarsi dietro l'odio di quasi tutta l'Italia, dei giorni in cui ogni trasferta era una battaglia e ad ogni battaglia a difesa della propria Fede si tornava a casa con dei feriti, al di là di averle prese o date. Quello era il mondo delle gradinate di allora, un mondo in cui un faccione come quello di Jacky non poteva nascondersi, passare inosservato.

Vuoi l'incoscienza, vuoi la gioventù, vuoi che molti lo consideravano non del tutto finito, lui, infischiandosene delle considerazioni dei benpensanti, per lunghi anni ci fu e prese anche, in alcuni contesti, botte che avrebbero piegato un cammello. Le prese perché era Gobbo, perché era juventino. Lo sapeva e, con audacia, fierezza e vuoi anche un po' d'incoscienza, non si tirò indietro.

L'ultima volta che lo vidi fu quella che mi fece più male. Non ricordo che partita fosse da poco finita allo Stadium, so solo che ritornando dove solitamente lascio lo scooter, vidi della gente che inveiva conto qualcuno. Guardai nella direzione di quel capannello di persone e riconobbi lui, Jacky, vestito con una maglia e un sciarpa del Toro che cercava di attraversare la strada, sebbene le persone glielo impedivano insultandolo. Mi misi tra lui e loro e lo portai, quasi trascinandolo, sul lato opposto della strada, invitandolo ad andarsene, chiedendogli il perché di quel gesto all'apparenza insulso.

Non mi rispose, mi guardò con sguardo quasi assente, con gli occhi lucidi. Capii che qualcosa non stava girando per il verso giusto.

La cosa che più mi addolorò fu di non capire se nella sua mente l'imdossare la maglia granata fosse una ripicca verso qualcuno di quei vecchi amici che, per lui dei fratelli, forse gli negarono un aiuto, o il gesto strafottente di qualche tifoso granata che barattò una sua richiesta di aiuto col patto che si fosse vestito di granata e fosse così andato in giro. Spero con franchezza non si tratti di questo, svilirebbe di molto quella mano, all'apparenza amica, ma dietro la quale si annida una serpe.

Ma ciò che è stato è stato, ormai non c'è più tempo per rinvangare il passato e ritornare sui propri passi.

Ci mancherai. Ti ricorderò sempre con quell' atteggiamento con cui ti ergevi fiero su quella balconata di via Filadelfia.

Buon viaggio Jacky.

Beppe Franzo e Quelli di Via Filadelfia

Grazie per avere postato questo bellissimo racconto.

Ne approfitto per ricordare Jacky in un atalanta-Juve di tanti anni fa, credo fosse nell' inverno del '78 , vincemmo 1-0 nella nebbia , goal di Tardelli.

All' epoca eravamo gemellati con le brigate nerazzurre.

Non ero andato con un gruppo ma per conto mio, in treno.

Arrivai allo stadio almeno due ore prima dell' inizio della partita , i cancelli erano ancora chiusi e sentii un rumore di tamburo ritmato e un capannello di gente attorno , anche bergamaschi , che applaudiva : era Jacky che , infaticabile, suonava senza fermarsi.

Grande Jacky, r.i.p.

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Joined: 01-Sep-2006
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Adoro quando i loro cervelli elaborano simili boiate .asd

in effetti dovrebbero proprio scusarsi di esistere  

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Joined: 23-Mar-2007
425 messaggi

Poveri idioti questi bovini. Mi sa che proprio non ci sia speranza.

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Joined: 03-Jun-2006
4314 messaggi

in effetti dovrebbero proprio scusarsi di esistere

E soprattutto scusarsi di insozzare il nome della nostra città. Sono una mutazione genetica che con Torino e il Piemonte non ha nulla a che fare. Sono una razza a parte di piagnoni, vittimisti, pieni di odio e invidia : l'antitesi di Torino e del Piemonte in genere.

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Joined: 03-Jun-2006
4314 messaggi

E per ritornare all'argomento che mi ha veramente rattristato, ecco per i giovani una foto di Jackyll in curva negli anni ruggenti. Erano gli albori del tifo ultrà della Juve, tanto per ricordare ai più giovani tempi in cui in un derby di metà anni 70 ad un gruppo di allora ragazzini in balaustra che iniziò ad intonare il coro Toro Toro vaffanchiulo, il capo della Fossa (Nino S.) si avvicinò per farci smettere "Smettetela altrimenti quelli là vengono qui e ci fanno un chiulo cosi'"... (Ti ricordi Alex Michel ? Altri tempi... Pensarci adesso fa ridire).

image.jpg

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Joined: 01-Jun-2005
7476 messaggi

RIP capo Jackie

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Joined: 14-Dec-2005
37577 messaggi

Ragazzi_di_Stadio_4_ridimensionare.jpg

 

me lo ricordo decisamente più in carne sotto la vecchia sede di Piazza Crimea, ma parliamo di primissimi anni '90

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Joined: 14-Dec-2005
37577 messaggi

ora ho poco tempo, ma per vlataskaaaa che non ha conosciuto il tifo degli anni'70 e '80 avevo trovato foto della Filadelfia da qualche parte che FANNO IMPRESSIONE

 

se guardo la curva di oggi e quella mi prendo male :sisi:

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Joined: 09-Jan-2010
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Adoro quando i loro cervelli elaborano simili boiate .asd

Oh, quella del toro nel simbolo della squadra non riescono proprio a capirla. .oddio

Loro sono ancora convinti che il simbolo della squadra sia una zebra... .oddio .oddio ...e che abbiamo adottato il toro per farli sparire. .oddio .oddio .oddio

Qui, piu' che uno psichiatra ci vogliono delle maestre d'asilo che utilizzino il metodo delle punizioni corporali.

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Joined: 18-Aug-2008
3188 messaggi

Per tanti motivi, interni ed esterni, tutto questo non ci potrà mai più essere. Purtroppo

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Joined: 09-Jan-2010
8398 messaggi

E per ritornare all'argomento che mi ha veramente rattristato, ecco per i giovani una foto di Jackyll in curva negli anni ruggenti. Erano gli albori del tifo ultrà della Juve, tanto per ricordare ai più giovani tempi in cui in un derby di metà anni 70 ad un gruppo di allora ragazzini in balaustra che iniziò ad intonare il coro Toro Toro vaffanchiulo, il capo della Fossa (Nino S.) si avvicinò per farci smettere "Smettetela altrimenti quelli là vengono qui e ci fanno un chiulo cosi'"... (Ti ricordi Alex Michel ? Altri tempi... Pensarci adesso fa ridire).image.jpg

Certo che fra te, me, Alex Michel Omar, il Messaggero...alziamo l'eta' media di un bel po' qui dentro...

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Joined: 09-Jan-2010
8398 messaggi

Il problema è Quagliarella a Napoli...

Ma nella loro testolina ci sono sempre i gobbi.

Sono fantastici :haha:

:haha: Irrilevanti e patetici.

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Joined: 14-Dec-2005
37577 messaggi

Bei tempi che non torneranno piu'

 

 

per tantissimi motivi

Però le sciarpate potremmo anche provare a rifarle così, eh @@

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Joined: 21-Nov-2011
22305 messaggi

per tantissimi motivi

Però le sciarpate potremmo anche provare a rifarle così, eh @@

L'atmosfera che c'era al comunale era magica, ad ogni goal la curva filadelfia che si spostava a destra e sinistra all'unisono, ci si abbracciava gli uni con gli altri, le attese infinite, ore e ore in coda per prendere i posti migliori, emozioni uniche vissute da ragazzino innamorato del calcio che purtroppo non torneranno piu'.

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