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Socrates

Simone Zaza

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Simone sets sights on Sunday - Juventus

 

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1675541255_Juventus2004-2017.jpg.83e3431016e175d8bac0dc7167a12c81.jpg    SIMONE ZAZA   

 

Report: Juventus striker Simone Zaza's move to West Ham is a done deal -  Black & White & Read All Over

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Simone_Zaza

 

 

Nazione: Italia 20px-Flag_of_Italy.svg.png
Luogo di nascita: Policoro (Matera)

Data di nascita: 25.06.1991
Ruolo: Attaccante
Altezza: 186 cm
Peso: 78 kg
Nazionale Italiano
Soprannome: Sammina

 

 

Alla Juventus dal 2015 al 2016

Esordio: 20.09.2015 - Serie A - Genoa-Juventus 0-2

Ultima partita: 14.05.2016 - Serie A - Juventus-Sampdoria 5-0

 

24 presenze - 8 reti

 

1 scudetto

1 coppa Italia

1 supercoppa italiana

 

 

Simone Zaza (Policoro, 25 giugno 1991) è un calciatore italiano, attaccante del Torino. 

 

 

Simone Zaza
Simone Zaza.jpg
Zaza al Sassuolo nel 2014
     
Nazionalità Italia Italia
Altezza 186 cm
Peso 78 kg
Calcio Football pictogram.svg
Ruolo Attaccante
Squadra   Torino
Carriera
Giovanili
1997-2005 BlauGrana.svg Stella Azzurra Bernalda
2005-2007 600px Nero e Azzurro (Strisce)2.png Valdera
2007-2010   Atalanta
2010-2011   Sampdoria
Squadre di club
2008-2010   Atalanta 3 (0)
2010-2011   Sampdoria 2 (0)
2011-2012    Juve Stabia 4 (0)
2012    Viareggio 18 (11)
2012-2013    Ascoli 35 (18)
2013-2015   Sassuolo 64 (20)
2015-2016   Juventus 24 (8)
2016-2017    West Ham Utd 8 (0)
2017-2018   Valencia 53 (19)
2018-   Torino 92 (16)
Nazionale
2007 Italia Italia U-16 3 (0)
2007 Italia Italia U-17 2 (0)
2009 Italia Italia U-19 1 (0)
2012 Italia B Italia 1 (1)
2014-2018 Italia Italia 18 (2)

 

Caratteristiche tecniche

È un calciatore forte nel gioco aereo e di buona prestanza fisica. Dotato di un sinistro potente e preciso, spicca per grinta e spirito di sacrificio.

Carriera

Club

Inizi e Atalanta

Cresciuto a Metaponto e tifoso del Bari, a sei anni entra nella scuola calcio della Stella Azzurra di Bernalda dove è notato dall'Atalanta che nel 2005 decide di farlo maturare nel Valdera, società pisana gemellata. Nell'estate 2007 Zaza si trasferisce a Bergamo dove cresce calcisticamente nel settore giovanile orobico, venendo soprannominato "Sammina" per il suo sinistro al fulmicotone. Nel 2008 vince il Torneo Cittá di Arco - Beppe Viola, riservato alla categoria Under-16, diventando capocannoniere della competizione con 5 reti.

Il 1º marzo 2009, a 17 anni, esordisce in prima squadra e in Serie A nel corso dell'incontro Atalanta-Chievo (0-2), subentrando a Ferreira Pinto all'86'. Il 24 maggio 2009 disputa la sua prima partita da titolare nella massima serie, Atalanta-Palermo, conclusasi sul 2-2. Conclude la sua prima stagione da professionista con 3 presenze nel massimo campionato italiano.

Nella stagione seguente non trova spazio in prima squadra; a fine annata rimane svincolato.

Sampdoria e prestiti a Juve Stabia e Viareggio

Il 1º luglio 2010, da svincolato, sottoscrive un contratto quadriennale con la Sampdoria. La stagione lo vede impiegato prevalentemente nella formazione Primavera, ma il 16 febbraio 2011 esordisce in maglia blucerchiata durante il derby della Lanterna Sampdoria-Genoa 0-1, subentrando al 78' a Daniele Dessena.

Nella stagione seguente viene ceduto in prestito alla Juve Stabia in Serie B, nella quale esordisce il 27 agosto 2011 durante Empoli-Juve Stabia (2-1); con le Vespe campane scende in campo in 4 occasioni nella prima parte della stagione, quindi il 5 gennaio 2012 viene ceduto in prestito al Viareggio in Lega Pro Prima Divisione; dove Zaza gioca 16 partite di campionato e 2 dei play-out mettendo a segno in totale 11 gol.

Ascoli

Tornato a Genova per fine prestito, il 17 luglio 2012 si trasferisce, sempre a titolo temporaneo, all'Ascoli, in Serie B. Il 9 settembre segna il suo primo gol nella seconda serie italiana durante la partita Lanciano-Ascoli (1-1); il 20 ottobre segna invece la sua prima doppietta nella gara Ascoli-Juve Stabia (2-4). Il 26 dicembre 2012, durante Ascoli-Cittadella (4-1), segna la sua decima rete stagionale, raggiungendo così per la prima volta in carriera la doppia cifra. Conclude la sua stagione giocando in totale 35 partite di Serie B, dove mette a segno 18 gol che non permettono all'Ascoli di potersi salvare dalla retrocessione in Lega Pro Prima Divisione.

Sassuolo

Il 9 luglio 2013 la Juventus acquista Zaza a titolo definitivo dalla Sampdoria per un importo di 3,5 milioni di euro pagabili in tre anni; contestualmente la Juventus lo cede al Sassuolo in compartecipazione per la cifra di 2,5 milioni di euro pagabili in tre anni. Torna a giocare in Serie A nella prima giornata di campionato, Torino-Sassuolo (2-0). Il 1º settembre 2013, alla seconda giornata di campionato, segna di testa il suo primo gol in Serie A in Sassuolo-Livorno (1-4): è la prima rete realizzata dal Sassuolo nei campionati di Serie A. Grazie a Zaza arriva anche il primo punto ottenuto dagli emiliani nella massima divisione italiana, con il gol realizzato nella quinta giornata contro il Napoli e che ha fissato il risultato sull'1-1.

Il 20 giugno 2014 il Sassuolo risolve a proprio favore la compartecipazione in essere con la Juventus per un importo di 7,5 milioni di euro pagabili in tre anni. La Juventus comunque si è tenuta un diritto di riacquisto fissato a 15 milioni entro il 30 giugno 2015 e 18 milioni entro il 30 giugno 2016.

Complessivamente con la maglia del Sassuolo colleziona 69 presenze e 21 gol.

Juventus

Nell'estate 2015 è acquistato dalla Juventus, con cui vince subito la Supercoppa nazionale: è il primo trofeo della sua carriera. Il 23 settembre, nella gara con il Frosinone, è protagonista dell'autogol dei ciociari (un suo tiro viene deviato in rete da Blanchard) che porta in vantaggio i bianconeri. 7 giorni più tardi, compie il proprio debutto nelle coppe continentali segnando al Siviglia. 11 settimane dopo, risulta protagonista del derby di Coppa Italia con una doppietta al Torino. Il 13 febbraio 2016, è autore del gol-vittoria (il suo tiro viene deviato da Raúl Albiol che spiazzò Reina) nella sfida con il Napoli: valida per il sorpasso degli avversari e il conseguente raggiungimento della prima posizione. Al termine della stagione – l'unica in bianconero – aggiunge al palmarès anche lo scudetto e la coppa nazionale.

West Ham e Valencia

Il 28 agosto 2016 si trasferisce al West Ham in prestito oneroso per 5 milioni di euro con obbligo di riscatto a 20 milioni in caso di raggiungimento di 14 presenze, più altri 3 milioni di bonus. Sceglie di indossare la maglia numero 11. Con gli Hammers totalizza otto presenze in Premier League e tre in Coppa di Lega, deludendo molto le aspettative e senza realizzare nemmeno una marcatura.

Il 15 gennaio 2017 rientra anticipatamente alla Juventus e si trasferisce, sempre in prestito con diritto di riscatto, al Valencia, scegliendo la maglia numero 12. Il suo esordio in Primera Division avviene il 21 gennaio, in occasione della partita vinta 2-0 contro il Villarreal. Il 19 febbraio mette a segno la sua prima rete ai danni dell'Athletic Bilbao, fissando il definitivo 2-0. Il 9 aprile 2017 realizza la sua prima doppietta in Liga nella vittoria esterna contro il Granada per 3-0. Il 10 aprile seguente il Valencia riscatta interamente il giocatore dalla Juventus.

La stagione seguente gli viene affidata la maglia numero 9. Il 19 settembre, in occasione della vittoria casalinga contro il Malaga (5-0), realizza la sua prima tripletta in soli otto minuti di gioco. Complice l'ottimo inizio di stagione, il 18 ottobre viene premiato come "Miglior giocatore della Liga" del mese di settembre.

Torino

Il 17 agosto 2018 viene acquistato dal Torino in prestito con obbligo di riscatto per una cifra complessiva di 15,6 milioni di euro. Fa il suo esordio in granata nella partita casalinga contro la SPAL alla terza giornata di campionato (1-0). Segna la sua prima rete il 30 settembre, nella vittoria esterna (0-1) contro il Chievo. A fine stagione termina con solamente 4 gol in campionato.

Nazionale

Nazionali giovanili

Nel 2007 partecipa al Torneo Internazionale Europa Unita con la nazionale Under-16 di Antonio Rocca, debuttando il 25 aprile nell'incontro di apertura contro la Slovenia. Nel corso della manifestazione, vinta dagli azzurrini, disputa tre dei quattro incontri complessivi, compresa la finale contro la Serbia. Il 29 agosto 2007 riceve la prima convocazione per la nazionale Under-17 di Luca Gotti, in occasione dell'incontro Italia-Turchia (3-0), senza scendere in campo. Due giorni dopo, il 31 agosto, esordisce in Italia-Irlanda del Nord (2-1). Il 13 ottobre 2009 esordisce con la nazionale Under-19 nell'incontro Paesi Bassi-Italia (1-1). Segna anche 1 gol nell'unica presenza con la B Italia, rappresentativa di Serie B. Viene inoltre convocato per uno stage della nazionale Under-21, tenutosi a Coverciano dal 13 gennaio al 16 gennaio 2013.

Nazionale maggiore

Dopo aver preso parte a due raduni della nazionale A durante la gestione di Cesare Prandelli, il 30 agosto 2014 viene convocato dal nuovo commissario tecnico Antonio Conte in vista dell'amichevole contro i Paesi Bassi del 4 settembre e della partita di qualificazione agli Europei 2016 a Oslo contro la Norvegia del 9 settembre. Gioca da titolare entrambe le partite, procurandosi nella prima, vinta per 2-0, un rigore (poi trasformato da Daniele De Rossi) mentre nella seconda partita contro la Norvegia segna la prima rete dell'incontro con una leggera deviazione, poi terminata 2-0 per gli azzurri.

Convocato per il campionato d'Europa 2016 in Francia, nella seconda partita del girone il 17 giugno 2016 contro la Svezia esordisce nella manifestazione continentale e serve l'assist per il gol vittoria di Éder. L'avventura azzurra si conclude ai quarti di finale, con la sconfitta subita per mano della Germania ai calci di rigore, durante i quali Zaza, subentrato a Giorgio Chiellini al 120º e ultimo minuto di gioco proprio per poter essere nella lista dei rigoristi, fallisce il proprio tentativo calciandolo sopra la traversa, dopo un'estenuante e comica rincorsa, che lo ha reso oggetto di varie parodie sui social. Durante le partite di qualificazione al campionato del mondo 2018 viene convocato da Gian Piero Ventura solo per la partita contro il Liechtenstein, nella quale subentra a risultato già acquisito.

A distanza di quasi due anni, il 4 giugno 2018, è convocato dal nuovo CT Roberto Mancini per l'amichevole contro i Paesi Bassi, in cui entra nel secondo tempo e segna il gol del momentaneo 1-0; l'incontro finirà 1-1.

Beneficenza

Nel 2020, a seguito della pandemia di Covid-19, fa una donazione di 64mila euro alla regione Basilicata.

 

Palmarès

Competizioni giovanili

Competizioni nazionali

 

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1675541255_Juventus2004-2017.jpg.83e3431016e175d8bac0dc7167a12c81.jpg    SIMONE ZAZA 

 

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13 febbraio 2016, Juventus Stadium: si affrontano, nel big-match della giornata (e della stagione) la Juve e il Napoli. La classifica vede i bianconeri secondi, a solo due punti dagli azzurri, dopo una fantastica rimonta. Lo Stadium è gremito, l’attesa è spasmodica, si può tagliare la tensione con un coltello. Polemiche a non finire nei giorni precedenti alla partita, con la società napoletana che si permette di “consigliare” l’arbitro adatto per dirigere il match (il vicentino Orsato).
Azzurri (per l’occasione in maglia rossa) in formazione tipo, bianconeri con parecchie assenze (Cáceres, Asamoah, Mandžukić e Chiellini), alle quali si aggiungeranno, durante la partita, i forfait di Bonucci e Morata. La tensione è tanta, come abbiamo visto, e si ripercuote sul campo. Sarebbe la classica partita da 0-0: il Napoli non fa niente per vincere, la Juve cerca di non perdere.
Sarebbe… se non fosse che, all’ottantottesimo minuto, un rilancio dalle retrovie bianconere pesca Alex Sandro che, con un colpo di testa, serve Evra. Il francese non ci pensa due volte, vede un compagno libero e gli passa il pallone. Il numero sette bianconero controlla e scarica un sinistro molto potente, che incoccia una gamba di Albiol e si infila imparabilmente nella porta di Pepe Reina.
È il goal della vittoria bianconera e del sorpasso che si rivelerà decisivo per le sorti del campionato. «Sono stato bravo e fortunato, sono stati bravissimi tutti i miei compagni. Spero sia un goal importante per la stagione. Personalmente sono molto soddisfatto di quello che ho fatto finora, a parte alcuni episodi come l’espulsione contro il Genoa. Spero di continuare così, spero che continuiamo così e lo scudetto non ci sfuggirà sicuramente». Sono le parole del protagonista dopo la partita.

 
«È italiano – scrive Tony Damascelli su Ilgiornale.it all’indomani di Juve-Napoli – questa è la nota più importante, se fosse nato in Spagna, Germania, Olanda, scriveremmo di lui come il fenomeno del futuro, come l'uomo mercato. E invece, venendo da Policoro come anagrafe e dal Sassuolo, come ultima ditta di lavoro, sempre con il marchio bianconero appresso, deve mettersi in coda, aspettare il turno, sperare nei guai di un sodale di squadra e poi, eventualmente, mettere il muso, quella crapa pelata, dentro la mischia. Così ha fatto, scaricando il pallone alle spalle di Reina, con una ferocia e un’intuizione da goleador puro, vero, sincero. A giugno compirà venticinque anni, non sono verdissimi ma nemmeno maturi al punto giusto, è l'età in cui si può, anzi si deve svoltare. La maglia della Juventus pesa, non è quella del Sassuolo, dell'Atalanta, Sampdoria, Ascoli, tutta roba buona ma, come si usa dire, è la sana provincia nostrana, quella che ha frequentato prima di arrivare all'università. Torino è un'altra cosa, qui sono venuti fior di campioni, qui non vive di rendita nessuno, anzi. Simone Zaza è un pallino privato di Conte. Quando al Sassuolo, cioè negli anni scorsi, il ragazzo faceva coppia con Berardi, altro futuro probabile juventino, l'allenatore della Nazionale continuava a ripetere che il calciatore vero fosse per l'appunto Simone e non quel “mattocchio” di Berardi, istintivo, sì ma poco disciplinato, in campo e fuori. Ieri sera Conte deve aver goduto doppio, pensando al proprio passato e al futuro della Nazionale in Francia, con questo impenitente baciato dalla buona sorte. All'inizio, la Juventus gli ha messo paura, il popolo dei tifosi lo fischiava, la stampa, cioè noi, pensavano al solito attaccante di passaggio in attesa del numero uno. Il suo goal ha tre valori: vittoria, sorpasso e record di successi consecutivi. Che altro vuole uno in più dalla vita? Una maglia di titolare. Bianconera e azzurra».
 
Si può dire che l’avventura bianconera di Simone Zaza sia tutta concentrata in quel goal? Verrebbe da rispondere affermativamente, perché non sono state tante le occasioni avute dall’attaccante di Policoro per mettersi in evidenza. Qualche goal (come contro il Frosinone, Verona e Carpi oppure in Champions contro il Siviglia, per non parlare della doppietta al Toro in Coppa Italia) e qualche cartellino di troppo, abituali per uno come lui che fa della generosità e dell’aggressività le sue doti principali, insieme a un ottimo tiro di sinistro e un buon colpo di testa.
C’è da dire che Allegri non lo tiene particolarmente in considerazione e, così, dopo solo una stagione in riva al Po, si trasferisce al West Ham. Ma quella rete, quel minuto, quella partita e Simone Zaza resteranno per sempre nella storia recente juventina.

 
Il saluto di Simone: «Buon viaggio, che sia un'andata o un ritorno, che sia una vita o solo un giorno… a me che vado e a tutti i compagni che restano. La stagione passata alla Juve è stata straordinaria, intendo proprio fuori dall'ordinario: le vittorie come le sconfitte, il gruppo, la società, l'allenatore e il suo staff… un cammino incredibile, con la C maiuscola, che mi ha portato fino all'Europeo. Io ho cercato sempre di fare la mia parte e di mettermi al servizio della mia squadra. E dopo un anno così, mi spiace andare via, ma adesso mi aspetta una nuova avventura… una nuova strada da percorrere. Quindi grazie a tutti, di tutto. E lo dico con il cuore».
 

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