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rorbv

Vincere è l'unica cosa che conta

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Joined: 01-Jun-2005
10775 messaggi
Se vincere é l'unica cosa che conta non spariamo cazzate in merito che abbiamo disputato 9 finali di Coppa dei Campioni /Champions League... 
Non ho capito quale sarebbe la cazzata. Le abbiamo fatte? Si. Quindi? Qualcuno che si mette le toppe sulla maglia per qualsiasi cagata si bullava delle semifinali e dei quarti disputati. Non mi pare si faccia lo stesso. Arrivare in finale non è ne un traguardo ne un trofeo ma è testimone di un livello raggiunto. Chi festeggia le finali perse da altri non sa nemmeno cosa sia ne cosa si debba fare per arrivarci.

In merito alla frase in oggetto mi pare abbastanza semplice. Vincere è l'obbiettivo unico, se non vinci lavori e ci riprovi nel rispetto di chi è più forte di te con lo scopo di raggiungerlo e superarlo, perché il bel gioco, la mentalità ecc..., queste si si sono delle vere s********e e alibi per chi di vincere non è capace ma riesce solo ad accampare scuse e proteste

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Joined: 01-Sep-2006
6112 messaggi
9 ore fa, PsychoJuve ha scritto:

 

Per vincere basta essere migliore dei tuoi avversari. Essere migliore dei tuoi avversari non vuol dire che hai sfruttato al massimo le tue potenzialita.

 

tentare di sfruttare al massimo le potenzialità senza individuarne il fine sarebbe un semplice esercizio di stile. C'è qualcosa di perverso nell'andare a tutta senza sapere dove andare e solo per raggiungere il gusto di averlo fatto. Una sorta di automasturbazione, in effetti. sefz

 

 

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Joined: 21-Apr-2011
10309 messaggi
15 ore fa, roccosiff ha scritto:

per me è la frase più bella del mondo perché scarica di ipocrisia. si gioca e si partecipa per vincere o per sopravanzare l'altro. tutto il resto è ipocrisia e "volemose bene" di un fasullo quasi fastidioso.

 

Esatto. "L'importante è partecipare" é falsa e ipocrita già all'asilo e continua a esserlo nel calcetto del dopolavoro.

 

Figurarsi tra professionisti...

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Joined: 26-Apr-2010
2080 messaggi

E' un motto, quindi è una frase con dietro una storia, una filosofia in senso stretto quindi un modo per affrontare la vita, in questo caso la vita sportiva di una squadra di calcio. Scendere in campo sapendo che si partecipa per l'unico obiettivo possibile per il quale si accetta una sfida: vincere. Non per partecipare, non per fare bella figura, non per apparire forti. Vincere.

E se non si vince? Gli altri sono stati più forti e sono stati davvero bravi, perché siamo scesi in campo non per partecipare, non per fare bella figura, non per apparire forti, ma per vincere. Quindi onore e complimenti a loro, noi la prossima volta scenderemo in campo con ancora più determinazione.

 

Poi è arrivato twitter, le filosofie sono diventate di 140 caratteri. C'é chi vorrebbbe vincere e non perdere mai perché almeno può perculare gli altri su twitter, che quando perde poi gli altri si fanno le risate e lui ci rimane male. Poverino.

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Ospite
Joined: 28-Mar-2024
0 messaggi
3 hours ago, Mr.ZQP said:

 

tentare di sfruttare al massimo le potenzialità senza individuarne il fine sarebbe un semplice esercizio di stile. C'è qualcosa di perverso nell'andare a tutta senza sapere dove andare e solo per raggiungere il gusto di averlo fatto. Una sorta di automasturbazione, in effetti. sefz

 

 

 

Il fine e' il constante miglioramento, ma hai ragione che c' e' qualcosa di perverso e DEVE essere una perversa ossessione per poter funzionare nel migliore dei modi.

Modificato da Ospite

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18 ore fa, Don Chisciopeth ha scritto:

Io significato è  semplice  e te lo spiega l'epilogo di Cardiff.

 

Dopo un' annata fantastica, farcita da prestazioni esaltanti, tutti, juventini  e Non, si ricorderanno  solo del 4 a 1 della finale. ..E tutti i ricordi di quell' anno sportivo ruoteranno attorno a quel risultato  

Quindi, ai fini  della memoria storica di qualsiasi evento  sportivo, vincere non sarà  importante ma comunque  è   l' unica cosa che conterà  veramente. 

Il resto sono chiacchiere  che ci raccontiamo.

 

quoto. ed è giusto che sia così.

 

non puoi sciacquarti la bocca con "fino alla fine" e "vincere è l'unica cosa che conta" tutto l'anno, e dopo che perdi la finali te ne esci con "è stata comunque un'annata storica".

 

storica un c****. due anni fa è stata uguale.

 

è giusto che il tifoso juventino non sia affatto contento, perchè abbiamo perso il trofeo più prestigioso, ossessionante e desiderato.

 

ed anche quest'anno vedrete che "l'obbiettivo è la finale di kiev"

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Joined: 24-Nov-2007
125 messaggi

Il significato di questa frase è semplicissimo, ed è che: la vittoria, e solo quella,  deve essere il tuo costante obiettivo, e devi lottare in continuazione per migliorarti e raggiungerlo.

NON significa, invece, che devi (o puoi) vincere SEMPRE. E nemmeno che, se non vinci, sei una M***A. Quello è il significato degli ossessionati, e degli sfigati.

 

Per vincere devi fare tutto ciò che è sportivamente nelle tue possibilità. A volte ci riuscirai, altre volte no. Quando non ci riuscirai, dovrai accettare la sconfitta e trarne ciò che ti servirà per vincere domani.

 

Perché vincere non è la cosa più importante – cioè la cosa che maggiormente conta. E' l’UNICA. E il tuo pensiero deve essere sempre quello. Solo se il tuo pensiero sarà sempre lì, continuerai ad avere la possibilità di vincere. (Leggi bene: la POSSIBILITA’ di vincere, non la CERTEZZA).

 

Con tutto il rispetto per la tristezza del tifoso deluso, ma chi si sceglie come motto “Cardiff è il capolinea della mia passione”, non ha capito granché dello spirito  di questa frase.

Modificato da ImperoBianconero
correzione ortografica
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40 minuti fa, mik.mac ha scritto:

 

quoto. ed è giusto che sia così.

 

non puoi sciacquarti la bocca con "fino alla fine" e "vincere è l'unica cosa che conta" tutto l'anno, e dopo che perdi la finali te ne esci con "è stata comunque un'annata storica".

 

storica un c****. due anni fa è stata uguale.

 

è giusto che il tifoso juventino non sia affatto contento, perchè abbiamo perso il trofeo più prestigioso, ossessionante e desiderato.

 

ed anche quest'anno vedrete che "l'obbiettivo è la finale di kiev"

 

 

Dobbiamo vincere ma la nostra stagione, a differenza di altri, è durata fino al 6 giugno, con un epilogo amaro.

A mio parere abbiamo pagato l'assenza di ricambi in mezzo làddove si decidono i match. La stagione è stata stancante, Roma e Napoli hanno fatto

il record di punti. Anche il Milan arrivato in finale di Coppa Italia aveva sconfitto squadre di C e B. Noi abbiamo affrontato compagini ben più forti (Atalanta dei miracoli, derby, Napoli).

 

Basta col dire che giochiamo con il 4-2-3-1

Dopo il cambio modulo siamo andati sempre col 4-4-2

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Joined: 03-Mar-2017
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1 ora fa, PsychoJuve ha scritto:

 

Il fine e' il constante miglioramento, ma hai ragione che c' e' qualcosa di perverso e DEVE essere una perversa ossessione per poter funzionare nel migliore dei modi.

Esattamente

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Joined: 28-Nov-2010
11319 messaggi
13 minuti fa, supermegajuve ha scritto:

 

 

Dobbiamo vincere ma la nostra stagione, a differenza di altri, è durata fino al 6 giugno, con un epilogo amaro.

A mio parere abbiamo pagato l'assenza di ricambi in mezzo làddove si decidono i match. La stagione è stata stancante, Roma e Napoli hanno fatto

il record di punti. Anche il Milan arrivato in finale di Coppa Italia aveva sconfitto squadre di C e B. Noi abbiamo affrontato compagini ben più forti (Atalanta dei miracoli, derby, Napoli).

 

Basta col dire che giochiamo con il 4-2-3-1

Dopo il cambio modulo siamo andati sempre col 4-4-2

 

e torniamo al principio.

 

il motto recita vincere è l'UNICA cosa che conta.

 

non arrivare al 6 giugno.

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Joined: 07-May-2009
642 messaggi
48 minuti fa, mik.mac ha scritto:

 

e torniamo al principio.

 

il motto recita vincere è l'UNICA cosa che conta.

 

non arrivare al 6 giugno.

 

ok, ma prima di vincerla devi arrivare al 6 giugno, a noi non piacciono le cose d'ufficio o a tavolino in stile cartonati PERDAZZURRI

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Joined: 24-Oct-2006
10590 messaggi
16 ore fa, mgcgio ha scritto:

Penso che il Real fosse una squadra fuori dalla nostra portata.

Ma hai ragione: Allegri ha fatto degli errori nella finale.

Ma hai torto (secondo me, ovviamente) quando dici che "un presidente tosto, sarebbero volati calci nel c**o".

Perché se siamo arrivati in finale, il merito è quasi esclusivamente di Allegri, che è riuscito a tirare fuori il 100% da una rosa che, a mio parere, non era competitiva per la cl.

Il nostro percorso in CL quest'anno è stato esaltante, l'unico paragone che mi viene in mente, facendo riferimento alle stagioni juventine che io ho seguito personalmente, è la stagione 96/97 (pure quella finita male, purtroppo).

Ed è stato esaltante, nonostante una rosa costruita alla c****.

Considerato l'infortunio di Marchisio, avevamo due centrocampisti buoni. Non fenomenali, buoni. Due centrocampisti. 

Cioè, andate a vedere il centrocampo delle altre big europee (e non mi riferisco solo a REal, barca, e Bayern). Due centrocampisti. Ed uno di loro è uno che non aveva vinto nulla prima di arrivare da noi, nulla, manco una coppetta del c****.

E ciononostante, siamo arrivati in finale.

Una squadra costruita alla c****, fregandosene di seguire un progetto tecnico sensato, ma comprando giocatori che capita (anche forti, per carità, ma comunque a muzzo), tanto poi ci pensa Allegri....

E infatti ci ha pensato Allegri, inventandosi Mandzukic esterno di centrocampo, e tirando fuori un 4-2-3-1 che ci ha permesso di arrivare fin lì. Ma avevamo 5 giocatori per i 4 davanti. Con l'infortunio di Pjaca, 4 giocatori per 4 posti. Ribadisco: guardate le altre big europee se si sono trovate in una situazione così assurda.

E ci sarebbe molto altro da dire (Lichtsteiner, ad esempio: ne vogliamo parlare?), ma non voglio fare un post chilometrico.

Mi limito a ribadire, che Allegri ha fatto un lavoro pazzesco. Biasimarlo per la finale, o prenderlo metaforicamente a calci nel c**o, è assurdo: sarebbe come prendere a calci nel c**o Baggio per il rigore sbagliato nella finale del mondiale: cacchio, ci ha trascinato lui alla finale!

E la dirigenza lo sa. Lo sanno che hanno un allenatore che riesce a trovare una quadra nonostante rose costruite pensando più alle occasioni e al quel che capita, piuttosto che ad investimenti mirati ad un progetto tecnico prestabilito. Lo sanno che se siamo arrivati in finale è grazie a lui, ed è il motivo per cui gli danno 7 milioni, mica per generosità.

 

Allegri va solo elogiato, secondo me. Due finali in 3 anni, non ci riuscivamo dagli anni Novanta. Con la differenza che negli anni Novanta avevamo squadroni, considerato il contesto, Allegri no.

Non solo: dopo il ciclo di Lippi, il primo, non siamo più riusciti a fare due stagioni europee dignitose consecutive. Non dico vincenti, ma dignitose. Non c'è riuscito Ancelotti, non c'è riuscito il secondo Lippi, non c'è riuscito Capello, non ne ha avuto possibilità Ranieri e non c'è riuscito Conte. Allegri ne ha fatte 3, di stagioni dignitose europee consecutive.

 

Senza contare poi 3 volte consecutive il double scudetto+coppa italia (quest'ultimo, un trofeo non vincevamo dal 95!)

 

Mai e poi mai riuscirò a capire perché ci sia così tanto spirito critico nei confronti di Allegri, mai.

 

 

Concordo su molte delle cose che dici. Pasticci in campagna acquisti, ecc. 

Allegri ha fatto ottime cose in questi anni, poi ha avuto un black out nella finale 2017. Nella finale 2015 invece per me ha fatto grossomodo tutto il possibile.

Nessuno gli toglie tutti i tanti meriti.

I calci nel deretano andavano ai giocatori secondo me, e non tanto all'allenatore. Sono loro che hanno smesso di giocare

Ripeto, qui non si tratta di perdere, e nemmeno di stra-perdere ma di giocare proprio. 

Io qua a Torino ho sentito addirittura tifosi avanzare l'ipotesi che la partita se la sono venduta. (un'assurdità a cui non crederò mai, salvo prove ineluttabili che mai vedrò, ovviamente).

E' inutile continuare coi discorsi che sono più forti loro, perché è tutto vero solo fino ad un certo punto. Hanno vinto il campionato, anche loro, solo alla fine.

Il risultato finale, con tutte le differenze del caso, non rappresenta per nulla le differenze di qualità tra noi e loro. 

Riguardatevi le azioni. Riguardatevi i movimenti dei nostri difensori sui loro tiri ecc. Per me quello è un non giocare

 

La mia battutaccia sul pensiero alle vacanze, oltre ad essere una provocazione, è anche lo strascico fisiologico e ancora vivissimo della finale di Doha. 

Con foto sui social di giocatori a bordo piscina con fighette al seguito, in groppa a cammelli nel deserto, prenotazioni vacanze fatte tempo prima, ecc. 

E anche qui, difendo Allegri, che giustamente s'inca**o come una bestia e andò a muso duro contro la società. (il filmato dell'incazzatura, voglio ricordarvi che è stato rubato con un cellulare, perché Allegri solitamente è sempre molto attento a non mettere in pubblico su ciò che discute in società)  

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Joined: 06-May-2011
13560 messaggi

Frase assurdamente e costantemente travisata nel mondo juventino, che è diventata l'occasione per mostrare al mondo quanto siamo, come tifoseria, completamente incapaci di perdere, di razionalizzare la sconfitta e di andare avanti con l'obiettivo di migliorarsi ulteriormente.

 

Non è la frase in se' che ci frutta le prese per il cuxo delle tifoserie avversarie, è proprio come noi la interpretiamo: chi non vince non merita nulla, è una mèrdà e un fallito.

 

Boniperti stesso, prima di tutti in noi, aveva ben in mente cosa significasse perdere, perchè l'ha vissuto sulla propria pelle, perchè è un uomo di SPORT a 360°. E lui di sicuro non aveva l'atteggiamento da "prendiamo e buttiamo tutto nel cesso" dopo una sconfitta, come facciamo noi. Lui accettava la sconfitta, e la prendeva come punto di partenza per capire gli errori, e cercare di correggerli, per essere sempre più forte e per ambire alla vittoria, che è l'essenza della Juve stessa.

 

Noi siamo programmati per lottare, per ambire sempre al punto più alto. Ma non sempre ci si riesce, perchè ci può essere qualcuno più bravo di te. In quel caso, si rende omaggio all'avversario, e si riparte con l'obiettivo di superarlo.

 

L'interpretazione che il tifoso juventino da' a questa frase è la morte del concetto stesso di sport. Perchè se dalla sconfitta non si riesce a trarre nulla, se non atteggiamento di disfatta, allora è impossibile imparare dalla sconfitta stessa. E se non impari, non migliori; se non migliori, non puoi lottare per vincere.

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Joined: 03-Sep-2010
3444 messaggi

Il motto non è "vincere è l'unica cosa che conta", ma "alla Juventus vincere non è importante, è l'unica cosa che conta ". 

C'è un abisso tra le due e nonostante gli sforzi per spiegarla, la differenza non è alla portata di tutti.

Modificato da zoltan

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Joined: 14-Nov-2006
82249 messaggi

Secondo me bisogna fare innanzi tutto una netta distinzione tra lo sport e la vita.

 

Nello sport non devi fermarti mai.

Devi pensare sempre al dopo, non hai tempo per pensare al passato e neanche per assaporare l'attimo, devi concentrarti sul futuro, con determinazione fino allo stremo delle forze. 

Tutto questo per vincere, non è un gioco ma una missione. 

 

Nella vita devi rallentare i ritmi. 

Devi essere lento, goderti i momenti, amare e accompagnare ciò che ami a prescindere, fino alla fine. 

 

 

Chi arriva alla Juve, chi fa sport, chi ci gioca, deve entrare nella prima ottica di idee.

Per lui vincere non deve essere importante, deve essere l'unico pensiero, tutto ciò che gli interessa. 

 

Chi invece è tifoso della Juve dovrebbe vivere la sua passione con sentimento, restandole sempre a fianco perché questa è invece per lui l'unica cosa che conta. 

La storia che verrà scritta non deve essere perfetta, che sia quella che sia, l'importante è che sia anche la tua. 

 

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Joined: 24-Oct-2006
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43 minuti fa, sempresoloforzajuventus ha scritto:

Posso farti una domanda?

Perché avrebbero smesso di giocare, quale sarebbe stato il motivo per cui avrebbero deciso di non giocare?

 

 

Ah non lo so. Posso solo fare delle ipotesi, come tutti noi qui. 

Boh... 

 

.penso

 

Diciamo che l'abitudine, nella scorsa stagione, di giocare bene solo un tempo e di gestire l'altro, è una roba abbastanza nota.

Stanchezza e mancanza di birra sui 90 minuti complessivi ci può stare tranquillamente dentro. Assieme alla grande forza e compattezza del Real, come dici giustamente tu. Ma penso anche che c'è la seria possibilità che negli spogliatoi ci siano state davvero delle tensioni, e che al ritorno in campo tutti fossero un po' shockkati. Intanto il Real, come storicamente ha sempre fatto dall'arrivo di Zidane in poi, ha cominciato la sua abituale mezzora di fuoco.

Poi quando la nostra barca ha cominciato a mostrare le falle, i nostri se ne sono lavati tutti le mani, e hanno cominciato ad aspettare il fischio finale per andarsene in hotel. 

La partenza di Leo (e il suo tweet subito dopo la finale) e Alves (e le sue strane interviste in cui ha snobbato tutto l'ambiente Juve in generale), ancora oggi, mi danno molto l'idea di decisioni che hanno dei legami con quella specifica sera e ciò che è successo. Ma non lo so. Son teorie di buon senso, ma che restano da tastiera. 

Ma sul binario delle tue riflessioni, (ripeto, rispettabili legittime e ragionevoli), ti seguo su un punto preciso. 

Il Real per vincere doveva fare una grande partita, la Juve per vincere doveva fare una partita perfetta (cosa che non ti viene sempre, perché la squadra delle falle di ordine tecnico tattico le aveva eccome).

Quello su cui non siamo d'accordo ( e viva Dio che esistono tanti modi di pensare e di vedere le cose in questo mondo), è che la Juve manco faceva più le cose elementari. Io ho visto un buon primo tempo, dove non abbiamo dominato, ma dove siamo stati assolutamente alla pari con loro. E quando loro hanno trovato un vantaggio anche un po' casuale, noi abbiamo segnato un gol capolavoro. Fortunoso? Anche un po' fortunoso, ok, ma cercato e voluto. 

Ora, va bene tutto, ma per esempio nel 2015 ne abbiamo prese ben 3 dal Barcellona, ma io ho visto la squadra cedere sotto la forza e la strabordanza dell'avversario. Il terzo gol poi è arrivato alla fine, quando ormai la partita era finita.

L'hai giocata e l'hai persa perché loro erano più forti. 

A Cardiff io ho visto un'altra roba. 

Non l'hai giocata (non tutta almeno) e l'hai persa perché loro erano più forti. (mediamente più forti)

Ed essendo finita in goleada loro, fa molto male. Non che si sia perso, ma che si sia perso proprio così. 

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Joined: 12-Aug-2006
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piccolo OT

la mia impressione comunque è che sto forum sia letteralmente invaso .asd 

fine OT

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Joined: 25-Jul-2015
2707 messaggi

l'interpretazione decoubertiniana che dai è quella che preferisco anch'io.

se devo essere sincero, mi sembra anche l'unica corretta.

"vincere non è importante": competizione e la lealtà sportiva lo sono.

"ma è l'unica cosa che conta": accettare fino in fondo i valori della competizione e della lealtà sportiva, significa anche accettare che quando non vinci quello che hai fatto conta, sportivamente, zero.

 

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Joined: 08-Jul-2006
20997 messaggi
Posso farti una domanda?

Perché avrebbero smesso di giocare, quale sarebbe stato il motivo per cui avrebbero deciso di non giocare?

 

Maturità abitudine a certi livelli

Normalità essere in finale

Non bisogno loro di fare il miracolo

Italia 78 più bella più fresca più sbarazzina di italia 82

Bettega Rossi un gioia degli occhi

Ma ha vinto l'italia dello 82

Juve 82/83 inarrivabile sconfitta atene

86 ...vincitrice

Ps so che non era rivolta a me la domanda ma.......mi è venuto di rispondere

Scusa

Inviato in territorio nemico

 

 

 

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Joined: 26-Sep-2007
4620 messaggi

ma tanto potevano dire qualsiasi cosa al mondo che tutti i cartonati ed antijuventini del mondo avrebbero travisato...garantito!

 

io credo che "vincere non è importante, è l'unica cosa che conta!" e #finoallafine possano incarnare al meglio lo spirito di una squadra con mentalità vincente

non prendiamoci per il c**o, in qualsiasi sport e competizione al mondo si entra per un unico fine e cioè vincere

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Joined: 29-Oct-2009
14409 messaggi

A me comunque piace molto come frase.
Pronunciate poi da un istituzione

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Quasi quasi con il Cagliari rispolvero questa maglia

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Joined: 03-Mar-2017
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Quand'ero molto giovane il motto era la mia bibbia. Col passare degli anni sono diventato più esigente sul come piuttosto che sul quanto

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Il 11/8/2017 alle 15:18 , sempresoloforzajuventus ha scritto:

Io questa affermazione non riesco però a digerirla (sempre con rispetto parlando eh, sia chiaro).

Non possiamo credere veramente che abbiano mollato perché non gli importava e volevano arrivasse solo la fine. Non è possibile.

Nel secondo tempo non avevamo proprio la forza di riprendere in mano quella partita perché già sentivamo di non essere a posto per motivi tecnici, tattici e fisici, in più quei due gol di cui il primo su deviazione hanno letteralmente spezzato le gambe a tutti.

Tu affermi che non facevamo neppure le cose più elementari: sì è vero, non riuscivamo per niente a giocare perché ormai ci sentivamo persi, non avevamo la capacità di rispondere alla fluidità e dinamicità del Real e ci siamo fatti travolgere.

Tu dici che nel primo tempo siamo stati alla pari con loro: ne sei veramente sicuro? Io sinceramente i problemi li ho visti già nel primo tempo e credo proprio che la differenza di vedute su questa partita si giochi tutta su questo punto fondamentale: coloro che hanno visto un primo tempo giocato alla pari si sono "illusi" che potevamo spuntarla, mentre coloro che hanno visto problemi già nel primo sapevano a cosa si poteva andare incontro (ovviamente non sto criticando, sto parlando di percezioni diverse). I primi quando hanno visto quel secondo tempo sono arrivati alla conclusione: "stanno buttando tutto all'aria, hanno smesso di giocare"...i secondi invece hanno pensato: "ecco ora che il Real sta veramente spingendo, i nostri problemi si sono aggravati"...

 

Boh...

Attenzione, specificando meglio, non parlo realmente di un "non mi importa più e non gioco più", parlo più che altro di qualcosa tipo.... "Vabbè, lasciam perdere, tanto abbiam capito che non è serata, loro sono più forti di noi, stanno spingendo forte, noi abbiamo già degli acciaccati, e non ce la potremmo mai fare. Arrendiamoci alla realtà e speriamo che finisca presto". Intendevo un qualcosa del genere. 

Detto questo, può essere tutto e il contrario di tutto. Non concordo, ma potresti anche avere ragione. 

L'unica cosa che mi sento di dire, tanto per chiudere un po' il nostro appassionato dialogo, è che io però non appartengo alla categoria degli illusi secondo cui potevamo spuntarla. 

Nel mio caso è una visiona un pochino a parte. Ossia, "possiamo giocarcela degnamente anche se loro sono più forti e funzionano meglio. Possiamo provarci seriamente, poi vediamo come va. Forse la perdiamo ugualmente, è probabile, ma venderemo cara la pelle, perché la squadra c'è e ce la sta mettendo tutta, e anche il Real a volte ci soffre"

Tra le altre cose, non dico affatto che il Real ha fatto dei gol di sola fortuna, anzi. Sono gol cercati, ma tra deviazioni e iella nostra, tutto sommato quella sera gli è anche andato tutto fin troppo bene. Sanno cercarsela la buona sorte loro, anche quando le cose possono sembrare inizialmente più difficili del previsto (vedasi per esempio il match contro il Napoli). 

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Joined: 10-Mar-2007
1685 messaggi

Peccato che il motto della Juve sia stato pensato da chi una coppa internazionale non l'ha vista neppure da lontano....

 

Evidentemente c'è un equivoco di fondo:   Boniperti si riferiva al campionato .... " Vincere in campionato è l'unica cosa che conta...."

 

Mi pare sia il caso di aggiornare il motto....

 

 

Modificato da Foxtrone

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Joined: 05-Oct-2007
3156 messaggi
18 minuti fa, Foxtrone ha scritto:

Peccato che il motto della Juve sia stato pensato da chi una coppa internazionale non l'ha vista neppure da lontano....

 

Evidentemente c'è un equivoco di fondo:   Boniperti si riferiva al campionato .... " Vincere in campionato è l'unica cosa che conta...."

 

Mi pare sia il caso di aggiornare il motto....

 

 

Coppa Campioni , Intercontinentale , Coppa delle Coppe , Supercoppa Europea , Coppa Uefa......possono bastare??

.oddio

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