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Ciclismo - Calendario UCI & Riepiloghi Stagione 2018

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UCI WORLD TOUR 2018

 

16-21 Jan 18 Santos Tour Down Under AUS ME 2.UWT D. IMPEY (SAF) - Mitchelton-Scott
28 Jan 18 Cadel Evans Great Ocean Road Race AUS ME 1.UWT J. McCARTHY (AUS) - Bora-Handgrohe
21-25 Feb 18 Abu Dhabi Tour UAE ME 2.UWT A. VALVERDE (SPA) - Movistar
24 Feb 18 Omloop Het Nieuwsblad Elite BEL ME 1.UWT M. VALGREN ANDERSEN (DAN) - Astana Pro Team
03 Mar 18 Strade Bianche ITA ME 1.UWT T. BENOOT (BEL) - LottoNL-Jumbo
04-11 Mar 18 Paris-Nice FRA ME 2.UWT M. SOLER (SPA) - Team Sky
07-13 Mar 18 Tirreno-Adriatico ITA ME 2.UWT M. KWIATKOWSKI (POL) - Team Sky
17 Mar 18 Milano-Sanremo ITA ME 1.UWT V. NIBALI (ITA) - Bahrain Merida
19-25 Mar 18 Volta Ciclista a Catalunya ESP ME 2.UWT A. VALVERDE (SPA) - Team Movistar
23 Mar 18 Record Bank E3 Harelbeke BEL ME 1.UWT N. TERPSTRA (NED) - Quick-Step Floors
25 Mar 18 Gent-Wevelgem in Flanders Fields BEL ME 1.UWT P. SAGAN (SVK) - Bora-Hansgrohe
28 Mar 18 Dwars door Vlaanderen – A travers la Flandre BEL ME 1.UWT Y. LAMPAERT (BEL) - Quick-Step Floors
01 Apr 18 Ronde van Vlaanderen – Tour des Flandres BEL ME 1.UWT N. TERPSTRA (NED) - Quick-Step Floors
02-07 Apr 18 Vuelta Ciclista al Pais Vasco ESP ME 2.UWT P. ROGLIC (SLO) - LottoNL-Jumbo
08 Apr 18 Paris-Roubaix FRA ME 1.UWT P. SAGAN (SVK) - Bora-Hansgrohe
15 Apr 18 Amstel Gold Race NED ME 1.UWT M. VALGREN ANDERSEN (DAN) - Astana Pro Team
18 Apr 18 La Flèche Wallonne BEL ME 1.UWT J. ALAPHILIPPE (FRA) - Quick-Step Floors
22 Apr 18 Liège-Bastogne-Liège BEL ME 1.UWT B. JUNGELS (AUS) - Quick- Step Floors
24-29 Apr 18 Tour de Romandie SUI ME 2.UWT P. ROGLIC (SLO) - LottoNL-Jumbo
01 May 18 Eschborn-Frankfurt – Rund um den Finanzplatz GER ME 1.UWT A. KRISTOFF (NOR) - UAE Team Emirates
04-27 May 18 Giro d’Italia ITA ME 2.UWT C. FROOME (GBR) - Team Sky
13-19 May 18 Amgen Tour of California USA ME 2.UWT E. BERNAL (COL) - Team Sky
03-10 Jun 18 Critérium du Dauphiné FRA ME 2.UWT G. THOMAS (GBR) - Team Sky
09-17 Jun 18 Tour de Suisse SUI ME 2.UWT R. PORTE (AUS) - BMC
07-29 Jul 18 Tour de France FRA ME 2.UWT G. THOMAS (GBR) - Team Sky
29 Jul 18 Prudential RideLondon-Surrey Classic GBR ME 1.UWT P. ACKERMANN (GER) - Bora-Handgrohe
04 Aug 18 Clasica Ciclista San Sebastian ESP ME 1.UWT J. ALAPHILIPPE (FRA) - Quick-Step Floors
04-10 Aug 18 Tour de Pologne POL ME 2.UWT M. KWIATKOWSKI (POL) - Team Sky
13-19 Aug 18 Binck Bank Tour ME 2.UWT M. MOHORIC (SLO) - Bahrain Merida
19 Aug 18 EuroEyes Cyclassics Hamburg GER ME 1.UWT E. VIVIANI (ITA) - Quick-Step Floors
25 Aug 18 – 16 Sep 18 La Vuelta ciclista a España ESP ME 2.UWT  
26 Aug 18 Bretagne Classic – Ouest-France FRA ME 1.UWT O. NAESEN (BEL) - AG2R La Mondiale
07 Sep 18 Grand Prix Cycliste de Québec CAN ME 1.UWT  
09 Sep 18 Grand Prix Cycliste de Montréal CAN ME 1.UWT  
06 Oct 18 Il Lombardia ITA ME 1.UWT  
09-14 Oct 18 Presidential Cycling Tour of Turkey TUR ME 2.UWT  
16-21 Oct 18 Gree-Tour of Guangxi CHN ME 2.UWT

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1 - SANTOS TOUR DOWN UNDER - Australia (ME - 2.UWT)

(16/01 - 21/01)

 

D. IMPEY (SAF) - Mitchelton-Scott

 

Si chiude come si era aperto il Tour Down Under 2018, prima corsa a tappe World Tour della stagione. Nella sesta ed ultima tappa, davvero veloce su un circuito nei pressi di Adelaide (90 chilometri in totale), ad imporsi è ancora una volta in volata il tedesco André Greipel, che si conferma il corridore più vincente sulle strade australiane (è nettamente in testa a questa speciale graduatoria, a quota 18 successi). Per quanto riguarda la classifica finale, vittoria a sorpresa per il sudafricano Daryl Impey, abile a resistere ieri a Willunga Hill sulla progressione di Richie Porte.

 

https://www.oasport.it/2018/01/tour-down-under-2018-ultima-volata-ad-andre-greipel-classifica-generale-a-daryl-impey/

 

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Stage 1 = A. GREIPEL (GER) Lotto-Soudal

 

È di André Greipel la prima della stagione: il tedesco della Lotto-Soudal, infatti, si è imposto nella frazione inaugurale del Tour Down Under 2018, corsa che di fatto apre il calendario ciclistico del nuovo anno in Australia. Buona prova per Elia Viviani, cui è mancato solo qualcosa negli ultimi 50 metri.

La tappa è stata caratterizzata da una fuga a 3 di Nickolas Dlamini (Team Dimension Data), Scott Bowden(UniSA-Australia) e William Clarke (EF-Drapac-Cannondale), che hanno avuto un vantaggio massimo prossimo ai cinque minuti, pochi per pensare di precedere il gruppo nei 145 chilometri da Adelaide a Pyndoch. Nel finale la QuickStep-Floors ha costruito un ottimo treno per Viviani, al primo appuntamento ufficiale con la maglia della formazione belga. Elia ha lanciato la volata sulla sinistra della carreggiata, mentre sulla destra sono usciti Caleb Ewan (Mitchelton-Scott) e André Greipel: il tedesco ha messo sui pedali maggiore potenza degli avversari negli ultimi 10 metri, andando a conquistare la 17esima vittoria della carriera in questa corsa, un record. Ewan è riuscito a difendere il secondo posto, mentre il Campione del Mondo Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) ha chiuso terzo. Quarta posizione finale per Viviani, che probabilmente non ha ancora trovato la miglior condizione e ha pagato dazio nella fase finale, quando la sua azione si è affievolita. Buona quinta piazza per Simone Consonni (UAE-Emirates), in forte rimonta, mentre Matteo Montaguti (AG2R) ha chiuso ottavo. Decimo Riccardo Minali (Astana).

Grazie agli abbuoni, Greipel in classifica generale ha 4” di vantaggio su Ewan e Clarke, che ha conquistato qualche secondo in fuga. I big per la generale, però, sono attesi nei prossimi giorni.

 

https://www.oasport.it/2018/01/tour-down-under-2018-andre-grepel-si-impone-in-volata-nella-prima-tappa-viviani-quarto-consonni-quinto/

 

 

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Stage 2 = C. EWAN (AUS) Mitchelton-Scott

 

Non fa sconti la seconda tappa del Tour Down Under, con arrivo a Stirling dopo un finale tutt’altro che scontato. C’è ancora una volata, ma i velocisti hanno dovuto faticare molto negli ultimi chilometri. Ad imporsi è il padrone di casa Caleb Ewan (Mitchelton-Scott) che in una sfida a coppie supera il compagno di squadra Impey e i due della Bora-Hansgrohe Sagan e McCarthy. Per l’australiano, grazie agli abbuoni, arriva anche la maglia di leader della classifica generale.

La partenza è simile a quella di ieri: pronti via quattro uomini in fuga, tre già visti nella prima tappa. Si tratta di Nicholas Dlamini (Dimension Data), William Clarke (EF Education Frist – Drapac p/b Cannondale) e Scott Bowden (UniSA – Australia), accompagnati da Jaime Castrillo (Movistar). Il gruppo comunque gestisce la situazione andando a chiudere a circa 15 chilometri dall’arrivo sull’ultimo degli attaccanti, proprio il corridore della Movistar.

Da lì in poi aumentano le velocità nel plotone verso lo sprint finale: il primo a partire è Daryl Impey, che mette in crisi tutti i velocisti. Il campione del mondo Peter Sagan prova ad uscire dalla ruota del sudafricano ma deve desistere, poco dopo parte una progressione impressionante di Caleb Ewan che beffa anche il compagno di squadra. Quarta piazza per il vincitore uscente su queste strade, Jay McCarthy (Bora-hansgrohe). In casa Italia ancora un buon Elia Viviani (QuickStep-Floors), sesto.

 

https://www.oasport.it/2018/01/tour-down-under-2018-tappa-e-maglia-per-caleb-ewan-in-un-finale-teso-sesto-viviani/

 

 

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Stage 3 = E. VIVIANI (ITA) QuickStep-Floors

 

La prima è servita: Elia Viviani ha subito sbloccato la casella delle vittorie in maglia QuickStep-Floors dominando la volata della terza tappa del Tour Down Under 2018, 120 chilometri da Glenelg a Victor Harbor.L’azzurro ha colto il momento giusto, e allo sprint ha vinto anche con un buon margine di vantaggio sugli avversari diretti.

La tappa, accorciata per il grande caldo, è stata caratterizzata dalla fuga per gran parte solitaria di Scott Bowden (UniSA-Australia), che però non ha opposto troppa resistenza quando il gruppo l’ha raggiunto, anche considerando gli oltre 40° in cui i corridori si sono ritrovati a correre. Nel finale, attacco di Thiago Machado(Katusha-Alpecin), che però dopo una decina di chilometri in avanscoperta è stato riassorbito dal gruppo a 8 dal traguardo. Da quel momento in avanti, le squadre dei velocisti hanno preso il controllo della situazione, con la Mitchelton-Scott che ha provato a costruire un treno per il capitano Caleb Ewan. Il giovane australiano, però, ha avuto un’esitazione a circa 200 metri dall’arrivo, proprio quando Elia Viviani ha deciso di lanciare la sua volata in rimonta. 

Grazie a questa scelta di tempo perfetta, l’azzurro è passato a doppia velocità di fianco ad Ewan, andando a prendersi la prima posizione sul rettilineo finale in leggera salita per tagliare il traguardo in prima posizione e inaugurare nel migliore dei modi la nuova maglia. Seconda posizione per il tedesco Phil Bauhaus (Sunweb), mentre Ewan ha chiuso il podio in terza posizione. Ottima quarta posizione per il giovane azzurro Simone Consonni (UAE Emirates), mentre Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) ha chiuso in quinta posizione, troppo attardato rispetto agli altri sprinter nelle fasi decisive della corsa. In classifica generale, resta al comando Ewan che ora ha 10” di vantaggio su Viviani, che è il più immediato inseguitore. 

 

https://www.oasport.it/2018/01/tour-down-under-2018-elia-viviani-sfreccia-a-victor-harbor-prima-vittoria-stagionale-per-lazzurro/

 

 

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Stage 4 = P. SAGAN (SVK) Bora-Hansgrohe

 

 

Peter Sagan è diventato il primo Campione del Mondo in carica a vincere una tappa nelle 20 edizioni il Tour Down Under: lo slovacco si è imposto oggi nella quarta frazione, 128 chilometri da Norwood a Uraidla, che presentava le prime vere difficoltà altimetriche nel finale, che hanno escluso diversi velocisti dalla lotta per il successo parziale.

Come di consueto, i corridori sono stati accompagnati dal gran caldo per tutta la tappa. Due atleti della UniSA-Australia hanno provato la fuga sin dai primi chilometri: Zak Dempster e Alexander Porter. Il secondo ha presto lasciato solo il compagno, che ha provato a resistere quanto possibile al ritorno del gruppo sfidando anche temperature oltre i 40°, ormai una costante di questi giorni in Australia. Purtroppo per lui, poco da fare, e il gruppo è tornato sotto prima delle fasi conclusive della gara, che hanno visto gli atleti affrontare una salita che per quanto non impossibile ha creato una certa selezione. Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) è stato sin da subito molto attivo e prima ha provato ad attaccare da solo, poi con quattro compagni d’avventura. Il gruppo dei big, ridotto ad una trentina di unità, è riuscito a rientrare prima dello sprint, velocissimo e praticamente tutto in discesa: Daryl Impey (Mitchelton-Scott) ha scelto i tempi giusti per provare ad anticipare, ma sulla sua ruota si è fiondato proprio Sagan, che è riuscito a scavalcarlo ormai a pochi metri dal traguardo per conquistare il successo. Terza piazza per lo spagnolo Luis Leon Sanchez (Astana) mentre l’azzurro Diego Ulissi (UAE Emirates) ha chiuso quarto. Ottava posizione per Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida), tra i più propositivi nella fase in salita. Sagan, con questa vittoria, ha anche conquistato la leadership in classifica generale alla vigilia della tappa di Willunga Hill che deciderà la corsa australiana.

 

https://www.oasport.it/2018/01/tour-down-under-2018-peter-sagan-spettacolo-e-vittoria-nella-quarta-tappa-diego-ulissi-ai-piedi-del-podio/

 

 

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Stage 5 = R. PORTE (AUS) BMC

 

Richie Porte rispetta il pronostico e trova il successo in solitaria nella quinta tappa del Tour Down Under. Il tasmaniano ha dimostrato ancora una volta di non avere rivali sulla salita di Willunga Hill, che lo vede vincitore per il quinto anno consecutivo. Porte però non può esultare del tutto, perché non arriva la maglia di leader, che va invece sulle spalle di un bravissimo Daryl Impey, che resiste nel finale e arriva in seconda posizione a soli 8” dal corridore della BMC.

Subito dopo il via parte una fuga formata da sette uomini: Thomas De Gendt (Lotto Soudal), Nicholas Dlamini (Dimension Data), Scott Bowden (UniSA-Australia), Mads Würtz Schmidt (Katusha-Alpecin), Zakkari Dempster (UniSA-Australia), Fumiyuki Beppu (Trek-Segafredo) and Nuno Bico (Movistar Team). Il loro vantaggio cresce rapidamente e arriva a toccare 5 minuti. Nel finale però entra in azione la BMC che va ad aumentare l’andatura e a ridurre rapidamente il distacco. Sul primo passaggio su Willunga Hill, il gruppo di testa si spezza e rimangono solo De Gendt e Dlamini. Il belga scollina poi da solo, con circa un minuto di vantaggio sul gruppo, ma verrà poi ripreso a 10 km dal traguardo, a causa del fortissimo ritmo imposto dalla EF-Education, che nel frattempo era subentrata in testa al gruppo.

 

https://www.oasport.it/2018/01/tour-down-under-2018-richie-porte-domina-ancora-su-willunga-hill-ma-la-maglia-di-leader-va-a-daryl-impey/

 

 

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Stage 6 = A. GREIPEL (GER) Lotto-Soudal

 

Ci si aspettava una corsa molto dura oggi, nonostante il percorso non presentasse particolari difficoltà e infatti così è stato. Velocità folli sin dalla partenza, con tantissimi corridori a caccia della fuga giusta e degli abbuoni, vista una classifica molto corta. Alla fine però, in chiave graduatoria non è cambiato praticamente nulla, con la Mitchelton-Scott che ha saputo gestire al meglio la situazione. Tra i più attivi ci sono stati Logan Owen (Team EF Education First-Drapac p/b Cannondale) e Ben O’Connor (Dimension Data) che sono stati gli unici a guadagnare abbastanza spazio su un gruppo lanciato ad oltre 50 km/h. Negli ultimi due giri c’è stato il ricongiungimento, con il plotone che si è lanciato definitivamente verso la volata.

 

Ad organizzare il miglior treno è stata la Sunweb per il teutonico Phil Bauhaus, che non è riuscito però a mettere in strada tutta la sua energia (solo quarto). A trionfare un altro corridore di casa Germania: André Greipel (Lotto-Soudal) che con il colpo di reni è riuscito a battere in un durissimo testa a testa la stella di casa Caleb Ewan (Mitchelton-Scott). Terza piazza per il campione del mondo Peter Sagan (Bora-hansgrohe), mentre il migliore degli italiani è Elia Viviani (Quick-Step Floors), quinto; settimo Simone Consonni (UAE Emirates).

 

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2 - CADEL EVANS GREAT OCEAN ROAD RACE - Australia (ME - 1.UWT)

(28/01)

 

J. McCARTHY (AUS) - Bora-Hansgrohe

 

La parola più temuta dal ciclonerd degli anni ’10 è una e una sola: “georestricted”. Con la variante “geoblocked”. Significa che una data corsa, se c’è di mezzo quella parola, diverrà molto più difficile da seguire, per ragioni di diritti tv riservati a determinate aree geografiche e negati ad altre; e a volte succede che se non viene fuori qualche streaming pirata dell’ultim’ora, guardarla – la gara – sarà proprio direttamente impossibile.

 

Voi direte che ci sono settecentottantamilavirgolaqualcosa problemi molto più seri di questo, e non vi si potrà certo dare torto; ma sacrificare il sonno per seguire una diretta testuale della Cadel Evans Great Ocean Road Race, con la consapevolezza di dover comunque aspettare che un’anima pia pubblichi dopo l’alba una sintesi decente su YouTube, non predispone a una luminosa domenica di gioia nei cieli.

 

Anche perché poi la corsa – a conti fatti – risulta gradevole, e spiace non averne potuto godere in diretta delle immagini, ma ormai è andata così e pazienza. Ha vinto Jay McCarthy, il ciclista che anni fa ribattezzammo J-Mac, proprio come un noto attore hard, e il finale della CEGORR(acronimo ormai ufficiale della gara australiana) è stato in effetti parecchio hard, con un gruppetto in avanscoperta raggiunto sul rettilineo finale da un altro gruppetto, comprendente quest’ultimo Elia Viviani autore di un numero da Folletto, nel senso dell’aspirapolvere, Elia che con una rimonta pantagruelica si è ingoiato uno dopo l’altro una quindicina di avversari in 100 metri, recuperandone 50 (di metri, sempre), in poche pedalate. Non gli bastò, se non per far secondo e per avere una nuova “miglior volata non vinta” in bacheca. Da sottolineare poi il garone di Daniel Oss, spesosi in maniera superefficiente per McCarthy: e in casa Bora-Hansgrohe si fregano le mani, non tanto per la pur dignitosa Cadel Evans Great Ocean Road Race testè conquistata, ma per avere finalmente un gregario fortissimo da affiancare a Peter Sagan più avanti.

 

http://www.cicloweb.it/2018/01/28/mccarthy-rimontone-viviani/

 

 

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3 - ABU DHABI TOUR - Emirati Arabi Uniti (ME - 1.UWT)

(21/02 - 25/02)

 

A. VALVERDE (SPA) - Team Movistar

 

Alejandro Valverde conquista la quarta edizione dell’Abu Dhabi Tour. Il corridore murciano si è imposto nella tappa regina sull’arrivo in salita a Jebel Hafeet, battendo in uno sprint a due il colombiano Miguel Angel Lopez e diventando così leader della classifica generale.

 

 

https://www.oasport.it/2018/02/abu-dhabi-tour-2018-alejandro-valverde-trionfa-sulla-salita-di-jebel-hafeet-e-conquista-la-generale/

 

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Stage 1 = A. KRISTOFF (NOR) - UAE
 

Non solo alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018: la Norvegia vince anche nel caldo della Penisola arabica grazie ad Alexander Kristoff, che si è imposto nella prima tappa dell’Abu Dhabi Tour 2018, priva di particolari difficoltà altimetriche.

Le squadre dei velocisti, data la composizione della tappa, non hanno faticato a controllare la corsa nei 189 chilometri tra Madinat Zaya e Adnoc School, dove era posto l’arrivo al termine di un lunghissimo rettilineo. Nei chilometri finali i treni degli sprinter hanno provato ad organizzarsi: come di consueto, si è fatta notare la QuickStep-Floors, in favore di Elia Viviani. Sulla sinistra il veronese ha lanciato la sua volata ma non è riuscito ad essere incisivo, chiudendo al quarto posto.

https://www.oasport.it/2018/02/abu-dhabi-tour-2018-alexander-kristoff-batte-andrea-guardini-nella-prima-tappa/

 


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Stage 2 = E. VIVIANI (ITA) QuickStep-Floors

 

Sono già cinque in stagione! Quest’annata per Elia Viviani è iniziata alla grande: il campione olimpico dell’omnium di Rio 2016, approdato alla Quick-Step Floors, continua a vincere. Oggi il velocista tricolore si è imposto nello sprint della seconda tappa dell’Abu Dhabi Tour: volata dominata per l’azzurro sul traguardo di Yas Beach. Per lui c’è anche il primato in classifica generale, alla pari con Kristoff, ma davanti per i piazzamenti.

Come di consueto fuga sin dai primi chilometri di gara: al comando Charles Planet (Team Novo Nordisk), Joey Rosskopf (BMC), Alexander Porsev(Gazprom – Rusvelo), Alessandro Tonelli (Bardiani – CSF) e Jaco Venter (Dimension Data). Le squadre dei velocisti gestiscono la situazione, poi, a 50 chilometri dall’arrivo, il gruppo aumenta prepotentemente l’andatura, spaccandosi in più tronconi: ad inseguire c’è il leader della generale Kristoff, davanti invece grossi nomi come Alejandro Valverde (Movistar), che ha seguito il movimento dei suoi, Julian Alaphilippe (Quick Step), Ilnur Zakarin e Marcel Kittel (Katusha – Alpecin), André Greipel (Lotto – Soudal), Danny van Poppel (LottoNL – Jumbo), Rohan Dennis (BMC) Caleb Ewan e Simon Yates (Mitchelton – Scott), Fabio Aru e Rui Costa (UAE Team Emirates). Nulla di fatto: il plotone si ricompatta a 25 dall’arrivo e si organizza per la volata.

https://www.oasport.it/2018/02/abu-dhabi-tour-2018-elia-viviani-vince-in-volata-la-seconda-tappa-per-lui-anche-la-maglia-di-leader/
 

 

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Stage 3 = P. BAUHAUS (GER) - (Sunweb)

 

La volata viene lanciata dagli uomini della Quick-Step Floors, con Elia Viviani che parte però troppo lungo, mentre alla sua ruota si piazza perfettamente Phil Bauhaus (Sunweb). Provano invece la rimonta da dietro Marcel Kittel (Katusha – Alpecin) e Pascal Ackermann (Bora – Hansgrohe). La vittoria si decide così in un incredibile fotofinish a quattro che premia di pochi millimetri Bauhaus davanti a Kittel, Ackermann e Viviani. Alle loro spalle troviamo Caleb Ewan (Mitchelton-Scott) e André Greipel (Lotto Soudal), mentre Andrea Guardini (Bardiani – CSF) si piazza decimo. In classifica generale resta quindi leader Viviani con 3” su Kristoff e Bauhaus.

 

https://www.oasport.it/2018/02/abu-dhabi-tour-2018-phil-bauhaus-batte-al-fotofinish-marcel-kittel-quarto-elia-viviani-che-resta-leader2/

 

 

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Stage 4 = R. DENNIS (AUS) - (BMC)

 

Quarta tappa per l’Abu Dhabi Tour, corsa a tappe negli Emirati Arabi che è entrata a far parte del circuito World Tour. Nella breve cronometro di 12.6 chilometri con partenza ed arrivo in quel di Al Maryah Island, ad imporsi è Rohan Dennis (BMC), campione australiano della disciplina, che riesce a primeggiare con il tempo di 14’20”.

Distanza breve, ma distacchi piuttosto alti per tutti gli inseguitori, che non sono riusciti a tenere il passo del fenomenale cronoman oceanico. Il primo degli umani è Jonathan Castroviejo (Sky), a 14”, poi il compagno di squadra e nazione Miles Scotson (BMC). Solo dodicesimo, invece, Tom Dumoulin (Sunweb): il campione del mondo a cronometro ha sfoggiato la sua maglia iridata, ma non è comunque sembrato al top, perdendo 31”. Il migliore degli italiani è Diego Ulissi (UAE Emirates), quindicesimo a 37”.

 

https://www.oasport.it/2018/02/abu-dhabi-tour-2018-tappa-e-maglia-per-rohan-dennis-a-cronometro/

 

 

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Stage 5 = A. VALVERDE (SPA) = (Team Movistar)

 

 

La fuga di giornata è formata da nove corridori: Rudy Barbier (AG2R La Mondiale), Michael Bresciani (Bardiani – CSF), Niccolò Bonifazio (Bahrain Merida), Nikolay Trusov (Gazprom-RusVelo), Lawson Craddock (EF Education First-Drapac p/b Cannondale), Joonas Henttala (Novo Nordisk), Matthias Brändle (Trek – Segafreo), André Greipel e Frederik Frison (Lotto Soudal). Il loro vantaggio sale rapidamente e arriva a toccare i 9’ nella parte centrale della tappa. Il gruppo aumenta notevolmente l’andatura negli ultimi 50 km ma all’imbocco della salita finale di Jebel Hafeet, ai -11 km, i fuggitivi mantengono ancora un vantaggio di circa 2’.
 

Quando iniziano le rampe più dure, ai -7 km, esplode la corsa. Craddock rimane solo al comando tra i fuggitivi, mentre dal gruppo il primo a provare l’attacco è Davide Formolo (BORA – hansgrohe), che poco dopo viene raggiunto da altri tre corridori: Alejandro Valverde (Movistar), Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors) e Miguel Angel Lopez (Astana). Questi quattro vanno a riprendere Craddock, che cede e perde contatto. Poco dopo rientrano sulla testa anche Wilco Kelderman (Sunweb), Niklas Eg (Trek – Segafredo) e Rafał Majka (BORA – hansgrohe). Si forma così un gruppetto al comando con sette corridori che si andrà a giocare la vittoria.
 

Ai -4 km sferra l’attacco Lopez che prova l’azione in solitaria. Un chilometro più tardi parte al contrattacco anche Valverde che poco dopo lo raggiunge. Si forma così una coppia di testa, mentre al loro inseguimento troviamo Alaphilippe, Majka e Kelderman. Valverde sfrutta alla perfezione le sue doti veloci per saltare Lopez negli ultimi metri e conquistare così la vittoria allo sprint davanti al colombiano. Terzo posto per Alaphilippe a 15”, davanti a Majka e Kelderman. A 37” troviamo invece Formolo, poco dietro arrivano Eg e la coppia della UAE-Team Emirates con Diego Ulissi e Rui Costa. In classifica generale arriva quindi il successo finale di Valverde, con 17” di vantaggio su Kelderman e 29”su Lopez. Il miglior italiano è Formolo, sesto a 1’13” seguito da Ulissi, settimo a 1’18”.

 

https://www.oasport.it/2018/02/abu-dhabi-tour-2018-alejandro-valverde-trionfa-sulla-salita-di-jebel-hafeet-e-conquista-la-generale/

 

 

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3 - OMLOOP HET NIEUWSBLAD ELITE - Belgio (ME - 1.UWT)

(24/02)

 

M. VALGREN ANDERSEN (DAN) - Astana Pro Team
 

Primo anticipo di grandi classiche del Nord in Belgio: appuntamento tradizionale con le pietre della Omloop Het Nieuwsblad 2018, entrata a far parte del circuito World Tour. L’Astana dimostra una forma spaziale in questa prima parte della stagione: Michael Valgren riesce a sorprendere con un numero da finisseur il gruppetto dei migliori involandosi da solo sul traguardo di Meerbeke.
 

Come di consueto parte un gruppo molto folto all’attacco nei primi chilometri di gara: Marco Mathis (Katusha – Alpecin), Aleksejs Saramotins (Bora – Hansgrohe), Michael Van Staeyen e Kenneth Vanbilsen (Cofidis), Brian Van Goethem e Tim Ariesen (Roompot – Nederlandse Loterij), Edward Planckaert (Sport Vlaanderen – Baloise), Michael Carbel Svendgaard (Fortuneo – Samsic), Dries De Bondt (Veranda’s Willems-Crelan) e Ludwig De Winter (WB Aqua Protect Veranclassic) riescono a guadagnare circa 5′ di vantaggio sul plotone.

Primo anticipo di grandi classiche del Nord in Belgio: appuntamento tradizionale con le pietre della Omloop Het Nieuwsblad 2018, entrata a far parte del circuito World Tour. L’Astana dimostra una forma spaziale in questa prima parte della stagione: Michael Valgren riesce a sorprendere con un numero da finisseur il gruppetto dei migliori involandosi da solo sul traguardo di Meerbeke.
 

Come di consueto parte un gruppo molto folto all’attacco nei primi chilometri di gara: Marco Mathis (Katusha – Alpecin), Aleksejs Saramotins (Bora – Hansgrohe), Michael Van Staeyen e Kenneth Vanbilsen (Cofidis), Brian Van Goethem e Tim Ariesen (Roompot – Nederlandse Loterij), Edward Planckaert (Sport Vlaanderen – Baloise), Michael Carbel Svendgaard (Fortuneo – Samsic), Dries De Bondt (Veranda’s Willems-Crelan) e Ludwig De Winter (WB Aqua Protect Veranclassic) riescono a guadagnare circa 5′ di vantaggio sul plotone.

https://www.oasport.it/2018/02/omloop-het-nieuwsblad-2018-michael-valgren-sorprende-tutti-con-uno-scatto-da-finisseur/

 

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4 - STRADE BIANCHE - Italia (ME - 1.UWT)

(03/03)

 

T. BENOOT (BEL) - Lotto Soudal
 

Una giornata da tregenda, una giornata Eroica come il nome che era dato a questa corsa qualche anno fa. La dodicesima edizione della Strade Bianche, corsa entrata a far parte del circuito World Tour, va al belga Tiesj Benoot, riuscito ad arrivare in quel di Piazza del Campo a braccia alzate in solitaria. Prima vittoria da professionista per il giovane corridore della Lotto Soudal: ha scelto il momento giusto per cogliere un risultato che rimarrà sicuramente nella storia. Davvero dominante oggi.

Davvero tanta confusione nelle prime fasi di gara, con anche i mezzi di informazione che hanno fatto tanta fatica a seguire l’andamento della corsa. Sono andati via una decina di corridori: Pierre Latour e Quentin Jauregui (Ag2r La Mondiale), Antoine Duchesne (FDJ), Victor Campenaerts (Lotto Soudal), Alejandro Valverde (Movistar), Edvald Boasson Hagen (Dimension Data), Primoz Roglic (Lotto NL Jumbo) e Alexandr Riabushenko (UAE Team Emirates). Il gruppo dei migliori si è spezzato più volte, ovviamente a causa dello sterrato e delle condizioni meteo, ma ha gestito al meglio la situazione, non lasciando più di 5′ ai migliori.

 

https://www.oasport.it/2018/03/strade-bianche-2018-trionfo-di-tiesj-benoot-in-una-giornata-eroica-quinto-giovanni-visconti/

 

 

 

 

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5 - PARIGI NIZZA - Francia (ME - 2.UWT)

(04/01 - 11/01)

 

M. SOLER (SPA) - Team Sky

 

E’ un trionfo spagnolo nell’ottava ed ultima tappa della Parigi-Nizza 2018. David De La Cruz del Team Sky si impone sul traguardo di Nizza davanti ai connazionali Omar Fraile e Marc Soler. Proprio quest’ultimo, però, conquista la corsa, vincendo la classifica generale con quattro secondi di vantaggio su Simon Yates e quattordici su Gorza Izaguirre.

 

https://www.oasport.it/2018/03/parigi-nizza-2018-marc-soler-conquista-la-corsa-ultima-tappa-a-david-de-la-cruz2/

 

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Stage 1 =  A. DÉMARE (FRA) - FDJ

 

La vittoria si decide così in un incredibile fotofinish a quattro, in cui Démare con un colpo di reni magistrale riesce a primeggiare per questioni di millimetri su Izagirre. Terzo posto per Laporte, quarto Wellens, poi ci sono Mike Teunissen (Sunweb) e Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors). Gli altri corridori arrivano con un distacco di 2” e tra questi il migliore italiano è Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), che chiude in nona posizione. La prima maglia di leader va quindi sulle spalle di Démare, con 4” di vantaggio su Izagirre e 6” su Laporte.

 

https://www.oasport.it/2018/03/combinata-nordica-coppa-del-mondo-2018-austria-eroica-a-lahti-vince-in-rimonta-la-team-sprint-sul-podio-norvegia-e-finlandia-azzurri-nelle-retrovie/

 

 

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Stage 2 = D. GROENEWEGEN (OLA) - Team Lotto NL-Jumbo

 

Seconda tappa per la Parigi-Nizza, dopo l’arrivo insidioso di ieri, oggi, in quel di Vierzon, abbiamo assistito alla prima vera volata di gruppo. Su un lungo rettilineo in pendenza ad imporsi è Dylan Groenewegen con uno sprint lanciato lunghissimo: l’ex campione olandese della LottoNL-Jumbo ha battuto l’azzurro Elia Viviani. Resta in maglia gialla di leader il transalpino Arnaud Démare.

Inizio di gara particolare quello odierno. Il vento ha costretto il gruppo a stare sull’attenti, non è andato via un tentativo di fuga nelle prime due ore. A circa 70 chilometri dall’arrivo si sono mossi Thomas De Gendt (Lotto Soudal), Manuele Boaro (Bahrain-Merida), Thiago Machado (Katusha-Alpecin, Oliver Naesen (Ag2r La Mondiale), Anthony Delaplace (Fortuneo-Samsic) e Lars Boom (LottoNL-Jumbo), sfruttando un rallentamento del plotone. Da questo plotoncino i soli Boaro e Machado sono riusciti ad evadere.

La coppia italo-portoghese è riuscita a guadagnare fino ai 2’30” sul gruppo dei migliori: il vantaggio è andato via via scemando, fino al ricongiungimento arrivato a 4 chilometri dal traguardo. Lavoro eccezionale della Quick-Step Floors che ha pilotato al meglio Elia Viviani: la volata è stata lanciata però da Dylan Groenewegenche ha avuto la forza di resistere alla rimonta dell’atleta di Isola della Scala. Terza piazza per André Greipel(Lotto Soudal). Solo quinto il leader Arnaud Démare, che non è riuscito a trovare lo spazio e la gamba giusta per primeggiare.
 

https://www.oasport.it/2018/03/parigi-nizza-2018-seconda-tappa-dylan-groenewegen-batte-elia-viviani-allo-sprint/
 

 

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Stage 3 = J. Hivert (FRA) - Direct Énergie

 

Finale a sorpresa nella terza tappa della Parigi-Nizza, 210 km da Bourges a Châtel-Guyon, con la vittoria del francese Jonathan Hivert, che supera in uno sprint ristretto Luis Leon Sanchez e Rémy Di Grégorio. Questi tre corridori sono riusciti ad anticipare il gruppo con una bella azione negli ultimi 20 km.

La fuga di giornata parte subito dopo il via con Jay Thomson (Dimension Data), Fabien Grellier (Direct Energie) e Przemyslaw Kasperkiewicz (Delko Marseille Provence KTM). Il loro vantaggio cresce rapidamente e arriva a toccare i 7’. Sulla seconda Cote di giornata, a circa 60 km dal traguardo, Grellier sferra l’attacco per conquistare i punti del GPM e rimane così solo al comando, mentre gli altri due compagni di fuga si rialzano. Anche il tentativo del francese viene però annullato ai -35 km.

 

https://www.oasport.it/2018/03/parigi-nizza-2018-jonathan-hivert-si-impone-nella-terza-tappa-battuto-luis-leon-sanchez-che-diventa-pero-leader2/

 

 

 

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Stage 4 = W. Poels (NED) - Team Sky

 

Wout Poels domina la cronometro individuale della quarta tappa della Parigi-Nizza. Il corridore del Team Sky ha realizzato il miglior tempo sul percorso di 18,4 km da La Fouillouse a Saint-Étienne, ottenendo un riscontro di 25’33” con una media di 43.209 km/h.

Alle spalle dell’olandese troviamo con un ritardo di 11” un brillante Marc Soler (Movistar): lo spagnolo va così a vestire la maglia bianca di miglior giovane. Terza posizione invece per il talento francese Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors) a 16”. Troviamo poi l’austriaco Felix Grossschartner (Bora – Hansgrohe) a 20” e i fratelli iberici Ion e Gorza Izagirre (Bahrain Merida) a 27”.

 

https://www.oasport.it/2018/03/parigi-nizza-2018-wout-poels-vince-la-cronometro-davanti-a-marc-soler-luis-leon-sanchez-difende-la-maglia-di-leader2/

 

 

 

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Stage 5 = J. Cousin (FRA) - Direct Energie

 

Altro finale a sorpresa nella Parigi-Nizza, con la fuga che va in porto nella quinta tappa. Sul traguardo di Sisteron esulta il francese Jerome Cousin, che batte in uno sprint a due il tedesco Nils Politt e regala così un altro successo alla Direct Energie. Il gruppo ha calcolato male i tempi ed è arrivato a pochi metri dai due attaccanti.

Oggi ha avuto quindi grande importanza la fuga di giornata, partita nei primi chilometri della tappa e formata inizialmente da quattro corridori: i già citati Nils Politt (Katusha-Alpecin) e Jerome Cousin (Direct Energie), oltre che gli altri due transalpini Nicolas Edet (Cofidis) e Julien El Fares (Delko Marseille Provence KTM). Il loro vantaggio rimane stabile attorno ai 4’ fino al Col du Negron, posto ai -60 km. Nella successiva discesa il gruppo cambia totalmente ritmo e il distacco inizia a calare progressivamente. I calcoli delle squadre dei velocisti risulteranno però sbagliati, visto che ai -20 km il vantaggio dei fuggitivi è ancora di quasi 2’.

 

https://www.oasport.it/2018/03/parigi-nizza-2018-arriva-la-fuga-nella-quinta-tappa-jerome-cousin-batte-nils-politt2/

 

 

 

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Stage 6 = R. Molard (FRA) - FDJ

 

Percorso esigente e incertezza: da questa situazione è emerso in maniera prepotente il francese Rudy Molard, che ha conquistato la seconda vittoria della carriera nella sesta tappa della Parigi-Nizza 2018, 198 chilometri da Sisteron a Vence.

Grande battaglia fin dai primi chilometri, che alla fine hanno promosso una fuga composta da ben 13 uomini: Lars Bak, Thomas De Gendt (Lotto-Soudal), Amael Moinard (Fortuneo-Samsic), Paul Martens (LottoNL-Jumbo), Cyril Lemoine, Bert Van Lerberghe (Cofidis), Thomas Scully (EF Education First), Fabien Grellier (Direct Energie), Nils Politt (Katusha-Alpecin), Carlos Barbero (Movistar), Dylan Teuns (BMC) Alexander Kristoff (UAE Team Emirates) e Arnaud Démare (Groupama-FDJ). La presenza di Teuns, inizialmente, ha portato il gruppo a non concedere spazio, tanto che il belga, dopo una prima fase in avanscoperta, si è rialzato.

Il plotone, in ogni caso, non ha lasciato più di una manciata di minuti agli attaccanti. Tra i fuggitivi, dopo una prima selezione, sono rimasti al comando Kristoff, Politt, De Gendt, Babero, Moinard, Martens, Lemoine, Scully e Grellier, ma Team Sky e Mitchelton-Scott si sono impegnate a fondo a 23 chilometri dal traguardo sono andate a riassorbire De Gendt, Moinard, Babero e Scully, gli ultimi a resistere in fuga nonostante per tutta la durata della tappa fosse quasi scontato l’esito negativo dell’attacco.

Il percorso, molto accidentato, ha prodotto grande selezione anche nel gruppo dei big. Tra i più attivi il britannico Simon Yates (Mitchelton-Scott), che a 6 chilometri dall’arrivo ha provato ad attaccare in solitaria. Tim Wellens (Lotto Soudal) e Sergio Henao (Team Sky) sono riusciti a rientrare: ripreso il fuggitivo, Wellens ha tirato con Yates mentre Henao è letteralmente rimbalzato. Anche questa coppia, però, è stata ripresa una volta terminata la salita dura, a circa 3 chilometri dall’arrivo.

In un momento in cui la velocità nel gruppetto si è abbassata, attacco perfetto del francese Rudy Molard (Groupama-FDJ), partito poco prima del triangolo rosso dell’ultimo chilometro. Nessuno ha organizzato l’inseguimento e il transalpino ha colpo la seconda vittoria della carriera. Nella volata dei battuti, Wellens ha conquistato la seconda posizione davanti a Julian Alaphilippe (QuickStep-Floors), terzo. A seguire Luis Leon Sanchez (Astana) che ha difeso la prima posizione in classifica generale. Da segnalare una brutta caduta di Wout Poels nei chilometri finali, che lo ha costretto ad alzare bandiera bianca.

 

https://www.oasport.it/2018/03/parigi-nizza-2018-rudy-molard-beffa-i-big-nella-sesta-tappa/

 

 

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Stage 7 = S. Yates (GBR) - Michelton-Scott

 

Simon Yates trionfa in solitaria nella tappa regina della 76ma edizione dalla Parigi-Nizza e ipoteca il successo finale. Il britannico della Mitchelton-Scott ha staccato tutti sulla salita finale di La Colmiane andando così a realizzare la classica doppietta: tappa e maglia di leader. Alle sue spalle si piazzano il belga Dylan Teuns e lo spagnolo Ion Izagirre.

La fuga di giornata si forma sulla prima salita di giornata, la Cote de Gattieres, ed è composta da otto corridori: Alessandro de Marchi e l’irlandese Nicolas Roche (BMC), l’australiano Rony Sutherland (UAE), i francesi Tony Gallopin (AG2R) e Amael Moinard (Fortuneo), il colombiano Jarlinson Pantano (Trek-Segafredo), il belga Thomas De Gendt (Lotto-Soudal) e il campione nazionale spagnolo Jesus Herrada (Cofidis). Il loro vantaggio rimane stabile attorno ai 3’ nella parte centrale della tappa, ma nella discesa successiva al Col Saint-Raphael, a circa 60 km dal traguardo, la Bahrain-Merida fa una forte accelerazione in testa al gruppo, che si spezza in più parti. Il plotone principale riduce quindi progressivamente il ritardo dai fuggitivi e li va a riprendere all’imbocco della salita finale, quando si arrende anche Gallopin, che aveva provato l’azione solitaria.

Il gruppo prosegue così compatto nella prima parte della salita con un ritmo regolare, ma ai -6 km la maglia gialla Luis Leon Sanchez (Astana) ha una crisi improvvisa e si stacca dal gruppo dei migliori, dovendo così dire addio alla leadership della classifica. A 4 km dal traguardo Simon Yates (Mitchelton-Scott) rompe gli indugi e sferra l’attacco dalla testa del gruppo, seguito a ruota dallo spagnolo Ion Izagirre (Bahrain Merida). Si forma così una coppia al comando che guadagna subito una decina di secondi dal gruppo inseguitore, da cui poco dopo esce anche il belga Dylan Teuns (BMC). A un chilometro e mezzo dal traguardo arriva l’azione decisiva con Yates che sferra un attacco secco e va a conquistare la vittoria in solitaria. Secondo posto per Teuns a 8” che riesce a superare allo sprint Izagirre, completano poi le prime cinque posizioni il fratello Gorka Izagirre e il belga Tim Wellens entrambi a 13”.  In classifica generale diventa quindi leader Yates, mentre alle sue spalle troviamo i fratelli Izagirre, con Ion a 11” e Gorka a 12” e Wellens a 13”, tutti ancora in lotta per il successo: sarà quindi decisiva l’ultima tappa di domani.

 

 

https://www.oasport.it/2018/03/parigi-nizza-2018-doppietta-per-simon-yates-il-britannico-trionfa-nella-tappa-regina-e-conquista-la-maglia-gialla2/

 

 

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Stage 8 = D. De La Cruz (SPA) - Team Sky

 

Un’ultima tappa vissuta ad alta velocità, con molti ciclisti che cercano di attaccare, ma la fuga non si crea. Il primo a provare l’attacco è Fraile ed il corridore dell’Astana riesce a prendere il largo, venendo poi seguito da Soler e De La Cruz. I distacchi sono ridotti, ma i tre riescono a passare in testa prima dell’ultima salita e si gettano in discesa alla ricerca della vittoria.

I tre allungano fino ad arrivare ad un vantaggio di 50 secondi. Dietro il leader della generale Yates cerca in tutti i modi di costruire la rimonta e con lui ci sono anche Tim Wellens (Lotto Soudal) e i fratelli Gorka e Ion Izaguirre (Bahrain – Merida) ma cadono anche in discesa.

Soler comincia a credere nella vittoria della corsa e grazie all’aiuto dei due connazionali costruisce un buon margine. Alla fine è De La Cruz a vincere la tappa battendo in volata Fraile e con Soler che arriva a tre secondi. A questo il giovane spagnolo deve guardare solo il cronometro e sperare. Yates arriva con 38 secondi di ritardo e Soler può festeggiare la più importante vittoria della sua carriera.

 

https://www.oasport.it/2018/03/parigi-nizza-2018-marc-soler-conquista-la-corsa-ultima-tappa-a-david-de-la-cruz2/

 

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6 - TIRRENO ADRIATICO - Italia (ME - 2.UWT)

(07/01 - 13/01)

 

M. KWIATKOWSKI (POL) - Team Sky
 

Chiude il cerchio Michal Kwiatkowski che completa il trittico della Primavera italiana nel calendario World Tour. Il polacco del Team Sky, dopo essersi aggiudicato nel 2017 Strade Bianche e Milano-Sanremo, si conferma a proprio agio sulle strade del Bel Paese andandosi a prendere anche il successo nella Tirreno-Adriatico. Pura gestione per l’ex campione del mondo nel difendere la propria maglia azzurra nella cronometro conclusiva (10 chilometri in quel di San Benedetto del Tronto), vinta da Rohan Dennis.

 

https://www.oasport.it/2018/03/tirreno-adriatico-2018-rohan-dennis-vince-la-cronometro-finale-di-san-benedetto-a-kwiatkowski-la-classifica-generale-2-un-ottimo-damiano-caruso2/

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Stage 1 = D. Caruso (ITA) - BMC

 

Damiano Caruso è la prima Maglia Azzurra, che indica il leader della classifica generale, alla Tirreno-Adriatico 2018. L’italiano è transitato per primo tra gli uomini della BMC, che ha fatto segnare il miglior tempo nella cronosquadre di Lido di Camaiore (21,5 chilometri), prima frazione della Corsa dei Due Mari. La squadra statunitense ha fatto la differenza nella seconda metà di gara e si è imposta per la terza volta consecutiva in questa prova che ormai sta diventando una costante della Tirreno-Adriatico.

Seconda posizione, con 4” di ritardo, per la Mitchelton-Scott, grande sorpresa di giornata, mentre il Team Sky ha completato il podio a 9” dalla Bmc. Ottime notizie, dunque, per Chris Froome, che tra gli uomini più attesi in ottica classifica generale è stato quello che ha ottenuto il miglior risultato, scavando subito una differenza importante tra sé e gli avversari, in particolar modo sugli scalatori puri. Quarta posizione, con un ritardo di 15” dalla Bmc, per la QuickStep-Floors di Bob Jungels, mentre hanno deluso i Campioni del Mondo in carica della specialità: Tom Dumoulin e la Sunweb hanno pagato 25” di ritardo e hanno chiuso in quinta posizione, nonostante il titolo iridato conquistato nel mese di settembre a Bergen, in Norvegia. A seguire Katusha-Alpecin, Bora-Hansgrohe e Trek Segafredo

 

https://www.oasport.it/2018/03/tirreno-adriatico-2018-la-bmc-vince-la-prima-tappa-damiano-caruso-maglia-azzurra-froome-fa-la-differenza-su-aru-e-nibali2/

 

 

 

 

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Stage 2 = M. Kittel (GER) - Katuscha-Alpecin

 

Finalmente, Marcel! Attesissimo dalle prime corse stagionali, il tedesco Marcel Kittel ha finalmente cancellato il fastidioso zero dalla casella ‘vittorie nel 2018’ andando ad imporsi nella seconda tappa della Tirreno-Adriatico 2018, 167 chilometri da Camaiore a Follonica adattissimi alle ruote veloci.

La prima parte di corsa si è svolta in maniera tutto sommato regolare, a partire dalla formazione della fuga già nei primi chilometri. Ad avvantaggiarsi, rispetto al resto del gruppo, sono stati Guy Sagiv (Israel Cycling Academy), il russo Alexander Foliforov (Gazprom-Rusvelo), e gli italiani Nicola Bagioli (Nippo-Fantini) e Jacopo Mosca (Wilier-SelleItalia). Bagioli si è accontentato di vincere il Gpm di Montemagno, posto dopo una manciata di chilometri, per poi rialzarsi, certo di indossare la maglia verde di leader della classifica degli scalatori sul traguardo. Per i tre che sono rimasti al comando, il vantaggio è decollato in breve tempo, ma il gruppo ha sempre controllato grazie all’impegno delle formazioni dei velocisti, attente e non farsi scappare un’occasione preziosa per giocarsi il successo in volata.

Ad un centinaio di chilometri dall’arrivo il massimo vantaggio, superiore ai 7′: da qui, però, è iniziata la lenta ed inesorabile rimonta del gruppo, che ha caratterizzato tutto l’avvicinamento alla volata. A 10 dall’arrivo, i coraggiosi di giornata sono stati riassorbiti, dopo una lunghissima giornata in avanscoperta.

 

https://www.oasport.it/2018/03/tirreno-adriatico-2018-marcel-kittel-firma-la-prima-vittoria-stagionale-a-follonica/

 

 

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Stage 3 = P. Roglic (SLO) - LottoNL-Jumbo

 

Tappa spettacolare alla Tirreno-Adriatico: la terza frazione, di 234 chilometri da Follonica a Trevi ha presentato un percorso molto variegato con uno strappo conclusivo con punte durissime che ha visto primeggiare lo sloveno Primoz Roglic (LottoNL-Jumbo). Scatto decisivo all’ultimo chilometro per l’ex saltatore con gli sci: battuto di pochissimo Adam Yates. Prime scaramucce tra i big: in vetta alla classifica generale si porta Geraint Thomas.

Consueto inizio di gara, con una fuga che è andata via già nelle prime fasi. Cinque corridori all’attacco: Jacopo Mosca (Wilier-Triestina), Sho Hatsuyama
e Nicola Bagioli (Nippo Vini Fantini), Dennis van Winden (Israel Cyclin Academy) e Stepan Kurianov (Gazprom-RusVelo). Il plotone come di consueto ha lasciato spazio agli attaccanti: vantaggio che è salito addirittura sopra gli 8′. Appena però il gruppo si è messo a far sul serio lo svantaggio è calato vertiginosamente: a tirare BMC e Movistar.

Nella fase finale di gara i ritmi, su strade piuttosto insidiose, si sono alzati e il plotone si è dimezzato sia per le difficoltà altimetriche che per le tante cadute (che hanno coinvolto anche l’ex maglia azzurra Bevin ed il polacco Majka). A prendere il comando delle operazioni sull’ascesa di Trevi (primo passaggio prima dell’arrivo) è stato il Team Sky: il primo a muoversi dal gruppo è stato invece Edoardo Zardini (Wilier-Triestina). A 6 chilometri dal traguardo è stata la volta di Steve Morabito (FDJ), che comunque non ha guadagnato troppo spazio.

Sull’ultima ascesa a Trevi è scattato subito Primoz Roglic (LottoNL-Jumbo) seguito da Alexey Lutsenko (Astana), che ha dovuto cedere però subito dopo il passo. Lo sloveno è riuscito però a creare un buco di una cinquantina di metri, con il Team Sky che non è riuscito a chiudere. A provare l’accelerazione a 400 metri dall’arrivo è stato il campione olimpico Greg Van Avermaet: il corridore della BMC non ha avuto però la forza per andar via dal gruppo. Il Team Sky con Gianni Moscon e Geraint Thomas ha aumentato l’andatura, ma a sorpresa è venuto fuori Adam Yates (Mitchelton-Scott): il britannico si è riportato praticamente su Roglic, senza avere la possibilità di scavalcarlo, chiudendo a 3” di distacco. Terza piazza per il trionfatore della Strade Bianche, Tiesj Benoot, migliore degli azzurri Moscon, settimo.

Classifica generale apertissima, con Thomas e Van Avermaet pari tempo (per questione di piazzamenti avanti il gallese). In tanti ancora possono attaccare la vetta.

 

https://www.oasport.it/2018/03/tirreno-adriatico-2018-primoz-roglic-batte-tutti-a-trevi-nuova-maglia-azzurra-geraint-thomas/

 

 

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Stage 4 = M. Landa Meana (SPA) - Movistar

 

Sconvolta la classifica alla Tirreno-Adriatico dopo la quarta tappa, quella forse più dura con l’arrivo in vetta a Sassotetto, 219 chilometri dopo la partenza di Foligno. In uno sprint ristretto la spunta uno dei favoriti: lo spagnolo Mikel Landa. Primo successo con la maglia della Movistar per l’iberico che domina grazie ad uno scatto arrivato dalle retrovie. Va a riprendersi la maglia azzurra di leader Damiano Caruso, sfruttando un clamoroso problema meccanico capitato a Geraint Thomas. Segnali positivi da Fabio Aru.

Classico andamento nelle prime fasi di gara: Jacopo Mosca (Wilier-Selle Italia), Nicola Bagioli (Nippo-Fantini), Mads Pedersen (Trek-Segafredo), Antoine Duchesne (Groupama-FDJ), Krists Neilands (Israel Cycling Academy) e Aleksandr Vlasov (Gazprom-Rusvelo) hanno guadagnato spazio sul gruppo. Il vantaggio sul plotone guidato dal Team Sky del leader della classifica Geraint Thomas è stato sempre sull’ordine dei 5′. Nel frattempo alcune brutte cadute nelle retrovie, che hanno coinvolto e costretto al ritiro anche il vincitore del Giro d’Italia 2017 Tom Dumoulin.

L’andatura alle spalle degli attaccanti è aumentata ovviamente nel finale, con il gruppo che chilometro dopo chilometro si è riavvicinato e all’imbocco dell’ascesa finale è andato a prendere i fuggitivi. A dettare il ritmo è stata l’Astana che ha alzato l’andatura nel tratto più duro dell’ascesa, dov’è scattato Miguel Angel Lopez. A provare ad inseguire sono stati Fabio Aru (UAE Emirates) e Rafal Majka (Bora-hansgrohe). In un secondo momento è rientrato sul terzetto al comando anche Ben Hermans (Israel Cycling Academy).

Il Team Sky ha gestito al meglio la situazione, non lasciando più di 20” agli attaccanti. Davanti Majka ci ha provato in solitaria, guadagnando qualche metro sugli avversari. A tre chilometri dall’arrivo si è mosso Mikel Landa (Movistar): lo spagnolo ha ripreso i fuggitivi ed è partito al contrattacco. Nel frattempo Lopez e Chris Froome hanno pagato dazio. All’ultimo chilometro clamoroso problema al cambio per Geraint Thomas, costretto a fermarsi per cambiare bicicletta: il gallese del Team Sky ha perso più di mezzo minuto, essendo costretto così a lasciare la maglia di leader. Vincenzo Nibali ha dato buone sensazioni anche se non ha provato ad attaccare.

Davanti è rientrato anche George Bennett (LottoNL-Jumbo), proprio nel momento decisivo. Aru ha provato a rilanciare l’andatura, ma ha dovuto cedere il passo. Con semplicità invece lo sprint di Landa che ha trionfato davanti a Majka e Bennett. Damiano Caruso gestisce al meglio la situazione e va a riprendersi la maglia di leader, che già gli apparteneva dopo la cronometro d’apertura: il siciliano ha 11” di vantaggio su Kelderman e 20” sullo stesso Landa.

 

https://www.oasport.it/2018/03/tirreno-adriatico-2018-tappa-a-mikel-landa-maglia-a-damiano-caruso-a-sassotetto-si-vede-davanti-fabio-aru-problemi-meccanici-per-thomas2/

 

 

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Stage 5 = A. Yates (GBR) - Mitchelton-Scott

 

Giornata ricca di grandi emozioni alla Tirreno-Adriatico, con il gruppo che ha ricordato Michele Scarponi, morto per un incidente stradale nella sua Filottrano il 22 aprile dello scorso anno. Proprio nella sua città è arrivata oggi la quinta tappa, con il successo in solitaria del britannico Adam Yates che con uno scatto magistrale su muro finale riesce a staccare tutti. Secondo posto per il campione del mondo Peter Sagan, mentre al terzo troviamo Michal Kwiatkowski, che va così a vestire la maglia azzurra di leader della generale.

Subito dopo la partenza ufficiale da Castelraimondo parte la fuga di giornata, formata da cinque corridori: Dario Cataldo (Astana), lo svizzero Steve Morabito (Groupama – FDJ), il russo Igor Boev (Gazprom-RusVelo), il belga Iljo Keisse (Quick-Step Floors) e lo sloveno Kristijan Koren (Bahrain Merida). Il gruppo lascia subito andare via i fuggitivi che in una ventina di chilometri riescono a guadagnare quasi 7’ di vantaggio. Sui primi due GPM di giornata, Montelupone e Osimo, transita per primo Cataldo, mentre entrambi i traguardi volanti, Morrovalle e Porto Recanati, vengono vinti da Morabito. Ai -80 km Boev accusa la fatica e si stacca dalla testa, rimangono così in quattro al comando. Negli ultimi 50 km il gruppo cambia totalmente ritmo e va a ridurre drasticamente il distacco. Da segnalare in questa fase un incidente meccanico sia per Fabio Aru che per Vincenzo Niblia, che però riescono a rientrare in gruppo poco dopo.

Sul penultimo passaggio sul Muro di Filottrano il gruppo si riporta sui fuggitivi, ma Cataldo non ci sta, sferra l’attacco e resta così solo al comando. Ai -20 km il britannico Chris Froome (Team Sky) conferma il momento di difficoltà e viene gradualmente sfilato dal gruppo, ma rimane comunque aggrappato alla coda. Nel frattempo Cataldo con un’incredibile grinta e con nel cuore il ricordo di Scarponi, riesce a resistere fino ad 11 km dal traguardo, quando viene anche lui ripreso dal gruppo, tirato a tutta velocità dagli uomini del Team Sky. Ai -6 km Froome però fora ed esce definitivamente dai giochi. A 4 km dal traguardo, sulle dure pendenze del Muro rompe gli indugi il kazako Alexey Lutsenko (Astana), seguito a ruota dal britannico Adam Yates(Mitchelton-Scott), che poco dopo sferra l’attacco decisivo e se ne va via da solo. Ai -1,5 km ci riprova ancora Lutsenko, mentre l’azione di Yates rimane efficace e transita sotto lo striscione dell’ultimo chilometro con 15″ di vantaggio. Il gruppetto degli inseguitori è tirato dalla Bora – Hansgrohe, che prova a colmare il gap ma senza successo. Yates va così a conquistare la vittoria in solitaria con 8” di vantaggio sul gruppetto dei migliori, con lo slovacco Peter Sagan (Bora – Hansgrohe) che precede il polacco Michal Kwiatkowski (Team Sky). In classifica generale, grazie all’abbuono odierno, diventa quindi leader Kwiatkowski, che guida con 3” su Damiano Caruso (BMC), decimo al traguardo, e 23” sullo spagnolo Mikel Landa (Movsitar).

 

https://www.oasport.it/2018/03/tirreno-adriatico-2018-adam-yates-vince-in-solitaria-sul-traguardo-di-filottrano-nel-ricordo-di-michele-scarponi-michal-kwiatkowski-nuova-maglia-azzurra2/

 

 

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Stage 6 = M. Kittel (GER) - Katuscha-Alpecin

 

 

Marcel Kittel spazza via ogni dubbio: con la seconda vittoria in due tappe per velocisti alla Tirreno-Adriatico, il tedesco della Katusha-Alpecin ha confermato la buona condizione di forma dopo una prima parte di stagione in cui faceva fatica addirittura a disputare le volate. Il teutonico ha trionfato nella sesta tappa della Corsa dei Due Mari, 153 chilometri da Numana a Fano.

Pronti via e quattro uomini si sono avvantaggiati sul resto del gruppo: Marcus Burghardt (Bora-Hansgrohe), Krists Neilands (Israel Cycling Academy), Jacopo Mosca (Wilier Selle Italia) e Artem Nych (Gazprom-Rusvelo). Il plotone principale non ha opposto resistenza e sin da subito il vantaggio è salito oltre il minuto, fino a stabilizzarsi tra i 3 e i 4 minuti, soglia che però è rimasta tale in quanto le squadre dei velocisti non hanno voluto rischiare. Verso il Gpm di Ostra, il tedesco Burghardt ha lasciato la compagnia degli altri fuggitivi e, a 75 chilometri dall’arrivo, se n’è andato da solo. Ovviamente, la sua azione è andata via via scemando, nonostante le sue ottime doti di passista. Il gruppo è rientrato a 19 chilometri dalla conclusione.

Ai meno 7, Fernando Gaviria (QuickStep-Floors) è caduto quando si trovava nelle prime posizioni del gruppo, creando una reazione a catena che ha coinvolto diversi corridori, mescolando le carte in vista della volata.Tra gli attardati anche Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) che ha speso tantissimo per provare a rientrare prima della volata. La Katusha-Alpecin ha preso in mano le redini della corsa in favore del tedesco Marcel Kittel, grande favorito della vigilia. Nonostante l’assenza di Gaviria, la QuickStep-Floors ha scelto di pilotare Maxi Richeze:dalla sua ruota, negli ultimi 150 metri, è uscito in maniera perentoria Marcel Kittel, che è riuscito ad ottenere il secondo successo della sua Tirreno-Adriatico. Come nella tappa di Follonica, secondo posto per Peter Sagan, autore di un numero sensazionale per arrivare a disputare lo sprint. Terza piazza per Richeze, mentre Sacha Modolo (EF-Drapac) si è dovuto accontentare del quarto posto. Quinto Stybar, da ultimo uomo di Richeze, sesto Debusschere (Lotto Soudal) davanti alla coppia di italiani formata da Marco Canola (Nippo – Vini Fantini – Europa Ovini) e Simone Consonni (UAE Emirates) in settima e ottava piazza.

Invariata la classifica finale: domani la cronometro conclusiva di San Benedetto del Tronto che incoronerà l’erede di Nairo Quintana, vincitore della scorsa edizione. 

 

https://www.oasport.it/2018/03/tirreno-adriatico-2018-marcel-kittel-vince-anche-a-fano-peter-sagan-ottimo-secondo2/

 

 

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Stage 7 = R. Dennis (AUS) - BMC

 

 

Il campione australiano della BMC si ripete su un percorso davvero favorevole alle proprie caratteristiche. Dopo il trionfo del 2017 arriva la doppietta: parte nelle prime fasi della giornata e timbra il tempo di 11’14”. Favorevole anche il numero di partenza per il corridore oceanico: sfrutta una finestra positiva del meteo per timbrare il proprio tempo eccezionale.

Prima il vento, poi addirittura la pioggia, infatti, sono andati a condizionare le prove degli ultimi 30 atleti. A doversi accontentare del podio sono Jos Van Emden (LottoNL-Jumbo), secondo a 4”, e l’iberico Jonathan Castroviejo (Team Sky), terzo ad 8”. Migliore degli azzurri un super Gianni Moscon, campione italiano della specialità quinto a 12”.

Nessuna clamorosa sorpresa in classifica generale. Kwiatkowski dà tutto e gestisce al meglio il proprio margine (riesce addirittura ad incrementare) precedendo un magnifico Damiano Caruso di 24″, che riporta l’Italia sul podio della Corsa dei due Mari a distanza di 4 anni dall’ultima volta. In terza piazza rimonta di Geraint Thomas (+32″) che scavalca l’ex compagno di squadra al Team Sky Mikel Landa autore di una prova tutt’altro che positiva e retrocesso sino in sesta piazza, preceduto anche dal belga Tiesj Benoot e dal britannico Adam Yates. Da segnalare l’ottima settima piazza complessiva per Davide Formolo. Non eccellenti le prove degli attesi Fabio Aru, Vincenzo Nibali e Chris Froome che, vedendo le condizioni non ottimali della strada, hanno preferito non spingere a tutta.

 

https://www.oasport.it/2018/03/tirreno-adriatico-2018-rohan-dennis-vince-la-cronometro-finale-di-san-benedetto-a-kwiatkowski-la-classifica-generale-2-un-ottimo-damiano-caruso2/

 

 

 

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7 - MILANO SANREMO - Italia (ME - 1.UWT)

(16/03)

 

V. NIBALI (ITA) - Bahrain Merida

 

 

Due volte il Giro d’Italia, un Tour de France, una Vuelta di Spagna, due Giri di Lombardia: arriva un’altra perla per uno dei corridori italiani più forti della storia di questo sport. Vincenzo Nibali con un’azione da fenomeno va a prendersi la Milano-Sanremo 2018: scatto impressionante sul Poggio, cavalcata solitaria verso l’arrivo di Via Roma. Da 12 anni, dalla vittoria di Pozzato, l’Italia non riusciva ad imporsi nella Classicissima di Primavera: a sfatare questo tabù non poteva che essere il più vincente del ciclismo italiano nel Nuovo Millennio. Al termine di una gara tutt’altro che dura, colpita anche dal maltempo nella prima parte, solo un colpaccio poteva evitare la volata: e così è stato.
 

Consueto inizio di gara, bagnato dalla forte pioggia in quel di Milano: dopo tre chilometri va già via la fuga della prima ora. Sono nove gli uomini all’attacco: Mirco Maestri e Lorenzo Rota (Bardiani – CSF), Evgeny Kobernyak (Gazprom – Rusvelo), Guy Sagiv e Dennis Van Winden (Israel Cycling Academy), Sho Hatsuyama (NIPPO – Vini Fantini – Europa Ovini), Charles Planet (Novo Nordisk), Matteo Bono (UAE Team Emirates) e Jacopo Mosca (Wilier – Selle Italia). Tra loro molti nomi noti, come quelli di Maestri e Bono, in fuga rispettivamente da tre e quattro edizioni consecutive, o Mosca, di recente vincitore della classifica a punti alla Tirreno-Adriatico.
 

Lo scenario per tre quarti di gara, com’era scontato che fosse, è rimasto sempre lo stesso: il gruppo ad inseguire con le squadre dei favoriti (su tutte la Bora-hansgrohe del campione del mondo Sagan) e i fuggitivi a circa 5-6′ di vantaggio. Il ritmo è cambiato nei pressi dei Capi: il plotone ha aumentato nettamente l’andatura e a poco a poco si è riportato sugli attaccanti. Sul Capo Berta primo corridore in crisi: Marcel Kittel (Katusha-Alpecin), mentre si è sfaldato il gruppo al comando che poche centinaia di metri dopo è stato raggiunto.
 

Poche scaramucce sulla Cipressa: a dettare il ritmo sono state prima la FDJ, poi il Team Sky, ma nessuno ha provato ad accelerare, anche se si è visto davanti un Vincenzo Nibali in buona forma. Neanche sulla successiva discesa ci sono stati movimenti: il plotone è andato ad altissima velocità verso il Poggio. Poche centinaia di metri prima una caduta clamorosa innescata da Mark Cavendish che ha coinvolto una decina di uomini. Ad attaccare in testa la salita conclusiva è stata la Bahrain-Merida, ma il primo a muoversi è stato il campione tedesco Burghardt: al contrattacco è partito il lussemburghese Jean-Pierre Drucker (BMC). L’azione più spettacolare è stata quella di Krists Neilandts (Israel Cycling Academy) che è stato seguito alla ruota da Vincenzo Nibali: lo Squalo è partito al contrattacco ed è andato via da solo. Una decina di secondi di vantaggio per il siciliano sul gruppo guidato da Daniel Oss (Bora-hansgrohe) in favore di Sagan.

Nella successiva discesa curve splendide da parte di Nibali che ha preso un margine gestibile sul gruppo che non ha trovato una squadra pronta ad organizzarsi per l’inseguimento. A tutta è partito al contrattacco Matteo Trentin (Mitchelton-SCOTT), bell’azione da parte del trentino che sull’Aurelia però ha finito le proprie energie. Chi invece ne aveva ancora è stato lo Squalo dello Stretto: una cronometro individuale negli ultimi due chilometri, con Quick-Step Floors a tutta a lanciare la volata. Il margine negli ultimi 500 metri è stato però rassicurante: braccia al cielo per il fenomeno tricolore, seconda piazza per Caleb Ewan (Mitchelton-SCOTT), primo dei battuti, davanti ad Arnaud Démare (FDJ). Solo sesto il campione del mondo Peter Sagan, ancora una volta deluso sulle strade italiane.

 

https://www.oasport.it/2018/03/milano-sanremo-2018-lo-squalo-arriva-da-solo-trionfo-epico-per-vincenzo-nibali-sempre-piu-nel-mito/

 

 

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8 - VOLTA CICLISTA A CATALUNYA - Spagna (ME - 2.UWT)

(19/03 - 25/01)

 

A. VALVERDE (SPA) - Team Movistar

 

Alejandro Valverde conquista la 98ma edizione del Giro di Catalogna, mettendo così il suo terzo sigillo nella corsa iberica dopo quelli dello scorso anno e del 2009. L’Embatido ha gestito alla perfezione la tappa finale, riuscendo a mantenere il vantaggio in classifica generale. Sul traguardo di Barcellona esulta invece il britannico Simon Yates, che con una grande azione nel finale riesce ad anticipare il gruppo e conquistare la vittoria in solitaria.

 

https://www.oasport.it/2018/03/giro-di-catalogna-2018-alejandro-valverde-conquista-la-corsa-ultima-tappa-a-simon-yates-che-vince-in-solitaria-a-barcellona/

 

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Stage 1 = A. J. Hodeg (COL) - Quick-Step Floors

 

Si è risolta con una volata atipica la prima tappa del Giro di Catalogna 2018, 152 chilometri con partenza ed arrivo a Calella. Il vento favorevole, infatti, ha sospinto il gruppo ad altissime velocità: successo netto per il giovane colombiano Alvaro Hodeg, alla seconda vittoria consecutiva dopo che venerdì scorso si era imposto alla Handzame Classic. 

Nella prima parte di gara erano andati in fuga Tom Bohli (BMC), Jesus Ezquerra (Burgos-BH), Daniel Turek (Israel Cycling Academy), Andrei Grivko (Astana), Antonio Molina (Caja Rural – Seguros RGA) e Markel Irizar (Trek Segafredo), ma il gruppo si è sempre mantenuto a portata, per poi accelerare nel finale e tornare a contatto nel finale. Negli ultimi 25 chilometri, i corridori hanno anche affrontato la salita del Port de Collsacreu, che però non ha creato selezione in gruppo, nonostante il ritmo della Movistar, proseguito anche in discesa. Il gruppo è rimasto sempre compatto, dirigendosi così verso la volata, non scontata dato il finale nervoso.

La Quick-Step Floors, come suo solito, ha preso in mano il comando delle operazioni in favore del giovane Alvaro Hodeg, sprinter colombiano classe 1996 che nelle ultime settimane sta rubando la scena anche a nomi ben più gettonati. Una volta lanciato, ha letteralmente dominato, passando sotto la linea d’arrivo ancora in piena spinta con un paio di biciclette di margine su tutti gli altri. Seconda e terza posizione, nell’ordine, per la coppia della Bora-Hansgrohe formata da Sam Bennett e Jay McCarthy, mentre Mikael Morkov (apripista di Hodeg) ha chiuso quarto. Quinta e sesta piazza per gli azzurri Roberto Ferrari (UAE Emirates) e Niccolò Bonifazio (Bahrain-Merida), mentre Nacer Bouhanni (Cofidis) ha chiuso solo al settimo posto nonostante fosse il grande favorito della vigilia. Alle sue spalle Alejandro Valverde (Movistar), ottavo.

 

https://www.oasport.it/2018/03/giro-di-catalogna-2018-alvaro-hodeg-domina-la-prima-volata-a-calella/

 

 

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Stage 2 = A. Valverde (SPA) - Team Movistar

 

 

Alejandro Valverde non sbaglia mai: il fenomeno iberico si aggiudica la seconda tappa del Giro di Catalogna2018, con partenza da Mataro e arrivo a Valls dopo 175 chilometri. Rimasto al coperto per praticamente tutta la giornata, lo spagnolo della Movistar è riuscito a sprintare al meglio in un plotoncino ristretto che è andato a giocarsi il successo. Per lui c’è ovviamente anche la maglia di leader della classifica generale, che punta a conservare fino all’ultima frazione.

Come di consueto, fuga della prima ora lasciata andare via dal gruppo. Si sono avvantaggiati tre spagnoli: Igor Merino (Burgos-BH), Antonio Molina (CajaRural-RGA) e Mikel Bizkarra (Euskadi Murias). Vantaggio massimo sui 5′ per gli attaccanti, che con il passare dei chilometri hanno perso spazio nei confronti del plotone. Ritmi molto bassi in corsa: a circa 60 chilometri dall’arrivo ha provato in solitaria Andrey Grivko a riportarsi sugli attaccanti. Il corridore dell’Astana ha raggiunto gli attaccanti, ma poco dopo è stato ripreso a sua volta dal gruppo, che con la Movistar ha accennato ad accelerare.

In un’altra fase statica della corsa è scattato Barthe (Euskadi – Murias): il corridore transalpino è stato però raggiunto nel momento decisivo della tappa odierna, la salita di Col de Lilla. A dettare legge in gruppo è stata la Mitchelton-SCOTT, velocità altissime e velocisti ovviamente staccati, compreso il leader della generale Hodeg. I corridori si sono lanciati rapidamente verso lo sprint conclusivo: Enrico Gasparotto (Bahrain-Merida) ha provato a sprintare partendo a 300 metri dal traguardo, ma da dietro è spuntato il solito Alejandro Valverde(Movistar) che non ha sbagliato i tempi e ha trionfato a braccia alzate. Seconda piazza per Daryl Impey(Mitchelton-SCOTT), terza per Jay McCarthy (Bora-hansgrohe). Sesta posizione per Gasparotto.

 

https://www.oasport.it/2018/03/giro-di-catalogna-2018-tappa-e-maglia-per-alejandro-valverde-piazzato-gasparotto2/

 

https://www.youtube.com/watch?v=4W05rb7dP_0

 

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Stage 3 = T. De Gent (BEL) - Lotto-Soudal

 

 

La terza tappa del Giro di Catalogna doveva essere quella regina visto che prevedeva l’arrivo in quel di Vallter 2000, su una salita durissima. Niente di tutto ciò, a causa delle avverse condizioni meteo: frazione ridisegnata, 153,2 chilometri complessivi da Sant Cugat del Vallès e Camprodon, con soli due GPM. Impresa d’altri tempi, alla sua maniera, per Thomas De Gendt: il belga della Lotto Soudal, in fuga sin dai primi chilometri di gara, riesce a resistere alla rimonta degli avversari trionfando in solitaria e andando a prendersi anche la maglia di leader della classifica generale.

Cinque corridori nella fuga della prima ora: Clement Chevrier (Ag2r La Mondiale), Thomas De Gendt (Lotto Soudal), Lluis Mas (CajaRural-RGA), Pablo Torres (Burgos-BH) e Mikel Bizkarra (Euskadi-Murias). Il gruppo come di consueto ha gestito la situazione con la Movistar e la Mitchelton-SCOTT in testa a dettare il ritmo: vantaggio che non è mai stato esorbitante e verso il finale è andato ovviamente a scemare. Il gruppetto al comando si è ridotto progressivamente, con il solito De Gendt che all’imbocco dell’ascesa conclusiva ha provato ad andar via in solitaria.

L’andatura del belga è stata quella dei giorni migliori: il gruppo ha fatto davvero tanta fatica a scendere sotto i 2′ di distacco, con ancora gli australiani della Mtichelton a fare il ritmo. A 13 chilometri dal traguardo è scattata la bagarre nel plotone: si è mosso Marc Soler (Movistar) con alle sue spalle Daniel Martin (UAE Emirates), Adam Yates (Mitchelton-SCOTT) e Thibaut Pinot (FDJ). Il vantaggio di De Gendt è crollato a picco, scendendo rapidamente sotto il minuto. Nel falsopiano successivo si sono mossi Simon Yates, Pinot, Nairo Quintana e Mathias Frank: il quartetto ha recuperato una ventina di secondi sul leader, mettendo un leggero distacco anche tra loro ed il gruppo capitanato dal Team Sky. Nella durissima parte in falsopiano conclusiva, colpita dal fortissimo vento contrario, tutti i corridori hanno fatto tantissima fatica. De Gendt è riuscito però a dare tutto conservando il proprio margine e andando a prendersi un clamoroso successo. Il plotone si è ricompattato proprio in vista della volata conclusiva, valida solo per i piazzamenti, vinta da Yates davanti a Pinot.

 

https://www.oasport.it/2018/03/giro-di-catalogna-2018-impresa-per-thomas-de-gendt-che-fa-colpo-doppio-tappa-e-maglia2/

 

 

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Stage 4 = A. Valverde (SPA) - Team Movistar

 

Un inarrestabile Alejandro Valverde si conferma il protagonista assoluto del Giro di Catalogna. Il 37enne murciano ha confermato la sua grandissima forma andando a conquistare anche la tappa regina, trionfando sul traguardo di La Molina dopo aver battuto allo sprint il giovane talento colombiano Egan Bernal. Il corridore della Movistar ottiene così la sua seconda vittoria in questa edizione e torna anche al comando della classifica generale.

Ritmo elevatissimo fin dalla partenza con il gruppo che non concede nulla agli attaccanti e annulla prontamente tutti i tentativi di fuga. La prima vera azione di giornata arriva sulla salita del Port d’El Jou, dopo circa 90 km. Qui il forte scalatore colombiano Esteban Chaves (Mitchelton-Scott) riesce a fare la differenza e guadagna subito terreno sul gruppo. Al suo inseguimento si mettono diversi corridori e quattro riescono a raggiungerlo: lo spagnolo Mikel Bizkarra (Euskadi – Murias), lo statunitense Joseph Rosskopf (BMC), il lettone Toms Skujins (Trek – Segafredo) e il francese Stephane Rossetto (Cofidis). Nel frattempo perde contatto dal gruppo il leader della generale Thomas de Gendt (Lotto Soudal) che deve quindi dire addio alla maglia.

Prima dello scollinamento Chaves attacca però nuovamente e se ne va in solitaria. Gli inseguitori verranno poi ripresi sulla successiva salita del Coll de la Creueta, mentre Chaves continua brillantemente la sua azione e passa al GPM con circa un minuto di vantaggio sul gruppo. Nella successiva discesa esce dal gruppo lo sloveno Matej Mohoric (Bahrain Merida), che va prima a riprendere e poi a saltare il colombiano. Poco dopo Chaves viene raggiunto anche dallo spagnolo Alejandro Valverde (Movistar), ma i due non trovano l’accordo e vengono ripresi ai -20 km.

Mohoric prosegue invece nella sua azione e arriva all’imbocco della salita finale di La Molina (12 km) con 1′ di vantaggio sul gruppo. Sulle prime rampe dure rompe gli indugi lo spagnolo Marc Soler (Movistar) seguito dal francese Pierre Latour (AG2R La Mondiale). A questo punto esplode la corsa con i principali favoriti che vanno all’attacco: di nuovo uno scatenato Valverde e i colombiani Nairo Quintana (Movistar) e Egan Bernal (Team Sky). Si forma così un quintetto di testa con Soler che dopo un grande lavoro per i propri capitani si stacca. Anche Latour perde poi le ruote e restano quindi tre al comando. A 600 metri dal traguardo scatta Bernal, ma Valverde si incolla alla sua ruota e lo salta facilmente allo sprint. Terzo posto per Quintana a 6” poi troviamo Latour a 23”. Più staccati gli altri big, con il francese Thibaut Pinot (Groupama – FDJ) e il britannico Simon Yates (Mitchelton-Scott) che arrivano a 53” insieme a Soler. In classifica generale torna quindi leader Valverde, che ora guida con 19” su Bernal e 26” su Quintana.

 

https://www.oasport.it/2018/03/giro-di-catalogna-2018-alejandro-valverde-e-inarrestabile-lo-spagnolo-fa-sua-anche-la-tappa-regina-e-torna-leader2/

 

https://www.youtube.com/watch?v=ZL8pLoRoeC0

 

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Stage 5 = J. Pantano (COL) - Trek-Segafredo

 

Arriva la fuga nella quinta tappa del Giro di Catalogna. Sull’arrivo di Vielha Val d’Aran trionfa il colombiano Jarlinson Pantano, che riesce a battere allo sprint il norvegese Vegard Stake Laengen. Quarto posto per Giovanni Visconti, che non trova il guizzo nel finale per riprendere i due. Tanto controllo invece tra i big, che arrivano tutti insieme nel gruppo principale.

Anche oggi partenza a tutta con tantissimi attacchi nella prima parte. La fuga di giornata prende il via dopo 20 km con 12 corridori: Danilo Wyss (BMC), Jarlinson Pantano e Laurent Didier (Trek-Segafredo), François Bidard (AG2R-La Mondiale), Vegard Stake Laengen (UAE Team Emirates), Maxime Monfort (Lotto-Soudal), Giovanni Visconti e Valerio Agnoli (Bahrain-Merida), Sergei Chernetckii (Astana), Jordi Simon (Burgo BH), Antonio Molina (Caja Rural) e Jetse Bol (Manzana Postobon). Il loro vantaggio rimane stabile attorno ai 3’ per tutta la parte centrale della tappa, con il gruppo che controlla. Sull’ultima salita di Tumel di Vielha, a circa 20 km dal traguardo, arriva l’azione decisiva con Pantano e Laengen che attaccano dalla testa. Si forma così una coppia al comando, che guadagna subito terreno sul resto dei fuggitivi e scollina con circa un minuto di vantaggio sul gruppo. Nella successiva discesa si compatta un terzetto inseguitore con Visconti, Chernetckii e Wyss.

L’azione del duo di testa rimane però estremamente efficace e diventano così irraggiungibili per tutti. Pantano è perfetto nell’ultimo chilometro e riesce a battere in scioltezza allo sprint Laengen conquistando la vittoria. Terzo posto a 10” per lo sloveno Matej Mohoric (Bahrain-Merida) scattato nel finale, seguito da Visconti, Wyss e Chernetckii. A 14” troviamo invece il gruppo principale. Invariata quindi la classifica generale con lo spagnolo Alejandro Valverde (Movistar) che resta leader con 16” di vantaggio su Egan Bernal (Team Sky) e 26” sul compagno di squadra Nairo Quintana.

 

https://www.oasport.it/2018/03/giro-di-catalogna-2018-arriva-la-fuga-nella-quinta-tappa-jarlinson-pantano-batte-laengen-quarto-posto-per-giovanni-visconti/

 

 

 

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Stage 6 = M. Schachmann (GER) - Quick-Step Floors

 

 

Tappa accorciata e adatta ai velocisti, sulla carta. La sesta tappa del Giro di Catalogna 2018 si è trasformata in una frazione di 117 chilometri, molto agevoli nella seconda metà con partenza da Pobla de Segur e arrivo in quel di Torrefarrera dopo che le salite previste nella prima fase sono state cancellate a causa della neve caduta nella notte. Nella prima parte della corsa si sono avvantaggiati Maximilian Schachmann (QuickStep Floors) e Diego Rubio (Burgos-BH), all’attacco dal chilometro 17. Il gruppo, alle loro spalle, ha controllato, sperando che solamente in due prima o poi avrebbero pagato dazio, a causa del freddo e della fatica, concedendo un vantaggio massimo prossimo ai 3′. Negli ultimi chilometri, il plotone si è avvicinato compatto e in maniera decisa, senza però andare a chiudere in maniera definitiva. La coppia di testa ha opposto una buona reazione, aiutata anche dal vento favorevole che negli ultimi chilometri li ha sospinti ad una velocità media superiore ai 50 chilometri.

A sorpresa, nel finale, il gruppo si è fatto sorprendere: i fuggitivi hanno mantenuto vantaggio, fino ad arrivare a giocarsi un successo probabilmente insperato quando il tentativo si è formato. Rubio, forte di una buona gamba, ha provato ad anticipare con una volata lunga, ma Schachmann dalla sua ruota è uscito negli ultimi 100 metri per andare a conquistare il primo successo della carriera, l’ennesimo per la QuickStep Floors in questa prima parte di stagione. L’irlandese Sam Bennett (Bora-Hansgrohe) non ha avuto problemi a vincere la volata dei battuti in testa al gruppo davanti allo sloveno Matej Mohoric (Bahrain-Merida), mentre Roberto Ferrari (UAE Emirates) ha chiuso quinto.

Alejandro Valverde (Movistar) ha mantenuto la testa della classifica generale con 16” di vantaggio su Egan Bernal (Team Sky) e 26 sul suo compagno di squadra Nairo Quintana. Domani l’ultima tappa a Barcellona con il Montjuic assoluto protagonista.

 

https://www.oasport.it/2018/03/giro-di-catalogna-2018-la-fuga-sorprende-tutti-max-schachmann-vince-la-sesta-tappa2/

 

https://www.youtube.com/watch?v=VcqvJvchQTA&t=12s

 

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Stage 7 = S. Yates (GBR) - Mitchelton-Scott

 

Alejandro Valverde conquista la 98ma edizione del Giro di Catalogna, mettendo così il suo terzo sigillo nella corsa iberica dopo quelli dello scorso anno e del 2009. L’Embatido ha gestito alla perfezione la tappa finale, riuscendo a mantenere il vantaggio in classifica generale. Sul traguardo di Barcellona esulta invece il britannico Simon Yates, che con una grande azione nel finale riesce ad anticipare il gruppo e conquistare la vittoria in solitaria.

Fin dalla partenza si susseguono scatti e controscatti in testa, ma il gruppo mantiene un ritmo indiavolato e va ad annullare nel giro di pochi chilometri tutti i tentavi. Il gruppo entra così compatto nel circuito finale, dove ripartono di nuovo gli attacchi. A due giri dal termine si forma un quartetto al comando con Simon Yates e Carlos Verona (Mitchelton-Scott), Marc Soler (Movistar) e Matej Mohoric (Bahrain). Questi corridori guadagnano subito diversi secondi di vantaggio, con il gruppo lanciato a tutta nell’inseguimento. In questa fase concitata di gara avviene una caduta nelle prime posizioni che costringe al ritiro Egan Bernal (Team Sky), che si trovava al secondo posto in classifica generale.

Sull’ultimo passaggio sulla salita del Montjuic arriva l’azione decisiva con Simon Yates che sferra l’attacco e se ne va. Marc Soler prova a tenere il suo ritmo, ma senza successo. Yates riesce così a guadagnare una decina di secondi di vantaggio, che sarà poi sufficiente per andare a conquistare la vittoria in solitaria sul traguardo di Barcellona. Secondo posto invece per Soler a 13”, mentre il gruppetto dei migliori arriva a 18”, con Pierre Latour (AG2R La Mondiale) che vince lo sprint per la terza piazza.

In classifica generale arriva la doppietta per la Movistar, con il successo di Alejandro Valverde davanti al colombiano Nairo Quintana a 29″. Completa il podio Latour a 47” a pari di Yates, ma il francese diventa terzo per una migliore somma di piazzamenti. Chiude la top 5 un altro corridore della Movistar: Soler a 1’10”, tra i più brillanti in questa settimana.

 

https://www.oasport.it/2018/03/giro-di-catalogna-2018-alejandro-valverde-conquista-la-corsa-ultima-tappa-a-simon-yates-che-vince-in-solitaria-a-barcellona/

 

https://www.youtube.com/watch?v=itF2j35lWeY&t=5s

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9 - RECORD BANK E3 HARELBEKE - Belgio (ME - 1.UWT)

(23/03)

 

N. TERPSTRA (NED) - Quick-Step Floors

 

Niki Terpstra ha vinto la E3 Harelbeke, gara prestigiosa che funge da vero e proprio preludio al Giro delle Fiandre in programma la domenica di Pasqua. L’esperto olandese ha conquistato il primo successo di peso della stagione a quattro anni di distanza dal trionfo nella Parigi-Roubaix. Il 33enne è arrivato sul traguardo in solitaria al termine di una corsa ben condotta e letteralmente dominata: i 206 chilometri nel bel mezzo delle Fiandre, caratterizzati da 15 muri con 4 settori in pavè, hanno premiato il corridore della Quick Step che ha fatto la differenza nella seconda parte di gara.

Il gruppo si è spezzato a oltre 100 chilometri dal traguardo a causa di una brutta caduta. Negli ultimi 80km lo stesso Terpstra e il compagno di squadra Lampaert hanno forzato il ritmo e nel giro di pochi chilometri sono riusciti ad avere 40” di vantaggio su un gruppo composto da Van Avermaet, Oss, Sagan, Gilbert, Benoot, Stybar, Durbridge, Gaudin. A 55km dal traguardo, Van Avermaet prova l’allungo insieme a Gilbert e Benoot mentre il Campione del Mondo perde contatto e rimane fuori dai giochi.

Sull’atteso Kwaremont non succede molto, Lampaert e Terpstra conservano il vantaggio nei confronti di un gruppo di 11 uomini che si è nel frattempo formato, tra cui figurano anche i nostri Matteo Trentin e Gianni Moscon. Sulla Salita del Corvo si invola il solitaria il futuro vincitore, gli inseguitori rimangono sempre a circa 30”, nel finale provano a rientrare ma non riescono a ricucire il distacco. Terpstra trionfa, il compagno di squadra Gilbert è secondo davanti a Van Avermaet. Alle loro spalle degli ottimi Trentin e Moscon che lanciano segnali incoraggianti in vista delle Classiche del Nord.

 

https://www.oasport.it/2018/03/e3-harelbeke-2018-trionfo-in-solitaria-di-niki-terpstra-gilbert-e-van-avermaet-si-arrendono-ottimi-moscon-e-trentin/

 

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10 - GENT-WEVELGEM in FLANDERS FIELDS - Belgio (ME - 1.UWT)

(25/03)

 

P. SAGAN (SVK) - Bora-Hansgrohe

 

E sono tre! Peter Sagan si è imposto nell’edizione numero 80 della Gand-Wevelgem, storica classica del Nord che si svolge per gran parte nelle Fiandre, dopo i successi del 2013 e del 2016. Tra le corse del pavé è la più adatta per i velocisti, ma non per questo meno impegnativa o spettacolare: lo slovacco della Bora-Hansgrohe ha regolato allo sprint un gruppetto ristretto, selezionato nell’ultimo passaggio sul Kemmelberg.

La fuga di giornata ha faticato a partire e solo dopo una trentina di chilometri si sono avvantaggiati sei uomini: l’italiano Filippo Ganna (UAE-Team Emirates), il portoghese José Gonçalves (Katusha-Alpecin), gli olandesi Brian van Goethem e Jan-Willem Van Schip (Roompot) e i belgi Frederik Frison (Lotto-Soudal) e Jimmy Duquennoy (Veranclassic). Per una ventina di chilometri, dopo che il gruppetto si era avvantaggiato, il gruppo è sempre rimasto a tiro, fino a desistere e concedere oltre 10′ di vantaggio agli attaccanti. Da sottolineare una prima ora quasi ai 50 di media, molto impegnativa per tutti i corridori in gruppo. Il lavoro delle squadre dei velocisti ha stabilizzato il distacco, ma una volta arrivati attorno agli ultimi 100 chilometri una netta accelerazione nel plotone ha riportato il divario sui 4’30”, senza però che da dietro avessero l’intenzione di andare a riassorbirli così presto.

 

https://www.oasport.it/2018/03/gand-wevelgem-2018-peter-sagan-firma-la-tripletta-davanti-a-elia-viviani2/

 

 

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11 - DWARS DOOR WLAANDEREN A TRAVERS la FLANDRE - Belgio (ME - 1.UWT)

(25/03)

 

Y. LAMPAERT (BEL) - Quick-Step Floors

 

 

Yves Lampaert vince ancora alla Attraverso le Fiandre – Dwars Door Vlaanderen 2018. Clima e percorso da vero Belgio, tattica di squadra perfetta: con il dorsale numero 1 sulla schiena, il belga della Quick-Step Floors ha confermato la vittoria dello scorso anno a soli quattro giorni dal Giro delle Fiandre.

Inizio di corsa ad altissime andature, ma per i primi 100 chilometri, di fatto, il gruppo è rimasto compatto, nonostante si sia allungato in diverse fasi. I primi ad attaccare e prendere vantaggio sono stati Luke Rowe (Team Sky) e Tony Martin, che pur in momentI diversi hanno preso un buon margine iniziale per poi essere riassorbiti dal gruppo. La corsa, però, si è accesa in maniera definitiva a 53 chilometri dal traguardo sull’attacco del ceco Zdenek Stybar (QuickStep Floors), cui ha provato a rispondere senza successo Alejandro Valverde (Movistar), prontamente ripreso dal resto del gruppo. Su queste accelerazioni, però, il gruppo si è assottigliato in maniera decisa, fino a che davanti sono rimasti solamente una decina di uomini che hanno riassorbito Stybar, con tutti i big della vigilia presenti in questo drappello.

 

https://www.oasport.it/2018/03/attraverso-le-fiandre-2018-yves-lampaert-concede-il-bis-la-quick-step-floors-non-sbaglia-mai2/

 

 

 

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12 - RONDE van VLAANDEREN - TOUR des FLANDERS - Belgio (ME - 1.UWT)

(01/04)

 

N. TERPSTRA (NED) - Quick-Step Floors

 

Niki Terpstra ha compiuto un vero e proprio passo nel mito del ciclismo: ha pedalato nella storia, ha incantato nei luoghi dove il tempo si è fermato, ha fatto la differenza nelle corse più antiche e che rievocano corse e momenti epici. Dopo l’apoteosi alla Parigi-Roubaix del 2014, oggi l’olandese ha vestito i panni del Leone delle Fiandre e da vero indomabile ha conquistato la prima Ronde della carriera: la doppietta vincente nelle due gare della Settimana Santa del ciclismo proietta il 33enne tra i grandi delle Classiche del Nord e lo consacra anche tra i miti del pedale arancione visto che i Paesi Bassi non festeggiavano sul traguardo di Oudenaarde addirittura dal 1986 con Adrie van der Poel.

 

La gamba dell’uomo della Quick-Step Floors è semplicemente sembrata la migliore, è stato l’unico che ci ha provato in maniera convincente e si è imposto in solitaria con pieno merito, creando un grande dispiacere al pubblico di casa che ha dovuto assistere al sigillo di un grande rivale nella corsa belga per eccellenza. Niki Terpstra ha letto la corsa in modo encomiabile, la sua tattica è stata perfetta e il suo approccio all’ultima parte di gara ha sorpreso tutti gli altri grandi favoriti della vigilia: ha capito che la sparata di Vincenzo Nibali in uscita dal Kruisberg andava seguita, non ha forzato nel tentativo di rientrare subito sui tre fuggitivi, ha cambiato improvvisamente il ritmo sull’ultimo Kwaremont e ha gestito il finale con grande brillantezza.

 

 

 

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13 - VUELTA CICLISTA AL PAIS VASCO - Spagna (ME - 2.UWT)

(02/04 - 07/04)

 

P. ROGLIC (SLO) - Lotto-Soudal
 

La sesta ed ultima tappa della 58ma edizione del Giro dei Paesi Baschi non delude le aspettative e regala grandissimo spettacolo. Al termine dei 122 km da Eibar ad Arrate, con ben otto GPM, trionfa in solitaria lo spagnolo Enric Mas, che stacca i compagni di fuga nel finale e conquista la sua prima vittoria da professionista. Arriva così anche il 25° successo stagionale per una Quick-Step Floors sempre più dominante. In classifica generale si impone invece lo sloveno Primoz Roglic, che nonostante diverse difficoltà oggi, riesce a gestire bene il proprio vantaggio e va così a portarsi a casa la maglia gialla.

 

https://www.oasport.it/2018/04/giro-dei-paesi-baschi-2018-enric-mas-trionfa-in-solitaria-nellultima-tappa-primoz-roglic-conquista-la-generale/

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Stage 1 = J. ALAPHILIPPE (FRA) - Quick-Step Floors

 

Va a Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors) la prima tappa del Giro dei Paesi Baschi, la  Zarautz-Zarautz di 162.1 km: il corridore transalpino ha battuto in una volata a due lo sloveno Primoz Roglic (Team LottoNL-Jumbo), precedendo sul traguardo di 23″ il gruppo dei migliori, regolato dall’iberico Pello Bilbao (Astana Pro Team). In questo gruppetto di 12 unità tutti i principali uomini di classifica, tra cui Gorka Izagirre (Bahrain Merida Pro Cycling Team), compagno di squadra di Vincenzo Nibali, giunto sul traguardo nel secondo gruppo, con 51″ di ritardo, assieme a Ion Izagirre.

Nel gruppo dei migliori anche il transalpino Romain Bardet (AG2R La Mondiale), i colombiani Nairo Quintana(Movistar Team) e Rigoberto Uran (Team EF Education First-Drapac p/b Cannondale), e l’olandese Bauke Mollema (Trek – Segafredo). Va ricordato che Alaphilippe ha conquistato anche 10″ di abbuono, mentre 6″ sono andati a Roglic e 4″ a Bilbao.

 

 

https://www.oasport.it/2018/04/ciclismo-giro-dei-paesi-baschi-2018-la-prima-tappa-e-di-julian-alaphilippe-battuto-in-volata-primoz-roglic/

 

 

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Stage 2 = J. ALAPHILIPPE (FRA) - Quick-Step Floors

 

 

Julian Alaphilippe batte Primoz Roglic: non è la replica della prima frazione, ma l’esito della seconda tappa al Giro dei Paesi Baschi 2018. Il francese della Quick-Step Floors e lo sloveno della LottoNL-Jumbo hanno monopolizzato l’ordine d’arrivo anche della frazione odierna con arrivo a Bermeo confermando anche lo stesso ordine di ieri.

La prima fase della corsa è stata piuttosto combattuta. Dopo diversi scatti si sono avvantaggiati in undici: Alexis Vuillermnoz (AG2R La Mondiale), Alessandro De Marchi e Damiano Caruso (BMC), Dani Navarro (Cofidis), Tao Geoghegan Hart e David Lopez (Sky), Tsgabu Grmay e Ruben Guerreiro (Trek – Segafredo), Michael Woods (EF – Drapac), Carlos Verona (Mitchelton – Scott) e Mark Padun (Bahrain – Merida). Questo gruppetto ha preso vantaggio sul resto del gruppo, ma non hanno mai preso un margine sufficiente per sperare di arrivare al traguardo. Nel finale l’ultimo ad arrendersi al ritorno del gruppo è stato Lopez, ma ai piedi dell’ultima salita i big sono rientrati sulla testa della corsa per affrontare una salita piuttosto breve ma intensa.

 

https://www.oasport.it/2018/04/giro-dei-paesi-baschi-2018-julian-alaphilippe-non-si-ferma-piu-vittoria-anche-nella-seconda-tappa-roglic-ancora-secondo/

 

 

 

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Stage 3 = J. McCarthy (AUS) - Bora-Hansgrohe

 

Terza tappa per il Giro dei Paesi Baschi: partenza da Bermeo e arrivo in quel di Valdegovía per una frazione con molti saliscendi, senza però una salita vera e propria che potesse fare la differenza. In uno sprint praticamente compatto a spuntarla è stato Jay McCarthy (Bora-hansgrohe) che ha lanciato lunghissimo la volata e ha resistito alla rimonta degli avversari più veloci. Resta ovviamente in maglia di leader Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors).

Solito scenario per le prime fasi di gara, parte subito una fuga, anche abbastanza corposa. All’attacco Pavel Sivakov (Sky), Ion Irisarri (CajaRural-RGA), Aritz Bagues (Euskadi), Ben King (Dimension Data), Brendan Canty (EF-Drapac), Willie Smit (Katusha-Alpecin), Chris Juul-Jensen (Mitchelton-Scott), Thomas De Gendt (Lotto Soudal). Il plotone, guidato ovviamente dalla Quick-Step Floors, ha gestito la situazione lasciando a circa 5′ i fuggitivi, salvo poi aumentare l’andatura riportandosi ad uno scarto minimo.

 

https://www.oasport.it/2018/04/giro-dei-paesi-baschi-2018-terza-tappa-a-jay-mccarthy-battuto-il-giovanissimo-riabushenko/

 

 

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Stage 4 = P. Roglic (SLO) - Lotto-Soudal

 

Pronostico rispettato: lo sloveno Primoz Roglic ha fatto segnare il miglior tempo nella cronometro di Lodosa, quarta tappa del Giro dei Paesi Baschi 2018, fermando il cronometro sul tempo di 22’26” per coprire i quasi 20 chilometri di gara. Grazie a questo risultato l’atleta della LottoNL-Jumbo ha scalzato Julian Alaphilippe dalla prima posizione della classifica generale, dopo aver concluso al secondo posto le prime due tappe proprio alle spalle del corridore francese, dominante nei primi due arrivi sull’onda lunga degli ottimi risultati ottenuti dalla Qucik-Step Floors in questo periodo.

 

Seconda posizione, alle spalle di Roglic, il neozelandese Patrick Bevin. Partito molto tempo prima rispetto ai big a causa del distacco accumulato nelle scorse tappe, ha chiuso a 9” dal vincitore di giornata. A completare il podio, con 11” di ritardo, il bielorusso Vasil Kiryienka del Team Sky, che ha chiuso appena davanti ai compagni Castroviejo e Kwiatkowski. Da segnalare l’ottimo ottavo posto di Alaphilippe, che ha comunque contenuto il ritardo nella generale.

 

https://www.oasport.it/2018/04/giro-dei-paesi-baschi-2018-tappa-e-maglia-per-primoz-roglic-nella-cronometro-di-lodosa/

 

 

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Stage 5 = O. Fraile Matarranz (SPA) - Astana Pro-Team

 

Trionfo spagnolo nella quinta tappa del Giro dei Paesi Baschi 2018: sul traguardo di Eibar, posto 164 chilometri dopo la partenza da Vitoria, a imporsi è il beniamino di casa Omar Fraile. Primo successo stagionale per il corridore dell’Astana che ha sfruttato alla grande un percorso molto mosso, ma non durissimo, adatto alle proprie caratteristiche. Resta in maglia di leader Primoz Roglic che aumenta il distacco sugli inseguitori e, in vista dell’ultima frazione di domani, si candida ad essere il dominatore della corsa.

 

Tredici battistrada nelle prime fasi di gara: José Rojas (Movistar), Pierre Latour (Ag2r La Mondiale), Omar Fraile (Astana), José Herrada (Cofidis), Mark Padun (Bahrain-Merida), Jay McCarthy (BORA-hansgrohe), Tosh Van der Sande (Lotto Soudal), Michael Albasini, Carlos Verona (Mitchelton-Scott), Alex Howes (EF-Drapac), Jonathan Castroviejo (Sky), Jason Hindley (Sunweb) e Matteo Bono (UAE-Emirates). Con il passare dei chilometri ovviamente il plotoncino al comando ha perso unità e si sono riavvicinati gli uomini del gruppo.

 

https://www.oasport.it/2018/04/giro-dei-paesi-baschi-2018-quinta-tappa-ad-omar-fraile-primoz-roglic-si-lancia-verso-la-vittoria/

 

 

 

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Stage 6 = E. Mas (SPA) - Quick-Step Floors

 

Ritmo elevatissimo fin dalla partenza e dopo 4 km avviene una caduta in gruppo che coinvolge anche il leader Primoz Roglic, che è così costretto subito ad inseguire. Lo sloveno aiutato da tutta la LottoNL-Jumbo riesce a rientrare dopo una ventina di chilometri, mentre nel frattempo prende il largo un primo gruppetto di attaccanti. Dalla testa del gruppo continuano i tentativi e così dopo circa 50 km si forma la fuga definitiva formata da 14 corridori: Valentin Madouas (Groupama – FDJ), Ilnur Zakarin (Katusha – Alpecin), Gorka Izagirre (Bahrain – Merida), Jose Herrada (Cofidis), Carlos Betancur e José Joaquín Rojas (Movistar), Thomas De Gendt (Lotto Soudal), Carlos Verona e Lucas Hamilton (Mitchelton – Scott), Enric Mas (QuickStep – Floors), Jesper Hansen (Astana), Gregor Mulbergher (Bora – Hansgrohe), David Lopez e Tao Geoghegan Hart (Sky). Il loro vantaggio rimane stabile attorno ai 2′ nella parte centrale, ma a -35 km, sulla salita di Izua si rompe l’accordo e iniziano gli scatti. Allo scollinamento si forma così un quartetto al comando con De Gendt, Verona, Mulbergher e Mas. Nel frattempo diversi corridori provano ad uscire dal gruppo dei migliori, ma nessuno riesce a fare la differenza. Il plotone tirato dagli uomini della Movistar va quindi a riprendere progressivamente il resto della fuga.

Sulla salita finale di Usartza, a 5 km dal traguardo, arriva l’azione decisiva con Mas che sferra l’attacco dalla testa e se ne va da solo. Da dietro la Movistar lancia la propria azione, mandano prima all’attacco Nairo Quintana e poi Mikel Landa, mentre Roglic va in netta difficoltà e inizia a perdere terreno. Landa sfrutta invece il lavoro del compagno per lanciarsi all’inseguimento di Mas. Il suo tentativo è però troppo tardivo perché Mas pennella alla perfezione le curve dell’ultimo tratto in discesa e va a conquistare la vittoria in solitaria, precedendo di 12” Landa. Terzo posto di giornata per Ion Izagirre (Bahrain – Merida) a 27”, insieme a Dylan Teuns (BMC). In classifica generale arriva quindi il successo finale di Roglic, nono sul traguardo odierno, con 1’09” di vantaggio su Landa e 1’42” su Izagirre.
 

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14 - PARIS - ROUBAIX - Francia (ME - 1.UWT)

(08/04)

 

P. SAGAN (SVK) - Bora-Hansgrohe


Finalmente Peter Sagan! La vittoria più bella della carriera è arrivata nella corsa più speciale del calendario: 52 chilometri all’attacco per arrivare a vincere la Parigi-Roubaix 2018, dominando il pavé e gli avversari della vigilia, che si sono quasi arresi senza lottare alla superiorità dello slovacco quando è scattato, senza accennare reazioni. Per Sagan, già tre volte campione del mondo, si tratta del secondo successo della carriera in una Monumento, arrivata due anni dopo il Giro delle Fiandre 2016.

Come anche al Giro delle Fiandre, la fuga ha faticato e non poco a partire. Nei primi chilometri ha mantenuto controllati tutti i tentativi di attacco. Solo dopo oltre un’ora di scatti e controscatti, sono riusciti ad avvantaggiarsi Jelle Wallays (Lotto-Soudal), Ludovic Robeet e Jimmy Duquennoy (WB Veranclassic), Silvan Dillier (AG2R-La Mondiale), Sven Erik Bystrom (UAE) e Marc Soler (Movistar), che poco dopo sono stati raggiunti da Gatis Smukulis (Delko Marseille), Jay Thompson (Dimension Data) e Geoffrey Soupe (Cofidis). Nella prima fase di gara, prima dell’attacco del pavé, sono arrivati ad avere 8’30” di vantaggio, ma già in vista dei primi settori il gruppo ha accelerato riducendo il distacco.

Già sul primo settore, la corsa è esplosa: una caduta, infatti, ha spezzato il gruppo in diversi tronconi. Davanti sono rimasti una cinquantina di corridori, mentre tra gli attardati anche Greg Van Avermaet. La Quick-Step Floors e la Bora-hansgrohe hanno subito preso in mano le redini della corsa, alzando il ritmo per impedire che gli attardati rientrassero senza faticare. Nonostante questo sforzo, gli inseguitori sono riusciti a chiudere, dirigendosi verso gli ultimi 100 chilometri e il primo snodo atteso della gara.

 

https://www.oasport.it/2018/04/parigi-roubaix-2018-peter-sagan-scolpisce-la-leggenda-sulle-pietre-trionfo-epico-del-campione-del-mondo-in-fuga-oltre-50-km/

 

 

 

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amstel-gold-race-660x330.jpg

 

15 - AMSTEL GOLD RACE - Olanda (ME - 1.UWT)

(15/04)

 

M. VALGREN ANDERSEN (DAN) - Astana Pro Team

 

Dopo la beffa di due anni fa riesce il capolavoro a Michael Valgren: il danese riesce a sorprendere tutti i big nella Classica della Birra, l’Amstel Gold Race. Sulle côtes olandesi trionfa dunque l’Astana, abile ad infilare una coppia nel gruppo che è andato a giocarsi il successo e a gestire al meglio il gioco di squadra: volata a due dominata per Valgren su uno spettacolare Roman Kreuziger, che si è dovuto accontentare della piazza d’onore. Da sottolineare la prova di Enrico Gasparotto: l’azzurro della Bahrain-Merida per l’ennesima volta è stato protagonista su queste strade e ha centrato il quarto podio in carriera, chiudendo terzo (c’è un po’ di delusione per una condizione mostruosa che avrebbe potuto farlo lottare per la vittoria).

 

https://www.oasport.it/2018/04/amstel-gold-race-2018-michael-valgren-trionfa-da-outsider-splendido-terzo-enrico-gasparotto/

 

 

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Freccia-Vallone-482x330.png

 

16 - LA FLÉCHE WALLONNE - Belgio (ME - 1.UWT)

(18/04)

 

J. ALAPHILIPPE (FRA) - Quick-Step Floors

 

Julian Alaphilippe ha vinto la Freccia Vallone 2018, tradizionale Classica che si disputa fin dal 1936. Il francese è riuscito a fare la differenza sul Muro di Huy come ormai consuetudine in questo appuntamento anche se quest’anno la gara ha regalato grandi emozioni con l’attacco da lontano di Vincenzo Nibali. La Francia torna così a vincere dopo 21 anni dall’affermazione di Laurent Jalabert, interrotto il dominio spagnolo che durava dal 2012 (Rodriguez, Moreno e quattro sigilli di Alejandro Valverde oggi secondo). Di seguito l’albo d’oro della Freccia Vallone.

 

https://www.oasport.it/2018/04/albo-doro-freccia-vallone-julian-alaphilippe-riporta-la-francia-in-trionfo-dopo-21-anni/

 

 

 

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Liegi-Bastogne-Liegi-482x330.png

 

17 - LIÉGE-BASTOGNE-LIÉGE - Belgio (ME - 1.UWT)

(22/04)

 

B. JUNGELS (LUS) - Quick-Step Floors

 

Bob Jungels ha conquistato la Liegi-Bastogne-Liegi, quarta Monumento della stagione, 258 km con partenza da Liegi e arrivo ad Ans, con 11 cotes presenti nel percorso. Per il campione del Lussemburgo della Quick Step Floors, una tappa al Giro d'Italia e miglior giovane nel 2016 e 2017 della Corsa Rosa, si tratta della prima affermazione in una Classica. Seconda piazza per Woods, terza per Bardet. Pozzovivo quinto, seguito da Gasparotto e Formolo gli italiani nella Top 10, con Nibali in difficoltà e in ritardo al traguardo a causa del grande caldo. Si è corso in memoria di Michele Scarponi, che proprio il 22 aprile di un anno fa perse la vita in un terribile incidente. La 104^ edizione della Doyenne ha visto una prima parte di percorso piuttosto semplice, con due sole Cote (Bonnerue e Saint Roche) nei primi 148 km. Poi poi tre salite ravvicinate con Cote de Pont, Cote de Bellevaux (5.2%) e Cote de la Ferme Libert (12%), al km 222 la Redoute (2 km con il 9% di pendenza media) e le ultime due salite finali con la Cote de Saint Nicolas (1.2 km all’8.6%) e la salita di Ans, che hanno decretato la vittoria di Jungels. Con le Liegi si chiude la stagione delle Classiche del Nord, oltre che al Trittico delle Ardenne. Ora testa al Giro d'Italia numero 101, al via il prossimo 5 maggio da Gerusalemme. 

 

https://sport.sky.it/ciclismo/2018/04/22/liegi-bastogne-liegi-ordine-d-arrivo-commento.html

 

 

 

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18 - TOUR de ROMANDIE - Svizzera (ME - 2.UWT)

(24/04 - 29/04)

 

P. ROGLIC (SLO) - LottoNL-Jumbo

 

Lo sloveno Primoz Roglic conquista la 72ma edizione del Giro di Romandia. Il capitano della LottoNL-Jumbo non ha avuto alcun problema a mantenere il proprio vantaggio nella tappa conclusiva, terminata con una volata di gruppo. Sul traguardo di Ginevra si impone il tedesco Pascal Ackermann, che conquista la prima vittoria da professionista.

 

https://www.oasport.it/2018/04/giro-di-romandia-2018-primoz-roglic-conquista-la-generale-ultima-tappa-a-pascal-ackermann-terzo-roberto-ferrari/

 

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Stage Prologue = M. Matthews (AUS) - Team Sunweb

 

4,02 chilometri in un circuito cittadino in quel di Friburgo: è scattato con un brevissimo prologo, piuttosto insidioso, il Giro di Romandia 2018. A trionfare nella prima frazione è a sorpresa l’australiano Michael Matthews che va a vestire ovviamente anche la maglia di leader della classifica generale. Per l’oceanico del Team Sunweb una prova super su un percorso non del tutto favorevole: sfrutta la super condizione arrivata dalle Classiche delle Ardenne riuscendo a beffare per un solo secondo addirittura tre atleti.

 

https://www.oasport.it/2018/04/giro-di-romandia-2018-michael-matthews-si-aggiudica-il-prologo-diego-rosa-ottavo/

 

 

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Stage 1 = O. Fraile (SPA) - Astana Pro-Team

 

La prima tappa in linea provoca già un cambio al vertice della classifica generale del Giro di Romandia: la Friburgo-Delemont, frazione di 166.5 chilometri, va allo spagnolo Omar Fraile (Astana), che supera il nostro Sonny Colbrelli (Bahrain Merida), autore di una bella volata in rimonta, che si ferma però al secondo gradino del podio di giornata. Il lusitano Alberto Rui Costa (UAE Emirates) si deve accontentare della terza piazza.

 

https://www.oasport.it/2018/04/giro-di-romandia-2018-la-prima-tappa-va-alliberico-omar-fraile-nuovo-leader-lo-sloveno-primoz-roglic/

 

 

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Stage 2 = T. De Gendt (BEL) - Lotto-Soudal

 

Inarrestabile. Un Thomas De Gendt nella sua versione migliore ha vinto la seconda tappa del Giro di Romandia 2018, 173 chilometri con arrivo a Yverdon-les-Bains. Scappato nei primi chilometri di corsa con quattro compagni di fuga, ha lasciato tutti sul posto e ha vinto con una splendida cavalcata in solitaria che gli ha consentito di vincere.

 

https://www.oasport.it/2018/04/giro-di-romandia-2018-capolavoro-di-thomas-de-gendt-nella-seconda-tappa-sonny-colbrelli-secondo2/

 

 

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Stage 3 = E. Bernal (COL) - Team Sky

 

Il talento di Egan Bernal non è mai stato messo in discussione. Classe 1997, è forse il prospetto migliore del ricchissimo vivaio colombiano e oggi l’ha dimostrato in pieno: nella cronoscalata da Ollon a Villars, terza tappa del Giro di Romandia 2018 con i suoi 9,9 chilometri, ha conquistato la vittoria e si è avvicinato a Primoz Roglic in classifica generale.

 

https://www.oasport.it/2018/04/giro-di-romandia-2018-egan-bernal-precede-roglic-nella-cronoscalata-di-villars-lo-sloveno-difende-la-maglia2/

 

 

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Stage 4 = J. FUGLSANG (DAN) - Astana Pro-Team

 

Quarta tappa per il Giro di Romandia 2018: la frazione più dura della corsa elvetica se l’è aggiudicata Jakob Fuglsang con una splendida azione a sorpresa. Il danese ha resistito in salita, è rientrato sui migliori in discesa ed è partito al contrattacco in solitaria a 20 chilometri dal traguardo, chiudendo in solitaria in quel di Sion. Resta in maglia gialla Primoz Roglic che domani dovrà gestire il proprio vantaggio su Egan Bernal.

 

https://www.oasport.it/2018/04/giro-di-romandia-2018-jakob-fuglsang-sorprende-tutti-a-sion-primoz-roglic-resta-in-testa2/

 

 

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Stage 5 = P. ACKERMANN (GER) - Bora-Hansgrohe

 

La volata finale viene lanciata dalla Bahrain Merida per Sonny Colbrelli, che rimane però al vento troppo presto e si fa rimontare all’ultima curva dagli uomini della Bora-Hansgrohe con Rüdiger Selig che pilota Pascal Ackermann, che scatta alla perfezione ai 150 metri e va a conquistare la vittoria davanti al danese Michael Mørkøv (Quick-Step Floors) e a Roberto Ferrari (UAE-Team Emirates). A Colbrelli manca invece il colpo di pedale negli ultimi metri e si deve accontentare di un sesto posto.

 

https://www.oasport.it/2018/04/giro-di-romandia-2018-primoz-roglic-conquista-la-generale-ultima-tappa-a-pascal-ackermann-terzo-roberto-ferrari/

 

 

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19 - ESCHBORN-FRANKFURT RUND UM DEN FINANZPLATZ - Germania (ME - 1.UWT)

(01/05)

 

A. KRISTOFF (NOR) - UAE Team Emirates

 

Il norvegese Alexander Kristoff scrive la storia del Gran Premio di Francoforte, conquistando la quarta vittoria consecutiva e diventando così il corridore più vincente di sempre nella Classica tedesca. Il campione europeo ha battuto in volata l’australiano Michael Matthews e il belga Oliver Naesen. Ai piedi del podio troviamo invece il nostro Andrea Pasqualon, unico italiano nella top 10.

 

 

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20 - GIRO D'ITALIA - Italia (ME - 2.UWT)

(04/05 - 27/06)

 

C. FROOME (GBR) - Team Sky

 

a festa di Chris Froome inizia a Cervinia: il britannico del Team Sky ha vinto il Giro d’Italia 2018difendendosi dagli attacchi di Tom Dumoulin sulla salita finale della 20esima tappa, oltre 200 chilometri con 4000 metri di dislivello gestiti alla perfezione per vincere il terzo grande giro consecutivo, quantomeno sulla strada, dopo la straordinaria impresa della giornata di ieri, che lo ha consegnato alla leggenda del ciclismo.

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-ditalia-2018-risultato-ventesima-tappa-chris-froome-controlla-dumoulin-e-conquista-la-corsa-rosa-festeggia-nieve/

 

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Stage 1 = T. DOUMOULIN (NED) - Team Sunweb

 

Il Giro d’Italia 2018 inizia esattamente come era terminata l’ultima edizione, con Tom Dumoulin in maglia rosa. Il Campione del mondo della specialità ha vinto la cronometro inaugurale a Gerusalemme coprendo i 9,7 chilometri di corsa con il tempo di 12’02”, precedendo i più immediati inseguitori per una manciata di secondi. Per l’olandese della Sunweb si tratta della terza vittoria in carriera al Giro, cui va sommato anche il successo nella generale dello scorso anno. Buone notizie, dunque, per il difensore del titolo, che parte sotto una buona stella nel suo tentativo di confermarsi sul gradino più alto del podio. 

Si è dovuto accontentare della seconda piazza, invece, l’australiano Rohan Dennis, che ha passato gran parte della giornata nella posizione di leader con il miglior tempo, in quanto è partito circa un’ora prima rispetto agli altri big. Il corridore della BMC si è dovuto accontentare della piazza d’onore, con 2” di ritardo da Dumoulin. Terza piazza, con lo stesso tempo, per il belga Victor Campenaerts (Lotto Fix All), penalizzato dai centesimi nella lotta per i piazzamenti. A seguire il portoghese José Goncalves e Alex Dowsett (Katusha – Alpecin), mentre Pello Bilbao (Astana) si è classificato sesto con un distacco di 18”.

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-ditalia-2018-risultato-e-classifica-prima-tappa-tom-dumoulin-subito-in-maglia-rosa-stupisce-pozzovivo-aru-e-froome-staccati/

 

 

 

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Stage 2 = E. VIVIANI (ITA) - Quick-Step Floors

 

Elia Viviani doveva essere e così è stato. Il velocista di Isola della Scala, partito come grande favorito per le volate al Giro d’Italia 2018, non ha tradito le aspettative e alla prima occasione si è portato a casa la vittoria. Nella seconda tappa, partita da Haifa e giunta a Tel Aviv dopo 167 chilometri, il portacolori della Quick-Step Floors ha dominato in lungo e in largo allo sprint battendo il connazionale Jakub Mareczko, abile ad anticipare la volata. La sorpresa invece arriva in chiave Maglia Rosa: la BMC dà spettacolo ad oltre 50 chilometri dall’arrivo e trascina il proprio capitano, Rohan Dennis, a vincere il traguardo volante. I tre secondi di abbuono portano l’australiano ad indossare il simbolo del primato, scavalcando di un solo secondo Tom Dumoulin.

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-ditalia-2018-risultato-seconda-tappa-elia-viviani-che-volata-vittoria-netta-su-mareczko/

 

 

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Stage 3 = E. VIVIANI (ITA) - Quick-Step Floors

 

Elia Viviani firma il bis al Giro d’Italia 2018! Il velocista della Quick-Step Floors ha dimostrato ancora una netta superiorità nella terza tappa, 229 km da Be’er Sheva a Eilat, conquistando così la seconda vittoria consecutiva e chiudendo al meglio la tre giorni in Israele. Il corridore veneto è riuscito ad avere la meglio allo sprint su Sacha Modolo e sull’irlandese Sam Bennett. L’australiano Rohan Dennis conserva invece la Maglia Rosa.

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-ditalia-2018-risultato-e-classifica-terza-tappa-strapotere-viviani-seconda-vittoria-consecutiva-2-modolo/

 

 

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Stage 4 = T. WELLENS (BEL) - Lotto-Fix All

 

È Tim Wellens il vincitore della prima tappa italiana del Giro d’Italia 2018, la quarta dopo la grande partenza da Israele: il belga della Lotto Fix All ha dominato sull’arrivo di Caltagirone, 202 chilometri dopo la partenza di Catania. Uno strappo impervio che ha anche creato distacchi tra gli uomini di classifica: se Rohan Dennis e Tom DUmoulin rimangono divisi da un solo secondo, ha perso terreno Chris Froome, ancora in difficoltà nel finale.

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-ditalia-2018-risultato-quarta-tappa-tim-wellens-vince-a-caltagirone-bene-formolo-perdono-secondi-aru-e-froome/

 

 

 

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Stage 5 = E. BATTAGLIN (ITA) - LottoNL-Jumbo

 

Serra San Bruno, Oropa ed ora Santa Ninfa. Enrico Battaglin ha un rapporto particolare con il Giro d’Italia e lo dimostra nella quinta tappa dell’edizione numero 101. Il corridore della LottoNL-Jumbo va a prendersi il terzo trionfo nella Corsa Rosa timbrando il cartellino con una volata lunghissima sulle strade siciliane: azione splendida per il 28enne, già piazzato nella frazione di ieri. Battuto un pimpante Giovanni Visconti sulle strade di casa. La Maglia Rosa resta sulle spalle di Rohan Dennis in attesa del primo vero arrivo in salita, quello di domani all’Etna.

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-ditalia-2018-risultato-quinta-tappa-enrico-battaglin-vittoria-da-campione-bene-fabio-aru2/

 

 

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Stage 6 = E. CHAVEZ (COL) - Mitchelton-Scott

 

La prima salita del Giro d’Italia 2018 non ha tradito: una sesta frazione animata, nei 169 chilometri da Caltanissetta all’Etna, sin dai primi chilometri e uno scontro diretto tra gli uomini di classifica attesissimo. Il successo di tappa è andato al colombiano Esteban Chaves, in fuga dalla mattina, appena davanti a Simon Yates, uscito alla grande dal gruppo dei migliori negli ultimi due chilometri per poi concedere al compagno della Mitchelton-Scott la gioia della vittoria di tappa. Il britannico ha indossato la maglia rosa. 

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-ditalia-2018-risultato-sesta-tappa-chaves-si-prende-letna-simon-yates-la-maglia-rosa-aru-e-froome-faticano-ma-si-salvano/

 

 

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Stage 7 = S. BENNETT (EIR) - Bora-Hansgrohe

 

L’irlandese Sam Bennett interrompe il dominio in volata di Elia Viviani al Giro d’Italia 2018. Il velocista della Bora – Hansgrohe ha trionfato nella settima tappa, 159 km da Pizzo Calabro a Praia a Mare, beffando negli ultimi metri proprio il veneto. Bennett dopo tanti piazzamenti di rilievo riesce così a cogliere il primo successo in un Grande Giro. La Maglia Rosa resta saldamente sulle spalle del britannico Simon Yates, che non ha corso pericoli in questa tappa.

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-ditalia-2018-risultato-settima-tappa-sam-bennett-beffa-elia-viviani-e-trionfa-a-praia-a-mare/

 

 

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Stage 8 = R. CARAPAZ (ECQ) - Team Movistar

 

Pochi scossoni, un brivido e un nuovo volto da celebrare: lascia poco l’ottava tappa del Giro d’Italia 2018, da Praia a Mare a Montevergine di Mercogliano, salita storica della corsa rosa che però stenta a regalare emozioni e creare situazioni di rilievo in ottica classifica generale. Richard Carapaz ha colto il successo di tappa in maglia bianca con un ottimo scatto negli ultimi 2 chilometri, mentre Simon Yates non ha avuto problemi a difendere la prima posizione in classifica generale. 

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-ditalia-2018-risultato-ottava-tappa-richard-carapaz-brilla-a-montevergine-formolo-secondo-i-big-arrivano-tutti-assieme/

 

 

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Stage 9 = S. YATES (GBR) - Mitchelton-Scott

 

Si chiude con una tappa meravigliosa la prima parte del Giro d’Italia 2018: la nona frazione, con partenza da Pesco Sannita e arrivo al Gran Sasso d’Italia dopo 225 chilometri è stato uno spettacolo unico, con il primo vero e proprio scontro diretto tra i big della classifica generale. Thibaut Pinot e Domenico Pozzovivo ci hanno provato in tutti i modi ad attaccare la Maglia Rosa Simon Yates, ma il britannico della Mitchelton-SCOTT non ha lasciato spazio ai rivali battendoli in uno sprint ristretto e giungendo a braccia alzate. Da segnalare l’ennesima giornata no per Fabio Aru e Chris Froome.

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-ditalia-2018-risultato-nona-tappa-simon-yates-padrone-a-campo-imperatore-in-crisi-fabio-aru-e-chris-froome/

 

 

 

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Stage 10 = M. MOHORIC (SLO) - Bahrain Merida

 

Tanto spettacolo e una grande sorpresa nella decima tappa del Giro d’Italia 2018, 244 km da Penne a Gualdo Tadino. La frazione più lunga di questa edizione ha visto infatti uscire di classifica il colombiano Esteban Chaves, che si è staccato sulla prima salita ed ha chiuso con 25′ di ritardo al traguardo. Sul traguardo di Gualdo Tadino esulta invece lo sloveno Matej Mohoric, che batte allo sprint il tedesco Nico Denz, anticipando così il gruppo. La Maglia Rosa resta saldamente sulle spalle del britannico Simon Yates, che rafforza la sua leadership grazie ai tre secondi di abbuono conquistati al traguardo volante di Sarnano.

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-ditalia-2018-risultato-decima-tappa-succede-di-tutto-yates-guadagna-chaves-crolla-mohoric-attacca-e-vince2/

 

 

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Stage 11 = S. YATES (GBR) - Mitchelton-Scott

 

Simon Yates, sono due: dopo Campo Imperatore, la maglia rosa del Giro d’Italia 2018 ha messo la firma anche sull’undicesima tappa, 156 chilometri con partenza da Assisi e arrivo insidioso ad Osimo. Anche la giornata odierna ha detto qualcosa in ottica classifica, con un ottimo Tom Dumoulin e Fabio Aru che, nonostante qualche secondo perso, sembra realmente in crescita. Proseguono, invece, le difficoltà di Chris Froome: altri 40” persi e una classifica sempre più impietosa.

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-ditalia-2018-risultato-undicesima-tappa-simon-yates-domina-anche-a-osimo-dumoulin-resiste-crolla-ancora-froome/

 

 

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Stage 12= S. BENNETT (EIR) - Bora-Hansgrohe

 

Tappa molto più complicata del previsto quella di oggi al Giro d’Italia 2018: la dodicesima frazione, partita da Osimo e giunta ad Imola, di 214 chilometri, è stata sconvolta soprattutto dal maltempo. A trionfare però è uno dei grandi favoriti di giornata, l’irlandese Sam Bennett: arriva la doppietta per l’irlandese della BORA-hansgrohe che vince addirittura per distacco con un’azione davvero eccezionale. Non ci sono stati sconvolgimenti in chiave classifica generale, ma in tanti hanno rischiato di perdere secondi dalla Maglia Rosa Simon Yates.

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-ditalia-2018-risultato-dodicesima-tappa-sam-bennett-sfreccia-ad-imola-terzo-niccolo-bonifazio/

 

 

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Stage 13 = E. VIVIANI (ITA) - Quick-Step Floors

 

Elia Viviani torna a dettare legge in volata al Giro d’Italia 2018. Il corridore della Quick-Step Floors conquista la tredicesima tappa imponendosi allo sprint sul traguardo di Nervesa della Battaglia. Per il 29enne veneto si tratta del terzo successo in questa Corsa Rosa dopo i due ottenuti in Israele sugli arrivi di Tel Aviv ed Eilat. Alle sue spalle si piazzano l’irlandese Sam Bennett e l’olandese Danny van Poppel. Nessun cambiamento nella classifica generale con il britannico Simon Yates che resta in maglia rosa in attesta del durissimo arrivo sullo Zoncolan di domani.

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-ditalia-2018-risultato-13a-tappa-elia-viviani-vince-di-rabbia-e-consolida-la-maglia-ciclamino/

 

 

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Stage 14 = C. FROOME (GBR) - Team Sky

 

L’Inferno che porta in Paradiso. Dallo sconforto degli ultimi giorni, le tante difficoltà affrontate, alla gioia della vittoria su una salita mitica: Chris Froome si prende il Monte Zoncolan, la 14esima tappa del Giro d’Italia e si rilancia in classifica generale, in una giornata in cui Simon Yates si difende alla grande, al pari di Domenico Pozzovivo terzo a poco più di 20” e Tom Dumoulin che senza brillare arriva a 37” dal britannico. Altra crisi, invece, per Fabio Aru, ormai escluso dalla lotta per le prime posizioni.

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-ditalia-2018-chris-froome-che-campione-rinasce-sullo-zoncolan-e-vince-davanti-a-yates-grande-pozzovivo-aru-alza-bandiera-bianca/

 

 

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Stage 15 = S. YATES (GBR) - Mitchelton-Scott

 

Un solo padrone per il Giro d’Italia 2018: la quindicesima tappa, con partenza da Tolmezzo ed arrivo a Sappada, è ancora una volta una questione riservata alla Maglia Rosa Simon Yates. Uno scatto impressionante del britannico della Mitchelton-SCOTT che dopo Gran Sasso ed Osimo va a prendersi il terzo successo di tappa, incrementando ancor di più il proprio vantaggio su tutti i rivali in classifica generale. In vista dell’ultima settimana Yates si propone sicuramente come il grande favorito per il trionfo di Roma.

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-ditalia-2018-risultato-quindicesima-tappa-simon-yates-numero-da-fenomeno-maglia-rosa-in-cassaforte-si-stacca-froome-aru-affonda/

 

 

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Stage 16 = R. DENNIS (AUS) - BMC

 

A Rovereto sorride ancora Simon Yates. La 16esima tappa del Giro d’Italia 2018 non sconvolge la classifica e soprattutto consente al britannico di mantenere la maglia rosa anche dopo i 34 chilometri a cronometro tra Trento e Rovereto che rappresentavano la grande speranza di Tom Dumoulin per tornare a contatto con il leader della classifica generale o addirittura superarlo prima della terza settimana. Yates, però, si è difeso alla grande sui 34 chilometri dominati dall’australiano Rohan Dennis.

L’australiano della BMC ha chiuso con il tempo di 40′ spaccati, prendendosi la rivincita dopo la beffa della prova inaugurale a Gerusalemme. Alle sue spalle il tedesco Tony Martin (Katusha Alpecin), con un ritardo di 14”, mentre Tom Dumoulin (22″) si è dovuto accontentare della terza posizione. Il campione del mondo è stato certo autore di una buona prova, ma non certo dominante come ci si poteva attendere, specialmente nei confronti del diretto avversario per la vittoria finale. Quarto, invece, il suo connazionale Jos Van Emden(LottoNL-Jumbo). Con la vittoria di oggi proprio Dennis è tornato in auge in classifica, addirittura sesto e con la possibilità di provare a difendere la top 10 a Roma.

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-ditalia-2018-risultato-cronometro-rovereto-squillo-rohan-dennis-yates-si-difende-bene-rinasce-fabio-aru-risale-froome2/

 

 

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Stage 17 = E. VIVIANI (ITA) - Quick-Step Floors

 

Una frazione davvero durissima, nonostante un’altimetria non indimenticabile: la pioggia e la voglia incredibile di andare in fuga rendono la diciassettesima tappa del Giro d’Italia 2018, da Riva del Garda ad Iseo, una delle più appassionanti. La volata alla fine arriva e anche l’epilogo più atteso: Elia Viviani non sbaglia un colpo e, sotto una pioggia battente, fulmina tutti gli avversari calando il poker. Ennesimo successo per il velocista della Quick-Step Floors, aiutato oggi da una squadra che si è mossa alla perfezione. Non cambia nulla in classifica generale in vista di un weekend che si preannuncia spettacolare: resta leader Simon Yates. 

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-ditalia-2018-risultato-17a-tappa-elia-viviani-un-fulmine-sotto-la-pioggia-fantastico-poker-battuto-bennett2/

 

 

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Stage 18 = M. SCHACHMANN (GER) - Quick-Step Floors

 

Giro d’Italia 2018 finito? La 18esima tappa con arrivo a Pratonevoso, dopo la partenza da Abbiategrasso, ci ha consegnato il primo momento di difficoltà di Simon Yates, che comunque conserva la maglia rosa, proprio nella prima occasione che ha visto arrivare fino al traguardo la fuga della prima ora, che ha premiato il giovane Maximilian Schachmann, tra i corridori più in vista degli ultimi due mesi considerando le Classiche e la prima parte della Corsa Rosa.

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-ditalia-2018-risultato-18a-tappa-si-riapre-tutto-yates-va-in-crisi-dumoulin-e-pozzovivo-guadagnano-27-secondi-successo-a-schachmann-dopo-una-lunga-fuga/

 

 

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Stage 19 = C. FROOME (GBR) - Team Sky

 

Signore e signori, tutti in piedi per Chris Froome. C’è poco altro da dire: la 19esima tappa del Giro d’Italia 2018 ci ha consegnato un’impresa che è già nella storia del ciclismo, con il britannico che ha attaccato ad 80 chilometri dal traguardo della Venaria Reale-Bardonecchia, riaprendo la corsa per una maglia rosa che questa mattina distava 3’22”. Complice una crisi senza fine di Simon Yates già prima dell’attacco del connazionale, mentre Tom Dumoulin è riuscito a limitare i danni e si è mantenuto a contatto nella generale pur arrivando ad oltre 3′ dal corridore del Team Sky che ora guida la classifica generale quando mancano solo due tappe alla conclusione del Giro.

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-ditalia-2018-risultato-18a-tappa-chris-froome-eroico-impresa-daltri-tempi-ribalta-la-classifica-dopo-80-km-di-fuga-e-si-prende-la-maglia-rosa/

 

 

 

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Stage 20 = M. NIEVE (SPA) - Team Sky

 

 

Superato il cartello dei 6 chilometri al traguardo, Dumoulin ha provato un nuovo scatto in galleria, ma questa volta Froome una volta rientrato è ripartito in contropiede. L’olandese non ha risposto e si è lasciato sfilare anche da Lopez, Carapaz e Pozzovivo, che sono riusciti a riportarsi sul britannico e su Davide Formolo (Bora-Hansgrohe), che si era avvantaggiato in precedenza. Di passo, in progressione, Dumoulin è riuscito a rintuzzare, ma di fatto ha alzato bandiera bianca nella lotta alla rosa.

Nel mentre, Nieve ha concluso la sua fatica gestendo alla perfezione la salita finale per arrivare con un vantaggio di oltre 2′ su Gesink e Grossschartner, mentre Ciccone ha chiuso al quarto posto. 

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-ditalia-2018-risultato-ventesima-tappa-chris-froome-controlla-dumoulin-e-conquista-la-corsa-rosa-festeggia-nieve/

 

 

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Stage 21 = 

 

 

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21 - AMGEN TOUR OF CALIFORNIA- U.S.A. (ME - 2.UWT)

(13/05 - 19/05)

 

E. BERNAL (COL) - Team Sky
 

Non è cambiato nulla, data la totale assenza di difficoltà altimetriche presenti nel percorso, in ottica classifica generale: Egan Bernal (Team Sky) ha conquistato il successo finale davanti a Tejay Van Garderen (Bmc) e Daniel Martinez (EF Drapac).

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-di-california-2018-fernando-gaviria-cala-il-tris-nellultima-tappa-corsa-a-bernal/

 

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Stage 1 = F. GAVIRIA (COL) - Quick-Step Floors

 

Poco più di un criterium: si è risolta in volata la prima tappa del Giro di California 2018, 134 chilometri con partenza e arrivo a Long Beach che hanno aperto una settimana che si preannuncia spettacolare. Il successo, proprio allo sprint, per il colombiano Fernando Gaviria della Quick-Step Floors.

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-di-california-2018-fernando-gaviria-sfreccia-a-long-beach-nella-prima-tappa/

 

 

 

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Stage 2 = E.BERNAL (COL) - Team Sky

 

Egan Bernal è veramente mostruoso. Il colombiano del Team Sky sta crescendo gara dopo gara e diventa sempre più difficile per gli avversari fermarlo. Nella seconda tappa del Giro di California, partita da Ventura e giunta sulla caratteristica salita di Gilbratar Road dopo 157 chilometri, il capitano dello squadrone britannico ha davvero fatto il vuoto, cogliendo il successo e mettendo già un buon margine tra sé e i rivali diretti.

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-di-california-2018-egan-bernal-mostruoso-il-colombiano-domina-in-salita-bene-ravasi/

 

 

 

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Stage 3 = T. SKUJINS (LET) - Orica-Scott

 

Parla lettone la terza frazione del Giro di California: ad aggiudicarsi la King City – Laguna Seca Recreation Area, di 197 km, è stato l’alfiere della Trek-Segafredo Toms Skujins, bravo ad anticipare il gruppo assieme allo statunitense Sean Bennett, poi secondo a 3″ dal vincitore. La volata dei battuti è andata all’australiano Caleb Ewan, che ha regolato il gruppo, giunto a 8″, battendo lo slovacco Peter Sagan.

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-di-california-2018-toms-skujins-anticipa-e-beffa-il-gruppo-caleb-ewan-vince-la-volata-dei-battuti2/

 

 

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Stage 4 = T. van GARDEREN (USA) - BMC

 

34 chilometri contro il tempo che hanno sconvolto la classifica generale. La quarta tappa del Giro di California 2018, come prevedibile, ha lasciato il segno sulla corsa: Tejay Van Garderen (Bmc) ha vinto la prova e ha colto il suo primo successo stagionale, chiudendo in 40’47”, sufficienti per conquistare la maglia. Alle sue spalle il compagno di squadra alla Bmc Patrick Bevin a 7”, mentre il britannico del Team Sky Tao Geoghean Hart si è classificato terzo con un ritardo di 32”. 46”, invece, per Patrick Bevin (EF Drapac), quarto. A completare la top 5 l’azzurro Filippo Ganna (UAE Emirates) che si è ben comportato con 49” di ritardo accumulato sui quasi 35 chilometri di gara tra San José e Morgan Hill.

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-di-california-2018-tejay-van-garderen-vince-la-crono-e-si-porta-in-testa-alla-generale-filippo-ganna-quinto/

 

 

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Stage 5 = F. GAVIRIA (COL) - Quick-Step Floors

 

Due su due per Fernando Gaviria in volata al Giro di California 2018: il colombiano non ha rivali allo sprint e si prepara al meglio verso un Tour de France da protagonista, sarà lui l’uomo più atteso nelle frazioni pianeggianti. Sul traguardo di Elk Grove, nella quinta frazione della corsa a tappe statunitense, il corridore della Quick-Step Floors ha sfruttato al meglio il lavoro del compagno di squadra Maxi Richeze per poi mettersi in proprio e completare l’opera. Resta in maglia gialla Tejay Van Garderen, vincitore ieri della cronometro.

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-di-california-2018-fernando-gaviria-imbattibile-in-volata-secondo-caleb-ewan/

 

 

 

 

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Stage 6 = E.BERNAL (COL) - Team Sky

 

Una vittoria attesa, ma forse non in queste proporzioni. Egan Bernal  è un predestinato e questo non lo scopriamo certo oggi, ma il giovane colombiano del Team Sky si è imposto nella penultima tappa del Giro di California 2018 assicurandosi anche la vittoria nella classifica generale infliggendo distacchi pesantissimi a tutti gli avversari diretti nella frazione con arrivo a South Lake Tahoe.


https://www.oasport.it/2018/05/giro-di-california-2018-egan-bernal-vince-la-penultima-tappa-e-si-riprende-la-maglia-di-leader/

 

 

 

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Stage 7 = F. GAVIRIA (COL) - Quick-Step Floors

 

Con una tappa per velocisti a Sacramento si è chiuso il Giro di California 2018: Fernando Gaviria, pur in volata molto particolare, si è confermato l’uomo più forte degli sprint, ottenendo il terzo successo in tre volate nella corsa a stelle e strisce che prevedeva un’ottima startlist per quanto riguardava le ruote veloci.

 

https://www.oasport.it/2018/05/giro-di-california-2018-fernando-gaviria-cala-il-tris-nellultima-tappa-corsa-a-bernal/

 

 

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22 - CRITÉRIUM DU DAUPHINÉ - Francia (ME - 2.UWT)

(03/06 - 10/06)

 

G. THOMAS (GBR) - Team Sky

 

Il britannico Geraint Thomas vince la 70ma edizione del Giro del Delfinato. Il capitano del Team Sky ha difeso in modo impeccabile la maglia gialla nell’ultima tappa, che ha visto il trionfo di Adam Yates sul traguardo diSaint-Gervais Mont Blanc. Il britannico chiude al secondo posto nella generale a un minuto di ritardo. Amaro secondo posto odierno per lo spagnolo Daniel Navarro, che dopo una lunga fuga vede sfumare negli ultimi 100 metri i sogni di gloria. Terzo posto per il francese Romain Bardet, che completa anche il podio finale.

 

https://www.oasport.it/2018/06/giro-del-delfinato-2018-geraint-thomas-conquista-la-maglia-gialla-adam-yates-trionfa-nellultima-tappa/

 

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Stage 1 =  D. IMPEY (SAF) - Mitchelton-Scott

 

Daryl Impey conquista la prima tappa in linea del Giro del Delfinato 2018. Il campione nazionale sudafricano si è imposto allo sprint sul traguardo di Saint-Just-Saint-Rambert, battendo il francese Julian Alaphilippe e il tedesco Pascal Ackermann. La Maglia Gialla resta sulle spalle del polacco Michal Kwiatkowski.

La fuga di giornata parte subito dopo il via, formata da tre corridori: i francesi Nicolas Edet (Cofidis), Brice Feillu (Fortuneo-Samsic) e lo statunitense Lawson Craddock (EF Education Fist). Il gruppo concede subito terreno agli attaccanti, che arrivano ad ottenere un vantaggio massimo di sei minuti. Feillu passa in testa sui primi tre GPM (Col de Leyrisse, Col de Désaignes e Cote de Sainte-Agreve) e andrà cosi ad indossare la prima maglia a pois. Il gruppo inizia il vero inseguimento negli ultimi 50 km, quando il gap scende sotto i due minuti. I fuggitivi riescono a resistere fino ai -11 km, quando vengono ripresi.

 

https://www.oasport.it/2018/06/giro-del-delfinato-2018-daryl-impey-domina-la-volata-della-prima-tappa-vincenzo-nibali-prova-lazione-nel-finale/

 

https://www.youtube.com/watch?v=qY52NxRSXzw

 

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Stage 2 = P. Ackermann (GER) - Bora-Hansgrohe

 

Pascal Ackermann vince la seconda tappa del Giro del Delfinato 2018. Il tedesco della BORA-Hansgrohe si è imposto allo sprint sul traguardo di Belleville en Beaujolais, battendo il norvegese Edvald Boasson Hagen e il sudafricano Daryl Impey, che grazie agli abbuoni va a vestire la Maglia Gialla. Scala quindi in seconda posizione il polacco Michal Kwiatkowski, che è caduto nel finale, senza però riportare apparentemente gravi conseguenze.

 

https://www.oasport.it/2018/06/giro-del-delfinato-2018-pascal-ackermann-il-piu-veloce-nella-seconda-tappa-kwiatkowski-cade-nel-finale-impey-nuovo-leader/

 

https://www.youtube.com/watch?v=TZM1OH7rJg0

 

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Stage 3 = TEAM SKY (GBR)

 

Il Team Sky ha vinto la cronometro a squadre del Giro del Delfinato 2018: la corazzata britannica ha coperto i 35 chilometri da Pont-de-Vaux a Louhans-Chateaurenaud con il tempo di 36:33.46 all’eccezionale media di 57.460 km/h. Prova eccezionale da parte dello squadrone che ha messo in strada tutte le sue doti nelle prove contro il tempo: gesto tecnico perfetto, ottima rotazione degli uomini, cambi perfetti, pronostico rispettato e vittoria con 37” di vantaggio sulla BMC e 52” sulla Lotto Soudal.

Grazie a questo successo, il polacco Michal Kwiatkowski indossa nuovamente la maglia gialla di leader della classifica generale soffiandola a Daryl Impey che è giunto al traguardo con un ritardo di 56 secondi guidando la sua Mitchelton-Scott (quarto posto). L’Italia festeggia la seconda posizione di Gianni Moscon che si trova a soli 3 secondi di ritardo dall’ex Campione del Mondo: il corridore italiano, che al Tour de France sarà gregario di Chris Froome, potrebbe essere il grande favorito per il successo finale visto che le prossime quattro tappe saranno infarcite di salite. Il 24enne trentino precede i compagni di squadra Jonathan Castroviejo (a 9” dal leader) e Geraint Thomas (a 21”).

 

https://www.oasport.it/2018/06/giro-del-delfinato-2018-il-team-sky-vince-la-cronometro-a-squadre-kwiatkowski-in-giallo-moscon-secondo-vincenzo-nibali-in-difficolta/

 

https://www.youtube.com/watch?v=aOAfLiXyn_o

 

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Stage 4 = J. Alaphilippe (FRA) - Quick-Step Floors

 

La quarta tappa del Giro del Delfinato 2018 vede trionfare Julian Alaphilippe. Il corridore francese si è imposto a Lans-en-Vercors, primo arrivo in salita di questa edizione, battendo allo sprint l’irlandese Daniel Martin, il britannico Geraint Thomas e il transalpino Romain Bardet. In classifica generale balza al comando il nostro Gianni Moscon, che oggi ha chiuso in nona posizione e va a vestire così la Maglia Gialla.

 

https://www.oasport.it/2018/06/giro-del-delfinato-2018-julian-alaphilippe-implacabile-gianni-moscon-maglia-gialla-vincenzo-nibali-si-stacca-nel-finale/

 

https://www.youtube.com/watch?v=YKzATZw9ec8

 

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Stage 5 = D. Martin (Eir) - UAE Emirates

 

Primo vero arrivo in salita per il Giro del Delfinato 2018: nella quinta frazione, con partenza da Grenoble e arrivo dopo soli 130,5 chilometri in vetta in quel di Valmorel, torna a gioire la UAE Emirates che vede imporsi il nuovo acquisto della campagna invernale, l’irlandese Daniel Martin. Arrivo in solitaria per il vincitore di Liegi-Bastogne-Liegi e Giro di Lombardia. Maglia gialla che resta in casa Team Sky: Gianni Moscon non tiene l’andatura nell’ultimo tratto in salita, il leader diventa Geraint Thomas.

 

https://www.oasport.it/2018/06/giro-del-delfinato-2018-daniel-martin-vince-in-solitaria-a-valmorel-geraint-thomas-in-maglia-gialla/

 

https://www.youtube.com/watch?v=v5u3Faps0cM

 

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Stage 6 = P. Bilbao (SPA) - Astana Pro Team

 

Grande spettacolo nella sesta tappa del Giro del Delfinato 2018, 110 km da Frontenex a La Rosière Espace San Bernardo. Il tappone di montagna di questa edizione non delude le aspettative, con una battaglia fin dai primi metri. Impresa dello spagnolo Pello Bilbao, presente nella fuga del mattino, che fa il vuoto sulla salita finale e trionfa in solitaria davanti al britannico Geraint Thomas, che ipoteca così la conquista finale della Maglia Gialla.

 

https://www.oasport.it/2018/06/giro-del-delfinato-2018-vittoria-in-solitaria-di-pello-bilbao-a-la-rosiere-secondo-posto-per-geraint-thomas-che-ipoteca-il-successo-finale/

 

 

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Stage 7 = A. Yates (GBR) - Mitchelton-Scott

 

 

Sulla salita finale di Montée du Bettex rientra sui migliori il gruppetto di Martin. In testa invece cambia la situazione, con Navarro che raggiunge e salta Gaudu. Iniziano anche gli scatti tra i big e restano in quattro all’inseguimento: il tedesco Emanuel Buchmann (BORA – hansgrohe), Thomas, Bardet e Yates. Sulla rampa finale Bardet allunga, ma viene seguito a ruota da Yates, mentre Thomas e Buchmann perdono contatto. A 150 metri dal traguardo Yates sferra l’attacco decisivo, va a saltare Navarro e conquista la vittoria in solitaria. Quattro secondi dopo arriva lo spagnolo, mentre a 9” Bardet, seguito a 14” da Buchmann e a 19” da Thomas. Vincenzo Nibali si è attardato anche nella giornata odierna e ora inizierà il periodo in altura verso il Tour de France.

 

https://www.oasport.it/2018/06/giro-del-delfinato-2018-geraint-thomas-conquista-la-maglia-gialla-adam-yates-trionfa-nellultima-tappa/

 

 

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23 - TOUR DE SUISSE - Svizzera (ME - 2.UWT)

(09/06 - 17/06)

 

R. PORTE (AUS) - BMC
 

Si è concluso come si era aperto il Giro di Svizzera 2018: nella crono conclusiva in quel di Bellinzona, con 34 chilometri prettamente pianeggianti, è un trionfo per la BMC, che si era già aggiudicata la cronosquadre iniziale. Stefan Kueng, da profeta in patria, chiude con il successo parziale, mentre il compagno di team Richie Porte gestisce il vantaggio sui rivali e vince la classifica generale.

 

https://www.oasport.it/2018/06/giro-di-svizzera-2018-stefan-kueng-si-prende-la-cronometro-finale-classifica-generale-a-richie-porte/

 

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Stage 1 = BMC (SUI)

 

 

Erano i grandi favoriti, la squadra più attesa e non hanno mancato il colpo. La BMC è la compagine dominante della specialità della cronometro a squadre: nella frazione d’apertura del Giro di Svizzera 2018, 18 chilometri prevalentemente pianeggianti in quel di Frauenfeld, gli statunitensi sono andati a prendersi il trionfo e la prima maglia di leader.

 

https://www.oasport.it/2018/06/giro-di-svizzera-2018-bmc-padrona-della-cronosquadre-kueng-in-maglia-di-leader/

 

 

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Stage 2 = P. SAGAN (SVK) - Bora-Hansgrohe

 

Seconda tappa, prima in linea, per il Giro di Svizzera 2018: partenza e arrivo a Frauenfeld con l’attesa volata (gruppo dimezzato a causa di alcune salite poste sul finale) che è stata vinta dal Campione del Mondo Peter Sagan, sempre più dominante nella corsa a tappa elvetica. Resta in maglia gialla di leader il padrone di casa Stefan Kueng (BMC).

 

 

 

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Stage 3 = S. COLBRELLI (ITA) - Bahrain-Merida

 

La terza tappa del Giro di Svizzera 2018, partita da Oberstammheim e terminata a Gansingen dopo 182 km, presentava un finale piuttosto mosso: un circuito di 30 km da ripetere per due volte con due GPM compresi al suo interno. Un arrivo aperto a molte possibili soluzioni, anche a causa di una giornata all’insegna del brutto tempo, ha incuriosito i tre fuggitivi di giornata, Fabien Grillier (FRA/ Direct Energie), Calvin Watson (AUS/ Aqua Blue Sport) e Filippo Zaccanti (ITA/ Nippo Vini Fantini), con vantaggio massimo di 5’12”. Il giovane italiano, classe 1995, al primo anno da professionista, ha incrementato il suo bottino nella classifica degli scalatori, dove già dalla mattina indossava le insegne di leader . A 35 km dall’arrivo i fuggitivi sono rimasti solo in due, Zaccanti e Grellier, che hanno staccato il loro compagno durante una delle tante volate per i GPM. Da dietro, durante la medesima salita era partito anche Christopher Juul Jensen (DEN/ Mitchelton Scott), che sul secondo dei tre passaggi sulla linea del traguardo, raggiungeva i battistrada.

 

https://www.oasport.it/2018/06/giro-di-svizzera-2018-sonny-colbrelli-un-fulmine-a-gansingen-battuti-in-volata-sagan-e-gaviria2/

 

 

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Stage 4 = C. Juul-Jensen (DAN) - Mitchelton-Scott

 

Impresa di Christopher Juul-Jensen nella quarta tappa del Giro di Svizzera 2018, 189 km da Gansingen e Gstaad. Il 28enne danese dell’Astana, in fuga fin dalla mattina, ha sferrato l’attacco decisivo nel finale, riuscendo a resistere al rientro del gruppo e conquistando così la vittoria in solitaria. Completano il podio di giornata l’australiano Michael Matthews e il belga Yves Lampaert, mentre lo svizzero Stefan Küng resta sempre in maglia gialla.

 

https://www.oasport.it/2018/06/giro-di-svizzera-2018-fuga-vincente-di-christopher-juul-jensen-nella-quarta-tappa-michael-matthews-vince-la-volata-del-gruppo/

 

 

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Stage 5 = D. Ulissi (ITA) - UAE Emirates

 

Primo arrivo in salita per il Giro di Svizzera 2018 e arriva il secondo trionfo azzurro nella corsa a tappe elvetiche: un capolavoro timbrato Diego Ulissi nella quinta frazione di 155.7 chilometri da Gstaad a Leukerbad. Una vittoria in stile Ulissi quella odierna: il toscano, che ha riscattato oggi un periodo di forma tutt’altro che eccezionale, è partito a poche centinaia di metri dal traguardo lanciandosi in uno sprint devastante. Richie Porte si prende la maglia gialla di leader della classifica generale. 

 

https://www.oasport.it/2018/06/giro-di-svizzera-2018-capolavoro-di-diego-ulissi-riprende-landa-e-vince-la-quinta-tappa-porte-in-giallo/

 

 

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Stage 6 = S. Kragh Andersen (DAN) - Team Sunweb

 

Soren Kragh Andersen ha vinto la sesta tappa del Giro di Svizzera 2018. La frazione da Fiesch a Gommiswald, considerata la tappa regina della corsa elvetica (due GPM di hors categorie ma lontani dal traguardo e arrivo in salita dopo tre chilometri al 6%), ha premiato il danese che si è inventato un’azione di pregevole fattura nel finale dopo essere stato in fuga per tutto il giorno. Terza vittoria in carriera per il 23enne del Team Sunweb.

 

https://www.oasport.it/2018/06/giro-di-svizzera-2018-soren-andersen-vince-la-sesta-tappa-porte-sempre-piu-leader-ottimo-diego-ulissi/

 

 

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Stage 7 = N. Quintana (COL) - Team Movistar

 

Una vittoria da vero campione per Nairo Quintana nella settima tappa del Giro di Svizzera. Il colombiano della Movistar centra il primo successo stagionale grazie ad una grandissima azione sulla salita finale di Arosa, con un attacco ad oltre 27 km dal traguardo. Seconda posizione per il danese Jakob Fuglsang che taglia il traguardo insieme all’australiano Richie Porte, che riesce a difendere la maglia gialla.

 

https://www.oasport.it/2018/06/giro-di-svizzera-2018-vittoria-spettacolare-di-nairo-quintana-ad-arosa-richie-porte-resta-in-giallo/

 

 

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Stage 8 = S. Kueng (SUI) - BMC

 

Si è concluso come si era aperto il Giro di Svizzera 2018: nella crono conclusiva in quel di Bellinzona, con 34 chilometri prettamente pianeggianti, è un trionfo per la BMC, che si era già aggiudicata la cronosquadre iniziale. Stefan Kueng, da profeta in patria, chiude con il successo parziale, mentre il compagno di team Richie Porte gestisce il vantaggio sui rivali e vince la classifica generale.

 

https://www.oasport.it/2018/06/giro-di-svizzera-2018-stefan-kueng-si-prende-la-cronometro-finale-classifica-generale-a-richie-porte/

 

 

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