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CICLISMO - UCI World Tour 2018

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Arnaud Démare conquista al fotofinish la prima tappa della Parigi-Nizza. Il campione nazionale francese ha avuto la meglio per pochi millimetri sullo spagnolo Gorka Izagirre dopo un’avvincente volata sul traguardo in pavé di Meudon.

La fuga di giornata parte subito dopo il via formata da tre corridori: Pierre Rolland (EF-Drapac), Pierre-Luc Perichon (Fortuneo-Samsic) e Jurgen Roelandts (BMC Racing). Il loro vantaggio rimane stabile attorno ai 2’ nella parte centrale della tappa. Il gruppo aumenta progressivamente l’andatura nel finale, come da copione, e il distacco scende sotto il minuto ai -40 km. Tuttavia il plotone sceglie di andare a riprenderli solamente a 13 km dal traguardo.

Il gruppo si avvia così a tutta velocità verso lo strappo finale della Côte de Meudon e appena la strada inizia a salire ai -1,5 km, sferra l’attacco Alexis Vuillermoz (AG2R La Mondiale), che sfrutta l’attendismo generale per provare l’azione in solitaria. I suoi sogni di vittoria sfumano però ai -300 metri, quando Arnaud Démare (Groupama – FDJ) lancia lo sprint e il gruppo riassorbe così in un attimo Vuillermoz. Una volata durissima a causa della pavimentazione in pavé, con il campione nazionale francese che con grande potenza resta davanti a centro strada, ma negli ultimi metri escono dalla sua ruota Gorka Izagirre (Bahrain Merida Pro Cycling Team), Christophe Laporte (Cofidis, Solutions Crédits) e Tim Wellens (Lotto Soudal).

La vittoria si decide così in un incredibile fotofinish a quattro, in cui Démare con un colpo di reni magistrale riesce a primeggiare per questioni di millimetri su Izagirre. Terzo posto per Laporte, quarto Wellens, poi ci sono Mike Teunissen (Sunweb) e Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors). Gli altri corridori arrivano con un distacco di 2” e tra questi il migliore italiano è Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), che chiude in nona posizione. La prima maglia di leader va quindi sulle spalle di Démare, con 4” di vantaggio su Izagirre e 6” su Laporte.

 

https://www.oasport.it/2018/03/parigi-nizza-2018-arnaud-demare-si-aggiudica-in-volata-la-prima-tappa-izagirre-battuto-al-fotofinish2/

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Seconda tappa per la Parigi-Nizza, dopo l’arrivo insidioso di ieri, oggi, in quel di Vierzon, abbiamo assistito alla prima vera volata di gruppo. Su un lungo rettilineo in pendenza ad imporsi è Dylan Groenewegen con uno sprint lanciato lunghissimo: l’ex campione olandese della LottoNL-Jumbo ha battuto l’azzurro Elia Viviani. Resta in maglia gialla di leader il transalpino Arnaud Démare.

Inizio di gara particolare quello odierno. Il vento ha costretto il gruppo a stare sull’attenti, non è andato via un tentativo di fuga nelle prime due ore. A circa 70 chilometri dall’arrivo si sono mossi Thomas De Gendt (Lotto Soudal), Manuele Boaro (Bahrain-Merida), Thiago Machado (Katusha-Alpecin, Oliver Naesen (Ag2r La Mondiale), Anthony Delaplace (Fortuneo-Samsic) e Lars Boom (LottoNL-Jumbo), sfruttando un rallentamento del plotone. Da questo plotoncino i soli Boaro e Machado sono riusciti ad evadere.

La coppia italo-portoghese è riuscita a guadagnare fino ai 2’30” sul gruppo dei migliori: il vantaggio è andato via via scemando, fino al ricongiungimento arrivato a 4 chilometri dal traguardo. Lavoro eccezionale della Quick-Step Floors che ha pilotato al meglio Elia Viviani: la volata è stata lanciata però da Dylan Groenewegenche ha avuto la forza di resistere alla rimonta dell’atleta di Isola della Scala. Terza piazza per André Greipel(Lotto Soudal). Solo quinto il leader Arnaud Démare, che non è riuscito a trovare lo spazio e la gamba giusta per primeggiare.

 

https://www.oasport.it/2018/03/parigi-nizza-2018-seconda-tappa-dylan-groenewegen-batte-elia-viviani-allo-sprint/

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Finale a sorpresa nella terza tappa della Parigi-Nizza, 210 km da Bourges a Châtel-Guyon, con la vittoria del francese Jonathan Hivert, che supera in uno sprint ristretto Luis Leon Sanchez e Rémy Di Grégorio. Questi tre corridori sono riusciti ad anticipare il gruppo con una bella azione negli ultimi 20 km.

La fuga di giornata parte subito dopo il via con Jay Thomson (Dimension Data), Fabien Grellier (Direct Energie) e Przemyslaw Kasperkiewicz (Delko Marseille Provence KTM). Il loro vantaggio cresce rapidamente e arriva a toccare i 7’. Sulla seconda Cote di giornata, a circa 60 km dal traguardo, Grellier sferra l’attacco per conquistare i punti del GPM e rimane così solo al comando, mentre gli altri due compagni di fuga si rialzano. Anche il tentativo del francese viene però annullato ai -35 km.

Il gruppo si avvia quindi compatto verso la Côte de Charbonnières, prevista ai -25 km. Appena iniziano le rampe più dure Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors) sferra un attacco deciso e l’unico che riesce a tenergli la ruota è Tim Wellens (Lotto Soudal). Il loro vantaggio resta però mimino e nella successiva discesa vengono ripresi dal gruppetto inseguitore, formato da una ventina di unità. Poco dopo arriva invece l’azione decisiva con Jonathan Hivert (Direct Energie), Luis Leon Sanchez (Astana) e Rémy Di Grégorio (Delko Marseille Provence KTM) che sfruttano un momento di indecisione del gruppo per prendere il largo. Questo terzetto riesce a guadagnare subito un buon margine, mentre da dietro si ricompatta il plotone, che non riuscirà però a colmare il gap. I tre al comando si vanno quindi a giocare la vittoria con Hivert che è impeccabile dal punto di vista tattico: rimane sempre a ruota e scatta negli ultimi 100 m, battendo così allo sprint Sanchez e Di Grégorio. Il gruppo arriva con un ritardo di 38” e la volata viene vinta nettamente da Arnaud Démare (Groupama – FDJ) ma vale solo per il quarto posto. Altro piazzamento nella top 10 per Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), che chiude ottavo.

In classifica generale va al comando Luis Leon Sanchez, con 29” di vantaggio su Démare e 36” su Gorka Izagirre (Bahrain Merida), in attesa della cronometro individuale di domani che potrebbe portare altri cambiamenti nella graduatoria.

 

https://www.oasport.it/2018/03/parigi-nizza-2018-jonathan-hivert-si-impone-nella-terza-tappa-battuto-luis-leon-sanchez-che-diventa-pero-leader2/

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Damiano Caruso è la prima Maglia Azzurra, che indica il leader della classifica generale, alla Tirreno-Adriatico 2018. L’italiano è transitato per primo tra gli uomini della BMC, che ha fatto segnare il miglior tempo nella cronosquadre di Lido di Camaiore (21,5 chilometri), prima frazione della Corsa dei Due Mari. La squadra statunitense ha fatto la differenza nella seconda metà di gara e si è imposta per la terza volta consecutiva in questa prova che ormai sta diventando una costante della Tirreno-Adriatico.

Seconda posizione, con 4” di ritardo, per la Mitchelton-Scott, grande sorpresa di giornata, mentre il Team Sky ha completato il podio a 9” dalla Bmc. Ottime notizie, dunque, per Chris Froome, che tra gli uomini più attesi in ottica classifica generale è stato quello che ha ottenuto il miglior risultato, scavando subito una differenza importante tra sé e gli avversari, in particolar modo sugli scalatori puri. Quarta posizione, con un ritardo di 15” dalla Bmc, per la QuickStep-Floors di Bob Jungels, mentre hanno deluso i Campioni del Mondo in carica della specialità: Tom Dumoulin e la Sunweb hanno pagato 25” di ritardo e hanno chiuso in quinta posizione, nonostante il titolo iridato conquistato nel mese di settembre a Bergen, in Norvegia. A seguire Katusha-Alpecin, Bora-Hansgrohe e Trek Segafredo

Tra gli altri uomini di classifica, Fabio Aru con la sua UAE Emirates ha perso 36” da Froome chiudendo in nona posizione dopo aver stabilito lo stesso tempo della Education First-Drapac, capitanata da Rigoberto Uran Uran. Poco dietro la Bahrain-Merida e, di conseguenza, Vincenzo Nibali. Appena un secondo alle spalle dello Squalo dello Stretto anche Mikel Landa (Movistar), atteso ad una prova di spessore in questa breve ma prestigiosa corsa a tappe. Una prova senza grosse differenza tra questo drappello di uomini, dunque, che si giocheranno le posizioni di classifica nelle tappe successive, già a partire da venerdì con l’arrivo insidioso di Trevi.

 

https://www.oasport.it/2018/03/tirreno-adriatico-2018-la-bmc-vince-la-prima-tappa-damiano-caruso-maglia-azzurra-froome-fa-la-differenza-su-aru-e-nibali2/

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Wout Poels domina la cronometro individuale della quarta tappa della Parigi-Nizza. Il corridore del Team Sky ha realizzato il miglior tempo sul percorso di 18,4 km da La Fouillouse a Saint-Étienne, ottenendo un riscontro di 25’33” con una media di 43.209 km/h.

Alle spalle dell’olandese troviamo con un ritardo di 11” un brillante Marc Soler (Movistar): lo spagnolo va così a vestire la maglia bianca di miglior giovane. Terza posizione invece per il talento francese Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors) a 16”. Troviamo poi l’austriaco Felix Grossschartner (Bora – Hansgrohe) a 20” e i fratelli iberici Ion e Gorza Izagirre (Bahrain Merida) a 27”.

Si piazza invece in settima posizione Luis Leon Sanchez (Astana), che riesce a limitare i danni, accusando un ritardo di 28” dal vincitore. Lo spagnolo difende quindi la prima posizione in classifica generale, che guida ora con 15” su Poels e 26” su Alaphilippe e Soler.

 

https://www.oasport.it/2018/03/parigi-nizza-2018-wout-poels-vince-la-cronometro-davanti-a-marc-soler-luis-leon-sanchez-difende-la-maglia-di-leader2/

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Altro finale a sorpresa nella Parigi-Nizza, con la fuga che va in porto nella quinta tappa. Sul traguardo di Sisteron esulta il francese Jerome Cousin, che batte in uno sprint a due il tedesco Nils Politt e regala così un altro successo alla Direct Energie. Il gruppo ha calcolato male i tempi ed è arrivato a pochi metri dai due attaccanti.

Oggi ha avuto quindi grande importanza la fuga di giornata, partita nei primi chilometri della tappa e formata inizialmente da quattro corridori: i già citati Nils Politt (Katusha-Alpecin) e Jerome Cousin (Direct Energie), oltre che gli altri due transalpini Nicolas Edet (Cofidis) e Julien El Fares (Delko Marseille Provence KTM). Il loro vantaggio rimane stabile attorno ai 4’ fino al Col du Negron, posto ai -60 km. Nella successiva discesa il gruppo cambia totalmente ritmo e il distacco inizia a calare progressivamente. I calcoli delle squadre dei velocisti risulteranno però sbagliati, visto che ai -20 km il vantaggio dei fuggitivi è ancora di quasi 2’.

A 16 km dal traguardo Politt decide di rompere gli indugi e sfrutta un momento di indecisione dei compagni di fuga per sferrare l’attacco e tentare l’azione in solitaria. Poco dopo, il tedesco viene però raggiunto da Cousin che va così a transitare in testa sulla Cote de la Marquise, completando il bottino di punti ai GPM che gli permette di indossare anche la maglia a pois. Nulla da fare invece per Edet ed El Fares, che si rialzano e vengono ripresi dal gruppo. La coppia formata da Politt e Cousin si va quindi a giocare la vittoria, con il teutonico che prova più volte a staccare il rivale ma senza successo.

Cousin è tatticamente perfetto, rimane sempre a ruota e scatta solo negli ultimi 300 metri, andando così a battere Politt allo sprint e conquistando la sua seconda vittoria in carriera. A 4” arriva invece il gruppo principale regolato dal tedesco André Greipel (Lotto Soudal), altro piazzamento per Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), che chiude al settimo posto. Non cambia la classifica generale con Luis Leon Sanchez (Astana) che guida con 15” su Wout Poels (Team Sky) e 26” su Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors).

 

https://www.oasport.it/2018/03/parigi-nizza-2018-arriva-la-fuga-nella-quinta-tappa-jerome-cousin-batte-nils-politt2/

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Finalmente, Marcel! Attesissimo dalle prime corse stagionali, il tedesco Marcel Kittel ha finalmente cancellato il fastidioso zero dalla casella ‘vittorie nel 2018’ andando ad imporsi nella seconda tappa della Tirreno-Adriatico 2018, 167 chilometri da Camaiore a Follonica adattissimi alle ruote veloci.

La prima parte di corsa si è svolta in maniera tutto sommato regolare, a partire dalla formazione della fuga già nei primi chilometri. Ad avvantaggiarsi, rispetto al resto del gruppo, sono stati Guy Sagiv (Israel Cycling Academy), il russo Alexander Foliforov (Gazprom-Rusvelo), e gli italiani Nicola Bagioli (Nippo-Fantini) e Jacopo Mosca (Wilier-SelleItalia). Bagioli si è accontentato di vincere il Gpm di Montemagno, posto dopo una manciata di chilometri, per poi rialzarsi, certo di indossare la maglia verde di leader della classifica degli scalatori sul traguardo. Per i tre che sono rimasti al comando, il vantaggio è decollato in breve tempo, ma il gruppo ha sempre controllato grazie all’impegno delle formazioni dei velocisti, attente e non farsi scappare un’occasione preziosa per giocarsi il successo in volata.

Ad un centinaio di chilometri dall’arrivo il massimo vantaggio, superiore ai 7′: da qui, però, è iniziata la lenta ed inesorabile rimonta del gruppo, che ha caratterizzato tutto l’avvicinamento alla volata. A 10 dall’arrivo, i coraggiosi di giornata sono stati riassorbiti, dopo una lunghissima giornata in avanscoperta.

A 7 dal traguardo, una caduta ha selezionato il gruppo, ridotto ad una quarantina di unità dopo che diversi atleti sono finiti a terra o comunque sono stati rallentati dall’ingorgo. La Trek-Segafredo si è trovata in superiorità numerica rispetto alle altre squadre dei velocisti e ha provato ad organizzare un treno per Giacomo Nizzolo. Nell’ultimo chilometro, però, la Katusha-Alpecin è finalmente riuscita  condurre Marcel Kittel allo sprint in testa al gruppo: partito davanti, il tedesco ha messo sulla strada la straordinaria potenza di cui è dotato andando a conquistare la prima vittoria stagionale e di conseguenza la prima con la nuova maglia. Seconda posizione per Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) mentre Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo) ha ottenuto una buona terza posizione, chiudendo il podio. Alle sue spalle il polacco Michal Kwiatkowski (Team Sky), seguito dal neozelandese Patrick Bevin (Bmc) e dall’azzurro Jakub Mareczko (Wilier – Selle Italia). Solo settimo il colombiano Fernando Gaviria (QuickStep-Floors), mentre Simone Consonni (UAE Emirates) ha tagliato il traguardo in decima piazza.

Bevin, grazie alla quinta piazza odierna, ha strappato la leadership nella generale a Damiano Caruso, che comunque resta a pari tempo con il compagno di squadra in vetta alla classifica.

 

 

https://www.oasport.it/2018/03/tirreno-adriatico-2018-marcel-kittel-firma-la-prima-vittoria-stagionale-a-follonica/

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Ho letto male o le interviste alla Tirreno le fa Ettore Giovannelli .penso

 

Il Team Sky ormai utilizza solo la versione bianca della maglia mh

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3 ore fa, juventino93 ha scritto:

Ho letto male o le interviste alla Tirreno le fa Ettore Giovannelli .penso

 

Il Team Sky ormai utilizza solo la versione bianca della maglia mh

 

Non mi stupirei visto che oramai la F1 non è più di casa Rai... La gara l'ho vista su Eurosport

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Tappa spettacolare alla Tirreno-Adriatico: la terza frazione, di 234 chilometri da Follonica a Trevi ha presentato un percorso molto variegato con uno strappo conclusivo con punte durissime che ha visto primeggiare lo sloveno Primoz Roglic (LottoNL-Jumbo). Scatto decisivo all’ultimo chilometro per l’ex saltatore con gli sci: battuto di pochissimo Adam Yates. Prime scaramucce tra i big: in vetta alla classifica generale si porta Geraint Thomas.

Consueto inizio di gara, con una fuga che è andata via già nelle prime fasi. Cinque corridori all’attacco: Jacopo Mosca (Wilier-Triestina), Sho Hatsuyama
e Nicola Bagioli (Nippo Vini Fantini), Dennis van Winden (Israel Cyclin Academy) e Stepan Kurianov (Gazprom-RusVelo). Il plotone come di consueto ha lasciato spazio agli attaccanti: vantaggio che è salito addirittura sopra gli 8′. Appena però il gruppo si è messo a far sul serio lo svantaggio è calato vertiginosamente: a tirare BMC e Movistar.

Nella fase finale di gara i ritmi, su strade piuttosto insidiose, si sono alzati e il plotone si è dimezzato sia per le difficoltà altimetriche che per le tante cadute (che hanno coinvolto anche l’ex maglia azzurra Bevin ed il polacco Majka). A prendere il comando delle operazioni sull’ascesa di Trevi (primo passaggio prima dell’arrivo) è stato il Team Sky: il primo a muoversi dal gruppo è stato invece Edoardo Zardini (Wilier-Triestina). A 6 chilometri dal traguardo è stata la volta di Steve Morabito (FDJ), che comunque non ha guadagnato troppo spazio.

Sull’ultima ascesa a Trevi è scattato subito Primoz Roglic (LottoNL-Jumbo) seguito da Alexey Lutsenko (Astana), che ha dovuto cedere però subito dopo il passo. Lo sloveno è riuscito però a creare un buco di una cinquantina di metri, con il Team Sky che non è riuscito a chiudere. A provare l’accelerazione a 400 metri dall’arrivo è stato il campione olimpico Greg Van Avermaet: il corridore della BMC non ha avuto però la forza per andar via dal gruppo. Il Team Sky con Gianni Moscon e Geraint Thomas ha aumentato l’andatura, ma a sorpresa è venuto fuori Adam Yates (Mitchelton-Scott): il britannico si è riportato praticamente su Roglic, senza avere la possibilità di scavalcarlo, chiudendo a 3” di distacco. Terza piazza per il trionfatore della Strade Bianche, Tiesj Benoot, migliore degli azzurri Moscon, settimo.

Classifica generale apertissima, con Thomas e Van Avermaet pari tempo (per questione di piazzamenti avanti il gallese). In tanti ancora possono attaccare la vetta.

 

https://www.oasport.it/2018/03/tirreno-adriatico-2018-primoz-roglic-batte-tutti-a-trevi-nuova-maglia-azzurra-geraint-thomas/

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Percorso esigente e incertezza: da questa situazione è emerso in maniera prepotente il francese Rudy Molard, che ha conquistato la seconda vittoria della carriera nella sesta tappa della Parigi-Nizza 2018, 198 chilometri da Sisteron a Vence.

Grande battaglia fin dai primi chilometri, che alla fine hanno promosso una fuga composta da ben 13 uomini: Lars Bak, Thomas De Gendt (Lotto-Soudal), Amael Moinard (Fortuneo-Samsic), Paul Martens (LottoNL-Jumbo), Cyril Lemoine, Bert Van Lerberghe (Cofidis), Thomas Scully (EF Education First), Fabien Grellier (Direct Energie), Nils Politt (Katusha-Alpecin), Carlos Barbero (Movistar), Dylan Teuns (BMC) Alexander Kristoff (UAE Team Emirates) e Arnaud Démare (Groupama-FDJ). La presenza di Teuns, inizialmente, ha portato il gruppo a non concedere spazio, tanto che il belga, dopo una prima fase in avanscoperta, si è rialzato.

Il plotone, in ogni caso, non ha lasciato più di una manciata di minuti agli attaccanti. Tra i fuggitivi, dopo una prima selezione, sono rimasti al comando Kristoff, Politt, De Gendt, Babero, Moinard, Martens, Lemoine, Scully e Grellier, ma Team Sky e Mitchelton-Scott si sono impegnate a fondo a 23 chilometri dal traguardo sono andate a riassorbire De Gendt, Moinard, Babero e Scully, gli ultimi a resistere in fuga nonostante per tutta la durata della tappa fosse quasi scontato l’esito negativo dell’attacco.

Il percorso, molto accidentato, ha prodotto grande selezione anche nel gruppo dei big. Tra i più attivi il britannico Simon Yates (Mitchelton-Scott), che a 6 chilometri dall’arrivo ha provato ad attaccare in solitaria. Tim Wellens (Lotto Soudal) e Sergio Henao (Team Sky) sono riusciti a rientrare: ripreso il fuggitivo, Wellens ha tirato con Yates mentre Henao è letteralmente rimbalzato. Anche questa coppia, però, è stata ripresa una volta terminata la salita dura, a circa 3 chilometri dall’arrivo.

In un momento in cui la velocità nel gruppetto si è abbassata, attacco perfetto del francese Rudy Molard (Groupama-FDJ), partito poco prima del triangolo rosso dell’ultimo chilometro. Nessuno ha organizzato l’inseguimento e il transalpino ha colpo la seconda vittoria della carriera. Nella volata dei battuti, Wellens ha conquistato la seconda posizione davanti a Julian Alaphilippe (QuickStep-Floors), terzo. A seguire Luis Leon Sanchez (Astana) che ha difeso la prima posizione in classifica generale. Da segnalare una brutta caduta di Wout Poels nei chilometri finali, che lo ha costretto ad alzare bandiera bianca.

 

https://www.oasport.it/2018/03/parigi-nizza-2018-rudy-molard-beffa-i-big-nella-sesta-tappa/

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2 ore fa, Morpheus © ha scritto:

 

Non mi stupirei visto che oramai la F1 non è più di casa Rai... La gara l'ho vista su Eurosport

Si, confermo che è nella squadra del ciclismo.

Almeno uno che sa le lingue .asd

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Simon Yates trionfa in solitaria nella tappa regina della 76ma edizione dalla Parigi-Nizza e ipoteca il successo finale. Il britannico della Mitchelton-Scott ha staccato tutti sulla salita finale di La Colmiane andando così a realizzare la classica doppietta: tappa e maglia di leader. Alle sue spalle si piazzano il belga Dylan Teuns e lo spagnolo Ion Izagirre.

La fuga di giornata si forma sulla prima salita di giornata, la Cote de Gattieres, ed è composta da otto corridori: Alessandro de Marchi e l’irlandese Nicolas Roche (BMC), l’australiano Rony Sutherland (UAE), i francesi Tony Gallopin (AG2R) e Amael Moinard (Fortuneo), il colombiano Jarlinson Pantano (Trek-Segafredo), il belga Thomas De Gendt (Lotto-Soudal) e il campione nazionale spagnolo Jesus Herrada (Cofidis). Il loro vantaggio rimane stabile attorno ai 3’ nella parte centrale della tappa, ma nella discesa successiva al Col Saint-Raphael, a circa 60 km dal traguardo, la Bahrain-Merida fa una forte accelerazione in testa al gruppo, che si spezza in più parti. Il plotone principale riduce quindi progressivamente il ritardo dai fuggitivi e li va a riprendere all’imbocco della salita finale, quando si arrende anche Gallopin, che aveva provato l’azione solitaria.

Il gruppo prosegue così compatto nella prima parte della salita con un ritmo regolare, ma ai -6 km la maglia gialla Luis Leon Sanchez (Astana) ha una crisi improvvisa e si stacca dal gruppo dei migliori, dovendo così dire addio alla leadership della classifica. A 4 km dal traguardo Simon Yates (Mitchelton-Scott) rompe gli indugi e sferra l’attacco dalla testa del gruppo, seguito a ruota dallo spagnolo Ion Izagirre (Bahrain Merida). Si forma così una coppia al comando che guadagna subito una decina di secondi dal gruppo inseguitore, da cui poco dopo esce anche il belga Dylan Teuns (BMC). A un chilometro e mezzo dal traguardo arriva l’azione decisiva con Yates che sferra un attacco secco e va a conquistare la vittoria in solitaria. Secondo posto per Teuns a 8” che riesce a superare allo sprint Izagirre, completano poi le prime cinque posizioni il fratello Gorka Izagirre e il belga Tim Wellens entrambi a 13”.  In classifica generale diventa quindi leader Yates, mentre alle sue spalle troviamo i fratelli Izagirre, con Ion a 11” e Gorka a 12” e Wellens a 13”, tutti ancora in lotta per il successo: sarà quindi decisiva l’ultima tappa di domani.

 

 

https://www.oasport.it/2018/03/parigi-nizza-2018-doppietta-per-simon-yates-il-britannico-trionfa-nella-tappa-regina-e-conquista-la-maglia-gialla2/

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Sconvolta la classifica alla Tirreno-Adriatico dopo la quarta tappa, quella forse più dura con l’arrivo in vetta a Sassotetto, 219 chilometri dopo la partenza di Foligno. In uno sprint ristretto la spunta uno dei favoriti: lo spagnolo Mikel Landa. Primo successo con la maglia della Movistar per l’iberico che domina grazie ad uno scatto arrivato dalle retrovie. Va a riprendersi la maglia azzurra di leader Damiano Caruso, sfruttando un clamoroso problema meccanico capitato a Geraint Thomas. Segnali positivi da Fabio Aru.

Classico andamento nelle prime fasi di gara: Jacopo Mosca (Wilier-Selle Italia), Nicola Bagioli (Nippo-Fantini), Mads Pedersen (Trek-Segafredo), Antoine Duchesne (Groupama-FDJ), Krists Neilands (Israel Cycling Academy) e Aleksandr Vlasov (Gazprom-Rusvelo) hanno guadagnato spazio sul gruppo. Il vantaggio sul plotone guidato dal Team Sky del leader della classifica Geraint Thomas è stato sempre sull’ordine dei 5′. Nel frattempo alcune brutte cadute nelle retrovie, che hanno coinvolto e costretto al ritiro anche il vincitore del Giro d’Italia 2017 Tom Dumoulin.

L’andatura alle spalle degli attaccanti è aumentata ovviamente nel finale, con il gruppo che chilometro dopo chilometro si è riavvicinato e all’imbocco dell’ascesa finale è andato a prendere i fuggitivi. A dettare il ritmo è stata l’Astana che ha alzato l’andatura nel tratto più duro dell’ascesa, dov’è scattato Miguel Angel Lopez. A provare ad inseguire sono stati Fabio Aru (UAE Emirates) e Rafal Majka (Bora-hansgrohe). In un secondo momento è rientrato sul terzetto al comando anche Ben Hermans (Israel Cycling Academy).

Il Team Sky ha gestito al meglio la situazione, non lasciando più di 20” agli attaccanti. Davanti Majka ci ha provato in solitaria, guadagnando qualche metro sugli avversari. A tre chilometri dall’arrivo si è mosso Mikel Landa (Movistar): lo spagnolo ha ripreso i fuggitivi ed è partito al contrattacco. Nel frattempo Lopez e Chris Froome hanno pagato dazio. All’ultimo chilometro clamoroso problema al cambio per Geraint Thomas, costretto a fermarsi per cambiare bicicletta: il gallese del Team Sky ha perso più di mezzo minuto, essendo costretto così a lasciare la maglia di leader. Vincenzo Nibali ha dato buone sensazioni anche se non ha provato ad attaccare.

Davanti è rientrato anche George Bennett (LottoNL-Jumbo), proprio nel momento decisivo. Aru ha provato a rilanciare l’andatura, ma ha dovuto cedere il passo. Con semplicità invece lo sprint di Landa che ha trionfato davanti a Majka e Bennett. Damiano Caruso gestisce al meglio la situazione e va a riprendersi la maglia di leader, che già gli apparteneva dopo la cronometro d’apertura: il siciliano ha 11” di vantaggio su Kelderman e 20” sullo stesso Landa.

 

https://www.oasport.it/2018/03/tirreno-adriatico-2018-tappa-a-mikel-landa-maglia-a-damiano-caruso-a-sassotetto-si-vede-davanti-fabio-aru-problemi-meccanici-per-thomas2/

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Giornata ricca di grandi emozioni alla Tirreno-Adriatico, con il gruppo che ha ricordato Michele Scarponi, morto per un incidente stradale nella sua Filottrano il 22 aprile dello scorso anno. Proprio nella sua città è arrivata oggi la quinta tappa, con il successo in solitaria del britannico Adam Yates che con uno scatto magistrale su muro finale riesce a staccare tutti. Secondo posto per il campione del mondo Peter Sagan, mentre al terzo troviamo Michal Kwiatkowski, che va così a vestire la maglia azzurra di leader della generale.

Subito dopo la partenza ufficiale da Castelraimondo parte la fuga di giornata, formata da cinque corridori: Dario Cataldo (Astana), lo svizzero Steve Morabito (Groupama – FDJ), il russo Igor Boev (Gazprom-RusVelo), il belga Iljo Keisse (Quick-Step Floors) e lo sloveno Kristijan Koren (Bahrain Merida). Il gruppo lascia subito andare via i fuggitivi che in una ventina di chilometri riescono a guadagnare quasi 7’ di vantaggio. Sui primi due GPM di giornata, Montelupone e Osimo, transita per primo Cataldo, mentre entrambi i traguardi volanti, Morrovalle e Porto Recanati, vengono vinti da Morabito. Ai -80 km Boev accusa la fatica e si stacca dalla testa, rimangono così in quattro al comando. Negli ultimi 50 km il gruppo cambia totalmente ritmo e va a ridurre drasticamente il distacco. Da segnalare in questa fase un incidente meccanico sia per Fabio Aru che per Vincenzo Niblia, che però riescono a rientrare in gruppo poco dopo.

Sul penultimo passaggio sul Muro di Filottrano il gruppo si riporta sui fuggitivi, ma Cataldo non ci sta, sferra l’attacco e resta così solo al comando. Ai -20 km il britannico Chris Froome (Team Sky) conferma il momento di difficoltà e viene gradualmente sfilato dal gruppo, ma rimane comunque aggrappato alla coda. Nel frattempo Cataldo con un’incredibile grinta e con nel cuore il ricordo di Scarponi, riesce a resistere fino ad 11 km dal traguardo, quando viene anche lui ripreso dal gruppo, tirato a tutta velocità dagli uomini del Team Sky. Ai -6 km Froome però fora ed esce definitivamente dai giochi. A 4 km dal traguardo, sulle dure pendenze del Muro rompe gli indugi il kazako Alexey Lutsenko (Astana), seguito a ruota dal britannico Adam Yates(Mitchelton-Scott), che poco dopo sferra l’attacco decisivo e se ne va via da solo. Ai -1,5 km ci riprova ancora Lutsenko, mentre l’azione di Yates rimane efficace e transita sotto lo striscione dell’ultimo chilometro con 15″ di vantaggio. Il gruppetto degli inseguitori è tirato dalla Bora – Hansgrohe, che prova a colmare il gap ma senza successo. Yates va così a conquistare la vittoria in solitaria con 8” di vantaggio sul gruppetto dei migliori, con lo slovacco Peter Sagan (Bora – Hansgrohe) che precede il polacco Michal Kwiatkowski (Team Sky). In classifica generale, grazie all’abbuono odierno, diventa quindi leader Kwiatkowski, che guida con 3” su Damiano Caruso (BMC), decimo al traguardo, e 23” sullo spagnolo Mikel Landa (Movsitar).

 

https://www.oasport.it/2018/03/tirreno-adriatico-2018-adam-yates-vince-in-solitaria-sul-traguardo-di-filottrano-nel-ricordo-di-michele-scarponi-michal-kwiatkowski-nuova-maglia-azzurra2/

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E’ un trionfo spagnolo nell’ottava ed ultima tappa della Parigi-Nizza 2018. David De La Cruz del Team Sky si impone sul traguardo di Nizza davanti ai connazionali Omar Fraile e Marc Soler. Proprio quest’ultimo, però, conquista la corsa, vincendo la classifica generale con quattro secondi di vantaggio su Simon Yates e quattordici su Gorza Izaguirre. Per il giovane della Movistar si tratta della prima affermazione in carriera in una gara del World Tour.

Un’ultima tappa vissuta ad alta velocità, con molti ciclisti che cercano di attaccare, ma la fuga non si crea. Il primo a provare l’attacco è Fraile ed il corridore dell’Astana riesce a prendere il largo, venendo poi seguito da Soler e De La Cruz. I distacchi sono ridotti, ma i tre riescono a passare in testa prima dell’ultima salita e si gettano in discesa alla ricerca della vittoria.

I tre allungano fino ad arrivare ad un vantaggio di 50 secondi. Dietro il leader della generale Yates cerca in tutti i modi di costruire la rimonta e con lui ci sono anche Tim Wellens (Lotto Soudal) e i fratelli Gorka e Ion Izaguirre (Bahrain – Merida) ma cadono anche in discesa.

Soler comincia a credere nella vittoria della corsa e grazie all’aiuto dei due connazionali costruisce un buon margine. Alla fine è De La Cruz a vincere la tappa battendo in volata Fraile e con Soler che arriva a tre secondi. A questo il giovane spagnolo deve guardare solo il cronometro e sperare. Yates arriva con 38 secondi di ritardo e Soler può festeggiare la più importante vittoria della sua carriera.

 

https://www.oasport.it/2018/03/parigi-nizza-2018-marc-soler-conquista-la-corsa-ultima-tappa-a-david-de-la-cruz2/

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Marcel Kittel spazza via ogni dubbio: con la seconda vittoria in due tappe per velocisti alla Tirreno-Adriatico, il tedesco della Katusha-Alpecin ha confermato la buona condizione di forma dopo una prima parte di stagione in cui faceva fatica addirittura a disputare le volate. Il teutonico ha trionfato nella sesta tappa della Corsa dei Due Mari, 153 chilometri da Numana a Fano.

Pronti via e quattro uomini si sono avvantaggiati sul resto del gruppo: Marcus Burghardt (Bora-Hansgrohe), Krists Neilands (Israel Cycling Academy), Jacopo Mosca (Wilier Selle Italia) e Artem Nych (Gazprom-Rusvelo). Il plotone principale non ha opposto resistenza e sin da subito il vantaggio è salito oltre il minuto, fino a stabilizzarsi tra i 3 e i 4 minuti, soglia che però è rimasta tale in quanto le squadre dei velocisti non hanno voluto rischiare. Verso il Gpm di Ostra, il tedesco Burghardt ha lasciato la compagnia degli altri fuggitivi e, a 75 chilometri dall’arrivo, se n’è andato da solo. Ovviamente, la sua azione è andata via via scemando, nonostante le sue ottime doti di passista. Il gruppo è rientrato a 19 chilometri dalla conclusione.

Ai meno 7, Fernando Gaviria (QuickStep-Floors) è caduto quando si trovava nelle prime posizioni del gruppo, creando una reazione a catena che ha coinvolto diversi corridori, mescolando le carte in vista della volata.Tra gli attardati anche Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) che ha speso tantissimo per provare a rientrare prima della volata. La Katusha-Alpecin ha preso in mano le redini della corsa in favore del tedesco Marcel Kittel, grande favorito della vigilia. Nonostante l’assenza di Gaviria, la QuickStep-Floors ha scelto di pilotare Maxi Richeze:dalla sua ruota, negli ultimi 150 metri, è uscito in maniera perentoria Marcel Kittel, che è riuscito ad ottenere il secondo successo della sua Tirreno-Adriatico. Come nella tappa di Follonica, secondo posto per Peter Sagan, autore di un numero sensazionale per arrivare a disputare lo sprint. Terza piazza per Richeze, mentre Sacha Modolo (EF-Drapac) si è dovuto accontentare del quarto posto. Quinto Stybar, da ultimo uomo di Richeze, sesto Debusschere (Lotto Soudal) davanti alla coppia di italiani formata da Marco Canola (Nippo – Vini Fantini – Europa Ovini) e Simone Consonni (UAE Emirates) in settima e ottava piazza.

Invariata la classifica finale: domani la cronometro conclusiva di San Benedetto del Tronto che incoronerà l’erede di Nairo Quintana, vincitore della scorsa edizione. 

 

https://www.oasport.it/2018/03/tirreno-adriatico-2018-marcel-kittel-vince-anche-a-fano-peter-sagan-ottimo-secondo2/

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Chiude il cerchio Michal Kwiatkowski che completa il trittico della Primavera italiana nel calendario World Tour. Il polacco del Team Sky, dopo essersi aggiudicato nel 2017 Strade Bianche e Milano-Sanremo, si conferma a proprio agio sulle strade del Bel Paese andandosi a prendere anche il successo nella Tirreno-Adriatico. Pura gestione per l’ex campione del mondo nel difendere la propria maglia azzurra nella cronometro conclusiva (10 chilometri in quel di San Benedetto del Tronto), vinta da Rohan Dennis.

Il campione australiano della BMC si ripete su un percorso davvero favorevole alle proprie caratteristiche. Dopo il trionfo del 2017 arriva la doppietta: parte nelle prime fasi della giornata e timbra il tempo di 11’14”. Favorevole anche il numero di partenza per il corridore oceanico: sfrutta una finestra positiva del meteo per timbrare il proprio tempo eccezionale.

Prima il vento, poi addirittura la pioggia, infatti, sono andati a condizionare le prove degli ultimi 30 atleti. A doversi accontentare del podio sono Jos Van Emden (LottoNL-Jumbo), secondo a 4”, e l’iberico Jonathan Castroviejo (Team Sky), terzo ad 8”. Migliore degli azzurri un super Gianni Moscon, campione italiano della specialità quinto a 12”.

Nessuna clamorosa sorpresa in classifica generale. Kwiatkowski dà tutto e gestisce al meglio il proprio margine (riesce addirittura ad incrementare) precedendo un magnifico Damiano Caruso di 24″, che riporta l’Italia sul podio della Corsa dei due Mari a distanza di 4 anni dall’ultima volta. In terza piazza rimonta di Geraint Thomas (+32″) che scavalca l’ex compagno di squadra al Team Sky Mikel Landa autore di una prova tutt’altro che positiva e retrocesso sino in sesta piazza, preceduto anche dal belga Tiesj Benoot e dal britannico Adam Yates. Da segnalare l’ottima settima piazza complessiva per Davide Formolo. Non eccellenti le prove degli attesi Fabio Aru, Vincenzo Nibali e Chris Froome che, vedendo le condizioni non ottimali della strada, hanno preferito non spingere a tutta.

 

https://www.oasport.it/2018/03/tirreno-adriatico-2018-rohan-dennis-vince-la-cronometro-finale-di-san-benedetto-a-kwiatkowski-la-classifica-generale-2-un-ottimo-damiano-caruso2/

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Grandissimo Squalo

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Numerone di Nibali, che vince la Milano-Sanremo grazie ad un attacco sul Poggio

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VINCENZOOOOOOOO

 

CHE AZIONE SUL POGGIO E SI PORTA A CASA LA SANREMO .oo 

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Che azione che ha fatto sul Poggio, d'altri tempi .oo 

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Grande Nibali .rulez

 

Mamma mia che volo ha fatto Cavendish.

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Inviato (modificato)

Immenso, gli manca solo un trionfo in azzurro (se ripenso a Rio:,() e poi ha veramente vinto tutto. Uno dei più grandi di sempre, senza se e senza ma.

Modificato da alexthelegend10

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Aggiornamento su Cavendish

 

Cita

 

Team Dimension Data for Qhubeka can confirm that, thankfully, Mark Cavendish sustained no serious injury following a major crash within 10 kilometres of the finish of Milan-Sanremo on Saturday.

The 32-year-old fell heavily after striking a bollard and was immediately assisted by race medical personnel, after which he was taken to a local hospital.

Following medical imaging, it was determined that he avoided major injury in the incident.

He did sustain a new rib fracture (5th) on the same side as the one that he damaged in the opening stage of Tirreno-Adriatico (7th).

He also has bruising and abrasions consistent with the scale of the crash as well as a possible “ligamentous ankle injury” that will require further assessment once he returns home on Saturday.

The team would like to extend a big thanks to everybody who has sent messages of concern; and we will keep you updated as and when, should additional information become available.

 

 

http://africasteam.com/2018/03/17/update-mark-cavendish/

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