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Benatia risponde agli insulti di Crozza: "Imbecile testa di C***O"

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Joined: 29-Oct-2009
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Ma quindi giocare alla morte

questa partita è una battaglia

bisogna ammazzarli da primo minuto mordendogli la giugulare

 

davvero dobbiamo pesare ogni parola forte del calcio.

Ogni settimana ne esce fuori una

 

Ma davvero un crozza con tutto il materiale politico di questi mesi deve fare un pezzo sulla parola di Benatia.

A me a volte questo paese mi pare un posto dove se non si fanno polemiche sterili non si è contenti.

 

E non lo dico perchè Benatia è della Juve

Trovavo squallido pure tutto quel casino per Mihajlovic e Anna Frank, come se fosse obbligatorio che un allenatore di Serie A debba per forza conoscere la storia, e infatti Mihajlovic si è fatto rispettare parlando di Ivo Andric che Alberto Rimedio non conosceva.

 

 

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12 ore fa, Bradipo76 ha scritto:

Caro Crozza, e se per assurdo le dessi dello str****?

https://www.juventibus.com/caro-crozza/

 

Caro Maurizio Crozza,

 ho fatto una cosa che avrebbe dovuto fare lei prima di darsi l’incomodo di concepire la sua ormai famigerata catilinaria contro il calciatore Medhi Benatia. Sono andato a controllare sul dizionario Larousse di lingua francese il significato del sostantivo “viol” utilizzato dal suddetto giocatore nella conversazione avuta con un giornalista di lingua francese subito dopo la partita Real Madrid-Juventus di mercoledì 11 aprile.

  Ho trovato quanto segue (non traduco nemmeno, per evitare qualsiasi equivoco, tanto risulta tutto molto chiaro):

 

Viol. Nom masculin.

1) Rapport sexuel imposé à une personne sans son consentement.

2) (Littéraire): Action de violer quelque chose: viol d’un secret professionel.

3) (Littéraire): fair de forcer, de contraindre quelqu’un contre sa pensée: un viol de conscience”.

  Cioè, si tratta di una polisemia: la stessa parola assume tre significati diversi a seconda del contesto in cui viene utilizzata. Già che c’ero, approfondendo il significato numero 2), sono andato a vedere cosa dice quello stesso dizionario riguardo al verbo “violer”.

Violer. Verbe transitif.

1) Commettre un viol sur lapersonne de quelqu’un.

2) Transgresser volontairement une loi, une règle, etc.

3) Ouvrir quelque chose ou pénetrer dans un lieu, de force: violer un coffre-fort.

4) (Familier). Obliger quelqu’un à faire quelque chose en le poussant dans ses dernieres retranchements”.

  Cioè, un’altra polisemia.

  Del resto lei conosce bene i doppi sensi (è un modo più semplice per dire polisemie), perché ci campa. Non solo, proprio lei giustamente dice che bisogna stare attenti a utilizzare le parole, e per questo trovo strano che prima di scrivere il suo pezzo non abbia avuto lo scrupolo di controllare su cosa, esattamente, esso era fondato. Era fondato sulla condanna dell’uso madornale di una parola terribile, la parola “stupro” – e di nuovo la invito ad andare lei stesso sul dizionario Treccani (o qualsiasi altro), a constatare che in questo caso si tratta di una monosemia, vale a dire che il suo significato è uno e uno solo – quello, per l’appunto, che la rende terribile. Ma il calciatore Benatia non aveva pronunciato quella parola, perché parlava in francese. Ha pronunciato la parola “viol” – che come abbiamo visto ha tre diversi significati.

  Qualcuno, e non si saprà mai chi, ha tradotto quella parola come gli è parso (e come gli sia parso, al misterioso traduttore, di preferire in quel contesto il significato numero 1 agli altri due è, quello sì, inquietante); lei si è indignato e ha incentrato il suo monologo sul termine “c****”, sulla polisemia relativa al termine “fallo” e sul sintagma monosemantico “ficcartelo su per il c**o”. La domanda che le rivolgo è: è sicuro di avere scelto bene le parole, stavolta? E anche: è sicuro di avere scelto bene il destinatario della sua rampogna?

  Infine, poiché mi è rimasto in mano un autorevole strumento linguistico, vorrei salutarla con un’ultima domanda: se io ora (così, per assurdo) le dessi dello str****, a quale delle definizioni riportate dal dizionario Treccani ritiene che mi riferirei?

1) “massa fecale solida di forma cilindrica”,

o magari

2) “Volgare epiteto ingiurioso, la cui connotazione offensiva si è andata via via riducendo con il tempo, fino a significare, genericamente, «persona inetta e incapace, o che comunque si comporta in modo criticabile»: «… Ci ha detto anche str**** … E, in quanto a stronzi»crollò il capo, «siamo tutti compagni …» (C. E. Gadda). Spesso anche scherz., in tono amichevole: dainon fare lo s., vieni con noi! Anche in funzione di agg. (come attributo o come predicato): che ragazza S****A!ma sei proprio str****!quanto siete stronze!impiegati stronzi così non ne avevo mai conosciuti! (e, con tono scherz. e amichevole: sei il solito s.!); con riferimento a atteggiamento, discorso e sim., stupido, odioso, detestabile: ragionamenti s.; un comportamento s.; ha delle idee davvero stronze”?

 Naturalmente si tratta di un esempio tecnico, non mi sognerei mai di farlo davvero; giusto per permettermi di aggiungere una breve postilla alla sua sacrosanta raccomandazione di cui sopra, perché la faccenda in realtà è un po’ più complessa: bisogna fare attenzione all’uso delle parole – giustissimo –, ma bisogna farla anche alle traduzioni, alle polisemie e al contesto in cui le polisemie vengono utilizzate.

    Tanto le dovevo,

     con la mia stima,

SANDRO VERONESI

 

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Crozza attaccate a sto crazzo 

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15 ore fa, -Majakovskij- ha scritto:

 

A parte la cavillosità

Benatia ha usato ovviamente (non importa quanto vogliamo prenderci in giro...) un termine forte e volgare in un senso figurato, e la logica di Crozza è stata assolutamente paritaria, utilizzare un termine ambiguo (fallo; "mettitelo nel c**o" è un'espressione di quelle che vengono usate normalmente da tifosi che non se le mandano a dire, ecc) che può essere interpretato diversamente a seconda che lo si porti fuori o meno dal proprio contesto, per far capire proprio l'errore di misura di Benatia (a cui non è rimproverata tanto l'uscita sul termine, quanto appunto la strumentalizzazione. Crozza non va inteso in senso letterale come nemmeno Benatia; ma Benatia diceva sul serio, mentre Crozza ragiona, lui sì, per assurdo)

E sta qui la satira (per il resto condita dal sentimento vacuo del populismo, la fa risaltare in negativo, ma la forma è quella)

 

Per il resto anche basta difendere un'uscita sbagliata solo perché è uno della Juve, proprio come si fa quando un tuo giocatore commette un errore tecnico anche qua bisogna ammetterlo e pace. Non è che perché Crozza è uscito da quello che gli era lecito allora automaticamente Benatia non ha più torto

 

Ce la si prende di più per uno che fa un passaggio sbagliato, ma questa è l'Italia, immagino

 

 

 

 

Maja stavolta ha ragione Veronesi.

Il contesto usato da Benatia è quello di violenza subita ma non trattasi di violenza fisica perché non ha in questo discorso connotazione sessuale, basta sentire tutto quello che dice in francese per rendersene conto.

La mia tipa è per metà francese e mi ha confermato che non è quello il senso usato da Benatia.

Crozza ha forzato il tutto e allo stesso modo i giornalisti per creare un caso mediatico. ;)

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Ma Crozza, che dovrebbe essere un esperto di comunicazione, lo0 sa cos'è una metafora? Che imbecille, ignorante.

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intanto ascolti rasoterra..sto co*****e lo guarda giusto la famiglia

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crozza vai a ca**re

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Il 20/4/2018 alle 00:45 , -Majakovskij- ha scritto:

 

 

Per il resto anche basta difendere un'uscita sbagliata solo perché è uno della Juve, proprio come si fa quando un tuo giocatore commette un errore tecnico anche qua bisogna ammetterlo e pace. Non è che perché Crozza è uscito da quello che gli era lecito allora automaticamente Benatia non ha più torto

 

 

 

 

 

Permettimi Maja, non sono d'accordo, un giocatore della propria squadra si deve cercare almeno di capirlo, se non difenderlo, poi ovvio dipende da quanto grave è il caso. Quindi limitiamoci a sto pessimo termine "viol" detto da Benatia, perché esclusivamente di questo si dovrebbe parlare, abbiamo ampiamente appurato (detto da più parti) che si presta ad un significato con più letture, per quanto similare, e di certo il contesto in cui è avvenuto non porta a pensare che avesse davvero a che fare con la "violazione" vera e propria, il contesto piaccia o no è importante, il mondo del calcio è un contesto molto variabile, diciamo. Questo giustifica? Direi di no per carità, ma vederci altro secondo me vuol dire andare oltre al contesto, e non sarebbe ahimè più questo mondo. Di sicuro migliore, ma non questo mondo. Io però mi fermerei qui ad analizzare la faccenda Benatia, e ognuno può darci la lettura che crede, Resta il fatto che tutto quello che è avvenuto dopo, non lo ha cercato Benatia, è venuto perché Crozza ha pensato bene di offenderlo, oh lo ha offeso senza se e senza ma (potrei pure leggerci a pensare male marocchino Vs stupro...eh loro si che se ne intendono, o questa cosa non l'avete mai sentita o percepita?). Non si è limitato a fargli presente che dovrebbe stare attento alle parole, ha voluto andare ben oltre, ma non di poco. E Benatia ha risposto...con un commento che non avrebbe scritto, se non fosse stato preso in causa così pesantemente. Quindi ripeto Benatia può pure avere avuto torto a pronunciare quel "viol", seppure in un contesto di adrenalina, rabbia, ansia, e chi più ne ha ne metta (ma per molti sembrano dettagli questi, come se un calciatore dovesse sempre essere sul pezzo..un calciatore..vabbè), ma di fatto tutto il resto è farina del sacco di Crozza, ivi compresa la risposta indotta di Benatia. Credo sia un dovere del tifoso juventino, seppur a denti stretti, provare a "difendere" e "capire" il giocatore della propria squadra, tra l'altro stesso giocatore che non più tardi di un anno fa veniva insultato in diretta, e ancora non si è capito cosa cacchio successe, stesso giocatore che sembra essere tra l'altro parecchio volubile di fronte a ste cose, tanto che a Crotone non ha fatto una figura da par suo. Lo si dovrebbe appoggiare, come si fa in una famiglia, non cercare il pelo nell'uovo, tutto qui. 

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44 minuti fa, Ettore Press ha scritto:

Permettimi Maja, non sono d'accordo, un giocatore della propria squadra si deve cercare almeno di capirlo, se non difenderlo, poi ovvio dipende da quanto grave è il caso. Quindi limitiamoci a sto pessimo termine "viol" detto da Benatia, perché esclusivamente di questo si dovrebbe parlare, abbiamo ampiamente appurato (detto da più parti) che si presta ad un significato con più letture, per quanto similare, e di certo il contesto in cui è avvenuto non porta a pensare che avesse davvero a che fare con la "violazione" vera e propria, il contesto piaccia o no è importante, il mondo del calcio è un contesto molto variabile, diciamo. Questo giustifica? Direi di no per carità, ma vederci altro secondo me vuol dire andare oltre al contesto, e non sarebbe ahimè più questo mondo. Di sicuro migliore, ma non questo mondo. Io però mi fermerei qui ad analizzare la faccenda Benatia, e ognuno può darci la lettura che crede, Resta il fatto che tutto quello che è avvenuto dopo, non lo ha cercato Benatia, è venuto perché Crozza ha pensato bene di offenderlo, oh lo ha offeso senza se e senza ma (potrei pure leggerci a pensare male marocchino Vs stupro...eh loro si che se ne intendono, o questa cosa non l'avete mai sentita o percepita?). Non si è limitato a fargli presente che dovrebbe stare attento alle parole, ha voluto andare ben oltre, ma non di poco. E Benatia ha risposto...con un commento che non avrebbe scritto, se non fosse stato preso in causa così pesantemente. Quindi ripeto Benatia può pure avere avuto torto a pronunciare quel "viol", seppure in un contesto di adrenalina, rabbia, ansia, e chi più ne ha ne metta (ma per molti sembrano dettagli questi, come se un calciatore dovesse sempre essere sul pezzo..un calciatore..vabbè), ma di fatto tutto il resto è farina del sacco di Crozza, ivi compresa la risposta indotta di Benatia. Credo sia un dovere del tifoso juventino, seppur a denti stretti, provare a "difendere" e "capire" il giocatore della propria squadra, tra l'altro stesso giocatore che non più tardi di un anno fa veniva insultato in diretta, e ancora non si è capito cosa cacchio successe, stesso giocatore che sembra essere tra l'altro parecchio volubile di fronte a ste cose, tanto che a Crotone non ha fatto una figura da par suo. Lo si dovrebbe appoggiare, come si fa in una famiglia, non cercare il pelo nell'uovo, tutto qui. 

 

Ti permetto tutto quello che vuoi, anche perché sei un ottimo utente

Tu però permettimi di farti notare che forse non hai una grande familiarità con la satira (anche d'oltreoceano), che non è un peccato mortale assolutamente, ma che (se ce l'hai) ti allena la mente ad un'elasticità per cui l'"offesa" diventa sempre molto relativa

Il concetto della satira non è tanto attaccare la persona, ma il potere in tutte le sue forme, tipo quello delle parole, tipo quello delle parole usate a vanvera.

Che Benatia non sia madrelingua e probabilmente non abbia gli stessi strumenti linguistici di un Crozza, non significa AFFATTO che non debba stare attento a quello che dice, e sapeva molto bene quello che stava dicendo. È un top calciatore. Rappresenta una società, uno stile, un brand famoso in tutto il mondo per certi atteggiamenti. E viene pagato fior fior di milioni per non sbroccare o lasciarsi andare anche a caldo (prova a rimanere ad alti livelli presentandoti alle interviste tipo Zenga arrabbiato, e vediamo quanto ci resti).

Quindi ha sbagliato, punto e basta. Mi riferisco adesso alla PRIMA uscita, quella in cui ha usato un termine fuori luogo.

DOPO non puoi cascare dal pero se un tizio che di mestiere fa SATIRA e quindi commenta in chiave comica o semplicemente critica i fatti della società in cui vive e che soprattutto gli interessano, usa quell'errore dialettico e te lo rivolge contro. A quel punto stai al gioco.

 

La satira non si prende gioco di Benatia, qui. Si prende gioco dell'aggressività di un'espressione ottusa. Che merita di essere messa in ridicolo o quantomeno in discussione. "Ti prendi tanto sul serio mentre usi questa parola sproporzionata al contesto? (mentre c'è gente che la violenza vera sa cosa significa) e allora vediamo qual è la tua reazione se io provo a giocare un po' con le parole e farti passare dall'altra parte", questo è il senso, l'ironia tipica di un certo tipo di satira.

Crozza avrebbe sbagliato se dalle parole fosse passato ai fatti. Ma gli risponde usando la sua stessa costruzione semantica, facendo di lui la vittima, proprio per fargli intuire quanto sia sgradevole sentirselo dire una volta che hai sperimentato il potere su di te (che sia quello della violenza fisica o di una parola che ne trasporta il significato).

 

Da un punto di vista strettamente tecnico, la battuta ha perfettamente un suo ruolo e una sua funzione, tipica anch'essa, che è pedagogica, (de)moralizzante e sovversiva. Il punto è che Crozza la serve così com'è, non la adorna e non la traveste di una qualche ambiguità intellettuale e quindi viene fuori una cosa che è leggermente detta meglio di uno sfottò da curva

Ma per cortesia, prima di continuare a usare le parole offese e insulto, ripassate una volta per tutte cosa sia la satira e riflettete se sia più importante "sentirsi offesi" o avere la possibilità di dire quello che si pensa, specialmente se serve a correggere un'uscita assolutamente discutibile e scomposta come quella che ha innescato tutto il circo (e non è di Crozza)

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26 minuti fa, -Majakovskij- ha scritto:

 

 

Il concetto della satira non è tanto attaccare la persona, ma il potere in tutte le sue forme, tipo quello delle parole, tipo quello delle parole usate a vanvera.

Ho rimarcato questa frase perche quello e' la satira e non la battuta contro chi il potere non lo rappresenta, quella al massimo e' comicita del momento su un bersaglio facile perche sa di avere l'appoggio di 3/4 della popolazione italiana.

Avesse avuto la stessa possibilita' nei riguardi di un giocatore del napoli o della roma se ne sarebbe guardato bene dal farla altro che satira contro il potere.

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29 minuti fa, -Majakovskij- ha scritto:

 

Ti permetto tutto quello che vuoi, anche perché sei un ottimo utente

Tu però permettimi di farti notare che forse non hai una grande familiarità con la satira (anche d'oltreoceano), che non è un peccato mortale assolutamente, ma che (se ce l'hai) ti allena la mente ad un'elasticità per cui l'"offesa" diventa sempre molto relativa

Il concetto della satira non è tanto attaccare la persona, ma il potere in tutte le sue forme, tipo quello delle parole, tipo quello delle parole usate a vanvera.

Che Benatia non sia madrelingua e probabilmente non abbia gli stessi strumenti linguistici di un Crozza, non significa AFFATTO che non debba stare attento a quello che dice, e sapeva molto bene quello che stava dicendo. È un top calciatore. Rappresenta una società, uno stile, un brand famoso in tutto il mondo per certi atteggiamenti. E viene pagato fior fior di milioni per non sbroccare o lasciarsi andare anche a caldo (prova a rimanere ad alti livelli presentandoti alle interviste tipo Zenga arrabbiato, e vediamo quanto ci resti).

Quindi ha sbagliato, punto e basta. Mi riferisco adesso alla PRIMA uscita, quella in cui ha usato un termine fuori luogo.

DOPO non puoi cascare dal pero se un tizio che di mestiere fa SATIRA e quindi commenta in chiave comica o semplicemente critica i fatti della società in cui vive e che soprattutto gli interessano, usa quell'errore dialettico e te lo rivolge contro. A quel punto stai al gioco.

 

La satira non si prende gioco di Benatia, qui. Si prende gioco dell'aggressività di un'espressione ottusa. Che merita di essere messa in ridicolo o quantomeno in discussione. "Ti prendi tanto sul serio mentre usi questa parola sproporzionata al contesto? (mentre c'è gente che la violenza vera sa cosa significa) e allora vediamo qual è la tua reazione se io provo a giocare un po' con le parole e farti passare dall'altra parte", questo è il senso, l'ironia tipica di un certo tipo di satira.

Crozza avrebbe sbagliato se dalle parole fosse passato ai fatti. Ma gli risponde usando la sua stessa costruzione semantica, facendo di lui la vittima, proprio per fargli intuire quanto sia sgradevole sentirselo dire una volta che hai sperimentato il potere su di te (che sia quello della violenza fisica o di una parola che ne trasporta il significato).

 

Da un punto di vista strettamente tecnico, la battuta ha perfettamente un suo ruolo e una sua funzione, tipica anch'essa, che è pedagogica, (de)moralizzante e sovversiva. Il punto è che Crozza la serve così com'è, non la adorna e non la traveste di una qualche ambiguità intellettuale e quindi viene fuori una cosa che è leggermente detta meglio di uno sfottò da curva

Ma per cortesia, prima di continuare a usare le parole offese e insulto, ripassate una volta per tutte cosa sia la satira e riflettete se sia più importante "sentirsi offesi" o avere la possibilità di dire quello che si pensa, specialmente se serve a correggere un'uscita assolutamente discutibile e scomposta come quella che ha innescato tutto il circo (e non è di Crozza)

Tutto vero ma ci sono stili di satira...

 

Se vuoi fare satira sull uso sproporzionato e fuori luogo che si fa della parola in generale:

 

- non vai sul personale

- non esageri: augurare a qualcuno di provare una cosa del genere é davvero troppo

- non usi quel linguaggio: "la prossima volta il fallo prova a prebderlo su per il c**o" (o una cosa del genere) é francamente troppo...é Offensivo...e lo é direttamente e sul personale

 

Benatia ha sbagliato...ma la prima fase é un errore non molto grave...é straniero e il termine stupro in effetti viene usato diversamente anvhe in molti libri nonostante la natura forte ed evocativa del termine e mi pare evidente non volesse mancare di rispetto a nessuno...(ricordiamo anche la prostituzione intellettuale di mou)

 

Ha sbagliato a reagire nella seconda fase....ma una cosa é evidente: CROZZA é stato davvero un imbecille.

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State facendo passare Crozza come una specie di mostro della satira....è solo un buffone che ha voluto attaccare la Juve attraverso un suo tesserato

 

Inviato dal mio SM-G930F utilizzando Tapatalk

 

 

 

 

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Adesso, The Ram ha scritto:

Ho rimarcato questa frase perche quello e' la satira e non la battuta contro chi il potere non lo rappresenta, quella al massimo e' comicita del momento su un bersaglio facile perche sa di avere l'appoggio di 3/4 della popolazione italiana.

Avesse avuto la stessa possibilita' nei riguardi di un giocatore del napoli o della roma se ne sarebbe guardato bene dal farla altro che satira contro il potere.

 

Eppure è sempre secondi tali schemi che si è evoluta la satira. Quando Bill Hicks attacca Reagan, attacca un pezzo grosso che è avversato da metà paese, quando Luttazzi attacca Berlusconi forse anche più di metà, oggi chi fa satira su Trump conta sul favore di 3/4 del paese intellettualmente sviluppato. Si attacca il potente in quanto tale, ogni tipo di satira è per inferenza a base populista, perché è il popolo è per definizione sottomesso alla sua autorità

Vogliamo trasporre e vedere come si infila in questo discorso il potere socio-economico degli Agnelli in Italia, di quello che la Juve rappresenta calcisticamente nel suo paese, nonché delle connotazioni culturali legati al Piemonte dei Savoia?

Il valore della satira è ricordarci che tutti sono attaccabili. Di prenderci meno sul serio, di ricordarci che non c'è nulla che presenti solo una facciata, che sia soltanto sacro. La satira dissacra, perché altrimenti ci sarebbe da dire solo zì badrone.

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5 minuti fa, Dex ha scritto:

Tutto vero ma ci sono stili di satira...

 

Se vuoi fare satira sull uso sproporzionato e fuori luogo che si fa della parola in generale:

 

- non vai sul personale

- non esageri: augurare a qualcuno di provare una cosa del genere é davvero troppo

- non usi quel linguaggio: "la prossima volta il fallo prova a prebderlo su per il c**o" (o una cosa del genere) é francamente troppo...é Offensivo...e lo é direttamente e sul personale

 

Benatia ha sbagliato...ma la prima fase é un errore non molto grave...é straniero e il termine stupro in effetti viene usato diversamente anvhe in molti libri nonostante la natura forte ed evocativa del termine e mi pare evidente non volesse mancare di rispetto a nessuno...(ricordiamo anche la prostituzione intellettuale di mou)

 

Ha sbagliato a reagire nella seconda fase....ma una cosa é evidente: CROZZA é stato davvero un imbecille.

 

Eterno equivoco

È una figurazione mentale, assimilabile a quella della reazione immediata del "sentirsi offeso" (istinto, infattil che precede la ragione) quella di proiettare su di sé e sulla propria esperienza personale l'immaginazione che la battuta scatena, perché in assenza di questi presupposti nessuno la degnerebbe di una riflessione (nessuno si interessa se non di ciò che lo colpisce personalmente).

Ma il punto è comprenderne l'effetto su te stesso e poi fare un passo indietro e accettarne il senso astratto, concettuale. È qui che, a seconda della battuta, a seconda degli ingredienti, a seconda della tecnica dell'autore, a seconda di quanto tu spettatore sia coinvolto in quel tipo di relazione contestuale, che si gioca la maturità e l'elasticità mentale, nell'essere in grado di guardarsi dentro e paventare la possibilità che tu magari non sia proprio un angioletto o che in ogni caso ci sia una contraddizione in quello che provi rispetto alla battuta. ed è terapeutico, perché, ripeto, ciò che offende ci offende nei pregiudizi.

Come diceva Wilde, se nessuno si offende, non hai detto niente.

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1 minuto fa, MaryJane ha scritto:

Maja ma non alzare il livello di Crozza paragonandolo alla gente oltreoceano. Io pure seguo i roast di comedy central e alcuni stand up comedians. Ma Crozza non è un satiro (xDDD). È un comico che ci prova. Male.

E se non sai fare un mestiere non farlo.

Sai fare le imitazioni fai quelle se non hai la capacità e i tempi comici per un monologo. Perché poi risulti offensivo invece che divertente.

 

No, ma non lo alzo (all'inizio del topic ho detto che non la sa neanche fare), sto descrivendo un concetto, perché dai commenti che ho letto non è tanto lo specifico ambito di interpretazione di Crozza a essere indigesto, quanto proprio gli elementi fondanti della satira

Ma se uno non sa fare bene una cosa, non vuol dire che non la stia comunque facendo

Io posso urinare su una tela e chiamarla arte, e se tu o 1000 altre persone non siete d'accordo sarà sempre arte, anche se la giudicherete fatta male, perché l'intenzione la definisce nella sua espressione e in alcuni elementi fondanti

Qui il tentativo può anche essere maldestro e mal calibrato, ma è comunque un tentativo chiaro che rientra negli elementi costitutivi della satira

Fatta bene/Fatta male incide poi sulla reazione, ma non è su quello che dovremmo comunque basarci per cassare in toto la possibilità di farla

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39 minuti fa, -Majakovskij- ha scritto:

 

Ti permetto tutto quello che vuoi, anche perché sei un ottimo utente

Tu però permettimi di farti notare che forse non hai una grande familiarità con la satira (anche d'oltreoceano), che non è un peccato mortale assolutamente, ma che (se ce l'hai) ti allena la mente ad un'elasticità per cui l'"offesa" diventa sempre molto relativa

Il concetto della satira non è tanto attaccare la persona, ma il potere in tutte le sue forme, tipo quello delle parole, tipo quello delle parole usate a vanvera.

Che Benatia non sia madrelingua e probabilmente non abbia gli stessi strumenti linguistici di un Crozza, non significa AFFATTO che non debba stare attento a quello che dice, e sapeva molto bene quello che stava dicendo. È un top calciatore. Rappresenta una società, uno stile, un brand famoso in tutto il mondo per certi atteggiamenti. E viene pagato fior fior di milioni per non sbroccare o lasciarsi andare anche a caldo (prova a rimanere ad alti livelli presentandoti alle interviste tipo Zenga arrabbiato, e vediamo quanto ci resti).

Quindi ha sbagliato, punto e basta. Mi riferisco adesso alla PRIMA uscita, quella in cui ha usato un termine fuori luogo.

DOPO non puoi cascare dal pero se un tizio che di mestiere fa SATIRA e quindi commenta in chiave comica o semplicemente critica i fatti della società in cui vive e che soprattutto gli interessano, usa quell'errore dialettico e te lo rivolge contro. A quel punto stai al gioco.

 

La satira non si prende gioco di Benatia, qui. Si prende gioco dell'aggressività di un'espressione ottusa. Che merita di essere messa in ridicolo o quantomeno in discussione. "Ti prendi tanto sul serio mentre usi questa parola sproporzionata al contesto? (mentre c'è gente che la violenza vera sa cosa significa) e allora vediamo qual è la tua reazione se io provo a giocare un po' con le parole e farti passare dall'altra parte", questo è il senso, l'ironia tipica di un certo tipo di satira.

Crozza avrebbe sbagliato se dalle parole fosse passato ai fatti. Ma gli risponde usando la sua stessa costruzione semantica, facendo di lui la vittima, proprio per fargli intuire quanto sia sgradevole sentirselo dire una volta che hai sperimentato il potere su di te (che sia quello della violenza fisica o di una parola che ne trasporta il significato).

 

Da un punto di vista strettamente tecnico, la battuta ha perfettamente un suo ruolo e una sua funzione, tipica anch'essa, che è pedagogica, (de)moralizzante e sovversiva. Il punto è che Crozza la serve così com'è, non la adorna e non la traveste di una qualche ambiguità intellettuale e quindi viene fuori una cosa che è leggermente detta meglio di uno sfottò da curva

Ma per cortesia, prima di continuare a usare le parole offese e insulto, ripassate una volta per tutte cosa sia la satira e riflettete se sia più importante "sentirsi offesi" o avere la possibilità di dire quello che si pensa, specialmente se serve a correggere un'uscita assolutamente discutibile e scomposta come quella che ha innescato tutto il circo (e non è di Crozza)

Ti ringrazio per il complimento, che contraccambio, ed anche per la spiegazione "tecnica". Si probabilmente hai ragione tu, con questa satira ho poco a che fare, andavo più d'accordo con quella di parecchi anni fa, forse troppi. Il mio, caro Maja, resta un semplice commento da tifoso, che cerca di provare a capire (in special modo se il giocatore in questione fa parte della squadra che ami) per quale cavolo di motivo sia stato attaccato così pesantemente. Come già sostenuto nel primo commento, ci sono migliaia di situazioni in cui, nel mondo del calcio, si va di molto fuori dalle righe (mettici dentro quello che vuoi in questo "fuori dalle righe") che non giustifica assolutamente le frasi dette, ma che sono all'ordine del giorno. Negarlo è impossibile. E ti assicuro che 40 anni passati tra campo e dirigenza, mi hanno fatto vedere, e sentire, di tutto e di più. Chiaramente noi non abbiamo le tv e mille microfoni che ci riprendono e ci ascoltano, ma sarebbe stato caruccio sentire anche le nostre opinioni in determinate situazioni delle migliaia partite giocate. Il calcio è calcio, dalla terza categoria alla champions, in questo mondo si va oltre, da sempre. Non tenerne conto anche in questo caso [lo dirò fino alla morte che quella benedetta parola si presta anche ad altri significati nella lingua madre (anche se di sicuro il senso di era quello) e cmq di certo (sempre visto l'ambiente di cui sopra) non c'era nessun riferimento alla realtà] onestamente mi sa di ricerca di pelo nell'uovo e basta. Tant'è che il giocatore non è stato nemmeno multato dalla società, la stessa che per principio come dici tu, tra brand, etica, stile e aggiungi tutto quello che vuoi, dovrebbe "insegnarti" a comportarti sempre come si deve. Forse non sarà un insulto, quello di Crozza, posso concederti che nei meandri della tua ottima spiegazione, arrivi a spiegarmi questo, ma cosa vuoi che ti dica, per me ci assomiglia molto, e di fatto ha innescato un altro insulto. Ma ad ogni modo tutta sta pappardella per dire cosa, che ammesso e non concesso, Benatia sia andato oltre, è così difficile andare oltre anche per il tifoso e provare a difenderlo, a discapito di un corretto politicamente che ha francamente rotto le palle? Poi vorrei sapere che ne pensi anche del fatto che questo giocatore si porta dietro da un anno una bella offesa in diretta TV, senza che nessuno abbia voluto minimamente andare a fondo? E senza che si sia sollevato tutto sto polverone. Io Maja vedi..vorrei solo facessimo fronte comune sempre a prescindere, non siamo migliori delle altre tifoserie se andiamo alla ricerca dei puntini, a differenza di quanto noi lo si creda invece. Questo ovviamente è un mio pensiero personalissimo sia chiaro, oltretutto detto da uno che delle trasmissioni di Crozza non ha mai visto nulla, nemmeno per sbaglio, e quindi giustamente può non arrivarci a pieno a capire sta "comicità" (si perché alla fine satira o non satira, si vuol far ridere, magari amaro, ma ridere...se non ride nessuno di comico non c'è una beata fava). 

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48 minuti fa, -Majakovskij- ha scritto:

 

Eppure è sempre secondi tali schemi che si è evoluta la satira. Quando Bill Hicks attacca Reagan, attacca un pezzo grosso che è avversato da metà paese, quando Luttazzi attacca Berlusconi forse anche più di metà, oggi chi fa satira su Trump conta sul favore di 3/4 del paese intellettualmente sviluppato. Si attacca il potente in quanto tale, ogni tipo di satira è per inferenza a base populista, perché è il popolo è per definizione sottomesso alla sua autorità

Vogliamo trasporre e vedere come si infila in questo discorso il potere socio-economico degli Agnelli in Italia, di quello che la Juve rappresenta calcisticamente nel suo paese, nonché delle connotazioni culturali legati al Piemonte dei Savoia?

Il valore della satira è ricordarci che tutti sono attaccabili. Di prenderci meno sul serio, di ricordarci che non c'è nulla che presenti solo una facciata, che sia soltanto sacro. La satira dissacra, perché altrimenti ci sarebbe da dire solo zì badrone.

Eh beh immagino quanto Benatia incarni il potere e il sistema oppressivo.

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4 minuti fa, Ettore Press ha scritto:

Ti ringrazio per il complimento, che contraccambio, ed anche per la spiegazione "tecnica". Si probabilmente hai ragione tu, con questa satira ho poco a che fare, andavo più d'accordo con quella di parecchi anni fa, forse troppi. Il mio, caro Maja, resta un semplice commento da tifoso, che cerca di provare a capire (in special modo se il giocatore in questione fa parte della squadra che ami) per quale cavolo di motivo sia stato attaccato così pesantemente. Come già sostenuto nel primo commento, ci sono migliaia di situazioni in cui, nel mondo del calcio, si va di molto fuori dalle righe (mettici dentro quello che vuoi in questo "fuori dalle righe") che non giustifica assolutamente le frasi dette, ma che sono all'ordine del giorno. Negarlo è impossibile. E ti assicuro che 40 anni passati tra campo e dirigenza, mi hanno fatto vedere, e sentire, di tutto e di più. Chiaramente noi non abbiamo le tv e mille microfoni che ci riprendono e ci ascoltano, ma sarebbe stato caruccio sentire anche le nostre opinioni in determinate situazioni delle migliaia partite giocate. Il calcio è calcio, dalla terza categoria alla champions, in questo mondo si va oltre, da sempre. Non tenerne conto anche in questo caso [lo dirò fino alla morte che quella benedetta parola si presta anche ad altri significati nella lingua madre (anche se di sicuro il senso di era quello) e cmq di certo (sempre visto l'ambiente di cui sopra) non c'era nessun riferimento alla realtà] onestamente mi sa di ricerca di pelo nell'uovo e basta. Tant'è che il giocatore non è stato nemmeno multato dalla società, la stessa che per principio come dici tu, tra brand, etica, stile e aggiungi tutto quello che vuoi, dovrebbe "insegnarti" a comportarti sempre come si deve. Forse non sarà un insulto, quello di Crozza, posso concederti che nei meandri della tua ottima spiegazione, arrivi a spiegarmi questo, ma cosa vuoi che ti dica, per me ci assomiglia molto, e di fatto ha innescato un altro insulto. Ma ad ogni modo tutta sta pappardella per dire cosa, che ammesso e non concesso, Benatia sia andato oltre, è così difficile andare oltre anche per il tifoso e provare a difenderlo, a discapito di un corretto politicamente che ha francamente rotto le palle? Poi vorrei sapere che ne pensi anche del fatto che questo giocatore si porta dietro da un anno una bella offesa in diretta TV, senza che nessuno abbia voluto minimamente andare a fondo? E senza che si sia sollevato tutto sto polverone. Io Maja vedi..vorrei solo facessimo fronte comune sempre a prescindere, non siamo migliori delle altre tifoserie se andiamo alla ricerca dei puntini, a differenza di quanto noi lo si creda invece. Questo ovviamente è un mio pensiero personalissimo sia chiaro, oltretutto detto da uno che delle trasmissioni di Crozza non ha mai visto nulla, nemmeno per sbaglio, e quindi giustamente può non arrivarci a pieno a capire sta "comicità" (si perché alla fine satira o non satira, si vuol far ridere, magari amaro, ma ridere...se non ride nessuno di comico non c'è una beata fava). 

 

Credo che sia una zoppìa che nel mondo del calcio (fra i più ineducati) ma non solo in quello, si sente particolarmente quella di una mancanza culturale in tal senso

La nostra comicità o comunque la nostra capacità critica è ancorata a vecchissimi cliché che non hanno dovuto nemmeno faticare per essere integrati dalla moda del politically correct, e infatti abbiamo un livello talmente infimo e livellato che non appena uno esce dal coro, non ne vale la pena

Ma allo stesso tempo parlo di zoppìa perché quelle stesse logiche che come paese ci tengono a mollo in una morale stantia e bigotta sono condotte da chi in questo paese ha sempre fatto la voce grossa impartendo lezioni di bon ton e ipocrisia quando poi manda nei suoi canali gente che ha tutto l'interesse a schierarsi solo da una parte

Io difendo l'esistenza della parte nobile della satira, non di chi la subordina a interessi padronali, da noi quello che manca è la vera libertà, e questo è vero sia perché chi deve giudicare senza condizionamenti (siamo il paese dei sospetti), sia per chi deve provare a fornirti una visione diversa delle cose. Probabilmente i veri artisti della satira in italia sono quattro gatti che fanno la fame, così come altrove fanno decenni di gavetta prima di potersi meritare le grandi platee, ma lì una sorta di meritocrazia in fondo c'è, e apprezzano questa forma culturale. Anche lì, si possono sentire battute sui Black Sox o su quanto facciano schifo i Bulls o i Knicks, e la gente ne ride. Amen, senza farne un romanzo d'appendice...

 

Oh per il resto, non è che cerco i puntini per essere meglio delle altre tifoserie (se non incidentalmente), io come tifoso Juventino sono tifoso di una maglia e voglio che mi rappresenti, tutto qua. Non ragiono in termini di "noi e loro", però. Quando hai capito questo, puoi aver cose da spartire con qualunque schieramento e paradossalmente averne poche con quelli del tuo stesso schieramento. Le morali di massa le respingo totalmente, da qualunque parte provengano, specialmente se pretendono di insegnarmi il mestiere di juventino

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13 minuti fa, The Ram ha scritto:

Eh beh immagino quanto Benatia incarni il potere e il sistema oppressivo.

 

Benatia no. La parola "stupro" di potente e oppressivo ha parecchio.

Quando capite che Benatia c'entra solo perché la parola è uscita a lui, fate un fischio

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1 minuto fa, -Majakovskij- ha scritto:

 

Benatia no. La parola "stupro" di potente e oppressivo ha parecchio.

Quando capite che Benatia c'entra solo perché la parola è uscita a lui, fate un fischio

Ma quello e' ovvio !

L'avesse detta Inzigne di certo non sarebbe stata ripresa da nessuno ( come direbbe mamozio capisc a me  sefz )

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29866 messaggi
3 minuti fa, The Ram ha scritto:

Ma quello e' ovvio !

L'avesse detta Inzigne di certo non sarebbe stata ripresa da nessuno ( come direbbe mamozio capisc a me  sefz )

 

Ho capito il concetto .asd 

Ma posso dirti che mi sembra un modo di pensare piuttosto sballato?

Ci si lamenta di una battuta che va sul personale, ma poi non si ha alcun problema a incasellare per gravità uno stesso fatto a seconda che lo abbia detto X o Y, cioè in base a ragionamenti ad personam

Crozza è probabilmente non juventino, lavora in un contesto che probabilmente non ha nulla di Juventino, l'italia è un paese a metà non juventino e contro la juventus, ma non ha nessuna importanza, è solo il suo punto di vista (e di chi la pensa come lui), perché ha così tanta importanza? Perché ha così tanta importanza che siano ALTRI a dover dire quello che pensi TU?

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Joined: 22-May-2010
7549 messaggi
1 ora fa, -Majakovskij- ha scritto:

 

Ho capito il concetto .asd 

Ma posso dirti che mi sembra un modo di pensare piuttosto sballato?

Ci si lamenta di una battuta che va sul personale, ma poi non si ha alcun problema a incasellare per gravità uno stesso fatto a seconda che lo abbia detto X o Y, cioè in base a ragionamenti ad personam

Crozza è probabilmente non juventino, lavora in un contesto che probabilmente non ha nulla di Juventino, l'italia è un paese a metà non juventino e contro la juventus, ma non ha nessuna importanza, è solo il suo punto di vista (e di chi la pensa come lui), perché ha così tanta importanza? Perché ha così tanta importanza che siano ALTRI a dover dire quello che pensi TU?

Ma io manco so chi e' questo eh .asd

Per me puo recitare in giapponese pure e fare le battute su chi gli pare.

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Joined: 21-Nov-2011
22096 messaggi

Crozza e la satira sono 2 entita distinte. Un incapace assorto alla ribalta come la Luttazzi Dandini e molti altri perche' giullari di corte che fanno comodo al Pd.

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Joined: 25-Nov-2006
1091 messaggi

...alla fine, Crozza (che mi sta pure simpatico), ha capito che parlando della Juve avrebbe comunque attirato qualche simpatia su di se (in fondo i tifosi delle altre squadre, tifano per la loro squadra e contro di noi, a volte in ordine inverso....).

Su Buffon non voleva sparare perchè già lo avevano fatto in molti, allora ha fatto il sofisticato e ha attaccato Benatia. Il quale, secondo me, ha fatto bene a rispondere, per un semplice motivo:  Crozza ha esagerato. Possiamo poi stare a parlare una vita sul fatto che abbia esagerato, ma memore anche dell'offesa che Benatia ha subito da quelli della rai, alla fine non mi sento di criticarlo più di tanto.

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