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Ciak Juve - Il recap video e I tabelloni dei match 2018/19

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Dybala_2017.jpg

 

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Stagione Agonistica 2018/19

 

- UEFA Champions League

- Serie A TIM

- TIM Cup

- Supecoppa TIM

- Amichevoli

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verde.png     /// -  Amichevole

 

CAMPO "JUVENTUS TRAINING CENTER"- Torino, sabato 14/07/2018

 

 

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   JUVENTUS - CHISOLA 4-0
 

 

Nella prima sgambata della stagione 2018/19, la Juventus si è imposta per 4-0 sui dilettanti del Chisola. Poco meno di un'ora a ritmi blandi per la squadra di Massimiliano Allegri, con il primo gol stagionale firmato da uno dei gioielli di questa campagna acquisti, ovvero Emre Can. Alla Continassa maglie d'allenamento per i bianconeri, che hanno schierato tra i big Rugani e Chiellini al centro, ai lati l'altro nuovo arrivo Cancelo a destra e Alex Sandro a sinistra, centrocampo composto da Emre Can, Pjanic e Marchisio più alcuni giovani come Kastanos, Beltrame e Clemenza in campo. Il primo gol è di Emre Can, abile in tap in dopo respinta del portiere del Chisola su tiro da fuori di Pjanic.

Raddoppio con modalità simili per Kastanos, dopo una buona incursione di Marchisio stoppata dall'estremo difensore dei dilettanti. Il terzo gol è su azione da corner di Alex Sandro, bravo a sbucare sul secondo palo dopo una sponda di Beltrame. Chiude nel finale Luca Clemenza per il 4-0 definitivo. Da segnalare una rete annullata per fuorigioco a Beltrame.

 

https://www.tuttojuve.com/primo-piano/live-continassa-emre-can-sigla-il-primo-gol-stagionale-poi-kastanos-alex-sandro-e-clemenza-firmano-il-4-0-sul-chisola-430130

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verde.png     /// -  Amichevole (International Champions Cup 1° giornata)

 

STADIO "LINCOLN FINANCIAL FIELD"- Philadelphia, giovedì 26/07/2018

 

 

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   JUVENTUS - BAYERN MÜNCHEN 2-0

 

 

La Juve inizia alla grande la tournée americana, superando 2-0 il Bayern Monaco al Lincoln Financial Field di Philadelphia, nella prima gara dell'International Champions Cup. Most Valuabel Player, come dicono da queste parti, ovvero il migliore della gara, è Andrea Favilli, che con una doppietta siglata in otto minuti, tra il 32' e il 40' del primo tempo, regala il successo ai bianconeri, che onorano così, nel miglior modo possibile, la memoria di Sergio Marchionne, ricordato con un minuto di silenzio prima della gara e con il lutto al braccio portato dagli uomini di Allegri.

 

FAVILLI SHOW

Fin dall'inizio si capisce che Favilli è in giornata, visto che c che costringe subito Ulreich a deviare in angolo un potente diagonale destro. Il giovane attaccante è l'ultimo terminale offensivo di un tridente assolutamente inedito, completato da Bernardeschi e Cancelo, schierato da Allegri in avanti per ovviare alle assenze in avanti.

La freschezza delle punte bianconere non spaventano il Bayern, che risponde immediatamente con i tentativi di Ribery e Zylla e Gnabry, neutralizzati da Perin, La Juve però regge, gioca con personalità e crea i pericoli maggiori, con la punizione di Pjanicè soprattutto com la combinazione tra Favilli, Cancelo e Alex Sandro che porta al tiro il brasiliano, deviato sull'esterno della rete. Quando poi al 32' Marchisio approfitta di un'incertezza della difesa e recupera palla sulla fascia sinistra, arriva il vantaggio firmato da Favilli, che si fionda al centro dell'area arrivando con perfetto tempismo sull'assist del Principino e fulminando Ulreich con un rasoterra imparabile.

Per l'attaccante bianconero è una serata magica, perché dopo altri otto minuti è di nuovo protagonista, quando scatta in posizione regolare sul lungo lancio di Alex Sandro, si presenta davanti a Ulreich, lo supera con la freddezza di un veterano e manda la Juve al riposo sul 2-0.

 

GIOVENTU' E PERSONALITA'

Nella ripresa il Bayern prova a reagire, Kovac cambia tutti gli uomini di movimentoe in effetti la pressione aumenta: al 12' i bavaresi hanno una doppia occasione ghiottissima, ma prima Perin riesce a chiudere in uscita bassa su Wriedt, poi Woo-Yeong spreca grossolanamente, calciando a lato nonostante la porta spalancata. Allegri spalma invece le sostituzioni e tra i nuovi entrati c'è anche Caldara che bagna il suo esordio in bianconero con un'ottima chiusura che impedisce a Wriedt di deviare in porta da due passi. Negli ultimi venti minuti, dal centrocampo in su, per la Juve ci sono in campo solo i più giovani, che avranno meno esperienza, ma non difettano di qualità e talento e regalano qualche spunto notevole, come quello che porta Kastanos al tiro dalla distanza: la conclusione non impegna Ulreich, ma lo sviluppo dell'azione in velocità, strappa gli applausi del pubblico americano. Soprattutto i ragazzi terribili di Allegri riescono a respingere i tentativi dei tedeschi, sempre meno convintinei loro tentativi, nonostante qualche iniziativa di Coman, e regalano alla Juve il primo successo dell'International Champions Cup e della stagione.

 

JUVENTUS-BAYERN MONACO 2-0

RETI: Favilli 32' e 40' pt

JUVENTUS
Perin (26' st Pinsoglio); De Sciglio, Rugani (9' st Caldara), Chiellini (9' st Barzagli), Alex Sandro; Marchisio (1' st Fernandes), Pjanic (26' st Kastanos), Emre Can (44' pt Fagioli); Cancelo (26' st Macek), Favilli (9' st Beltrame), Bernardeschi (14' st Pereira)
A disposizione: Szczesny, Del Favero, Benatia, Beruatto, Di Pardo, Khedira, Clemenza
Allenatore: Allegri

BAYERN MONACO
Ulreich (37' st Hoffman); Johansson (1' st Rafinha), Stanisic (1' st Richards), Javi Martinez (37' pt Alaba), Bernat (1' st Meier); Zylla (1' st Woo-Yeong), Shabani (1' st Zaiser), Will (1' st Renato Sanches); Gnabry (1' st Coman), Wagner (1' st Wriedt), Ribery (1' st Robben)
A disposizione: Fruechtl, Batista-Meier, Zaiser, Zirkzee, 
Allenatore: Kovac

AMMONITI: 16' pt Chiellini

ARBITRO: Penso (USA)

 

 

http://www.juventus.com/it/news/news/2018/juventus-bayern-monaco-2-0-a-philadelphia-e-favilli-show.php

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verde.png     /// -  Amichevole (International Champions Cup 2° giornata)

 

STADIO "RED BULL ARENA"- New York, sabato 28/07/2018

 

 

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   BENFICA - JUVENTUS 1-1 (2-4 rig.)

 

 

Due grandi gol, di Grimaldo e di Clemenza, lasciano il segno sulla seconda gara “americana” della Juve, vinta dai bianconeri ai rigori al termine di un'ottima prova. Nella sfida contro il Benfica, giocata alla Red Bull Arena di Harrison, in New Jersey, gli uomini di Allegri appaino anche più pimpanti rispetto alla prima uscita contro il Bayern, specie nella ripresa, quando bombardano Odysseas nei primi minuti senza successo e sfiorano la vittoria più volte, ben prima dei tiri dagli undici metri.

 

EQUILIBRIO ASSOLUTO

Contro i lusitani Caldara firma la sua prima gara da titolare al fianco di Chiellini. Allegri schiera un 4-4-1-1, in cui Marchisio agisce qualche metro avanti ai centrocampisti, supportando Favilli, unica punta di ruolo. Il Benfica è più avanti con la preparazione, dovendo affrontare i preliminari di Champions e ha una proprietà di palleggio notevole: la prima occasione del match è per Savio, che aggancia in area un lungo lancio di Pizzi, ma calcia debolmente, senza impensierire Szczesny. Ben più pericolosa l'immediata risposta bianconera, con il cross basso di Cancelo e l'inserimento di Marchisio, che arriva sul pallone con un attimo di ritardo e non riesce a inquadrare la porta dal dischetto del rigore. I ritmi si abbassano abbastanza in fretta, anche perché la temperatura non aiuta, ma la gara rimane piacevole, anche se l'unica altra opportunità del primo tempo è per Fernandes, che ruba palla a Caldara, parte in velocità e conclude a lato.

 

MEGLIO LA JUVE, MA GRIMALDO COLPISCE

Più vivace l'avvio di ripresa con Cancelo, spostato a sinistra sulla linea dei centrocampisti dopo il valzer di sostituzioni nell'intervallo, che cerca un tiro a giro dal vertice dell'area, sparando alto di poco. È una Juve decisamente più pimpante e Odysseas ha il suo da fare per respingere i tentativi di dopo lo spunto di Khedira, Favilli e Cancelo. È ancora Khedira avere un'ottima occasione, grazie all'intuizione di Bernardeschi che lo libera in area, ma il tentativo di pallonetto è intercettato dal portiere portoghese. Il Benfica non si vede molto, ma ha l'esperienza per sfruttare le poche occasioni che i bianconeri concedono. E quando Grimaldo ha a disposizione un calcio piazzato dai venti metri non si fa pregare e batte Perin, in campo nella ripresa al posto di Szczesny, infilando sotto l'incrocio.

 

CAPOLAVORO DI CLEMENZA

È un gran bel gol, ma è ancora meglio il capolavoro di Clemenza al 39' con cui a Juve, già vicina al pareggio con un colpo di testa di Benatia sulla traversa, raddrizza la gara.

L'ex Primavera, appena entrato in area dalla destra, lascia partire un siluro terra-aria che si abbassa all'ultimo, scheggiando il montante e infilandosi nell'angolo opposto. All'ultimo minuto di gara i bianconeri sfiorano anche il gol vittoria con il colpo di testa di Alex Sandro, messo in angolo da Odysseas, e con un altro tentativo di Clemenza, che alza troppo la mira incrociando il sinistro in corsa. Si va così ai rigori, dal dischetto i bianconeri sono infallibili e la seconda, meritata vittoria di questa tournée americana è in cassaforte.

 

BENFICA-JUVENTUS 3-5 (1-1 d.t.r.)

RETI: 20' st Grimaldo, Clemenza 39' st
RIGORI: Parks gol, Fagioli gol, Oliveira palo, Emre Can gol, Samaris gol, Beltrame gol, Felix parato, Alex Sandro gol

 

BENFICA

Odysseas; Almeida (22' st Ebuehi), Conti, Jardel (1' st Dias), Grimaldo (22' st Ribeiro); Pizzi (1' st Semedo), Fejsa (22' st Parks), G. Fernandes (38' st Samaris); Salvio (22' st Silva), Ferreira (41' pt Castillo, 22' st Oliveira), Cervi (22' st Felix)
A disposizione: Svilar, Varela, Luisao, Lopez, Zivkovic, Lema, Seferovic
Allenatore: Rui Vitoria

JUVENTUS
Szczesny (1' st Perin); Cancelo (17' st Fagioli), Caldara (17' st Barzagli), Chiellini (1' st Rugani), Beruatto (1' st Alex Sandro); Bernardeschi (27' st Clemenza), Khedira (17' st Benatia) , Pjanic (1' st Emre Can), Pereira (1' st De Sciglio); Marchisio (17' st Fernandes), Favilli (17' st Beltrame)
A disposizione: Pinsoglio, Del Favero, Macek, Kastanos, Di Pardo
Allenatore: Allegri

ARBITRO: Rivero
ASSISTENTI: Dunn, Sicaju
QUARTO UFFICIALE: Breckner

AMMONITI: 37' st Parks

 

 

http://www.juventus.com/it/news/news/2018/benfica-juve-3-5--i-bianconeri-vincono-ai-rigori.php

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verde.png     /// -  Amichevole (MLS All Star Game)

 

STADIO "MERCEDES-BENZ STADIUM"- Atlanta, giovedì 02/08/2018

 

 

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   MLS ALL-STARS - JUVENTUS 1-1 (3-5 rig.)

 

 

 

La Juventus centra un altro successo, il terzo su altrettante partite, di questa tournée americana, superando l'MLS All Star ai calci di rigore. Nello splendido Mercedez-Benz Stadium di Atlanta, lo spettacolo è più godibile nel primo tempo, quando, non a caso, arrivano le reti di Favilli e di Martinez che fissano il punteggio sull'1-1 con cui si chiuderanno i tempi regolamentari. La ripresa è condizionata dalle tante sostituzioni, ma permette comunque di apprezzare una condizione degli uomini di Allegri in crescita, oltre alla personalità dei giocatori più giovani, che in queste gare stanno mostrando qualità notevoli non solo dal punto di vista tecnico.


MARTINEZ RISPONDE A FAVILLI
Lo spettacolo che introduce la gara, con l'enorme maxischermo circolare sul quale si alternano i volti dei giocatori all'annuncio delle formazioni, vale da solo il prezzo del biglietto, ma anche la partita si fa apprezzare. Tra i bianconeri, che sfoggiano per la prima volta la terza maglia di questa stagione, il più attivo nei primi minuti è Bernardeschi, che impegna Guzan con due tentativi dalla distanza, il più letale è ancora una volta Favilli: dopo la doppietta rifilata al Bayern Monaco ecco al 21' il perfetto stacco di testa sul cross di Pereira che vale il suo terzo gol di questa tournée. Il vantaggio dura poco però perché gli americani attaccano, magari senza troppo ordine, ma con buona intensità e al 28', dopo l'ottimo intervento di Szczesny sulla sventola da fuori di Almiron, Piatti rimette in pezzo il pallone che Martinez deve solo spingere nella porta ormai sguarnita.


GIOVINCO, CHI SI RIVEDE!
L'autore del gol del pareggio fa parte del primo giro di sostituzioni deciso da Tata Martino alla mezz'ora e lascia il posto a una vecchia conoscenza: Sebastian Giovinco regala maggior velocità e più tecnica all'attacco degli americani ed è dal suo piede che parte il cross per Braco, messo in angolo da Szczesny con un tuffo spettacolare che permette ai bianconeri di chiudere il primo tempo sull'1-1.


ANCORA RIGORI, BIANCONERI INFALLIBILI
La ripresa è meno brillante, anche perché iniziano le sostituzioni e Tata Martino esaurisce addirittura i cambi al quarto d'ora. Tra i bianconeri si mette in luce il giovanissimo Fagioli, con due conclusioni dalla distanza, entrambe neutralizzate da Steffen, mentre tra gli americani il più pericoloso è Valeri, che viene però “murato” per due volte, la seconda addirittura sulla linea, dall'ottimo Benatia. Il punteggio non si sblocca più e si va, come contro il Benfica qualche giorno fa, ai calci di rigore. E come contro i portoghesi dal dischetto i bianconeri sono infallibili, mentre Wright-Phillips spedisce il suo tiro sul palo. E così De Sciglio, con il suo gol, può regalare alla squadra di Allegri la terza vittoria su altrettante gare.


MLS ALL STAR-JUVENTUS 4-6 (1-1 d.t.r)

 

RETI: Favilli 21' pt, 26' pt


SEQUENZA RIGORI: Fagioli gol , Zusi, gol Beltrame gol, Yotun gol, Kastanos gol, Valeri gol, Fernandes gol, Wright Phillips palo, De Sciglio gol

 

MLS ALL STAR

Guzan (1' st Steffen); Murillo (1' st Zusi), Ciman (1' st Hedges), Calvo (32' pt Davies, 16' st Yotun), Long (16' st Parkhurst); Adams (32' pt Dos Santos, 16' st Zahibo), Ring (1' st Sanchez); Piatti (32' pt Barco, 16' st Quintero), Almiron (1' st Valeri), Vela (1' st Elis); Martinez (32' pt Giovinco, 16' st Wright-Philllips)
Allenatore: Martino


JUVENTUS
Szczesny (1' st Perin); Cancelo (28' st Di Pardo), Rugani, Barzagli (1' st Benatia), Alex Sandro (1' st De Sciglio); Khedira (1' st Fernandes), Pjanic (1' st Kastanos), Emre Can (1' st Clemenza); Bernardeschi (1' st Fagioli), Favilli (1' st Beltrame), Pereira (16' st Beruatto)
A disposizione: Pinsoglio, Del Favero, Chiellini, Marchisio, Macek
Allenatore: Allegri

 

ARBITRO: Sibiga


AMMONITI: 43' pt Pjanic, 43' st Fernandes

 

 

http://www.juventus.com/it/news/news/2018/mls-all-star-game-vince-la-juve.php

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VERY_HIGH.gif     /// -  Amichevole (International Champions Cup 3° giornata)

 

STADIO "FEDEXFIELD"- Landover, domenica 04/08/2018

 

 

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REAL MADRID - JUVENTUS 3-1

 

 

La tournée americana della Juventus si chiude con una sconfitta. Al FedExField di Landover, in Meryland, si impone in Real Madrid, con uno scatenato Asensio che decide la gara in avvio ripresa con un uno-due micidiale, dopo che i bianconeri erano passati in vantaggio nel primo tempo grazie all'autorete di Carvajal e erano stati raggiunti sul pareggio da Bale.


CARVAJAL SBAGLIA, VANTAGGIO JUVE
L'assenza di Ronaldo, in questi giorni al lavoro a Torino con i reduci dalle ultime fasi del Mondiale, toglie alla sfida il grande ex, ma non il fascino che una partita simile, per quanto amichevole, sa emanare. E poi, quanto a ex c'è Khedira, che con Pjanic e Marchisio controlla le operazioni a centrocampo, mentre in avanti agiscono Cancelo, Favilli e Bernardeschi. I ritmi non sono elevatissimi e il Real ne approfitta per mantenere il possesso palla, ma la Juve, quando attacca, è più convita e sfrutta bene le fasce, specie la corsia di sinistra. Proprio da quella parte, Cancelo, liberato da una magnifica intuizione di Bernardeschi, lascia partire un traversone basso che Carvajal tocca in modo maldestro, spedendo il pallone nella propria porta e “firmando” il vantaggio bianconero.


BALE, UN SILURO PER IL PAREGGIO
Gli spagnoli continuano a far girare palla, ma la pressione non è irresistibile e per buona parte del primo tempo produce solo un sinistro alto di Bale e un rasoterra di Kross, a lato. A forza di insistere però le Merengues trovano lo spiraglio per passare: al 39' Bale approfitta di un'incertezza della retroguardia bianconera in fase di ripartenza, riconquista palla al limite e spara un sinistro imparabile nell'angolino. Si va al riposo sull'1-1, anche grazie a Szczesny che, pochi minuti dopo il pareggio spagnolo, vola a deviare in angolo un potente diagonale di Reguilon e blocca ancora un calcio di punizione di Bale.


ASENSIO, UNO-DUE MICIDIALE
La Juve inizia la ripresa cambiando solo Khedira con Fagioli, mentre Lopetegui opera ben cinque sostituzioni e dopo appena due minuti, i neo entrati Vinicius e Asensio confezionano il vantaggio dei Blancos, grazie alla discesa sulla sinistra del primo e il tocco sotto porta del secondo. Passano pochi minuti e Asensio colpisce ancora, ricevendo questa volta dalla destra, superando Benatia in dribbling e battendo Szczesny con una conclusione centrale che il portiere bianconero riesce solo a toccare. La Juve prova a rispondere con Cancelo, servito da un'ottimo lancio di Marchisio, ma il nuovo entrato Lunin si oppone al diagonale del portoghese. Anche Chiellini, liberato in area da una punizione intelligente di Pjanic, ha un'ottima occasione: il controllo però non è impeccabile e la conclusione termina sul fondo. I bianconeri devono stare attenti alla rapidità delle ripartenze avversarie, ma ora aumentano la pressione, nonostante l'inevitabile girandola di sostituzioni e sfiorano il gol con la punizione di Bernardeschi, respinta da Lunin. Il forcing della squadra di Allegri si sviluppa sino agli ultimi minuti di gara, ma anche la fortuna non aiuta e il destro di Bernardeschi, ancora su punizione, si stampa in pieno sulla traversa. Si chiude così lo Juventus Summer Tour 2018. Ora il rientro in Italia e, dalla prossima settimana, inizia in countdown verso la festa di Villar Perosa del 12 agosto e verso una nuova, entusiasmante stagione.
 
 
REAL MADRID-JUVENTUS 3-1

 

RETI: Carvajal (aut) 12' pt, Bale 39' pt, Asensio 2' e 11' st

 

REAL MADRID
Navas (19' st Lunin); Carvajal (1'st Odriozola), Nacho, Sanchez (32' st Leon), Reguilon; Kroos (1' st Llorente), Valverde (32' st Odegaard); Bale (1' st Vinicius) , Isco (1' st Vasquez), Ceballos (19' st Mayoral); Benzema (1' st Asensio)
A disposizione: Casilla, Zidane, Vallejo, Ramos, Theo, Quezada, Lopez, De La Fuente, Seoane, Rodriguez, Feuillasier, De Tomas
Allenatore: Lopetegui

 

JUVENTUS
Szczesny (18' st Perin); De Sciglio, Benatia (18' st Rugani), Chiellini (26' st Barzagli), Alex Sandro; Khedira (1' st Fagioli), Pjanic (26' st Fernandes), Marchisio; Bernardeschi, Favilli, (18' st Pereira) Cancelo
A disposizione: Pinsoglio, Del Favero, Beruatto, Di Pardo Emre Can, Kastanos, Macek, Clemenza, Beltrame
Allenatore: Allegri

 

ARBITRO: Sibiga

 

AMMONITI: 6' pt Benatia, 33' pt Alex Sandro, 36' st Reguilon

 

 

http://www.juventus.com/it/news/news/2018/real-madrid-juventus--match-report.php

 

 

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STADIO "G. SCIREA"- Villar Perosa (To), domenica 12/08/2018

 

 

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JUVENTUS a - JUVENTUS b 5-0

 

 

 

Gli ingredienti sono sempre gli stessi: sorrisi, entusiasmo, la voglia di festeggiare ancora una volta quanto fatto lo scorso anno e allo stesso tempo quella di ripartire, per una stagione che è dietro l'angolo.

Sono gli ingredienti di una kermesse unica, fuori dal tempo, nella quale storia, passione, presente e futuro si mescolano. Sono gli ingredienti di Villar Perosa, che ha vissuto la sua edizione 2018 davanti a un pubbico in festa.


CHE SPETTACOLO!
Non sono ancora passati 5 minuti e le porte del campo sportivo "Scirea" di Villar hanno già tremato 2 volte: al 1', grazie alla conclusione di Douglas Costa, e al 4' con la gran risposta di Nicolussi Caviglia che si stampa sulla traversa. 

 

Il pubblico si spella le mani per le giocate dei bianconeri, dei campioni conosciuti e amati e di quelli arrivati da poco. Attendono i gol, e sono accontentati dopo 8 minuti, direttamente dai piedi del nostro nuovo numero 7, Cristiano Ronaldo, che raccoglie una gemma di Bernardeschi dalle retrovie e scarica in porta, facendo esplodere l'entusiasmo dei tifosi. Ma non è finita: dopo un'autorete al minuto di 18, in 9 giri di lancette si scatena la Joya Paulo Dybala, che va in gol al 31' e al 40'. Il primo tempo si conclude con un divertente 4-0, ma c'è tempo per godersi ancora spettacolo nella ripresa.

Le squadre cambiano completamente volto, a rotazione escono quasi tutti gli undici iniziali di entrambe le formazioni, i ritmi si fanno più compassati, ma ci pensa il Principino Claudio Marchisio a regalare al 53' la rete del 5-0 che, di fatto, chiude il match. Anche perchè, al 27' della ripresa, come ogni tradizione che si rispetti, arriva l'invasione di campo dei fans bianconeri, che decreta la fine della gara. 

 

Grazie di tutto, come sempre, Villar!

 
JUVENTUS A - JUVENTUS B  5-0


(8' Ronaldo, 18' aut. Capellini, 31' e 40' Dybala, 53' Marchisio)

 

JUVENTUS A 
Szczesny (25' Perin, 46' Pinsoglio) Cuadrado, Bonucci, Chiellini (25' Rugani), Alex Sandro (46' Beruatto), Bentancur (46' Marchisio), Emre Can (46' Pjanic), Bernardeschi (46' Fagioli), Dybala, Douglas Costa (46' Khedira), Ronaldo (46' Mandzukic).
Allenatore: Allegri


JUVENTUS B
Loria (64' Siano), Oliveira (32' Fonseca Bandeira), Capellini (46' Serrao), Anzolin (32' Gozzi), Freitas (52' Meneghini), Morrone (52' Francofonte), Nicolussi (46' Leone), Portanova (64' Tongya), Campos (46' Pinelli), Di Francesco (64' Galvagno), Petrelli. 
Allenatore: Baldini

 

ARBITRO: Manganiello
ASSISTENTI: Schirru, Affatato

 

 

http://www.juventus.com/it/news/news/2018/villar-perosa--una-festa-in-bianconero.php

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CAMPO "JUVENTUS TRAINING CENTER"- Torino, giovedì 16/08/2018

 

 

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JUVENTUS - JUVENTUS U23 8-0

 

 

Sotto il sole del JTC, la Juventus ha svolto l'ultimo test in vista dell'esordio di sabato con il Chievo: un'amichevole in famiglia con la neonata Under 23 bianconera.

 

Un esame che ha dato diversi segnali positivi in ottica campionato, sia in fase offensiva e difensiva (8-0 il risultato finale), ma anche per quanto riguarda l'inserimento dei "nuovi", con ben tre degli uomini arrivati dalla sessione di mercato a segno: Cristiano Ronaldo, Leonardo Bonucci e Joao Cancelo. Tutti arrivati da marcatori diversi anche gli altri cinque gol: Paulo Dybala e Miralem Pjanic nel primo tempo, Federico Bernardeschi, Mario Mandzukic e Blaise Matuidi nel secondo.

 

Partita a frazioni ridotte, con Massimiliano Allegri che ha quasi totalmente cambiato l'undici in campo tra primo e secondo tempo. Unici assenti, come annunciato, Mattia De Sciglio e Leonardo Spinazzola, che stanno continuando il proprio lavoro personalizzato. 

 

http://www.juventus.com/it/news/news/2018/ultimo-test-pre-chievo-al-jtc.php

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verde.png     /// -  Serie A Tim (1° giornata girone d'andata)

 

STADIO "M. BENTEGODI"- Verona, sabato 18/08/2018

 

 

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   CHIEVOVERONA - JUVENTUS 2-3

 

 

Chi si aspettava una passeggiata, sarà rimasto sorpreso. Chi invece voleva lo spettacolo, non è certo rimasto deluso: la Juve supera il Chievo, con una buona dose di fatica, raggiungendo il successo nei minuti di recupero con Bernardeschi, dopo una serie di colpi di scena da film. In vantaggio con Khedira, raggiunti e superati dai veronesi, i bianconeri dominano per tutto l'incontro, ma devono sudare le proverbiali sette camice per tornare a Torino con i tre punti. E dire che la gara inizia subito in discesa...

 

PRONTI, VIA, KHEDIRA

Punizione di Pjanic, tuffo di testa di Chiellini che tocca all'indietro per Khedira e sinistro di prima intenzione spedito in rete. Sono passati due minuti e 41 secondi: meglio di così il campionato della Juve non potrebbe iniziare. I meccanismi non possono essere ancora perfetti, è fisiologico, ma la Juve è già micidiale. Il Chievo non solo va subito sotto, ma viene immediatamente schiacciato nella propria area e dopo 10 minuti la partita potrebbe già essere chiusa, se Cancelo non venisse disturbato nel momento in cui cerca di piazzare in porta l'assist di Douglas Costa.

 

TUTTI CERCANO CR7

Gli occhi di tutto il Bentegodi cercano ovviamente Ronaldo. Il portoghese è raddoppiato in ogni azione e il fatto che i veronesi, nonostante siano sotto di un gol, stiano rintanati in difesa, non lo aiuta a mettersi in mostra, ma basta il suggerimento di Cuadrado al limite dell'area per fargli scaricare un destro rasoterra a fil di palo. La presenza di CR7 si sente eccome, anche quando con un solo tocco riesce a liberare i compagni per la ripartenza. Al 20' permette a Dybala di partire in velocità e di servire Cuadrado, che però preferisce cercare la conclusione invece dell'assist e sbaglia la mira. Il marziano ha voglia di stupire e appena può cerca la porta. Al 30' spara un sinistro da posizione improbabile, mancando il bersaglio di un soffio e poco dopo lo imita Douglas Costa che dai sedici metri sfiora l'incrocio dei pali.


CHIEVO IN GOL AL PRIMO TENTATIVO

Sembra tutto facile per i bianconeri. Troppo facile. E invece basta un niente per complicare le cose. La Juve gioca con un po' troppa leggerezza e se un atteggiamento simile in avanti al massimo comporta qualche errore si mira, in difesa diventa fatale, perché porta a lasciare Giaccherini libero di crossare dalla tre quarti e Stepinski di colpire di testa a centro area, infilando il pareggio al primo tiro in porta e mandando le squadre al riposo sull'1-1.


GIACCHERINI, EX DI RIGORE

La Juve inizia la ripresa attaccando a testa bassa e Ronaldo prova un missile da venticinque metri e trova la respinta di Sorrentino. Con il passare dei minuti però il Chievo prende coraggio. Giaccherini è ovunque: smista il gioco, torna a coprire, rilancia l'azione e salta l'uomo. E quando lo fa in area e viene atterrato da Cancelo, il signor Pasqua non può che indicare il dischetto. È lo stesso Giaccherini a spiazzare Szczesny e a complicare, non poco, la giornata dei bianconeri.

 

L'INCORNATA DI BONNIE

Allegri interviene immediatamente, inserendo Bernardeschi e Mandzukic al posto di Cuadrado e Douglas Costa e la Juve riparte all'attacco. Ronaldo ci prova ancora con un'altra sventola dal limite e Sorrentino vola a respingere, poi arriva al tiro da buona posizione, servito da Dybala, e Cacciatore in scivolata riesce a deviare in angolo, quindi pennella il traversone per la testa di Mandzukic, che mette a lato. Un simile assedio non può non essere premiato. E dopo un tentativo di Dybala, bloccato da Sorrentino, è Bonucci a incornare l'angolo di Bernardeschi e a infilare il pareggio.


MANDZUKIC GOL, ANZI NO

Il pareggio non può bastare ai bianconeri, che continuano il forcing. E dopo una punizione di Ronaldo impegna Sorrentino, a tre minuti dal 90' arriverebbe anche il vantaggio: Alex Sandro se ne va sulla sinistra e mette in mezzo, il pallone carambola su Ronaldo che si scontra con Sorrentino e giunge a Mandzukic, che di testa insacca. Il signor Pasqua prima convalida, poi, dopo aver rivisto l'azione ravvisa una carica del portoghese sul portiere e annulla.


CI PENSA BERNA

A quel punto il tempo è scaduto e iniziano i cinque minuti di recupero. Fino alla fine ha un significato preciso però e la Juve lo ribadisce ancora una volta: al 48' Alex Sandro, ancora lui, se ne va di nuovo sulla sinistra e crossa un pallone velenoso, che trova a centro area Bernardeschi, prontissimo a toccare al volo e a infilare il gol vittoria. Poteva essere più facile forse, con più attenzione dopo il primo vantaggio, ma un successo così ha un sapore anche più dolce e soprattutto un significato più prezioso: questa squadra ha un tasso tecnico mostruoso, si è visto. Ma ha anche il solito, straordinario, carattere d'acciaio. E questa è l'arma più preziosa di tutte.
CHIEVO-JUVENTUS 2-3

 

RETI: Khedira 3' pt, Stepinski 38' pt, Giaccherini (rig) 11' st, Bonucci 30' st, Bernardeschi 48' st

 

CHIEVO

Sorrentino 46' st Sempre); Tomovic, Rossettini, Bani, Cacciatore; Rigoni, Radovanovic, Hetemaj (33' st Obi);  Depaoli, Stepinski (21' st Djordjevic), Giaccherini
A disposizione: Seculin, Jaroszynski, Barba, Tanasijevic, Kiyine, Birsa, Leris, Meggiorini, Pellissier
Allenatore: D’Anna


JUVENTUS
Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (39' st Emre Can), Pjanic; Cuadrado (11' st Bernardeschi), Dybala, Douglas Costa (19' st Mandzukic); Ronaldo

A disposizione: Perin, Pinsoglio, Barzagli, Rugani, Benatia, Bentancur, Matuidi

Allenatore: Allegri

 

ARBITRO: Pasqua

ASSISTENTI: Costanzo, Liberti

QUARTO UFFICIALE: Sacchi

VAR: Mazzoleni, Marrazzo

 

AMMONITI: 15' st Radovanovic, 50' st Tomovic

 

 

http://www.juventus.com/it/news/news/2018/chievo-juventus-commento.php

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CAMPO "ALLIANZ STADIUM"- Torino, sabato 25/08/2018

 

 

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JUVENTUS - LAZIO 2-0

 

 

Con un gol per tempo la Juve supera la Lazio e centra la seconda vittoria su due gare di campionato, anche se, come da facile previsione, è stato tutt'altro che semplice aver ragione dei biancocelesti, sempre pronti a colpire in velocità e a sfruttare ogni minima distrazione. Ne hanno avute ben poche però i bianconeri, magari ancora non bellissimi, ma cinici a sufficienza per capitalizzare al massimo le occasioni create. Rispetto alla gara contro il Chievo,Allegri manda in campo più muscoli e meno fantasia, tenendo e in panchina Dybala, Douglas Costa e Cuadrado e proponendo un 4-3-3 con Matuidi al fianco di Pjanic e Khedira e con il tridente composto da Bernardeschi, Mandzukic e Ronaldo, al debutto allo Stadium. Il portoghese si alterna con il croato tra la fascia sinistra e il più classico ruolo di centravanti, mentre Bernardeschi in fase di non possesso palla arretra sulla linea dei centrocampisti, trasformando il modulo in un 4-4-2.

 

PJANIC DA APPLAUSI

La partita è subito vivace, ma all'inizio c'è qualche errore di troppo in fase di impostazione da parte dei bianconeri. La Lazio ha un gioco più semplice, impostato sulle ripartenze e riesce a farsi pericolosa per prima, con il destro di Lulic messo in angolo da Szczesny. Quando la Juve trova ordine però è micidiale: Ronaldo è appena in ritardo sulla sponda di Matuidi, ma appostato in area c'è Khedira, che scarica il destro sul palo esterno, quindi Bernardeschi tiene vivo il pallone recuperandolo sulla linea del fallo laterale, si accentra e dopo un doppio dribbling piazza un sinistro a giro che costringe Strakosha a volare per deviare in angolo. I bianconeri ora sono più efficaci, prendono il comando delle operazioni e alla mezz'ora arriva il capolavoro di Pjanic: dopo la fuga di Ronaldo, il cross di Bernardeschi e la torre di Mandzukic, il bosniaco calcia di contro balzo dal limite, con un gesto tecnico tanto bello quanto difficile, e infila nell'angolino il vantaggio.

 

REAZIONE LAZIO

La Lazio prova a reagire con il solito copione fatto di contropiede e di conclusioni dalla distanza: quelle di Immobile e Milinkovic-Savic terminano a lato, mentre Szczesny è bravo ad anticipare Parolo uscendo con i piedi dalla propria area di rigore. I biancocelesti aumentano la pressione, ma trovano un Bonucci onnipresente e meritatamente applaudito dal pubblico mentre dalla parte opposta Ronaldo scalpita. Al portoghese non arrivano molti palloni e così, appena ha l'occasione prova a colpire con un destro in diagonale da lontano: il tiro viene smorzato e Strakosha blocca a terra. Negli ultimi secondi del primo tempo Parolo ha una buona occasione, ma alza troppo il colpo di testa e così si va al riposo con i bianconeri sopra di un gol, ma anche con la certezza che servirà qualcosa in più per chiudere la partita.

 

RADDOPPIA RONAL...  MANDZUKIC!

L'occasione buona arriverebbe dopo cinque minuti dall'avvio della ripresa, quando Ronaldo, dopo il classico doppio passo, serve Mandzukic nell'area piccola, peccato che l'assist sia troppo arretrato e il croato non riesca a deviare in rete. Il tema della gara ora però è completamente diverso, perché è la Lazio a mantenere possesso palla e supremazia territoriale e a sfiorare il pareggio con la sventola di Luis Alberto, fuori di poco. Allegri interviene al quarto d'ora, inserendo Douglas Costa al posto di Bernardeschi e la Juve torna a farsi vedere in avanti con le zuccate di Chiellini e Ronaldo, quindi, al 24' tocca a Emre Can fare il suo esordio allo Stadium, rilevando Pjanic. Un minuto dopo ecco un assaggio di CR7: il portoghese riceve al limite dell'are spalle alla porta ed è anche marcato stretto da Marusic, ma riesce a girarsi con un solo tocco e a liberare un destro violento, che Strakosha riesce a mettere in angolo con un colpo di reni. Ronaldo ha una voglia matta di segnare, si sbatte come un matto e alla mezz'ora sembra davvero che sia tutto pronto per il suo primo gol in bianconero: da una perfetta combinazione tra Douglas Costa e Cancelo nasce il traversone basso che supera l'uscita di Strakosha e termina sui suoi piedi. Ronaldo ha la porta sguarnita di fronte, ma è leggermente troppo avanti rispetto all'assist e non riesce a toccare in rete, anzi il pallone si impenna, dopo essere carambolato sul tacco. Fortuna che alle sue spalle c'è Mandzukic, che può coordinarsi e sparare il destro che vale il raddoppio e tre punti sudati e preziosi.

 

JUVENTUS-LAZIO 2-0

 

RETI: Pjanic 30' pt, Mandzukic 30' st

 

JUVENTUS

Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (40' st Bentancur), Pjanic (24' st Emre Can), Matuidi; Bernardeschi (15' st Douglas Costa), Mandzukic, Cristiano Ronaldo
A disposizione: Perin, Pinsoglio, Benatia, Rugani, Barzagli, Cuadrado, Dybala
Allenatore: Allegri

 

LAZIO
Strakosha; Radu, Acerbi, Wallace; Marusic, Parolo (19' st Badelj), Lucas Leiva, Milinkovic-Savic (34' st Durmisi), Lulic; Luis Alberto (19' st Correa); Immobile
A disposizione: Proto, Guerrieri, Caceres, Basta, Bastos, Murgia, Cataldi, Caicedo, Rossi
Allenatore: Inzaghi

ARBITRO: Irrati
ASSISTENTI: Tegoni, Peretti
QUARTO UFFICIALE: Mariani
VAR: Guida, Carbone

 

AMMONITI: 46' pt Alex Sandro, 8' st Parolo, 20' st Milinkovic-Savic, 35' st Douglas Costa, 42' st Emre Can

 

 

http://www.juventus.com/it/news/news/2018/juventus-lazio-match-report.php

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STADIO "E. TARDINI"- Parma, sabato 01/09/2018

 

 

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   PARMA - JUVENTUS 1-2

 

 

 

La Juve vince ancora. Ancora senza i gol di Ronaldo, ma ancora meritando i tre punti. Un risultato non scontato contro un Parma tutto orgoglio e velocità, ma i bianconeri riescono a capitalizzare tutta la loro enorme qualità, grazie alle zampate di Mandzukic e Matuidi e ad un secondo tempo in pieno controllo di gara, dopo che nella prima parte di gara, in realtà, gli emiliani si erano più volte fatti vedere dalle parti di Szczesny.


PRONTI, VIA, MARIO!

Allegri cambia solo Cancelo con Cuadrado rispetto all'undici titolare contro la Lazio una settimana fa e la scelta sembra subito premiare il tecnico, perché dopo appena due minuti di gioco la Juve passa: il colombiano crossa dalla destra, Iacoponi e Mandzukic vanno verso il pallone e nessuno dei due lo colpisce in maniera pulita, così la sfera rimane lì, a due metri dalla linea di porta e SuperMario deve solo spingerla in rete.


IL PARMA REAGISCE

Meglio di così non si potrebbe iniziare, ma attenzione: già a Verona contro il Chievo la Juve aveva segnato subito e poi si era ritrovata a dover rimontare negli ultimi minuti di gara. Il Parma, che evidentemente ha guardato con attenzione i filmati di quella partite, prova subito a rispondere con la rapidità di Gervinho: l'ivoriano entra in area come una saetta e tocca centralmente per Di Gaudio, chiuso in angolo all'ultimo secondo utile. Come se non bastasse arriva anche la punizione di Stulac che si stampa sulla traversa e suona come un segnale di allarme per i bianconeri, anche perché la velocità con cui gli emiliani confezionano le ripartenze e la loro determinazione non vanno sottovalutate.


GERVINHO COLPISCE

E infatti, dopo un breve periodo in cui gli uomini di Allegri riescono a tenere lontani gli avversari e a servire Ronaldo per altrettanti colpi di testa a lato, arrivano il traversone di Gobbi dalla destra e la spizzata di Inglese che liberano Gervinho davanti alla porta. Come per Mandzukic, anche in questo caso basta toccare il pallone per segnare. Il pareggio scuote i bianconeri e Bernardeschi prova a suonare la carica, ma due sue serpentine in area trovano Sepe pronto in entrambe le occasioni. E comunque è sempre il Parma ad essere più pericoloso, con l'ennesimo contropiede di Gervinho, concluso dal sinistro di Rigoni respinto da Szczesny, che salva il risultato e manda le squadre al riposo sull'1-1.


MATUIDI DI POTENZA

Si riparte con un doppio tentativo di Ronaldo, il primo respinto, il secondo alto e si continua con una Juve ben più aggressiva rispetto al primo tempo. Khedira spara fuori un prezioso assist di Alex Sandro e altrettanto fa Ronaldo, quindi arriva il primo cambio di Allegri: fuori Bernardeschi, dentro Douglas Costa e in quattro minuti la Juve torna in vantaggio. Nell'azione non centra il nuovo entrato, ma l'altro brasiliano, Alex Sandro, che tocca dalla sinistra per Mandzukic. Il croato vede l'inserimento di Mautidi e lo asseconda con uno splendido colpo di tacco, che il francese sfrutta a dovere, controllando in corsa e sparando il sinistro sotto la traversa.


CONTROLLO E VITTORIA

Il Parma accusa il colpo e ora è molto meno vivace. La Juve può controllare il gioco, mantenere il possesso palla e aspettare l'occasione buona per affondare il colpo. Sembrerebbe trovarla Douglas Costa con un sinistro a giro dal limite che però colpisce il palo esterno. Nell'ultimo quarto d'ora Allegri richiama Pjanic e Khedira e inserisce Emre Can e Dybala, passando al 4-2-3-1. Il modulo permette ai bianconeri di schiacciare ancor di più un Parma ormai esausto e di difendere il punteggio nel modo più semplice: tenendo gli avversari lontani dalla propria area di rigore. Finisce 2-1 e i bianconeri centrano la terza vittoria su tre partite. Davvero un ottimo modo per arrivare alla sosta di campionato.


PARMA-JUVENTUS 1-2

 

RETI: Mandzukic 2' pt, Gervinho 33' pt, Matuidi 13' st

 

PARMA

Sepe; Iacoponi, Bruno Alves, Gagliolo, Gobbi; Rigoni (16' st Deiola), Stulac, Barillà; Di Gaudio (35' st Ceravolo), Inglese, Gervinho (16' st Da Cruz)

A disposizione: Frattali, Bagheria, Dimarco, Gazzola, Sierralta, Sprocati
Allenatore: D'Aversa

 

JUVENTUS

Szczesny; Cuadrado, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (35' st Dybala), Pjanic (28' st Emre Can), Matuidi; Bernardeschi (10' st Douglas Costa), Mandzukic, Ronaldo

A disposizione: Perin, Pinsoglio, De Sciglio, Cancelo, Benatia, Barzagli, Rugani, Bentancur, Kean
Allenatore: Allegri

 

 

ARBITRO: Doveri

ASSISTENTI: Ranghetti, Di Iorio

QUARTO UFFICIALE: Aureliano

VAR: Fabbri, Mondin

 

AMMONITI: 13' pt Pjanic, 40' pt Bernardeschi, 47' pt Rigoni, 45' st Cuadrado

 

 

http://www.juventus.com/it/news/news/2018/parma_juventus_commento.php

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verde.png     /// -  Amichevole

 

CAMPO "JUVENTUS TRAINING CENTER"- Torino, giovedì 13/09/2018

 

 

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JUVENTUS - JUVENTUS U23 1-0

 

Intendetelo, se volete, come un segnale in vista della sfida di domenica contro il Sassuolo. Mattia De Sciglio è carico e caldo anche in zona gol. Nell’amichevole odierna, andata in scena alla Continassa contro la Juventus U23, è andato in gol proprio l’ex terzino del Milan con un destro chirurgico. Dopo aver recuperato completamente dall’ultimo infortunio, De Sciglio è pronto per un posto da titolare, viste e considerate anche le fatiche in Nazionale di Joao Cancelo.

 

https://www.juventusnews24.com/gol-de-sciglio-continassa-rete-contro-juve-u23-video/

 

 

 

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verde.png     /// -  Serie A Tim (4° giornata girone andata)

 

CAMPO "ALLIANZ STADIUM"- Torino, sabato 16/09/2018

 

 

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JUVENTUS - SASSUOLO 2-1

 

 

Ronaldo è atterrato allo Stadium. Non che il suo perso specifico non si fosse già intuito nelle partite precedenti, ma c'era ancora quel gol che non arrivava e che tutti aspettavano con un'ansia ingiustificata. Bene, CR7 ha tranquillizzato tutti, segnandone due e decidendo la sfida contro il Sassuolo con una doppietta che mantiene la Juve a punteggio pieno, sola in vetta alla classifica. Un gol elementare, il primo, e uno da attaccante di razza, il secondo, permettono ai bianconeri di sbloccare una partita tignosa e di tenere a distanza gli emiliani, capaci di accorciare le distanze in pieno recupero.


POCHI LAMPI NEL PRIMO TEMPO

L'inizio della gara non è esaltante, anche se, dopo cinque minuti al piccolo trotto, Cancelo sfodera la prima accelerazione, partendo dalla destra e favorendo lo scambio tra Mautidi e Ronaldo, con la conclusione del portoghese deviata in extremis. Quando la Juve scatena i suoi fuoriclasse è una goduria per gli occhi e, anche se non sempre si arriva al tiro, alcuni numeri come il dribbling di tacco di Dybala, o la discesa di Alex Sandro sulla sinistra, strappano applausi. Oltre alla raffinatezza delle giocate però serve concretezza, anche perché il Sassuolo sa essere pericoloso sulle palle inattive, specie con Ferrari che prima centra la traversa, ma dopo aver commesso un fallo su Bonucci, poi colpisce centralmente e trova Szczesny piazzato. I bianconeri mettono in mostra la caparbietà di Matuidi che va a recuperare palla nell'area avversaria e permette a Mandzukic di battere a rete, ma la difesa emiliana fa muro a pochi passi dalla linea. Il primo tempo si trascina stancamente e alla fine la conclusione più pericolosa dei bianconeri è un maldestro tentativo di autogol di Lirola che, preoccupato dalla traiettoria del cross di Cancelo, colpisce al volo verso la propria porta centrando per sua fortuna Consigli.

 

SIUUU!!!

È evidente che serva un cambio di ritmo e la Juve lo impone appena rientrata in campo. Gli occhi sono tutti puntati su Ronaldo, perché tutti aspettano il suo primo gol in bianconero che lasci il segno sulla gara. L'attesa dura cinque minuti: sull'angolo di Cancelo, Bonucci riesce a girare verso la porta e Ferrari, intervenendo sulla traiettoria, rischia l'autogol deviando sul palo. Il pallone non varca la linea, ma si dirige docile verso CR7 che deve solo spingerlo in rete. È un gol semplicissimo, ma prezioso ed è fantastico sentire tutto lo stadio accompagnare l'esultanza del portoghese con un “SIUUU!!!” liberatorio.


E DOPPIO SIUUU!!!

Il Sassuolo prova a reagire con un coraggioso colpo di tacco di Boateng a lato, ma ora i bianconeri possono giocare con la testa sgombra e l'ingresso di Douglas Costa al posto di Mandzukic regala maggior fantasia alla squadra di Allegri. Ed è proprio il brasiliano al 20' a innescare l'azione che porta al secondo “SIUUU!!!” della giornata: dopo un angolo del Sassuolo e il rilancio della difesa, il suo perfetto controllo permette ai bianconeri di sviluppare il contropiede. Emre Can mette in movimento Ronaldo che entra in area e infila il diagonale sinistro nell'angolino basso.


BABACAR ACCORCIA LE DISTANZE NEL FINALE

A questo punto la partita è in discesa e con il Sassuolo che cerca di alzare il baricentro, la Juve può scatenare le micidiali ripartenze di Douglas Costa che prima conclude un'accelerazione con un destro violento di poco fuori misura, poi combina con Ronaldo in un fazzoletto e mette il portoghese nelle condizioni di calciare sul primo palo, dove però è piazzato Consigli. Altra combinazione tra i due alla mezz'ora e altra conclusione di Ronaldo, questa volta a lato da ottima posizione. Negli ultimi dieci minuti l'ingresso di Cuadrado al posto di Alex Sandro permette di apprezzare una delle mille soluzioni a disposizione di Allegri: il colombiano si piazza sulla destra come esterno basso e Cancelo, tra i migliori oggi, si sposta sulla fascia opposta. Proprio da una sua sventola di sinistro, e dalla respinta di Consigli, nasce una nuova occasione per Ronaldo che però conclude sull'esterno della rete. Così, invece di chiudere la gara, la Juve si trova a dover difendere il risultato nei minuti di recupero, perché al 46' Babacar, lasciato liberissimo a centro area infila il 2-1. Peccato per la rete subita e per l'espulsione rimediata da Douglas Costa, comminata dopo l'intervento del VAR, per uno screzio con Di Francesco e fortuna che Szczesny neutralizzi l'ultima conclusione di Berardi. Un brivido finale evitabilissimo, che però non pregiudica il risultato e non macchia la prima doppietta di CR7, ottimo segnale da parte del portoghese in vista dell'esordio stagionale in Champions, mercoledì, a Valencia.


JUVENTUS-SASSUOLO 2-1

 

RETI: Ronaldo 5' st, 20' st, Babacar 46' st 

JUVENTUS
Szczesny; Cancelo, Bonucci, Benatia, Alex Sandro (34' st Cuadrado); Khedira, Emre Can (26' st Bentancur), Matuidi; Dybala, Mandzukic (16' st Douglas Costa), Ronaldo
A disposizione: Perin, Pinsoglio, De Sciglio, Rugani, Chiellini, Pjanic, Bernardeschi, Kean
Allenatore: Allegri

 

SASSUOLO

Consigli; Lirola, Marlon, Ferrari, Rogerio (27' st Dell’Orco); Locatelli (38' st Babacar), Duncan, Bourabia; Boateng, Djuricic (15' st Di Francesco), Berardi
A disposizione: Pegolo, Adjapong, Lemos, Magnani, Boga, Magnanelli,  Brignola, Sensi, Matri
Allenatore: De Zerbi

ARBITRO: Chiffi
ASSISTENTI: Del Giovane, Longo
QUARTO UFFICIALE: Ros
VAR: Di Bello, Posado

 

AMMONITI: 23' pt Djuricic, 26' pt Berardi, 32' pt Cancelo, 40' pt Bourabia, 15' st Alex Sandro,

 

ESPULSI: 48' Douglas Costa

 

 

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STADIO "ESTADIO de MESTALLA"- Valencia, mercoledì 19/09/2018

 

 

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   VALENCIA - JUVENTUS 0-2

 

 

Esordire in Champions vantando il giocatore più micidiale della competizione e vederselo espellere dopo mezz'ora di gioco, senza non comprenderne nemmeno il motivo, stroncherebbe qualsiasi squadra. Non la Juve, che dopo aver dominato in quella mezz'ora, si scrolla di dosso i cattivi pensieri, inevitabili dopo il rosso a Ronaldo, e mette in campo tutta l'esperienza, il carattere e la classe di cui dispone e regola comunque il Valencia a casa sua, con due sacrosanti rigori di Miralem Pjanic.


OCCASIONI A RAFFICA
Giocare così, su un campo del genere, non è da tutti, perché il Mestalla ha atteso il ritorno dei suoi beniamini in Champions per tre anni e si scatena subito per aiutarli a imporre il proprio ritmo alla gara. La Juve contiene la frenesia iniziale, prende ben presto il comando delle operazioni e dopo una decina di minuti potrebbe già passare, ma la girata sotto porta di Mandzukic, servito da un tiro cross di Ronaldo, è alta. Stessa sorte, ed è ancora più incredibile, per la conclusione di Khedira al quarto d'ora: Ronaldo se ne va sulla sinistra e sforna un cross perfetto per Bernardeschi, il cui tocco delizioso libera il tedesco nell'area piccola. Sembra fatta e invece la mira è ancora sbagliata. L'occasione più clamorosa arriva però al 20', quando il cross di Alex Sandro trova Mandzukic. Il croato viene chiuso e il pallone arriva a Bernardeschi che spara a botta sicura: l'ex Neto compie il primo miracolo riuscendo a respingere e riesce a ripetersi anche su Matuidi, il più veloce ad arrivare sul pallone.


SI FERMA KHEDIRA, ESPULSO RONALDO
La Juve è in palla, gioca in scioltezza e sembra poter sbloccare la gara da un momento all'altro. In sei minuti però i bianconeri perdono due pedine fondamentali: al 23' Khedira si blocca e lascia il posto ad Emre Can e al 29' tutto si mette in salita quando, mentre il pallone termina in fallo laterale sulla sinistra, a centro area scoppia una scaramuccia tra Ronaldo e Murillo. Non sembra nulla di grave, ma il signor Brych, dopo essersi confrontato con l'assistente d'area Fritz, estrae il rosso diretto per il portoghese, che lascia il campo disperato e i compagni in dieci. È la sua prima espulsione in 154 partite di Champions disputate.


PJANIC, DOPPIETTA  DI RIGORE
Il Valencia prende coraggio e Batshuayi arriva a impegnare Szczesny con un diagonale da distanza ravvicinata, ma la Juve non si abbatte e quando riparte è ancora pericolosissima: Bernardeschi è straordinario nel far partire l'azione, nel seguirla e nel liberare poi Cancelo in area. Il portoghese prima incespica, poi riesce a colpire, ma centra in pieno la traversa. Sembra una maledizione, ma l'azione prosegue e nella mischia che si crea in area, Cancelo, ancora lui, subisce il fallo di Parejo. È rigore e Pjanic è perfetto nell'esecuzione che manda la Juve al riposo sopra di un gol.

Si riparte con il Valencia più aggressivo e dopo la sventola di Batshuayi a lato, è il colpo di testa di Rodrigo, bene servito da Gaya, a impegnare Szczesny. Giusto il tempo di capovolgere l'azione con una cavalcata di Cancelo, che frutta un angolo e sul corner di Pjanic dalla bandierina, Bonucci viene steso in area da Murillo. È ancora rigore ed è ancora il bosniaco a battere Neto, calciando nello stesso angolo del primo tempo.


CONTROLLO TOTALE
Soler prova a guidare la riscossa dei suoi con due conclusioni dalla distanza, la prima fuori, la seconda messa in angolo da Szczesny. Al 20' Allegri opera il secondo cambio della gara, inserendo Douglas Costa al posto di Pjanic e ridisegnando la squadra con un 4-4-1. I bianconeri ora rifiatano, lasciano l'iniziativa agli avversari, ma difendono con un ordine maniacale e non concedono altro se non un colpo di testa di Rodrigo alto e qualche conclusione dalla distanza non preoccupante. La nota stonata è l'uscita dal campo di un Douglas Costa zoppicante, che deve lasciare il posto a Rugani.


SZCZESNY PROTAGONISTA NEL RECUPERO
Un cambio forzato, ma comunque utile per contenere gli ultimi, vani tentativi dei padroni di casa.  In pieno recupero sale in cattedra anche Szczesny, che respinge il rigore di Parejo, concesso per un presunto fallo di Rugani. Finisce con un meritatissimo 2-0 per i bianconeri, capaci  di normalizzare un' impresa, perché questo è vincere al Mestalla giocando con un uomo in meno per un'ora, e di iniziare la Champions alla grande, perché è con simili dimostrazioni di forza, che si fa strada in Europa.


VALENCIA-JUVENTUS 0-2

 

RETI: Pjanic rig. 45' pt e rig. 6' st

 

VALENCIA

Neto; Ruben Vezo (12' st Cheryshev), Gabriel, Murillo, Gaya; Soler, Parejo, Wass, Guedes (25' st Santi Mina); Rodrigo, Batshuayi (25' st Gameiro)

A disposizione: Doménech, Torres, Piccini, Diakhaby

Allenatore: Marcelino

 

JUVENTUS

Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (23' st Emre Can), Pjanic (21' st Douglas Costa 44' st Rugani), Matuidi; Bernardeschi, Mandzukic, Ronaldo

A disposizione: Perin, Benatia, Cuadrado, Dybala

Allenatore: Allegri

 

ARBITRO: Brych (GER)

ASSISTENTI: Borsch (GER), Lupp (GER)
QUARTO UFFICIALE: Häcker (GER)

ARBITRI D'AREA: Dankert (GER), Fritz (GER)

 

AMMONITI: 43' pt Parejo, 5' st Murillo, 9' st Ruben Vezo, 14' st Alex Sandro, 37' st Szczesny, 51' st Rugani


ESPULSI: 29' pt Ronaldo

 

 

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STADIO "B. STIRPE"- Frosinone, domenica 23/09/2018

 

 

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   FROSINONE - JUVENTUS 0-2

 

 

Se vuoi vincere, devi insistere, devi crederci, non devi mollare. È questa la lezione che la Juve impartisce con la gara del Benito Stirpe: i bianconeri superano il Frosinone, come da pronostico, ma devono sudare le proverbiali sette camicie per riuscirci. Merito della caparbietà con cui la squadra di Longo si aggrappa allo 0-0, arroccandosi in difesa, senza mai neanche provare a ripartire. Ne esce così una partita talmente a senso unico da risultare fin noiosa. L'unica curiosità era capire se i bianconeri sarebbero riusciti a sbloccare il risultato e per soddisfarla si sono dovuti attendere gli ultimi minuti, quando Ronaldo e Bernardeschi hanno firmato il meritato successo.


UN MURO GIALLOBLU

Cuadrado, che aveva sbloccato la gara nell'unico precedente esterno in Serie A con il Frosinone, aveva avvertito che sarebbe stata una battaglia e in effetti il colombiano, schierato esterno di destra sula linea difensiva composta anche da Rugani Chiellini e Alex Sandro, non aveva torto. Il tridente scelto da Allegri, Dybala-Mandzukic-Ronaldo, fatica a trovare spazi, anche se il portoghese va quasi in gol al 7', sfruttando la sponda del croato e colpendo al volo, ma Sportiello smorza e Capuano salva sulla linea. Il portiere dei gialloblu è pronto anche al 20' a respingere il destro di CR7 sul primo palo e saranno queste le uniche occasioni degne di memoria della prima frazione di gara. D'altra parte si gioca in soli trenta metri e l'area dei padroni di casa è perennemente intasata, così l'unica soluzione diventa provare qualche conclusione dalla distanza, nessuna delle quali rappresenta un vero pericolo.

 

UNA PARTITA A SENSO UNICO

L'unica soluzione è provare ad allargare il gioco e i bianconeri provano a farlo nella ripresa, ma per quanto facciano girare palla, trovano sempre un muro di avversari davanti. Allegri interviene dopo una decina di minuti, richiamando Bentancur, mandando in campo Bernardeschi e passando al 4-2-3-1. I ritmi si alzano immediatamente e Ronaldo spara alto una buona occasione regalatagli proprio dal nuovo entrato. La combinazione si ripete poco dopo, con il portoghese che si ritrova spalle alla porta e ha come unica soluzione il colpo di tacco, intercettato da Sportiello. La vivacità data dall'ingresso di Bernardeschi è evidente ed è ancora lui a pennellare un traversone dal fondo per Cuadrado, che alza troppo il destro di prima intenzione. A venti minuti dal termine arriva il secondo cambio della Juve, con Cancelo in campo al posto di Cuadrado e alla prima azione il portoghese riesce a pescare in area Mandzukic, che gira di testa e sfiora l'incrocio. Dire che la gara diventa un assedio sarebbe scorretto, perché lo è stato fin dall'inizio, ma ora davvero ci si riduce a giocare in sedici metri e quando Alex Sandro riesce a trovare un varco per colpire e non centra la porta, sembra davvero che non ci sia nessuna speranza di sbloccare la gara.

 

CR7 E BERNA FANNO GIUSTIZIA

E invece, a forza di martellare, la Juve riesce a bucare il muro: Pjanic riceve al limite dell'area, fa qualche passo e carica il destro, questa volta solo sporcato dalla difesa. Il pallone, per una volta, finisce dalla parte giusta, ovvero sui piedi di Ronaldo, che è appostato a pochi metri dalla porta e può scaricare il sinistro in rete. Con il risultato sbloccato, il Frosinone deve necessariamente cambiare atteggiamento e quando lo fa, si intuisce che tipo di gara sarebbe potuta essere se entrambe le squadre avessero provato a giocare per la vittoria: la Juve controlla senza difficoltà la reazione dei gialloblu e nel finale colpisce ancora con Bernardeschi, che conclude il contropiede impostato da Ronaldo e Pjanic, infilando il gol che sancisce definitivamente il quinto successo su altrettante partite dei bianconeri, ancora soli in testa alla classifica.


FROSINONE-JUVENTUS 0-2


RETI: Ronaldo 36' st, Bernardeschi 49' st

 

FROSINONE
Sportiello; Zampano, Goldaniga, Salamon, Capuano, Molinaro; Chibsah, Maiello (3' st Criestig), Halffredsson (40' st Cassata); Campbell (26' st Ciano), Perica 
A disposizione: Bardi, Ariaudo, Beghetto, Krajnc, Brighenti, Soddimo, Ghiglione, Pinamonti, Ciofani 
Allenatore: Longo

 

JUVENTUS

Szczesny; Cuadrado (24' st Cancelo), Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Emre Can, Pjanic, Bentancur (11' st Bernardeschi); Dybala, Mandzukic (40' st Matuidi), Ronaldo
A disposizione: Perin, Pinsoglio, Bonucci, Benatia, Kean
Allenatore: Allegri

 

ARBITRO: Giacomelli
ASSISTENTI: Mondin, Santoro
QUARTO UFFICIALE: Marinelli
VAR: Mariani, Del Giovane

 

AMMONITI: 28' pt Bentancur, 29' pt Perica, 17' st Molinaro, 35' st Sportiello

 

 

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CAMPO "ALLIANZ STADIUM"- Torino, mercoledì 26/09/2018

 

 

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JUVENTUS - BOLOGNA 2-0

 

 

La Juve ci mette poco più di un quarto d'ora ad archiviare la pratica Bologna. I timbri sono di Dybala, al primo gol stagionale, e di Matuidi e sono più che sufficienti a piegare gli emiliani, che mai danno l'impressione di poter riaprire i giochi e lasciano.


LA PRIMA JOYA DELL'ANNO
Allegri propone per la prima volta in stagione Perin in porta e la difesa a tre, con Barzagli e Benatia ai lati di Bonucci e Cuadrado e Cancelo esterni nel centrocampo a cinque, dove Pjanic è il regista e Bentancur e Matuidi le mezz'ali, mentre la coppia d'attacco è composta da Ronaldo e Dybala.
L'atteggiamento iniziale del Bologna non è diverso da quello adottato dal Frosinone domenica sera, con otto, nove uomini piazzati davanti all'area, ma la Juve ci mette meno a farsi pericolosa, arrivando subito al tiro con Cancelo e sfiorando il vantaggio con Dybala, che va in pressing su Skorupski e intercetta il suo rinvio, colpendo l'esterno della rete. Il gol però è solo rimandato di qualche minuto: dopo una delle rare ripartenze degli emiliani, Bonucci con una sventagliata di quaranta metri pesca in area l'argentino, il cui “colpo di nuca”  si trasforma in un assist perfetto per Mautidi e poco importa se la conclusione del francese viene intercettata da Skoruspiki, perché sulla respinta è la Joya il più lesto ad arrivare sul pallone e girare in rete.


MATUIDI, RADDOPPIO IMMEDIATO
Giusto il tempo di rimettere in gioco e fermare un tentativo di reazione degli ospiti ed ecco che, dopo una ripartenza da applausi di Bentancur, il traversone di Cancelo trova Ronaldo in posizione piuttosto defilata. La stoccata al volo del portoghese attraversa lo specchio della porta e arriva fin sui piedi di Matuidi che dalla parte opposta dell'area controlla, salta l'uomo e scarica il sinistro sotto la traversa. Sopra di due reti dopo un quarto d'ora, la Juve può gestire gara senza il pensiero di dover sbloccare la partita e il fatto che il Bologna sembri più preoccupato di subire una goleada che di raddrizzare il risultato agevola ulteriormente i bianconeri. Ronaldo vuole partecipare alla festa e, dopo aver messo a lato da fuori area, si beve Djiks al limite e spara in diagonale, trovando la risposta di Skorupski. Quando la squadra di Allegri abbassa troppo il ritmo, gli emiliani riescono a farsi vedere con Falcinelli che sfiora il palo con un sinistro a giro, ma è davvero troppo poco per rientrare in partita.


A SENSO UNICO
Il 93,2 % di passaggi riusciti nel primo tempo (sarà di poco inferiore a fine gara) è un perfetto quadro della qualità messa in campo dai bianconeri che, anche nella ripresa, quando partono in velocità e dialogano nello stretto sono uno spettacolo, per quanto a volte esagerino nella ricerca del numero a scapito dell'efficacia. Si gioca comunque in una sola metà campo, nella quale imperversano soprattutto Cencelo e Dybala, che saltano l'uomo praticamente ogni volta che entrano in possesso di palla. Visto l'andazzo della partita  ci si può permettere di far rifiatare qualche pedina in vista dei prossimi impegni: Allegri opera il primo cambio intorno al 20', richiamando Pjanic e mandando in campo Emre Can, quindi alla mezz'ora tocca a Bernardeschi rilevare Cuadrado e al 40' Alex Sandro prende il posto di Barzagli. Poco prima dell'ultima sostituzione Dybala aveva liberato Ronaldo al tiro, ma il diagonale del portoghese non aveva centrato la porta, mandando sul fondo la possibilità di arrotondare il risultato di una partita mai, davvero mai, in discussione. E visto che neanche nel recupero Emre Can, servito proprio da Ronaldo, riesce a superare Skoruspski, si chiude sul 2-0. Tanto basta per centrare il sesto successo in campionato, il settimo stagionale, e arrivare allo scontro diretto con il Napoli di sabato a punteggio pieno.


JUVENTUS-BOLOGNA 2-0

RETI: Dybala 11' pt, Matuidi 16' pt

JUVENTUS

Perin; Barzagli (40' st Alex Sandro) Bonucci, Benatia; Cuadrado (31' st Bernardeschi), Bentancur, Pjanic (19' st Emre Can), Matuidi, Cancelo; Bernardeschi, Ronaldo, Dybala 
A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Rugani, Chiellini, Mandzukic 
Allenatore: Allegri

 

BOLOGNA

Skorupski; Calabresi, Danilo, Paz; Mbaye, Dzemaili, Nagy, Krejci, Dijks (41' st Orsolini); Falcinelli (23' st Okwonkwo), Destro (23' st Santander)
A disposizione: Da Costa, Santurro, Gonzalez, Mattiello, Svanberg, De Maio, Valencia
Allenatore: Inzaghi

ARBITRO: Mariani
ASSISTENTI: Bindoni, De Meo
QUARTO UFFICIALE: Baroni
VAR: Guida, Di Vuolo

 

AMMONITI: 33' pt Pjanic, 37' pt Paz, 22' st Danilo, 26' st Calabresi, 29' st Cuadrado

 

 

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CAMPO "ALLIANZ STADIUM"- Torino, sabato 28/09/2018

 

 

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JUVENTUS - NAPOLI 3-1

 

 

Chissà cos'è passato per la testa dei bianconeri nei primi dieci minuti della sfida contro il Napoli. Per quel breve lasso di tempo, sufficiente comunque a Mertens per portare in vantaggio i suoi, gli uomini di Allegri sono irriconoscibili ed è forse un bene andare sotto di un gol. Perché da quel momento in avanti, la Juve, e con essa la partita, cambia volto. Ronaldo si carica la squadra sulle spalle, Mandzukic colpisce da centravanti di razza e Bonucci chiude una gara che vale sei punti di vantaggio in classifica e un bello scossone alle ambizioni di rimonta di qualsiasi avversario.


JUVE ASSENTE, MERTENS COLPISCE

Eppure l'inizio non fa ben sperare: l'approccio timido, quasi timoroso dei bianconeri finisce per consentire al Napoli, appena più convinto, di prendere il comando delle operazioni, di arrivare a centrare il palo con il rasoterra di Zielinski di passare già al 10': un errore di Bonucci in fase di impostazione regala palla ad Allan, che raccoglie sulla tre quarti e serve Callejon che, invece di cercare la conclusione, appoggia a Mertens libero a centro area. A quel punto, toccare in porta e sbloccare il risultato è un gioco da ragazzi.


CR7 E MANDZUKIC SUONANO LA CARICA

L'atteggiamento iniziale dei bianconeri è inspiegabile, ma cambia in fretta. E dopo qualche spunto isolato di Ronaldo, il primo a suonare la carica, la Juve si decide a scendere in campo. Senza forzare, ma con una convinzione sempre crescente, i bianconeri ribaltano gli equilibri in campo, aumentano l'intensità del pressing e alzano il baricentro. Così, il pareggio di Mandzukic al 26' appare come una naturale evoluzione di quanto accade in campo, anche se per arrivarci occorre il piede fatato di Ronaldo che pennella dalla sinistra un traversone perfetto per la testa del croato.


UN'ALTRA PARTITA

È completamente un'altra partita. Ora in campo c'è davvero solo la Juve, che va vicinissima al raddoppio grazie a una sventola di Ronaldo su punizione che Ospina non trattiene, ma che né Emre Can, né Pjanic riescono a correggere in rete. Il Napoli si rivede solo nel finale di tempo con un destro di Mario Rui alto sopra l'incrocio, mentre il resto è un monologo bianconero, che non produce quanto meriterebbe solo per l'attenzione con cui gli ospiti difendono e per qualche errore di mira.


ANCORA MARIONE!

E se la mira si aggiusta... 4' minuto della ripresa: Dybala si inventa una cavalcata di quaranta metri con tanto di due contrasti vinti, il pallone arriva a Ronaldo, che si accentra, scarica il destro dal limite e centra il palo, quindi ecco Mario Mandzukic, al posto giusto, nel momento giusto, per correggere in rete e firmare la doppietta.

 

ROSSO A MARIO RUI

Il Napoli è squadra fiera e reagisce alzando il pressing e la velocità delle giocate e Insigne arriva a impegnare Szczesny con una conclusione a giro, ma aumenta, in maniera eccessiva, anche l'aggressività e così quando Mario Rui, già ammonito nel primo tempo, entra con il piede a martello sullo stinco di Dybala. Rimedia il secondo giallo e lascia i compagni in dieci. Ancelotti richiama Mertens e Zielinski, inserendo Milik e Malcuit, e Allegri risponde con Bentancur e Bernardeschi al posto di Emre Can e Dybala.

 

LA CHIUDE BONUCCI

Gli ospiti non mollano e Szczesny è bravissimo a respingere il tentativo di Callejon, liberato a centro area da Milik. Avere un'occasione contro questa Juve e non sfruttarla però è pericoloso, perché si rischia di scatenarne la reazione. E infatti i bianconeri riprendono subito il pallino del gioco, addormentano il ritmo, guadagnano metri di campo e arrivano a ottenere il calcio d'angolo decisivo che Pjanic batte, Ronaldo corregge di testa e Bonucci rifinisce in rete in scivolata.


Il punteggio potrebbe assumere anche dimensioni più ampie se Ronaldo, liberato da Bernardeschi, non venisse fermato dall'uscita di Ospina e poi calciasse sull'esterno della rete un invitante pallone servitogli da Mandzukic. Il portoghese meriterebbe il gol, eccome, ma il mattatore della serata è il croato, che, a cinque minuti dal termine, esce tra gli applausi lasciando il posto a Cuadrado. Applausi che continuano al fischio finale, e sono sacrosanti, per tutta la squadra, sempre più convincente. Sempre più forte. Sempre più prima.


JUVENTUS-NAPOLI 3-1

 

RETI: Mertens 10' pt, Mandzukic 26' pt e 4' st, Bonucci 31' st

 

JUVENTUS
Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Emre Can (17' st Bentancur), Pjanic, Matuidi; Dybala (19' st Bernardeschi), Mandzukic (39' st Cuadrado), Ronaldo
A disposizione: Perin, Pinsoglio, Benatia, Barzagli, Rugani, Kean
Allenatore: Allegri

 

NAPOLI

Ospina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Callejon, Allan, Hamsik (25' st Ruiz), Zielinski (16' st Malcuit); Mertens (16' st Milik), Insigne
A disposizione: Karnezis, D'Andrea, Maksimovic, Luperto, Rog, Diawara, Verdi,  Ounas
Allenatore: Ancelotti

 

ARBITRO: Banti
ASSISTENTI: Manganelli, Vuoto
QUARTO UFFICIALE: Di Bello
VAR: Fabbri, Giallatini


AMMONITI: 24' pt Mario Rui, 40' pt Koulibaly, 10' st Hysai, 13' st Mario Rui, 15' st Bonucci, 15' st Insigne, 24' st Cancelo, 40' st Alex Sandro


ESPULSI: 13' st Mario Rui

 

 

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CAMPO "ALLIANZ STADIUM"- Torino, martedì 02/10/2018

 

 

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JUVENTUS - YOUNG BOYS 3-0

 

 

Nella prima partita della stagione in cui deve fare a meno di Ronaldo, la Juve ritrova Paulo Dybala. Non che fosse mancato nelle precedenti uscite, ma la classe e l'autorevolezza con le quali chiude la gara in mezz'ora e perfeziona l'opera nella ripresa sono quelle dei tempi migliori. Lo Young Boys non è uno degli avversari più complicati che l'Europa possa offrire, è vero, ma ha corsa e fisico sufficienti a impedire ai bianconeri di sottovalutare l'impegno. E così, se al giusto atteggiamento si uniscono le prodezze della Joya, la partita si trasforma fin da subito in un monologo bianconero.


BONUCCI-DYBALA, CHE MERAVIGLIA!
Il primo affondo è già un capolavoro: dopo cinque minuti al piccolo trotto Bonucci lascia partire una pennellata di quaranta metri e il pallone supera Camara e arriva docile sul morbido sinistro di Dybala che al volo piazza nell'angolino.


ANCORA LA JOYA!
Il vantaggio immediato porta i bianconeri a rilassarsi un po' troppo e Sulejmani si presenta solo davanti a Szczesny, riuscendo a eluderne l'uscita e a crossare dal fondo. L'intervento di Matuidi è prezioso, perché anticipa Hoarau ed evita la deviazione con la porta spalancata. L'atteggiamento degli svizzeri è tutt'altro che remissivo e i cinque centrocampisti chiudono bene gli spazi e le linee di passaggio, ma la Juve ha le armi per aggirarli. Le sventagliate di Bonucci o Pjanic per gli esterni permettono di allargare il gioco e di favorire gli inserimenti, come quando Alex Sandro controlla sulla sinistra e appoggia a Bernardeschi che, dal limite, crea più di un imbarazzo a von Ballmoos, o quando lo stesso Bernardeschi trova a centro area Dybala, che però non riesce ad angolare a sufficienza il sinistro di prima intenzione. La Joya aggiusta decisamente la mira poco dopo la mezz'ora, quando parte palla al piede dalla propria metà campo, allarga per Cuadrado, segue l'azione, arriva per primo sulla corta respinta di von Ballmoos, in difficoltà sulla botta di Matuidi dalla distanza, e spedisce in rete il raddoppio.


TRIPLETTA SPETTACOLARE
Il tris potrebbe arrivare già in apertura di ripresa: al 3' Bernardeschi ruba palla a centrocampo e una volta arrivato al limite scarica per Dybala che incrocia il destro, colpendo un palo clamoroso. Ogni tentativo dello Young Boys di farsi vedere in avanti viene rispedito al mittente, mentre ogni volta che la Juve attacca dà la sensazione di poter passare ancora. Prima Pjanic calcia al volo dai sedici metri e trova von Balmoos piazzato, poi Bernardeschi pecca di egoismo quando sfonda centralmente, ma insiste nell'azione personale invece di servire Dybala, permettendo il recupero della difesa svizzera. La terza Joya arriva comunque, a coronamento di un'azione superba: Alex Sandro appoggia ad Emre Can al limite, da questi a Mandzukic, quindi palla in area per Cuadrado e tocco in mezzo vero Dybala che corregge in rete da due passi. Tutto ad un tocco: spettacolo allo stato puro.
A complicare ulteriormente la vita alla squadra di Seoane ci pensa Camara, che rimedia due gialli nel giro di tre minuti. La Juve però non ha più necessità di affondare il colpo, si limita all'accademia, utile comunque ad apprezzare qualche spunto di Kean, entrato al posto di Mandzukic. E così anche la nona gara di questo avvio di stagione si chiude con una vittoria, con gli applausi e, ancor più importante ,con il primo posto a punteggio pieno nel girone di Champions e con un passo deciso verso gli ottavi di finale.


JUVENTUS-YOUNG BOYS 3-0

 

RETI: Dybala 5' pt, 33' pt e 24' st

 

JUVENTUS
Szczesny; Barzagli, Bonucci, Benatia; Cuadrado, Matuidi (1' st Emre Can), Pjanic (25' st Khedira), Bernardeschi, Alex Sandro; Dybala, Mandzukic (33' st Kean)
A disposizione: Perin, Cancelo, Chiellini, Bentancur
Allenatore: Allegri

 

YOUNG BOYS
von Ballmoos; Schick, Camara, Von Bergen, Benito; Fassnacht (26' st Assale), Sow, Sanogo (1' st Lauper), Bertone, Sulejmani (25' st Ngamaleu); Hoarau
A disposizione: Wolfi, Garcia, Aebischer, Nsame
Allenatore: Seoane

 

ARBITRO: Karasev (RUS)
ASSISTENTI: Demeshko (RUS), Lunev (RUS)
QUARTO UFFICIALE: Averianov (RUS)
ARBITRI D'AREA: Ivanov (RUS), Moskalev (RUS)

 

AMMONITI: 24' pt Bertone, 42' pt Sanogo, 30' st Camara, 33' st Camara

 

ESPULSI: 33' st Camara

 

 

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STADIO "DACIA ARENA"- Udine, sabato 06/10/2018

 

 

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  UDINESE - JUVENTUS 0-2

 

 

E sono dieci di fila. La Juve completa il filotto di vittorie stagionali prima della pausa andando a comandare anche sul campo dell'Udinese dove Bentancur e Ronaldo chiudono la pratica nella prima mezz'ora di gara. Un'ennesima prova di forza che certifica l'assoluto dominio che i bianconeri stanno esercitando in questo avvio di campionato.


BENTANCUR, IL PRIMO CENTRO

Fin dall'inizio l'Udinese è molto guardinga, aspetta nella propria metà campo e non ha problemi ad arretrare fino all'area per chiudersi a riccio, così, per sfondare, la squadra di Allegri cerca di sfruttare l'ampiezza del campo con Cancelo e Alex Sandro, oppure di alzare il pressing per recuperare palla il prima possibile.
La supremazia bianconera è netta, anche se nei primi venti minuti produce solo un colpo di testa di Ronaldo e un tiro di Pjanic, entrambi fuori misura. Il muro friulano è compatto, superarlo con giocate di fino è complicato e bisogna aspettare il momento giusto per trovare un varco, ma la Juve ha la maturità e la pazienza per attendere e per colpire quando si presenta l'occasione. Accade poco dopo la mezz'ora, quando l'Udinese ha un calcio d'angolo a proprio favore che Szczesny cattura in presa alta rilanciando subito l'azione: Ronaldo tocca per Dybala, quindi Bentancur apre per Cancelo, segue l'azione, arriva a staccare in area con perfetto tempismo, schiacciando in rete il suo primo gol in bianconero.

 

CR7, UN SILURO PER IL RADDOPPIO

A questo punto la Juve si scatena e potrebbe raddoppiare già dopo tre minuti se Scuffet non riuscisse con un vero miracolo a mettere in angolo il destro di Mandzukic da ottima posizione. Basta comunque attendere un altro giro di orologio: in area c'è ancora Mandzukic che questa volta non tira, ma a lotta per fare suo il lungo lancio di Alex Sandro e appoggia qualche metro indietro verso Cristiano Ronaldo. Il portoghese appena vede arrivare il pallone carica il sinistro e spara un diagonale violento nell'angolino. Scuffet neanche la vede.


L'UDINESE PROVA A REAGIRE

L'Udinese adesso deve necessariamente uscire dal guscio. I friulani mostrano anche qualità, arrivano a colpire il palo con un rasoterra dal limite di Barak nel finale del primo tempo e a sfiorare il gol in avvio di ripresa con Lasagna, che dopo il calcio di punizione di De Paul colpisce debolmente e permette ad Alex Sandro di liberare l'area. La Juve è forse meno aggressiva rispetto alla prima parte di gara, ma rimane pericolosissima ogni volta che riesce a mettere in moto i suoi fenomeni. Dybala è micidiale quando punta la difesa palla al piede e trova lo spazio per piazzare il sinistro, ma colpisce male e manda sul fondo. Dopo una ventina di minuti l'argentino lascia il posto a Bernardeschi, mentre già al rientro in campo Emre Can aveva sostituito Matuidi.
DOMINA LA SIGNORA

I bianconeri continuano a dominare la gara e anche se ora non hanno la necessità di forzare le giocate rimangono costantemente nella metà campo avversaria. Ronaldo arriva al tiro dopo uno scambio con Mandzukic, senza però angolare a sufficienza la traiettoria, quindi offre a Bernardeschi un pallone invitante che il nuovo entrato indirizza sul primo palo, trovando l'ottima risposta di Scuffet. Anche l'altro componente del trio d'attacco, Mandzukic, sfiora il gol con un diagonale rasoterra, mentre l'Udinese si fa vedere con la violenta conclusione di Pussetto, respinta da Szczesny. È una gara piacevole, che la Juve impreziosisce con giocate da flipper. Pjanic, Ronaldo, Mandzukic, ancora Ronaldo: tutto di prima intenzione, tutto bellissimo come la risposta di Scuffet che toglie a CR7 la soddisfazione della doppietta e a Cancelo quella del primo gol con la Juve, deviando sulla traversa la sua sventola dal limite. Il fatto che il portiere sia nettamente il migliore dei suoi la dice lunga sull'ennesima prova di forza dei bianconeri, che arrivano alla sosta con un altro successo e che, soprattutto, partita dopo partita, non solo dimostrano una forza straripante, ma danno anche l'impressione, sempre più netta, di divertirsi un mondo. E più si divertono loro, più si divertono i tifosi...


UDINESE-JUVENTUS 0-2

 

RETI: Bentancur 33' pt, Ronaldo 37' pt

 

UDINESE
Scuffet; Stryger-Larsen, Troost-Ekong, Nuytinck, Samir; Behrami (17' st Pussetto); Barak (31' st Teodorczyk), Fofana, Mandragora De Paul; Lasagna (42' st Vizeu)
A disposizione: Nicolas, Musso, Opoku, Pezzella, Ter Avest, Wague, D'Alessandro, Pontisso, Machis
Allenatore: Julio Velzquez

 

JUVENTUS

Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic (45' st Barzagli), Matuidi (1' st Emre Can); Dybala (21' st Bernardeschi), Mandzukic, Ronaldo
A disposizione: Perin, Pinsoglio, De Sciglio, Benatia, Cuadrado, Kean
Allenatore: Massimiliano Allegri

 

ARBITRO: Abisso 
ASSISTENTI: Posado, Mondin 
QUARTO UFFICIALE: Minelli
VAR: La Penna, Tegoni

 

AMMONITI: 5' st Del Paul, 34' st Samir, 38' st Lasagna, 49' st Mandzukic

 

 

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CAMPO "JUVENTUS TRAINING CENTER"- Torino, mercoledì 17/10/2018

 

 

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JUVENTUS - CHIERI 2-1

 

 

Si continua a lavorare al Training Center Continassa, a ranghi quasi completi. Oggi infatti si sono aggregati al gruppo anche Pjanic, Alex Sandro e Matuidi. 

La ripresa del campionato è alle porte: sabato alle 18 a Torino è in programma Juventus-Genoa: la preparazione quindi si intensifica, ed ecco perché nel menu di giornata (eccezion fatta per i giocatori impegnati in lavoro atletico) c’era una sgambata amichevole contro il Chieri, formazione che milita nel Campionato di Serie D.

Per la cronaca, la partita è terminata 2-1 per i bianconeri, che sono andati in gol con Cristiano Ronaldo e Nicolussi Caviglia.

Anche domani si lavorerà al JTC al pomeriggio.

 

http://www.juventus.com/it/news/news/2018/meno-tre-al-campionato.php

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Serie A Tim (9° giornata girone andata)

 

CAMPO "ALLIANZ STADIUM"- Torino, sabato 20/10/2018

 

 

 

    JUVENTUS - GENOA 1-1

 

 

 

Si interrompe contro il Genoa la striscia di vittoria della Juventus, al termine di una gara che i bianconeri avevano ampiamente dimostrato di poter vincere soprattuto nel primo tempo, ma che non hanno avuto la cattiveria di chiudere nonostante una supremazia più che netta. Ronaldo timbra il cartellino ma, nonostante lo spauracchio Piatek venga annullato dalla difesa bianconera, il meno blasonato Bessa veste i panni del bomber e firma il gol del definitivo pareggio.
CR7 ASSATANATO
E dire che la squadra di Allegri si presenta subito convinta e Cancelo apre i giochi con un dribbling di tacco al limite della propria area e una discesa in stile “Frecciarossa” che si conclude con un destro a lato di Ronaldo. La Juve si impossessa della partita con la consueta padronanza e pur trovandosi di fronte un avversario tutt'altro che remissivo, costruisce un calcio piacevole ed efficace, anche grazie a un Ronaldo assatanato: il suo controllo sull'assist di Pjanic è una delizia, ma la conclusione è poco incisiva, mentre è una frustata il colpo di testa con cui indirizza l'assist di Cuadrado sul palo. È invece perfino banale per lui il tocco con cui al 19' sblocca il risultato, approfittando dell'ennesimo spunto di Cancelo, questa volta dalla sinistra, e dello svarione di Radu e Piontek, grazie al quale si ritrova davanti alla porta sguarnita con il pallone tra i piedi.
SOLO JUVE NEL PRIMO TEMPO
Non si pensi che il gol basti al “marziano”: tre minuti dopo aver segnato arriva di nuovo al tiro, deviando il suggerimento di Cuadrado dalla destra e trovando la risposta di Radu. Se si parla di marziani, una menzione la merita anche Cancelo, che dispensa numeri al limite di entrambe le aree in modo quasi irriverente. Quello che però più impressiona, al di là della qualità delle giocate, è l'autorevolezza con cui la Juve gestisce ogni fase del primo tempo. Che spinga con più foga, o che rallenti il ritmo, la squadra di Allegri  comanda il gioco e sembra impossibile che gli avversari possano rientrare possibilità in partita.
IL GENOA ALZA LA TESTA
Quando si torna in campo però i bianconeri appaiono più rilassati e Piatek, piombato all'Allianz Stadium con i galloni del capocannoniere del campionato, prova a farsi vedere con con un destro da fuori area che Szczesny mette in angolo. Allegri prova a risvegliare i suoi inserendo Douglas Costa al posto di Cuadrado, ma pur senza strafare, i rossoblu ora sono di nuovo in partita e approfittano di una leggerezza della difesa bianconera per colpire con Bessa, lasciato libero di colpire nell'area piccola e di deviare in rete di testa il cross di Kouamé.
CAMBIANO GLI UOMINI, NON IL PUNTEGGIO
Il pareggio dei rossoblu suona come una sveglia per i bianconeri che ripartono a testa bassa. Ronaldo, sempre lui, mette di poco a lato il traversone di Alex Sandro, e Pjanic lo imita con un fendente dai sedici metri. Intanto Allegri era già intervenuto cambiando Matuidi con Dybala, che va vicino al gol alla mezz'ora incrociando il sinistro sul suggerimento di Cancelo. Tocca quindi a Bernardeschi sostituire Mandzukic, ma ora è tutta un'altra partita: il Genoa ci crede e la Juve attacca con poca lucidità, affidandosi soprattutto agli spunti di Douglas Costa, perennemente raddoppiato. Così, oltre a un sinistro di Dybala fuori misura, i bianconeri non riescono a produrre e devono rassegnarsi al primo pareggio della stagione. Ed è un peccato, perché lo strapotere mostrato nella prima parte di gara avrebbe fatto immaginare ben altro risultato.
JUVENTUS-GENOA 1-1

RETI: Ronaldo 19' pt, Bessa 22' st

JUVENTUS
Szczesny; Cancelo, Bonucci, Benatia, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Matuidi (26' st Dybala); Cuadrado (14' st Douglas Costa), Ronaldo, Mandzukic (36' st Bernardeschi)
A disposizione: Pinsoglio, Perin, De Sciglio, Barzagli, Rugani, Chiellini, Emre Can, Kean
Allenatore: Allegri

GENOA

Radu; Biraschi, Romero, Criscito; Pereira (34' st Gunter), Romulo, Sandro, Bessa (37' st Hiljemark), Lazovic; Kouamé (40' st Pandev), Piatek
A disposizione: Marchetti,Lisandro Lopez, Lapadula, Mazzitelli, Rolon, Lakicevic, Omeonga, Medeiros, Zukanovic
Allenatore: Juric

ARBITRO: La Penna
ASSISTENTI: Marrazzo, Bottegoni
QUARTO UFFICIALE: Ros
ARBITRI D'AREA: Calvarese, Tolfo

AMMONITI: 9' pt Romero, 30' pt Benatia, 26' st Criscito, 44' st Pandev

 

 

http://www.juventus.com/it/news/news/2018/juventus-genoa-match.php

 

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UEFA Champions League (3° giornata girone d'andata)

 

STADIO "OLD TRAFFORD"- Manchester, martedì 23/10/2018

 

 

 

  MANCHESTER UNITED - JUVENTUS 0-1

 

 

Gli ottavi di Champions non sono ancora matematici, ma ormai manca davvero un soffio alla Juve, straordinaria anche questa sera nello sbancare l'Old Trafford 22 anni dopo l'ultimo successo. Nel 1996 era stato un penalty di Del Piero a decidere la sfida e anche questa volta tocca all'uomo con il 10 sulle spalle: Dybala segna praticamente un rigore in movimento e firma un successo ben più netto di quanto dica lo striminzito 1-0 finale.


LA JOYA COLPISCE ANCORA

La Juve si presenta in campo con una personalità straripante. Poche squadre si possono permettere di arrivare nel “Teatro dei Sogni” e imporre il proprio ritmo ai padroni di casa fin dai primi minuti. Le maglie rosse e i 75.000 sugli spalti normalmente bastano a intimorire anche i campioni più navigati, ma non i bianconeri. Allegri disegna un 4-3-3 aggressivo, con Cuadrado Dybala e Ronaldo che scambiano sovente posizione, mandando in confusione i padroni di casa. E quando CR7 decide di allargarsi sulla destra e di puntare il fondo, la supremazia iniziale viene ripagata: il marziano crossa, Cuadrado interviene ma viene bloccato e allora ecco Dybala, che arriva per primo sul pallone e spedisce in rete il suo quarto gol europeo della stagione.

 

SOLO JUVE

Il gol non appaga la Signora, che continua a macinare gioco come se si trovasse di fronte a una squadretta, non ai poderosi Red Devils. Cancelo sfiora il raddoppio con una sventola in diagonale che De Gea riesce a intercettare, poi è Bentancur ad alzare troppo la mira, arrivando a incornare il traversone dalla bandierina di Pjanic, quindi Ronaldo su punizione e Matuidi sulla prima respinta costringono il portiere a un doppio intervento tutt'altro che semplice. A chiudere un primo tempo di dominio assoluto arriva anche il sinistro di Dybala, fuori di un soffio, e non rende giustizia ai bianconeri, che meriterebbero ben più di un solo gol di vantaggio.

 

IL MANCHESTER SI FERMA AL PALO

Si riparte con la magnifica combinazione tra Pjanic, Cuadrado e Ronaldo che porta CR7 al tiro dal limite e De Gea a volare per togliere il pallone da sotto la traversa, ma con il passare dei minuti la Juve rallenta il ritmo e si fa più imprecisa, permettendo allo United di farsi vedere con maggior frequenza dalle parti di Szczesny. Per vedere una vera occasione però si deve attendere la mezz'ora, quando Pogba recupera un pallone ai limiti dell'area bianconera e piazza il sinistro, centrando il palo. Allegri interviene e dopo Bernardeschi al posto di Dybala, inserisce Barzagli al posto di Cuadrado e passa alla difesa a tre, mentre negli ultimi minuti tocca a Douglas Costa, in campo al posto di Cancelo. Così ridisegnata la Juve respinge ogni tentativo degli inglesi senza problemi e anzi li spaventa con qualche contropiede. E al fischio finale si ritrova, più che meritatamente, con un piede negli ottavi di Champions.


MANCHESTER UNITED-JUVENTUS 0-1

 

RETI: Dybala 17' pt

 

MANCHESTER UNITED

De Gea; Young, Smalling, Lindelof, Shaw; Matic, Pogba; Rashford, Mata, Martial; Lukaku
A disposizione: Romero, Bailly, Darmian, Fred, Andreas, Ander Herrera, Chong
Allenatore: Mourinho

 

JUVENTUS
Szczesny; Cancelo (42' st Douglas Costa), Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Matuidi; Cuadrado (36' st Barzagli), Ronaldo, Dybala (33' st Bernardeschi)
A disposizione: Perin, De Sciglio, Benatia, Kean
Allenatore: Allegri

 

ARBITRO: Mažić (SRB)
ASSISTENTI: Ristić (SRB), Djurdjević (SRB)
QUARTO UFFICIALE: Petrović (SRB)
ARBITRI D'AREA: Djokić (SRB), Grujić (SRB)

 

AMMONITI: 14' st Matuidi, 33' st Young, 38' st Chiellini

 

 

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Serie A Tim (10° giornata girone andata)

 

CAMPO "C. CASTELLANI"- Empoli, sabato 27/10/2018

 

 

 

    EMPOLI - JUVENTUS 1-2

 

 

 

Avere in squadra un fenomeno aiuta. E la Juve, che finora si è goduta Cristiano Ronaldo senza mai esserne dipendente, a Empoli si affida alla sua magia per risolvere una partita ben più dura del previsto. A onor del vero, alla vigilia, Allegri aveva sottolineato la qualità e l'atteggiamento spavaldo dei toscani, ma era difficile aspettarsi una prova tanto coraggiosa da parte loro. E invece la squadra di Andreazzoli ha fatto soffrire non poco i Campioni d'Italia, andando in vantaggio per prima e, una volta agguantata e superata dalla doppietta di CR7, non arrendendosi fino al fischio finale.


TANTO PALLEGGIO, POCA SOSTANZA
Che sia un pomeriggio complicato si intuisce già prima dell'inizio della partita, quando Chiellini si ferma durante il riscaldamento. Così tocca a Rugani affiancare Bonucci nella difesa a quattro, nella quale fa il suo esordio stagionale De Sciglio, mentre in avanti ci sono Ronaldo, Dybala e Bernardeschi, che si trovano immediatamente di fronte un muro azzurro, alzato dall'Empoli a ridosso della propria area. I toscani sono anche propositivi quando recuperano palla e provano a pungere la Juve, ma è chiaro che la loro prima preoccupazione sia ridurre al minimo i rischi. Così i bianconeri devono ricorrere a un palleggio prolungato che, pur non essendo particolarmente rapido e quindi un po' prevedibile, permette comunque a Ronaldo, Dybala e Pjanic di arrivare al tiro dalla distanza, senza centrare la porta.


EMPOLI, CONTROPIEDE E GOL
Quando i suoi solisti provano a saltare l'uomo, la Juve arriva più facilmente sul fondo, specie dalla sinistra ed è un peccato che Ronaldo e Bernardeschi finiscano per ostacolarsi sull'ottimo traversone basso di Alex Sandro. Il brasiliano è anche pericoloso di testa e dopo una girata nei primissimi minuti, si ripete a metà primo tempo', ma in entrambi trova Provedel piazzato. L'Empoli concede il possesso palla ai bianconeri, ma quando avanza lo fa con una rapidità notevole e dopo qualche tentativo a vuoto, la discesa di Acquah risulta fatale, perché il tocco centrale dell'ex granata, dopo un rimpallo su Krunic, trova Caputo libero di piazzare il sinistro alle spalle di Szczesny. La reazione della Juve è più timida di quanto ci si potrebbe aspettare e si limita a un'incornata di Ronaldo, bravissimo a staccare sul cross del solito Alex Sandro, meno ad angolare il pallone, che finisce tra le braccia di Provedel. E quando si rientra negli spogliatoi è evidente a tutti che per riagguantare la partita, servirà molto, molto di più.


RONALDO, PRIMO RIGORE “ITALIANO”
Per la prima volta in stagione la Juve si trova sotto all'intervallo e quando rientra in campo parte a testa bassa, sfiorando subito il pareggio per due volte nella stessa azione, prima con il sinistro di Alex Sandro, respinto da Provedel, poi con quello di Pjanic, che centra in pieno la traversa. Il forcing continua e all'8, su un pallone vagante in area Dybala rende posizione e viene atterrato da Bennacer. Calvarese indica il dischetto e Ronaldo segna il suo primo rigore “italiano”.


CR7, CHE SILURO!
Il portoghese neanche esulta e va subito a recuperare il pallone per riportarlo a metà campo: un segnale evidente di come la Juve non voglia certo accontentarsi del pareggio. E infatti i bianconeri continuano a fare gioco, ma con un atteggiamento ben diverso rispetto al primo tempo. Ora il recupero palla è più alto e la manovra è più veloce, ma l'Empoli ritrova in fretta coraggio e mette in mostra ordine tattico e bune doti di palleggio, riuscendo a spezzare il ritmo della gara. Allegri vuole aumentare i giri del motore e inserisce Cuadrado al posto di Bernardeschi, ma più dell'ingresso del colombiano sono la classe e la potenza di Ronaldo a cambiare il volto della partita: al 25' CR7 riceve da Matuidi ai venti metri; è spostato sul centro destra e da quella posizione, dopo due tocchi, può mettere l'incrocio nel mirino, caricare il destro e sparare un diagonale tanto violento quanto spettacolare. Provedel può solo provare inutilmente il volo e il marziano questa volta può festeggiare il suo settimo gol in bianconero.


FINALE CON BRIVIDO
Questa volta l'Empoli accusa il colpo e ci mette qualche minuto a ritrovarsi, mentre la rapidità di Cuadrado rischia di chiudere i conti quando il Colombiano affonda sulla destra e, arrivato a due passi dalla porta cerca centralmente ancora Ronaldo, arretrando però troppo la misura del passaggio. Negli ultimi dieci minuti Allegri richiama Pjanic e manda in campo Douglas Costa per cercare di colpire in contropiede, visto che i toscani tentano il tutto per tutto, lasciando inevitabilmente più spazi. Nel finale tocca a Barzagli rilevare De Sciglio e dare una mano nel contenere il coraggioso forcing degli avversari. E negli ultimi secondi, quando uno spiovente  di Caputo  sorvola la traversa, le speranze dei toscani di agguantare il pareggio svaniscono e i bianconeri possono tirare un sospiro di sollievo. Perché i tre punti arrivano e sono sicuramente i più sofferti di questo campionato, ma è vincendo partite del genere, contro avversari di fronte ai quali ci si deve togliere il cappello, che si costruiscono i successi di maggio.
EMPOLI-JUVENTUS 1-2

 

RETI: Caputo 28' pt, Ronaldo rig. 9' st e 25' st

 

EMPOLI

Provedel; Di Lorenzo, Silvestre, Maietta, Antonelli (24' st Pasqual); Acquah, Traoré (37' st La Gumina), Bennacer; Krunic, Zajc (30' st Ucan); Caputo
A disposizione: Fulignati, Terracciano, Marcjanik, Rasmussen, Capezzi, Untersee, Brighi, Jakupovic, Mraz
Allenatore: Andreazzoli

 

JUVENTUS

Szczesny; De Sciglio (45' st Barzagli), Rugani, Bonucci, Alex Sandro; Pjanic (35' st Douglas Costa), Matuidi Bentancur; Bernardeschi (21' st Cuadrado), Ronaldo, Dybala
A disposizione: Perin, Pinsoglio, Cancelo, Benatia, Chiellini, Spinazzola, Kean
Allenatore: Allegri

 

ARBITRO: Calvarese
ASSISTENTI: Lo Cicero, Tolfo
QUARTO UFFICIALE: Giua
VAR: Valeri, Giallatini

 

AMMONITI: 43' pt Bernardeschi, 48' pt Bentancur, 14' st Traoré, 33' st Dybala, 46' st Ucan

 

 

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Serie A Tim (11° giornata girone andata)

 

CAMPO "ALLIANZ STADIUM"- Torino, sabato 02/11/2018

 

 

 

    JUVENTUS - CAGLIARI 3-1

 

 

Per come era cominciata, sembrava potesse essere una partita pirotecnica, visto il gol istantaneo di Dybala dopo neanche un minuto di gioco. Quella contro il Cagliari si è rivelata invece una gara “stanca”, povera di emozioni, se non intorno alla mezz'ora del primo tempo, quando i sardi in due minuti hanno segnato in entrambe le porte, cambiando il punteggio, ma non il destino del match, e nel finale, ravvivato dalla sgroppata di Ronaldo e Cuadrado per il definitivo 3-1.

 

PRONTI, VIA, PAULO!!!

CR7 si era preso la scena prima del calcio d'inizio, quando aveva ricevuto dal Presidente Agnelli la maglia celebrativa per i 400 gol segnati tra Premier League, Liga e Serie A, traguardo raggiunto contro il Genoa e già superato con la doppietta di Empoli, ma appena si parte è Dybala a salire in cattedra. 43 secondi: è quanto segna il cronometro quando la Joya, dopo aver ricevuto al limite e aver preparato la conclusione di sinistro, manda fuori tempo due difensori con una sterzata improvvisa e infilza Cragno di destro.


BOTTA E RISPOSTA IN DUE MINUTI

La partenza a razzo sembra appagare i bianconeri, che si limitano a qualche guizzo di Douglas Costa e Ronaldo sugli esterni, mentre non abbatte il Cagliari, che gioca con coraggio e sfiora il pareggio con la girata sotto misura di Joao Pedro, respinta dal riflesso prodigioso di Szczesny. Il duello tra i due si ripete dopo la mezz'ora e questa volta è l'attaccante rossoblu ad avere la meglio, grazie al destro scagliato sul primo palo, dopo un gran controllo in area. Giusto il tempo di rimettere in gioco il pallone e la Juve rialza la testa: Douglas Costa se ne va sulla sinistra, mette in mezzo e sul pallone interviene Bradaric che, in scivolata, nel tentativo di anticipare l'inserimento di Pjanic, infila nella propria porta. Il croato del Cagliari viene poi graziato dal signor Mariani che, dopo aver consultato il VAR non punisce un suo tocco con il braccio in area. È questa la terza volta che il direttore di gara consulta le immagini nel primo tempo (la prima dopo il gol di Dybala per verificare la posizione regolare dell'argentino, la seconda dopo un rimpallo sulla mano di Benatia nell'area bianconera), ed è quindi inevitabile un recupero corposo. E proprio negli ultimi secondi Ronaldo potrebbe rimpolpare il risultato, ma la sua sventola di sinistro in diagonale centra in pieno il legno.

 

RIPRESA AL PICCOLO TROTTO

La ripresa inizia con Cuadrado al posto di Douglas Costa e con un ritmo non esasperato. Il Cagliari ha buone doti di palleggio e riesce spesso a evitare il recupero palla alto tentato dai bianconeri che, pur senza forzare, aumentano la pressione, senza però riuscire a costruire trame efficaci. Allegri allora interviene inserendo Alex Sandro al posto di Pjanic e passando al 4-4-2, con il brasiliano e Cuadrado esterni di centrocampo e Dybala e Ronaldo in avanti.


LA CHIUDE CUADRADO

Il gioco rimane stagnante fino agli ultimi dieci minuti, poi la partita si vivacizza di colpo: Ronaldo e Bentancur provano a colpire da posizione molto, troppo defilata, mentre il tentativo in corsa di Dybala viene ribattuto dalla difesa sarda. Dall'altra parte una serie di rimpalli porta Faragò al tiro dal dischetto del rigore e Benatia è provvidenziale nel ribattere la conclusione. Il pallone termina in angolo e sugli sviluppi del corner la Juve riconquista palla e scatena un contropiede micidiale: Dybala apre per Ronaldo che punta l'area, attira su di sé l'unico difensore rimasto e appoggia a Cuadrado, che arriva come un treno e spara in rete il gol che chiude la partita e permette alla Juve di continuare la sua marcia, mantenendo inalterato il vantaggio in classifica.
JUVENTUS-CAGLIARI 3-1
           

RETI: Dybala 1' pt, Joao Pedro 36' pt, Bradaric (aut.) 38' pt, Cuadrado 42' st

 

JUVENTUS

Szczesny; Cancelo, Bonucci, Benatia, De Sciglio; Bentancur, Pjanic (25' st Alex Sandro), Matuidi (37' st Barzagli); Douglas Costa (1' st Cuadrado), Ronaldo, Dybala
A disposizione: Perin, Pinsoglio, Chiellini, Rugani, Spinazzola, Khedira, Kean
Allenatore: Allegri

CAGLIARI

Cragno; Srna, Pisacane, Ceppitelli, Padoin (35' st Sau); Ionita (22' st Faragò), Bradaric (11' st Cigarini), Barella; Castro; Joao Pedro, Pavoletti
A disposizione: Rafael, Aresti, Romagna, Pajac, Andreolli, Dessena, Cerri
Allenatore: Maran


ARBITRO: Mariani 
ASSISTENTI: Fiorito, Galetto
QUARTO UFFICIALE: Marinelli
VAR: Massa, Posado

 

AMMONITI: 32' pt Bradaric, 4' st Pavoletti, 18' st Pisacane, 30' st Matuidi

 

 

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UEFA Champions League (1° giornata girone di ritorno)

 

STADIO "ALLIANZ STADIUM"- Torino, mercoledì 07/11/2018

 

 

 

JUVENTUS - MANCHESTER UNITED 1-2

 

 

La lezione è chiara e potrà tornare utile in futuro: la Champions non permette distrazioni e men che meno consente di sprecare troppe occasioni, altrimenti punisce senza pietà. La Juve l'ha imparata a proprie spese contro il Manchester e dopo averlo non solo dominato, ma a tratti anche annichilito, incassa la prima sconfitta stagionale con un ribaltone negli ultimi minuti che rende vano il meraviglioso gol di Ronaldo.


JUVE PADRONA
Peccato davvero perché se rispetto all'Old Trafford ci sono due novità in formazione, De Sciglio e Khedira al posto di Cancelo e Matuidi, la sicurezza con cui la Juve affronta la gara è la stessa mostrata in Inghilterra. Bentancur ne è l'emblema per come inizia la partita con il piglio del leader, arrivando subito al tiro, producendosi poi in un affondo sulla sinistra e, naturalmente, recuperando la solita mole di palloni. Nelle notti di Champions, ancor più del solito, gli occhi di tutti cercano Ronaldo e il portoghese cerca di ripagare l'attenzione con una sventola da trenta metri a lato e con un'intelligente sponda di testa per Khedira, leggermente corta. I bianconeri sono in pieno controllo del match e per vedere un'azione significativa del Manchester si deve aspettare la mezz'ora, quando Matic lancia in area Sanchez che non arriva sul pallone per un soffio, con Szczesny che controlla la traiettoria. Ben più pericolosi il contropiede concluso da Khedira con un destro centrale, il cross di Cuadrado che, deviato dal Matic costringe De Gea a una respinta non semplice e, soprattutto, il traversone di Ronaldo e la girata di prima intenzione di Khedira che scheggia il palo esterno.


CR7, UN CAPOLAVORO
La ripresa si apre con un altro legno: la traversa centrata da Dybala al quinto con un delizioso sinistro a giro sul quale De Gea non sarebbe mai potuto arrivare. Al quarto d'ora Allegri richiama Khedira e inserisce Matuidi e la Juve continua a comandare il gioco, ma è difficile sfondare il muro inglese. Meglio scavalcarlo allora: se ne incarica Bonucci al 20' con un lancio di 40 metri che atterra preciso sul destro di Ronaldo. E con un invito del genere CR7 sfodera un capolavoro, calciando al volo con violenza e precisione e infilando il pallone sotto la traversa.


TROPPI SPRECHI E ARRIVA LA BEFFA
Se i bianconeri erano già padroni del gioco prima del vantaggio, ora hanno anche l'entusiasmo dalla loro parte e sfiorano immediatamente il raddoppio con il destro di Pjanic che De Gea riesce a togliere dall'angolino. Cuadrado regala al bosniaco a un'altra ottima occasione, ma la mira è sbagliata e anche il colombiano, poco dopo,calcia alto l'invito di Ronaldo. Il punteggio insomma meriterebbe  di essere ben più corposo e invece, come spesso accade in questi casi, a forza di sprecare occasioni si viene puniti. I Red Devils negli ultimi minuti producono più di quanto fatto in tutta la partita: Martial prima sfiora il palo da fuori area, poi impegna Szczesny con una discesa sulla sinistra e un cross velenoso, quindi è Mata a confezionare il pareggio, disegnando una punizione perfetta. Basterebbe già questo a mordersi le mani, ma quattro minuti dopo accade l'incredibile: Pogba batte una punizione dalla tre quarti sinistra, il pallone arriva sul secondo palo dove un rimpallo tra Bonucci e Alex Sandro causa il più clamoroso degli autogol. E la più crudele e ingiusta delle beffe. I bianconeri potranno certificare ancora agevolmente la qualificazione agli ottavi con una vittoria nelle prossime due partite contro Valencia e Young Boys, anche se dovranno probabilmente lottare fino all'ultimo match per vincere il girone. Ma ora i calcoli lasciano il posto al rammarico, perché raramente si assiste ad una gara dominata e persa in questo modo.


JUVENTUS-MANCHESTER UNITED 1-2

 

RETI: Ronaldo 20' st, Mata 41' st, Bonucci (aut.) 45' st

 

JUVENTUS

Szczesny; De Sciglio (37' st Barzagli), Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (16' st Matuidi), Pjanic, Bentancur; Cuadrado (47' st Mandzukic), Dybala, Cristiano Ronaldo
A disposizione: Perin, Cancelo, Benatia, Rugani
Allenatore: Allegri

 

MANCHESTER UNITED
De Gea; Young, Lindelof, Smalling, Shaw; Herrera (34' st Mata), Matic, Pogba; Lingard (25' st Rashford), Sanchez (34' st Fellaini), Martial
A disposizione: Romero, Bailly, Darmian, Fred
Allenatore: Mourinho

 

ARBITRO: Haţegan (ROU)
ASSISTENTI: Șovre (ROU), Gheorghe (ROU)
QUARTO UFFICIALE: Ghinguleac (ROU)
ARBITRI D'AREA: Petrescu (ROU), Colţescu (ROU)

 

AMMONITI: 12' pt Matic, 11' st Alex Sandro, 30' st Dybala, 30' st Herrera, 50' st Martial

 

 

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