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Ciak Juve - Il recap video e I tabelloni dei match 2018/19

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Serie A Tim (12° giornata girone andata)

 

STADIO "G. MEAZZA"- Milano, domenica 12/11/2018

 

 

 

    MILAN - JUVENTUS 0-2

 

 

MARIO DECOLLA

La cosiddetta fase di studio dura fino all'8' minuto, quello in cui Alex Sandro lascia partire uno spiovente dalla sinistra e Mandzukic accende i reattori, decolla per sovrastare Rodriguez e schiaccia in rete di testa. La semplicità con cui il croato annichilisce il diretto avversario è il manifesto della superiorità bianconera: il Milan ha qualità e viaggia su buoni ritmi, ma è impressionante la tranquillità con cui la Juve manovra e impone il proprio gioco.


SZCZESNY IPNOTIZZA HIGUAIN

Alla squadra di Allegri però manca precisione nell'ultimo passaggio e non riesce a concretizzare una superiorità evidente. Un vizio che già è costato la gara di coppa contro il Manchester e che i bianconeri rischiano di pagare caro anche a San Siro: in una delle rare incursioni offensive dei rossoneri, affidate sempre al solo Higuain, un rimpallo sulla mano di Benatia porta Mazzoleni, dopo il consulto del VAR, a concedere il rigore ed è lo stesso argentino a incaricarsi della conclusione. Il tiro è rasoterra ed è angolato, ma Szczesny è sensazionale nell'allungarsi e nel deviare la traiettoria sul palo.

 

GESTIONE JUVE

La rabbia per l'occasione fallita porta il Milan a iniziare la ripresa con una maggiore aggressività che la Juve non fatica comunque a gestire. È anzi Ronaldo a impegnare Donnarumma deviando di prima intenzione il cross dalla sinistra di Alex Sandro, mentre Dybala scheggia il palo su calcio piazzato. La partita si infiamma intorno al 20', con un contropiede per parte: quello milanista viene fermato dal puntuale intervento di Benatia che intercetta il suggerimento di Higuain per Crutone, mentre dall'altra parte la fuga di Ronaldo termina con un rasoterra intercettato da Donnarumma.


CR7 CASTIGA SAN SIRO

Il primo cambio di Allegri arriva intorno alla mezz'ora, con Khedira che rileva Pjanic, e poco dopo Dybala lascia il posto a Douglas Costa. La Juve sembra più fresca, riesce ad alternare possesso palla e accelerazioni con lucidità e, a forza di comandare il gioco, passa ancora: Cancelo lascia partire un tiro cross, Donnarumma respinge corto e Ronaldo si trova con la porta spalancata e il pallone sul destro. Il suo primo gol a San Siro è un gioco da ragazzi e scatena la frustrazione dei rossoneri, che subito dopo perdono Higuain, espulso per proteste. A quel punto però la gara è già chiusa. A quel punto la Juve ha già vinto.


MILAN-JUVENTUS 0-2

 

RETI: Mandzukic 8' pt, Ronaldo 36' st

 

MILAN

Donnarumma; Abate (29' st Borini), Zapata, Romagnoli, Rodriguez; Suso, Kessié, Bakayoko, Calhanoglu (29' st Laxalt), Castillejo (17' st Cutrone); Higuain

A disposizione: Reina, A. Donnarumma,  Calabria, Bellanova, Simic, Bertolacci, Mauri, Montolivo, Halilovic

Allenatore: Gattuso.

 

JUVENTUS

Szczesny; Cancelo, Chiellini, Benatia, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic (29' st Khedira), Matuidi; Dybala (34' st Douglas Costa), Mandzukic, Ronaldo

A disposizione: Perin, Pinsoglio, De Sciglio, Barzagli, Bonucci, Rugani, Kean, Bernardeschi 
Allenatore: Allegri.

 

ARBITRO: Mazzoleni

ASSISTENTI: Preti, Vivenzi
QUARTO UFFICIALE: Valeri
VAR: Fabbri, Giallatini

 

AMMONITI: 34' pt Benatia, 16' st Bakayoko, 38' st Higuain, 42' st Borini


ESPULSI: 38' st Higuain

 

 

http://www.juventus.com/it/news/news/2018/milan-juve-commento.php

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Serie A Tim (13° giornata girone andata)

 

STADIO "ALLIANZ STADIUM"- Torino, sabato 24/11/2018

 

 

 

    JUVENTUS - SPAL 2-0

 

 

Dove eravamo rimasti? A Mandzukic e Ronaldo, mattatori a San Siro contro il Milan. Bene, con la Spal si inverte l'ordine dei fattori, ma il risultato non cambia: è ancora 2-0  e le firme sono sempre loro, sempre una per tempo, anche se questa volta è CR7 a sbloccare ed è Mario a chiudere i conti.


LA SBLOCCA CR7
La Juve ci mette  pochi minuti a prendere possesso del campo, per quanto la Spal abbia personalità da vendere e provi anche ad imporre il proprio ritmo alla gara, occupando gli spazi e palleggiando con precisione. Il 4-4-2 schierato da Allegri è quasi obbligato, viste le assenze di Khedira e Emre Can e la necessità di Matuidi di riposare ma, nonostante due esterni offensivi come Cuadrado e Douglas Costa, in area arrivano pochi palloni. Così all'inizio il più pericoloso è proprio il brasiliano con due conclusioni dalla distanza, la prima bloccata da Gomis, la seconda deviata in angolo.

Quando si ha un fenomeno come Ronaldo però, di palloni in area ne basta uno: al 29' è il destro di Pjanic a recapitarlo al mittente ed è il sinistro di CR7, in leggero contro balzo, a spedirlo in rete. Non è un gol banale, perché 10 reti in 16 partite valgono un primato: mai nessuno in maglia bianconera era arrivato in doppia cifra tanto velocemente.


RADDOPPIA CAPITAN MARIO
La ripresa presenta un Douglas Costa indemoniato, che in un minuto centra in pieno il legno con una sassata in diagonale, poi impegna Gomis dal limite. Il brasiliano non si limita ad aggredire la fascia sinistra, ma agisce spesso da rifinitore accentrandosi e creando superiorità numerica con le sue accelerazioni. Se si parla di accelerazioni  però, quella di Ronaldo al quarto d'ora è semplicemente mostruosa: il portoghese si fionda su un pallone che sembrava perso, lo fa suo e lo appoggia a Douglas Costa. Il sinistro da fuori area trova la risposta di Gomis, ma sulla respinta c'è Mandzukic, che onora la sua prima fascia da capitano insaccando con il più semplice dei tap-in.


CHIELLINI, QUINTO BIANCONERO DI SEMPRE
Il doppio vantaggio permette ai bianconeri di gestire il gioco con maggiore tranquillità, la ricerca del gol ora è più un esercizio stilistico che una necessità e Ronaldo prova a soddisfarlo incrociando un rasoterra dal limite che Gomis riesce a intercettare. Poco prima della mezz'ora Allegri sostituisce Douglas Costa con Matuidi, il che garantisce maggior copertura, ma non limita certo la pressione che i bianconeri portano alla Spal e Ronaldo va vicino alla doppietta con una rovesciata alta di poco e con un diagonale a lato. Il terzo gol non arriva, ma  c'è comunque da festeggiare Chiellini: a tre minuti dal novantesimo rileva Alex Sandro e firma la sua 483° presenza, superando Bettega e diventando il quinto bianconero della storia per numero di partite giocate. Un nuovo, straordinario traguardo per uno dei simboli di una Juve sempre più inarrestabile.


JUVENTUS-SPAL 2-0

 

RETI: 29' pt Ronaldo, 15' st Mandzukic

 

JUVENTUS

Perin; De Sciglio, Bonucci, Rugani, Alex Sandro (42' st Chiellini); Cuadrado, Pjanic, Bentancur, Douglas Costa (28' st Matuidi); Ronaldo, Mandzukic
A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Cancelo, Barzagli, Benatia, Spinazzola, Dybala, Kean
Allenatore: Allegri

 

SPAL
Gomis; Cionek, Felipe; Bonifazi, Fares; Lazzari, Schiattarella (38' st Valdifiori), Kurtic, Missiroli (14' st Valoti); Antenucci, Petagna (40' st Paloschi)
A disposizione: Milinkovic-Savic, Thiam, Simic, Djourou, Dickmann, Everton, Costa, Floccari, Moncini
Allenatore: Semplici

 

ARBITRO: La Penna
ASSISTENTI: Di Liberatore, Cecconi 
QUARTO UFFICIALE: Giua
ARBITRI D'AREA: Piccinini, Giallatini

 

AMMONITI: 39' pt Cionek, 4' st Fares, 19' st Bentancur, 29' st Schiattarella

 

 

http://www.juventus.com/it/news/news/2018/juve-spal-match.php

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UEFA Champions League (2° giornata gironi ritorno)

 

STADIO "ALLIANZ STADIUM"- Torino, martedì 27/11/2018

 

 

 

    JUVENTUS - VALENCIA 1-0

 

 

Missione compiuta: la Juve supera il Valencia, stacca il biglietto per gli ottavi di finale e potrà, vincendo con lo Young Boys nell'ultima sfida del girone, anche certificare il primo posto. A decidere la gara contro gli spagnoli è ancora una volta la coppia Ronaldo-Mandzukic, il primo con l'assist, il secondo con il tap in vincente. A voler essere puntigliosi, l'unico appunto che si può muovere ai bianconeri è  l'essersi dovuti accontentare di un solo gol. Sarà un aspetto sul quale lavorare, perché il dominio, anche oggi più che netto e praticato fin dall'inizio del match, meriterebbe uno score più ampio.


DOMINIO BIANCONERO
Dopo appena 40 secondi Ronaldo arriva al tiro dal vertice sinistro dell'area, mettendo a lato dopo il lancio profondo di Bonucci e l'assist di tacco di Mandzukic, e si ripete due minuti dopo, da identica posizione, centrando la porta, ma trovando Neto piazzato. I bianconeri vogliono chiudere il discorso qualificazione e giocano su buoni ritmi, pressando alto e cercando di allargare la manovra con le avanzate di Cancelo e Alex Sandro. Gli ospiti hanno qualità nel palleggio e una buona capacità di piazzare gli uomini tra le linee, ma preferiscono un atteggiamento prudente, in attesa del momento buono per colpire di rimessa. La Juve ne concede ben pochi e con il passare dei minuti trova in Dybala un punto di riferimento: la Joya si muove alle spalle di Ronaldo e Mandzukic, salta l'uomo con facilità irrisoria e ha spesso l'idea buona per mettere in movimento i compagni. È dal suo piede che parte il suggerimento per Alex Sandro, sul cui cross dalla sinistra Ronaldo gira a lato di poco.

 

SZCZESNY, MIRACOLO NEL FINALE DI TEMPO
Gli spagnoli si vedono dalle parti di Szczesny solo alla mezz'ora, con un diagonale fuori misura di Wass, mentre il resto è un monologo bianconero. Quando gli uomini di Allegri riescono a combinare in velocità regalano combinazioni da applausi, come quella tra Mandzukic, Bonucci e Cancelo, che si conclude con un esterno destro del portoghese a lato. Quel che manca è un po' di precisione, tanto è vero che di nove conclusioni tentate nel primo tempo, solo una chiama Neto all'intervento. Anche Szczesny è praticamente uno spettatore, almeno fino all'ultimo secondo di recupero, quando Diakhaby stacca di testa sull'angolo di Parejo e il portiere bianconero ha un riflesso prodigioso nel respingere e mandare le squadre negli spogliatoi sullo 0-0.

 

LA PREMIATA DITTA CR7-MARIO COLPISCE ANCORA
Allegri inizia la ripresa con Cuadrado al posto di Alex Sandro e Cancelo si sposta sulla sinistra. La Juve aumenta la pressione e schiaccia gli avversari, recuperando palla nella loro metà campo e martellandoli con cross a ripetizione. Il Valencia resiste, riesce a liberare l'area ogni volta, ma quando Ronaldo si trova di fronte Gabriel sulla sinistra, lo ubriaca di finte e mette in mezzo il rasoterra teso che raggiunge Mandzukic sul secondo palo, arriva finalmente il giusto premio per una supremazia tanto netta.

 

AGLI OTTAVI
Il Valencia risponde subito, ma il gol viene giustamente annullato per l'evidente fallo di mano di Diakhaby, che rimedia anche il giallo. Mandzukic sfiora la doppietta, deviando al volo un pallone vagante in area, quindi Dybala costringe Neto a deviare sopra la traversa il suo sinistro dal limite e l'ex portiere bianconero si supera quando vola a bloccare il perentorio colpo di testa di Ronaldo. Negli ultimi dieci minuti Allegri richiama Dybala e manda in campo Douglas Costa, subito protagonista: è lui a lanciare Cuadrado in contropiede, a seguire l'azione e a servire in area Ronaldo, che offre a Mandzukic un altro pallone invitante, calciato questa volta senza troppa convinzione.

Dopo le occasioni fallite i bianconeri appaiono per qualche attimo un po' svagati, ma non appena il Valencia prova a farsi sotto, riprendono immediatamente il controllo delle operazioni. La lezione con il Manchester evidentemente è servita e questa volta non si rischia nulla. E con il fischio finale di Collum arrivano i  tre punti e la qualificazione agli ottavi. Non il primo posto matematico però, perché il Manchester supera lo Young Boys con un gol di Fellaini al 91'. Quello bisognerà andare a guadagnarselo a Berna, tra due settimane.

 

JUVENTUS-VALENCIA 1-0

 

RETI: Mandzukic 14' st

 

JUVENTUS

Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro (1' st Cuadrado); Bentancur, Pjanic, Matuidi; Dybala (34' st Douglas Costa), Ronaldo, Mandzukic
A disposizione: Perin, Benatia, Barzagli, Rugani, Kean
Allenatore: Allegri

 

VALENCIA

Neto; Wass, Gabriel Paulista, Diakhaby, Gayà; Coquelin, Parejo, Kondogbia (27' st Soler), Guedes; Rodrigo (1' st Gameiro), Santi Mina (22' st Batshuayi)
A disposizione: Doménech, Murillo, Lato, Piccini
Allenatore: Marcelino

 

ARBITRO: Collum (SCO)
ASSISTENTI: McGeachie (SCO), Stewart (SCO)
QUARTO UFFICIALE: Connor (SCO)
ARBITRI D'AREA: Dallas (SCO), Walsh (SCO)

 

AMMONITI: 13' pt Bentancur, 31' pt Gayà, 43' pt Kondogbia, 15' st Cuadrado, 17' st Diakhaby, 24' st Guedes, 29' st Batshuayi, 38' st Matuidi

 

 

http://www.juventus.com/it/news/news/2018/juventus-valencia-commento.php

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Serie A Tim (14° giornata girone andata)

 

STADIO "A. FRANCHI"- Firenze, sabato 01/12/2018

 

 

 

    FIORENTINA - JUVENTUS 0-3

 

 

 

 

Bentancur, Chiellini e Ronaldo stendono la Fiorentina e firmano un successo rotondo, ma per nulla scontato contro un avversario preparato e motivato come la squadra viola, che in più di un'occasione cerca di ribaltare i valori in campo, dando vita a una gara bella e combattuta almeno fino a metà ripresa. Uno spettacolo che non avrebbe meritato un prologo come quello cui si è dovuto assistere: le scritte che, fuori dall'Artemio Franchi, oltraggiano Scirea e i caduti dell'Heysel stridono con il gesto di Chiellini e dei giocatori bianconeri che prima della partita depongono un mazzo di fiori sotto la Fiesole per omaggiare la memoria di Davide Astori.


CHE GOL RODRIGO!
Meglio pensare al campo, la partita lo merita: la Fiorentina è carica e parte forte, arrivando al tiro con Benassi, che sfiora il palo con una sventola di destro dal limite, e con Milenkovic, che stacca bene di testa, ma alza troppo la mira. La pressione viola impedisce alla Juve di manovrare con ordine e crea anche qualche fastidio, come quando Gerson va a disturbare il disimpegno di Chiellini e trova un rimpallo che finisce tra le braccia di Szczesny. Non appena il ritmo della Fiorentina cala però, i bianconeri prendono possesso del gioco, inizia a giocare costantemente nella metà campo avversaria e non appena vede un varco colpisce: Bentancur è eccezionale nel portare palla, scambiare con Dybala, arrivare al limite e incrociare il sinistro: Lafont rimane pietrificato e il pallone si infila nell'angolino.
 
SENZA TREGUA
La partita adesso è bellissima. Simeone non riesce a deviare da due passi il traversone di Milenkovic e Szczesny blocca, mentre Ronaldo e Cancelo sfiorano il raddoppio con due siluri dalla sinistra che terminano a lato. Anche Dybala è pericoloso da fuori area, ma Lafont arriva sul suo rasoterra e nel finale la punizione di Ronaldo da ottima posizione si stampa sulla barriera.
CHIELLO IN ACROBAZIA!
Anche nella ripresa la gara rimane vivace e come in avvio di partita Benassi si rende subito pericoloso con un rasoterra a fil di palo. I viola producono il massimo sforzo, raddoppiando continuamente, chiudendo ogni spazio e arrivando ancora al tiro con Chiesa che per due volte trova Szczesny piazzato. La Juve risponde con un'altra punizione di Ronaldo, questa volta intercettata da Lafont, ma è ancora la Fiorentina a rendersi pericolosa con Veretout e con il suo destro al volo dal limite bloccato da Szczesny. I toscani ci credono, spingono con foga, ma la Juve ha la solidità per resistere e colpire proprio nel loro miglior momento. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo, il pallone si impenna in area e Chiellini gira al volo in acrobazia: la conclusione è sporca, la difesa non riesce a intercettare ed è raddoppio.


CR7, E TRE!
La Fiorentina accusa il colpo e la Juve ne approfitta, continuando a spingere e trovando il gol che chiude la partita dopo altri dieci minuti: Mandzukic crossa dalla sinistra e Edmilson intercetta il traversone con il braccio. È rigore e Ronaldo trasforma con una sassata imparabile. CR7 lascia subito dopo il posto a Bernardeschi, venendo sostituito per la prima volta da quando è in bianconero. Nel finale entra anche Douglas Costa per Cuadrado, ma a questo punto la gara è chiusa e il risultato è già in cassaforte. Ed è un successo quanto mai prezioso, perché arrivato contro uno degli avversari più tosti, su uno dei campi più ostici. Il dicembre bianconero sarà duro, ma intanto inizia nel miglior modo possibile.


FIORENTINA-JUVENTUS 0-3

 

RETI: Bentancur 31' pt Chiellini 24' st, Ronaldo rig. 34' st

 

FIORENTINA
Lafont; Milenkovic, Pezzella, Hugo, Biraghi; Benassi (20' st Pjaca), Veretout, Edmilson; Chiesa, Simeone, Gerson (35' st Thereau)
A disposizione: Dragowski, Sottil, Laurini, Ceccherini, Dabo, Hancko, Norgaard, Eysseric, Mirallas, Vlahovic 
Allenatore: Pioli

 

JUVENTUS

Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Cancelo; Cuadrado (39' st Douglas Costa), Bentancur, Matuidi; Dybala, Mandzukic (43' st Kean), Ronaldo (35' st Bernardeschi)
A disposizione: Perin, Pinsoglio, Rugani, Benatia, Barzagli, Spinazzola, Pjanic
Allenatore: Allegri

 

ARBITRO: Orsato
ASSISTENTI: Manganelli, Schenone
QUARTO UFFICIALE: Pasqua
ARBITRI D'AREA: Massa, Tegoni

 

AMMONITI: 11' pt Mandzukic, 44' pt Edmilson, 5' st Bentancur, 6' st Hugo, 19' st Milenkovic, 27' st Pezzella, 34' st Ronaldo, 43' st Thereau, 46' st Veretout

 

 

http://www.juventus.com/it/news/news/2018/fiorentina-juve-match.php

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Amichevole

 

CAMPO "JUVENTUS TRAINING CENTER"- Torino, martedì 04/12/2018

 

 

 

    JUVENTUS - CHISOLA 3-0

 

 

La Juventus prosegue la preparazione al JTC in vista della sfida di venerdì con l'Inter. Questa mattina i bianconeri si sono divisi in due gruppi, uno dei quali ha sostenuto un lavoro atletico e tecnico, mentre l'altro ha affrontato in allenamento il Chisola, formazione piemontese che milita nel campionato di Eccellenza. 3-0 il punteggio finale, firmato da Emre Can e dalla doppietta di Bunino, dell'Under 23.

Andrea Barzagli, in seguito a un problema muscolare accusato durante la seduta di ieri, è stato sottoposto ad accertamenti che hanno evidenziato una lesione al quadricipite femorale della coscia destra, per la quale si teme uno stop non breve. Saranno comunque necessari ulteriori accertamenti anche per stabilire le terapie più opportune.

Domani la squadra si ritroverà nuovamente al JTC al mattino per un nuovo allenamento.

 

 

http://www.juventus.com/it/news/news/2018/emre-can-in-gol-con-il-chisola.php

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Serie A Tim (15° giornata girone andata)

 

STADIO "ALLIANZ STADIUM"- Torino, venerdì 07/12/2018

 

 

 

    JUVENTUS - INTER 1-0

 

 

Lotta, gioca di fino, segna con una regolarità pazzesca: è Mario Mandzukic l'eroe della serata e con il su settimo sigillo in campionato regala alla Juve il Derby d'Italia. Una partita non spettacolare, ma vibrante quella con i nerazzurri, fisica il giusto, comunque corretta ed equilibrata. La fa sua la squadra con più talento ed esperienza: l'Inter manda la sua unica vera chance sul palo nel primo tempo, mentre i bianconeri capitalizzano nella ripresa una delle rare occasioni avute e volano a quota a 43 punti in classifica. 


BOTTA E RISPOSTA

L'avversario è spigoloso e nei primissimi minuti qualche imprecisione complica la manovra della Juve, che però si fa subito pericolosa non appena palleggia con maggior attenzione, portando Ronaldo al traversone e Dybala a staccare di testa, mettendo alto. La Joya ci prova anche poco dopo dalla sinistra dell'area, ma il suo tentativo viene deviato in angolo. I bianconeri alzano il pressing e prendono prendono campo, mentre l'Inter cerca di ripartire in velocità e anche se i ritmi non sono forsennati la gara è aperta e piacevole. Il più vivace tra i nerazzurri è Perisic e per limitarlo Allegri scambia le posizioni di De Sciglio e Cancelo, portando il portoghese sulla sinistra. Gli ospiti provano allora a sfondare dalla parte opposta e alla mezz'ora quasi ce la fanno: Politano si accentra e tocca per Icardi che favorisce l'inserimento di Gagliardini, il cui sinistro rasoterra colpisce il palo e termina docile tra le braccia di Szczesny. È questo il miglior momento dei nerazzurri che arrivano ancora al tiro con Perisic, poco preciso anche perché ostacolato involontariamente da Icardi. Qualche chiusura tempestiva in area evita ulteriori pericoli e la Juve riprende a manovrare, impegnando Handanovic con le incornate di Mandzukic e Chiellini, quest'ultima arrivata sugli sviluppi di un calcio d'angolo causato dal decisivo intervento di Brozovic sul destro a colpo sicuro di Bentancur.

L'esultanza di Mario Mandzukic dopo il vantaggio bianconero


MARIOOO!!!

La ripresa si apre con un brivido, perché Matuidi serve involontariamente in area che, dopo lo scambio con Icardi va al tiro trovando la provvidenziale opposizione di Bonucci. Il francese si fa perdonare con uno spunto dalla parte opposta e con un traversone basso che attraversa tutto lo specchio della porta senza trovare compagni pronti alla deviazione. Adesso i ritmi sono decisamente più alti, vola qualche cartellino e il gioco è spesso confuso, ma appena la Juve riesce a mettere ordine passa: il lancio di quaranta metri di Matuidi pesca sulla sinistra Cancelo che scodella un cross delizioso sul secondo palo, dove Mandzukic prende il tempo ad Asamoah e in tuffo incorna sotto la traversa.


CHIELLINI MONUMENTALE

L'Inter accusa il colpo, la Juve sente l' “odore del sangue” e cerca di azzannare di nuovo, ma nonostante il forcing gli ospiti resistono. Provano per la verità anche a reagire, senza però produrre occasioni consistenti, anche perché di fronte, si ritrovano un Chiellini monumentale: ogni pallone che si avvicina all'are è suo, ogni contrasto è vinto e Icardi praticamente non la vede mai. Allegri richiama Dybala per Douglas Costa e a dieci minuti dal termine torna in campo Emre Can. Il tedesco rileva Pjanic e regala centimetri e peso al centrocampo che bianconero domina, tiene gli ospiti ben lontani dalla zona pericolo e mette il sigillo sulla gara. Lo Stadium esplode e l'applauso arriva anche dall'altra parte dell'oceano, da Brooklyn, dove si festeggia la Juventus Night: anche a più di 6.000 chilometri di distanza sono tutti pazzi per questa Juve.


JUVENTUS-INTER 1-0

 

RETI: Mandzukic 21' st

 

JUVENTUS

Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Cancelo; Bentancur, Pjanic (37' st Emre Can), Matuidi; Dybala (26' st Douglas Costa), Mandzukic, Ronaldo
A disposizione: Perin, Pinsoglio, Rugani, Benatia, Spinazzola, Cuadrado, Bernardeschi
Allenatore: Allegri


INTER
Handanovic; Vrsaljko,  Skriniar, Miranda, Asamoah; Gagliardini (24' st Keita), Brozovic; Politano (13' st Borja Valero), Joao Mario (32' st Lautaro Martinez), Perisic; Icardi
A disposizione: Padelli, D'Ambrosio, De Vrij, Ranocchia, Vecino, Candreva
Allenatore: Spalletti

 

ARBITRO: Irrati
ASSISTENTI: Meli, Passeri
QUARTO UFFICIALE: Doveri
ARBITRI D'AREA: Guida, Carbone


AMMONITI: 6' pt Pjanic, 9' st Bentancur, 10' st Perisic, 12' st Brozovic

 

 

http://www.juventus.com/it/news/news/2018/juve-inter-match-report.php

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UEFA Champions League (3° giornata gironi ritorno)

 

STADIO "STADE DE SUISSE"- Berna, mercoledì 12/12/2018

 

 

 

    YOUNG BOYS - JUVENTUS 2-1

 

 

 

La Juventus è prima nel girone di Champions e questa è la buona notizia della serata, ma è dovuta al risultato del Mestalla, dove il Valencia supera il Manchester United. I bianconeri devono ringraziare gli spagnoli perché è grazie al loro 2-1 sugli inglesi se la sconfitta di Berna, maturata con identico punteggio, è indolore. Contro ogni pronostico infatti in Svizzera la Juve deve arrendersi allo Young Boys, abilissimo nello sfruttare le ripartenze e, soprattutto, il fattore campo.


VANTAGGIO SVIZZERO
Il sintetico, bagnato copiosamente prima della gara e quindi ancor più infido del solito, e la temperatura proibitiva e ben sotto lo zero, complicano in effetti la gara dei bianconeri che, proprio per non rischiare infortuni, tengono in panchina Chiellini e in tribuna Cancelo. Allegri schiera Cuadrado terzino e Douglas Costa e Bernardeschi esterni in un 4-4-2 che ha in Ronaldo e Mandzukic i terminali offensivi. Dopo una decina di minuti la Juve inizia a prendere confidenza con il campo e Ronaldo arriva al tiro due volte: il primo viene ribattuto sulla linea da Camara, mentre il secondo esce di pochissimo. Al 23' Allegri deve già cambiare, perché Cuadrado accusa un fastidio alla gamba destra e viene sostituito da Alex Sandro, ma le occasioni aumentano: una è per Ronaldo che da due passi non riesce a deviare in rete l'assist di Bernardeschi, l'altra è per Douglas Costa, che mette a lato il suggerimento di Mandzukic. Lo Young Boys gioca comunque con personalità spinto dal pubblico di casa: la qualità non è eccelsa, ma è sufficiente a sfruttare gli errori dei bianconeri, come quello che alla mezz'ora porta Alex Sandro a commettere fallo in area su  Mumi Ngamaleu. Il signor Stieler indica il dischetto e Harau supera Szczesny spedendo il rasoterra nell'angolino.


ANCORA HOARAU
La Juve cerca di reagire e per quanto la manovra non sia limpida,  nel primo tempo arrivano ancora la conclusione di Bonucci bloccata da Wölfli, la punizione di Bernardeschi respinta dalla barriera e i tiri a lato di Ronaldo e Alex Sandro, mentre la ripresa si apre con il calcio piazzato di Pjanic che Hoarau devia involontariamente sulla traversa della propria porta. Douglas Costa aumenta la spinta e inizia a fa piovere cross dalla sinistra, ma è tutta la Juve ora ad alzare il ritmo. Si gioca praticamente sempre nella metà campo svizzera, ma la velocità con cui lo Young Boys sa ripartire crea più di un problema e se Fassnacht fallisce il raddoppio di testa, indirizzando troppo centralmente, Harau non sbaglia, controllando in velocità il lancio di Moumi Ngamaleu, saltando Bonucci e infilando nell'angolo basso alla sinistra di Szczesny.


DYBALA ENTRA E COLPISCE
Che per gli svizzeri sia una serata grazia lo dimostra in fatto che Hoarau sfiori anche il terzo gol con una rovesciata dal limite degna di Ronaldo. Allegri cerca di rimediare e dopo aver cambiato Pjanic con Emre Can inserisce Dybala al posto di De Sciglio e otto minuti dopo il suo ingresso in campo la Joya, che all'andata aveva castigato gli svizzeri con una tripletta, colpisce ancora, ricevendo al limite da Ronaldo e sparando una sventola imprendibile.


COMUNQUE PRIMI
I bianconeri ora producono il massimo forzo e vanno vicinissimi al pareggio con l'incornata di Ronaldo, che spedisce il cross di Bernardeschi sul palo, e con la spizzata di Bonucci, bloccata da Wölfli. Lo raggiungerebbero anche, ancora con una prodezza di Dybala, vanificata però dal fuorigioco di Ronaldo.Vincono gli svizzeri e la Juve incassa la sua seconda sconfitta stagionale dopo quella patita in casa con lo United. Come quella il punteggio recita 2-1 per gli avversari, ma soprattutto, come quella non fa male, se non all'orgoglio.


YOUNG BOYS-JUVENTUS 2-1

 

RETI: Hoarau rig. 30' pt e 23' st, Dybala 35' st,

 

YOUNG BOYS
Wölfli; Mbabu, Camara, Benito, Garcia; Sow (46' st Wüthrich), Lauper, Aebischer; Moumi Ngamaleu (40' st Schick), Hoarau, Fassnacht (35' st Bertone)
A disposizione: von Ballmos, Assalé, Nsame, Seydoux
Allenatore: Seoane

 

JUVENTUS
Szczesny; Cuadrado (23' pt Alex Sandro), Rugani, Bonucci, De Sciglio (27' st Dybala); Douglas Costa, Bentancur, Pjanic (20' st Emre Can), Bernardeschi; Mandzukic, Ronaldo
A disposizione: Perin, Chiellini, Matuidi, Kean
Allenatore: Allegri

 

ARBITRO: Stieler (GER)
ASSISTENTI: Puckel (GER), Seidel (GER)
QUARTO UFFICIALE: Stieler (GER)
ARBITRI D'AREA:  Dankert (GER), Osmers (GER)

 

AMMONITI: 17' st Camara, 19' st Bernardeschi, 27' st Garcia, 38' st Wölfli

 

 

http://www.juventus.com/it/news/news/2018/young-boys-juventus-match-report.php

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Serie A Tim (16° giornata girone andata)

 

STADIO "GRANDE TORINO"- Torino, sabato 15/12/2018

 

 

 

    TORINO - JUVENTUS 0-1
 

 

 

Un Derby brutto, confuso, con poco spettacolo e ancor meno occasioni. Ma proprio per questo vero, sanguigno, dal sapore antico. La Juve lo fa suo grazie a un rigore di Cristiano Ronaldo e a una maggiore esperienza e con il gol numero 5.000 siglato in serie A nella sua storia centra il 15° successo su 16 gare di campionato. Semplicemente mostruosa.


TANTA LOTTA, POCO CALCIO

Derby brutto si diceva, e in effetti deve passare un quarto d'ora per vedere la prima palla gol, e sarà una delle poche: Ronaldo ha il pallone buono sul destro, lo calcia al volo e Sirigu si distende per deviare in angolo. Qualche minuto prima il portiere era entrato in contatto con Emre Can subendo un colpo alla schiena e al 20' è costretto a lasciare il posto a Ichazo. È una partitaccia, che offre solo corsa e agonismo, un copione che non favorisce certo la squadra più tecnica e che permette al Toro di controllare il gioco più di quanto si potesse pensare. I bianconeri si fanno trascinare dal caos, la manovra ne risente, manca di precisione e lucidità e così l'unica altra occasione del primo tempo è colpo di tacco di Chiellini, che devia tra le braccia di Ichazo l'angolo di Dybala.

 

RONALDO DI RIGORE

L'assist della Joya e il sinistro a lato di Matuidi aprono la ripresa. Il Toro punta sulle accelerazioni di Belotti, che fa spendere due gialli a Pjanic e e Emre Can e cerca la porta con un destro dai venti metri, deviato in angolo. La Juve ci prova con il cross rasoterra di Alex Sandro per Matuidi, anticipato da Ichazo, quindi con lo spiovente di Ronaldo e la sponda di Mandzukic per l'inserimento di Dybala, anche lui chiuso al momento della battuta. Con il passare dei minuti il Toro abbassa il ritmo e i bianconeri iniziano a prendere possesso del campo. La gara è spigolosa e di occasioni non se ne vedono molte, bisogna lottare per procurarsele. È quanto fa Mandzukic quando corre come un matto per arrivare sul retropassaggio avventato di Zaza e viene steso dal tackle di Ichazo: è rigore e Ronaldo infila dal dischetto, nonostante l'estremo, infruttuoso tentativo del portiere granata che tocca il pallone, senza riuscire a evitare il cinquemillesimo gol bianconero in serie A. Tre minuti dopo Mandzukic chiuderebbe la partita sparando il rete l'assist di Pjanic, ma il fuorigioco di Ronaldo sulla punizione del bosniaco vanifica l'azione. Basta comunque il minimo scarto, perché la Juve adesso è padrona del gioco, tiene palla, gestisce il tempo, non rischia più nulla e porta a casa tre punti d'oro. Torino è ancora una volta bianconera.


TORINO-JUVENTUS 0-1

 

RETI: Ronaldo rig. 25' st

 

TORINO
Sirigu (20' pt Ichazo); N'Koulou. Izzo, Djidji; Aina (40' st Berenguer), Baselli, Meité, Rincon, Ansaldi (31' st Parigini); Zaza, Belotti
A disposizione: Rosati, De Silvestri, Bremer, Moretti, Lukic, Soriano, Damascan, Edera, Iago Falque
Allenatore:  Mazzarri.


JUVENTUS
Perin; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Can, Pjanic, Matuidi; Dybala; Mandzukic, Ronaldo
A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Benatia, Rugani, Spinazzola, Bernardeschi, Douglas Costa, Kean
Allenatore: Allegri

 

ARBITRO: Guida
ASSISTENTI: Preti, Costanzo
QUARTO UFFICIALE: Marinelli 
VAR: Mazzoleni, Paganessi


AMMONITI: 27' pt Zaza, 3' st Pjanic, 6' st Emre Can, 25' st Ronaldo, 27' st Ansaldi, 47' st Perin

 

 

http://www.juventus.com/it/news/news/2018/torino-juventus-commento.php

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Amichevole

 

STADIO "JUVENTUS TRAINING CENTER"- Torino, mercoledì 19/12/2018

 

 

 

    JUVENTUS - JUVENTUS U23 4-0

 

(ANSA) - TORINO, 19 DIC - Amichevole in famiglia per la Juventus, che alla Continassa ha alternato il lavoro fisico a una partitella a ranghi misti con i giocatori dell'Under 23. In gol Bernardeschi, autore di una doppietta, Kastanos e Kean. In vista della partita casalinga contro la Roma, i bianconeri torneranno ad allenarsi domattina.

 

http://www.ansa.it/piemonte/notizie/2018/12/19/juve-amichevole-con-u23bernardeschi-ok_5afe5eba-0312-4e31-8588-40d91cd196ec.html

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Serie A Tim (17° giornata girone andata)

 

STADIO "ALLIANZ STADIUM"- Torino, venerdì 22/12/2018

 

 

 

    JUVENTUS - ROMA 1-0

 

 

APPALUSI PER MARCHISIO... E PER LA JUVE
Prima della partita gli applausi sono tutti per Claudio Marchisio, che torna all'Allianz Stadium a salutare i tifosi, mentre dopo un minuto di gioco sono per la Juve, subito vicina al gol con la punizione di Dybala toccata di testa da Alex Sandro e rimessa a centro area da Mandzukic, che non trova Ronaldo davanti alla porta sguarnita solo per l'intervento in anticipo di Manolas. Cinque minuti dopo l'occasione è ancora più clamorosa: il destro di Bentancur dal limite viene deviato e termina sui piedi di Alex Sandro, liberissimo in area. Il brasiliano cerca il  primo palo e Olsen ha un riflesso prodigioso e riesce a mettere in angolo. Alex Sandro, fresco di rinnovo, è senza dubbio il più pericoloso dei bianconeri e cerca la porta ancora due volte, trovando ancora Olsen in un caso, e il muro della difesa giallorossa nell'altro.


MARIO CERTIFICA IL DOMINIO
La Roma si vede al 20', con un sinistro debole di Under bloccato da Szczesny, ma è la Juve a dominare, fisicamente e tecnicamente. Ronaldo cerca di stregare ancora lo Stadium con una rovesciata e mette alto, mentre alla mezz'ora è Olsen a togliere dall'angolino il suo destro a giro. La supremazia bianconera è figlia non solo di una qualità enorme, ma anche di un atteggiamento più convinto e aggressivo e la dimostrazione è tutta nell'azione del gol: al 35' De Sciglio ruba palla in zona d'attacco a Florenzi e pennella un cross delizioso sul secondo palo, dove arriva come una furia Mandzukic, che sovrasta Cristante e schiaccia in rete di testa un vantaggio strameritato.


VICINI AL RADDOPPIO
Di Francesco cerca di spronare i suoi inserendo a inizio ripresa inserendo Kluivert al posto di Florenzi, ma è sempre la Juve a impressionare maggiormente, sia che si tratti di manovrare, sia che si cerchi la verticalizzazione immediata. Ronaldo continua a cercare il gol come un assatanato e dopo due colpi di testa, uno alto, l'altro messo in angolo da Olsen, sugli sviluppi del corner arriva a deviare il colpo di testa di Bonucci e trova ancora pronto il portiere a respingere.


CAMPIONI D'INVERNO
La gara si fa spigolosa e Allegri prova a dare più fisicità al centrocampo, inserendo Emre Can al posto di Pjanic, ma ora è la Roma a tenere in mano il gioco, anche perché i bianconeri abbassano troppo il baricentro. Per una decina di minuti, anche se Szczesny non rischia nulla, i giallorossi costringono la Juve nella propria metà campo, quindi Allegri interviene nuovamente sostituendo Dybala con Douglas Costa. Il brasiliano aiuta la squadra con qualche accelerazione e metterebbe anche con la zampata decisiva nel recupero correggendo in rete da due passi l'assist di Ronaldo, ma il signor Massa annulla dopo il aver consultato il Var per un intervento irregolare di Matuidi nello sviluppo dell'azione. Orami comunque la gara è finita e la Juve si regala uno splendido Natale. Sotto l'albero c'è il titolo, virtuale, ma sempre piacevole, di campione d'inverno, con due giornate d'anticipo.


JUVENTUS-ROMA 1-0

 

RETI: Mandzukic 35' pt

 

JUVENTUS
Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic (25' st Emre Can), Matuidi; Dybala (35' st Douglas Costa); Mandzukic, Ronaldo
A disposizione: Perin, Pinsoglio, Benatia, Spinazzola, Rugani, Khedira, Bernardeschi, Kean
Allenatore: Allegri

 

ROMA

Olsen; Santon, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, Nzonzi (34' st Dzeko); Florenzi (1' st Kluivert), Zaniolo, Under (26' st Perotti); Schick
A disposizione: Fuzato, Mirante, Karsdorp, Juan Jesus, Pellegrini, Marcano, Pastore
Allenatore: Di Francesco

 

ARBITRO: Massa
ASSISTENTI: Tegoni, Vuoto
QUARTO UFFICIALE: Maresca
VAR: Giacomelli, Lo Cicero

 

AMMONITI: 40' pt Nzonzi, 36' st Schick 50' st Zaniolo

 

 

http://www.juventus.com/it/news/news/2018/juve-roma-match.php

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Serie A Tim (18° giornata girone andata)

 

STADIO "ATLETI AZZURRI D'ITALIA"- Bergamo, mercoledì 26/12/2018

 

 

 

    ATALANTA - JUVENTUS 2-2

 

 

 

 

Il primo Boxing Day italiano non sorride alla Juventus, costretta al suo secondo pareggio stagionale dall'Atalanta. Il 2-2 finale però può quasi essere accolto con favore per come si era messa la partita, vista l'espulsione di Bentancur e la doppietta di Zapata che aveva ribaltato l'iniziale vantaggio bianconero. La squadra di Allegri chiude comunque il 2018 senza sconfitte in trasferta, anche se forse, con maggiore lucidità, avrebbe potuto ottenere di più all'Atleti Azzurri d'Italia.


AUTORETE E GOL, FA TUTTO L'ATALANTA
Le cose si mettono subito bene perché ,nonostante Ronaldo sia in panchina per la prima volta in stagione,la Juve passa dopo neanche due minuti di gioco, con il traversone di Alex Sandro e la maldestra deviazione di Djimsiti nella propria porta. Dopo altri tre giri di orologio la partita potrebbe essere già chiusa, se il destro di Bentancur, deviato da Berisha, non si stampasse sulla traversa. Arrivano al tiro anche Dybala e Douglas Costa, sbagliando la mira, quindi Chiellini incorna a lato il cross di Dybala, ma intanto i padroni di casa crescono e Zapata fa valere il fisico contro Bonucci, liberandosi per il tiro e sparando nell'angolino il sinistro che vale il pareggio.
È una partita aperta e combattuta: l'Atalanta non è solo organizzata, ma ha anche qualità e freschezza, mentre la Juve sbaglia qualche giocata di troppo e così, nonostante il ritmo sia più che pimpante, i portieri stanno a guardare.


ROSSO A BENTANCUR, RADDOPPIA ZAPATA
Cambia ben poco nella ripresa, almeno fino all'8', quando Bentancur, già ammonito nel primo tempo, commette un fallo ingenuo su Castagne a ridosso dell'area bergamasca, rimediando il secondo giallo e lasciando i compagni in dieci. La superiorità numerica dà coraggio all'Atalanta che arriva subito a impegnare Szczesny con Castagne e a batterlo ancora con Zapata, che spedisce in rete da due passi il corner di Gomez.


RONALDO ENTRA E PAREGGIA
Allegri interviene richiamando Douglas Costa e Khedira e mandando in campo Pjanic e Ronaldo, ma c'è poco movimento senza palla e troppa frenesia nella manovra. Quando ritrovano lucidità però  i bianconeri riescono ad annullare l'inferiorità numerica e anche se rischiano quando Gosens arriva al tiro da buona posizione, l'insistenza con cui cercano il pareggio viene premiata dalla deviazione sotto porta di Ronaldo, che corregge in rete lo stacco di Chiellini. Arriverebbe anche il gol risolutivo di Bonucci in pieno recupero, ma sul colpo di testa di Alex Sandro la posizione del difensore è irregolare e Banti annulla. Finisce 1-1 ed è un risultato corretto per quanto visto in campo, ma probabilmente con maggior attenzione, e senza regalare un uomo in più agli avversari, per la Juve sarebbe potuta andare diversamente.


ATALANTA-JUVENTUS 2-2

 

RETI: Djimsiti aut. 2' pt, Zapata 24' pt e 10' st, Ronaldo 33' st

 

ATALANTA
Berisha; Mancini, Djimsiti, Masiello (40' st Barrow); Hateboer, Pasalic (22' st Gosens), Freuler, Castagne; Gomez; Ilicic (32' st Pessina), Zapata
A disposizione: Gollini, Rossi, Valzania, Del Prato, Okoli, Peli, Reca, Kulusevski, Tumminello
Allenatore: Gasperini

 

JUVENTUS
Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Chiellini Alex Sandro; Bentancur, Emre Can, Khedira (20' st Ronaldo); Dybala, Mandzukic, Douglas Costa (12' st Pjanic)
A disposizione: Perin, Pinsoglio, Benatia, Rugani, Spinazzola, Kastanos
Allenatore: Allegri

 

ARBITRO: Banti
ASSISTENTI: Carbone, Ranghetti
QUARTO UFFICIALE: Aureliano
VAR: Calvarese, Vuoto

 

AMMONITI: 18' pt Bentancur, 29' pt Zapata, 32' pt Mancini, 38' pt Chiellini, 8' st Bentancur, 15' st Hateboer, 18' st Mandzukic, 45' st Freuler

 

ESPULSI: 8' st Bentancur

 

 

http://www.juventus.com/it/news/news/2018/atalanta-juventus-match.php

 

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Serie A Tim (19° giornata girone andata)

 

STADIO "ALLIANZ STADIUM"- Torino, sabato 29/12/2018

 

 

 

    JUVENTUS - SAMPDORIA 2-1

 

 

 

101 punti nell'anno solare, 100 gol segnati, 42 vittorie su 52 gare per non parlare del settimo scudetto consecutivo e della quarta Coppa Italia in fila: il 2018 della Juve è stato troppo straordinario per non chiudersi con una vittoria. Quella sulla Samp, arrivata grazie alla doppietta di Ronaldo, non è semplice da ottenere e vede il Var protagonista in tre episodi chiave, ma rende giustizia a una supremazia netta, che i bianconeri esercitano fin dall'inizio della gara.


SUBITO SIUUU!

Apertura pazzesca di Dybala, controllo al limite di Ronaldo che evita l'intervento di Sala, destro a giro, pallone che rimbalza davanti ad Audero e si infila nell'angolino: il cronometro non segna ancora due minuti e la Juve è già sopra di un gol. La partenza a razzo dei bianconeri non cambia i piani della Samp, che porta il pressing altissimo, per cercare di fermare sul nascere la manovra della squadra di Allegri, ma l'operazione non riesce praticamente mai, grazie alla qualità del palleggio dei padroni di casa. Ronaldo è inarrestabile quando parte dalla sinistra e scodella in area palloni a ripetizione e Pjanic e Alex Sandro provano a farle fruttare con due conclusioni dal limite senza esito.

 

QUAGLIARELLA DAL DISCHETTO

La Sampdoria prova a farsi vedere con i tiri di Praet e Quagliarella, ma Perin, in campo all'ultimo a causa di un leggero affaticamento muscolare accusato durante il riscaldamento da Szczesny, non deve neanche intervenire. Del resto davanti ha un ottimo Rugani e un Chiellini semplicemente mostruoso: il capitano non solo blocca ogni iniziativa avversaria, ma trova anche le energie per una cavalcata sulla sinistra e per un assist prezioso per Dybala, che mette il sinistro in corsa a lato di poco. L'unico appunto che si può muovere alla Juve è non riuscire a concretizzare la supremazia, anche perché in questi casi un episodio sfavorevole può risultare decisivo: e infatti alla mezz'ora, su un traversone dalla bandierina, Emre Can tocca con il braccio e, dopo aver consultato il Var, il signor Valeri concede il rigore che Quagliarella trasforma.


ANCORA CR7!

Dopo il pareggio doriano la gara cambia per qualche minuto, perché la manovra bianconera è meno fluida e precisa, mentre gli ospiti acquistano fiducia. Non appena la Juve ritrova la lucidità necessaria però fioccano ancora le occasioni: Dybala impegna Audero con una ventola dal limite, Mandzukic non arriva per un soffio a deviare l'invito di Ronaldo e Chiellini sfiora il palo deviando di testa la punizione di Pjanic. Anche la ripresa è vivace e dopo il diagonale di Quagliarella intercettato da Perin e arriva la sventola di Matuidi messa in angolo da Audero. Gli spazi sono ridotti e allora Ronaldo prova a inventare l'eurogol con un siluro da venticinque metri che centra in pieno l'incrocio ed è sfortunato anche quando arriva a incornare il cross di Matuidi e trova la deviazione di Colley. Quando però al 18', sugli sviluppi di un angolo, Ferrari tocca con un braccio e il signor Valeri indica il dischetto, confermando la decisione anche dopo aver consultato il Var, CR7 può rifarsi, spedendo il rigore alle spalle di Audero il 100° gol bianconero del 2018.

 

FINALE COL BRIVIDO

Allegri richiama Mandzukic e inserisce Bernardeschi, portando Ronaldo al centro dell'attacco. La Juve cerca di chiudere la partita con Dybala, che calcia a lato lo spiovente di Alex Sandro. Tra i doriani Quagliarella è sempre l'uomo più pericoloso e dopo un destro dal limite alto, prova a deviare in spaccata il cross di Praet, ma non centra la porta. I bianconeri insistono e Ronaldo ci prova ancora dal limite, trovando Audero piazzato, quindi Allegri manda in campo Douglas Costa al posto di Matuidi, passando al 4-4-2. La gara sembra ormai decisa, perché per quanto la Samp provi a spingere, appare stanca, mentre la Juve è in controllo del match. Come nel primo tempo però, un solo episodio potrebbe risultare decisivo, perché in pieno recupero Perin sbaglia un rinvio, Defrel tocca per Saponara che spedisce sotto l'incrocio, ma anche il questo caso interviene il Var: la posizione dell'attaccante è irregolare e Valeri annulla. Termina 2-1 e la Juve chiude l'anno con un sospiro di sollievo e, soprattuto, con 53 punti in classifica...


JUVENTUS-SAMPDORIA 2-1

 

RETI: Ronaldo 2' pt, Quagliarella rig. 33' pt, Ronaldo rig. 20' st, 

 

JUVENTUS
Perin; De Sciglio, Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Can, Pjanic, Matuidi (37' st Douglas Costa); Dybala, Mandzukic (24' st Bernardeschi), Ronaldo
A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Bonucci, Benatia, Spinazzola, Khedira, Kean
Allenatore: Allegri

 

SAMPDORIA

Audero; Sala, Ferrari, Colley, Murru; Praet, Ekdal (37' st Jankto), Linetty; Ramirez (27' st Saponara); Caprari (22' st Defrel), Quagliarella
A disposizione: Rafael, Belec, Tonelli, Leverbe, Rolando, Regini, Junior, Vieira, Kownacki
Allenatore: Giampaolo


ARBITRO: Valeri
ASSISTENTI: Valeriani, Vivenzi
QUARTO UFFICIALE: Marinelli
VAR: Maresca, Del Giovane

 

AMMONITI: 36' pt Matuidi, 37' pt Ferrari, 26' st Rugani, Saponara 48' st

 

http://www.juventus.com/it/news/news/2018/jsamp-match-report-commento.php

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Tim Cup (Ottavi di finale)

 

STADIO "R. DALL'ARA"- Bologna, sabato 12/01/2019

 

 

 

    BOLOGNA - JUVENTUS 0-2

 

 

Un gol per tempo al Bologna, a firma Bernardeschi e Kean, e la Juve stacca il biglietto per i quarti di Coppa Italia per la dodicesima volta consecutiva, stabilendo un ennesimo record. I bianconeri non si devono dannare per aver ragione dei rossoblu, anche grazie a un ottimo approccio alla gara. Le vacanze non hanno lasciato scorie nelle gambe e men che meno nella testa e così, nonostante uno schieramento inedito, la manovra scorre fluida e la vittoria arriva puntuale.

 

ERRORE DI DA COSTA, BERNARDESCHI PUNISCE

Kean al centro dell'attacco e Spinazzola sulla sinistra sono le due novità presentate nella formazione titolare da Allegri, che deve rinunciare a Benatia, inizialmente annunciato in campo e poi costretto a fermarsi per un fastidio muscolare accusato durante il riscaldamento.
La Juve impone subito un ritmo elevato alla gara, mentre il Bologna concede campo, rifugiandosi nella propria metà campo. Un atteggiamento, quello dei padroni di casa, che non paga, perché già al 9' i bianconeri passano. De Sciglio lancia lungo verso l'area di rigore, Da Costa esce fino al limite per bloccare in presa alta, ma si scontra con Calabresi, anche lui a caccia del pallone. Bernardeschi è in agguato e può agevolmente infilare nella rete sguarnita il gol del vantaggio.

 

KEAN, RADDOPPIO!

Il Bologna a questo punto deve cambiare i piani e prova a reagire, ma in questo modo concede più spazi, rendendo la partita ancor più vivace. La Juve cerca il raddoppio con Emre Can, Khedira e Kean, che non inquadrano la porta, e con il colpo di testa di Bonucci, troppo centrale. Douglas Costa sulla destra è incontenibile, spesso porta via due uomini da solo e De Sciglio può approfittarne per aumentare la sua spinta, ma anche dall'altra parte Spinazzola si fa vedere con qualche buona incursione sul fondo. Per il colpo del ko si deve però aspettare l'inizio della ripresa: Bernardeschi parte in posizione centrale, allarga il gioco per Douglas Costa che si accentra e scarica un sinistro che, deviato da Helander, termina sui piedi di Kean, libero a centro area e pronto a mettere alle spalle di Da Costa il suo secondo gol il bianconero. Curioso che anche il primo, siglato nel maggio 2017, fosse arrivato al Dall'Ara contro i rossoblu.


PRONTI PER LA SUPERCOPPA

Il diciottenne lascia il posto a Ronaldo poco dopo il quarto d'ora, anche se la partita ormai non ha più molto da dire. La Juve controlla agevolmente i timidi tentativi di del Bologna di riaprire la gara e Allegri può regalare qualche minuto anche a Dybala e Alex Sandro, in campo al posto degli ottimi Douglas Costa e Spinazzola. Il risultato non cambia più e i bianconeri avanzano ai quarti di finale, dove troveranno la vincente della sfida di lunedì tra Atalanta e Cagliari. Per il prossimo turno si dovrà comunque aspettare fine mese; nel frattempo si dovrà riprendere la marcia in campionato e, prima ancora, andare a caccia della Supercoppa, mercoledì, a Gedda, contro il Milan.


BOLOGNA-JUVENTUS 0-2

 

RETI: Bernardeschi 9' pt Kean 4' st

 

BOLOGNA
Da Costa; Calabresi, Danilo, Helander; Mattiello (24' st Orsolini), Soriano, Pulgar, Svanberg (17' st Donsah), Dijks, Destro (32' st Palacio), Sansone
A disposizione: Skorupski, Pirana, Gonzalez, Corbo, De Maio, Mbaye, Krejci, Falcinelli, Okwonkwo
Allenatore: Inzaghi


JUVENTUS
Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Spinazzola (35' st Alex Sandro); Khedira, Pjanic, Emre Can; Douglas Costa (32' st Dybala), Kean (17' st Ronaldo), Bernardeschi
A disposizione: Perin, Pinsoglio, Rugani, Bentancur, Matuidi
Allenatore: Allegri


ARBITRO: La Penna
ASSISTENTI: Gori, Rossi
QUARTO UFFICIALE: Rapuano
VAR: Calvarese, Lo Cicero

 

AMMONITI: 30' pt Bernardeschi, 44' pt De Sciglio, Emre Can 24' st, 37' st Soriano

 

https://www.juventus.com/it/news/news/2019/bologna-juventus_commento.php

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Supercoppa Italiana (Finale)

 

STADIO "KING ABDULLAH SPORT CITY STADIUM"- Jeddah, mercoledì 16/01/2019

 

 

 

    JUVENTUS - MILAN 1-0

 

 

Cristiano Ronaldo regala alla Juve il primo trofeo del 2019. La Supercoppa è bianconera grazie alla zuccata del portoghese, che nella ripresa decide la sfida contro il Milan. La gara di Gedda non è particolarmente spettacolare, ma combattuta a sufficienza da appagare i 62.000 del  King Abdullah Sport City Stadium.


CANCELO-COSTA, MOTORI BIANCONERI
Allegri centra il suo decimo successo sulla panchina bianconera ritrovando Cancelo dal primo minuto e proponendo sulla stessa fasciaDouglas Costa, al fianco di Dybala e Ronaldo nel tridente d'attacco. Anche Gattuso adotta il 4-3-3, ma rinuncia a Higuain a favore di Cutrone. Al primo affondo la Juve va già vicino al gol, con i dribbling di Cancelo e il sinistro a giro di Douglas Costa che esce di poco, mentre il Milan prova a rispondere con il colpo di testa di Calhanoglu, imbeccato da Cutrone. I rossoneri cercano la verticalizzazione improvvisa, la Juve una manovra più ragionata e costruisce le azioni migliori sull'asse Douglas Costa-Cancelo, che poco dopo il quarto d'ora confezionano un'altra occasione, ma il diagonale del portoghese termina a lato.


ANDAMENTO LENTO
Con il passare dei minuti i ritmi, già non forsennati, si abbassano ulteriormente e si arriva al 40' senza sussulti, se si eccettuano un contropiede condotto da Douglas Costa e concluso da un tentativo di Chiellini fuori misura e un gol annullato a Matuidi per un evidente fuorigioco. Quando però Allegri inverte Douglas Costa e Dybala, spostando il brasiliano sulla sinistra, i bianconeri sfiorano ancora il vantaggio, perché da quella zona arriva il traversone per la girata di Ronaldo, che rimbalza davanti a Donnarumma e sorvola la traversa di un soffio. Anche il Milan si fa vedere nel finale di tempocon Calhanoglu, che si ritrova il pallone tra i piedi dopo un rimpallo e scarica il rasoterra, bloccato da Szczesny.

 

CI PENSA CR7
Il Milan parte forte nella ripresa e Cutrone centra in pieno la traversa con un sinistro dal limite e la velocità del gioco sembra aumentare, anche perché a volte le due squadre tendono ad allungarsi eccessivamente. Non appena ritrova compattezza però, la Juve passa: nonostante la difesa rossonera schierata, Pjanic scodella una palla deliziosa dal vertice sinistro dell'area e Ronaldo, scattato con perfetto tempismo sul filo del fuorigioco, appoggia di testa alle spalle di Donnarumma, scatenando il fragoroso “Siuuu” del pubblico arabo.
OTTO VOLTE SUPER
Dopo l'assist vincente il bosniaco lascia il posto a Emre Can e visto che il Milan sembra accusare il colpo, Gattuso prova a rimediare, inserendo Higuain e Borini al posto di Castillejo e Paquetà, ma i suoi piani vengono ben presto scombinati dallo scellerato intervento di Kessie, che entra a gamba tesa su Emre Can e, dopo il consulto del VAR, rimedia il rosso. Con l'uomo in meno rossoneri si trovano costretti a cambiare ancora e Cutrone deve lasciare il posto a Conti, mentre per gli ultimi minuti Allegri richiama Bentancur e Douglas Costa e manda in campo Bernardeschi e Khedira. Al di là dei cambi e di un destro di Ronaldo bloccato da Donnarumma lagara non ha più nulla da dire. L'1-0 rimane sul tabellone fino alla fine e la Juve saluta Gedda e torna in Italia con l'ottava Supercoppa della sua storia. Nessuno ne ha mai vinte tante.


JUVENTUS-MILAN 1-0

 

RETI: Ronaldo 16' st

 

JUVENTUS

Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur (41' st Bernardeschi), Pjanic (20' st Emre Can), Matuidi; Douglas Costa (44' st Khedira), Dybala, Ronaldo
A disposizione: Perin, Pinsoglio, Del Favero, De Sciglio, Rugani, Spinazzola Bernardeschi, Kean
Allenatore: Allegri

 

MILAN
Donnarumma G.; Calabria, Zapata, Romagnoli, Rodriguez; Kessié, Bakayoko, Paquetá (37' st Borini); Castillejo (25' st Higuain), Cutrone (34' st Conti), Calhanoglu
A disposizione: Reina, Donnarumma A., Abate, José Mauri, Bertolacci, Trinic, Laxalt, Musacchio, Montolivo


Allenatore: Gattuso

ARBITRO: Banti
ASSISTENTI: Preti, Passeri
QUARTO UFFICIALE: Di Bello
VAR: Guida, Vuoto

 

AMMONITI: 21' pt Calhanoglu, 26' pt Alex Sandro, 44' pt Pjanic, 47' pt Castillejo, 42' st Rodriguez, 95' Dybala


ESPULSI: 30' st Kessie

 

 

https://www.juventus.com/it/news/news/2019/juventus-milan-match-report.php

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Serie A Tim (1° giornata girone ritorno)

 

STADIO "ALLIANZ STADIUM"- Torino, sabato 21/01/2019

 

 

 

    JUVENTUS - CHIEVOVERONA 3-0

 

 

 

Dopo il Bologna in Coppa Italia e il Milan nella Supercoppa di Gedda, mostrata al pubblico dell'Allianz Stadium prima della partita, la Juve fa il tris in questo avvio di 2019 e alla ripresa del campionato regola anche il Chievo. Due spunti, uno di Douglas Costa, l'altro di Dybala finalizzato da Emre Can, chiudono i conti già nel primo tempo e nella ripresa, dopo il rigore fallito da Ronaldo, Rugani mette il sigillo sul definitivo 3-0.


DOUGLAS COSTA, CHE SAETTA!

La partita è senza storia anche se è il Chievo a farsi vedere in avanti per primo con un diagonale di Meggiorini respinto da Perin e la Juve risponde con la discesa di Bernardeschi, schierato mezz'ala, e suo il traversone basso che attraversa tutta l'area di rigore Lo Stadium è una ghiacciaia, ma alcuni numeri raffinati di Douglas Costa scaldano l'ambiente. Si intuisce subito che il brasiliano sia in serata, visti gli scambi nello stretto con Dybala e Alex Sandro, e prima del quarto d'ora la sensazione viene confermata dalla poderosa discesa centrale, impreziosita da un doppio passo e dal sinistro scagliato da fuori area nell'angolino, per il vantaggio bianconero.

 

EMRE CAN, PRIMA GIOIA IN BIANCONERO

La gara prosegue al piccolo trotto e a un volenteroso Chievo, controllato senza fatica, la Juve risponde con i tentativi di Dybala, Ronaldo e Bernardeschi, intercettati da Sorrentino. Quando il primo tempo sembra ormai concludersi senza altri acuti, i bianconeri passano ancora: dopo un minuto e mezzo di possesso palla e 28 tocchi, Dybala si infila tra tre avversari al limite dell'area e serve un pallone delizioso a Emre Can, appostato sul dischetto del rigore. Il tedesco ha il tempo, la lucidità e la freddezza di piazzare con precisione millimetrica il destro che vale il suo primo gol in bianconero e il raddoppio prima dell'intervallo.


SORRENTINO FERMA RONALDO DAL DISCHETTO

In apertura di ripresa potrebbe anche arrivare il terzo gol, ma Sorrentino trova un riflesso prodigioso per respingere il colpo di testa ravvicinato di Alex Sandro, pescato nell'area piccola dal solito Douglas Costa. E sempre dal piede di Douglas Costa parte il sinistro dal limite che centra in pieno il braccio sinistro di Bani, staccato dal corpo a sufficienza perché il signor Piccinini indichi il dischetto. Della battuta si incarica Ronaldo, ma Sorrentino battezza l'angolo giusto e riesce a deviare in angolo il rigore del portoghese.


RUGANI CHIUDE I CONTI

Nonostante abbia fallito il colpo del ko, la Juve rimane in pieno controllo del match, ma pian piano, anche grazie ai cambi operati da Di Carlo, il Chievo alza il baricentro e dopo aver bloccato un debole colpo di testa di Meggiorini, Perin ha il suo da fare per respingere il destro di Rossettini dalla distanza. Ronaldo ha un'altra ghiotta occasione, ma non sfrutta a dovere l'invitante assist Di Emre Can, bravissimo a trovare il fondo e a liberarsi per il traversone. Allegri opera la prima sostituzione alla mezz'ora, richiamando Douglas Costa, inserendo Bentancur e avanzando il raggio d'azione di Bernardeschi che, dopo aver cercato l'angolino dal limite trovando ancora la risposta di Sorrentino, pennella la punizione che Rugani incorna in rete. La partita, già ampiamente indirizzata, ora è definitivamente chiusa e il 3-0 certifica una supremazia mai in discussione, premiata con il nuovo allungo in classifica dei bianconeri, ancora a + 9 sul Napoli.


JUVENTUS-CHIEVO 3-0

 

RETI: Douglas Costa 14' pt, Emre Can 45' pt, Rugani 39' st

 

JUVENTUS

Perin; De Sciglio, Rugani, Chiellini, Alex Sandro (44' st Kean); Bernardeschi (41' st Spinazzola), Emre Can, Matuidi; Douglas Costa (30' st Bentancur), Dybala, Ronaldo, 
A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Cancelo, Bonucci, Khedira
Allenatore: Allegri

 

CHIEVO
Sorrentino; Depaoli (21' st Jaroszynski), Bani, Rossettini,Tomovic, Kiyine ; Hetemaj (16' st Vignato), Radovanovic; Giaccherini; Meggiorini, Pellissier (20' pt Stepinski)
A disposizione: Semper, Caprile, Burruchaga, Tanasijevic, Cesar, Leris, Rigoni, Grubac, Djordjevic
Allenatore: Di Carlo

 

ARBITRO: Piccinini
ASSISTENTI: Di Vuolo, Rocca
QUARTO UFFICIALE: Pezzuto
VAR: Calvarese, Posado

 

AMMONITI: 35' st De Sciglio, 38' st Kiyine

 

 

https://www.juventus.com/it/news/news/2019/jchievo_commento_partita.php

 

 

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Serie A Tim (2° giornata girone ritorno)

 

STADIO "OLIMPICO"- Roma, domenica 27/01/2019

 

 

 

    LAZIO - JUVENTUS 1-2

 

 

 

Per vincere partite come quella contro la Lazio, serve un carattere d'acciaio. Anche fortuna certo, perché i biancocelesti hanno obiettivamente giocato una gara straordinaria e non avrebbero meritato la sconfitta, ma quando si ha una rosa di qualità eccelsa come quella a disposizione di Allegri, è più semplice ottenere la benevolenza della sorte. La rosa però, bisogna saperla sfruttare e il tecnico bianconero è maestro in questo: gli inserimenti di Bernardeschi  e Cancelo nella ripresa, con la Lazio in vantaggio, ribaltano le sorti dell'incontro. L'azzurro crea, il portoghese segna e procura il rigore che Ronaldo trasforma in tre punti pesantissimi. Tre punti a cui era difficile credere e che era difficilissimo ottenere, vista l'ottima prova dei padroni di casa, assatanati fin dai primi minuti.


LAZIO INDIAVOLATA
Pressing, recupero palla alto, scambi rapidi: la Lazio parte forte e costringe i bianconeri nella propria metà campo. La Juve è più prudente, riesce a contenere gli avversari, Szczesny è soprattutto impegnato nelle uscite e la prima conclusione sulla quale deve intervenire è un rasoterra da fuori area di Correa dopo una ventina di minuti. Ben più complessi gli interventi necessari per respingere il destro di Luis Alberto, che approfitta di una leggerezza in disimpegno di Emre Can, e il sinistro potente e ravvicinato di Parolo. A cinque minuti dall'intervallo Allegri è costretto a inserire Chiellini al posto di Bonucci, dolorante alla caviglia destra, ma intanto la Lazio continua a spingere e, dopo il pallonetto di Immobile che supera Szczesny e viene messo in angolo dal provvidenziale intervento di Rugani, il fischio finale del primo tempo viene accolto con sollievo.


LA JUVE SI COMPLICA LA VITA
Le accelerazioni biancocelesti creano problemi anche in avvio di ripresa, il sinistro di Luis Alberto esce di poco e anche se la Juve ora ha un altro piglio e attacca con più decisione, sugli sviluppi di un corner per i padroni di casa, Emre Can infila di testa nella propria porta, complicando i piani di Allegri.


CANCELO ENTRA E PAREGGIA
Il tecnico interviene subito, sostituendo Matuidi con Bernardeschi, ma intanto la Lazio sfiora il raddoppio con due conclusioni di Immobile e una di Milinkovic-Savic. A venti minuti dal termine tocca a Cancelo, che entra al posto di Douglas Costa e va a occupare la posizione di esterno alto sulla destra. E i due nuovi entrati confezionano l'azione del pareggio alla mezz'ora: la fuga di Bernardeschi sulla sinistra è incontenibile e il suo pallone per Dybala tremendamente invitante. Il sinistro di prima intenzione della Joya trova la risposta di Strakosha, ma sulla respinta c'è Cancelo, che infila l'1-1 nell'angolino.


CR7 DAL DISCHETTO E LA JUVE VOLA
Il finale di gara è scoppiettante, perché il gol regala alla Juve energie supplementari, ma la Lazio non si abbatte. Si lotta su ogni pallone e anche se manca un po' di lucidità, c'è agonismo a sufficienza per garantire lo spettacolo. E per quanto riguarda le emozioni, arrivano, eccome, a un minuto dal novantesimo: Ronaldo innesca Bernardeschi sulla sinistra e il suo traversone raggiungerebbe Cancelo a centro area se il portoghese non venisse steso da Lulic. Il signor Guida indica il dischetto e Ronaldo infila il gol che condanna un'ottima Lazio e che vale undici punti di vantaggio in classifica sul Napoli.


RETI: Emre Can aut. 14' st, Cancelo 29' st, Ronaldo rig. 44' st

 

LAZIO
Strakosha; Bastos (45' st Neto), Radu, Wallace; Parolo, Milinkovic-Savic, Leiva, Luis Alberto (36' st Berisha), Lulic; Correa; Immobile (37' st Caicedo)
A disposizione: Proto, Guerrieri, Durmisi, Jorge Silva, Murgia, Cataldi, Badelj
Allenatore: S. Inzaghi

 

JUVENTUS
Szczesny; De Sciglio, Bonucci (41' pt Chiellini), Rugani, Alex Sandro; Emre Can, Bentancur, Matuidi (16' st Bernardeschi); Douglas Costa (25' st Cancelo), Dybala, Ronaldo
A disposizione: Perin, Pinsoglio, Spinazzola, Fagioli,  Kean
Allenatore: Allegri

 

ARBITRO: Guida
ASSISTENTI: Carbone, Di Liberatore
QUARTO UFFICIALE: Abbattista
VAR: Aureliano, Del Giovane

 

AMMONITI: 24' pt Emre Can, 5' st Leiva, 5' st Matuidi, 25' st De Sciglio, 28' st Rugani, 35' st Chiellini, 35' st  Milinkovic-Savic

 

 

https://www.juventus.com/it/news/news/2019/lazio-juventus-match-report.php

 

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Tim Cup (Quarti di finale)

 

STADIO "ATLETI AZZURRI D'ITALIA"- Bergamo, mercoledì 30/01/2019

 

 

 

    ATALANTA - JUVENTUS 3-0

 

 

La Juventus si ferma ai quarti di finale della Coppa Italia. Il cammino bianconero si interrompe a Bergamo, dove l'Atalanta, determinata convinta, subito in partita, ottiene una meritata qualificazione con il 3-0 firmato da Castagne e dalla doppietta di Zapata.
ATALANTA SUBITO AGGRESSIVA

L'aggressività dell'Atalanta è subito evidente, costringe la Juve a chiudersi fin dai primi minuti e le incursioni di Gomez, Zapata e Djimsiti creano qualche apprensione. I bianconeri faticano a contenere i padroni di casa e solo quando trovano velocità di manovra e maggior precisione, riescono ad alzare il baricentro. Sono però i bergamaschi a fare la partita e a rendersi ancora pericolosi con Gomez, che impegna Szczesny con un diagonale dal limite.

CASTAGNE-ZAPATA, UNO DUE MICIDIALE

Poco prima della mezz'ora entrambe le squadre devono ricorrere alla prima sostituzione: Gasperini perde Ilicic e manda in campo Pasalic, mentre Allegri deve richiamare Chiellini e a inserire Cancelo, spostando De Sciglio al centro della difesa al fianco di Rugani.
Il portoghese, dieci minuti dopo il suo ingresso in campo, commette un errore fatale, perdendo palla in fase di disimpegno e permettendo a Castagne di arrivare fino al limite e di infilare Szczesny con un violento destro nell'angolino. Tempo di rimettere in gioco il pallone e i nerazzurri passano ancora, questa volta con Zapata, che riceve ai sedici metri, si gira in un fazzoletto e spara un fendente nello stesso punto di Castagne, mentre Allegri protesta per un fallo subito da Dybala nello sviluppo dell'azione e viene allontanato dal signor Pasqua.
POCA JUVE, ANCORA ZAPATA CHIUDE I CONTI

La Juve deve necessariamente cambiare atteggiamento e i segnali in avvio di ripresa, con la discesa di Bernardeschi, chiuso all'ultimo da De Roon, e l'incornata di Rugani a lato di poco, sono incoraggianti. I bianconeri insistono e a tratti schiacciano l'Atalanta, che ha però la qualità per alleggerire la pressione e tenere sul chi vive la difesa. Al quarto d'ora Douglas Costa rileva Dybala e cinque minuti dopo Khedira ha un buon pallone sul destro, ma calcia centralmente e Berisha respinge. Il tedesco lascia poi il posto a Pjanic, ma nonostante gli sforzi, la Juve non riesce a produrre nulla di concreto. Anzi, sbaglia ancora in difesa, quando De Sciglio tocca male in direzione di Szczesny e libera involontariamente Zapata, che salta il portiere e infila in rete il 3-0 che chiude la gara e il cammino bianconero in Coppa Italia, dopo quattro anni di successi.
ATALANTA-JUVENTUS 3-0

RETI: Castagne 37' pt, Zapata 39' pt, Zapata 41' st


ATALANTA
Berisha; Toloi, Djimsiti, Palomino (44' st Masiello); Hateboer, De Roon (46' st Gosens), Freuler, Pessina, Castagne; Ilicic (27' pt Pasalic), Gomez; Zapata
A disposizione: Berisha, Rossi, Mancini, Pessina, Reca, Kulusevski, Barrow, Piccoli 
Allenatore: Gasperini

JUVENTUS

Szczesny; De Sciglio, Rugani, Chiellini (27' pt Cancelo), Alex Sandro; Khedira (26' st Pjanic), Bentancur, Matuidi; Bernardeschi, Dybala (16' st Douglas Costa), Ronaldo
A disposizione: Perin, Pinsoglio, Caceres, Spinazzola, Emre Can, Kean
Allenatore: Allegri

ARBITRO: Pasqua
ASSISTENTI: Tonolini. Tegoni
QUARTO UFFICIALE: La Penna
VAR: Doveri, Marrazzo

AMMONITI: 44' pt Djimsiti , 46' pt Freuler, 9' st Hateboer, 34' st  Pjanic, 43' st Matuidi

 

 

https://www.juventus.com/it/news/news/2019/atalanta-juventus-timcup-commento.php

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Serie A Tim (3° giornata girone ritorno)

 

STADIO "ALLIANZ STADIUM"- Torino, sabato 02/02/2019

 

 

 

    JUVENTUS - PARMA 3-3

 

 

 

Andare per due volte sopra di due gol non basta alla Juve per battere il Parma. Alla doppietta di Ronaldo, intervallata dal gol di Rugani, risponde quella di Gervinho, dopo che Barillà aveva già accorciato le distanze una prima volta, e i bianconeri devono accontentarsi, in pieno recupero, di un amaro pareggio.
POSSESSO JUVE, CONTROPIEDE PARMA
Che i pericoli potessero arrivare soprattuto da Gervinho, si intuisce subito, quando l'ivoriano mette il turbo per farsi cinquanta metri palla al piede e procurarsi un angolo con un destro dal limite, deviato in angolo da Caceres, alla prima da titolare nella terza puntata della sua storia bianconera. Il contropiede è la sola arma a disposizione degli ospiti, perché è la Juve a comandare il gioco, stazionando nella metà campo parmense, ma commettendo anche qualche errore di troppo quando si tratta di dettare l'ultimo passaggio. Il primo squillo arriva da CR7 dopo un quarto d'ora, con un siluro da venti metri che manda in affanno Sepe, mentre dall'altra parte Kucka impegna Perin con un diagonale dalla distanza.
CR7 APRE I GIOCHI
Per lunghi tratti il primo tempo è un assedio, con il Parma che, rintanato nella propria area, ribatte ogni tentativo di trovare il varco giusto per colpire. Khedira lo troverebbe anche poco dopo la mezz'ora, quando si districa in area tra quattro maglie gialloblu e spara il sinistro in diagonale, ma centra in pieno il palo. Il gol però è nell'aria e arriva quando Ronaldo riceve da Matuidi nella solita area intasata, si porta il pallone sul destro e pur scivolando riesce a colpire, infilando il destro, deviato da un Iacoponi, nell'angolino. Mandzukic prova a concedere il bis dalla stessa posizione poco dopo, trovando la risposta di Sepe, che blocca il rasoterra. E dopo il rigore, prima concesso per atterramento di Caceres ad opera di Iacoponi e poi cancellato per un precedente fallo commesso dall'uruguaiano, arriva una pregevole combinazione Mandzukic-Ronaldo che il portoghese conclude a lato di un soffio, lasciando il punteggio all'intervallo fermo sull'1-0.
TRE GOL IN QUATTRO MINUTI
La ripresa inizia con Bernardeschi al posto di Douglas Costa e con il Parma lievemente più propositivo. Questo apre spazi per le ripartenze dei bianconeri che dopo aver sfiorato il raddoppio con Khedira, prima fermato ancora dal palo, poi dal guizzo di Sepe, lo trovano con il tap in di Rugani, che sfrutta il traversone di Mandzukic, deviato di testa da Ronaldo, e da due passi infila il suo secondo gol stagionale. Non c'è neanche il tempo di esultare, perché due minuti dopo la difesa bianconera si fa trovare sbilanciata e sul lungo traversone di Kucka, Barillà arriva con tempismo perfetto e infila un colpo di testa imparabile. Altri due giri di orologio e arriva la controreplica: Mandzukic scodella un cross perfetto a centro area e Ronaldo prende l'ascensore per sovrastare Iacoponi e schiacciare la doppietta in rete.
DUE VOLTE GERVINHO
È una partita senza fine e dopo la tripletta sfiorata da Ronaldo con un altro colpo di testa, il Parma accorcia ancora le distanze. È sempre Kucka a fornire l'assist, questa volta rasoterra, per Gervinho, che di tacco sorprende sia Rugani che Perin e riapre i giochi. Allegri cambia ancora, inserendo Bentancur per Khedira e negli ultimi minuti Bernardeschi, toccato duro, lascia il posto a Emre Can, ma il Parma non smette di crederci e in pieno recupero Inglese recupera un pallone in avanti e il suo cross, sporcato, finisce sul destro di Gervinho che può calciare indisturbato. Perin tocca, il pallone sbatte sulla traversa, ma si infila comunque in rete, ammutolendo l'Allianz e costringendo la Juve al terzo pareggio di questo campionato.
JUVENTUS-PARMA 3-3

RETI: Ronaldo 36' pt e 21' st, Rugani 17' st , Barillà 19' st, Gervinho 29' st e 48' st

JUVENTUS

Perin; Cancelo, Rugani, Caceres, Spinazzola; Khedira (34' st Bentancur), Pjanic, Matuidi; Douglas Costa (1' st Bernardeschi, 42' st Emre Can), Mandzukic, Ronaldo

A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, De Sciglio, Alex Sandro, Dybala, Kean
Allenatore: Allegri

PARMA
Sepe; Iacoponi, Bruno Alves, Bastoni, Gagliolo; Kucka (41' st Sprocati), Scozzarella (31' st Stulac), Barillà; Gervinho, Inglese, Biabiany (11' st Siligardi)
A disposizione: Frattali, Bagheria, Gobbi, Dimarco, Gazzola, Machin, Dezi, Davordzie, Ceravolo
Allenatore: D'Aversa

ARBITRO: Giacomelli
ASSISTENTI: Paganessi, Gori
QUARTO UFFICIALE: Piscopo
VAR: Chiffi, Di Iorio

AMMONITI: 26' pt Barillà, 28' st Scozzarella, 46' st Emre Can

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Serie A Tim (5° giornata girone ritorno)

 

STADIO "MAPEI STADIUM"- Reggio Emilia, domenica 10/02/2019

 

 

 

    SASSUOLO - JUVENTUS 0-3

 

 

In un solo pomeriggio la Juve ritrova il successo, la difesa blindata e il vantaggio di undici punti sul Napoli. Contro il Sassuolo i bianconeri appaino cinici e cattivi e controllano senza fatica il match rischiando solo quando commettono qualche leggerezza. Soprattutto danno l'impressione di essere in netta crescita rispetto alle ultime uscite e questo è il miglior segnale possibile, in vista dei prossimi, caldissimi impegni.
TRE BRIVIDI, POI KHEDIRA
Il Sassuolo parte bene a dire il vero e dopo un solo minuto piazza una ripartenza velenosa, che si conclude con il sinistro di Sensi sopra l'incrocio. La seconda potrebbe essere letale, perché su un passaggio per linee orizzontali di Pjanic, Rugani si fa anticipare da Djuricic, che punta l'area e cerca di saltare Szczesny in dribbling, ma il portiere riesce a toccare il pallone e a sventare la minaccia. Non è il solo intervento cui è chiamato il polacco che, al quarto d'ora, vola per togliere dall'angolino il destro di Locatelli. Al terzo pericolo corso la Juve si rianima e, non appena accelera, cambia il corso della gara: Ronaldo intercetta un rinvio di Consigli e spara una sventola che il portiere neroverde respinge sui piedi di Khedira. La porta è sguarnita e toccare in rete è un gioco da ragazzi. Il tedesco potrebbe anche raddoppiare nel finale di tempo, quando Bernardeschi, dopo essersi visto respingere un violento sinistro dal limite, lo serve con un cross perfetto. Lo stacco di testa è puntuale, ma la mira sbagliata.
CR7 INCORNA IL RADDOPPIO
E sbagliata, di poco, è anche quella di Rugani in avvio di ripresa. La Juve sembra più pimpante e con Bernardeschi in versione rifinitore va vicino al raddoppio con due azioni identiche: prima il suggerimento dell'ex viola per il taglio di  Mandzukic è troppo lungo, poi è perfetto quello per Ronaldo, ma il portoghese è in fuorigioco. Dall'altra parte è un'uscita un po' eccessiva di Szczesny, che si porta fino a centrocampo per intervenire su un rilancio degli emiliani, a regalare a Berardi la possibilità di calciare verso la porta sguarnita e tutto lo stadio osserva i l pallone rotolare indisturbato verso i pali, fino a perdersi sul fondo. È comunque la Juve ad avere le occasioni migliori, specie quando Ronaldo allarga il raggio di azione sulla fascia: dal suo piede parte il traversone che Mandzukic trasforma in un assist per Khedira e Bernardeschi, entrambi in ritardo all'appuntamento con il pallone. Poco dopo il croato fa da sponda anche per De Sciglio, che dal limite spara un rasoterra a lato, ma il raddoppio comunque è nell'aria. E arriva quando Ronaldo stacca con un terzo tempo da cestista sull'angolo calciato da Pjanic e infila di testa alle spalle di Consigli il suo ventesimo gol stagionale.
LA CHIUDE EMRE CAN
La partita è già virtualmente chiusa, ma trova il sigillo definitivo a quattro minuti dalla fine, quando Dybala e Emre Can, entrati da poco per Bernardeschi e Matuidi, confezionano con Ronaldo un'azione da manuale: l'argentino imposta, il portoghese rifinisce, il tedesco conclude. Tre tocchi, tre gol, tre punti. Quando si dice “numero perfetto”...
SASSUOLO-JUVENTUS 0-3

RETI: Khedira 24' pt, Ronaldo 25' st, Emre Can 41' st

SASSUOLO
Consigli; Lirola, Magnani, Peluso, Rogerio; Bourabia (34' st Magnanelli), Sensi, Locatelli; Berardi, Babacar (14' st Boga), Djuricic (11' st Matri)
A disposizione: Satalino, Adjapong, Ferrari, Lemos, Demiral, Scamacca, Di Francesco, Brignola, Odgaard 
Allenatore: De Zerbi

JUVENTUS

Szczesny; De Sciglio, Rugani, Caceres, Alex Sandro; Khedira (22' st Bentancur), Pjanic, Matuidi (40' st Emre Can); Bernardeschi (38' st Dybala), Mandzukic, Ronaldo
A disposizione: Perin, Pinsoglio, Cancelo, Barzagli, Spinazzola, Kean
Allenatore: Allegri

ARBITRO: Mazzoleni
ASSISTENTI: Passeri, Galetto
QUARTO UFFICIALE: Dionisi
VAR: Maresca, Peretti

AMMONITI: 6' pt Pjanic, 27' pt Alex Sandro, 30' pt Magnani, 38' pt  Bourabia, 49' st Lirola

 

https://www.juventus.com/it/news/news/2019/sassuolo-juventus-match-report.php

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Serie A Tim (5° giornata girone ritorno)

 

STADIO "ALLIANZ STADIUM"- Torino, venerdì 15/02/2019

 

 

 

    JUVENTUS - FROSINONE 3-0

 

 

Con il ritorno della Champions nel mirino, c'erano tutte le condizioni per rischiare di prendere sotto gamba la partita contro il Frosinone. La Juve fa invece fronte alle sue responsabilità e chiude la pratica in poco più di un quarto d'ora con Dybala e Bonucci, completando poi l'opera nel secondo tempo con Ronaldo, a segno per la terza gara consecutiva.

SUBITO UNA JOYA

Oltre al rotondo successo e all'atteggiamento maturo, c'è anche l'ottima condizione mostrata dai bianconeri a far sorridere Allegri, che non fa calcoli in vista dell'Atletico, anzi: il tecnico ritrova in un colpo solo Bonucci e Chiellini, sulle fasce schiera Cancelo e De Sciglio, a centrocampo riposano Matuidi e Pjanic, che lascia la regia in mano a Emre Can, ma in avanti c'è il tridente “pesante”, con Mandzukic, Ronaldo e Dybala. Ed è la Joya, dopo appena 6 minuti, a infilare sotto l'incrocio il primo tiro in porta dei bianconeri, deliziando lo Stadium con un sinistro tanto potente, quanto elegante e preciso. La prodezza merita di essere festeggiata con un SIUUU alla Ronaldo, che ricambia la cortesia esibendo la “Mask” mentre va incontro al compagno: ormai lo scambio di esultanze tra i due è una prassi.

BONNIE, RIENTRO E RADDOPPIO

La partita si mette subito in discesa, la Juve vuole chiuderla senza perdere tempo. Dybala, gol a parte, è l'uomo più ispirato, si muove per tutto il fronte offensivo, regala aperture millimetriche e pennella l'angolo da cui nasce il raddoppio: il suo traversone viene incornato da Mandzukic e, dopo la smanacciata di Sportiello, Bonucci può agevolmente spingere il pallone nella porta sguarnita.
JUVE IN CONTROLLO

Il Frosinone ora non ha davvero più nulla da perdere, prova ad alzare il baricentro, e arriva a sfiorare il palo per due volte, la seconda allo scadere del primo tempo, con le punizioni di Ciano. La Juve invece può permettersi di abbassare il ritmo, accelerando però non appena c'è l'opportunità di ripartire. Ronaldo piazza a lato una sventola da venti metri e alza oltre la traversa una punizione dal vertice sinistro dell'area, mentre Cancelo incrocia troppo un coraggioso destro al volo su traversone di Mandzukic.

CR7 METTE IL SIGILLO

La caccia al terzo gol continua nella ripresa e andrebbe immediatamente a buon fine se il tentativo di Khedira, che conclude il contropiede portato avanti da Ronaldo, fosse appena più angolato. Poco dopo arrivano anche il tiro cross di Dybala, neutralizzato dall'intervento di Salamon, e il colpo di testa alto di Ronaldo. La pressione bianconera non accenna a diminuire e il premio non tarda ad arrivare, con una verticalizzazione perfetta, che Mandzukic rifinisce e che Ronaldo finalizza con un rasoterra imparabile.
PRONTI PER MADRID

Se il risultato già prima non era in discussione, ora è in cassaforte. Si può iniziare a pensare all'Atletico e Allegri concede un po' di riposo a CR7, Chiellini e Khedira, inserendo Bernardeschi, Caceres e Pjanic. Ormai la partita è chiusa, la Juve può tirare il fiato, limitandosi a controllare qualche volenteroso tentativo degli ospiti, ma non rinuncia a pungere e Bernardeschi va vicino al poker con un sinistro violento, che Sportiello riesce a respingere. Il tris è comunque più che sufficiente a portare a casa l'intera posta ed è soprattutto un ottimo segnale in vista di mercoledì prossimo: la Juve è pronta per andare a Madrid e al Wanda Metropolitano. Sperando di poterci tornare tra qualche mese...


JUVENTUS-FROSINONE 3-0

 

RETI: Dybala 6' pt, Bonucci 17' pt, Ronaldo 18' pt

 

JUVENTUS

Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini (25' st Caceres), De Sciglio; Khedira (36' st Pjanic), Bentancur, Emre Can; Dybala, Mandzukic, Ronaldo (19' st Bernardeschi)
A disposizione: Pinsoglio, Perin, Barzagli, Spinazzola, Matuidi, Pjanic,  Kean
Allenatore: Allegri.


FROSINONE
Sportiello; Goldaniga, Salamon,  Capuano; Zampano (38' st Paganini), Chibsah (33' st Gori), Viviani, Cassata, Molinaro; Ciofan (12' st Pinamonti), Ciano
A disposizione: Iacobucci, Marcianò, Brighenti, Krajnc, Beghetto, Maiello, Sammarco, Valzania, Trotta 
Allenatore: Baroni

 

ARBITRO: Giua
ASSISTENTI: Tolfo, Alassio
QUARTO UFFICIALE: Nasca
VAR: Irrati, Di Iorio

 

AMMONITI: 27' pt Emre Can, 37' pt Salamon, 17' st Molinaro, 36' st Cassata, 44' st Cancelo

 

 

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UEFA Champions League (Ottavi di finale andata)

 

STADIO "WANDA METROPOLITANO"- Madrid, mercoledì 20/02/2019

 

 

 

    ATLÉTICO MADRID - JUVENTUS 2-0

 

 

 

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Serie A Tim (6° giornata girone ritorno)

 

STADIO "DALL'ARA"- Bologna, domenica 24/01/2019

 

 

 

    BOLOGNA - JUVENTUS 0-1

 

 

 

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Serie A Tim (7° giornata girone ritorno)

 

STADIO "S. PAOLO"- Napoli, domenica 03/03/2019

 

 

 

   NAPOLI - JUVENTUS 1-2

 

 

 

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Serie A Tim (8° giornata girone ritorno)

 

STADIO "ALLIANZ STADIUM"- Torino, venerdì 08/03/2019

 

 

 

   JUVENTUS - UDINESE 4-1

 

 

 

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UEFA Champions League (Ritorno ottavi di finale)

 

STADIO "ALLIANZ STADIUM"- Torino, martedì 12/03/2019

 

 

 

   JUVENTUS - ATLETICO MADRID 3-0

 

 

 

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