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Bradipo76

NEFANDEZZE MEDIATICHE E ANTIJUVENTINISMO VARIO

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1 ora fa, djmayhem ha scritto:

ho appena sentito a TopCalcio24 Martinelli sostenere che il milan a Roma è stato danneggiato... che pure il milanista Donati ha trovato una affermazione piuttosto imbarazzante

 

48 minuti fa, dovsto ha scritto:

Tecnica di sicura efficacia, ampiamente utilizzata prima dai nazisti e poi da mister b e company, una bugia ripetuta spesso, improvvisamente diventa realtà

Vabbè questi sono 9 anni che si lamentano per una partita in cui hanno annullato un gol per parte e graziato dal rosso due milanisti.

Se non è arte della mistificazione e del rovesciare la realtà questo..

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Joined: 14-Mar-2021
1791 messaggi
21 minuti fa, diamond ha scritto:

Se qualcuno avesse ancora qualche dubbio sul clima antijuventino che continua a circolare -ora più che mai, visto il momento- si guardi l'home

page di "tuttosport " di oggi che ospita una serie di illuminanti e definitivi commenti di Cassano , Adani, edi un altro di cui ora mi sfugge il nome.
La cosa più simpatica che si legge è che "I giocatori della Juve fanno schifo!!" ( testuale).Non che nella sostanza le cose non stiano così, ma tra

ex colleghi, pensavo si potessero usare toni un filino più rispettosi o almeno leggermente più educati:Specie se si considera da quali pulpiti

vengono le prediche. La cosa è comunque , in un certo modo consolante visto che, almeno questo, per la Società e per coloro che sono chiamati

in causa in questi termini,  è un qualcosa che va bene e su cui , come sempre si può sorvolare.

 

Dici che c'è ancora qualcuno?      .specialpirla

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Joined: 01-Apr-2007
3436 messaggi
19 minuti fa, ilgobboviguardadallalto ha scritto:

 

Vabbè questi sono 9 anni che si lamentano per una partita in cui hanno annullato un gol per parte e graziato dal rosso due milanisti.

Se non è arte della mistificazione e del rovesciare la realtà questo..

Guarda che sono in ottima compagnia:

Roma er go de turone

Sfinter er rigore de ronaldo

Bilan er go de muntari

Napulé er rosso de Pjanic

dimenticavo i lividi con il rigore di Brady ed il gol annullato, mi sembra a Graziani

 

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Joined: 05-Jun-2005
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Vamos David! 

Screenshot_20211103_204832.jpg

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Joined: 05-Jun-2005
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Non mi pare che sia stato segnalato. Ho letto che pochi giorni fa ci ha lasciato Umberto Colombo, giocatore della Juve degli anni '50. 

Mi spiace anche che sia passata in sordina, non mi risulta il classico minuto di silenzio allo stadium per un giocatore certamente non tra le stelle bianconere ma che fa parte della nostra storia. 

 

Spiace anche che uno come Ravezzani non lo abbia ricordato, visto che Colombo fu opinionista a qsvs per alcuni anni a fine anni 90. 

 

Riporto un articolo di Stefano bianchi in suo ricordo da juworld.net

 

 

LA MORTE DI UMBERTO COLOMBO

di Stefano Bianchi

E’ un brutto momento per le vecchie glorie bianconere: il ventisei ottobre un’altra di loro ci ha lasciato, Umberto Colombo. Egli, dopo un avvio di carriera abbastanza stentato, a causa di scelte societarie di basso profilo per il disimpegno di Gianni Agnelli, diventò negli anni un protagonista bianconero, legando il suo nome alle vittorie della Juventus del “Trio Magico”.

Nell’interregno presidenziale bianconero, tra un Gianni Agnelli che lascia la squadra per occuparsi di Fiat e l’ascesa del fratello Umberto al vertice della Società di Piazza San Carlo, il Comitato Direttivo costituito da Craveri, Cravetto e Giustiniani, per il ridimensionamento dell’esborso economico deciso dalla Famiglia Agnelli rispetto ai tempi degli Hansen e dei Praest, decise per una politica sportiva inusitata. Fu scelto di lanciare in prima squadra i ragazzi delle giovanili e, ad allenarli, nel 1955 fu chiamato tale Sandro Puppo. Quei ragazzi, sia per la loro giovane età e la scarsa esperienza per affrontare il campionato di Serie A, sia per il nome del loro trainer, furono detti “Puppanti”. Pur essendo arrivato in bianconero già da un anno, proveniente dal Monza dov’era stato mandato a farsi le ossa, anche Umberto Colombo fa parte di questa banda di ragazzi, assieme a Corradi, Garzena, Emoli, Montico, Stacchini, affiancati dai veterani Boniperti, Viola, Nay e con i nuovi acquisti Vairo e il brasiliano Colella, acquisti peraltro assai poco indovinati.

Colombo esordisce in bianconero nel campionato 1954-55, nel quale disputa diciannove gare agli ordini di Aldo Olivieri. Con Puppo, nel campionato seguente, gioca una gara in meno, infine diventa titolare nel 1956/57, la stagione in cui Puppo è esonerato, con la retrocessione in vista, sostituito da Depetrini per salvare la baracca. Il campionato 1957/58, con Umberto Agnelli alla guida societaria, vede una svolta clamorosa: dei “vecchi” restano Colombo, Stacchini e Boniperti, ritornano Mattrel e Ferrario, arrivano Sivori, Charles e Nicolè. Finalmente è Scudetto, quello della prima stella. Nel 1958/59, per Colombo e compagni è solo quarto posto in campionato, ma c’è la consolazione della Coppa Italia; nel 1959/60 c’è la vittoria in campionato e in Coppa Italia, la prima “doppietta” della squadra bianconera. La stagione 1960/61 è l’ultima di Colombo nelle file della Juventus, cui dà l’usuale e indispensabile contributo per la conquista del “solito” Scudetto. Nel campionato seguente indossa il nerazzurro dell’Atalanta, dove gioca altri cinque campionati, vincendo un’altra Coppa Italia, per poi finire la carriera con un’annata a Verona, in Serie B. Non molta la fortuna di Colombo col colore azzurro della Nazionale, con la quale disputa solo tre gare tra il 1959 e il 1960, un numero tre che ricorre nella sua carriera, con i tre Scudetti e le tre Coppe Italia conquistate.

Tecnicamente era il “gemello” di Emoli, con Flavio schierato a destra e Umberto a sinistra, e col suo “gemello” doveva controllare le mezze ali avversarie. Più di Emoli, Colombo era dotato di classe, con una visione di gioco eccellente, utilissima nelle ripartenze, ed era anche così versatile (nel Monza aveva giocato da attaccante) tanto da inserirsi frequentemente in attacco alla ricerca della rete. Per la sua classe, aveva inoltre la capacità di ricoprire vari ruoli in campo: era proprio un gran mediano e un utilissimo jolly.

Vero juventino, modesto e misurato anche nelle dichiarazioni. Sentite alcune: “Sapevo un po’ d’inglese, e quando arrivò Charles, mi delegarono a interprete. Quando John segnava io cercavo di essere il primo ad abbracciarlo, e lui mi parlava in inglese, ed io non capivo niente, ma proprio niente, ma non potevo deluderlo o tradirlo, perché ero il suo interprete. Allora, gli dicevo: - Oh, yes, John, very nice, very nice -. Lui contento, io pure” (da Hurrà Juventus, luglio 1963). Si può attingere anche a “pianeta-calcio.it” per sapere qualcos’altro di questo schivo campione. A questa testata, nel 2013, ha rivelato che il suo momento più bello da calciatore, è stato “quando ho esordito a San Siro contro l’Inter, con la maglia della Juventus, ho firmato una doppietta al grande Ghezzi e abbiamo vinto tre a uno”. Lo Scudetto più bello, invece, è “il primo, quello conquistato nel 1957-58, perché non eravamo favoriti, col Milan candidato alla vittoria finale: la differenza la fecero due campioni come Charles e Sivori”. A proposito di jolly e di caratteristiche tecniche, sentite qua, sempre da “pianeta-calcio.it”, dove si definisce un tipo di giocatore “un po’ come Marchisio: magari lui è più veloce, però, avevo una buona falcata ed ero forte di testa. Ho fatto quasi tutti i ruoli, tranne il portiere e il terzino”. Ciao Umberto, grazie, e che la terra ti sia lieve.

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Joined: 01-Apr-2007
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Non so ravezzani, perché non lo guardo, ma mi sembra che prima di Verona Juventus ci sia stato un minuto di silenzio

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Joined: 05-Jun-2005
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25 minuti fa, dovsto ha scritto:

Non so ravezzani, perché non lo guardo, ma mi sembra che prima di Verona Juventus ci sia stato un minuto di silenzio

Ah ok, meglio così 

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Joined: 12-Oct-2008
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8 ore fa, Crimson Ghost ha scritto:

 

Mourinho non perde mai....lo capisci o noooooo? 

 

Che poi pure l'anno scorso mi ricordo che lo gasavano dopo due vittorie ad inizio anno al Tottenham e perché avevano visto il documentario su Amazon .asd.asd 

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Joined: 05-Jun-2005
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Ma negli ultimi 10 anni sbaglio o lo special one ha subito un numero considerevole di esoneri? Praticamente ovunque è andato. Eppure trova ogni volta qualcuno che lo prende con ingaggi faraonici. Mah

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Joined: 22-May-2006
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16 ore fa, Crimson Ghost ha scritto:

 


la solita sentenza.s

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Joined: 23-Oct-2012
1596 messaggi
10 ore fa, djmayhem ha scritto:

Non mi pare che sia stato segnalato. Ho letto che pochi giorni fa ci ha lasciato Umberto Colombo, giocatore della Juve degli anni '50. 

Mi spiace anche che sia passata in sordina, non mi risulta il classico minuto di silenzio allo stadium per un giocatore certamente non tra le stelle bianconere ma che fa parte della nostra storia. 

 

Spiace anche che uno come Ravezzani non lo abbia ricordato, visto che Colombo fu opinionista a qsvs per alcuni anni a fine anni 90. 

 

Riporto un articolo di Stefano bianchi in suo ricordo da juworld.net

 

 

LA MORTE DI UMBERTO COLOMBO

di Stefano Bianchi

E’ un brutto momento per le vecchie glorie bianconere: il ventisei ottobre un’altra di loro ci ha lasciato, Umberto Colombo. Egli, dopo un avvio di carriera abbastanza stentato, a causa di scelte societarie di basso profilo per il disimpegno di Gianni Agnelli, diventò negli anni un protagonista bianconero, legando il suo nome alle vittorie della Juventus del “Trio Magico”.

Nell’interregno presidenziale bianconero, tra un Gianni Agnelli che lascia la squadra per occuparsi di Fiat e l’ascesa del fratello Umberto al vertice della Società di Piazza San Carlo, il Comitato Direttivo costituito da Craveri, Cravetto e Giustiniani, per il ridimensionamento dell’esborso economico deciso dalla Famiglia Agnelli rispetto ai tempi degli Hansen e dei Praest, decise per una politica sportiva inusitata. Fu scelto di lanciare in prima squadra i ragazzi delle giovanili e, ad allenarli, nel 1955 fu chiamato tale Sandro Puppo. Quei ragazzi, sia per la loro giovane età e la scarsa esperienza per affrontare il campionato di Serie A, sia per il nome del loro trainer, furono detti “Puppanti”. Pur essendo arrivato in bianconero già da un anno, proveniente dal Monza dov’era stato mandato a farsi le ossa, anche Umberto Colombo fa parte di questa banda di ragazzi, assieme a Corradi, Garzena, Emoli, Montico, Stacchini, affiancati dai veterani Boniperti, Viola, Nay e con i nuovi acquisti Vairo e il brasiliano Colella, acquisti peraltro assai poco indovinati.

Colombo esordisce in bianconero nel campionato 1954-55, nel quale disputa diciannove gare agli ordini di Aldo Olivieri. Con Puppo, nel campionato seguente, gioca una gara in meno, infine diventa titolare nel 1956/57, la stagione in cui Puppo è esonerato, con la retrocessione in vista, sostituito da Depetrini per salvare la baracca. Il campionato 1957/58, con Umberto Agnelli alla guida societaria, vede una svolta clamorosa: dei “vecchi” restano Colombo, Stacchini e Boniperti, ritornano Mattrel e Ferrario, arrivano Sivori, Charles e Nicolè. Finalmente è Scudetto, quello della prima stella. Nel 1958/59, per Colombo e compagni è solo quarto posto in campionato, ma c’è la consolazione della Coppa Italia; nel 1959/60 c’è la vittoria in campionato e in Coppa Italia, la prima “doppietta” della squadra bianconera. La stagione 1960/61 è l’ultima di Colombo nelle file della Juventus, cui dà l’usuale e indispensabile contributo per la conquista del “solito” Scudetto. Nel campionato seguente indossa il nerazzurro dell’Atalanta, dove gioca altri cinque campionati, vincendo un’altra Coppa Italia, per poi finire la carriera con un’annata a Verona, in Serie B. Non molta la fortuna di Colombo col colore azzurro della Nazionale, con la quale disputa solo tre gare tra il 1959 e il 1960, un numero tre che ricorre nella sua carriera, con i tre Scudetti e le tre Coppe Italia conquistate.

Tecnicamente era il “gemello” di Emoli, con Flavio schierato a destra e Umberto a sinistra, e col suo “gemello” doveva controllare le mezze ali avversarie. Più di Emoli, Colombo era dotato di classe, con una visione di gioco eccellente, utilissima nelle ripartenze, ed era anche così versatile (nel Monza aveva giocato da attaccante) tanto da inserirsi frequentemente in attacco alla ricerca della rete. Per la sua classe, aveva inoltre la capacità di ricoprire vari ruoli in campo: era proprio un gran mediano e un utilissimo jolly.

Vero juventino, modesto e misurato anche nelle dichiarazioni. Sentite alcune: “Sapevo un po’ d’inglese, e quando arrivò Charles, mi delegarono a interprete. Quando John segnava io cercavo di essere il primo ad abbracciarlo, e lui mi parlava in inglese, ed io non capivo niente, ma proprio niente, ma non potevo deluderlo o tradirlo, perché ero il suo interprete. Allora, gli dicevo: - Oh, yes, John, very nice, very nice -. Lui contento, io pure” (da Hurrà Juventus, luglio 1963). Si può attingere anche a “pianeta-calcio.it” per sapere qualcos’altro di questo schivo campione. A questa testata, nel 2013, ha rivelato che il suo momento più bello da calciatore, è stato “quando ho esordito a San Siro contro l’Inter, con la maglia della Juventus, ho firmato una doppietta al grande Ghezzi e abbiamo vinto tre a uno”. Lo Scudetto più bello, invece, è “il primo, quello conquistato nel 1957-58, perché non eravamo favoriti, col Milan candidato alla vittoria finale: la differenza la fecero due campioni come Charles e Sivori”. A proposito di jolly e di caratteristiche tecniche, sentite qua, sempre da “pianeta-calcio.it”, dove si definisce un tipo di giocatore “un po’ come Marchisio: magari lui è più veloce, però, avevo una buona falcata ed ero forte di testa. Ho fatto quasi tutti i ruoli, tranne il portiere e il terzino”. Ciao Umberto, grazie, e che la terra ti sia lieve.


È stato fatto il minuto di silenzio allo stadium 

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Joined: 05-Dec-2009
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20 ore fa, Crimson Ghost ha scritto:

 

oltretutto sottolineando che "mourinho si è aggiornato, Allegri no"

Modificato da zì robe

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16938 messaggi
2 minuti fa, zì robe ha scritto:

oltretutto sottolineando che "mourinho si è aggiornato, Allegri no"

Andare a prendere grappoli di gol nelle periferie europee è un bell'aggiornamento .asd 

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3 ore fa, DimmiDirettaDimmiTutto ha scritto:


È stato fatto il minuto di silenzio allo stadium 

me l'ero perso, meglio così, un ricordo era d'obbligo

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Joined: 02-Jun-2005
12551 messaggi
11 ore fa, PP6 ha scritto:

Allora lo scrivo in maiuscolo: ADANI CAPISCE DI CALCIO COME IO DI FISICA QUANTISTICA

 

sefz

.quotoSoprattutto mi sembra supponente e dice delle banalità con l'aria di svelare la fisica quantistica.

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Joined: 06-Oct-2021
8018 messaggi

Spero arrivi un filotto di 3/4 vittorie consecutive...comincerebbero a cagarsi sotto di nuovo. .asd 

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3436 messaggi

Come ti creo il sentimento popolare:

"l fatto: il Watford mette fuori la palla ma l'Arsenal non la restituisce. Gli uomini di Arteta tengono il possesso, proseguono e vanno a segnare con un uomo della squadra di Ranieri finito a terra poco prima della conclusione vincente in porta di Rowe. Un po' come successo in Lazio-Inter con Dimarco giù mentre Felipe Anderson va in gol. Questo doppio episodio scatena la rabbia del tecnico italiano: "Noi avevamo messo palla fuori prima e ci aspettavamo che l'Arsenal ce la restituisse. Il mio rapporto con Arteta è buono ma gli ho detto che non c'è stato rispetto", ha spiegato nel post match, vinto dai Gunners 1-0 grazie proprio a quella rete discussa."

Paragonare i due episodi tacendo un fatto FONDAMENTALE, nel primo caso la sfinter ha proseguito il gioco, nel secondo il Wattford aveva buttato fuori la palla per fermare il gioco

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27005 messaggi

In questi 3/4 giorni, non ho visto mezza sega, tra tv e giornali, parlare di Lazio/Salernitana/Lotito.....ridicoli. 

Ci fosse AA in questa situazione, non si parlerebbe d'altro ! 

 

Anche se, devo dire che il presidente della Salernitana sa travestirsi per bene.....

IMG_20211108_215642_074.jpg.78836aa5f7e25d63f378ac214393658a.jpg

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Joined: 07-Jan-2011
875 messaggi
10 ore fa, hopper ha scritto:

 

Secondo me è un bot, risponde sempre con le stesse frasi. 

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Ho visto a qsvs il rigore di kessie su ciapanoglu... Si vede il turco allargare la gamba furbescamente, kessie inciampa e finisce per travolgerlo mettendo il piede in mezzo alle sue gambe. 

Ho sentito milanisti militanti (pellegatti, martinelli) prendersela con kessie... 

Ora... Al posto di ciapanoglu metteteci dybala o cuadrado... Avrebbero detto la stessa cosa? Ne dubito

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73873 messaggi
3 hours ago, AleJuve90 said:

Secondo me è un bot, risponde sempre con le stesse frasi. 

 

Nahhh... i bot hanno un AI minima... qui di "I" non c'è traccia...

 

:sventola::sventola::sventola::sventola:

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4 ore fa, djmayhem ha scritto:

Ho visto a qsvs il rigore di kessie su ciapanoglu... Si vede il turco allargare la gamba furbescamente, kessie inciampa e finisce per travolgerlo mettendo il piede in mezzo alle sue gambe. 

Ho sentito milanisti militanti (pellegatti, martinelli) prendersela con kessie... 

Ora... Al posto di ciapanoglu metteteci dybala o cuadrado... Avrebbero detto la stessa cosa? Ne dubito

 

Il problema sarebbe stato eliminato alla radice...

Fallo di Dybala/Cuadrado e punizione per il Milan.

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articolo di giù le mani dalla juve

 

Attualità di P. CICCONOFRI del 10/11/2021 08:34:10

In Italia si chiacchiera, altrove si cresce!

 

La Premier League va verso i 6 miliardi di proventi da diritti tv esteri: dieci volte la Serie A. Solo questo dato dovrebbe far riflettere sulla competenza e sui risultati raccolti dalle nostre istituzioni sportive. Un dato che dovrebbe spingere a lavorare sodo per recuperare il terreno perso. Appeal commerciale che, ovviamente, va di pari passo con l'impoverimento tecnico: nell’ultimo anno hanno abbandonato la Serie A Cristiano Ronaldo e Romelu Lukaku, evidenza di come anche i grandi campioni si allontanano dal nostro calcio. E siamo sicuri che ne seguiranno altri.

In questo contesto, sempre più deprimente, Gravina e Dal Pino parlano con sufficienza della SuperLega, magari solo per una sviolinata al presidente UEFA, o magari solo per mantenere il consenso tra i sempre più numerosi antijuventini. Ma così sviano da quello che è il vero problema. Vista la situazione, non sarebbe opportuno per il presidente della FIGC e per il presidente della Lega, anziché proporsi come tifosi che fanno chiacchiere da bar, lavorare ad un sistema che permetta di crescere di pari passo agli altri campionati?

Occorre recuperare credibilità, ma questo non accade se non c’è la volontà di cambiare un sistema che si regge su contenuti vacui (le chiacchiere da bar) e non sulle qualità tecnica, sportiva e agonistica del campionato italiano. Occorre avere il coraggio di portare avanti un cambiamento innanzitutto culturale, evitando di confondere il merito con le urla di qualche vip su tv e social, che additando "il sistema" o presunti errori arbitrali vogliono rappresentare sé stessi come i Robin Hood di chi non vince mai.

Occorrerebbe liberarsi da poltronati che non sono in grado di portare a questo cambiamento perché troppo fossilizzati su un sistema di condizionamento dell’opinione pubblica che è oramai fallito. Il coraggio deve essere quello di tutti coloro che denunciano lo stato pietoso cui hanno portato uno sport che, solo qualche anno fa, era il fiore all’occhiello della nostra nazione.

Forse è già tardi, sicuramente è assurdo non affrontare il problema proteggendosi dietro argomenti nazional popolari alla cui base c’è comunque un fallimento.

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