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Bradipo76

Il gioco di Allegri. Topic unico ed irresistibile

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Mi piace la tifoseria della Juve.. quando si perde ci si compatta e si sostiene ancora di più la squadra.. è quello che sta succedendo qua dentro .asd

inviato da Yuggoth

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Joined: 25-Jan-2012
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Riflessione a freddo: quello che non capisco, a inizio anno abbiamo cominciato la stagione giocando un bellissimo calcio, rapido, giro palla veloce, tantissime azioni create. Fino alla partita con lo utd in casa. Calcio fatto di dominio.
 
Dopo quella un netto calo a livello di dominio partite.
Ma vedevi che il gioco si basava su superiorità centrale, poi apertura e sovrapposizione o dribbling, cross. 
In tutto questo, solo vittorie, ma si notava che qualcosa scricchiolava a livello di soluzioni offensive e questo tipo di soluzioni era sempre più rara. Nel mezzo gli infortuni.
 
pero non mi spiego perché questo repentino cambio di approccio al match. Dite solo i carichi? Vorrei vedere se riusciamo a riprendere brillantezza allora.
 
Due sintomi: Ronaldo che in questi match sembra un calciatore normale, quasi mediocre, con stop a 2 metri e appoggi costantemente sbagliati. Dybala che lo vedi a fare il mediano costantemente, senza mai provare a verticalizzare il movimento, giocata spesso di scarico.
 
Non so se ho riassunto bene la situazione, però mi sembra che sia evidente un calo netto di gestione del match.
Per me a Max la sconfitta contro lo united non gli è proprio piaciuta e li ha cambiato qualcosa ritornando a mettere il pragmatismo davanti a tutto..il guaio è che dopo quel cambio sono comunque arrivate la sconfitta con gli svizzeri e quella di ieri.. concordo, quella Juve era molto bella da vedere

inviato da Yuggoth

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Joined: 31-Aug-2009
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27 minuti fa, Monteroismyguide ha scritto:

...Che poi nel Gennaio storto abbiamo vinto le gare di campionato incrementando il vantaggio e un trofeo (supercoppa)....sefz

Esatto.

Dobbiamo correre a febbraio.

Ora dobbiamo stare calmi

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Joined: 12-Oct-2010
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Just now, vikke55 said:

Esatto.

Dobbiamo correre a febbraio.

Ora dobbiamo stare calmi

non era marzo?

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Joined: 08-Jul-2009
14496 messaggi
1 minuto fa, hiros ha scritto:

non era marzo?

Maledetta UEFA che mette l'andata degli ottavi a Febbraio

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Joined: 19-Sep-2006
2606 messaggi

Ho trovato questo commento su Repubblica che secondo me analizza benissimo la questione gioco.

 

Sempre attuale, ripropongo, se interessasse, ciò che scrivo in aggiornamento progressivo da quattro stagioni a questa parte, solo da qualche mese su questo forum.

Partiamo da un punto fermo. Cosa pensa (e dice) Allegri?

La filosofia di Allegri è quella – immaginatevi anche l’accento livornese e quel bofonchiare un po’ canzonatorio che sversa in improvvisi toni acuti, quasi grotteschi – che ”Il calcio è semplice: Pirlo, che in Italia è quello che tocca più palloni di tutti, tiene la palla tra i piedi per non più di 1 minuto e ½ a partita, quindi cosa vuoi ’costruire’, cosa vuoi ’programmare’…? Devi far arrivare la palla davanti per innescare la giocata di qualche campione, è tutto lì…”. Questo ”intento programmatico” gliel’ho sentito pronunciare quando ancora allenava il Milan, dove si disfò di Pirlo per mettere i tre medianoni e dare la palla a Ibra.
E fin qui ci siamo, compreso il fatto che preferendo Nocerino a Pirlo, riuscì nell’impresa di perdere uno scudetto già vinto proprio in favore della nuova squadra di Andrea.

Adesso, da allenatore della Juventus, dopo quattro anni e ½, millecinquecento e più sedute di allenamento, quasi 300 matches ufficiali e un incremento esponenziale della qualità della rosa, siamo daccapo: nessuna ”idea preventiva” di cosa fare in campo, giropalla ritrito, assenza totale di passaggi tra le linee a creare superiorità numerica, rarissimamente un passaggio sulla corsa del compagno o un uno-due, mai (mai) due volte di prima, palla quasi sempre stoppata e passata all’indietro, difensori e centrocampisti bassi che la ricevono e la tengono tra i piedi senza sapere a chi darla e se – Dio non voglia! – vengono pressati, abbassano la testa a guardia della palla e vanno nel panico più assoluto, sempre due-tre tempi di troppo nell’impostazione finchè, nella maggior parte dei casi, non arriva un innesco purchessia, spessissimo di Chiellini (a cui ovviamente gli avversari offrono il cerino acceso) e, se la palla capita a qualcuno in giornata, arriva una giocata, ma più spesso, il ricettore già in grande difficoltà al primo possesso e senza compagni liberi, perde palla e si ricomincia.
E qui – si! – si assiste all’unica vera intenzione di gioco di Allegri: la copertura difensiva preventiva, otto decimi dietro la linea della palla, anche ben fatta e che potrebbe sortire un gioco se non bello e efficace, un minimo pericoloso, quando recuperato il pallone si avesse almeno un’idea di base di come condurre una ripartenza veloce che, invece, il più delle volte si disperde in scelte sbagliate o in incaponimenti di questo o quello, con Ronaldo costretto e incoraggiato a fare il circo (e lui non si oppone, reiterati disastri su punizione compresi) e Dybala – povera Joya! – ormai disperso per il campo a far da coerografia in un lavoro di ricucitura palesamente inadatto alle sue doti psico-fisiche, a rimorchio e più spompato di un dopo-lavorista quando arriva, se ci arriva, sottoporta (questa cosa della programmata delapidazione del grande talento dell’argentino andrebbe davvero studiata: da un lato per la devastante e progressiva cura alla livornese, dall’altro per il masochismo della dirigenza).
Se ci aggiungiamo una gestione geriatrico-muscolare della rosa, con Mandzukic sempre in campo (e l’assoluta, deprimente incapacità di riposizinare la squadra in sua assenza, ma guai ad ammeterlo e, almeno, schierare il giovane Kean!), con Bonucci e, soprattutto Chiellini, spremuti oltre il lecito, perfino ravvicinatissimamente in imperdibili partite di coppa Italia-supercoppa-campionato-col-Chievo, finchè – come succeso più volte – accadrà il patatrac e ci si verrà a raccontare che si andranno a giocare i matches fondamentali con ”le valide alternative in rosa”, che genialmente, ci si è ben guardati dallo schierare precedentemente per dare un po’ di respiro ai veteranissimi titolari… ecco che viene da chiedersi quale sia la funzione del tecnico in questa squadra.

Alcuni sostengono, che l’impoverimento del centrocampo (da quello del 2014-15: Pirlo-Vidal-Pogba) sia la causa principale della scarsa produzione di gioco della squadra. Pur condividendo che il più redditizio dei nostri centrocampisti, Matuidi, sia tecnicamnete impresentabile (stop a 70 cm quando va di lusso, palle ”controllate” miracolosamente e poi subito ”inciampate”), che Pjanic sia di una lentezza (anche di pensiero) esasperante, oltre al fatto che regali agli avversari almeno due passaggi sanguinanti a partita, che Khedira sia utile ma praticamente fermo e parecchio usurato… io non credo che dipenda (solo) da quello… anche perchè, poi, penso che Emre Can (al meglio) sia un’ottima mezzala, che Betancour sarebbe in procinto di diventare un campione e debba essere titolare quasi inamovibile (meglio lui di Pjanic in quel ruolo, se proprio dobbiamo giocare col perno basso), che Bernardeschi debba essere provato e riprovato come mezzala perchè ha gamba, forza, resistenza e gran sinistro. No, non è solo questo il punto. Fatto salvo che si può e si deve puntare a un centrocampo di maggior qualità tecnica, Il punto è come le qualità di questi centrocampisti vengano ridotte alle loro inefficienze proprio dal gioco (?!) di Allegri. Perchè Pjanic invece di giocare in velocità sulla corsa di un compagno si compiace di fare ridicoli scavetti per passare la palla in orizzontale sul piede di un compagno a cinque metri (e lo fa continuamente!)…? Perchè gli altri centrocampisti non possono (almeno a volte) fare un pressing ragionato e sveltire il gioco? Perchè il gioco a due tocchi è letteralmente vietato?
Perchè il gioco di Allegri non lo prevede, non lo vuole, non lo prova (e riprova) in allenamento. Perchè qualsiasi rischio, anche minimo, è vietato in favore del posizionamento preventivo difensivo e della fiche puntata sul fifty-fifty della ”giocata” di un campione.
Perchè si calcola così di vincere l’85% (anche di più, quest’anno) delle partite e non si mette in conto, nel non saper consapevolmente produrre gioco, di perdere proprio quelle due, quelle tre che faranno al differenza tra la realtà e i sogni.

Si obbietta che, si, ma gli vengon cambiati 3 titolari a stagione, anche se poi Sanrdo-Chiellini-Bonucci, Pjanic-Matuidi-Khedira-(Betancur), Dybala-Mandzukic e parecchi ”rincalzi” sono lì da anni, ovvero parliamo di una stabilità di rosa del tutto simile, se non maggiore, alle grandi europee… che, quest’anno, per dire, a questi si sono aggiunti solo Cancelo e Ronaldo, due non proprio impossibili da inserire, tanto è vero che si trovano a meraviglia nell’allegro marasma dadaista, facendo esattamente come gli pare, spesso al limite del masochismo.
E si ritorna sempre all’ovvietà che i risultati danno ragione ad Allegri, come se fosse possibile riuscire a perdere un torneo su 38 gare contro squadre, non dico scarse, ma con una profondità di rosa nettamente inferiore.
Tra gli juventini (trinariciuti) è invalsa ormai da tempo la vulgata del “non era questa la partita in cui giocare bene”, del “oggi contava solo vincere”, del “per adesso è così, ma da marzo in poi saremo in piena forma” per giustificare la miseria del nostro gioco, quando invece, al di là delle energie da spendere legate alla preparazione nei diversi momenti della stagione, un gioco vero non si vede né a ottobre né a dicembre, né a febbraio né a maggio e che, a me, pare più come l’accettazione di un pre-concetto, ovvero che il gioco, il modo di giocare, sia un orpello e non lo strumento di affinimento del talento dei singoli e della realizzazione delle intenzioni del collettivo. E non sto blaterando del “gioco bello” (del “circo”), ma di un gioco effettivo, che sappia essere pericoloso, perfino minaccioso quando vuole esserlo e non un canovaccio in balia della giocata! Quello che ti dà un’identità forte, a cui attaccarsi quando, nelle partite vere da dentro e fuori, le energie cominciano a venir meno.

Quando quest’estate sembrava ormai fatto l’accordo per CR7, mi chiedevo a che punto sarebbe stato dato l’annuncio dell’arrivo di un nuovo tecnico.
Giocare per far innamorare della Juventus tutti i tifosi di CR7: si sperava fosse questo il senso (anche di marketing!) di un’operazione così glamour. Invece ingaggiamo Ronaldo e lo diamo a Allegri, l’uomo che detesta il gioco del calcio: sembra uno scherzo, ma è la realtà. Pazzesco (per me).

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31 minuti fa, Dani_82 ha scritto:

 

chi l'aveva detta sta cazzata?

Tutti qui dentro, ti consideravano un cretino quando facevi notare che con Conte non c'erano tutti questi infortuni muscolari...

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1 ora fa, Dani_82 ha scritto:

 

Dal punto di vista caratteriale è il numero 1 al mondo per distacco.

poi però tocca anche scendere in campo in un certo modo, soprattutto se hai una rosa da centinaia di milioni

È  quello che ti fotte  di Allegri. .asd

Un po  come quegli uomini che tradiscono  ripetutamente la moglie ma poi a chiacchiere riescono sempre a farsi  perdonare..

 

Il problema  é  che pare che in società  col suo modo di fare tenga in scacco tutti..

 

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3025 messaggi
18 minuti fa, ADP77 ha scritto:

Ho trovato questo commento su Repubblica che secondo me analizza benissimo la questione gioco.

 

Sempre attuale, ripropongo, se interessasse, ciò che scrivo in aggiornamento progressivo da quattro stagioni a questa parte, solo da qualche mese su questo forum.

Partiamo da un punto fermo. Cosa pensa (e dice) Allegri?

La filosofia di Allegri è quella – immaginatevi anche l’accento livornese e quel bofonchiare un po’ canzonatorio che sversa in improvvisi toni acuti, quasi grotteschi – che ”Il calcio è semplice: Pirlo, che in Italia è quello che tocca più palloni di tutti, tiene la palla tra i piedi per non più di 1 minuto e ½ a partita, quindi cosa vuoi ’costruire’, cosa vuoi ’programmare’…? Devi far arrivare la palla davanti per innescare la giocata di qualche campione, è tutto lì…”. Questo ”intento programmatico” gliel’ho sentito pronunciare quando ancora allenava il Milan, dove si disfò di Pirlo per mettere i tre medianoni e dare la palla a Ibra.
E fin qui ci siamo, compreso il fatto che preferendo Nocerino a Pirlo, riuscì nell’impresa di perdere uno scudetto già vinto proprio in favore della nuova squadra di Andrea.

Adesso, da allenatore della Juventus, dopo quattro anni e ½, millecinquecento e più sedute di allenamento, quasi 300 matches ufficiali e un incremento esponenziale della qualità della rosa, siamo daccapo: nessuna ”idea preventiva” di cosa fare in campo, giropalla ritrito, assenza totale di passaggi tra le linee a creare superiorità numerica, rarissimamente un passaggio sulla corsa del compagno o un uno-due, mai (mai) due volte di prima, palla quasi sempre stoppata e passata all’indietro, difensori e centrocampisti bassi che la ricevono e la tengono tra i piedi senza sapere a chi darla e se – Dio non voglia! – vengono pressati, abbassano la testa a guardia della palla e vanno nel panico più assoluto, sempre due-tre tempi di troppo nell’impostazione finchè, nella maggior parte dei casi, non arriva un innesco purchessia, spessissimo di Chiellini (a cui ovviamente gli avversari offrono il cerino acceso) e, se la palla capita a qualcuno in giornata, arriva una giocata, ma più spesso, il ricettore già in grande difficoltà al primo possesso e senza compagni liberi, perde palla e si ricomincia.
E qui – si! – si assiste all’unica vera intenzione di gioco di Allegri: la copertura difensiva preventiva, otto decimi dietro la linea della palla, anche ben fatta e che potrebbe sortire un gioco se non bello e efficace, un minimo pericoloso, quando recuperato il pallone si avesse almeno un’idea di base di come condurre una ripartenza veloce che, invece, il più delle volte si disperde in scelte sbagliate o in incaponimenti di questo o quello, con Ronaldo costretto e incoraggiato a fare il circo (e lui non si oppone, reiterati disastri su punizione compresi) e Dybala – povera Joya! – ormai disperso per il campo a far da coerografia in un lavoro di ricucitura palesamente inadatto alle sue doti psico-fisiche, a rimorchio e più spompato di un dopo-lavorista quando arriva, se ci arriva, sottoporta (questa cosa della programmata delapidazione del grande talento dell’argentino andrebbe davvero studiata: da un lato per la devastante e progressiva cura alla livornese, dall’altro per il masochismo della dirigenza).
Se ci aggiungiamo una gestione geriatrico-muscolare della rosa, con Mandzukic sempre in campo (e l’assoluta, deprimente incapacità di riposizinare la squadra in sua assenza, ma guai ad ammeterlo e, almeno, schierare il giovane Kean!), con Bonucci e, soprattutto Chiellini, spremuti oltre il lecito, perfino ravvicinatissimamente in imperdibili partite di coppa Italia-supercoppa-campionato-col-Chievo, finchè – come succeso più volte – accadrà il patatrac e ci si verrà a raccontare che si andranno a giocare i matches fondamentali con ”le valide alternative in rosa”, che genialmente, ci si è ben guardati dallo schierare precedentemente per dare un po’ di respiro ai veteranissimi titolari… ecco che viene da chiedersi quale sia la funzione del tecnico in questa squadra.

Alcuni sostengono, che l’impoverimento del centrocampo (da quello del 2014-15: Pirlo-Vidal-Pogba) sia la causa principale della scarsa produzione di gioco della squadra. Pur condividendo che il più redditizio dei nostri centrocampisti, Matuidi, sia tecnicamnete impresentabile (stop a 70 cm quando va di lusso, palle ”controllate” miracolosamente e poi subito ”inciampate”), che Pjanic sia di una lentezza (anche di pensiero) esasperante, oltre al fatto che regali agli avversari almeno due passaggi sanguinanti a partita, che Khedira sia utile ma praticamente fermo e parecchio usurato… io non credo che dipenda (solo) da quello… anche perchè, poi, penso che Emre Can (al meglio) sia un’ottima mezzala, che Betancour sarebbe in procinto di diventare un campione e debba essere titolare quasi inamovibile (meglio lui di Pjanic in quel ruolo, se proprio dobbiamo giocare col perno basso), che Bernardeschi debba essere provato e riprovato come mezzala perchè ha gamba, forza, resistenza e gran sinistro. No, non è solo questo il punto. Fatto salvo che si può e si deve puntare a un centrocampo di maggior qualità tecnica, Il punto è come le qualità di questi centrocampisti vengano ridotte alle loro inefficienze proprio dal gioco (?!) di Allegri. Perchè Pjanic invece di giocare in velocità sulla corsa di un compagno si compiace di fare ridicoli scavetti per passare la palla in orizzontale sul piede di un compagno a cinque metri (e lo fa continuamente!)…? Perchè gli altri centrocampisti non possono (almeno a volte) fare un pressing ragionato e sveltire il gioco? Perchè il gioco a due tocchi è letteralmente vietato?
Perchè il gioco di Allegri non lo prevede, non lo vuole, non lo prova (e riprova) in allenamento. Perchè qualsiasi rischio, anche minimo, è vietato in favore del posizionamento preventivo difensivo e della fiche puntata sul fifty-fifty della ”giocata” di un campione.
Perchè si calcola così di vincere l’85% (anche di più, quest’anno) delle partite e non si mette in conto, nel non saper consapevolmente produrre gioco, di perdere proprio quelle due, quelle tre che faranno al differenza tra la realtà e i sogni.

Si obbietta che, si, ma gli vengon cambiati 3 titolari a stagione, anche se poi Sanrdo-Chiellini-Bonucci, Pjanic-Matuidi-Khedira-(Betancur), Dybala-Mandzukic e parecchi ”rincalzi” sono lì da anni, ovvero parliamo di una stabilità di rosa del tutto simile, se non maggiore, alle grandi europee… che, quest’anno, per dire, a questi si sono aggiunti solo Cancelo e Ronaldo, due non proprio impossibili da inserire, tanto è vero che si trovano a meraviglia nell’allegro marasma dadaista, facendo esattamente come gli pare, spesso al limite del masochismo.
E si ritorna sempre all’ovvietà che i risultati danno ragione ad Allegri, come se fosse possibile riuscire a perdere un torneo su 38 gare contro squadre, non dico scarse, ma con una profondità di rosa nettamente inferiore.
Tra gli juventini (trinariciuti) è invalsa ormai da tempo la vulgata del “non era questa la partita in cui giocare bene”, del “oggi contava solo vincere”, del “per adesso è così, ma da marzo in poi saremo in piena forma” per giustificare la miseria del nostro gioco, quando invece, al di là delle energie da spendere legate alla preparazione nei diversi momenti della stagione, un gioco vero non si vede né a ottobre né a dicembre, né a febbraio né a maggio e che, a me, pare più come l’accettazione di un pre-concetto, ovvero che il gioco, il modo di giocare, sia un orpello e non lo strumento di affinimento del talento dei singoli e della realizzazione delle intenzioni del collettivo. E non sto blaterando del “gioco bello” (del “circo”), ma di un gioco effettivo, che sappia essere pericoloso, perfino minaccioso quando vuole esserlo e non un canovaccio in balia della giocata! Quello che ti dà un’identità forte, a cui attaccarsi quando, nelle partite vere da dentro e fuori, le energie cominciano a venir meno.

Quando quest’estate sembrava ormai fatto l’accordo per CR7, mi chiedevo a che punto sarebbe stato dato l’annuncio dell’arrivo di un nuovo tecnico.
Giocare per far innamorare della Juventus tutti i tifosi di CR7: si sperava fosse questo il senso (anche di marketing!) di un’operazione così glamour. Invece ingaggiamo Ronaldo e lo diamo a Allegri, l’uomo che detesta il gioco del calcio: sembra uno scherzo, ma è la realtà. Pazzesco (per me).

ho scritto una cosa molto simile ieri nel topic post partita.

 

la filosofia di allegri sembra presa dal film Moneyball.

anche la parte sul gioco ..

in effetti è troppo simile, questo mi ha copiato... ahahaah

Modificato da Ludwig9

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Eddai su catzo, Allegri ha i suoi difetti ed i suoi limiti come tutti quanti, qualunque allenatore li ha, ma lasciamolo lavorare in pace, siamo a gennaio, abbiamo perso una partita in una serataccia, capita, peccato ci abbia eliminato da una competizione ma amen. C'è ancora tanto da fare e questa squadra deve crescere ancora tantissimo, sia nel complesso che nei singoli, io resto dell'idea che questa rosa è (tanto per cambiare) incompleta, non nei numeri ma nelle caratteristiche dei giocatori nei vari reparti, soprattutto centrocampo e attacco, ma ho fiducia in Allegri e sono convinto troverà la quadra (magari sbattendoci il muso come il suo carattere vuole). Poi a fine stagione i nostri dirigenti tireranno le somme naturalmente 

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ma il fatto che ci ritroveremo a giocare tre partite in meno (in Italia .asd ) aumenterà il malcontento nella rosa?

.penso

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24 minutes ago, anr83ra said:

Vero, però ha contribuito al 50% delle Champions League vinte portando a casa l'unica in cui partivamo sfavoriti.

E chi glielo toglie. Facciamo giocare altre DUE finali a Max e vediamo chi sarà stato più bravo. Mi accontenterei che facesse pari.. .oo

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una squadra basata sulle individualità che in tanti anni non ha saputo creare un gioco degno di questo nome. Senza Chiellini e Pjanic facciamo pena.... Ronaldo sembra imbrocchito e Dybala ormai è centrocampista. Mi chiedo cosa accadrebbe se la Juve più forte di sempre non vincesse la champions in questi 2-3 anni. Sareste ancora convinti che allegri sia stato un grande allenatore? In fondo ha vinto trofei che avrebbe vinto chiunque al suo posto.

Modificato da Maxel

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46 minuti fa, hiros ha scritto:

non era marzo?

In effetti sarebbe meglio cominciare a correre a febbraio...

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6 ore fa, Ibra ha scritto:

 

ok ammirevole sforzo alla fusaro davvero apprezzo gran post c'è stata dell'empatia soprattutto sui passaggetti intimisti di pjanic 

 

però consentimi di buttarla sul capitalismo terra terra ahimè padrone e male assoluto del mondo 

 

vuoi vincere la champions? kazzo non c'è bisogno manco che mi rispondi SÌ 

 

ok servono i campioni. sempre di più 

 

per prendere i campioni servono soldi 

 

nel business calcio 2019 fatto di like e instagram i follower sauditi indocina sub Sahara se ne sbattono dei risvolti kafkiani di matuidi falso esterno e volere calcio spettacolo attacco gol tiki taka spettacolo gol gol gol 

 

sta diventando quasi un DOVERE fare entertainment quando si scende in campo 

 

ecco perché watford e bournemouth fatturano quasi duecento milioni e il chievo spaccia fumo nei cessi dell'ataquark a milano 

 

 

Ibra, il Manchester è la squadra più ricca del sistema solare e son dieci anni che gioca di M***A .asd 

Quando viene a bussarti a casa l'Adidas, non ti chiede c'hai il tiki tika, ti chiede c'hai Ronaldo? Eccoti 30 milioni in più. 

Modificato da Bradipo76

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Sarò sempre grato ad Allegri, 4 double consecutivi non capitano per caso per non parlare di due treble mancati per poco e solo perchè nelle finali di champions abbiamo incontrato le due squadre più forti del mondo, però inizio a pensare che a giugno forse è meglio cambiare, col passare del tempo mi da l'impressione che i giocatori lo seguono sempre meno ed anche in campionato nonostante molti avversari modesti si soffre sempre per non parlare del fatto che la squadra è diventata troppo ronaldodipendente e così non va bene!

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Dybala in campo (2).jpg

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Joined: 01-Jun-2005
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59 minuti fa, ADP77 ha scritto:

Ho trovato questo commento su Repubblica che secondo me analizza benissimo la questione gioco.

 

Sempre attuale, ripropongo, se interessasse, ciò che scrivo in aggiornamento progressivo da quattro stagioni a questa parte, solo da qualche mese su questo forum.

Partiamo da un punto fermo. Cosa pensa (e dice) Allegri?

La filosofia di Allegri è quella – immaginatevi anche l’accento livornese e quel bofonchiare un po’ canzonatorio che sversa in improvvisi toni acuti, quasi grotteschi – che ”Il calcio è semplice: Pirlo, che in Italia è quello che tocca più palloni di tutti, tiene la palla tra i piedi per non più di 1 minuto e ½ a partita, quindi cosa vuoi ’costruire’, cosa vuoi ’programmare’…? Devi far arrivare la palla davanti per innescare la giocata di qualche campione, è tutto lì…”. Questo ”intento programmatico” gliel’ho sentito pronunciare quando ancora allenava il Milan, dove si disfò di Pirlo per mettere i tre medianoni e dare la palla a Ibra.
E fin qui ci siamo, compreso il fatto che preferendo Nocerino a Pirlo, riuscì nell’impresa di perdere uno scudetto già vinto proprio in favore della nuova squadra di Andrea.

Adesso, da allenatore della Juventus, dopo quattro anni e ½, millecinquecento e più sedute di allenamento, quasi 300 matches ufficiali e un incremento esponenziale della qualità della rosa, siamo daccapo: nessuna ”idea preventiva” di cosa fare in campo, giropalla ritrito, assenza totale di passaggi tra le linee a creare superiorità numerica, rarissimamente un passaggio sulla corsa del compagno o un uno-due, mai (mai) due volte di prima, palla quasi sempre stoppata e passata all’indietro, difensori e centrocampisti bassi che la ricevono e la tengono tra i piedi senza sapere a chi darla e se – Dio non voglia! – vengono pressati, abbassano la testa a guardia della palla e vanno nel panico più assoluto, sempre due-tre tempi di troppo nell’impostazione finchè, nella maggior parte dei casi, non arriva un innesco purchessia, spessissimo di Chiellini (a cui ovviamente gli avversari offrono il cerino acceso) e, se la palla capita a qualcuno in giornata, arriva una giocata, ma più spesso, il ricettore già in grande difficoltà al primo possesso e senza compagni liberi, perde palla e si ricomincia.
E qui – si! – si assiste all’unica vera intenzione di gioco di Allegri: la copertura difensiva preventiva, otto decimi dietro la linea della palla, anche ben fatta e che potrebbe sortire un gioco se non bello e efficace, un minimo pericoloso, quando recuperato il pallone si avesse almeno un’idea di base di come condurre una ripartenza veloce che, invece, il più delle volte si disperde in scelte sbagliate o in incaponimenti di questo o quello, con Ronaldo costretto e incoraggiato a fare il circo (e lui non si oppone, reiterati disastri su punizione compresi) e Dybala – povera Joya! – ormai disperso per il campo a far da coerografia in un lavoro di ricucitura palesamente inadatto alle sue doti psico-fisiche, a rimorchio e più spompato di un dopo-lavorista quando arriva, se ci arriva, sottoporta (questa cosa della programmata delapidazione del grande talento dell’argentino andrebbe davvero studiata: da un lato per la devastante e progressiva cura alla livornese, dall’altro per il masochismo della dirigenza).
Se ci aggiungiamo una gestione geriatrico-muscolare della rosa, con Mandzukic sempre in campo (e l’assoluta, deprimente incapacità di riposizinare la squadra in sua assenza, ma guai ad ammeterlo e, almeno, schierare il giovane Kean!), con Bonucci e, soprattutto Chiellini, spremuti oltre il lecito, perfino ravvicinatissimamente in imperdibili partite di coppa Italia-supercoppa-campionato-col-Chievo, finchè – come succeso più volte – accadrà il patatrac e ci si verrà a raccontare che si andranno a giocare i matches fondamentali con ”le valide alternative in rosa”, che genialmente, ci si è ben guardati dallo schierare precedentemente per dare un po’ di respiro ai veteranissimi titolari… ecco che viene da chiedersi quale sia la funzione del tecnico in questa squadra.

Alcuni sostengono, che l’impoverimento del centrocampo (da quello del 2014-15: Pirlo-Vidal-Pogba) sia la causa principale della scarsa produzione di gioco della squadra. Pur condividendo che il più redditizio dei nostri centrocampisti, Matuidi, sia tecnicamnete impresentabile (stop a 70 cm quando va di lusso, palle ”controllate” miracolosamente e poi subito ”inciampate”), che Pjanic sia di una lentezza (anche di pensiero) esasperante, oltre al fatto che regali agli avversari almeno due passaggi sanguinanti a partita, che Khedira sia utile ma praticamente fermo e parecchio usurato… io non credo che dipenda (solo) da quello… anche perchè, poi, penso che Emre Can (al meglio) sia un’ottima mezzala, che Betancour sarebbe in procinto di diventare un campione e debba essere titolare quasi inamovibile (meglio lui di Pjanic in quel ruolo, se proprio dobbiamo giocare col perno basso), che Bernardeschi debba essere provato e riprovato come mezzala perchè ha gamba, forza, resistenza e gran sinistro. No, non è solo questo il punto. Fatto salvo che si può e si deve puntare a un centrocampo di maggior qualità tecnica, Il punto è come le qualità di questi centrocampisti vengano ridotte alle loro inefficienze proprio dal gioco (?!) di Allegri. Perchè Pjanic invece di giocare in velocità sulla corsa di un compagno si compiace di fare ridicoli scavetti per passare la palla in orizzontale sul piede di un compagno a cinque metri (e lo fa continuamente!)…? Perchè gli altri centrocampisti non possono (almeno a volte) fare un pressing ragionato e sveltire il gioco? Perchè il gioco a due tocchi è letteralmente vietato?
Perchè il gioco di Allegri non lo prevede, non lo vuole, non lo prova (e riprova) in allenamento. Perchè qualsiasi rischio, anche minimo, è vietato in favore del posizionamento preventivo difensivo e della fiche puntata sul fifty-fifty della ”giocata” di un campione.
Perchè si calcola così di vincere l’85% (anche di più, quest’anno) delle partite e non si mette in conto, nel non saper consapevolmente produrre gioco, di perdere proprio quelle due, quelle tre che faranno al differenza tra la realtà e i sogni.

Si obbietta che, si, ma gli vengon cambiati 3 titolari a stagione, anche se poi Sanrdo-Chiellini-Bonucci, Pjanic-Matuidi-Khedira-(Betancur), Dybala-Mandzukic e parecchi ”rincalzi” sono lì da anni, ovvero parliamo di una stabilità di rosa del tutto simile, se non maggiore, alle grandi europee… che, quest’anno, per dire, a questi si sono aggiunti solo Cancelo e Ronaldo, due non proprio impossibili da inserire, tanto è vero che si trovano a meraviglia nell’allegro marasma dadaista, facendo esattamente come gli pare, spesso al limite del masochismo.
E si ritorna sempre all’ovvietà che i risultati danno ragione ad Allegri, come se fosse possibile riuscire a perdere un torneo su 38 gare contro squadre, non dico scarse, ma con una profondità di rosa nettamente inferiore.
Tra gli juventini (trinariciuti) è invalsa ormai da tempo la vulgata del “non era questa la partita in cui giocare bene”, del “oggi contava solo vincere”, del “per adesso è così, ma da marzo in poi saremo in piena forma” per giustificare la miseria del nostro gioco, quando invece, al di là delle energie da spendere legate alla preparazione nei diversi momenti della stagione, un gioco vero non si vede né a ottobre né a dicembre, né a febbraio né a maggio e che, a me, pare più come l’accettazione di un pre-concetto, ovvero che il gioco, il modo di giocare, sia un orpello e non lo strumento di affinimento del talento dei singoli e della realizzazione delle intenzioni del collettivo. E non sto blaterando del “gioco bello” (del “circo”), ma di un gioco effettivo, che sappia essere pericoloso, perfino minaccioso quando vuole esserlo e non un canovaccio in balia della giocata! Quello che ti dà un’identità forte, a cui attaccarsi quando, nelle partite vere da dentro e fuori, le energie cominciano a venir meno.

Quando quest’estate sembrava ormai fatto l’accordo per CR7, mi chiedevo a che punto sarebbe stato dato l’annuncio dell’arrivo di un nuovo tecnico.
Giocare per far innamorare della Juventus tutti i tifosi di CR7: si sperava fosse questo il senso (anche di marketing!) di un’operazione così glamour. Invece ingaggiamo Ronaldo e lo diamo a Allegri, l’uomo che detesta il gioco del calcio: sembra uno scherzo, ma è la realtà. Pazzesco (per me).

 

Ineccepibile 

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1 minute ago, joyce said:

Dybala in campo (2).jpg

Come rovinare un giocatore.

 

L'allenatore bravo è quello che riesce a mettere i giocatori in condizione di rendere al meglio.

Dybala centrocampista

Matuidi ala

CR7 che pascola a caso

Pjanic regista

 

Una serie di ibridi tattici che portano ad una squadra che non riesce manco a tirare in porta; negli ultimi 180 minuti tranne il gol di Cancelo ed il rigore di Ronaldo non ricordo conclusioni degne di esser chiamate tali.

E giocavamo contro Lazio ed Atalanta.

Poi va a fare le battute in conferenza stampa, ma se gli fai un appunto sul modo di giocare si arrabbia e fa l'offeso.

In rosa ora hai CR7 che si sbraccia ogni partita per far salire i compagni, Dybala incupito perchè gioca da mediano, Costa sbattuto a destra o a sinistra a seconda del caso, idem Bernardeschi.

L'errore grave è stato non cambiare dopo Cardiff, ripetuto nuovamente a giugno; prendi il miglior giocatore del pianeta, e lo fai allenare ad uno che predica il casino in avanti.

Modificato da Nameless
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grazie allegri (cit.)

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50985 messaggi
6 ore fa, Ibra ha scritto:

 

ok ammirevole sforzo alla fusaro davvero apprezzo gran post c'è stata dell'empatia soprattutto sui passaggetti intimisti di pjanic 

 

però consentimi di buttarla sul capitalismo terra terra ahimè padrone e male assoluto del mondo 

 

vuoi vincere la champions? kazzo non c'è bisogno manco che mi rispondi SÌ 

 

ok servono i campioni. sempre di più 

 

per prendere i campioni servono soldi 

 

nel business calcio 2019 fatto di like e instagram i follower sauditi indocina sub Sahara se ne sbattono dei risvolti kafkiani di matuidi falso esterno e volere calcio spettacolo attacco gol tiki taka spettacolo gol gol gol 

 

sta diventando quasi un DOVERE fare entertainment quando si scende in campo 

 

ecco perché watford e bournemouth fatturano quasi duecento milioni e il chievo spaccia fumo nei cessi dell'ataquark a milano 

 

Non voglio fare il figo ma su sta roba dello spettacolo rompo le palle da tempo immemore...

Se vuoi sederti nel tavolo dei top team devi produrre spettacolo, ma l'italiota medio è ancorato al pane e salame

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Joined: 09-Jun-2006
33623 messaggi
5 minuti fa, Nameless ha scritto:

Come rovinare un giocatore.

 

L'allenatore bravo è quello che riesce a mettere i giocatori in condizione di rendere al meglio.

Dybala centrocampista

Matuidi ala

CR7 che pascola a caso

Pjanic regista

 

Una serie di ibridi tattici che portano ad una squadra che non riesce manco a tirare in porta; negli ultimi 180 minuti tranne il gol di Cancelo ed il rigore di Ronaldo non ricordo conclusioni degne di esser chiamate tali.

E giocavamo contro Lazio ed Atalanta.

Poi va a fare le battute in conferenza stampa, ma se gli fai un appunto sul modo di giocare si arrabbia e fa l'offeso.

In rosa ora hai CR7 che si sbraccia ogni partita per far salire i compagni, Dybala incupito perchè gioca da mediano, Costa sbattuto a destra o a sinistra a seconda del caso, idem Bernardeschi.

L'errore grave è stato non cambiare dopo Cardiff, ripetuto nuovamente a giugno; prendi il miglior giocatore del pianeta, e lo fai allenare ad uno che predica il casino in avanti.

 

Non so che dire. In generale è una situazione che mi spiazza, per me abbastanza incomprensibile.

 

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Joined: 05-Jun-2005
5911 messaggi

io sono ignorante in materia, per cui chiedo a chi è più esperto: quanto può aver inciso la mini preparazione atletica di inizio mese? sia con la Lazio che con l'Atalanta abbiamo visto una condizione fisica terribile, forse dovuta ai carichi di lavoro? per "essere al meglio a marzo"? 

Non che sia una giustificazione ma almeno posso sperare che per Madrid rivedremo correre i ragazzi.

 

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Joined: 08-Jul-2018
986 messaggi
1 minuto fa, djmayhem ha scritto:

io sono ignorante in materia, per cui chiedo a chi è più esperto: quanto può aver inciso la mini preparazione atletica di inizio mese? sia con la Lazio che con l'Atalanta abbiamo visto una condizione fisica terribile, forse dovuta ai carichi di lavoro? per "essere al meglio a marzo"? 

Non che sia una giustificazione ma almeno posso sperare che per Madrid rivedremo correre i ragazzi.

 

Appunto che abbiamo visto una condizione fisica terribile, i carichi fatti hanno influenzato eccome. 

Dovendo puntare alla finale penso che anche agli ottavi non saremmo al massimo delle condizioni, più probabile esserlo ai quarti o giù di lì

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Joined: 14-Dec-2009
506 messaggi
42 minuti fa, Maxel ha scritto:

una squadra basata sulle individualità che in tanti anni non ha saputo creare un gioco degno di questo nome. Senza Chiellini e Pjanic facciamo pena.... Ronaldo sembra imbrocchito e Dybala ormai è centrocampista. Mi chiedo cosa accadrebbe se la Juve più forte di sempre non vincesse la champions in questi 2-3 anni. Sareste ancora convinti che allegri sia stato un grande allenatore? In fondo ha vinto trofei che avrebbe vinto chiunque al suo posto.

Non è la Juve più forte di sempre non cadiamo in questo tranello. La squadra è forte ma non è irresistibile ha delle pecche in difesa e a centrocampo. La difesa, a mio parere è sopravvalutata non è quel reparto granitico che viene descritto dai media. Anche a centrocampo mi pare si faccia sia poco filtro che poco gioco, più che altro sfondiamo sulle fasce. Quanto ad Allegri secondo me ha fatto bene a differenza del Trap e di Lippi paga lo scotto del generale decadimento del calcio italiano

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