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greenday2

Juve - Brasile

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4 minuti fa, xqaz69 ha scritto:

Beh, vabbè... Hernanes è stato una vera chiavica ma bisogna dire che Marotta l'aveva preso non per le sue qualità ma perchè sapeva dove si trovavano Carpi e Frosinone...... Evidentemente aveva bisogno di un capo-pullman!

 

Questi sono acquisti che non dicono molto sul mercato brasiliano. 

 

Come dici tu, era un tappabuchi (per quanto sia comunque un acquisto negativo) 

 

Hernanes ha fatto una buonissima carriera alla Lazio. Era un giocatore determinante.

 

Poi quando è calato (già alla Lazio stava giocando male) è passato all'Inter.

 

All'Inter ha fatto pietà. 

 

E noi lo abbiamo preso con la piena consapevolezza che fosse in fase calante. 

 

Tra l'altro comprato a 11 e rivenduto a 8 più bonus. Non è andata neanche così male.

 

 

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8 minuti fa, SICILIANO ha scritto:

Forse Torino è troppo diversa al luogo nel quale sono cresciuti o forse i brasiliani puntano troppo sull'estro e meno sulla cultura del lavoro come si fa da noi. 

 

Siciliano. Immagino che tu sia siciliano (detective mode on.) 

 

Queste generalizzazioni si fanno, in diversi ambiti (e a volte anche nel calcio) quando si parla della tua regione. 

 

Se ti dicessi che a voi manca la cultura del lavoro mi insulteresti (giustamente tra l'altro .asd

 

Milan e Inter hanno vinto le ultime Champions con dei titolari brasiliani. 

 

Milano ha una mentalità e un clima comparabile con Torino. 

 

Abbiamo semplicemente comprato delle pippe ragazzi. Accettiamolo .asd

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3 ore fa, Chevere ha scritto:

 

Siciliano. Immagino che tu sia siciliano (detective mode on.) 

 

Queste generalizzazioni si fanno, in diversi ambiti (e a volte anche nel calcio) quando si parla della tua regione. 

 

Se ti dicessi che a voi manca la cultura del lavoro mi insulteresti (giustamente tra l'altro .asd

 

Milan e Inter hanno vinto le ultime Champions con dei titolari brasiliani. 

 

Milano ha una mentalità e un clima comparabile con Torino. 

 

Abbiamo semplicemente comprato delle pippe ragazzi. Accettiamolo .asd

Ma no non ti insulterei, gli stereotipi alla fine nascono da delle verità di fondo, ovviamente poi sono generalizzazioni e pertanto lasciano il tempo che trovano perché si fermano alla prima banalità senza nessun tipo di approfondimento per singolo caso. 

 

I brasiliani sembrano particolari, infatti parlerei anche del fatto che non hanno grande continuità. I più grandi recenti: Ronaldinho, Ronaldo, Kaka, quanto sono durati a quei livelli? Niente a cui vedere con Messi e Cristiano. Lo stesso Alex Sandro, Dida, Adriano, tutti fenomeni a breve termine. Ma ci saranno esempi discordanti ovviamente, non è mica matematica. 

 

Provavo solo a rispondere al topic e con mille dubbi, utilizzando infatti un doppio forse. Senza intendere che ci sia un meglio oggettivo, criticando quindi Torino o i brasiliani. Magari a volte è centrato davvero quel tipo di discorso su delle diversità che non si sono ben incrociate, sicuramente non lo è stato sempre. 

 

Il punto è che bisognerebbe parlare di calciatore per calciatore, senza pensare che siano brasiliani o di altre nazionalità, se no in una generalizzazione tanto vasta non si può che cadere in altre. 

 

Sul fatto che un calciatore poi vada valutato dapprima su come gioca a calcio, che su come si ambienta, ci sono poi pochi dubbi e pensandoci meglio sarebbe dovuta essere anche la prima cosa che avrei dovuto scrivere anch'io (sperando quindi in Douglas Costa che possa in questo finire di stagione far valere quanto vale come fatto nel finire della scorsa annata). 

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36 minuti fa, SICILIANO ha scritto:

 

I brasiliani sembrano particolari, infatti parlerei anche del fatto che non hanno grande continuità. I più grandi recenti: Ronaldinho, Ronaldo, Kaka, quanto sono durati a quei livelli? Niente a cui vedere con Messi e Cristiano. Lo stesso Alex Sandro, Dida, Adriano, tutti fenomeni a breve termine. Ma ci saranno esempi discordanti ovviamente, non è mica matematica. 

 

 

In realtà non sono durati poco. Non meno di altri campioni simili di altre nazionalità. È che nessuno ha mai avuto la continuità di Messi e Cristiano. 

 

Ronaldo il brasiliano dal 1994 (nel PSV) fino al 2005 (nel Real) ha segnato più o meno un gol a partita. Sono 11 anni. 

 

Dopodiché ha fatto altre due stagioni al Real di buon livello. E poi al Milan ha ancora dato un po' di spettacolo. 

 

E parliamo di uno dei giocatori più sfigati della storia, ha avuto degli infortuni tremendi. Chissà che cosa avrebbe fatto se fosse stato sano.

 

Dal tuo elenco vedo solo due giocatori che meritano un discorso a parte. 

 

Sandro, secondo me sopravvalutato. 

 

E Adriano, che effettivamente si è distrutto da solo con le sue mani. 

 

Ma ci sono esempi simili con tutte le nazionalità. Solo che tendiamo a puntare il dito più su quelle stereotipate.

 

Schweinsteiger arrivato ai 30 era già finito. Neuer sono anni che fa papere. 

Muller ha avuto un calo spaventoso dai 27 anni mi pare. Continua ad essere un giocatore fortissimo ma non è più quel Muller. 

 

Però sono tedeschi e il nostro cervello automaticamente li considera grandi professionisti.

 

Anche a me piace generalizzare. E proprio per questo dico che bisogna comprare i brasiliani. Con loro si vincono le Champions .asd

 

Poi che soffrano a Torino non c'è dubbio. Fa un freddo p***o in inverno. Ma sono ben pagati per accettarlo .asd

 

Quello che NON dobbiamo fare è prendere Marcelo. 

 

Se viene qui e cammina in campo non è colpa della nazionalità. Ha già dato quello che doveva dare.

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Inviato (modificato)

Romario, Ronaldo, Rivaldo, Dinho e Kakà  intorno ai 30 son calati fisicamente o hanno staccato la spina mentalmente e son tornati in patria.

Ognuno ha la sua storia... Romario, Ronaldo e Dinho amavano e amano ancora divertirsi. .asd

Questione anche di stile di gioco e di mentalità calcistica. 

 

 

Modificato da pressing

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Sto ancora aspettando la consacrazione definitiva di Denilson. 

Talento immenso.

 

Comunque pure Neymar mi sembra orientato a durare fino ai 30, sarebbe un peccato.

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Emerson nulla di che non si può leggere

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Juve Inghilterra invece?

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19 ore fa, Ilpa dos Santos Aveiro ha scritto:

 

 

Il non aver capito il ruolo di Melo è stato un errore per almeno una stagione e mezza, così come l'aver imposto a Diego il ruolo di salvatore della patria in una squadra incompleta non ha aiutato.

 

 

il vero problema di melo, e lo si è visto anche dopo, era l'assenza totale di cervello però .asd un cassano messo a centrocampo.

su diego invece, vista a distanza di 10 anni, concordo. direi che si è trovato al momento sbagliato nella squadra sbagliata. in una delle Juventus degli ultimi 7 anni probabilmente avrebbe reso, e anche non poco. gli mancava quello scatto di personalità, e in una Juve allo sbando si è perso per strada. non sarebbe mai diventato un kaka, ma un buon giocatore magari si.

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Tra l'altro Emerson il brasiliano meno brasiliano della storia del calcio. .asd

 

Comunque non è che abbiamo preso Romario ed ha fallito. Abbiamo preso delle seghe ed hanno giocato da seghe.

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Argentini e uruguagi tendenzialmente hanno più "palle" (o garra charrua che dir si voglia sefz).

 

Inevitabile che abbiano più feeling con la filosofia da sempre radicata nell'ambiente Juventino.

 

Non può essere un caso se,tralasciando il Milan,pure Inter e Roma hanno avuto esperienze più fortunate con i carioca

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7 hours ago, pressing said:

Sto ancora aspettando la consacrazione definitiva di Denilson. 

Talento immenso.

 

Comunque pure Neymar mi sembra orientato a durare fino ai 30, sarebbe un peccato.

Denilson forse ultimo grande rappresentante del futbol bailado

 

che peccato

 

5 hours ago, B/N said:

Juve Inghilterra invece?

l'Inghilterra tranne qualche mosca bianca ha avuto per lo piu' giocatori piuttosto mediocri o comunque normali

 

tu guarda Ince che in patria e' visto come una miscela tra Davids, Pogba e The Rock mentre qui in Italia alla fine era uno Sturaro col nome figo

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7 ore fa, pressing ha scritto:

Sto ancora aspettando la consacrazione definitiva di Denilson. 

Talento immenso.

 

Comunque pure Neymar mi sembra orientato a durare fino ai 30, sarebbe un peccato.

L'altro giorno pensavo proprio a Neymar, 220 milioni spesi e dopo 2 anni sembra grande giocatore, sicuramente sopra la media, ma non di sicuro "colui che doveva prendere lo scettro dei due Re".

Complici anche gli infortuni (solo 53 presenze in due anni) l'investimento fatto non si può reputare di sicuro un gran colpo e non vorrei che un talento simile inizi nel giro di 3\4 anni anni a seguire la parabola degli altri brasiliani. 

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5 hours ago, B/N said:

Juve Inghilterra invece?


Sarebbe Resto del mondo - Inghilterra. E ne conteresti non piu di 5 (se escludiamo i Gallesi/Scozzesi e prendiamo solo gli inglesi), di cui 2 veramente menzionabili : Keegan, Lineker, Beckham, Mcmanaman, Hargreaves). I menzionabili sono i primi due, visto che Beckham al Real non fece esattamente sfracelli, Mcmanaman fu un discreto giocatore in un contesto elevatissimo (dove gioco, invero una grandissima finale va detto) e Hargreaves e' alla fine un onesto mestierante che fece cmq bene al Baya. 

Poi vabbe ci fu il caso Gascoigne alla Lazio, che fu piu che altro di contorno

 

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18 ore fa, Chevere ha scritto:

 

Ragazzi. Il Brasile ha qualcosa come  210 milioni di abitanti. 

 

È uno dei paesi più multietnici del globo.

 

C'è la comunità di discendenti giapponesi più grande del mondo. 

 

Una popolazione piuttosto rilevante di indigeni, che poi si dividono in moltissimi altri gruppi, con lingue e tradizioni molto diverse. 

 

Al sud trovi delle gnocche alte e bionde che celebrano l'Oktoberfest in abiti tradizionali.

 

A Salvador invocano gli spiriti africani. 

 

E tutto questo senza contare il fatto che ogni persona è diversa. 

 

Sul forum del Real un utente usava Cassano come esempio di italiano. Davvero vogliamo giocare a questo gioco? .asd

 

Io conosco molti brasiliani glaciali. Poco inclini alla festa. Di fatto la mia migliore amica è brasiliana e alle 21 solitamente dorme. 

 

Poi chiaro, ci sono alcuni aspetti culturali che si legano a quasi tutte le persone. 

 

Noi abbiamo dei tratti comuni in quanto italiani. Ma piano con le generalizzazioni.

 

Di fatto nelle ultime due finali di Champions giocate siamo stati purgati da due brasiliani. 

 

E di fatto a Milano, città non particolarmente diversa da Torino per clima e mentalità, i grandi giocatori brasiliani ci sono stati, facendo le fortune di Milan (sopratutto) e Inter (per quanto si possano considerare fortune... Però aver avuto Ronaldo è un bel lusso). 

 

Semplicemente abbiamo sempre comprato delle pippe 

 

Amauri addirittura è arrivato a 28 anni alla Juve, con 0 presenze nel campionato brasiliano. Nessuno lo conosceva in Brasile. E non era un tipo da festa. Semplicemente era scarso.

 

Dell'epoca recente l'unico talento è stato Diego. Però arrivò al Werder dopo essere stato scartato dal Porto che non lo faceva mai giocare. 

 

Il Porto che non valorizza un giovane talento deve essere un campanello d'allarme. 

 

Insomma. Se compriamo i brasiliani forti (che hanno il record dei mondiali vinti e che praticamente ogni anno sono decisivi nella squadra che vince la Champions) fanno bene. Se continuiamo con le pippe no. 

 

 

Non ci conosciamo, non tendo a generalizzare e non volevo farlo. 

 

Il Brasile lo adoro, e sai perchè lo adoro? Perchè ci ho "praticamente" vissuto per 3 anni, abbiamo una filiale in Brasile, ed ero sempre in trasferta in Brasile. Parlo anche un ottimo portoghese brasiliano. Ammetto di aver girato solo gli stati dal Distrito Federal in giù, ma di brasiliani ne ho conosciuti un discreto numero. 

 

Ho conosciuto giapponesi prestati al Brasile, ho conosciuto italiani prestati al brasile, ho conosciuto tedeschi prestati al brasile.

 

E purtroppo il Brasile è uno stato che viaggia a una differente velocità. Come gli Stati Uniti o la Germania lavorano meno, ma a differenza degli USA e la Germania dove si lavora meno perchè si conclude facilmente, in Brasile per arrivare alla conclusione di qualsiasi cosa come minimo devi sederti su una sedia 4-5 volte in più, prendere parecchi caffè, andare in parecchi Kilos e via discorrendo. 

 

E questo da San Paolo dove abbiamo la sede a Curitiba che è forse la città più "tedesca" a Vitoria o Rio de Janeiro.

 

In più negli affari devi stare più attento che quando li fai con un italiano. Non è generalizzazione, è esperienza di vita con parecchi scambi commerciali in Europa, in USA e in Sud America.

 

Tutto questo panegirico per dire che il Brasiliano "concentrato" tutti i giorni, affamato di arrivare in fondo esiste. Ma è piuttosto un'eccezione (e ne ho di eccezioni da raccontare) indipendentemente dagli avos che ha.

 

D'altronde, nel calcio super professionista di oggi, quali sono i brasiliani che giocano in nazionale con una spiccata propensione al sacrificio? Sono ben pochi in comparazione alle altre nazioni. Esistono le eccezioni, ma tali rimangono.

 

In un paese dove la vita è leggera, dove il governo è sempre ladro e corrotto, dove tanto ci penserà qualcun altro a risolvere i problemi (ricorda qualcuno...), ma dove si sta da Dio se riesci a non prendertela, e di cui hai una tremenda nostalgia delle caipiras sulla spiaggia, sui chioschini con il bolinho de bacalhau quando non ci sei. Maledetto mondo del lavoro!

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ho tanti amici negri

 

e pure tanti altri gay (uno e' @hopper)

 

 

Modificato da Gnokko

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6 minuti fa, Gnokko ha scritto:

ho tanti amici negri

 

e pure tanti altri gay (uno e' @hopper)

 

 

 

a te piace particolarmente la combinazione dei due elementi .meme1 

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44 minuti fa, Tatanka36 ha scritto:

Argentini e uruguagi tendenzialmente hanno più "palle" (o garra charrua che dir si voglia sefz).

 

Inevitabile che abbiano più feeling con la filosofia da sempre radicata nell'ambiente Juventino.

 

 

Uruguay? 

 

A parte Montero non ricordo giocatori particolarmente forti. 

 

Zalayeta ha fatto bene ma era Zalayeta. 

 

O'Neill e Fonseca non hanno confermato le aspettative. 

 

Cáceres validissimo elemento ma mai continuo.

 

Chi resta? Carini? Olivera? El Malaka Martínez? 

 

Abbiamo preso pippe pure dall'Uruguay. 

 

 

E se sull'Argentina avessimo gli stessi pregiudizi che abbiamo sul Brasile, diremmo che Higuain è entrato in una fase calante troppo presto perché gli piace mangiare. 

 

Che Dybala non è continuo in quanto argentino. 

 

Faremmo gli esempi di Almiron ed Esnaider... 

 

 

La realtà è che abbiamo pescato poco e male in tutto il Sudamerica.

 

Questo è stato un limite in Europa, considerando che generalmente chi vince ha dei giocatori sudamericani come uomini chiave.

 

 

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56 minuti fa, Gnokko ha scritto:

Denilson forse ultimo grande rappresentante del futbol bailado

 

che peccato

 

l'Inghilterra tranne qualche mosca bianca ha avuto per lo piu' giocatori piuttosto mediocri o comunque normali

 

tu guarda Ince che in patria e' visto come una miscela tra Davids, Pogba e The Rock mentre qui in Italia alla fine era uno Sturaro col nome figo

Davvero un peccato.

 

In Italia Paul fece INCEtta di pernacchie. 

Modificato da pressing

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22 minuti fa, DarkaliSETTE ha scritto:

Non ci conosciamo, non tendo a generalizzare e non volevo farlo. 

 

Il Brasile lo adoro, e sai perchè lo adoro? Perchè ci ho "praticamente" vissuto per 3 anni, abbiamo una filiale in Brasile, ed ero sempre in trasferta in Brasile. Parlo anche un ottimo portoghese brasiliano. Ammetto di aver girato solo gli stati dal Distrito Federal in giù, ma di brasiliani ne ho conosciuti un discreto numero. 

 

Ho conosciuto giapponesi prestati al Brasile, ho conosciuto italiani prestati al brasile, ho conosciuto tedeschi prestati al brasile.

 

E purtroppo il Brasile è uno stato che viaggia a una differente velocità. Come gli Stati Uniti o la Germania lavorano meno, ma a differenza degli USA e la Germania dove si lavora meno perchè si conclude facilmente, in Brasile per arrivare alla conclusione di qualsiasi cosa come minimo devi sederti su una sedia 4-5 volte in più, prendere parecchi caffè, andare in parecchi Kilos e via discorrendo. 

 

E questo da San Paolo dove abbiamo la sede a Curitiba che è forse la città più "tedesca" a Vitoria o Rio de Janeiro.

 

In più negli affari devi stare più attento che quando li fai con un italiano. Non è generalizzazione, è esperienza di vita con parecchi scambi commerciali in Europa, in USA e in Sud America.

 

Tutto questo panegirico per dire che il Brasiliano "concentrato" tutti i giorni, affamato di arrivare in fondo esiste. Ma è piuttosto un'eccezione (e ne ho di eccezioni da raccontare) indipendentemente dagli avos che ha.

 

D'altronde, nel calcio super professionista di oggi, quali sono i brasiliani che giocano in nazionale con una spiccata propensione al sacrificio? Sono ben pochi in comparazione alle altre nazioni. Esistono le eccezioni, ma tali rimangono.

 

In un paese dove la vita è leggera, dove il governo è sempre ladro e corrotto, dove tanto ci penserà qualcun altro a risolvere i problemi (ricorda qualcuno...), ma dove si sta da Dio se riesci a non prendertela, e di cui hai una tremenda nostalgia delle caipiras sulla spiaggia, sui chioschini con il bolinho de bacalhau quando non ci sei. Maledetto mondo del lavoro!

 

Sicuramente hai vissuto il Brasile molto più di me. E non discuto i problemi strutturali che alla fine si ripercuotono sulla cultura dei cittadini. Che tutto sia più lento in Brasile (ma pure in Argentina, che è il paese latinoamericano più "europeo") è un dato di fatto. 

 

Ma fondamentalmente nel calcio è un problema che non esiste.

 

Il Brasile è il paese storicamente più forte nei mondiali. 

 

I brasiliani sono i giocatori storicamente più forti in Champions.

 

Dal 2000 al 2016, 86 giocatori spagnoli hanno giocato una finale di Champions. Per ovvi motivi gli spagnoli sono al primo posto. 

 

Poi viene, sempre per ovvi motivi, la Germania, con 49.

 

Al terzo posto ci sono i brasiliani. Con 44. Non mi metto a fare i calcoli di tutte le nazioni. Ma se aggiorniamo l'articolo al 2019, i brasiliani credo siano quasi al secondo posto. 

 

Se scendiamo nella classifica troviamo i francesi, gli italiani, gli inglesi. 

 

Tutti giocatori che logicamente hanno disputato le finali di una competizione europea con le squadre del loro paese, europeo.

 

I numeri ci dicono che per vincere la Champions, ti servono i brasiliani. 

 

Proprio perché, generalizzando (lo faccio anche io) sappiamo che i maggiori talenti, i più decisivi, nascono là. 

 

E per quanto riguarda la continuità di rendimento, non vedo differenze con altre nazionalità. I grandi talenti brasiliani hanno avuto lo stesso numero di anni ad alto livello, mediamente.

 

E nella nazionale brasiliana ci sono molti professionisti. Direi quasi tutti. O tutti. Non mi viene in mente nessun giocatore poco professionale.

 

Costa è discontinuo perché è così, altrimenti vincerebbe il pallone d'oro, ma non è poco professionale. 

 

È poco professionale perché ha fatto una festa e un incidente? Quindi lo sono anche tutti i suoi compagni di squadra. 

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47 minutes ago, hopper said:

 

a te piace particolarmente la combinazione dei due elementi .meme1 

oh yes baby

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21 ore fa, SICILIANO ha scritto:

Forse Torino è troppo diversa al luogo nel quale sono cresciuti o forse i brasiliani puntano troppo sull'estro e meno sulla cultura del lavoro come si fa da noi. 

 

3 ore fa, Chevere ha scritto:

 

Sicuramente hai vissuto il Brasile molto più di me. E non discuto i problemi strutturali che alla fine si ripercuotono sulla cultura dei cittadini. Che tutto sia più lento in Brasile (ma pure in Argentina, che è il paese latinoamericano più "europeo") è un dato di fatto. 

 

Ma fondamentalmente nel calcio è un problema che non esiste.

 

Il Brasile è il paese storicamente più forte nei mondiali. 

 

I brasiliani sono i giocatori storicamente più forti in Champions.

 

Dal 2000 al 2016, 86 giocatori spagnoli hanno giocato una finale di Champions. Per ovvi motivi gli spagnoli sono al primo posto. 

 

Poi viene, sempre per ovvi motivi, la Germania, con 49.

 

Al terzo posto ci sono i brasiliani. Con 44. Non mi metto a fare i calcoli di tutte le nazioni. Ma se aggiorniamo l'articolo al 2019, i brasiliani credo siano quasi al secondo posto. 

 

Se scendiamo nella classifica troviamo i francesi, gli italiani, gli inglesi. 

 

Tutti giocatori che logicamente hanno disputato le finali di una competizione europea con le squadre del loro paese, europeo.

 

I numeri ci dicono che per vincere la Champions, ti servono i brasiliani. 

 

Proprio perché, generalizzando (lo faccio anche io) sappiamo che i maggiori talenti, i più decisivi, nascono là. 

 

E per quanto riguarda la continuità di rendimento, non vedo differenze con altre nazionalità. I grandi talenti brasiliani hanno avuto lo stesso numero di anni ad alto livello, mediamente.

 

E nella nazionale brasiliana ci sono molti professionisti. Direi quasi tutti. O tutti. Non mi viene in mente nessun giocatore poco professionale.

 

Costa è discontinuo perché è così, altrimenti vincerebbe il pallone d'oro, ma non è poco professionale. 

 

È poco professionale perché ha fatto una festa e un incidente? Quindi lo sono anche tutti i suoi compagni di squadra. 

 

 

mi ci ficco pure io .rulez

 

vissuto e studiato a Brasilia dal 1985 al 1990.

Convivo con una donna brasiliana dal 1999 .rulez

Lei è gaúcha (quasi al confine con l'Uruguay), ma ha sempre vissuto a Florianopolis.

 

Da quello che ho notato, la cultura del lavoro nel sud del Brasile è alquanto differente che il nord/est.

Ma secondo me è anche perchè da un punto di vista geografico e climatico, il SUD è avantaggiato.

 

Poi, bisogna capire se il freddo è veramente un fattore che limiti le presenze dei brasiliani a Torino, sapendo di quanti ne circolavano allo Zenit .asd

La realtá è che la Juve ha sempre cercato giocatori stranieri altrove, forse con un pò di pregiudizio.

 

 

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50990 messaggi
23 ore fa, Chevere ha scritto:

 

Ragazzi. Il Brasile ha qualcosa come  210 milioni di abitanti. 

 

È uno dei paesi più multietnici del globo.

 

C'è la comunità di discendenti giapponesi più grande del mondo. 

 

Una popolazione piuttosto rilevante di indigeni, che poi si dividono in moltissimi altri gruppi, con lingue e tradizioni molto diverse. 

 

Al sud trovi delle gnocche alte e bionde che celebrano l'Oktoberfest in abiti tradizionali.

 

A Salvador invocano gli spiriti africani. 

 

E tutto questo senza contare il fatto che ogni persona è diversa. 

 

Sul forum del Real un utente usava Cassano come esempio di italiano. Davvero vogliamo giocare a questo gioco? .asd

 

Io conosco molti brasiliani glaciali. Poco inclini alla festa. Di fatto la mia migliore amica è brasiliana e alle 21 solitamente dorme. 

 

Poi chiaro, ci sono alcuni aspetti culturali che si legano a quasi tutte le persone. 

 

Noi abbiamo dei tratti comuni in quanto italiani. Ma piano con le generalizzazioni.

 

Di fatto nelle ultime due finali di Champions giocate siamo stati purgati da due brasiliani. 

 

E di fatto a Milano, città non particolarmente diversa da Torino per clima e mentalità, i grandi giocatori brasiliani ci sono stati, facendo le fortune di Milan (sopratutto) e Inter (per quanto si possano considerare fortune... Però aver avuto Ronaldo è un bel lusso). 

 

Semplicemente abbiamo sempre comprato delle pippe 

 

Amauri addirittura è arrivato a 28 anni alla Juve, con 0 presenze nel campionato brasiliano. Nessuno lo conosceva in Brasile. E non era un tipo da festa. Semplicemente era scarso.

 

Dell'epoca recente l'unico talento è stato Diego. Però arrivò al Werder dopo essere stato scartato dal Porto che non lo faceva mai giocare. 

 

Il Porto che non valorizza un giovane talento deve essere un campanello d'allarme. 

 

Insomma. Se compriamo i brasiliani forti (che hanno il record dei mondiali vinti e che praticamente ogni anno sono decisivi nella squadra che vince la Champions) fanno bene. Se continuiamo con le pippe no. 

 

 

Post perfetto

 

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31 minuti fa, planet_nl ha scritto:

 

 

 

mi ci ficco pure io .rulez

 

vissuto e studiato a Brasilia dal 1985 al 1990.

Convivo con una donna brasiliana dal 1999 .rulez

Lei è gaúcha (quasi al confine con l'Uruguay), ma ha sempre vissuto a Florianopolis.

 

Da quello che ho notato, la cultura del lavoro nel sud del Brasile è alquanto differente che il nord/est.

Ma secondo me è anche perchè da un punto di vista geografico e climatico, il SUD è avantaggiato.

 

Poi, bisogna capire se il freddo è veramente un fattore che limiti le presenze dei brasiliani a Torino, sapendo di quanti ne circolavano allo Zenit .asd

La realtá è che la Juve ha sempre cercato giocatori stranieri altrove, forse con un pò di pregiudizio.

 

 

Ma ora vivi in Olanda? 

Beh meglio della tua donna nessuno può spiegarci com'è il passaggio dal sud America a una parte dell'Europa con temperature più basse. 

Lei (pur non dovendo giocare a calcio sefz ed essendo sempre un caso sicuramente diverso a quello di ogni altro brasiliano) come ha vissuto il passaggio a livello ambientale? è così diverso dal sud America? 

In realtà è più una curiosità personale, a me affascinano un sacco gli altri continenti, le diversità che possono esserci in questo mondo (specialmente quelle con spiccate identità). 

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56 minuti fa, planet_nl ha scritto:

 

 

 

mi ci ficco pure io .rulez

 

vissuto e studiato a Brasilia dal 1985 al 1990.

Convivo con una donna brasiliana dal 1999 .rulez

Lei è gaúcha (quasi al confine con l'Uruguay), ma ha sempre vissuto a Florianopolis.

 

Da quello che ho notato, la cultura del lavoro nel sud del Brasile è alquanto differente che il nord/est.

Ma secondo me è anche perchè da un punto di vista geografico e climatico, il SUD è avantaggiato.

 

Poi, bisogna capire se il freddo è veramente un fattore che limiti le presenze dei brasiliani a Torino, sapendo di quanti ne circolavano allo Zenit .asd

La realtá è che la Juve ha sempre cercato giocatori stranieri altrove, forse con un pò di pregiudizio.

 

 

 

13 minuti fa, SICILIANO ha scritto:

Ma ora vivi in Olanda? 

Beh meglio della tua donna nessuno può spiegarci com'è il passaggio dal sud America a una parte dell'Europa con temperature più basse. 

Lei (pur non dovendo giocare a calcio sefz ed essendo sempre un caso sicuramente diverso a quello di ogni altro brasiliano) come ha vissuto il passaggio a livello ambientale? è così diverso dal sud America? 

In realtà è più una curiosità personale, a me affascinano un sacco gli altri continenti, le diversità che possono esserci in questo mondo (specialmente quelle con spiccate identità). 

 

Planet sicuramente potrà raccontarti nello specifico la sua esperienza. 

 

Io posso dirti che sì, tendenzialmente tutti i latinoamericani soffrono un periodo di ambientamento abbastanza lungo (poi dipende anche da dove vengono). 

 

La mia ragazza è colombiana. La sua città, Medellín, è chiamata la città dell'eterna primavera. Non fa mai troppo freddo o troppo caldo. Insomma, lei qui soffre d'inverno e d'estate. 

 

Ma ci sono tantissimi altri motivi di sofferenza. Il cibo, l'unione familiare, il modo di parlare delle persone. 

 

Senza generalizzare, è chiaro che ci siano comportamenti profondamente diversi. Io a volte non la capisco, e lei non capisce me.

 

Ma è anche vero che a volte vediamo le differenze e non ci rendiamo conto che sono molte di più le cose in comune. 

 

 

E se sei un calciatore milionario, puoi tornare frequentemente nel tuo paese, puoi spostare tutta la tua famiglia in Europa, puoi comprarti qualsiasi cibo importato. Il clima non lo cambi, ma hai diverse forme di sollievo. 

I calciatori non soffrono come i comuni mortali .asd

 

E la mia migliore amica, che è brasiliana, si sente meglio in Italia che in Brasile. Ha trovato la sua dimensione qui e non la sposti neanche con una ruspa. Ogni storia è diversa. 

 

In sintesi. Compriamo un brasiliano forte per favore .asd

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