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Morpheus ©

Sport Invernali: Sci Alpino & Co. - Stagione 2020/21

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La fortuna sarà cieca ma la sua esatta opposta, ancora una volta purtroppo, ci vede benissimo. Tale affermazione oggi è destinata alla sfortunatissime Aline Danioth, talento puro della nazionale svizzera con margini di miglioramento enormi dall’alto dei suoi 22 anni, che però deve fermarsi nuovamente per un brutto infortunio sempre al ginocchio destro a seguito di una caduta occorsagli in sede di allenamento sul Diavolezza, un valico montano e stazione sciistica sita nei dintorni di Pontresina, in territorio elvetico, con una risonanza magnetica che ha sentenziato nuovamente la rottura del legamento crociato.

Una vera e propria sfortuna per la giovane atleta svizzera che meno di 10 fa aveva subito la stessa tipologia di infortunio al Sestriere e che era tornata agli allenamenti sulla neve soltanto poco tempo fa per preparare una stagione che doveva essere di riscatto e che adesso la vedrà nuovamente alle prese con la riabilitazione. Un rapporto con gli infortuni gravi purtroppo molto stretto, in quanto quattro primavere fa aveva fatto crac il crociato del ginocchio sinistro.

 

Continua su: http://discesalibera.org/2020/10/14/stagione-gia-finita-per-la-sfortunatissima-aline-danioth/

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Il countdown è terminato e domani, dopo la chiusura anticipata della scorsa stagione femminile che ha decretato la nostra Federica Brignone vincitrice della Coppa del Mondo generale, scatterà la nuova stagione nel circuito intercontinentale che vedrà il semaforo verde come di consueto sul ghiacciaio Rettenbach in quel di Sölden in Austria. Si partirà con la prova di slalom gigante dove lo scorso anno andò a trionfare la giovane neozelandese Alice Robinson che proprio sul finale andò a beffare Mikaela Shiffrin che domani non sarà al via per recuperare il problema alla schiena, e Tessa Worley che poi completò il podio.

 

Facendo un grandissimo in bocca al lupo a tutte le atlete e in particolare alle componenti della nostra Nazionale Italiana, l’appuntamento sarà per la prima manche alle ore 10, con la seconda alle 13 salvo sconvolgimenti di programma causa meteo; la diretta sarà garantita anche quest’anno sia su RaiSport che su Eurosport1.

 

Continua su: http://discesalibera.org/2020/10/16/the-time-is-now-domani-il-gigante-femminile-di-solden-che-aprira-la-coppa-del-mondo-2020-21/

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Ottima prova della Bassino nella prima manche di Solden. Seconda la Brignone a mezzo secondo e ottava la Goggia.

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Bassino vince davanti a Brignone e Vlhova. Sesta Sofia Goggia.

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93ma vittoria per un’atleta azzurra in Coppa del Mondo, e la firma d’autore è griffata da Marta Bassino che dopo Denise Karbon e Federica Brignone, è la terza italiana a vincere a Sölden che apre la stagione di sci alpino in Coppa del Mondo attuando una fantastica doppietta grazie anche a una prestazione sublime della stessa Brignone che si prende il secondo gradino del podio.

 

Marta oramai diventa una certezza assoluta nell’elité alpina e oggi, sciando divinamente, coglie la seconda vittoria in carriera dopo quella ottemperata a Killington lo scorso anno sempre nello stesso segmento di gara il 30 novembre del 2019. Marta conserva nella parte ripida e scatena i cavalli nel piano finale andando a precedere un’altra grandissima azzurra, la campionessa uscente Federica Brignone che chiude in seconda posizione a soli 14 centesimi dall’atleta di Borgo San Dalmazzo cogliendo una doppietta incredibile che ci fa aprire la stagione nel migliore dei modi; una Fede combattiva che dà tutto in pista, con tanta aggressività per cercare di sopravanzare Bassino ma che alla fine deve accodarsi a una performance incredibile della ventiquattrenne piemontese.

 

Chiude terza dopo una splendida rimonta Petra Vlohvá staccata di 1.13 rimontando ben sette posizioni, conferma il quarto posto Gisin a un soffio dall’ultimo podio che le manca nei vari segmenti di gara in Coppa del Mondo piazzandosi a 1.30, al quinto Fuerst-Holtmann a 1.75 per la Norvegia, mentre chiudono al sesto posto la nostra splendida Sofia Goggia che va a pari merito con Meta Hrovat trovando un ottimo feeling anche in modalità gigante (Lei bronzo iridato) che rimonta due posizioni e chiude a 2.47 dalla vetta astigiana assieme alla slovena (Lei che rimonta ben 7 piazze).

 

In sede di prima manche era stata proprio Marta Bassino a mettere in fila le avversarie a partire dalla campionessa uscente Federica Brignone con un gap di 58 centesimi, e la norvegese Fuerst-Holtmann a 92, con un’ottima Sofia Goggia staccata di 1.76 che era riuscita a recuperare nella parte finale dopo un pò di difficoltà sul ripido. Niente da fare per le le altre azzurre con Lara Della Mea, Laura Pirovano, Roberta Melesi, Valentina Cillara Rossi, Maria Matilde Luisa Bertani, e Ilaria Ghisalberti all’esordio quest’ultima, che non sono riuscite a qualificarsi per la seconda frazione di cara.

 

Continua su: http://discesalibera.org/2020/10/17/a-solden-solo-italia-e-di-marta-bassino-il-primo-urlo-stagionale-davanti-a-brignone/

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Riparte il semaforo verde anche per gli uomini in quel di Sölden in fatto di Coppa del Mondo e dopo Marta Bassino ieri, il gradino più alto del podio oggi ospita la figura di un enorme Lucas Braathen, battente bandiera norvegese classe 2000, talento purissimo, che oggi è autore di una prestazione incredibile soprattutto in seconda frazione che gli vale il primo successo stagionale in modalità slalom gigante per una carriera che si preannuncia entusiasmante. Braathen scende meravigliosamente e con una potenza tale da scaricar giù tutti i cavalli, e nonostante prima del traguardo realizza l’unico errore della sua gara, porta tutti a scuola e si prende il gradino più alto del podio dopo aver chiuso la prima frazione al quarto posto. Si classifica in seconda piazza Marco Odermatt che di posizioni ne recupera ben cinque staccato dalla vetta nordica di soli 5 centesimi, più staccato il terzo Gino Caviezel al miglior risultato in carriera, 46 centesimi per lui che era stato il leader in seconda frazione. Deludono i favoriti, con Pinturault che chiude quarto a 49, quinta posizione invece a pari merito per Meillard e Kristoffersen staccati di 56 centesimi.

 

Continua su: http://discesalibera.org/2020/10/18/solden-nel-gigante-maschile-la-prima-voce-grossa-e-firmata/

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Spesso nello sport, nell’ambito delle prime uscite stagionali, vengono in essere delle sorprese in fatto di risultati che fanno gridare all’outsider di turno. Tutto giusto, alle volte però tali outsider non possono essere considerati estremamente come tali in quanto, per talento e classe, il risultato massimo era nell’aria e si attendeva soltanto il verificarsi dei tempi giusti.

Questi ultimi sono giunti ieri a Lucas Braathen, uno dei più puri talenti della nuova generazione sciistica alpina, classe 2000, che ieri ha messo tutti in fila gli avversari ed è riuscito dopo tanto tempo a coronare il sogno del primo cartellino timbrato con il gradino più alto del podio addirittura a Sölden, su uno dei tracciati tecnici più difficili sulla faccia della terra tra neve e lastre di ghiaccio puro sul mitico Rettenbach, all’esordio stagionale in Coppa del Mondo. Lucas è un ragazzo molto solare, quando lo vedi ti ispira subito una positività innata e capisci immediatamente da un semplice sguardo quanto quegli sci siano la sua passione e quanto abbia voglia di dimostrare al mondo il suo valore: ieri ha messo il primo tassellino di quella che sicuramente sarà una carriera di importanza notevole.

 

Continua su: http://discesalibera.org/2020/10/19/alla-scoperta-del-talento-lucas-braathen-la-vittoria-e-la-prospettiva-di-un-sicuro-campione/

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Una settimana fa eravamo qui a parlare di ciò che erano state le performance in merito alla prima uscita della Coppa del Mondo di sci alpino edizione targata 2020/21, con i trionfi della nostra splendida Marta Bassino al femminile e di Lucas Braathen al maschile in quel degli slalom giganti di Sölden.

Ma l’attività delle nostre atlete e dei nostri atleti di certo non si ferma considerando che a metà novembre la Coppa del Mondo tornerà con il parallelo di Lech in Austria e, successivamente, per la tappa di Levi nella fredda terra finnica; le ragazze specialiste nello slalom formate da Irene Curtoni, Lara della Mea, Martina Peterlini e Marta Rossetti saranno al lavoro da oggi sino a giovedì agli ordini dei tecnici azzurri sulla pista Leo Gurschler della Val Senales, mentre sempre dalla data odierna ma sino a venerdì, quindi un giorno in più delle ragazze, al lavoro sempre sullo stesso ghiacciaio saranno protagonisti i gigantisti composti Giovanni Borsotti, Luca De Aliprandini, Hannes Zingerle, Roberto Nani, Simon Maurberger e Alex Vinatzer.

 

Continua su: http://discesalibera.org/2020/10/26/gli-allenamenti-delle-squadre-di-sci-alpino-per-le-prossime-tappe-di-coppa-del-mondo-a-lech-e-levi/

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Herminator. Se tutti noi andassimo a chiedere a chiunque che segua anche solo un minimo di sport invernale menzionando questo pseudonimo che da anni fa trasudare un mix tra potenza ed immensità, è lecito pensare che la maggioranza dei soggetti interpellati si prodigherebbe a fare un inchino o il classico gesto del togliersi il cappello se lo si indossasse. Questione di rispetto ma anche di incredibile ricordo di uno dei più grandi atleti alpini (E non solo di ogni epoca).

Hermann Maier era un qualcosa di più. Anche solo vederlo camminare per strada con la sua mole imponente e il suo sguardo impenetrabile, ti dava la sensazione di dominio assoluto, di cura del dettaglio, e soprattutto quella fame sportiva che pochi altri potevano detenere a suo tempo e che, tutt’ora, si rivede in pochissimi “esemplari” di sportivi come il suo degno erede Marcel Hirscher il quale, come sappiamo, si è spinto ancora oltre.

 

Ma se ammiriamo in questi anni il lavoro di Marcel il Grande, il tutto lo dobbiamo anche a Maier cui, il neo campione olimpico salisburghese si è ispirato; Herminator era semplicemente spaventoso: il palmares, mano a mano che si legga comincia ad acquisire sin da subito quelli che sono i crismi di colui che aveva sin da subito messo le cose in chiaro per entrare a far parte del grande salone del Mito sportivo andando a vincere ben quattro medaglie olimpiche di cui due del metallo più pregiato, tre titoli iridati in un totale di sei medaglia complessive, e quattro Coppe del Mondo con un score di 54 vittorie nell’ambito della sfera di cristallo, terzo migliore di ogni tempo dietro il grande Ingemar Stenmark a quota 86 e, come detto,  Hirscher arrivato nell’ultima stagione alla vetta dei 58 trionfi.

 

Continua su: http://discesalibera.org/2018/08/07/la-storia-di-una-danza-amorosa-tra-uomo-e-neve-hermann-maier/

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42 minuti fa, Morpheus © ha scritto:

Herminator. Se tutti noi andassimo a chiedere a chiunque che segua anche solo un minimo di sport invernale menzionando questo pseudonimo che da anni fa trasudare un mix tra potenza ed immensità, è lecito pensare che la maggioranza dei soggetti interpellati si prodigherebbe a fare un inchino o il classico gesto del togliersi il cappello se lo si indossasse. Questione di rispetto ma anche di incredibile ricordo di uno dei più grandi atleti alpini (E non solo di ogni epoca).

Hermann Maier era un qualcosa di più. Anche solo vederlo camminare per strada con la sua mole imponente e il suo sguardo impenetrabile, ti dava la sensazione di dominio assoluto, di cura del dettaglio, e soprattutto quella fame sportiva che pochi altri potevano detenere a suo tempo e che, tutt’ora, si rivede in pochissimi “esemplari” di sportivi come il suo degno erede Marcel Hirscher il quale, come sappiamo, si è spinto ancora oltre.

 

Ma se ammiriamo in questi anni il lavoro di Marcel il Grande, il tutto lo dobbiamo anche a Maier cui, il neo campione olimpico salisburghese si è ispirato; Herminator era semplicemente spaventoso: il palmares, mano a mano che si legga comincia ad acquisire sin da subito quelli che sono i crismi di colui che aveva sin da subito messo le cose in chiaro per entrare a far parte del grande salone del Mito sportivo andando a vincere ben quattro medaglie olimpiche di cui due del metallo più pregiato, tre titoli iridati in un totale di sei medaglia complessive, e quattro Coppe del Mondo con un score di 54 vittorie nell’ambito della sfera di cristallo, terzo migliore di ogni tempo dietro il grande Ingemar Stenmark a quota 86 e, come detto,  Hirscher arrivato nell’ultima stagione alla vetta dei 58 trionfi.

 

Continua su: http://discesalibera.org/2018/08/07/la-storia-di-una-danza-amorosa-tra-uomo-e-neve-hermann-maier/

 

Marcel ha vinto di più? SI.

Marcel è più grande di Maier? NO.

 

Maier ha vinto una CdM generale con una gamba che gli è praticamente stata staccata e riattaccata. E' uscito ILLESO da cadute che avrebbero UCCISO qualunque altro essere umano sulla faccia del pianeta. Ha patito e sopportato dolori a livelli indicibili. E' semplicemente un essere umano geneticamente costruito per essere indistruttibile ed inattaccabile, con l'aggiunta di un talento da fuoriclasse. E' entrato in nazionale, dopo aver abbandonato l'agonismo da ragazzo, DA MURATORE!!!!

Se fai a un altro essere umano quello che è successo a lui farebbe fatica a rimettersi gli sci ai piedi.

 

Ho concluso.

Modificato da *Vegeta*
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non credo servano commenti.

guardate la forma che gli aveva preso la gamba dopo l'operazione. roba che neanche uno storpio a momenti...

 

Questo è un uomo che, per quello che ha dimostrato essere possibile fare, bisogna solo guardarlo con gli occhi lucidi, in silenzio e con la massima commozione.

Modificato da *Vegeta*
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Tra le punte di diamante della Coppa del Mondo che qualche giorno fa ha visto il suo avvio a Soelden in questa stagione, con grande orgoglio e con enorme soddisfazione in senso tricolore, Dominik Paris è assolutamente annoverato tra queste rappresentando certamente uno dei talenti più puri in ambito alpino con laurea specialistica in terreno veloce. Molto veloce.  La vita di una sciatore, spesso, è composta da tante gioia ma anche da altrettanti dolori che si mettono sempre in considerazione e in conto quando si decide di intraprende uno sport come questo, colmo di rischi ma che, nel nome di un sogno, vale maledettamente la pena correre. Scivolare lungo la neve vedendo passare inesorabilmente decimi di secondi sotto le lamine che decretano senza appello il destino di un podio, di un trofeo, di una prestazione. Prestazione che spesso nel segno di Dominik Paris corrisponde all’appellativo di grandezza.

Gli infortuni e gli ostacoli capitano ma per campioni di questo calibro rappresentano un momento per forgiare ancor di più il proprio spirito incentivando la voglia di centrare gli obiettivi che si prefissano giorno dopo giorno, lavoro alacre dopo lavoro alacre, facendo schizzare nelle vene assieme al sangue tutte le motivazioni possibili per crederci ancora e continuare a sognare, forse più di prima. Per dimostrare ancora una volta quanto sia bello poter andare al di là delle difficoltà, e sorridere in faccia ad esse tenendo in mano, ancora una volta, la gloria e la passione.

 

Continua su: http://discesalibera.org/2020/11/02/vai-domme-sta-tornando-lora-in-cui-vieni-a-farci-sognare-ancora/

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Mentre cominciava a diventare spasmodica l’attesa per il ritorno della Coppa del Mondo di sci alpino dopo l’antipasto di Sölden poco meno di un mese fa, ecco che interviene il fattore climatico che decreta già lo spostamento delle seconde prove al maschile e al femminile: poca neve che rende praticamente impossibile lo svolgimento delle gare, e quindi di conseguenza niente paralleli di Lech / Zuers che sarebbero andati in onda nel prossimo venerdì e nel prossimo sabato.

Decisione assolutamente inevitabile per una Coppa del Mondo che già deve fare i conti con i rischi del Covid e che si vede intervenire a gamba tesa anche l’incognita climatica che ha portato la FIS a ufficializzare le date di giovedì 26 con la prova femminile e venerdì 27 per quella maschile (Salvo ulteriori decisioni prese a seguito delle ricognizioni che verranno fatte in Austria nei prossimi giorni), per una due giorni che, in sede di calendario, rappresenterà l’unica opportunità di vedere questo formato nel presente anno.

 

Continua su: http://discesalibera.org/2020/11/09/rinviati-i-paralleli-di-lech-zuers-a-causa-della-mancanza-della-neve-in-pista/

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Le novità per gli sport invernali nel mese di novembre sono sempre tantissime in quanto vi è la ripresa dell’alpino e lo start per quel che concerne molte delle discipline nordiche . Andando per ordine, a partire dalla prossima settimana, il calendario degli sport invernali tornerà ad essere ricco come sempre con l’avvio delle varie Coppe del Mondo che cominceranno a dotarci della nostra buona dose di emozioni e di meraviglie.

Detto nei giorni scorsi del rinvio dello sci alpino in sede di parallelo a Lech / Zuers per le date di giovedì 26 con la prova femminile e venerdì 27 per quella maschile, con le ragazze che vedremo all’opera il 21 e il 22 a Levi per una due giorni di slalom speciale , semaforo verde per il salto dal trampolino con gli sci che nello stesso weekend aprirà le danze con la prova a squadre da Wisla sul LH sabato 21, mentre il giorno dopo domenica 22 ci sarà lo svolgimento della gara individuale. Uomini che torneranno in auge il 28 e il 29 con due gare individuali sul LH questa volta però a Ruka. La sessione femminile invece inizierà i primi di dicembre.

 

Continua su: http://discesalibera.org/2020/11/11/guida-agli-sport-invernali-gli-appuntamenti-di-novembre-con-allavvio-tante-novita/

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Come se non fosse abbastanza, quest’anno notevolmente triste ci rimembra ancora una volta quanto esso possa duro e spietato facendoci arrivare nella serata di ieri la notizia della scomparsa a 89 anni di Giuliana Minuzzo, autentico prodigio dello sci alpino azzurro a cavallo tra anni 50 e 60.

Giuliana, nativa di Vallonara, alle porte del vicentino , ha rappresentato una pagina indelebile per lo sci alpino azzurro e per lo sport in generale facendo sventolare il tricolore per la prima volta nelle vette olimpiche colmando di gloria la nostra bandiera: nel 1952 infatti, ai Giochi Olimpici di Oslo cominciò a far affiatare il suo feeling con i cinque cerchi arpionando la medaglia di bronzo in discesa libera diventando così la prima donna italiana a vincere una medaglia alle Olimpiadi Invernali ed entrando subito di diritto nella storia.

 

Quattro anni dopo, ai Giochi Olimpici nostrani di Cortina d’Ampezzo del 1956, raggiunse un altro primato diventando la prima donna nella storia delle Olimpiadi (estive e invernali) a pronunciare il giuramento olimpico a nome degli atleti partecipanti dandole una immensa soddisfazione per una rassegna olimpica che la vide sfiorare il podio arrivando quarta, sia nella discesa libera sia nello slalom speciale a testimonianza della sua polivalenza; partecipò anche allo slalom gigante e anche alla combinata alpina raggiungendo il terzo posto e la relativa medaglia di bronzo collocata però non a fini olimpici bensì iridati.

 

Continua su: http://discesalibera.org/2020/11/12/ciao-giuliana/

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Dopo svariate settimane, ecco finalmente che ritorna la Coppa del Mondo di sci alpino con un doppio appuntamento previsto per questo fine settimana, precisamente sabato 21 e domenica 22, con in calendario un back-to-back di slalom speciale a Levi sulla freddissima Levi Black in territorio finnico, i primi dell’anno dopo l’inizio in gigante di Soelden e il rinvio del parallelo di Leurs. Levi è uno dei più grandi comprensori sciistici della Finlandia settentrionale, situato nel comune di Kittilä in Lapponia; il monte Levi ha un’altitudine di 531 metri s.l.m. ed un dislivello di 325 m. Ad una latitudine nord di 67,8° il monte si trova 170 km a nord del circolo polare artico; la pista, la mitica “Levi Black”, è teatro dal 2003/04 della seconda prova stagionale di Coppa del Mondo di sci alpino situata nella città di Kittilä.

 

Lo scorso anno tra le donne fu Sua Maestà Mikaela Shiffrin, al rientro in questo weekend, a trionfare precedendo l’elvetica Wendy Holdener e l’austriaca Katharina Truppe, una Mikaela che ha un certo feeling con i paletti stretti made in Finland considerando che qui vanta il record di vittorie, ben 4 ottenute nel 2013, 2016, 2018, e 2019 (Per un totale di cinque podi aggiungendo il terzo posto nel 2012 in una gara vinta dalla tedesca Maria Riesch) e quest’anno va a caccia del three-peat che sancirebbe una supremazia assoluta.

 

Continua su: http://discesalibera.org/2020/11/16/waiting-levi-il-ritorno-della-coppa-del-mondo-con-le-ragazze-in-territorio-finnico/

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emaforo verde dopo il sopralluogo federale sulla pista austriaca di Lech/Zuers: la pista risulta in ottime condizioni per cui la Fisi ha decretato che il parallelo rinviato lo scorso 12 e 13 novembre per assenza di neve, di realizzerà la prossima settimana precisamente nelle di giovedì 26 per quel che concerne la.gara femminile, e venerdì 27 novembre con quella maschile. Questo format di gara, come abbiamo detto negli articoli precedenti rappresenta in quel di Lech l’unica opportunità di vedere il parallelo a seguito della compilazione da parte della FIS del calendario della Coppa del Mondo edizione targata 2020/21.

 

Continua su: http://discesalibera.org/2020/11/18/confermato-il-parallelo-di-lech-zeurs-la-prossima-settimana/

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Levi non tradisce le alte aspettative alla voci spettacolo ed emozioni, e va a regalarci entrambi i fattori dopo una gara assolutamente fantastica che segna il ritorno dello sci alpino dopo l’esordio austriaco di un mese fa, e lo realizza attraverso il trionfo di Petra Vlhová che completa uno splendido sabato in Finlandia sciando al massimo sia in prima che in seconda frazione. La slovacca vince per la seconda volta in questa pista dopo il 2017 e fa segnare la quindicesima vittoria in Coppa del Mondo, l’ottava in slalom speciale e fa terminare la striscia di vittorie qui per “Her Majesty”, Mikaela Shiffrin, che chiude seconda con la sensazione di non essere ancora al top della sua condizione con un distacco di 18 centesimi dalla sua rivale, mentre la Liensberger chiude al terzo posto e completa il podio, luogo che ha già assaporato per tre volte già nella sua giovane carriera.

 

Posizioni che rimangono quindi cristallizzate in ottica podio con la prima manche, con una classifica finale che piazza al quarto posto la Holdener a 1’35, e Gisin al quinto a 1’41 a completare le prime cinque. Migliore delle azzurre Irene Curtoni 11ma a 2.28 autrice di una splendida prima manche che l’aveva collocata alla casella numero 6.

 

Continua su: http://discesalibera.org/2020/11/21/petra-vlhova-e-tornata-il-primo-slalom-di-levi-e-suo/

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la bassino ha dei mezzi tecnici incredibili.

se non fosse che di mezzo c'è la shiffrin vincerebbe coppe del mondo generali a nastro.

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4 ore fa, *Vegeta* ha scritto:

la bassino ha dei mezzi tecnici incredibili.

se non fosse che di mezzo c'è la shiffrin vincerebbe coppe del mondo generali a nastro.

 

E occhio che Petra è pronta per il grande salto quest'anno. Magoni sta lavorando magicamente con lei

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Si è aperta con un team event molto emozionante la Coppa del Mondo maschile di salto con gli sci. A Wisla, l'Austria si è imposta grazie all’ottima prestazione di tutto il quartetto, in particolare Daniel Huber, che alla vigilia sembrava il possibile anello debole della squadra e invece è stato grandissimo protagonista con due ottimi salti, che hanno regalato all’Austria i punti poi decisivi. Qualche difficoltà l’ha avuta Kraft nella prima serie, ma il detentore della Coppa del Mondo non ha tremato quando si è trovato a saltare per la vittoria, riuscendo a fare meglio del tedesco Eisenbichler, dal quale forse ci si sarebbe legittimamente aspettati qualcosa in più. Sul terzo gradino del podio la Polonia, che oltre a un Muranka più di un gradino sotto agli altri, non è stata perfetta nemmeno nei suoi due big, Stoch e Kubacki, i quali non sono riusciti a fare la differenza in uno dei due salti.  

 

Continua su: https://www.fondoitalia.it/2020/11/21/notizie/argomenti/salto/articolo/salto-con-gli-sci-gioia-austria-e-sua-la-prima-vittoria-della-stagione.html

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Quest’anno scrivi Levi e leggi Petra Vlhová; il ritorno della Coppa del Mondo in modalità slalom speciale propone una slovacca in grandissima forma che, dopo la gara di ieri infila la doppietta e fa due sue a Levi dimostrando oramai l’enorme maturità di questa ragazza che si candida seriamente a una delle protagoniste assolute per la sfera di cristallo generale. Petra Vlhová conferma le impressioni date ieri nelle vittoria del primo slalom, e anche oggi scia con una determinazione e precisione tali da mettere in fila le sue antagoniste e farle arrendere, a partire da Michelle Gisin, che nella prima frazione aveva chiuso al pari merito della vincitrice e conclude una gara brillantissima in seconda posizione a 31 centesimi di distacco: ancora a podio e ancora un terzo posto per l’austriaca Liensberger staccata di 51 centesimi a dimostrazione di un grandissimo stato di forma ma oggi, contro questa fuoriclasse, c’era davvero ben poco da fare. Si arrendono anche Wendy Holdener che chiude al quarto posto a 79 centesimi e Mikaela Shiffrin che completa i primi cinque a 93 centesimi, ancora alla ricerca di uno stato di forma che certamente non tarderà ad arrivare.

 

Continua su: http://discesalibera.org/2020/11/22/petra-vlhova-fa-back-to-back-e-infila-la-doppietta-sulla-levi-black/

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Finalmente domani scatterà l’ora dell’unico parallelo in calendario per questa edizione della Coppa del Mondo di sci alpino: la scena la prenderanno le ragazze mentre venerdì gli uomini concluderanno il programma di questo format di gara che sarà assolutamente unico quest’anno per quel che concerne il circuito internazionale.

Effettuate le qualificazioni nella prima parte della giornata, la fase ad eliminazione diretta a partire dagli ottavi di finale sarà svolta su due gare con scambio di corsie tra blu e rossa tra i concorrenti con il classico tempo inferiore totale che andrà a sopravanzare a vantaggio dello sconfitto. Gli sci da utilizzare saranno quelli dello slalom gigante.

La flotta azzurra sarà composta al femminile da Marta Bassino, Federica Brignone, Nicol Delago, Lara Della Mea, Sofia Goggia, Roberta Melesi, Martina Peterlini, Laura Pirovano e Marta Rossetti, mentre per quanto concerne gli uomini ci sarannoLuca De Aliprandini, Giovanni Borsotti, Roberto Nani e Hannes Zingerle.

 

Continua su: http://discesalibera.org/2020/11/25/domani-e-dopodomani-di-scena-il-parallelo-di-lech/

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Petra Vlhová è l’autentica padrona di questo primo scorcio di Coppa del Mondo: dopo i due trionfi a Levi nello scorso weekend nei due slalom speciali di fila, ecco che arriva anche l’acuto stagionale numero 3 stavolta in parallelo gigante che fa segnare il quarto podio dall’inizio delle competizioni stagionali calcolando il terzo posto di Sölden nel gigante di apertura vinto da Marta Bassino.

Vlhová, più concentrata che mai in ogni frazione di gara, ha avuto la meglio sulla statunitense Paula Moltzan, autentica outsider della gara, che deve arrendersi nella big final sia in prima frazione che in seconda terminandola dopo una caduta si spera senza conseguenze anche se la giovane americana sembrava dolorante. Per Petra si tratta della vittoria numero 17 in Coppa, la terza in parallelo di una carriera che sicuramente la proietterà molto lontana


Continua su: https://go.shr.lc/33BR6k7

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È Alexis Pinturault il vincitore del primo e unico parallelo della stagione in calendario per la Coppa del Mondo di sci alpino 2020/21. A Zürs il transalpino scrive 30 nella sua carriera alla voce vittorie nel circuito intercontinentale, e si prende il pettorale rosso di leader della classifica generale.

Alexis parte molto concentrato e in finale si prende il gradino più alto del podio prevalendo nelle due manche a Henrik Kristoffersen, ancora una volta secondo pagando un distacco 11 centesimi dal transalpino, mentre il terzo e ultimo gradino che completa il podio va in Germania a favore di Alexander Schmid, outsider della gara, che piega le velleità di Adrian Pertl, padrone di casa in questo parallelo di Zürs. Niente da fare per gli italiani, privi anche di pedine importanti come Maurberger e Vinatzer, che non superano nella prima parte di giornata la fase di qualificazione che ha visto andar fuori il vincitore della prima gara stagionale Braathen.

 

Continua su: http://discesalibera.org/2020/11/27/il-parallelo-maschile-di-lech-zurs-va-nelle-mani-di-alexis-pinturault/

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