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[ Seria A Tim ] Juventus F.C. - Atalanta B.C. 2-2

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28 minuti fa, chees_8OTTO8 ha scritto:

vabé che avevi Nedved che da solo tritava 22 calciatori a caso 

 

perché davids? 

 

mò piango 

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Joined: 14-Dec-2006
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Inviato (modificato)

A freddo, dopo un primo tempo in cui ci hanno piallato, nella ripresa abbiamo meritato il pareggio.

Poi i cambi hanno di nuovo cambiato la partita, perché oggettivamente al momento i panchinari dell'Atalanta sono superiori ai nostri, e non parlo in termini di cartellino e di ingaggio, ma di resa in campo.

L'unico cambio decente, ovvero Costa, è in periodo no.

Senza il regalo di Muriel, l'Atalanta avrebbe vinto abbastanza meritatamente perché nel finale ne aveva di più grazie ai cambi.

A me la Juve di Sarri piace in uscita, ma commette sempre lo stesso errore di fare quel passaggio rasoterra in verticale di 30 metri che spesso è deleterio, sia in fase di uscita dalla difesa ( basta vedere in due errori in sequenza di Rabiot e Benta ) che di scarico dell'attaccante quando a farlo è Dybala ( un errore simile lo ha fatto anche contro il Milan).

Insomma quando siamo aggrediti sembriamo lontanissimi e slegati.

 

Modificato da Pirkaf

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Joined: 03-Jan-2006
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33 minuti fa, uno juventino a roma ha scritto:

ti ripeto, singolarmente eravamo tanta roba, anche ad intensità l'atalanta del gasp oggi "fa ridere", ma se devo guardare l'aspetto tecnico di manovra credo che la prima di lippi fosse un'altra cosa per il 98% delle partite, in quella 02/03 si cominciavano a vedere, inevitabilmente, "sgroppate" dei singoli. 

Diciamo che, con le dovute proporzioni, è come accostare la juve di conte 11/12 a quella di allegri 16/17.

 

Ma se mi dici che la prima di Lippi fosse più bella e spettacolare OK, sono d'accordo.

Ma quella 2002-2003 è stata comunque una bella Juve che ha dato spettacolo contro grandi squadre e non è sicuramente stata capelliana

Con Capello era una noia costante .asd 

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Joined: 13-May-2019
4483 messaggi
1 ora fa, Ibra ha scritto:

 

perché davids? 

 

mò piango 


A Fifa2003 era il giocatore più forte del gioco.asd

Che giocatore

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Joined: 11-Aug-2008
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6 ore fa, tantra72 ha scritto:

Cmq ragazzi quello che fa l'Atalanta non è solo frutto tecnico tattico. 

Non puoi giocare ogni 3 giorni a quei ritmi. Non è umano. 

Capisco una partita alla settimana, ma qua so 7 partite in 20 giorni. 

E dai... 

ma le partite con Cagliari e Sampdoria le hai viste?

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Joined: 20-Jul-2006
1696 messaggi
3 ore fa, Ibra ha scritto:

 

 

 

ma io ma veramente boh

 

 

capelliana il c****

 

 

tritati per oltre un'ora sul piano di ritmo e intensità i leggendari "galacticos"

 

 

oggi è Utopia.

Il tanto bistrattato Allegri è andato a Madrid a fargli ballare la rumba e venendo eliminato come ben ricordiamo grazie a delle decisioni arbitrali invereconde, soprattutto all'andata dove si giocò ugualmente bene. 

 

Lippi ha segnato la nostra storia ma si tende molto a mitizzarlo scordando che ha perso ben 4 finali di coppa contro squadre inferiori.

 

A Max non si è perdonato nulla, infatti le eliminazioni per mano di collina contro bayern e real nonché le due finali di champions (questa champions con tutte le più forti in competizione) sono state messe da parte e pare che per 5 anni si sia giocato solo come contro l'Aiax.

Lo dico da tifoso che riteneva giusto cambiare in quanto convinto che Allegri non potesse più dare nulla e ciononostante mi è dispiaciuto vederlo insultato come se fosse un minus habens della panchina. 

 

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Joined: 08-Jul-2006
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Il tanto bistrattato Allegri è andato a Madrid a fargli ballare la rumba e venendo eliminato come ben ricordiamo grazie a delle decisioni arbitrali invereconde, soprattutto all'andata dove si giocò ugualmente bene. 
 
Lippi ha segnato la nostra storia ma si tende molto a mitizzarlo scordando che ha perso ben 4 finali di coppa contro squadre inferiori.
 
A Max non si è perdonato nulla, infatti le eliminazioni per mano di collina contro bayern e real nonché le due finali di champions (questa champions con tutte le più forti in competizione) sono state messe da parte e pare che per 5 anni si sia giocato solo come contro l'Aiax.
Lo dico da tifoso che riteneva giusto cambiare in quanto convinto che Allegri non potesse più dare nulla e ciononostante mi è dispiaciuto vederlo insultato come se fosse un minus habens della panchina. 
 


Peppiniello mio
Come parli bene!
L'ultimo periodo è da incorniciare.
Ed aggiungo se mi è permesso che sarri qui nel forum vive solo dell'odio nutrito nei confronti di max.
Della persona e del tecnico sarri non frega nulla a nessuno.
È un corpo estraneo!

Inviato dal campanile di pellicce utilizzando piccioni

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Ieri è stato licenziato Marco Re...Paratici per ora resiste

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6 ore fa, Bad Moon Rising ha scritto:

 

il Barcellona di Cruijff fu umiliato dal Milan di Capello. 

il Barcellona vinse una CL nel 95 per miracolo e poi dovette aspettare Messi. 

é stata Messi 'la mentalità' del Barca, e ora che sta invecchiando si capisce che il resto é stato, é e rimane propaganda. 

una rivoluzione così alla Juve per far che? tutta roba che col calcio giocato c'entra zero. sono spot televisivi perché il gol tira. grazie al cielo questa roba non arriverà mai a Torino, sopratutto se ad impersonarla c'é Sarri. ma non é Sarri il problema, é la sciocchezza della presunta mentalità il problema. 

Mi pare siano 2 prima di Messi

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Joined: 04-Apr-2006
130732 messaggi

Analisi tattica Juve Atalanta: il match dello Stadium ai raggi X

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La Juve ipoteca (forse) lo scudetto in una gara in cui è stata letteralmente sovrastata dall’Atalanta in entrambe le fasi. Gli ospiti hanno dominato il palleggio, con i bianconeri che non sono quasi mai riusciti a pressare in avanti la Dea. Gomez si abbassava costantemente in supporto di De Roon e Freuler, con la Dea che trovava sempre l’uomo libero alle spalle degli attaccanti della Juve. I bianconeri sono quindi stati costretto a un baricentro basso per larghe fasi della gara, con un 4-4-2 piuttosto rinunciatario.

 

L’Atalanta muoveva velocemente la palla da un lato all’altro, trovando l’uomo tra le linee e schiacciando gli avversari. Non aveva alcuna difficoltà a consolidare il possesso. E visto che accompagnava, come al solito, l’azione offensiva con tanti uomini, la Juve faticava a leggere gli smarcamenti avversari. Insomma, una gara di costante affanno, con Danilo che spesso si è fatto infilare alle spalle da Hateboer. ...

 

Continua -> https://bit.ly/2ZqHrex

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5 minuti fa, Pippo77 ha scritto:

Mi pare siano 2 prima di Messi

 

nel 2005 Messi era già in rosa e giocó in UCL. 

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Inviato (modificato)
12 ore fa, Socrates ha scritto:

Gasperini sul rigore di De Roon: 'Nettissimo, ora gli tagliamo le braccia'

 

Afbeelding kan het volgende bevatten: 2 mensen, tekst

 

 

 

Il tecnico dell'Atalanta Gianpiero Gasperini ha parlato ai microfoni di Dazn, soffermandosi inizialmente sul fallo di mano di De Roon, da cui è scaturito il primo rigore per la Juve: "Nettissimo, grande rigore (ride, ndr), ma il regolamento è questo in italia. Oggi è capitato contro e fine. Ora dobbiamo tagliare le braccia ai difensori. In questo modo sono impediti con le braccia dietro la schiena". .....

 

Continua -> https://bit.ly/2War0Rq

 

qualcuno dica a sbirulino qui che a cagliari gli hanno dato un rigore pari pari a quello contro di ieri sera...

Modificato da Dark Wizard
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Joined: 11-Jun-2008
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Peppiniello mio
Come parli bene!
L'ultimo periodo è da incorniciare.
Ed aggiungo se mi è permesso che sarri qui nel forum vive solo dell'odio nutrito nei confronti di max.
Della persona e del tecnico sarri non frega nulla a nessuno.
È un corpo estraneo!

Inviato dal campanile di pellicce utilizzando piccioni



Mamma mia, davvero pensi che nel foro ci siano persone tanto inette?

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54 minuti fa, Bad Moon Rising ha scritto:

 

nel 2005 Messi era già in rosa e giocó in UCL. 

Ma non era Messi

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Joined: 20-May-2019
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4 ore fa, Garby ha scritto:

Ieri è stato licenziato Marco Re...Paratici per ora resiste

Paratici prima di fine mercato non si muove in ogni caso

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Joined: 08-May-2019
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I meriti dell'Atalanta, li riconosco, hanno intensità e pressing. Sono stati rognosi.

Quello che a me puzza è questa condizione trovata in brevissimo tempo, addirittura alla 29 esima giornata, gasperini fa il primo cambio  al minuto 72 (palomino-caldara) e gli altri tra l'86 esimo e il 90esimo; i primi a soffrire di solito sono gli esterni. Tutte le altre squadre del campionato avevano giocatori a cui la benzina calava al 60esimo, e la panchina dell'atalanta oltre a 2 o 3 elementi non mi sembra lunghissima.

A questo aggiungo che i calciatori fuori da quel sistema di gioco rendono meno della metà. Gli unici che si salvano sembrano Barrow, e forse Petagna.

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15 ore fa, Pippo77 ha scritto:

Mi pare siano 2 prima di Messi

No 1 nel 1991-1992 le altre 4 sono tutte con Messi tra il 2005 e il 2015

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Inviato (modificato)

Solo a me fanno cacare le teorie sulle finali? .asd

Che ci sia o meno la Juve in gioco.

Il Barcellona di Cruijff perse una finale approcciata male, quindi?

Era una grande squadra ma lo era pure il Milan di Capello fondato col blocco di Sacchi. Le finali, prima e dopo, le perse pure Don Fabio, quindi?

 

Cruijff ha rilanciato il Barcellona a grandi livelli, Pep Guardiola, metrononomo in quella squadra, è un suo allievo.

 

Il Barcellona attuale fa fatica a ricostruire, troppi calciatiori presi a peso d'oro che c'entrano zero con la mentalità  del club.

Oltre ai fenomeni serve gente alla Pedro, attaccata alla maglia, mentalità e cuore Barca. Gli investimenti fatti su Coutinho e Dembele, per citarne due,  ad oggi soldi buttati nel cesso.

 

 

Modificato da Pressing

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Io son dell'idea che certi tipi di calcio (vedi quello del Barca) diventano vincenti solo quando hai i giocatori più forti, un calcio del genere non potrà mai vincere da sfavorito, anzi al contrario è possibile che perda da favorito.....

 

Lo dimostra proprio il Barca che alla fine ha vinto meno champions negli ultimi 10 anni del Real.

 

Con questo sono il primo a dire che vorrei vincere con quel tipo di gioco, ma per le finanze del calcio italiano son convinto che non lo potremo fare.

 

Il Milan di Sacchi era una squadra superiore di due spanne a tutte le altre e non scordiamoci che ha vinto solo un campionato, in quel periodo l'arrivo di Berlusconi ha rivoluzionato il mercato, è stato praticamente il primo sceicco, comprando nel giro di un anno tutto il meglio del meglio d'Italia e d'Europa continuando così per una decina d'anni (il Milan teneva in panchina un certo Savicevic che avrebbe giocato titolare in tutte le squadre del mondo).

 

Nello stesso periodo anche la Juve è riuscita con Lippi a fare gran calcio ma i giocatori, pur essendo tra i migliori d'europa non erano a livello di quel Milan e infatti perdemmo da favoriti 3 finali su 4.

 

Allo stato attuale del calcio Italiano un allenatore alla Guardiola dubito che riuscirebbe a vincere  in Europa a meno di investimenti che non ci possiamo permettere, non ha vinto finora nel City con mercati faraonici....

 

Se pensate anche a livello di Nazionali le squadre che hanno vinto più mondiali sono Italia e Germania che certo non hanno mai fatto un gioco spettacolare, ma un calcio tutto sostanza e poco cinema, anche l'ultimo mondiale della Francia mi sembra sia stato giocato all'italiana più che all'europea.

 

Le uniche squadre che han vinto giocando gran calcio (come si intende ora) sono il Brasile e la Spagna ma il primo ha sfornato campioni devastanti e la Spagna ha beneficiato di quella nidiata di fenomeni usciti qualche hanno fa (Xavi, Iniesta Piquet Ramos etc etc)

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27100 messaggi

L’Atalanta è stata superiore

Sarri può rallegrarsi solo del punto guadagnato.

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Anche se in modo indiretto, i complimenti più significativi alla prestazione dell’Atalanta contro la Juventus sono arrivati da Maurizio Sarri e da uno dei bianconeri più rappresentativi, Leonardo Bonucci. Per Sarri l’Atalanta è «una delle squadre più in forma d’Europa in questo momento, era una partita con un coefficiente di difficoltà enorme»; per Bonucci «ha vinto il gruppo e abbiamo portato a casa un punto importantissimo». Non capita spesso che la Juve accolga un pareggio per 2-2 con questo sollievo, fino a trasformarlo in qualche modo in una vittoria. Ed è ancora più raro vederla soffrire come contro l’Atalanta.

 

 

Prima di ogni altra cosa, forse, va ricordata la nostra scelta di non parlare di episodi arbitrali, in particolare della cervellotica regola sui falli di mano che ha deciso la partita: i rigori segnati da Ronaldo hanno ovviamente dato un senso diverso alla sfida e alla lotta per lo scudetto, ma parlarne non cambierebbe il senso di questa analisi, e la mancata vittoria non rende meno scintillante la prestazione dell’Atalanta.

 

Specie nel primo tempo, la squadra di Gasperini ha schiacciato la Juve come non era ancora capitato in questa stagione. Come in ogni partita dalla ripresa del campionato, Sarri ha scelto uno schieramento ibrido che disegnava sistemi diversi a seconda delle fasi e della posizione di Bernardeschi: 4-3-3 in fase offensiva, con Bernardeschi a formare il tridente offensivo insieme a Dybala e Ronaldo; 4-4-2 in fase difensiva, con Bernardeschi schierato da esterno destro e gli altri centrocampisti che scivolavano verso sinistra. La novità era l’assenza di Pjanic («Aveva un affaticamento all’adduttore e non abbiamo voluto correre rischi», ha detto Sarri al termine della partita), sostituito nel ruolo di mediano da Bentancur, mentre ai suoi fianchi si sono schierati Rabiot (a destra) e Matuidi (a sinistra), quest’ultimo a sdoppiarsi tra la posizione di mezzala e quella di esterno.

 

 

Come l’Atalanta ha schiacciato la Juventus nella sua metà campo

La coperta del pressing organizzato da Sarri è però sembrata da subito troppo corta. Se gli esterni invitavano i passaggi laterali restando in posizione per bloccare le verticalizzazioni al centro, l’Atalanta riusciva facilmente a creare superiorità numerica sulle fasce; se invece Bernardeschi o Matuidi uscivano lateralmente in pressione, il giocatore in possesso dell’Atalanta poteva far girare la palla in orizzontale verso il centro. Insomma, la squadra di Gasperini riusciva sempre a trovare un uomo libero per far continuare il possesso, mandando a vuoto il pressing bianconero.

 

1

In questo caso sia Bernardeschi che Matuidi restano stretti per coprire le uscite di Rabiot e Bentancur, alla sua sinistra l’Atalanta ha molto spazio per far circolare la palla nel triangolo formato da Djimsiti, Castagne e Zapata.

 

Due mosse in particolare permettevano all’Atalanta di schiacciare la Juve nella sua metà campo con una circolazione prolungata: la posizione avanzata di Djimsiti, che era spesso l’uomo libero a sinistra e poteva impostare (per passaggi completati, 67, è stato il migliore della sua squadra insieme a Freuler) o creare spazi per i compagni sulla catena, e soprattutto i movimenti lungo tutto il campo del “Papu” Gómez.

 

Quando è schierato da trequartista, Gómez non si occupa solo di rifinire l’azione ma ordina il possesso a ogni altezza del campo come un vero enganche. Contro la Juve si abbassava di continuo oltre la linea di Bentancur e Rabiot, dava una soluzione semplice ai compagni sulle fasce per tornare al centro e poi gestiva il ritmo e la direzione della manovra. A volte era solo un riferimento intermedio che faceva passare la palla da una fascia all’altra, altre volte si limitava a un tocco semplice che dava continuità all’azione o ancora si occupava di far avanzare la palla, con una verticalizzazione o portandola in conduzione. Era cioè il giocatore che più di tutti faceva continuare la circolazione e ne cambiava il ritmo, rallentando o accelerando, e intervenendo più volte nella stessa azione in ogni zona del campo, dal limite della sua area fino a quella della Juve.

 

Ancora più impressionante della facilità con cui riusciva a conservare la palla schiacciando la Juve nella sua metà campo, è stato il controllo che l’Atalanta esercitava in fase difensiva.

 

Come fa sempre quando affronta squadre schierate col 4-3-3, l’Atalanta lasciava inizialmente liberi i terzini (Cuadrado a destra e Danilo a sinistra). Sul suo lato destro i riferimenti erano stabili: Hateboer si alzava su Danilo mentre Tolói marcava Cristiano Ronaldo. Sul suo lato sinistro invece potevano crearsi dei ritardi nelle uscite in pressione, perché non erano sempre Castagne a salire su Cuadrado e Djimsiti a marcare Bernardeschi. Per avere la superiorità numerica sul centravanti avversario, Dybala, a inizio azione Djimsiti restava vicino a Palomino ed era Castagne a orientarsi su Bernardeschi, soprattutto quando la Juve manovrava sul lato opposto.

 

2

La palla è sulla fascia sinistra della Juve, Djimsiti resta vicino a Palomino mentre Castagne è più distante e tiene d’occhio Bernardeschi.

 

Con una circolazione veloce da sinistra a destra, quindi, la Juve poteva liberare Cuadrado e dargli la possibilità di avanzare, nei secondi che impiegavano Castagne o Djimsiti ad alzarsi per pressarlo. Di fatto, però, la libertà concessa inizialmente a Cuadrado non è servita alla Juve per far saltare il sistema di marcature atalantino o anche solo a manovrare con continuità. Anzi, una volta invitato il passaggio su Cuadrado le marcature dell’Atalanta riuscivano a tenere sotto controllo il palleggio bianconero e a impedire che si avvicinasse all’area.

 

3

Palla a Cuadrado, ma ogni opzione vicina è marcata.

 

L’efficacia del pressing atalantino

La tipica aggressività nel pressing non ha solo limitato i pericoli creati dalla Juve ma si è anche rivelato lo strumento più prezioso della squadra di Gasperini per creare occasioni. Senza dubbio l’Atalanta era la squadra in controllo della situazione, ma è anche vero che in tutta la partita ha tirato solo due volte in porta, in occasione dei due gol segnati: su questo ha inciso anche il momento di forma di Ilicic, forse il giocatore più importante per definire le ultime fasi dell’azione che però sembra distante dalla sua versione migliore, quella mostrata prima della sosta.

 

Anche se ha avuto chiare difficoltà a pressare il possesso atalantino, la Juve è riuscita a limitare i danni abbassandosi e stringendo le linee, concedendo alla fine solo poche situazioni pericolose.

 

Entrambi i gol subiti hanno avuto origine da due recuperi dell’Atalanta nella metà campo bianconera. Nel primo caso Freuler è andato a contrasto su Dybala vicino al centrocampo dopo un cambio di gioco di Ilicic intercettato da Cuadrado. Nel secondo Bentancur ha provato a portare la palla fuori dall’area ma l’ha persa subito allungandosela sulla pressione di Tameze e favorendo l’intercetto di de Roon.

 

4.jpg

 

5.jpg

 

 
 
 

I due recuperi da cui hanno avuto origine i gol dell’Atalanta.

 

L’efficacia del pressing atalantino si è mostrata soprattutto in quest’ultimo caso. Poco prima del recupero decisivo di de Roon, infatti, la squadra di Gasperini era già arrivata in area su una ripartenza iniziata con un contrasto di Tameze su Rabiot, ma il cross da sinistra di Muriel era stato intercettato da Bentancur, che ha poi perso la palla provando ad allontanarla dall’area con un’iniziativa personale.

 

Il recupero di Freuler su Dybala, decisivo per il primo gol, è invece arrivato con l’Atalanta in possesso, a dimostrare quanto fosse importante per i nerazzurri riuscire a tenere la palla facendo arretrare la Juve, pur senza arrivare a creare molto.

 

Non sarebbe giusto comunque limitarsi a sottolineare la preparazione nel pressing o l’aggressività nei recuperi. L’Atalanta non è solo dominante dal punto di vista fisico ma ha giocatori raffinati come Gómez, che ha aggirato de Ligt e servito l’assist a Zapata usando solo l’esterno del piede destro; e giocatori capaci di buttare giù la porta come Malinovskyi, che ha rischiato di bucare la rete calciando col piede in teoria debole, il destro.

 

Una Juventus ancora deludente

Alla Juve sono mancati sia movimenti senza palla per portare gli avversari fuori posizione e generare dubbi nel sistema di marcature atalantino – «Abbiamo fatto l’errore di voler la palla addosso e con la loro aggressività è stato un grandissimo rischio», ha dichiarato Sarri – sia iniziative individuali di qualità, un dribbling o un passaggio difficile capace di far saltare il sistema studiato da Gasperini.

 

Per arrivare nell’area avversaria i bianconeri hanno fatto ricorso ai lanci lunghi, e per due volte, con Dybala nel primo tempo e Ronaldo nel secondo, hanno costruito delle occasioni sorprendendo alle spalle la difesa atalantina.

 

Forse proprio con l’idea di avere qualche iniziativa in più, nel secondo tempo Sarri ha mandato in campo Alex Sandro e Douglas Costa (i migliori della partita, con Dybala, per dribbling completati, 3) e in effetti nel secondo tempo la Juve è sembrata meno in difficoltà. Riusciva a pressare meglio la circolazione atalantina avanzando in maniera più decisa Rabiot e Matuidi e ha guadagnato continuità di manovra coinvolgendo un po’ di più Dybala che, come al solito, si abbassava preferibilmente sulla destra.

 

Nello sviluppo dell’azione che ha originato il primo rigore, Dybala si è fatto trovare a centrocampo, su una verticalizzazione di Bonucci, tra de Roon e Djimsiti, e poi è rimasto libero fino a quando si è spostato sulla sinistra e ha provato a crossare, colpendo il braccio di de Roon.

 

Gli equilibri dell’Atalanta sono cambiati quando Pasalic ha sostituito Ilicic e si è sistemato da trequartista. Gómez è stato avanzato come punta sulla destra e ha diminuito la sua influenza sul possesso, e poco dopo è uscito dal campo, così come Zapata, per far posto a Malinovskyi e Muriel. Il palleggio ha perso dei riferimenti ma il pressing è diventato ancora più incisivo, specie dopo l’ingresso di Tameze, che ha aggiunto freschezza in mezzo al campo. Alla fine però è stato proprio Muriel, dopo l’assist per Malinovskyi, a commettere il fallo che ha permesso a Ronaldo di pareggiare su rigore per la seconda volta.

 

Anche se probabilmente è un pareggio decisivo nella lotta per lo scudetto, di incoraggiante per Sarri c’è poco: la reazione nel secondo tempo e il fatto che la squadra, nonostante le difficoltà, non è crollata come contro il Milan. Ma il risultato non può cancellare le sofferenze causate dall’Atalanta e la delusione per non aver ancora trovato una sintesi tra alcuni concetti fondamentali per il suo calcio (il pressing, la circolazione ordinata della palla) e le variegate qualità della sua rosa.

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23 ore fa, Bad Moon Rising ha scritto:

é stata Messi 'la mentalità' del Barca, e ora che sta invecchiando si capisce che il resto é stato, é e rimane propaganda. 

Sono stati Xavi ed Iniesta la mentalità del Barca, ed ora che non ci sono più si capisce che Messi ne era totalmente dipendente. I successi degli spagnoli e dell'argentino con le nazionali stanno lì a testimoniarlo.

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Joined: 10-Jul-2008
4228 messaggi
Sono stati Xavi ed Iniesta la mentalità del Barca, ed ora che non ci sono più si capisce che Messi ne era totalmente dipendente. I successi degli spagnoli e dell'argentino con le nazionali stanno lì a testimoniarlo.

L'argentino non si può discutere se non per la stragrande sfortuna che spesso ha, succede eh, ma gol comunque ogni anno ne fa a bizzeffe, piuttosto il barcellona senza di lui non avrebbe mai vinto nulla nonostante xavi e iniesta, che pre carità, sono stati dei campionissimi che hanno vinto molto pure in nazionale, in un periodo dove ha prevalso un certo tipo di gioco, poi diciamocelo pure è dura rimanere sempre nello stesso posto, ed in una squadra che fra l'altro sembra non essere tanto interessata alla champions, come la juve

 

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5 minuti fa, Biagjuve ha scritto:

L'argentino non si può discutere se non per la stragrande sfortuna che spesso ha, succede eh, ma gol comunque ogni anno ne fa a bizzeffe, piuttosto il barcellona senza di lui non avrebbe mai vinto nulla nonostante xavi e iniesta, che pre carità, sono stati dei campionissimi che hanno vinto molto pure in nazionale, in un periodo dove ha prevalso un certo tipo di gioco, poi diciamocelo pure è dura rimanere sempre nello stesso posto, ed in una squadra che fra l'altro sembra non essere tanto interessata alla champions, come la juve emoji846.png

 

Xavi ed Iniesta senza Messi hanno vinto 1 Mondiale e 1 Europei.

Messi senza Xavi ed Iniesta non ha vinto Nulla.

È fattuale.

È la realtà.

Non una deduzione soggettiva.

Il tuo "quel Barcellona senza Messi non avrebbe vinto" invece è una tua deduzione non evidenziata o confermata da alcun avvenimento storico. Indi per cui "potrebbe" esser vera come falsa.

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Xavi ed Iniesta senza Messi hanno vinto 1 Mondiale e 1 Europei.
Messi senza Xavi ed Iniesta non ha vinto Nulla.
È fattuale.
È la realtà.
Non una deduzione soggettiva.
Il tuo "quel Barcellona senza Messi non avrebbe vinto" invece è una tua deduzione non evidenziata o confermata da alcun avvenimento storico. Indi per cui "potrebbe" esser vera come falsa.
La Realtà è che ha continuato ad eccellere, infatti ha continuato pure a vincere palloni d'oro, non a caso, eh...

L'Argentina è persa di suo, da sempre

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4 ore fa, ilgobboviguardadallalto ha scritto:

No 1 nel 1991-1992 le altre 4 sono tutte con Messi tra il 2005 e il 2015

Si ma la prima vinta con Messi non era ancora il barca di Messi

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