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Andrea Pirlo è il nuovo allenatore della Juventus

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8 ore fa, DNA Juventus ha scritto:

Dannato caso Guardiola e Zidane, tutti lì a sperare di trovarsi a casa il prossaEsattoimo genio della panchina.. Senza considerare cmq che questi due erano alla guida di Real e Barca. Nel frattempo ci sono decine e decine di neo allenatori finiti nel tritacarne della prime esperienze

 

Esatto.... è il principio del gioco d'azzardo...uno, una volta, vince e tanti pensano "se è capitato a lui può capitare anche a me"....e si rovinano

 

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so che la stragrande maggioranza di noi tifosi vuole/vorrebbe sempre vincere ( me compreso .asd), però secondo me questo dovrebbe essere l'anno 0 di una rifondazione o rivoluzione che dir si voglia. E solitamente quando si fanno grossi cambiamenti i risultati potrebbero anche non arrivare, specialmente se gli avversari si rafforzano avendone posto le basi (Inter). Io credo che Agnelli debba togliere pressione a Pirlo, non imponendo la necessaria vittoria dello scudetto come obiettivo primario, o fantomatiche semifinali o finali di Champions, si rischierebbe di bruciare un nuovo progetto. Se di questo si tratta. Non si può pretendere che un allenatore fresco di patentino si metta alla guida di una squadra come la Juve e debba essere messo sotto accusa se non vince il " decimo", sarebbe disonesto, imho. Chi l'ha scelto a quel punto dovrebbe fare solo un mea culpa e dare ad Andrea una seconda possibilità. Insomma, questo potrebbe essere anche un anno di rodaggio, e credo che noi tifosi dovremmo avere la bontà anche di accettare che le cose vadano in un certo modo. A Conte si era detto che bastava invertire drasticamente la rotta dopo due settimi posti, ora non è perchè la Juve viene da un ciclo di vittorie si deve pretendere che Pirlo la porti subito alla vittoria del decimo scudetto. Se sarà così, tanto meglio, altrimenti non sarebbe giusto farne il capro espiatorio di una eventuale (facciamo gli scongiuri) annata fallimentare. Siamo d'accordo che conosce l'ambiente, i compagni, la società gli darà una mano, tutto quello che si vuole, ma quando arriveranno i momenti difficili dovrà saperli gestire, e lì, senza esperienza si può scivolare, mugugni sostituzioni, etc. etc.  Pirlo è una scommessa, e come tale, se dovesse andare male, la responsabilità sarà soltanto di chi l'avrà fatta consapevole della sua natura. E ognuno dovrà assumersi le sue responsabilità, a tutti i livelli. 

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3 minuti fa, Moeller 73 ha scritto:

Personalmente avrei tenuto Sarri visto che la nuova stagione sarà un enigma. Nessuno sa se si completerà.  Mi sarei buttato sull'estero. Pochettino,  Nagelsmann o altri del genere. Se non hanno soldi si restava con Sarri e si mandavano via le mele marce dello spogliatoio.

 

qualunque cosa si pensi di Pirlo, è cristallino (cit) che la permanenza di Sarri fosse ormai semplicemente impossibile per incompatibilità ambientale

Modificato da chees_8OTTO8
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Joined: 22-Aug-2007
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1 minuto fa, Moeller 73 ha scritto:

Personalmente avrei tenuto Sarri visto che la nuova stagione sarà un enigma. Nessuno sa se si completerà.  Mi sarei buttato sull'estero. Pochettino,  Nagelsmann o altri del genere. Se non hanno soldi si restava con Sarri e si mandavano via le mele marce dello spogliatoio.

 

la pista Sarri non era più praticabile

 

Pochettino è un semi-nessuno che non ha mai vinto nulla ma che pretende un ingaggio da top allenatore

Nagelsmann ha esperienza? sarebbe uno dei più giovani della rosa .asd 

comunque è ancora sotto contratto con una squadra che non ha ancora terminato la stagione e nel calcio italiano sarebbe stato un'incognita quasi quanto Pirlo

 

le alternative come vedi erano poche e quelle poche non convincevano

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11 minuti fa, 38sutnevuj ha scritto:

 

anche Bonucci lo ha ringraziato

Lo so bene, ma so anche delle critiche espresse al mister, che  ha avuto parole anche durante le partite. Bonucci lo conosciamo è riuscito a litigare anche con Allegri, fino al famoso trespolo.

Per questo non credo minimamente alla sincerità delle sue parole, o meglio personalmente lo ha ringraziato, magari anche in modo spontaneo,  ma son convinto che in questa cosidetta 'ribellione' lui fosse in prima fila tra gli 'ammutinati'.

Lui e non Dybala e non Danilo e non De Ligt ect.

Modificato da zizouzidane

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26 minuti fa, baggioforever ha scritto:

Ma secondo voi, Ronaldinho-Eto'-Messi, o Messi-Griezman-Suarez (problematico perchè Messi e Griezman prediligono antrambi partire da destra), non è come dire Ronaldo -centravanti x(forte però) - Dybala?

Per supportare un tridente così il nostro centrocampo non va bene. 

Xavi e Iniesta perdevano in una stagione gli stessi palloni che perde Matuidi in un tempo. 

E non parliamo di Pjanic o Bentancur che pure loro.... 

E quando succedeva dietro c'era Busquets a riprenderlo, un altro che sbagliava mai. 

E lo stesso vale per Modric Kroos e Casemiro (forse l'esempio più indicato visto che abbiamo Cr7 e un terzino sinistro che IN TEORIA sarebbe forte in fase offensiva) 

Chiaro che reggere quel tridente con Pjanic, Matuidi e Bentancur non è fattibile perché son male assortiti. 

 

Sai quale sarebbe la soluzione immediata? 

Convincere finalmente Cr7 a giocare punta centrale. 

Con Cr7 punta centrale puoi fare tutti i moduli. 

 

 

 

 

 

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.asd

Sonó curioso come e se cambierà Andrea .asd

Abituato a parlare meno del necessario sia dentro che fuori dal campo adesso che siederà sulla panchina non potrà rimanere tanto in silenzio sefz

 

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12 minuti fa, Pinturicchio73 ha scritto:

so che la stragrande maggioranza di noi tifosi vuole/vorrebbe sempre vincere ( me compreso .asd), però secondo me questo dovrebbe essere l'anno 0 di una rifondazione o rivoluzione che dir si voglia. E solitamente quando si fanno grossi cambiamenti i risultati potrebbero anche non arrivare, specialmente se gli avversari si rafforzano avendone posto le basi (Inter). Io credo che Agnelli debba togliere pressione a Pirlo, non imponendo la necessaria vittoria dello scudetto come obiettivo primario, o fantomatiche semifinali o finali di Champions, si rischierebbe di bruciare un nuovo progetto. Se di questo si tratta. Non si può pretendere che un allenatore fresco di patentino si metta alla guida di una squadra come la Juve e debba essere messo sotto accusa se non vince il " decimo", sarebbe disonesto, imho. Chi l'ha scelto a quel punto dovrebbe fare solo un mea culpa e dare ad Andrea una seconda possibilità. Insomma, questo potrebbe essere anche un anno di rodaggio, e credo che noi tifosi dovremmo avere la bontà anche di accettare che le cose vadano in un certo modo. A Conte si era detto che bastava invertire drasticamente la rotta dopo due settimi posti, ora non è perchè la Juve viene da un ciclo di vittorie si deve pretendere che Pirlo la porti subito alla vittoria del decimo scudetto. Se sarà così, tanto meglio, altrimenti non sarebbe giusto farne il capro espiatorio di una eventuale (facciamo gli scongiuri) annata fallimentare. Siamo d'accordo che conosce l'ambiente, i compagni, la società gli darà una mano, tutto quello che si vuole, ma quando arriveranno i momenti difficili dovrà saperli gestire, e lì, senza esperienza si può scivolare, mugugni sostituzioni, etc. etc.  Pirlo è una scommessa, e come tale, se dovesse andare male, la responsabilità sarà soltanto di chi l'avrà fatta consapevole della sua natura. E ognuno dovrà assumersi le sue responsabilità, a tutti i livelli. 

Devi qualificarti per la Champions e arrivare ai quarti nella coppa. Questo dovrebbe fare la Juve nell'era moderna. E questo vuole A.A. Ma deve far seguire i fatti.

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Joined: 04-Jun-2005
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conferenza di presentazione a quando?

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Joined: 29-Aug-2008
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1 ora fa, alex_60 ha scritto:

Ho citato solo Pietruzzu perchè era molto più bandiera di Capello; e la leggenda - che conosciamo tutti noi EX giovani - è in sintonia coi personaggi dell'epoca. Perfino Hurrà Juve , che leggevo regolarmente, glissò sulle ragioni di quella che fu una rivoluzione. Allora non fu solo l'allenatore a pagare, mi piace pensare che si possa ripetere la storia, compreso il ciclo vincente che Trap fece.

P.S. Trap aveva fatto il secondo a Rocco e Giagnoni, era stato allenatore solo a campionato in corso. Se la memoria non mi inganna - odio cercare in rete - con noi fu il primo campionato in A fin dall'inizio. Saluti fratello

Se posso aggiungere, pescando dai ricordi, direi che:

1) Trapattoni era un azzardo assoluto come allenatore

2) Boninsegna preso al posto di Anastasi era visto come un bollito ormai inutile

3) Benetti preso al posto di Capello fece gridare allo scandalo: una squadra senza regista e con un centrocampo di muscolari (Benetti, Furino e l'ignoto Tardelli)!

4) L'aneddoto della foto della sconfitta sulla scrivania di Boniperti è sia nel libro di Zoff che in quello di Gentile, sicché penso che sia proprio vero.

5) A tutto ciò va aggiunto che il Torino ci aveva appena battuti e quell'anno sembrava ancora più forte, mentre noi andavamo verso (come si direbbe oggi) il ridimensionamento.

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2 minuti fa, Marv ha scritto:

.asd

Sonó curioso come e se cambierà Andrea .asd

Abituato a parlare meno del necessario sia dentro che fuori dal campo adesso che siederà sulla panchina non potrà rimanere tanto in silenzio sefz

 

Ho sentito la presentazione dell'Under 23, come parlata ricorda Ancelotti.

 

E' vero che non sarebbe possibile, però mi piacerebbe che facesse scena muta e sguardo imperturbabile nel vuoto di fronte alle domande dei giornalisti, magari solo a quelle idiote. 20 secondi di silenzio e poi  NO COMMENT  sefz

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6 minuti fa, Moeller 73 ha scritto:

Devi qualificarti per la Champions e arrivare ai quarti nella coppa. Questo dovrebbe fare la Juve nell'era moderna. E questo vuole A.A. Ma deve far seguire i fatti.

Penso tu ti riferisca a Pirlo. Io aggiungo anche la società, iniziando a fare una campagna acquisti non schizofrenica.

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conferenza di presentazione a quando?
Già fatta una settimana fa
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Io non voglio essere ripetitivo...ma credo che MOLTO di questa scelta possa essere capito leggendo la biografia di Pirlo...capitolo 14 e 15...il rapporto tra il Presidente e Pirlo è di una stima e di un ambizione reciproca dove davvero non si riesce a coglierne la "profondità" dall'esterno..

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Mi farebbe piacere tornasse anche Barzagli,un po' sospetto il fatto che sia andato via adducendo l'epidemia come causa. 

Probabilmente avrà avuto divergenze con Sarri. 

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58 minuti fa, KM 91 ha scritto:

comunque io partirei da un concetto: Agnelli aveva in testa il presentimento che molti di noi han scritto più volte nelle ultime settimane, e cioè che un'altra stagione con sarri sarebbe potuta complicarsi fin dai primi mesi, se non settimane. il rapporto tra sarri e la squadra era freddo (se non gelido), e in un anno non mi pare si siano viste grandi rivoluzioni di gioco, ma solo un peggioramento in tutti i numeri della squadra. a cosa sarebbe servito un secondo anno a sarri ? a essere esonerato a dicembre ? se la squadra non lo seguiva prima, non lo avrebbe di certo seguito da settembre. sarebbe stata una caporetto annunciata.

Pirlo, pur senza esperienze in panchina, è per prima cosa un nome che incute rispetto e ammirazione. probabilmente la sua carta decisiva sarà il legame da instaurare con la squadra (l'opposto di quanto successo con sarri). per il resto vedremo. quel che è certo è che Agnelli voleva riportare entusiasmo ed attaccamento verso i nostri colori (cosa che con sarri non si percepiva minimamente), e il nome di Andrea per questo è perfetto.

 

Agnelli è, metaforicamente ovviamente, innamorato di Pirlo

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1 minuto fa, Forza E Onore. ha scritto:

Agnelli è, metaforicamente ovviamente, innamorato di Pirlo

Tutti siamo innamorati di Pirlo

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1 minuto fa, GLaDOS ha scritto:

Tutti siamo innamorati di Pirlo

Lui di più, credimi .asd

 

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35 minuti fa, zlataniere ha scritto:

conferenza di presentazione a quando?

Già fatta

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3 minuti fa, Forza E Onore. ha scritto:

Lui di più, credimi .asd

 

Azz, allora non è solo metaforicamente .asd

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Comunque vinciamo a mani basse il premio di miglior tifoseria a martellarsi le gonadi.asd

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51 minuti fa, Maurizio Sarri ha scritto:

Per supportare un tridente così il nostro centrocampo non va bene. 

Xavi e Iniesta perdevano in una stagione gli stessi palloni che perde Matuidi in un tempo. 

E non parliamo di Pjanic o Bentancur che pure loro.... 

E quando succedeva dietro c'era Busquets a riprenderlo, un altro che sbagliava mai. 

E lo stesso vale per Modric Kroos e Casemiro (forse l'esempio più indicato visto che abbiamo Cr7 e un terzino sinistro che IN TEORIA sarebbe forte in fase offensiva) 

Chiaro che reggere quel tridente con Pjanic, Matuidi e Bentancur non è fattibile perché son male assortiti. 

 

Sai quale sarebbe la soluzione immediata

Convincere finalmente Cr7 a giocare punta centrale. 

Con Cr7 punta centrale puoi fare tutti i moduli. 

 

 

 

 

 

Oppure, prendere i centrocampisti giusti. 

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Inviato (modificato)

 

Pirlo su AA "

 

" Il suo motto è: “Lavorare, lavorare”. Potrebbe farne a meno, ma ne sente il bisogno: “Solo così si possono raggiungere gli obiettivi più ambiziosi e vincere”. Tiene alla sua società in maniera quasi morbosa, gli amici sono i benvenuti e i nemici persone da fermare, il prima possibile. Davanti a loro diventa cattivo, lui che cattivo non è. Li maltratta, risponde a tono, ogni mancanza di rispetto verso la Juventus è un pugno in faccia ad Andrea, che reagisce. Ruggisce. Si dimena e picchia, con parole che sono sentenze. Con la squadra è un presidente dolcissimo, non alza mai la voce, nella buona e nella cattiva sorte, finché morte non ci separi, perché ci ha sposati, prima pensa a noi e poi a se stesso. Ci vuole bene e ce ne siamo accorti [...] tante volte gli ho sentito ripetere questo: “Giocare qui dev’essere un privilegio, una cosa bella, un destino per pochi e per il quale ringraziare il cielo. E tutti quelli che hanno vestito la maglia della Juventus, prima o poi, hanno vinto. Uno, dieci, cento trofei. Questo club è tutto, ma lo deve essere anche per voi. Dovete sentirvi juventini dentro, rendere la vostra avventura sempre più grande, amplificarne la gloria a dismisura. Prendete esempio da chi vi ha preceduti, siate esempio per chi verrà dopo”. Un mattone dopo l’altro: la felicità deriva da un progetto relativamente semplice. [...] Io e lui ci siamo piaciuti dal primo minuto. L’incontro che ha rotto il ghiaccio è avvenuto nella sede della Juventus, in corso Galileo Ferraris a Torino, il giorno in cui ho firmato il contratto, davanti ai fotografi e alle telecamere. 

“Sono felice che tu sia qui, Andrea” ha detto lui.

“Sono qui per vincere, Andrea” ho risposto io.

“Con questa dichiarazione mi fai sentire bene.”

Mi ha fatto una bellissima impressione fin da subito, e credo che lui pensi la stessa cosa di me. Quasi un colpo di fulmine sportivo, e non era scontato che accadesse, considerata la mia provenienza. Dal Milan con furore. Conoscendolo, ho poi scoperto un altro aspetto che ci rende molto simili: appena ha vinto una cosa, ne vuole subito vincere un’altra. Non si accontenta, ha imparato (in fretta) come si battono i titani. Ha ridato alla Juventus la mentalità di un tempo, che da avversario mi aveva sempre provocato enorme fastidio: giocavi contro di loro e sapevi che combattevano all’ultimo sangue, fino all’ultima goccia di sudore, senza risparmiarsi, prendevano botte e si rialzavano, segnavano un gol e dopo pochi minuti ne segnavano un altro, li intimidivi e loro si arrabbiavano, e arrabbiati sembravano ancora più forti. [...] 

Il fatto che Andrea sia un presidente combattivo dentro il corpo di una persona che non se la tira, che vive come qualsiasi uomo della sua età, è stato d’aiuto. Gira tranquillamente per Torino, in jeans e camicia, e si ferma con chiunque abbia voglia di parlare. Risponde alle domande dei tifosi, raccoglie i consigli, ascolta le critiche, spiega il suo punto di vista senza nascondersi. Vive la città, respira l’umore della gente, in futuro lo vedrei bene come sindaco. Dopo il suo primo scudetto ha festeggiato insieme a noi, alla discoteca Cacao, al Parco del Valentino. Si è scatenato, ha ballato, ha bevuto, addirittura si è lanciato nel karaoke. Non mi ricordo se la canzone scelta era V********O di Marco Masini (pur essendo lui un tifoso della Fiorentina), ma mi piace pensare che le cose siano andate così. Dedicato a tutti quelli che non ci credevano. Ci ha detto grazie: “Siete il mio orgoglio. Sono presidente da poco tempo, mi avete fatto un regalo straordinario. Sapevo che saremmo diventati i migliori in Italia, però pensavo che avremmo impiegato più tempo. Ah, adesso l’Italia non mi basta più”.

Nella testa, ho sentito la musichetta della Champions. Andrea mi ha fatto l’occhiolino "

Modificato da Forza E Onore.
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5 minuti fa, Forza E Onore. ha scritto:

 

Pirlo su AA "

 

" Il suo motto è: “Lavorare, lavorare”. Potrebbe farne a meno, ma ne sente il bisogno: “Solo così si possono raggiungere gli obiettivi più ambiziosi e vincere”. Tiene alla sua società in maniera quasi morbosa, gli amici sono i benvenuti e i nemici persone da fermare, il prima possibile. Davanti a loro diventa cattivo, lui che cattivo non è. Li maltratta, risponde a tono, ogni mancanza di rispetto verso la Juventus è un pugno in faccia ad Andrea, che reagisce. Ruggisce. Si dimena e picchia, con parole che sono sentenze. Con la squadra è un presidente dolcissimo, non alza mai la voce, nella buona e nella cattiva sorte, finché morte non ci separi, perché ci ha sposati, prima pensa a noi e poi a se stesso. Ci vuole bene e ce ne siamo accorti [...] tante volte gli ho sentito ripetere questo: “Giocare qui dev’essere un privilegio, una cosa bella, un destino per pochi e per il quale ringraziare il cielo. E tutti quelli che hanno vestito la maglia della Juventus, prima o poi, hanno vinto. Uno, dieci, cento trofei. Questo club è tutto, ma lo deve essere anche per voi. Dovete sentirvi juventini dentro, rendere la vostra avventura sempre più grande, amplificarne la gloria a dismisura. Prendete esempio da chi vi ha preceduti, siate esempio per chi verrà dopo”. Un mattone dopo l’altro: la felicità deriva da un progetto relativamente semplice. [...] Io e lui ci siamo piaciuti dal primo minuto. L’incontro che ha rotto il ghiaccio è avvenuto nella sede della Juventus, in corso Galileo Ferraris a Torino, il giorno in cui ho firmato il contratto, davanti ai fotografi e alle telecamere. 

“Sono felice che tu sia qui, Andrea” ha detto lui.

“Sono qui per vincere, Andrea” ho risposto io.

“Con questa dichiarazione mi fai sentire bene.”

Mi ha fatto una bellissima impressione fin da subito, e credo che lui pensi la stessa cosa di me. Quasi un colpo di fulmine sportivo, e non era scontato che accadesse, considerata la mia provenienza. Dal Milan con furore. Conoscendolo, ho poi scoperto un altro aspetto che ci rende molto simili: appena ha vinto una cosa, ne vuole subito vincere un’altra. Non si accontenta, ha imparato (in fretta) come si battono i titani. Ha ridato alla Juventus la mentalità di un tempo, che da avversario mi aveva sempre provocato enorme fastidio: giocavi contro di loro e sapevi che combattevano all’ultimo sangue, fino all’ultima goccia di sudore, senza risparmiarsi, prendevano botte e si rialzavano, segnavano un gol e dopo pochi minuti ne segnavano un altro, li intimidivi e loro si arrabbiavano, e arrabbiati sembravano ancora più forti. [...] 

Il fatto che Andrea sia un presidente combattivo dentro il corpo di una persona che non se la tira, che vive come qualsiasi uomo della sua età, è stato d’aiuto. Gira tranquillamente per Torino, in jeans e camicia, e si ferma con chiunque abbia voglia di parlare. Risponde alle domande dei tifosi, raccoglie i consigli, ascolta le critiche, spiega il suo punto di vista senza nascondersi. Vive la città, respira l’umore della gente, in futuro lo vedrei bene come sindaco. Dopo il suo primo scudetto ha festeggiato insieme a noi, alla discoteca Cacao, al Parco del Valentino. Si è scatenato, ha ballato, ha bevuto, addirittura si è lanciato nel karaoke. Non mi ricordo se la canzone scelta era V********O di Marco Masini (pur essendo lui un tifoso della Fiorentina), ma mi piace pensare che le cose siano andate così. Dedicato a tutti quelli che non ci credevano. Ci ha detto grazie: “Siete il mio orgoglio. Sono presidente da poco tempo, mi avete fatto un regalo straordinario. Sapevo che saremmo diventati i migliori in Italia, però pensavo che avremmo impiegato più tempo. Ah, adesso l’Italia non mi basta più”.

Nella testa, ho sentito la musichetta della Champions. Andrea mi ha fatto l’occhiolino "

Prima o poi...

 

Forza ragazzi. 

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