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Morpheus ©

Andrea Pirlo: la stagione dell'allenatore della Juventus

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Joined: 18-Apr-2019
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20 minuti fa, Marcello1975 ha scritto:

Cioè?

Deve vincerle tutte le prossime 10 per forza ?

 

Ma sei serio ?

 

Se non tiene la media dei 100 punti è da esonerare ma tu stai delirando 

 

 

 

 

 

 

Fino alla gara co l'Atalanta tra 2 mesi, tolto appunto il Barcellona dimmi tu con chi possiamo perdere punti...un pareggio con la Lazio 

Poi?

Modificato da CR7_is_my_god

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quanto sono ridicoli alcuni commenti
 
Pirlo sarà l'allenatore per tutta la stagione e probabilmente anche nella prossima, bisogna dare tempo e continuità ai progetti
 
se le società serie ragionassero come voi allora Klopp dopo un anno sarebbe stato cacciato da Liverpool
Passano gli anni ma i discorsi son sempre i soliti.......
È come dire ad una ragazza .......sei un tipo....
È due.......maestri.

Inviato dal campanile di pellicce utilizzando piccioni

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Joined: 22-Oct-2009
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59 minuti fa, CR7_is_my_god ha scritto:

Aa può ancora salvare la stagione sportiva 

L'esonero costa poco

E la classifica ancora non ci ha voltato le spalle 

 

 

senza offesa ma i tuoi commenti sono al limite del ridicolo, facciamo le sentenze dopo 3 partite senza amichevoli e preparazione normale??

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Joined: 24-Jul-2014
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Adesso, CR7_is_my_god ha scritto:

Fino alla gara co l'Atalanta, tolto appunto il Barcellona dimmi tu con chi possiamo perdere punti...un pareggio con la Lazio 

Poi?

A beh un pareggio contro la Lazio e con l Atalanta da tripla , appunto 

 

Credo che se si perdono 4 punti fino a Natale sarebbe una grandissima cosa 

 

Ma pure se ne perdi 7 saremmo tranquillamente in corsa,  visto il nuovo corso e avendo ringiovanito e cambiato parecchio credo sia una cosa  più che accettabile 

 

Lo è stato per allegri nel 15/16 non vedo perché non debba esserlo per Pirlo 

 

Ma conterà vedere come ci arriviamo a dicembre , la risposta della squadra e i progressi fatti sul piano del gioco , dello stare in campo e avere il controllo.della partita

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1 ora fa, CR7_is_my_god ha scritto:

Sì con al timone un pluricampione d'Italia 

Uguale proprio 

Che ha iniziato la stagione con 12 punti in 10 giornate.... Abbiamo avuto pazienza in quel caso non so perché non dobbiamo averne adesso con una stagione senza preparazione con fuori De light Sandro Dybala Ronaldo mezza squadra.. due espulsioni e due rigori stupidi subiti... Ma comunque otto punti... Ripeto non vedo perché un po' di pazienza non possiamo averla in questo contesto..

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Joined: 01-Jun-2014
2944 messaggi
1 ora fa, CR7_is_my_god ha scritto:

Parliamoci chiaro, tolta la gara col Barcellona 

Da qui a natale non può perdere altri punti 

Altrimenti richiamare allegri, prima che vada

A Milano 

E se prende più di due tre goal idem ... Esonero !!

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Joined: 24-Jul-2014
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4 minuti fa, le_roy ha scritto:

Che ha iniziato la stagione con 12 punti in 10 giornate.... Abbiamo avuto pazienza in quel caso non so perché non dobbiamo averne adesso con una stagione senza preparazione con fuori De light Sandro Dybala Ronaldo mezza squadra.. due espulsioni e due rigori stupidi subiti... Ma comunque otto punti... Ripeto non vedo perché un po' di pazienza non possiamo averla in questo contesto..

Perché? Perché si è partiti con la convinzione che Pirlo non doveva essere il nostro allenatore e allora si difende la propria previsione senza stare sereni e vedere come si evolverà la stagione in tranquillità , facendo il tifo per la nostra squadra sperando che sia stata la scelta giusta.

 

Ah , questa previsione non è altro che un tirare la moneta perché potrebbe rivelarsi giusta come no ma non è supportata da nessun dato oggettivo 

 

Sembra si speri che Pirlo vada male per poter dire che l' avevo detto boh 

 

 

Comunque forza Juve 

 

:sventola2:

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Joined: 08-Jul-2006
20998 messaggi



Perché? Perché si è partiti con la convinzione che Pirlo non doveva essere il nostro allenatore e allora si difende la propria previsione senza stare sereni e vedere come si evolverà la stagione in tranquillità , facendo il tifo per la nostra squadra sperando che sia stata la scelta giusta.
 
Ah , questa previsione non è altro che un tirare la moneta perché potrebbe rivelarsi giusta come no ma non è supportata da nessun dato oggettivo 
 
Sembra si speri che Pirlo vada male per poter dire che l' avevo detto boh 
 
 
Comunque forza Juve 
 
:sventola2:


Nessuno spera che vada male .
Un conto però è dire come tu .....una moneta testa o croce ....un conto è parlare di tesina e progetto .
Speriamo sia testa......se abbiamo scelto testa.....

Inviato dal campanile di pellicce utilizzando piccioni

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Joined: 08-Jul-2018
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23 minuti fa, IlPilotaDiRonaldo_ ha scritto:

Bisogna avere pazienza

Ma a pelle non mi sembra questo genio della panchina

"A pelle" puoi dire ciò che vuoi per carità, sono sensazioni tue. A me per esempio a pelle non piacevano nè Sarri nè Allegri quando li hanno assunti, poi su uno dei due mi sono ricreduta col tempo.

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Joined: 07-Oct-2019
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La mia piu grande preoccupazione per quanto riguarda Pirlo non riguarda il gioco, ne la tattica, nemmeno il modulo etc., ma nasce dal dubbio che il pensiero calcistico di Andrea soffra dalla sindrome del ''auto-scopo'', sindrome che tralatro viene riscontrata in molti aspetti della societa moderna.

 

Mi spiego, introducendo nel discorso, un confronto con un'altro neo-allenatore, Gattuso.

 

Nel 2016 Gattuso faceva le seguenti dichiarazioni:

 

"Barcellona e Guardiola hanno creato dei mostri nelle società e tra gli allenatori - ha dichiarato il tecnico del Pisa - Il calcio italiano ultimamente si è un po' snaturato ed è andato a copiare gli altri, perdendo parte della sua cultura difensiva, legata alle marcature e alla bravura del portiere".

 

"GIOCO ALL'ITALIANA NON È DA BUTTARE" - "Bisogna cambiare, è giusto, ma perché non mantenere quello in cui siamo stati bravi per tantissimi anni? - chiede Gattuso - Del resto, abbiamo quattro stelle sul petto. Oggi tanti allenatori usciti da Coverciano stanno facendo ottime cose, quindi non è tutto da buttare ciò che da 50 anni a questa parte si è proposto. Del resto Mourinho e Simeone che calcio propongono?".

 

"ALLENARE È PIÙ DIFFICILE CHE GIOCARE" - Per quanto riguarda i tanti ex calciatori, tra cui c'è anche lo stesso Gattuso, che hanno intrapreso la carriera da allenatori, Ringhio ammette: "Per fare questo mestiere non basta essere stato un grandissimo giocatore - ha aggiunto l'ex centrocampista rossonero - Bisogna capire chi hai di fronte, esprimersi nel modo giusto ed essere coerenti. Secondo me è molto più facile giocare a calcio che fare l'allenatore".

 

Caro Ringhio, solo per la frase ''Guardiola ha creato mostri...'', sei un degno sostenitore della seguente citazione (ma veramente un degno sostenitore):

 

“One must shed the bad taste of wanting to agree with many” ~ Friedrich Nietzsche. 

 

Nel 2020, Gattuso ha messo in pratica questa sua visione. Il Napoli e'diventata una squadra che arriva in porta in pochi secondi, senza disdegnare anche la palla lunga. Alcuni dati:

 

Quote

Ekmmw3oW0AAuJwL?format=jpg&name=large

(Immagine presa dal profilo twitter ''Calcio Datato'').

 

Più alta percentuale di lanci lunghi dall' Ottobre 2019, più bassa media di passaggi per possesso dal Dicembre 2019, più alto numero di tiri in porta dal Marzo 2018. 

 

 

Gattuso si dimostra di essere un'allenatore che studia, elabora ed applica in modo efficace una varieta di idee. Questa sua multi-dimensionalita si vede chiaramente dall'azione del primo tiro di Lozano nella vittoria 4-1 contro l'Atalanta, minuto 0:15 del video seguente:

 

Quote

 

 

Osservate bene questa azione, perche non e'affatto casuale. In fase di costruzione, il portiere prende una pausa, attirando gli avversari a prendere i propri riferimenti nel loro pressing ultra-offensivo, lasciando cosi spazi indietro. Il fatto che questa azione sia studiata, si vede dal movement-trigger, che fa scattare il movimento di Politano sul lancio del portiere (interessante anche la posizione di partenza, per poter sfruttare anche una eventuale superiorita dinamica, non solo posizionale). Dopo che Politano viene lanciato, Gattuso sa che un difensore dell'Atalanta rimane libero per coprire la profondita, il che significa che ci sara spazio tra le linee, spazio da dove effetua il tiro Lozano, con Osimhen e Mertens a  manipolare le marcature a uomo. Una azione da manuale per come vengono manipolati struttura e riferimenti difensivi dell'avversario dalla fase di costruzione (dettaglio importantissimo).

 

Questa azione fa di Gattuso un'allenatore moderno. Perche? Perche percepisce la fase di costruzione in modo multi-dimensionale, ed e'capace di ricercare una varieta di soluzioni in base all'avversario. A differenza di Sarri, che percepiva la fase di costruzione in modo singolare e monotematico, ed infatti, Sarri era uno che andava in conferenza e si specchiava sul dato che la Juve era la prima squadra in Serie A per passaggi corti riusciti in fase di costruzione, dato che non ha nessuna rilevanza pratica. Ma il calcio raccontato descriveva come moderno ed innovativo Sarri con il suo pensiero calcistico singolare e monotematico e Gattuso come catenacciaro.

 

Ma arriviamo al succo del discorso, la sindrome del ''auto-scopo''. Questa e'la sindrome della quale soffre il concetto di ''ironia'' come descritto da David Foster Wallace:

 

''Irony and cynicism were just what the U.S. hypocrisy of the fifties and sixties called for. That’s what made the early postmodernists great artists. The great thing about irony is that it splits things apart, gets up above them so we can see the flaws and hypocrisies and duplicates. The virtuous always triumph? Ward Cleaver is the prototypical fifties father? “Sure.” Sarcasm, parody, absurdism and irony are great ways to strip off stuff’s mask and show the unpleasant reality behind it. The problem is that once the rules of art are debunked, and once the unpleasant realities the irony diagnoses are revealed and diagnosed, “then” what do we do? Irony’s useful for debunking illusions, but most of the illusion-debunking in the U.S. has now been done and redone. Once everybody knows that equality of opportunity is bunk and Mike Brady’s bunk and Just Say No is bunk, now what do we do? All we seem to want to do is keep ridiculing the stuff. Postmodern irony and cynicism’s become an end in itself, a measure of hip sophistication and literary savvy. Few artists dare to try to talk about ways of working toward redeeming what’s wrong, because they’ll look sentimental and naive to all the weary ironists. Irony’s gone from liberating to enslaving. There’s some great essay somewhere that has a line about irony being the song of the prisoner who’s come to love his cage.

 

Wallace descrive la trasformazione dell'ironia in autoscopo (''become an end in itself...'', come dice testualmente), nel senso che gli artisti non la utilizzano piu come arma di diagnosi della realta, ma come auto-scopo, cioe ''essere ironici solo per il bene di essere ironici''.

 

Il pensiero calcistico di molti allenatori contemporanei soffre da questa stessa sindrome. Gli allenatori non sono moderni/iinnovativi, nel senso di ricercare nuove soluzioni grazie a conoscenze contemporanee da vari settori (come per esempio neuroscienze, performance etc.) , ma si prova ad ''essere moderni/innovativi solo per il bene di essere moderni/innovativi''. Ma quante volte avete letto i termini ''moderno'', ''innovativo'' nei vari siti, blog, articoli etc.? Ormai ho smesso di contare. Ma veramente si crede che l'innovazione viene acquisita con qualsiasi micro-configurazione applicata? Ormai questi termini vengono abusati dal calcio raccontato in modo vergognoso.

 

Ed e'propria questa la mia piu grande preoccupazione, che Pirlo e staff, siccome ''giovani'' allenatori alla loro prima grande opportunita di ''dimostrare'', sentono addosso la necessita di ''stupire'', applicando ''per forza'' idee (presunte) innovative. Non nasce cosi la vera innovazione.

 

Caro Andrea, stai lontano dalla sindrome del ''auto-scopo'', e limitati a fare l'allenatore di una grande squadra, non il guru di un presunto ''calcio moderno''. I guru esistono solo nel calcio raccontato.

Modificato da PsychoII
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27 minuti fa, Haku ha scritto:

"A pelle" puoi dire ciò che vuoi per carità, sono sensazioni tue. A me per esempio a pelle non piacevano nè Sarri nè Allegri quando li hanno assunti, poi su uno dei due mi sono ricreduta col tempo.

 

dorme in piedi...

per me in panca ci vuole gente tipo conte/gattuso, allenatori che ti fanno mangiare l'erba

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31 minuti fa, PsychoII ha scritto:

La mia piu grande preoccupazione per quanto riguarda Pirlo non riguarda il gioco, ne la tattica, nemmeno il modulo etc., ma nasce dal dubbio che il pensiero calcistico di Andrea soffra dalla sindrome del ''auto-scopo'', sindrome che tralatro viene riscontrata in molti aspetti della societa moderna.

 

Mi spiego, introducendo nel discorso, un confronto con un'altro neo-allenatore, Gattuso.

 

Nel 2016 Gattuso faceva le seguenti dichiarazioni:

 

"Barcellona e Guardiola hanno creato dei mostri nelle società e tra gli allenatori - ha dichiarato il tecnico del Pisa - Il calcio italiano ultimamente si è un po' snaturato ed è andato a copiare gli altri, perdendo parte della sua cultura difensiva, legata alle marcature e alla bravura del portiere".

 

"GIOCO ALL'ITALIANA NON È DA BUTTARE" - "Bisogna cambiare, è giusto, ma perché non mantenere quello in cui siamo stati bravi per tantissimi anni? - chiede Gattuso - Del resto, abbiamo quattro stelle sul petto. Oggi tanti allenatori usciti da Coverciano stanno facendo ottime cose, quindi non è tutto da buttare ciò che da 50 anni a questa parte si è proposto. Del resto Mourinho e Simeone che calcio propongono?".

 

"ALLENARE È PIÙ DIFFICILE CHE GIOCARE" - Per quanto riguarda i tanti ex calciatori, tra cui c'è anche lo stesso Gattuso, che hanno intrapreso la carriera da allenatori, Ringhio ammette: "Per fare questo mestiere non basta essere stato un grandissimo giocatore - ha aggiunto l'ex centrocampista rossonero - Bisogna capire chi hai di fronte, esprimersi nel modo giusto ed essere coerenti. Secondo me è molto più facile giocare a calcio che fare l'allenatore".

 

Caro Ringhio, solo per la frase ''Guardiola ha creato mostri...'', sei un degno sostenitore della seguente citazione (ma veramente un degno sostenitore):

 

“One must shed the bad taste of wanting to agree with many” ~ Friedrich Nietzsche. 

 

Nel 2020, Gattuso ha messo in pratica questa sua visione. Il Napoli e'diventata una squadra che arriva in porta in pochi secondi, senza disdegnare anche la palla lunga. Alcuni dati:

 

(Immagine presa dal profilo twitter ''Calcio Datato'').

 

Più alta percentuale di lanci lunghi dall' Ottobre 2019, più bassa media di passaggi per possesso dal Dicembre 2019, più alto numero di tiri in porta dal Marzo 2018. 

 

 

Gattuso si dimostra di essere un'allenatore che studia, elabora ed applica in modo efficace una varieta di idee. Questa sua multi-dimensionalita si vede chiaramente dall'azione del primo tiro di Lozano nella vittoria 4-1 contro l'Atalanta, minuto 0:15 del video seguente:

 

 

Osservate bene questa azione, perche non e'affatto casuale. In fase di costruzione, il portiere prende una pausa, attirando gli avversari a prendere i propri riferimenti nel loro pressing ultra-offensivo, lasciando cosi spazi indietro. Il fatto che questa azione sia studiata, si vede dal movement-trigger, che fa scattare il movimento di Politano sul lancio del portiere (interessante anche la posizione di partenza, per poter sfruttare anche una eventuale superiorita dinamica, non solo posizionale). Dopo che Politano viene lanciato, Gattuso sa che un difensore dell'Atalanta rimane libero per coprire la profondita, il che significa che ci sara spazio tra le linee, spazio da dove effetua il tiro Lozano, con Osimhen e Mertens a  manipolare le marcature a uomo. Una azione da manuale per come vengono manipolati struttura e riferimenti difensivi dell'avversario dalla fase di costruzione (dettaglio importantissimo).

 

Questa azione fa di Gattuso un'allenatore moderno. Perche? Perche percepisce la fase di costruzione in modo multi-dimensionale, ed e'capace di ricercare una varieta di soluzioni in base all'avversario. A differenza di Sarri, che percepiva la fase di costruzione in modo singolare e monotematico, ed infatti, Sarri era uno che andava in conferenza e si specchiava sul dato che la Juve era la prima squadra in Serie A per passaggi corti riusciti in fase di costruzione, dato che non ha nessuna rilevanza pratica. Ma il calcio raccontato descriveva come moderno ed innovativo Sarri con il suo pensiero calcistico singolare e monotematico e Gattuso come catenacciaro.

 

Ma arriviamo al succo del discorso, la sindrome del ''auto-scopo''. Questa e'la sindrome della quale soffre il concetto di ''ironia'' come descritto da David Foster Wallace:

 

''Irony and cynicism were just what the U.S. hypocrisy of the fifties and sixties called for. That’s what made the early postmodernists great artists. The great thing about irony is that it splits things apart, gets up above them so we can see the flaws and hypocrisies and duplicates. The virtuous always triumph? Ward Cleaver is the prototypical fifties father? “Sure.” Sarcasm, parody, absurdism and irony are great ways to strip off stuff’s mask and show the unpleasant reality behind it. The problem is that once the rules of art are debunked, and once the unpleasant realities the irony diagnoses are revealed and diagnosed, “then” what do we do? Irony’s useful for debunking illusions, but most of the illusion-debunking in the U.S. has now been done and redone. Once everybody knows that equality of opportunity is bunk and Mike Brady’s bunk and Just Say No is bunk, now what do we do? All we seem to want to do is keep ridiculing the stuff. Postmodern irony and cynicism’s become an end in itself, a measure of hip sophistication and literary savvy. Few artists dare to try to talk about ways of working toward redeeming what’s wrong, because they’ll look sentimental and naive to all the weary ironists. Irony’s gone from liberating to enslaving. There’s some great essay somewhere that has a line about irony being the song of the prisoner who’s come to love his cage.

 

Wallace descrive la trasformazione dell'ironia in autoscopo (''become an end in itself...'', come dice testualmente), nel senso che gli artisti non la utilizzano piu come arma di diagnosi della realta, ma come auto-scopo, cioe ''essere ironici solo per il bene di essere ironici''.

 

Il pensiero calcistico di molti allenatori contemporanei soffre da questa stessa sindrome. Gli allenatori non sono moderni/iinnovativi, nel senso di ricercare nuove soluzioni grazie a conoscenze contemporanee da vari settori (come per esempio neuroscienze, performance etc.) , ma si prova ad ''essere moderni/innovativi solo per il bene di essere moderni/innovativi''. Ma quante volte avete letto i termini ''moderno'', ''innovativo'' nei vari siti, blog, articoli etc.? Ormai ho smesso di contare. Ma veramente si crede che l'innovazione viene acquisita con qualsiasi micro-configurazione applicata? Ormai questi termini vengono abusati dal calcio raccontato in modo vergognoso.

 

Ed e'propria questa la mia piu grande preoccupazione, che Pirlo e staff, siccome ''giovani'' allenatori alla loro prima grande opportunita di ''dimostrare'', non sentono addosso la necessita di ''stupire'', applicando ''per forza'' idee (presunte) innovative. Non nasce cosi la vera innovazione.

 

Caro Andrea, stai lontano dalla sindrome del ''auto-scopo'', e limitati a fare l'allenatore di una grande squadra, non il guru di un presunto ''calcio moderno''. I guru esistono solo nel calcio raccontato.

 

post molto interessante ma dove ho evidenziato in neretto non ho capito se la negazione è un errore di digitazione.

 

se così non è allora non ho capito il post :)

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801 messaggi
7 minutes ago, mik.mac said:

 

post molto interessante ma dove ho evidenziato in neretto non ho capito se la negazione è un errore di digitazione.

 

se così non è allora non ho capito il post :)

 

Ciao mik.mac,

 

Si, hai ragione. Ho editato il post. Ti ringrazio per la gentile segnalazione.

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16 minuti fa, PsychoII ha scritto:

 

Ciao mik.mac,

 

Si, hai ragione. Ho editato il post. Ti ringrazio per la gentile segnalazione.

 

okok.

 

te l'ho segnalato non per l'errore in sé ma perchè cambiava il senso poi.

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2 ore fa, PsychoII ha scritto:

La mia piu grande preoccupazione per quanto riguarda Pirlo non riguarda il gioco, ne la tattica, nemmeno il modulo etc., ma nasce dal dubbio che il pensiero calcistico di Andrea soffra dalla sindrome del ''auto-scopo'', sindrome che tralatro viene riscontrata in molti aspetti della societa moderna.

 

Mi spiego, introducendo nel discorso, un confronto con un'altro neo-allenatore, Gattuso.

 

Nel 2016 Gattuso faceva le seguenti dichiarazioni:

 

"Barcellona e Guardiola hanno creato dei mostri nelle società e tra gli allenatori - ha dichiarato il tecnico del Pisa - Il calcio italiano ultimamente si è un po' snaturato ed è andato a copiare gli altri, perdendo parte della sua cultura difensiva, legata alle marcature e alla bravura del portiere".

 

"GIOCO ALL'ITALIANA NON È DA BUTTARE" - "Bisogna cambiare, è giusto, ma perché non mantenere quello in cui siamo stati bravi per tantissimi anni? - chiede Gattuso - Del resto, abbiamo quattro stelle sul petto. Oggi tanti allenatori usciti da Coverciano stanno facendo ottime cose, quindi non è tutto da buttare ciò che da 50 anni a questa parte si è proposto. Del resto Mourinho e Simeone che calcio propongono?".

 

"ALLENARE È PIÙ DIFFICILE CHE GIOCARE" - Per quanto riguarda i tanti ex calciatori, tra cui c'è anche lo stesso Gattuso, che hanno intrapreso la carriera da allenatori, Ringhio ammette: "Per fare questo mestiere non basta essere stato un grandissimo giocatore - ha aggiunto l'ex centrocampista rossonero - Bisogna capire chi hai di fronte, esprimersi nel modo giusto ed essere coerenti. Secondo me è molto più facile giocare a calcio che fare l'allenatore".

 

Caro Ringhio, solo per la frase ''Guardiola ha creato mostri...'', sei un degno sostenitore della seguente citazione (ma veramente un degno sostenitore):

 

“One must shed the bad taste of wanting to agree with many” ~ Friedrich Nietzsche. 

 

Nel 2020, Gattuso ha messo in pratica questa sua visione. Il Napoli e'diventata una squadra che arriva in porta in pochi secondi, senza disdegnare anche la palla lunga. Alcuni dati:

 

(Immagine presa dal profilo twitter ''Calcio Datato'').

 

Più alta percentuale di lanci lunghi dall' Ottobre 2019, più bassa media di passaggi per possesso dal Dicembre 2019, più alto numero di tiri in porta dal Marzo 2018. 

 

 

Gattuso si dimostra di essere un'allenatore che studia, elabora ed applica in modo efficace una varieta di idee. Questa sua multi-dimensionalita si vede chiaramente dall'azione del primo tiro di Lozano nella vittoria 4-1 contro l'Atalanta, minuto 0:15 del video seguente:

 

 

Osservate bene questa azione, perche non e'affatto casuale. In fase di costruzione, il portiere prende una pausa, attirando gli avversari a prendere i propri riferimenti nel loro pressing ultra-offensivo, lasciando cosi spazi indietro. Il fatto che questa azione sia studiata, si vede dal movement-trigger, che fa scattare il movimento di Politano sul lancio del portiere (interessante anche la posizione di partenza, per poter sfruttare anche una eventuale superiorita dinamica, non solo posizionale). Dopo che Politano viene lanciato, Gattuso sa che un difensore dell'Atalanta rimane libero per coprire la profondita, il che significa che ci sara spazio tra le linee, spazio da dove effetua il tiro Lozano, con Osimhen e Mertens a  manipolare le marcature a uomo. Una azione da manuale per come vengono manipolati struttura e riferimenti difensivi dell'avversario dalla fase di costruzione (dettaglio importantissimo).

 

Questa azione fa di Gattuso un'allenatore moderno. Perche? Perche percepisce la fase di costruzione in modo multi-dimensionale, ed e'capace di ricercare una varieta di soluzioni in base all'avversario. A differenza di Sarri, che percepiva la fase di costruzione in modo singolare e monotematico, ed infatti, Sarri era uno che andava in conferenza e si specchiava sul dato che la Juve era la prima squadra in Serie A per passaggi corti riusciti in fase di costruzione, dato che non ha nessuna rilevanza pratica. Ma il calcio raccontato descriveva come moderno ed innovativo Sarri con il suo pensiero calcistico singolare e monotematico e Gattuso come catenacciaro.

 

Ma arriviamo al succo del discorso, la sindrome del ''auto-scopo''. Questa e'la sindrome della quale soffre il concetto di ''ironia'' come descritto da David Foster Wallace:

 

''Irony and cynicism were just what the U.S. hypocrisy of the fifties and sixties called for. That’s what made the early postmodernists great artists. The great thing about irony is that it splits things apart, gets up above them so we can see the flaws and hypocrisies and duplicates. The virtuous always triumph? Ward Cleaver is the prototypical fifties father? “Sure.” Sarcasm, parody, absurdism and irony are great ways to strip off stuff’s mask and show the unpleasant reality behind it. The problem is that once the rules of art are debunked, and once the unpleasant realities the irony diagnoses are revealed and diagnosed, “then” what do we do? Irony’s useful for debunking illusions, but most of the illusion-debunking in the U.S. has now been done and redone. Once everybody knows that equality of opportunity is bunk and Mike Brady’s bunk and Just Say No is bunk, now what do we do? All we seem to want to do is keep ridiculing the stuff. Postmodern irony and cynicism’s become an end in itself, a measure of hip sophistication and literary savvy. Few artists dare to try to talk about ways of working toward redeeming what’s wrong, because they’ll look sentimental and naive to all the weary ironists. Irony’s gone from liberating to enslaving. There’s some great essay somewhere that has a line about irony being the song of the prisoner who’s come to love his cage.

 

Wallace descrive la trasformazione dell'ironia in autoscopo (''become an end in itself...'', come dice testualmente), nel senso che gli artisti non la utilizzano piu come arma di diagnosi della realta, ma come auto-scopo, cioe ''essere ironici solo per il bene di essere ironici''.

 

Il pensiero calcistico di molti allenatori contemporanei soffre da questa stessa sindrome. Gli allenatori non sono moderni/iinnovativi, nel senso di ricercare nuove soluzioni grazie a conoscenze contemporanee da vari settori (come per esempio neuroscienze, performance etc.) , ma si prova ad ''essere moderni/innovativi solo per il bene di essere moderni/innovativi''. Ma quante volte avete letto i termini ''moderno'', ''innovativo'' nei vari siti, blog, articoli etc.? Ormai ho smesso di contare. Ma veramente si crede che l'innovazione viene acquisita con qualsiasi micro-configurazione applicata? Ormai questi termini vengono abusati dal calcio raccontato in modo vergognoso.

 

Ed e'propria questa la mia piu grande preoccupazione, che Pirlo e staff, siccome ''giovani'' allenatori alla loro prima grande opportunita di ''dimostrare'', sentono addosso la necessita di ''stupire'', applicando ''per forza'' idee (presunte) innovative. Non nasce cosi la vera innovazione.

 

Caro Andrea, stai lontano dalla sindrome del ''auto-scopo'', e limitati a fare l'allenatore di una grande squadra, non il guru di un presunto ''calcio moderno''. I guru esistono solo nel calcio raccontato.

Semplificando il concetto che condivido significa che un allenatore deve essere in grado di mettere a proprio agio i campioni a disposizione facendoli rendere al 100% e quindi riuscire a ricreare situazioni di gioco che siano congeniali alle loro caratteristiche , dopodiché la qualità del gioco sarà la somma delle giocate dei singoli 

 

Il Barcellona di Guardiola è diventato quel gioco li perché gli interpreti l hanno fatto diventare quel gioco li 

 

Lui ha messo nelle condizioni quei campioni di esprimersi al massimo e le loro caratteristiche hanno portato a quel tipo di gioco con quell' efficacia , in modo quasi naturale 

 

quel calcio è nato e si è scoperto sul campo non prima a tavolino 

 

Perché un conto è dire teniamo sempre palla e possesso del gioco , un altro avere quella capacità tecnica di rallentare mantenendo il possesso, eludere ogni tentativo di pressing con quell' efficacia e anzi attirare il pressing avversario per poi accelerare improvvisamente con la giocata dei singoli 

 

Se dici teniamo sempre palla e possesso del gioco a giocatori di livello inferiore, al primo pressing o la perdono o la passano indietro e quindi perde tutto di efficacia e diventa un brutto gioco nonostante il concetto sia identico 

 

Quindi mi auguro che Andrea riesca a sfruttare al massimo le caratteristiche dei nostri giocatori facendoli rendere al meglio dopodiché il gioco verrà fuori di conseguenza e tatticamente sia in grado di fare quei piccoli accorgimenti a seconda di che avversario incontriamo 

 

Dopodiché Se i giocatori si dimostreranno campioni si vedrà un gioco efficace e quindi bello come conseguenza naturale e automaticamente risulterà moderno che in parole povere significa efficace 

Modificato da Marcello1975
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Io nonostante siamo messi peggio dell'anno scorso, ho molto più fiducia in questa squadra...

 

Siamo una squadra molto giovane, con fame e tecnicamente dotata, con un allenatore altrettanto giovane e dalle idee positive...sicuramente ci manca quel pizzico di esperienza e tenuta mentale in più ma arriverà con il tempo.

 

A me questa Juve piace moltissimo.

 

 

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14 ore fa, IlSigarodiLippi ha scritto:

Magari...

 

non c'è mai fine al peggio

Modificato da Gabbie

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12 ore fa, KarlFiabeschi ha scritto:
13 ore fa, CR7_is_my_god ha scritto:
 

Addirittura Allegri (che io adoro ma non credo tornerà mai) eppure anche l'Inter non se la passa bene, diamo a Pirlo almeno 10 partite

 

non mi ricordo dove avevo letto che Allegri era stato richiamato (prima di Pirlo) ma aveva chiesto troppo.

 

:261:

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2 ore fa, PsychoII ha scritto:

La mia piu grande preoccupazione per quanto riguarda Pirlo non riguarda il gioco, ne la tattica, nemmeno il modulo etc., ma nasce dal dubbio che il pensiero calcistico di Andrea soffra dalla sindrome del ''auto-scopo'', sindrome che tralatro viene riscontrata in molti aspetti della societa moderna.

 

Mi spiego, introducendo nel discorso, un confronto con un'altro neo-allenatore, Gattuso.

 

Nel 2016 Gattuso faceva le seguenti dichiarazioni:

 

"Barcellona e Guardiola hanno creato dei mostri nelle società e tra gli allenatori - ha dichiarato il tecnico del Pisa - Il calcio italiano ultimamente si è un po' snaturato ed è andato a copiare gli altri, perdendo parte della sua cultura difensiva, legata alle marcature e alla bravura del portiere".

 

"GIOCO ALL'ITALIANA NON È DA BUTTARE" - "Bisogna cambiare, è giusto, ma perché non mantenere quello in cui siamo stati bravi per tantissimi anni? - chiede Gattuso - Del resto, abbiamo quattro stelle sul petto. Oggi tanti allenatori usciti da Coverciano stanno facendo ottime cose, quindi non è tutto da buttare ciò che da 50 anni a questa parte si è proposto. Del resto Mourinho e Simeone che calcio propongono?".

 

"ALLENARE È PIÙ DIFFICILE CHE GIOCARE" - Per quanto riguarda i tanti ex calciatori, tra cui c'è anche lo stesso Gattuso, che hanno intrapreso la carriera da allenatori, Ringhio ammette: "Per fare questo mestiere non basta essere stato un grandissimo giocatore - ha aggiunto l'ex centrocampista rossonero - Bisogna capire chi hai di fronte, esprimersi nel modo giusto ed essere coerenti. Secondo me è molto più facile giocare a calcio che fare l'allenatore".

 

Caro Ringhio, solo per la frase ''Guardiola ha creato mostri...'', sei un degno sostenitore della seguente citazione (ma veramente un degno sostenitore):

 

“One must shed the bad taste of wanting to agree with many” ~ Friedrich Nietzsche. 

 

Nel 2020, Gattuso ha messo in pratica questa sua visione. Il Napoli e'diventata una squadra che arriva in porta in pochi secondi, senza disdegnare anche la palla lunga. Alcuni dati:

 

(Immagine presa dal profilo twitter ''Calcio Datato'').

 

Più alta percentuale di lanci lunghi dall' Ottobre 2019, più bassa media di passaggi per possesso dal Dicembre 2019, più alto numero di tiri in porta dal Marzo 2018. 

 

 

Gattuso si dimostra di essere un'allenatore che studia, elabora ed applica in modo efficace una varieta di idee. Questa sua multi-dimensionalita si vede chiaramente dall'azione del primo tiro di Lozano nella vittoria 4-1 contro l'Atalanta, minuto 0:15 del video seguente:

 

 

Osservate bene questa azione, perche non e'affatto casuale. In fase di costruzione, il portiere prende una pausa, attirando gli avversari a prendere i propri riferimenti nel loro pressing ultra-offensivo, lasciando cosi spazi indietro. Il fatto che questa azione sia studiata, si vede dal movement-trigger, che fa scattare il movimento di Politano sul lancio del portiere (interessante anche la posizione di partenza, per poter sfruttare anche una eventuale superiorita dinamica, non solo posizionale). Dopo che Politano viene lanciato, Gattuso sa che un difensore dell'Atalanta rimane libero per coprire la profondita, il che significa che ci sara spazio tra le linee, spazio da dove effetua il tiro Lozano, con Osimhen e Mertens a  manipolare le marcature a uomo. Una azione da manuale per come vengono manipolati struttura e riferimenti difensivi dell'avversario dalla fase di costruzione (dettaglio importantissimo).

 

Questa azione fa di Gattuso un'allenatore moderno. Perche? Perche percepisce la fase di costruzione in modo multi-dimensionale, ed e'capace di ricercare una varieta di soluzioni in base all'avversario. A differenza di Sarri, che percepiva la fase di costruzione in modo singolare e monotematico, ed infatti, Sarri era uno che andava in conferenza e si specchiava sul dato che la Juve era la prima squadra in Serie A per passaggi corti riusciti in fase di costruzione, dato che non ha nessuna rilevanza pratica. Ma il calcio raccontato descriveva come moderno ed innovativo Sarri con il suo pensiero calcistico singolare e monotematico e Gattuso come catenacciaro.

 

Ma arriviamo al succo del discorso, la sindrome del ''auto-scopo''. Questa e'la sindrome della quale soffre il concetto di ''ironia'' come descritto da David Foster Wallace:

 

''Irony and cynicism were just what the U.S. hypocrisy of the fifties and sixties called for. That’s what made the early postmodernists great artists. The great thing about irony is that it splits things apart, gets up above them so we can see the flaws and hypocrisies and duplicates. The virtuous always triumph? Ward Cleaver is the prototypical fifties father? “Sure.” Sarcasm, parody, absurdism and irony are great ways to strip off stuff’s mask and show the unpleasant reality behind it. The problem is that once the rules of art are debunked, and once the unpleasant realities the irony diagnoses are revealed and diagnosed, “then” what do we do? Irony’s useful for debunking illusions, but most of the illusion-debunking in the U.S. has now been done and redone. Once everybody knows that equality of opportunity is bunk and Mike Brady’s bunk and Just Say No is bunk, now what do we do? All we seem to want to do is keep ridiculing the stuff. Postmodern irony and cynicism’s become an end in itself, a measure of hip sophistication and literary savvy. Few artists dare to try to talk about ways of working toward redeeming what’s wrong, because they’ll look sentimental and naive to all the weary ironists. Irony’s gone from liberating to enslaving. There’s some great essay somewhere that has a line about irony being the song of the prisoner who’s come to love his cage.

 

Wallace descrive la trasformazione dell'ironia in autoscopo (''become an end in itself...'', come dice testualmente), nel senso che gli artisti non la utilizzano piu come arma di diagnosi della realta, ma come auto-scopo, cioe ''essere ironici solo per il bene di essere ironici''.

 

Il pensiero calcistico di molti allenatori contemporanei soffre da questa stessa sindrome. Gli allenatori non sono moderni/iinnovativi, nel senso di ricercare nuove soluzioni grazie a conoscenze contemporanee da vari settori (come per esempio neuroscienze, performance etc.) , ma si prova ad ''essere moderni/innovativi solo per il bene di essere moderni/innovativi''. Ma quante volte avete letto i termini ''moderno'', ''innovativo'' nei vari siti, blog, articoli etc.? Ormai ho smesso di contare. Ma veramente si crede che l'innovazione viene acquisita con qualsiasi micro-configurazione applicata? Ormai questi termini vengono abusati dal calcio raccontato in modo vergognoso.

 

Ed e'propria questa la mia piu grande preoccupazione, che Pirlo e staff, siccome ''giovani'' allenatori alla loro prima grande opportunita di ''dimostrare'', sentono addosso la necessita di ''stupire'', applicando ''per forza'' idee (presunte) innovative. Non nasce cosi la vera innovazione.

 

Caro Andrea, stai lontano dalla sindrome del ''auto-scopo'', e limitati a fare l'allenatore di una grande squadra, non il guru di un presunto ''calcio moderno''. I guru esistono solo nel calcio raccontato.

 

Attenzione Psycholl perché anche questo che dici tu rischia di essere un "mito".

 

Al di là del caso Barcellona di Guardiola, il cui modello è stato "totalizzante" (solo quel gioco, solo quel rapporto stimolo-risposta, che qualcuno definirebbe Apprendimento zero), gli allenatori-staff oggi propongono modelli ibridi, in cui esiste un ingrediente principale in una proposta integrata.

 

Il Bayern di Guardiola è stato un insieme di cose, il Liverpool di Klopp è squadra da gegenpressing ma anche da fraseggio. Da occupazione della metà campo altrui ma anche da posizionamento arretrato prolungato nella propria.

 

Allegri parlava giustamente di diverse fasi della partita. Solo il Barcellona di Guardiola si è  potuto permettere di ignorare questo concetto.

 

La differenza di concezione tra allenatore e allenatore non la fa la proposta generale astratta (oggi si somigliano un po' tutte)  ma l'ingrediente principale.

 

Da cui deriva anche l'immagine del calcio. Difensivista e speculativa quella di Allegri, offensivista e propositiva quella di Guardiola eccetera.

 

Questo fa la differenza  (oltre agli aspetti tattici specifici e ovviamente i giocatori,  la preparazione atletica, gli staff tecnici e medici).

 

Ma tutti cercano di fare un po' tutto, e proprio per questo il concetto di "allenatore-staff" prende e prenderà sempre più il sopravvento  su quello di allenatore.

 

 

 

 

 

 

Modificato da joyce
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La mia piu grande preoccupazione per quanto riguarda Pirlo non riguarda il gioco, ne la tattica, nemmeno il modulo etc., ma nasce dal dubbio che il pensiero calcistico di Andrea soffra dalla sindrome del ''auto-scopo'', sindrome che tralatro viene riscontrata in molti aspetti della societa moderna.
 
Mi spiego, introducendo nel discorso, un confronto con un'altro neo-allenatore, Gattuso.
 
Nel 2016 Gattuso faceva le seguenti dichiarazioni:
 
"Barcellona e Guardiola hanno creato dei mostri nelle società e tra gli allenatori - ha dichiarato il tecnico del Pisa - Il calcio italiano ultimamente si è un po' snaturato ed è andato a copiare gli altri, perdendo parte della sua cultura difensiva, legata alle marcature e alla bravura del portiere".
 
"GIOCO ALL'ITALIANA NON È DA BUTTARE" - "Bisogna cambiare, è giusto, ma perché non mantenere quello in cui siamo stati bravi per tantissimi anni? - chiede Gattuso - Del resto, abbiamo quattro stelle sul petto. Oggi tanti allenatori usciti da Coverciano stanno facendo ottime cose, quindi non è tutto da buttare ciò che da 50 anni a questa parte si è proposto. Del resto Mourinho e Simeone che calcio propongono?".
 
"ALLENARE È PIÙ DIFFICILE CHE GIOCARE" - Per quanto riguarda i tanti ex calciatori, tra cui c'è anche lo stesso Gattuso, che hanno intrapreso la carriera da allenatori, Ringhio ammette: "Per fare questo mestiere non basta essere stato un grandissimo giocatore - ha aggiunto l'ex centrocampista rossonero - Bisogna capire chi hai di fronte, esprimersi nel modo giusto ed essere coerenti. Secondo me è molto più facile giocare a calcio che fare l'allenatore".
 
Caro Ringhio, solo per la frase ''Guardiola ha creato mostri...'', sei un degno sostenitore della seguente citazione (ma veramente un degno sostenitore):
 
“One must shed the bad taste of wanting to agree with many” ~ Friedrich Nietzsche. 
 
Nel 2020, Gattuso ha messo in pratica questa sua visione. Il Napoli e'diventata una squadra che arriva in porta in pochi secondi, senza disdegnare anche la palla lunga. Alcuni dati:
 
Ekmmw3oW0AAuJwL?format=jpg&name=large
(Immagine presa dal profilo twitter ''Calcio Datato'').
 
Più alta percentuale di lanci lunghi dall' Ottobre 2019, più bassa media di passaggi per possesso dal Dicembre 2019, più alto numero di tiri in porta dal Marzo 2018. 
 
 
Gattuso si dimostra di essere un'allenatore che studia, elabora ed applica in modo efficace una varieta di idee. Questa sua multi-dimensionalita si vede chiaramente dall'azione del primo tiro di Lozano nella vittoria 4-1 contro l'Atalanta, minuto 0:15 del video seguente:
 
 
 
Osservate bene questa azione, perche non e'affatto casuale. In fase di costruzione, il portiere prende una pausa, attirando gli avversari a prendere i propri riferimenti nel loro pressing ultra-offensivo, lasciando cosi spazi indietro. Il fatto che questa azione sia studiata, si vede dal movement-trigger, che fa scattare il movimento di Politano sul lancio del portiere (interessante anche la posizione di partenza, per poter sfruttare anche una eventuale superiorita dinamica, non solo posizionale). Dopo che Politano viene lanciato, Gattuso sa che un difensore dell'Atalanta rimane libero per coprire la profondita, il che significa che ci sara spazio tra le linee, spazio da dove effetua il tiro Lozano, con Osimhen e Mertens a  manipolare le marcature a uomo. Una azione da manuale per come vengono manipolati struttura e riferimenti difensivi dell'avversario dalla fase di costruzione (dettaglio importantissimo).
 
Questa azione fa di Gattuso un'allenatore moderno. Perche? Perche percepisce la fase di costruzione in modo multi-dimensionale, ed e'capace di ricercare una varieta di soluzioni in base all'avversario. A differenza di Sarri, che percepiva la fase di costruzione in modo singolare e monotematico, ed infatti, Sarri era uno che andava in conferenza e si specchiava sul dato che la Juve era la prima squadra in Serie A per passaggi corti riusciti in fase di costruzione, dato che non ha nessuna rilevanza pratica. Ma il calcio raccontato descriveva come moderno ed innovativo Sarri con il suo pensiero calcistico singolare e monotematico e Gattuso come catenacciaro.
 
Ma arriviamo al succo del discorso, la sindrome del ''auto-scopo''. Questa e'la sindrome della quale soffre il concetto di ''ironia'' come descritto da David Foster Wallace:
 
''Irony and cynicism were just what the U.S. hypocrisy of the fifties and sixties called for. That’s what made the early postmodernists great artists. The great thing about irony is that it splits things apart, gets up above them so we can see the flaws and hypocrisies and duplicates. The virtuous always triumph? Ward Cleaver is the prototypical fifties father? “Sure.” Sarcasm, parody, absurdism and irony are great ways to strip off stuff’s mask and show the unpleasant reality behind it. The problem is that once the rules of art are debunked, and once the unpleasant realities the irony diagnoses are revealed and diagnosed, “then” what do we do? Irony’s useful for debunking illusions, but most of the illusion-debunking in the U.S. has now been done and redone. Once everybody knows that equality of opportunity is bunk and Mike Brady’s bunk and Just Say No is bunk, now what do we do? All we seem to want to do is keep ridiculing the stuff. Postmodern irony and cynicism’s become an end in itself, a measure of hip sophistication and literary savvy. Few artists dare to try to talk about ways of working toward redeeming what’s wrong, because they’ll look sentimental and naive to all the weary ironists. Irony’s gone from liberating to enslaving. There’s some great essay somewhere that has a line about irony being the song of the prisoner who’s come to love his cage.
 
Wallace descrive la trasformazione dell'ironia in autoscopo (''become an end in itself...'', come dice testualmente), nel senso che gli artisti non la utilizzano piu come arma di diagnosi della realta, ma come auto-scopo, cioe ''essere ironici solo per il bene di essere ironici''.
 
Il pensiero calcistico di molti allenatori contemporanei soffre da questa stessa sindrome. Gli allenatori non sono moderni/iinnovativi, nel senso di ricercare nuove soluzioni grazie a conoscenze contemporanee da vari settori (come per esempio neuroscienze, performance etc.) , ma si prova ad ''essere moderni/innovativi solo per il bene di essere moderni/innovativi''. Ma quante volte avete letto i termini ''moderno'', ''innovativo'' nei vari siti, blog, articoli etc.? Ormai ho smesso di contare. Ma veramente si crede che l'innovazione viene acquisita con qualsiasi micro-configurazione applicata? Ormai questi termini vengono abusati dal calcio raccontato in modo vergognoso.
 
Ed e'propria questa la mia piu grande preoccupazione, che Pirlo e staff, siccome ''giovani'' allenatori alla loro prima grande opportunita di ''dimostrare'', sentono addosso la necessita di ''stupire'', applicando ''per forza'' idee (presunte) innovative. Non nasce cosi la vera innovazione.
 
Caro Andrea, stai lontano dalla sindrome del ''auto-scopo'', e limitati a fare l'allenatore di una grande squadra, non il guru di un presunto ''calcio moderno''. I guru esistono solo nel calcio raccontato.


Talmente naturale che sembra impossibile rimarcarlo.
Però il mondo è vario e quindi continueremo a parlare di moderno etc etc .
Hai dimenticato .....gioco europeo ....
Grave mancanza......

Inviato dal campanile di pellicce utilizzando piccioni

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non mi ricordo dove avevo letto che Allegri era stato richiamato (prima di Pirlo) ma aveva chiesto troppo.
 
:261:
Secondo me max ci tornerebbe anche gratis ma non con paratici e Nedved che lo hanno voluto fuori dalla società.

Comunque ripeto diamo a Pirlo almeno 10 partite e dopo ci ragionaniamo su

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3 minuti fa, KarlFiabeschi ha scritto:

Comunque ripeto diamo a Pirlo almeno 10 partite e dopo ci ragionaniamo su

 

temo che bisognerà dargliene molte più di 10 per fargli fare il rodaggio

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1029 messaggi
 
temo che bisognerà dargliene molte più di 10 per fargli fare il rodaggio
Almeno con 10 sappiamo dove vuole andare a parare, ho visto la squadra come pollaio ma non sono scettico, anzi, ha dimostrato di avere le palle e solo chi ha coraggio alla fine vince, vedremo

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3 partite in serie A, allena da due mesi

Per Andrea siamo la Juve ma pure l'albinoleffe,  l'inizio di un percorso.

 

 

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