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[ UEFA Champions League ] Juventus F.C. - F.C. Barcelona 0-2

I sondaggi di tifosibianconeri.com  

182 voti

  1. 1. Chi è stato per voi il migliore in campo?

    • W. SZCZĘSNY
      13
    • J. CUADRADO
      7
    • L. BONUCCI
      3
    • M. DEMIRAL
      0
    • DANILO
      26
    • F. CHIESA
      0
    • R. BENTANCUR
      2
    • A. RABIOT
      1
    • D. KULUSEVSKI
      0
    • P. DYBALA
      0
    • Á. MORATA
      103
    • W. McKENNIE
      1
    • F. BERNARDESCHI
      22
    • ARTHUR
      3


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16000 messaggi
44 minuti fa, RedRay68 ha scritto:

Vorrei far notare una cosa che nessuno ha detto (credo): non vi ha fatto inca**are quel F****O di Pjanic che con noi negli ultimi 2 anni non si è mai degnato di fare una partita con la reattività e (qualche) verticalizzazione come ieri sera?

E non ditemi che dipende solo dall'ambiente e dall'allenatore: se ci stai con la testa entri in campo come ieri sera e non come un'ameba quando eri con noi!

 

Forse al barcellona deve guadagnarsi il posto, da noi l'aveva quasi sicuro, e quando ha iniziato a perderlo si era già mentalmente predisposto a cambiare squadra e gliene fregava poco.

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8904 messaggi
3 ore fa, zlataniere ha scritto:

La Juventus è troppo lontana dal Barcellona

La squadra di Koeman ha vinto dominando.

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Per l’ennesima volta, al termine della partita persa malamente e meritatamente contro il Barcellona, Andrea Pirlo ha dichiarato che la Juventus è una squadra in costruzione. Difficile dargli torto. Sia perché in effetti l’arrivo di Pirlo, che sembra avere stravolto l’esperienza tattica di Sarri, e il constestuale innesto di parecchi giocatori, avrebbero meritato un periodo di rodaggio precedente all’inizio della stagione maggiore di quello che i calendari stravolti dalla pandemia hanno concesso ai bianconeri. Sia perché effettivamente la partita con il Barcellona ha mostrato una squadra confusa, imprecisa e ancora lontana dal mostrare un’identità vagamente solida.

 

 

La squadra di Koeman era giunta a Torino reduce dalla sconfitta in casa nel Clásico contro il Real Madrid, preceduta da quella nella giornata precedente contro il Getafe, che relegava il Barcellona al dodicesimo posto in Liga con soli 7 punti in 5 partite. Le assenze di Piqué, squalificato, e Coutinho, infortunato, non miglioravano certo lo scenario di partenza del Barcellona. Tuttavia i blaugrana hanno dominato la partita, specie nel secondo tempo, e messo in grossa crisi la Juventus, che non è riuscita mai a mettere in difficoltà il palleggio del Barça e a mettere in affanno la difesa di Koeman.

 

La riconquista del pallone

Tra i bianconeri non ha funzionato quasi nulla. Nella conferenza stampa post-partita Andrea Pirlo ha in particolare evidenziato la necessità di migliorare la fase di riconquista del pallone.

 

L’inizio della partita ha visto 3 occasioni da gol nei primi 2 minuti di gioco per il Barcellona, nate da un errore di Demiral che, in fase di costruzione bassa contro il pressing blaugrana, ha sbagliato un passaggio e ha servito Messi al centro dell’area di rigore bianconera. Scampato il pericolo, la Juventus ha trovato la maniera di rendere difficoltosa l’impostazione bassa del Barcellona, sporcando parecchie uscite con il pressing e sfiorando il recupero del pallone al centro dell’area avversaria con Kulusevski su un passaggio rischioso di Pjanic. Nelle fasi iniziali del match il 4-4-2 con cui la Juve gioca la fase di non possesso si accoppiava naturalmente con 4-2-3-1 di Koeman: Dybala e Morata pressavano i due centrali avversari, sulla palla verso i terzini uscivano gli esterni, e i due interni Pjanic e De Jong potevano essere aggrediti facilmente da Rabiot e Bentancur.

 

A

Contro una linea arretrata a 4, il pressing della Juventus è efficace e agevolato dalla sovrapposizione delle due disposizioni in campo.

 

È bastato che il Barcellona ruotasse la sua linea difensiva in fase di costruzione bassa, stringendo Sergi Roberto e alzando Jordi Alba, disegnando così una linea arretrata a tre in impostazione, per fare saltare tutti i meccanismi del pressing juventino, che ha perso ogni efficacia fino al termine della partita. Significativo è il fatto che il gol di Dembélé sia nato proprio nella prima azione in cui la squadra di Koeman si è disposta con tre uomini sull’ultima linea per sfuggire alla pressione bianconera, venendo fuori sul lato sinistro, per poi trovare, grazie al cambio di gioco di Messi, l’attaccante francese in isolamento contro Danilo dall’altra parte. Il lato sinistro è stato, per tutta la partita, quello preferito dal Barca per risalire il campo manovrando, grazie alle capacità di palleggio di Jordi Alba e all’impressionante partita del diciasettenne Pedri, capace di gestire in maniera cattedratica i tempi di gioco del Barcellona grazie alla sua tecnica sopraffina e alla sua comprensione del gioco.

B.png

 

C.png

 

 
 
 

Lenglet può avanzare palla al piede capitalizzando la superiorità numerica della linea arretrata del Barcellona contro Dybala e Morata. La palla giunge agevolmente a Jordi Alba e il movimento di Messi in zona palla crea un’altra zona di superiorità numerica per il Barcellona che, dopo avere palleggiato, trova Dembélé sul lato debole.

 

Come contro il Crotone e il Verona, il 4-4-2 della Juventus non è stato in grado di pressare efficacemente una linea di costruzione a tre. Le difficoltà in fase di pressing hanno così permesso al possesso palla del Barcellona di consolidarsi nella metà campo bianconera e costretto i bianconeri a lunghissime fasi di difesa posizionale contro l’insistito palleggio avversario. L’intensità del pressing non è stata quella necessaria a gestire efficacemente le scalate necessarie per adattare il 4-4-2 difensivo di partenza alla disposizione adottata dagli avversari, e la precisione nel posizionamento e negli angoli di pressione non è stata sufficiente a impedire che il Barcellona potesse risalire il campo palleggiando. Costretta quindi ad affrontare lunghe fasi di possesso avversario, la Juventus ha mostrato difficoltà anche nella difesa posizionale, in particolare nel riuscire, in mezzo al campo, a mettere pressione intensa e di qualità agli avversari in possesso di palla.

 

Il Barcellona è pertanto riuscito a tenere il pallone tra i piedi per più del 60% del tempo e, nel secondo tempo, a palleggiare fin dentro l’area di rigore di Szczesny. Solo una sorprendente idiosincrasia verso il tiro in porta e la ricerca quasi caricaturale del passaggio verso il giocatore meglio posizionato per battere a rete hanno impedito al Barcellona di capitalizzare ancora di più il netto predominio sviluppatosi lungo la partita. Le difficoltà in fase di non possesso della Juventus sono testimoniate in maniera indiretta anche dalla prima sostituzione effettuata da Pirlo, che ha sostituito Kulusevski con McKennie per mettere dentro al campo un giocatore in grado di aumentare l’impatto fisico sugli avversari in un momento in cui il Barcellona sembrava potere tenere il pallone praticamente all’infinito.

 

Il calcio complesso di Pirlo

La fase di riconquista del pallone non è però stato l’unico aspetto del gioco di Pirlo a essere ancora in fase embrionale. Come è ormai chiaro, Pirlo cerca una transizione fluida dal 4-4-2 adottato in fase di non possesso palla verso un 3-2-5 di possesso i cui cardini sono la linea di costruzione a 3 e l’occupazione offensiva dei cinque corridoi verticali. La rotazione più ovvia contro il Barcellona ha previsto l’avanzata di Cuadrado sulla destra, con la conseguente occupazione del canale intermedio da parte di Kulusevski. Partendo da questa disposizione base, i giocatori offensivi sono stati liberi di muoversi lungo il fronte offensivo, avendo cura però di occupare tutta l’ampiezza del campo, fatta eccezione per Chiesa, che ha sempre adottato una posizione piuttosto aperta e profonda sulla fascia sinistra, finalizzata a sfruttare l’ex viola in isolamento sul lato debole, dopo avere palleggiato in costruzione prevalentemente sul lato destro del campo (il 45% del gioco bianconeri si è sviluppato dal lato destro del campo e solo il 27% sul lato sinistro).

 

Adottando questa disposizione, il momento chiave dello sviluppo del gioco è il passaggio dal momento di costruzione a quello più avanzato, che coinvolge i giocatori offensivi, preferibilmente quelli che occupano la posizione interna. La bontà di questa transizione dipende dalla qualità della preparazione in fase di costruzione bassa e dalla capacità dei giocatori avanzati di trovare spazi per una ricezione quanto più agevole possibile. Oltre che, come per ogni momento di gioco, dalla qualità dell’esecuzione.

 

Contro il Barcellona, specie nel primo tempo, la Juventus è riuscita a creare buone trame offensive, riuscendo a gestire con qualità il palleggio basso, liberando buone ricezioni tra le linee, attaccando direttamente la profondità o raggiungendo Chiesa isolato sul lato debole. Tuttavia non sempre il meccanismo immaginato dall’allenatore juventino ha funzionato a dovere. Contro un Barcellona che ha rinunciato a pressare con continuità la costruzione bassa per regalare compattezza al suo 4-4-2 difensivo, i bianconeri hanno troppo spesso forzato soluzioni complicate tra le linee, non supportate da una precedente fase di preparazione e smarcamento che rendessero più agevole e sicura la giocata. Specie contro difese schierate, e con tanti uomini sopra la linea del pallone, rimane fondamentale una paziente circolazione del pallone e la qualità delle scelte di passaggio. E troppo spesso la Juventus, pur senza aver creato precedentemente gli spazi sufficienti a questo palleggio, ha invece cercato complessi passaggi verticali tra le maglie della difesa del Barcellona, che aveva gioco facile nell’intercettarli. 

 

In quest’ottica rimane fondamentale la disposizione assunta dai giocatori offensivi che devono distribuirsi orizzontalmente su tutta l’ampiezza del campo, occupandolo ad altezze diverse per disordinare le linee difensive avversarie. Come detto, la rotazione del 4-4-2 difensivo della Juve era innescata dall’avanzata laterale di Cuadrado e il contemporaneo taglio verso l’interno di Kulusevski. La successiva libertà posizionale non è però sempre stata sfruttata a dovere dai giocatori bianconeri. In particolare Dybala e Kulusevski hanno spesso occupato la stessa porzione del terreno di gioco sul centro-destra, la loro zona di campo preferita. Come detto anche da Pirlo al termine della partita, i due hanno troppo spesso assunto una posizione simile cercando di ricevere lo stesso tipo di passaggio.

 

D

Demiral conduce palla e allarga su Cuadrado che occupa l’ampiezza. Dybala e Kulusevski si avvicinano entrambi al portatore di palla nella medesima zona di campo: stesso movimento e stesso spazio occupato.

 

La possibilità della disposizione della Juventus di ruotare e di muoversi liberamente per il campo rispettando i principi di scaglionamento richiesti dallo staff tecnico si è scontrata a volte con l’istinto dei singoli calciatori a occupare alcune zone del terreno di gioco. Nessuno dei trequartisti juventini, Dybala e Kulusevski, ama ad esempio la zona sinistra del campo e l’affollamento sulla zona di centro-destra, sebbene funzionale all’isolamento di Chiesa sul lato debole, è stato troppo spesso eccessivo per la ridondanza dei movimenti dei calciatori. Rispetto alle precedenti esibizioni dei bianconeri, si è avvertita l’assenza di Aaron Ramsey, capace di leggere la disposizione dei compagni e occupare quasi indifferentemente ogni posizione sul fronte offensivo, equilibrando lo schieramento della squadra.

 

Più in generale, la prestazione della squadra ha sofferto, oltre che di una non eccelsa scelta dei passaggi, dei movimenti e dello scaglionamento in campo, anche di una qualità insufficiente delle esecuzioni. Kulusevski ha troppo frequentemente sbagliato il primo controllo e la conduzione successiva alla ricezione tra le linee. Federico Chiesa, una delle armi prescelte da Pirlo per far male alla difesa del Barca sfruttando il duello individuale contro Sergi Roberto, è riuscito a portare a termine con successo solo 2 dei 7 dribbling tentati, una percentuale del tutto insufficiente per un giocatore che punta quasi tutto sulle iniziative personali. La partita di Dybala, dopo i 90 minuti giocati con il Verona al rientro dall’infortunio, è stata davvero poco brillante. In un’ottica più ampia, alcuni dei giocatori bianconeri, Kulusevski, Chiesa, lo stesso Morata, abituati a esprimere il meglio delle loro qualità tecniche in spazi ampi, dovranno migliorare il loro gioco negli spazi più angusti in cui le difese schierate e lo stesso sistema di gioco pensato da Pirlo li costringeranno a giocare nel prossimo futuro.

 

L’importanza della lettura della partita

La qualità della prestazione bianconera si è degradata con il passare del tempo e l’avanzare della fatica. L’assenza di molti titolari e la scarsa possibilità di concedere riposo ai giocatori impegnati ogni tre giorni è una parziale attenuante, invocata anche da Pirlo nel post-partita, al vistoso calo della prestazione nel secondo tempo. Ma non spiega certo da sola il dominio del Barcellona. La lettura complessiva della partita nelle fasi di difficoltà non è parsa sempre lucida e capace di rispondere alle esigenze tattiche del match. Costretta a inseguire il palleggio del Barcellona per momenti della partita troppo lunghi, la Juventus avrebbe avuto bisogno, dopo avere faticosamente riconquistato il possesso, di gestire con pazienza il pallone per regalarsi fasi di possesso sicure che togliessero la palla dai piedi degli avversari e che le permettessero di riorganizzare il proprio attacco per abbassare il Barcellona e spostare il baricentro più in alto. Invece, proprio nei momenti di maggiore difficoltà nella riconquista del pallone, la Juventus ha più volte forzato la ricerca della ripartenza veloce, perdendo precocemente il possesso e regalando un’ulteriore fase di possesso avanzato agli uomini di Koeman. Un errore nell’interpretazione del match e un segnale che l’identità tattica della squadra è ancora acerba e l’acquisizione profonda dei principi di gioco ancora insufficiente a condurre a una gestione matura della partita.

 

La partita con il Barcellona, oltre alla sua importanza per la classifica del girone di Champions League, era un test per verificare lo stato di avanzamento dei lavori della Juventus. Il test ha confermato come la squadra di Pirlo sia ancora in uno stato piuttosto acerbo del suo sviluppo. L’assenza di tanti giocatori e il poco tempo a disposizione per la preparazione e gli allenamenti costituiscono degli ostacoli oggettivi per una squadra che ha profondamente cambiato il proprio credo tattico e buona parte della rosa.

 

La Juventus ha mostrato difficoltà in ogni fase del gioco. Dalla riconquista del pallone alla gestione delle troppo lunghe fasi di difesa posizionale. Dallo scaglionamento in campo alla lettura delle giocate da eseguire. Dalle singole giocate tecniche alla gestione complessiva della gara, specie nei momenti di difficoltà. Non è certo tutto da buttare e il progetto tattico appare ambizioso e a tratti mostra le sue potenzialità. La strada da fare è però ancora tanta e comprende anche un grosso lavoro per trovare il giusto punto di contatto tra le caratteristiche dei giocatori, le loro abitudini e il sistema di gioco adottato e per trovare la giusta chimica tra le qualità tecniche dei giocatori offensivi a disposizione.

 

Il Barcellona di Koeman, giunto a Torino dopo un difficile inizio di stagione, è invece riuscito, almeno per una sera, a superare i propri problemi in transizione difensiva grazie alla qualità del proprio possesso palla e ha ridotto gli spazi tra i reparti in fase di non possesso puntando sulla compattezza invece che sulla ricerca di una riconquista aggressiva del pallone – una scelta forse confermata anche dalla rinuncia iniziale ad Ansu Fati. Nonostante ciò, contro la Juventus, la qualità del palleggio blaugrana è stata più che sufficiente a dominare una partita che potrebbe essere stata già decisiva per l’assegnazione del primo posto nel girone.

Bellissimo articolo, grazie.

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35 minuti fa, juventino68 ha scritto:

Secondo me un centrocampo a 3 scegliendo tre tra Betancour, Arthur, Ramsey e Rabiot non è schifoso come stiamo cercando di farlo apparire, io senza paura degli insulti del forum lo preferisco mille volte a Matuidi, Pjanic, Khedira.

 

Stiamo secondo me sottovalutando questa squadra, il vero problema è che abbiamo dei giocatori che non ti permettono di fare certe cose ...

 

Tanto per capirci un 4-3-3 con Kulu-Morata-Chiesa in avanti se rodato non è così male (acerbo ma in prospettiva pensiamo ad un giovane attaccante forte da alternare a Morata sarebbe tanta roba) ma dove metto Ronaldo e Dybala in un 433 ? un tridente Ronaldo Morata Dybala non è sostenibile, gli altri moduli intelligenti in cui inserisco Dybala Morata e Ronaldo diventano inadatti a Chiesa e Kulu ...

 

Insomma ottimi giocatori ma assemblati non benissimo.

 

Per quest'anno può andare bene così ma l'importante è capire dove vogliamo andare in futuro ? Quali sono i pilastri ? Come ci costruisco intorno ?

 

Io la penso così:

 

1) Il futuro è senza Ronaldo, non vado a costruire su di lui, certo ora ce l'ho per fortuna e lo sfrutto ma sto pensando a domani e dopodomani

2) Dybala è un fuoriclasse, mi levo dalla mente le ultime immagini che mi condizionano ... Dybala è quello che vicino alla porta fa cose meravigliose ... è quello che se sta bene può inventare, quindi lo terrei a tutti i costi, ma dove lo metto ? Che Modulo costruisco attorno a Dybala se ho preso anche Chiesa e Kulu ? Io non riesco a capirlo ... 

Non si puo giocare in 13, qualcuno starà fuori...abbiamo circa 60 partite stagionali, ci sarà spazio per tutti. Ora recuperiamo le assenze e vediamo.

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Abbiamo il centrocampo più scarso degli ultimi 10 anni, invece di scucire 60 cucuzze per chiesa e pagare ingaggi esorbitanti per Rabiot e compagnia bella, prendevi milinkovic Savic per 100 milioni e davi una sistemata a questo centrocampo, pochi ma buoni e non rattoppi

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Io invece ho visto cose buone. Barca superiore ok. Ma non pensate così tanto. Io ho visto un dybala ancora fuori condizione. Senza contare le assenze di Ronaldo e de light. Chiesa ieri sera ha toppato. Se penso che avevamo un certo coman qualche anno fa mi sale la rabbia. La Juve come rosa generale è inferiore al Barcellona, sicuramente nei ricambi. Però al completo siamo lì. Secondo me Pirlo deve capire a chi dare la regia a centrocampo. Speriamo che arthur non sia il nuovo Diego.

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Il Barcellona maramaldeggia, la Juve è ancora piccola

Il Barcellona sfotte la Juve: «Felici che abbiate visto il GOAT»

 

 

 

....... Che sarebbe andata male, ma forse nemmeno male come poteva, lo capiamo quando in 8 minuti prima Demiral serve un pallone in area a Messi, poi Griezmann stampa il pallone sul palo e infine Jordi Alba la mette fuori da buona posizione: sarà una serataccia.

 

Il Barcellona maramaldeggia, si vede che i suoi giocatori sono più abituati dei nostri a queste partite: Kulusevski non sa bene dove stare, Chiesa è laggiù, rispetta le consegne, ma non riceve palle giocabili; l’unico asse che funziona a meraviglia è quello Cuadrado-Morata, anche oggi capace di portare 3 gol, ma tutti e tre in fuorigioco (non pare possibile, ma tant’è).

 

L’1-0 regge fin quasi alla fine, e la Juve pareggia tre volte, come abbiamo detto, però non dà mai la sensazione di sicurezza, di potersi imporre: Dybala è in ritardo di condizione, ha un ghigno triste stampato sul volto, sembra di vederlo nei suoi momenti di involuzione e la leggerezza di quella doppietta è un lontano ricordo; i centrocampisti non impongono mai il loro gioco, Morata arretra, cerca di portare su la squadra, si invola provandole tutte.

 

Loro invece sono tranquilli, sanno bene cosa fare, l’asse De Jong-Pjanic-Messi funziona e fanno effettivamente paura, pur perdendosi poi, fortunatamente, in troppi preziosismi in area.

 

Il fallo inutile di Demiral, non nuovo a pazzie di questo genere, e il goffo rigore concesso da Bernardeschi sono una specie di suggello a questa serata storta. Pirlo sa, è consapevole, e dovrà lavorare molto: “giocare a calcio non è una cosa che ti deve portare dentro tristezza”, dice riferito a Bernardeschi; noi tifosi forse ce lo aspettavamo, o forse ci aspettavamo una partita più generosa, spregiudicata, e anche spensierata: ci aspettavamo più qualità, al cospetto di quella dei blaugrana, invece eravamo piccoli piccoli.

 

La sfortuna è tanta, è vero, le assenze molte, ma se questa doveva essere una prova del grado di maturità di questa squadra, allora ci ha detto che la strada è ancora lunga: Bonucci nel post partita fa un appello a ritrovare la forza del gruppo ad unirsi e ripartire. Infatti non c’è tregua: si va a La Spezia e poi in Ungheria per una gara di quelle che già ci danno quell’ansia da partita da non sbagliare. .......

 

Continua -> https://www.juventibus.com/barca-juve-piccola/

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1 ora fa, MeoPatacca ha scritto:

Abbiamo il centrocampo più scarso degli ultimi 10 anni, invece di scucire 60 cucuzze per chiesa e pagare ingaggi esorbitanti per Rabiot e compagnia bella, prendevi milinkovic Savic per 100 milioni e davi una sistemata a questo centrocampo, pochi ma buoni e non rattoppi

 

Non sono d'accordo... non scambierei nessuno dei nostri con Khedira e Matuidi (preciso i nostri Khedira e Matuidi non quelli di 22 anni ...)

 

Dimenticavo Khedira è ancora nostro caz ... allora sì è un po' più scarso :-) Ma se escludiamo lui abbiamo giocatori degnissimi

Modificato da juventino68

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beh ci sarebbe tantissimo da dire...provo a risponderti sinteticamente su tutto

8 ore fa, STELEO ha scritto:

Guarda di Allegri ci sono tante leggende, una tra queste è che le sue squadre non siano organizzate, criticato tantissimo quando diceva che nelle squadre contava una buona organizzazione difensiva e in avanti l'estro dei giocatori, salvo poi accorgersi che sia Sarri che Pirlo hanno detto le stesse cose ossia che dal centrocampo in avanti lasciavano liberi i giocatori di esprimersi come meglio credevano.

 

non ho mai detto che le squadre di allegri non siano organizzate e soprattutto non l'ho scritto nel post che hai citato.

ho sempre detto che trovo un errore l'estremizzazione della sua idea, ovvero di dare un organizzazione difensiva solo nella metà propria campo  e lasciare la manovra offensiva esclusivamente  all'estro dei singoli.

sono convinto che una eccessiva codifica dei movimenti offensivi sia alla lunga controproducente perchè gli avversari trovano le contromisure e tu limiti i giocatori di maggior talento e trovo che lasciare libero spazio all'estro dei singoli in fase offensiva sia meglio perchè rende più imprevedibile la manovra (e più divertente per i campioni).

 

 

alcuni motivi per cui non sono d'accordo

 

  1. ok all'azione offensiva lasciata ai singoli ma c'è il momento in cui la stanchezza arriva, la condizione non è buona e le giocate non ti escono o le pensi in ritardo....in quei momenti se non hai un minimo di automatismo non esci più, non crei più. Questo alla sua ultima juve è successo spesso;
  2. la sua fase difensiva si sviluppa esclusivamente nella nalle propria metà campo mediante un calcio dedito alla chiusura delle linee di passaggio. nessun tentativo di aggressione e pressing se non a ridosso della propria area. Questo non è stato un problema fin quando il mondo del calcio non ha iniziato a cambiare ritmo.

    poche squadre potevano crearci problemi tecnicamente (tra le poche bayern, real e barca che sono anche quelle contro cui il sistema non ha retto!) con un blocco di calciatori di quel valore a fare da muro (BBBC + licht/ asa/evra/sandro sulle fasce + vidal, pogba,marchisio e dopo khedira in mediana). 

    è una filosofia che ha dato i suoi frutti fin quando i ritmi delle inglesi o delle tedesche non sono diventati la norma e  quando anche le medio-piccole hanno iniziato a correre.

  3. la fase di uscita palla è lasciata all'interpretazione dei singoli (problematica che lo stesso allegri ha ribadito infinite volte in tutte le salse ogni qual volta si è sofferta l'uscita). questo è stato quello che, secondo me, ha fatto saltare il banco nell'ultima stagione di allegri (in realtà anche dalla fine del campionato precedente .quindi un anno e mezzo). quando le squadre anche piccole hanno iniziato a pressare alto, in contemporanea al calo fisico di khedira, pjanic, mandzukic, ecc. è venuto fuori il limite dell'idea di uscire affidando la circolazione palla alla scelta dei singoli. una volta aggrediti, come poco margine per pensare la giocata, l'uscita palla si è fatta dannatamente complicata perchè non c'era un automatismo che sia uno a cui quelli in campo si potessero aggrappare. io dico ok a lasciare l'azione d'attacco allla giocata del campione ma negli ultimi 30-35 metri (che poi è quello che dicono tutti gli allenatori, sarri e pirlo compresi)..ma fino a li il pallone ce lo devi portare con i rabiot, con i de sciglio, con i bentancur....quindi con poco estro e tanti schemi. 

 

8 ore fa, STELEO ha scritto:

La memoria corta è la tua che sei prevenuto io ricordo benissimo che nel girone di andata abbiamo fatto 53 punti, l'anno scorso quanti? E quest'anno dovessimo vincerle tutte ne faremmo 51, quindi non c'entrano nulla gli avversari ma la tua forza, l'anno scorso a esempio l'Inter l'abbiamo battuta 2 volte su 2, è con le piccole che abbiamo perso punti....come quest'anno.

la memoria mi funziona male ma mi funziona ancora e non puoi dire che sono prevenuto perchè non mi conosci e non sai come la penso. e se anche fossi prevenuto nel giudizio non sarebbe logica conseguenza dire che un giudizio preesistente influenzato la mia memoria perchè in tal caso sarebbe più una questione di onestà intellettuale e sinceramente penso di essere onesto sia a livello intellettuale che sociale.

Ricordo che abbiam fatto i punti ma ricordo anche chi eravamo quando li abbiam fatti e chi erano i nostri avversari. Il campionato degli ultimi due anni (lo scorso e questo) è più complesso perchè il livello di tutte le squadre si è uniformato, tendendo in generale verso l'alto. la juve di allegri ha avuto come avversario il solo napoli. il resto era robaccia : i prescritti sbandati di spalletti o prima ancora di thohir, i mafian dei cinesi prestanome di ziosilivo, la rometta, una lazio allo stato embrionale...anche dietro c'erano molte più squadre cuscinetto. le piccole giocano sempre più la palla sin da dietro, cercano di uscire palla al piede, ti pressano alto. e i ritmi si sono alzati.

in concomitanza i nostri ritmi , complice il calo fisico dei senatori, è di molto calato

 

 

8 ore fa, STELEO ha scritto:

Che la storia di Allegri sia fatto di brutto calcio è una tua opinione,

 

il calcio degli ultimi due anni di allegri è stato oggettivamente brutto. difficoltà a ribaltare l'azione,  a creare azioni da gol. si è vissuto sul golletto del campione e fortunatamente è andata bene (almeno in italia).

 

8 ore fa, STELEO ha scritto:

il suo Cagliari giocava molto bene, la prima Juve della finale di Berlino faceva un bel calcio, la Juve del 4231 è stata la più bella dai tempi di Lippi,

 

vero giocava bene. mai detto il contrario.

la prima juve del fuggitivo e quella del 4231di allegri sono state belle squadre.

8 ore fa, STELEO ha scritto:

poi certo se sei di quelli che o si gioca alla Guardiola o fai schifo è un altro discorso,

non troverai una mia dichiarazione in questo senso. si può giocare bene in modi diversi, non devi per forza fare calcio posizionale.

 

8 ore fa, STELEO ha scritto:

tralasciando il fatto che il tal Guardiola investe 200 mln l'anno nelle sue squadre. 

ronaldo nel 2018

de ligt-demiral-rabiot-ramsey nel 2019

kulu-chiesa-arthur-morata nel 2020

 

anche noi come vedi spendiamo un botto (in proporzione al nostro bilancio).

ma poi che catzo me ne frega di quanto spende Guardiola? vorrei solo che prendessero per la juve gente forte.

 

8 ore fa, STELEO ha scritto:

Io rimango dell'idea e i fatti sono lì a dimostrarlo che con i nostri giocatori l'unico calcio vincente (non bello, vincente) era quello di Allegri,

è una tua idea. i fatti dicono che sarri ha vinto lo stesso uno scudetto contro avversari più forti, con acquisti più scarsi (rabiot inesistente per metà campionato, ramsey sempre rotto) e senatori più vecchi (khedira sempre out, matuidi oramai bollito, higuain che te lo dico a fare, costa chi l'ha visto?, barza ritirato, ...)

8 ore fa, STELEO ha scritto:

da che non c'è più prendiamo 10/15 tiri a partita e balliamo come non mai e in avanti siamo sterili come prima se non di più.......

non prendiamo 10/15 tiri a partita , forse neanche ieri col barca. se il concetto è che soffriamo di più si è vero ma non hai la controprova che con allegri sarebbe meglio.

sul fatto che non siamo sterili come prima non capisco cosa intendi, se in questa stagione o nella passata o in tutto il post allegri.

per la passata stagione, quella di sarri,  sappi che, dati alla mano abbiamo, fatto più gol e tirato più in porta rispetto all'ultima di allegri. e questo nonostante il calo di higuain e la possibilità di schierare sempre e solo cr7 e dybala (senza cambi)

8 ore fa, STELEO ha scritto:

Allegri diceva che gli schemi servivano a ben poco nel calcio perchè con i piedi non è così semplice eseguirli essendo oltretutto uno sport dinamico dove tutto cambia non c'è nulla di statico, perfino nel basket alla fine vinci per i campioni più che per gli schemi e lì giocano in cinque con le mani (casualmente dove va Le Bron si va quasi sempre in finale). 

 

questa è l'idea di allegri e la presentazione che fa da buon paraculo qual è per vendere il suo prodotto.

ma anche dove gioca Lebron (come prima dove c'era MJ o Kobe) però si fanno gli schemi per lasciare la palla e l'1vs1 all'uomo più di talento in zona pericolosa (blocchi,taglia fuori, rotazioni, ecc..) altrimenti puoi vincere solo se i tuoi singoli sono molto più forti degli avversarsi .

 

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Hanno smesso di palleggiare nella nostra area? O sono ancora lì a dominare a pochi metri dalla nostra porta?

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2 ore fa, giacomo_et3 ha scritto:

Io invece ho visto cose buone. Barca superiore ok. Ma non pensate così tanto. Io ho visto un dybala ancora fuori condizione. Senza contare le assenze di Ronaldo e de light. Chiesa ieri sera ha toppato. Se penso che avevamo un certo coman qualche anno fa mi sale la rabbia. La Juve come rosa generale è inferiore al Barcellona, sicuramente nei ricambi. Però al completo siamo lì. Secondo me Pirlo deve capire a chi dare la regia a centrocampo. Speriamo che arthur non sia il nuovo Diego.

 

abbiamo perso contro il barca peggiore degli ultimi 15 anni e con gravi problemi societari, ci hanno dominati, potevano fare almeno 5 gol se non avessero cincischiato in area di rigore

 

entrambe le squadre hanno ZERO possibilità di fare strada in questa champions, sono inferiori a tante squadre.

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1 ora fa, Spartony ha scritto:

beh ci sarebbe tantissimo da dire...provo a risponderti sinteticamente su tutto

 

non ho mai detto che le squadre di allegri non siano organizzate e soprattutto non l'ho scritto nel post che hai citato.

ho sempre detto che trovo un errore l'estremizzazione della sua idea, ovvero di dare un organizzazione difensiva solo nella metà propria campo  e lasciare la manovra offensiva esclusivamente  all'estro dei singoli.

sono convinto che una eccessiva codifica dei movimenti offensivi sia alla lunga controproducente perchè gli avversari trovano le contromisure e tu limiti i giocatori di maggior talento e trovo che lasciare libero spazio all'estro dei singoli in fase offensiva sia meglio perchè rende più imprevedibile la manovra (e più divertente per i campioni).

 

 

alcuni motivi per cui non sono d'accordo

 

  1. ok all'azione offensiva lasciata ai singoli ma c'è il momento in cui la stanchezza arriva, la condizione non è buona e le giocate non ti escono o le pensi in ritardo....in quei momenti se non hai un minimo di automatismo non esci più, non crei più. Questo alla sua ultima juve è successo spesso;
  2. la sua fase difensiva si sviluppa esclusivamente nella nalle propria metà campo mediante un calcio dedito alla chiusura delle linee di passaggio. nessun tentativo di aggressione e pressing se non a ridosso della propria area. Questo non è stato un problema fin quando il mondo del calcio non ha iniziato a cambiare ritmo.

    poche squadre potevano crearci problemi tecnicamente (tra le poche bayern, real e barca che sono anche quelle contro cui il sistema non ha retto!) con un blocco di calciatori di quel valore a fare da muro (BBBC + licht/ asa/evra/sandro sulle fasce + vidal, pogba,marchisio e dopo khedira in mediana). 

    è una filosofia che ha dato i suoi frutti fin quando i ritmi delle inglesi o delle tedesche non sono diventati la norma e  quando anche le medio-piccole hanno iniziato a correre.

  3. la fase di uscita palla è lasciata all'interpretazione dei singoli (problematica che lo stesso allegri ha ribadito infinite volte in tutte le salse ogni qual volta si è sofferta l'uscita). questo è stato quello che, secondo me, ha fatto saltare il banco nell'ultima stagione di allegri (in realtà anche dalla fine del campionato precedente .quindi un anno e mezzo). quando le squadre anche piccole hanno iniziato a pressare alto, in contemporanea al calo fisico di khedira, pjanic, mandzukic, ecc. è venuto fuori il limite dell'idea di uscire affidando la circolazione palla alla scelta dei singoli. una volta aggrediti, come poco margine per pensare la giocata, l'uscita palla si è fatta dannatamente complicata perchè non c'era un automatismo che sia uno a cui quelli in campo si potessero aggrappare. io dico ok a lasciare l'azione d'attacco allla giocata del campione ma negli ultimi 30-35 metri (che poi è quello che dicono tutti gli allenatori, sarri e pirlo compresi)..ma fino a li il pallone ce lo devi portare con i rabiot, con i de sciglio, con i bentancur....quindi con poco estro e tanti schemi. 

 

la memoria mi funziona male ma mi funziona ancora e non puoi dire che sono prevenuto perchè non mi conosci e non sai come la penso. e se anche fossi prevenuto nel giudizio non sarebbe logica conseguenza dire che un giudizio preesistente influenzato la mia memoria perchè in tal caso sarebbe più una questione di onestà intellettuale e sinceramente penso di essere onesto sia a livello intellettuale che sociale.

Ricordo che abbiam fatto i punti ma ricordo anche chi eravamo quando li abbiam fatti e chi erano i nostri avversari. Il campionato degli ultimi due anni (lo scorso e questo) è più complesso perchè il livello di tutte le squadre si è uniformato, tendendo in generale verso l'alto. la juve di allegri ha avuto come avversario il solo napoli. il resto era robaccia : i prescritti sbandati di spalletti o prima ancora di thohir, i mafian dei cinesi prestanome di ziosilivo, la rometta, una lazio allo stato embrionale...anche dietro c'erano molte più squadre cuscinetto. le piccole giocano sempre più la palla sin da dietro, cercano di uscire palla al piede, ti pressano alto. e i ritmi si sono alzati.

in concomitanza i nostri ritmi , complice il calo fisico dei senatori, è di molto calato

 

 

il calcio degli ultimi due anni di allegri è stato oggettivamente brutto. difficoltà a ribaltare l'azione,  a creare azioni da gol. si è vissuto sul golletto del campione e fortunatamente è andata bene (almeno in italia).

 

vero giocava bene. mai detto il contrario.

la prima juve del fuggitivo e quella del 4231di allegri sono state belle squadre.

non troverai una mia dichiarazione in questo senso. si può giocare bene in modi diversi, non devi per forza fare calcio posizionale.

 

ronaldo nel 2018

de ligt-demiral-rabiot-ramsey nel 2019

kulu-chiesa-arthur-morata nel 2020

 

anche noi come vedi spendiamo un botto (in proporzione al nostro bilancio).

ma poi che catzo me ne frega di quanto spende Guardiola? vorrei solo che prendessero per la juve gente forte.

 

è una tua idea. i fatti dicono che sarri ha vinto lo stesso uno scudetto contro avversari più forti, con acquisti più scarsi (rabiot inesistente per metà campionato, ramsey sempre rotto) e senatori più vecchi (khedira sempre out, matuidi oramai bollito, higuain che te lo dico a fare, costa chi l'ha visto?, barza ritirato, ...)

non prendiamo 10/15 tiri a partita , forse neanche ieri col barca. se il concetto è che soffriamo di più si è vero ma non hai la controprova che con allegri sarebbe meglio.

sul fatto che non siamo sterili come prima non capisco cosa intendi, se in questa stagione o nella passata o in tutto il post allegri.

per la passata stagione, quella di sarri,  sappi che, dati alla mano abbiamo, fatto più gol e tirato più in porta rispetto all'ultima di allegri. e questo nonostante il calo di higuain e la possibilità di schierare sempre e solo cr7 e dybala (senza cambi)

 

questa è l'idea di allegri e la presentazione che fa da buon paraculo qual è per vendere il suo prodotto.

ma anche dove gioca Lebron (come prima dove c'era MJ o Kobe) però si fanno gli schemi per lasciare la palla e l'1vs1 all'uomo più di talento in zona pericolosa (blocchi,taglia fuori, rotazioni, ecc..) altrimenti puoi vincere solo se i tuoi singoli sono molto più forti degli avversarsi .

 

Sui ritmi delle squadre europee non sono d'accordo. È sempre stato così, tant'è che anche negli anni d'oro dell serie A ogni tanto le italiane prendevano imbarcate fuori casa per via di quei ritmi. 

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5 ore fa, juventino68 ha scritto:

Dybala è un fuoriclasse

 

 

A ma Paulo piace, e concordo che non dobbiamo farci traviare dalla sua indegna prestazione di ieri sera..

ma, non avertene a male, leggere una cosa simile da uno con il tuo avatar è come sentir dire che la Littizzetto è una strafiga da chi si tromba la Leotta sefz

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Il 28/10/2020 alle 22:53 , Maxel ha scritto:

Questa sembra la Juve di cobolli e gigli

Mmazza che memoria corta.....asd

Comunque ammesso e non concesso che i risultati attuali(7 partite,small sample size direbbero gli statistici del baseball) possano essere comparati le due dirigenze non lo sono in nessun universo.....da una parte abbiamo un manager ed un liquidatore di aziende, dall'altra un membro della famiglia che ci ha quasi creato e che ci ha fatto diventare un mito,presidente più vincente della nostra storia, vincente in praticamente tutti i campionati cui ha partecipato....

Le rose idem sono....la guida tecnica è un punto interrogativo ma i tecnici di quel periodo erano tutti delle certezze in senso negativo....

Francamente non so di che parliamo....

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7 ore fa, 444 ha scritto:

 

 

sono completamente d'accordo a metà con te sefz

 

che gente come Mbappè noi non ce la possiamo permettere forse è vero.

ma è anche vero che abbiamo scucito 100 milioni sull'unghia (oltre a 30 milioni di ingaggio netto) per il 33enne CR7.

80 milioni per De Ligt, ed ingaggio da top player europeo.

quest'anno, 60 milioni per Chiesa, e 5 netti di ingaggio.

non avremmo i soldi del PSG o del City, ma ne abbiamo più che a sufficienza per poter competere ad altissimi livelli in europa.

Certo, l'importante è spenderli BENE, i soldi. Prova a pensare a quanto è costato il Bayern che l'anno scorso ha letteralmente dominato in Europa..sia di cartellini che di monte ingaggi molto meno di noi.

 

Ronaldo sai bene che è stato preso per motivi di marketing più che per motivi tecnici, De Ligt è stato l'unico vero investimento, ma a fronte di questi acquisti hai sacrificato il resto della squadra e ogni anno devi fare plusvalenze cedendo uno o più giocatori.

Aouar l'avevamo in mano ma non se n'è fatto niente, si è preso Chiesa per la possibile rateazione altrimenti anche lui sarebbe rimasto dov'era, non  vedo il motivo di questo ostracismo verso Chiesa meglio lui sano che un Costa sempre rotto.

Come mai non siamo sui vari Camavinga, Sancho, Pogba (che vorrebbe tornare) etc etc, ma anche un semplice Locatelli, semplice non ne abbiamo le possibilità.....

Con questo abbiamo una squadra in grado di giocarcela anche in Champions, ma per farlo dobbiamo sfruttare i nostri pregi e giocare sui difetti degli altri, non abbiamo una squadra adatta per fare un calcio dominante, perchè per farlo devi avere grandi centrocampisti e abbinare qualità a velocità.

 

Discorso a parte per il Bayern, innanzitutto arriva da una nazione che ha sempre dominato il calcio, uniscono pragmatismo a fisicità, hanno il monopolio sui giocatori tedeschi e hanno anche, se posso dirlo, una fortuna sfacciata in champions, pur con una grande squadra.......

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10 minuti fa, STELEO ha scritto:

Ronaldo sai bene che è stato preso per motivi di marketing più che per motivi tecnici, De Ligt è stato l'unico vero investimento, ma a fronte di questi acquisti hai sacrificato il resto della squadra e ogni anno devi fare plusvalenze cedendo uno o più giocatori.

Aouar l'avevamo in mano ma non se n'è fatto niente, si è preso Chiesa per la possibile rateazione altrimenti anche lui sarebbe rimasto dov'era, non  vedo il motivo di questo ostracismo verso Chiesa meglio lui sano che un Costa sempre rotto.

Come mai non siamo sui vari Camavinga, Sancho, Pogba (che vorrebbe tornare) etc etc, ma anche un semplice Locatelli, semplice non ne abbiamo le possibilità.....

Con questo abbiamo una squadra in grado di giocarcela anche in Champions, ma per farlo dobbiamo sfruttare i nostri pregi e giocare sui difetti degli altri, non abbiamo una squadra adatta per fare un calcio dominante, perchè per farlo devi avere grandi centrocampisti e abbinare qualità a velocità.

 

Discorso a parte per il Bayern, innanzitutto arriva da una nazione che ha sempre dominato il calcio, uniscono pragmatismo a fisicità, hanno il monopolio sui giocatori tedeschi e hanno anche, se posso dirlo, una fortuna sfacciata in champions, pur con una grande squadra.......

 

Oddio..han perso una finale che al 90° stavan vincendo 1-0 avendo dominato, un'altra ai rigori col Chelsea che è stata la partita più assurda che io ricordi in CL....l'anno scorso han messo OTTO gol a messi... :)

 

per il resto, seguo il tuo ragionamento, ma il punto è sempre lo stesso: Sancho o Haaland non devi andarli a cercare ORA, dovevi prenderli quando lo ha fatto il Dortmund. 

i cartoons hanno speso 40 milioni per Hakimi, noi 60 per Chiesa: spero vivamente che l'affare lo abbiam fatto noi, ma se dovessi giocarmi un euro punterei sul contrario, purtroppo...

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4 ore fa, juventino68 ha scritto:

 

Non sono d'accordo... non scambierei nessuno dei nostri con Khedira e Matuidi (preciso i nostri Khedira e Matuidi non quelli di 22 anni ...)

 

Dimenticavo Khedira è ancora nostro caz ... allora sì è un po' più scarso :-) Ma se escludiamo lui abbiamo giocatori degnissimi

Per me i Khedira e Matuidi arrivati da noi mangiamo in testa alla attuale centrocampo.. tra qualche anno si vedrà ma ora non c è proprio paragone

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3 ore fa, Spartony ha scritto:

beh ci sarebbe tantissimo da dire...provo a risponderti sinteticamente su tutto

 

non ho mai detto che le squadre di allegri non siano organizzate e soprattutto non l'ho scritto nel post che hai citato.

ho sempre detto che trovo un errore l'estremizzazione della sua idea, ovvero di dare un organizzazione difensiva solo nella metà propria campo  e lasciare la manovra offensiva esclusivamente  all'estro dei singoli.

sono convinto che una eccessiva codifica dei movimenti offensivi sia alla lunga controproducente perchè gli avversari trovano le contromisure e tu limiti i giocatori di maggior talento e trovo che lasciare libero spazio all'estro dei singoli in fase offensiva sia meglio perchè rende più imprevedibile la manovra (e più divertente per i campioni).

 

 

alcuni motivi per cui non sono d'accordo

 

  1. ok all'azione offensiva lasciata ai singoli ma c'è il momento in cui la stanchezza arriva, la condizione non è buona e le giocate non ti escono o le pensi in ritardo....in quei momenti se non hai un minimo di automatismo non esci più, non crei più. Questo alla sua ultima juve è successo spesso;
  2. la sua fase difensiva si sviluppa esclusivamente nella nalle propria metà campo mediante un calcio dedito alla chiusura delle linee di passaggio. nessun tentativo di aggressione e pressing se non a ridosso della propria area. Questo non è stato un problema fin quando il mondo del calcio non ha iniziato a cambiare ritmo.

    poche squadre potevano crearci problemi tecnicamente (tra le poche bayern, real e barca che sono anche quelle contro cui il sistema non ha retto!) con un blocco di calciatori di quel valore a fare da muro (BBBC + licht/ asa/evra/sandro sulle fasce + vidal, pogba,marchisio e dopo khedira in mediana). 

    è una filosofia che ha dato i suoi frutti fin quando i ritmi delle inglesi o delle tedesche non sono diventati la norma e  quando anche le medio-piccole hanno iniziato a correre.

  3. la fase di uscita palla è lasciata all'interpretazione dei singoli (problematica che lo stesso allegri ha ribadito infinite volte in tutte le salse ogni qual volta si è sofferta l'uscita). questo è stato quello che, secondo me, ha fatto saltare il banco nell'ultima stagione di allegri (in realtà anche dalla fine del campionato precedente .quindi un anno e mezzo). quando le squadre anche piccole hanno iniziato a pressare alto, in contemporanea al calo fisico di khedira, pjanic, mandzukic, ecc. è venuto fuori il limite dell'idea di uscire affidando la circolazione palla alla scelta dei singoli. una volta aggrediti, come poco margine per pensare la giocata, l'uscita palla si è fatta dannatamente complicata perchè non c'era un automatismo che sia uno a cui quelli in campo si potessero aggrappare. io dico ok a lasciare l'azione d'attacco allla giocata del campione ma negli ultimi 30-35 metri (che poi è quello che dicono tutti gli allenatori, sarri e pirlo compresi)..ma fino a li il pallone ce lo devi portare con i rabiot, con i de sciglio, con i bentancur....quindi con poco estro e tanti schemi. 

 

la memoria mi funziona male ma mi funziona ancora e non puoi dire che sono prevenuto perchè non mi conosci e non sai come la penso. e se anche fossi prevenuto nel giudizio non sarebbe logica conseguenza dire che un giudizio preesistente influenzato la mia memoria perchè in tal caso sarebbe più una questione di onestà intellettuale e sinceramente penso di essere onesto sia a livello intellettuale che sociale.

Ricordo che abbiam fatto i punti ma ricordo anche chi eravamo quando li abbiam fatti e chi erano i nostri avversari. Il campionato degli ultimi due anni (lo scorso e questo) è più complesso perchè il livello di tutte le squadre si è uniformato, tendendo in generale verso l'alto. la juve di allegri ha avuto come avversario il solo napoli. il resto era robaccia : i prescritti sbandati di spalletti o prima ancora di thohir, i mafian dei cinesi prestanome di ziosilivo, la rometta, una lazio allo stato embrionale...anche dietro c'erano molte più squadre cuscinetto. le piccole giocano sempre più la palla sin da dietro, cercano di uscire palla al piede, ti pressano alto. e i ritmi si sono alzati.

in concomitanza i nostri ritmi , complice il calo fisico dei senatori, è di molto calato

 

 

il calcio degli ultimi due anni di allegri è stato oggettivamente brutto. difficoltà a ribaltare l'azione,  a creare azioni da gol. si è vissuto sul golletto del campione e fortunatamente è andata bene (almeno in italia).

 

vero giocava bene. mai detto il contrario.

la prima juve del fuggitivo e quella del 4231di allegri sono state belle squadre.

non troverai una mia dichiarazione in questo senso. si può giocare bene in modi diversi, non devi per forza fare calcio posizionale.

 

ronaldo nel 2018

de ligt-demiral-rabiot-ramsey nel 2019

kulu-chiesa-arthur-morata nel 2020

 

anche noi come vedi spendiamo un botto (in proporzione al nostro bilancio).

ma poi che catzo me ne frega di quanto spende Guardiola? vorrei solo che prendessero per la juve gente forte.

 

è una tua idea. i fatti dicono che sarri ha vinto lo stesso uno scudetto contro avversari più forti, con acquisti più scarsi (rabiot inesistente per metà campionato, ramsey sempre rotto) e senatori più vecchi (khedira sempre out, matuidi oramai bollito, higuain che te lo dico a fare, costa chi l'ha visto?, barza ritirato, ...)

non prendiamo 10/15 tiri a partita , forse neanche ieri col barca. se il concetto è che soffriamo di più si è vero ma non hai la controprova che con allegri sarebbe meglio.

sul fatto che non siamo sterili come prima non capisco cosa intendi, se in questa stagione o nella passata o in tutto il post allegri.

per la passata stagione, quella di sarri,  sappi che, dati alla mano abbiamo, fatto più gol e tirato più in porta rispetto all'ultima di allegri. e questo nonostante il calo di higuain e la possibilità di schierare sempre e solo cr7 e dybala (senza cambi)

 

questa è l'idea di allegri e la presentazione che fa da buon paraculo qual è per vendere il suo prodotto.

ma anche dove gioca Lebron (come prima dove c'era MJ o Kobe) però si fanno gli schemi per lasciare la palla e l'1vs1 all'uomo più di talento in zona pericolosa (blocchi,taglia fuori, rotazioni, ecc..) altrimenti puoi vincere solo se i tuoi singoli sono molto più forti degli avversarsi .

 

Guarda ti lascio alla tua idea, dico solo che se la squadra del dopo Conte e quella del 4231 faceva bel calcio non credi che se le successive non l'hanno più fatto non dipende tanto da Allegri ma da giocatori qualitativamente inferiori dei precedenti.

 

Poi non capisco come fai a dire che Sarri ha vinto contro avversari più forti quando dopo il lockdown si è perso il possibile e nonostante tutto si è vinto il campionato.......e il lockdown ha fatto bene a noi perchè prima la Lazio stava volando......poi non si capisce perché quando i giocatori facevano pietà con Allegri era colpa sua, con Sarri era colpa dei giocatori, Ramsey non mi sembra così scarso come sembrava l'anno scorso e così Rabiot, in ogni caso aveva a disposizione 7 centrocampisti contro i 3 + Can sempre rotto dell''ultimo Allegri costretti a fare 60 partite senza cambi......motivo per cui calammo nel girone di ritorno (a campionato già in tasca). Sul gioco di Sarri tralascio perchè quando trovava squadre chiuse non si riusciva a segnare neanche giocando una settimana....a meno della solita invenzione di CR7. 

Allegri in Europa non ha mai fatto brutte figure, aveva rischiato di eliminare il Barca pure con un Milan disperato qualche anno prima......e quel Barca nnhon era parente di quello di ieri sera.....

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10 minuti fa, 444 ha scritto:

 

Oddio..han perso una finale che al 90° stavan vincendo 1-0 avendo dominato, un'altra ai rigori col Chelsea che è stata la partita più assurda che io ricordi in CL....l'anno scorso han messo OTTO gol a messi... :)

 

per il resto, seguo il tuo ragionamento, ma il punto è sempre lo stesso: Sancho o Haaland non devi andarli a cercare ORA, dovevi prenderli quando lo ha fatto il Dortmund. 

i cartoons hanno speso 40 milioni per Hakimi, noi 60 per Chiesa: spero vivamente che l'affare lo abbiam fatto noi, ma se dovessi giocarmi un euro punterei sul contrario, purtroppo...

Hakimi lo pagavi 40 subito Chiesa finora ne abbiamo spesi 10.

 

Per quanto riguarda la fortuna del Bayern è vero quello che dici, ma anche il Milan ha perso a Istambul ma non mi puoi dire che in champions non sia sempre stata fortunata.

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22 hours ago, STELEO said:

Nei sogni dei tifosi si, nei bilanci un po' meno, Pochettino voleva 10 netti e in più ne devi ancora dare 6 a Sarri per 2 anni.......e Pochettino tra l'altro non è un gran vincente, probabilmente avrebbero speso soldi solo per Zidane ma purtroppo era occupato.

 

Proprio nel bilancio invece si vede, basta andare a vederlo... proprio la voce in cui si indicano le riserve e le disponibilità delle linee di credito... il problema non che qualcuno pensava che si poteva fare il copia-incolla del "caso zidane"... perché zidane, che comunque qualcosa aveva allenato, è praticamente un evento unico... 

 

:sventola::sventola::sventola::sventola:

Modificato da gianky99

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22 hours ago, Dark Wizard said:

 

quello che comanda è il cuginastro, quindi AA resta fin quando Johnny vorrà...

 

Era una battuta... per dire che l'ha messo il proprietario... ovviamente è impensabile che il proprietario se ne vada ... 

 

:sventola::sventola::sventola::sventola:

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11 hours ago, STELEO said:

Guarda che non abbiamo una brutta squadra anzi, ma quando giochi contro Real Barca City ti devi mettere in testa (e qui molti del forum) che non puoi giocare alla pari con squadre che si possono permettere di spendere ogni anno 200mln in giocatori senza vendere nulla, devi cercare di batterli tatticamente, giocare sulle loro debolezze, ieri sera come son partiti ho detto a mio figlio speriamo di non prenderne 3 e fortunatamente per demerito loro è stato così.

 

Il Barca ha sempre lo stesso gioco, non ha la classica punta quindi non va sul fondo, sfonda sempre centralmente quindi devi fare densità lì e ripartire in contropiede, lo ha fatto Sabato il Real che ha giocatori ben più forti dei nostri.......noi invece ci permettiamo di lasciare Dembelé per tutta la partita nell'1contro1 con Danilo, un Danilo in stato di grazia che ha fatto miracoli ieri sera.......

 

Quindi in Italia possiamo permetterci di fare un gioco più dominante, in Europa con le big no.......prima ce ne rendiamo conto e meglio sarà.

 

... vero... ora qualcuno lo spieghi anche a pirlo please... 

 

:sventola::sventola::sventola::sventola:

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8 hours ago, JUVE FC said:

Duro e ironico commento del presidente dell'Uefa Ceferin sulla questione Superlega, tanto caldeggiata anche dal numero uno della Juventus Andrea Agnelli.

"E' un'invenzione italiana, non è una nostra proposta anche perché sarebbe uno dei progetti più noiosi al mondo. Ne parlano due o tre club che pensano di meritare di vincere di più degli altri, ma che in realtà vincono poco. Non è una discussione seria, ucciderebbe il calcio e sono fortemente contrario"

Se vero, la situazione per noi in Europa si complica ancora più di quella tecnica... già la storia ci ha visto seriamente penalizzati con gli arbitraggi in passato (finali comprese), ma potrebbe essere ancora peggio quest'anno anche se credo che ci faremo male da soli lo stesso vista la partita di ieri sefz

l'anno scorso scrivevo di sentire sensazioni negative alla juve per tanti motivi.... spero di sbagliarmi ma mi sa che il peggio deve ancora venire.

Attendo molto volentieri clamorose smentite da parte della società e dal campo. Speriamo.

 

Siccome sono mierda ti mando in paranoia... sefzsefzsefzsefz... allo utd. hanno dato buono un goal ieri, il primo mi sembra, con il giocatore più in fuorigioco di morata... e vai... ora non dormi... sefzsefzsefzsefz

 

:sventola::sventola::sventola::sventola:

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La delusione è stata tanta x tutti...nn per la sconfitta, ma più x la prestazione...tutti noi pensavamo di essere al pari di un barca cmq in rifacimento...ma anche con un pizzico di sfortuna (3 gol ragazzi annullati x mezzo cm, 5 di morata...so davvero tanti x chiunque), abbiamo perso malamente...e tutti i ns difetti, i ns attuali punti deboli, le ns lacune son venute fuori...

Ora se nn avessimo avuto il n7 migliore al mondo in rosa, tutti avremmo senza dubbio parlato di uno o due anni di transizione, di rinnovamento e di sacrificio, semino oggi x raccogliere domani, avere però quel n 7 cambia le opinioni e aumentano i dubbi di tutti, xchè allora tenerlo se nn si lotta x vincere?xchè sacrificare i suoi ultimi anni di carriera?? può Numa società come la Juve essere così confusa e senza idee??

Oggi, post barca, i giudizi sulla squadra sono pessimi e pessimisti, anche x me, sempre fiducioso, viene difficile trovare certezze x sperare in reali miglioramenti....da ieri ad esempio un giocatore come kulu mi lascia a dir poco incerto.... è quel fuoriclasse che speravo?o un krasic 2.0?

Agnelli ha chiaramente detto che la rosa andava ringiovanita, senza xò diminuirne il valore, di sicuro in un intento è riuscito, x capire se siamo migliorati o peggiorati xò va atteso ancora tempo..

Tutti noi abbiamo voluto, preteso e atteso questo ringiovanimento, fuori i vecchi big, ormai rotti e inaffidabili, dentro giovani nuovi affamati, sapevamo che questo cambiamento nn sarebbe stato indolore e che specie all inizio ci avrebbe detto male....poi aggiungiamoci un po' di sana sfiga, sperando che presto la ruota giri.., un covid che nn ci ha concesso un precampionato x noi più importante che x gli altri, un covid che ci toglie in questa fase delicata il miglior giocatore al mondo, un allenatore nuovo e da scoprire la che di sicuro di calcio ne capisce...e ecco che le batoste arrivano...

Dobbiamo concedere tempo alla squadra, lo so fa male perdere così ne giocare come una provinciale senza palle, fa male fare figuracce, ma nn possiamo chiedere un rinnovamento sia tecnico che dei giocatori e poi nn avere pazienza...

Siamo ancora agli inizi ne tutto può succedere...se da un lato una rosa giovane è facilmente deprimibile...dall' altro è anche facilmente esaltabile, aspettiamo e speriamo, lo dobbiamo balla Juve, al mister e ai nuovi arrivati

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10 ore fa, zlataniere ha scritto:

La Juventus è troppo lontana dal Barcellona

La squadra di Koeman ha vinto dominando.

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Per l’ennesima volta, al termine della partita persa malamente e meritatamente contro il Barcellona, Andrea Pirlo ha dichiarato che la Juventus è una squadra in costruzione. Difficile dargli torto. Sia perché in effetti l’arrivo di Pirlo, che sembra avere stravolto l’esperienza tattica di Sarri, e il constestuale innesto di parecchi giocatori, avrebbero meritato un periodo di rodaggio precedente all’inizio della stagione maggiore di quello che i calendari stravolti dalla pandemia hanno concesso ai bianconeri. Sia perché effettivamente la partita con il Barcellona ha mostrato una squadra confusa, imprecisa e ancora lontana dal mostrare un’identità vagamente solida.

 

 

La squadra di Koeman era giunta a Torino reduce dalla sconfitta in casa nel Clásico contro il Real Madrid, preceduta da quella nella giornata precedente contro il Getafe, che relegava il Barcellona al dodicesimo posto in Liga con soli 7 punti in 5 partite. Le assenze di Piqué, squalificato, e Coutinho, infortunato, non miglioravano certo lo scenario di partenza del Barcellona. Tuttavia i blaugrana hanno dominato la partita, specie nel secondo tempo, e messo in grossa crisi la Juventus, che non è riuscita mai a mettere in difficoltà il palleggio del Barça e a mettere in affanno la difesa di Koeman.

 

La riconquista del pallone

Tra i bianconeri non ha funzionato quasi nulla. Nella conferenza stampa post-partita Andrea Pirlo ha in particolare evidenziato la necessità di migliorare la fase di riconquista del pallone.

 

L’inizio della partita ha visto 3 occasioni da gol nei primi 2 minuti di gioco per il Barcellona, nate da un errore di Demiral che, in fase di costruzione bassa contro il pressing blaugrana, ha sbagliato un passaggio e ha servito Messi al centro dell’area di rigore bianconera. Scampato il pericolo, la Juventus ha trovato la maniera di rendere difficoltosa l’impostazione bassa del Barcellona, sporcando parecchie uscite con il pressing e sfiorando il recupero del pallone al centro dell’area avversaria con Kulusevski su un passaggio rischioso di Pjanic. Nelle fasi iniziali del match il 4-4-2 con cui la Juve gioca la fase di non possesso si accoppiava naturalmente con 4-2-3-1 di Koeman: Dybala e Morata pressavano i due centrali avversari, sulla palla verso i terzini uscivano gli esterni, e i due interni Pjanic e De Jong potevano essere aggrediti facilmente da Rabiot e Bentancur.

 

A

Contro una linea arretrata a 4, il pressing della Juventus è efficace e agevolato dalla sovrapposizione delle due disposizioni in campo.

 

È bastato che il Barcellona ruotasse la sua linea difensiva in fase di costruzione bassa, stringendo Sergi Roberto e alzando Jordi Alba, disegnando così una linea arretrata a tre in impostazione, per fare saltare tutti i meccanismi del pressing juventino, che ha perso ogni efficacia fino al termine della partita. Significativo è il fatto che il gol di Dembélé sia nato proprio nella prima azione in cui la squadra di Koeman si è disposta con tre uomini sull’ultima linea per sfuggire alla pressione bianconera, venendo fuori sul lato sinistro, per poi trovare, grazie al cambio di gioco di Messi, l’attaccante francese in isolamento contro Danilo dall’altra parte. Il lato sinistro è stato, per tutta la partita, quello preferito dal Barca per risalire il campo manovrando, grazie alle capacità di palleggio di Jordi Alba e all’impressionante partita del diciasettenne Pedri, capace di gestire in maniera cattedratica i tempi di gioco del Barcellona grazie alla sua tecnica sopraffina e alla sua comprensione del gioco.

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Lenglet può avanzare palla al piede capitalizzando la superiorità numerica della linea arretrata del Barcellona contro Dybala e Morata. La palla giunge agevolmente a Jordi Alba e il movimento di Messi in zona palla crea un’altra zona di superiorità numerica per il Barcellona che, dopo avere palleggiato, trova Dembélé sul lato debole.

 

Come contro il Crotone e il Verona, il 4-4-2 della Juventus non è stato in grado di pressare efficacemente una linea di costruzione a tre. Le difficoltà in fase di pressing hanno così permesso al possesso palla del Barcellona di consolidarsi nella metà campo bianconera e costretto i bianconeri a lunghissime fasi di difesa posizionale contro l’insistito palleggio avversario. L’intensità del pressing non è stata quella necessaria a gestire efficacemente le scalate necessarie per adattare il 4-4-2 difensivo di partenza alla disposizione adottata dagli avversari, e la precisione nel posizionamento e negli angoli di pressione non è stata sufficiente a impedire che il Barcellona potesse risalire il campo palleggiando. Costretta quindi ad affrontare lunghe fasi di possesso avversario, la Juventus ha mostrato difficoltà anche nella difesa posizionale, in particolare nel riuscire, in mezzo al campo, a mettere pressione intensa e di qualità agli avversari in possesso di palla.

 

Il Barcellona è pertanto riuscito a tenere il pallone tra i piedi per più del 60% del tempo e, nel secondo tempo, a palleggiare fin dentro l’area di rigore di Szczesny. Solo una sorprendente idiosincrasia verso il tiro in porta e la ricerca quasi caricaturale del passaggio verso il giocatore meglio posizionato per battere a rete hanno impedito al Barcellona di capitalizzare ancora di più il netto predominio sviluppatosi lungo la partita. Le difficoltà in fase di non possesso della Juventus sono testimoniate in maniera indiretta anche dalla prima sostituzione effettuata da Pirlo, che ha sostituito Kulusevski con McKennie per mettere dentro al campo un giocatore in grado di aumentare l’impatto fisico sugli avversari in un momento in cui il Barcellona sembrava potere tenere il pallone praticamente all’infinito.

 

Il calcio complesso di Pirlo

La fase di riconquista del pallone non è però stato l’unico aspetto del gioco di Pirlo a essere ancora in fase embrionale. Come è ormai chiaro, Pirlo cerca una transizione fluida dal 4-4-2 adottato in fase di non possesso palla verso un 3-2-5 di possesso i cui cardini sono la linea di costruzione a 3 e l’occupazione offensiva dei cinque corridoi verticali. La rotazione più ovvia contro il Barcellona ha previsto l’avanzata di Cuadrado sulla destra, con la conseguente occupazione del canale intermedio da parte di Kulusevski. Partendo da questa disposizione base, i giocatori offensivi sono stati liberi di muoversi lungo il fronte offensivo, avendo cura però di occupare tutta l’ampiezza del campo, fatta eccezione per Chiesa, che ha sempre adottato una posizione piuttosto aperta e profonda sulla fascia sinistra, finalizzata a sfruttare l’ex viola in isolamento sul lato debole, dopo avere palleggiato in costruzione prevalentemente sul lato destro del campo (il 45% del gioco bianconeri si è sviluppato dal lato destro del campo e solo il 27% sul lato sinistro).

 

Adottando questa disposizione, il momento chiave dello sviluppo del gioco è il passaggio dal momento di costruzione a quello più avanzato, che coinvolge i giocatori offensivi, preferibilmente quelli che occupano la posizione interna. La bontà di questa transizione dipende dalla qualità della preparazione in fase di costruzione bassa e dalla capacità dei giocatori avanzati di trovare spazi per una ricezione quanto più agevole possibile. Oltre che, come per ogni momento di gioco, dalla qualità dell’esecuzione.

 

Contro il Barcellona, specie nel primo tempo, la Juventus è riuscita a creare buone trame offensive, riuscendo a gestire con qualità il palleggio basso, liberando buone ricezioni tra le linee, attaccando direttamente la profondità o raggiungendo Chiesa isolato sul lato debole. Tuttavia non sempre il meccanismo immaginato dall’allenatore juventino ha funzionato a dovere. Contro un Barcellona che ha rinunciato a pressare con continuità la costruzione bassa per regalare compattezza al suo 4-4-2 difensivo, i bianconeri hanno troppo spesso forzato soluzioni complicate tra le linee, non supportate da una precedente fase di preparazione e smarcamento che rendessero più agevole e sicura la giocata. Specie contro difese schierate, e con tanti uomini sopra la linea del pallone, rimane fondamentale una paziente circolazione del pallone e la qualità delle scelte di passaggio. E troppo spesso la Juventus, pur senza aver creato precedentemente gli spazi sufficienti a questo palleggio, ha invece cercato complessi passaggi verticali tra le maglie della difesa del Barcellona, che aveva gioco facile nell’intercettarli. 

 

In quest’ottica rimane fondamentale la disposizione assunta dai giocatori offensivi che devono distribuirsi orizzontalmente su tutta l’ampiezza del campo, occupandolo ad altezze diverse per disordinare le linee difensive avversarie. Come detto, la rotazione del 4-4-2 difensivo della Juve era innescata dall’avanzata laterale di Cuadrado e il contemporaneo taglio verso l’interno di Kulusevski. La successiva libertà posizionale non è però sempre stata sfruttata a dovere dai giocatori bianconeri. In particolare Dybala e Kulusevski hanno spesso occupato la stessa porzione del terreno di gioco sul centro-destra, la loro zona di campo preferita. Come detto anche da Pirlo al termine della partita, i due hanno troppo spesso assunto una posizione simile cercando di ricevere lo stesso tipo di passaggio.

 

D

Demiral conduce palla e allarga su Cuadrado che occupa l’ampiezza. Dybala e Kulusevski si avvicinano entrambi al portatore di palla nella medesima zona di campo: stesso movimento e stesso spazio occupato.

 

La possibilità della disposizione della Juventus di ruotare e di muoversi liberamente per il campo rispettando i principi di scaglionamento richiesti dallo staff tecnico si è scontrata a volte con l’istinto dei singoli calciatori a occupare alcune zone del terreno di gioco. Nessuno dei trequartisti juventini, Dybala e Kulusevski, ama ad esempio la zona sinistra del campo e l’affollamento sulla zona di centro-destra, sebbene funzionale all’isolamento di Chiesa sul lato debole, è stato troppo spesso eccessivo per la ridondanza dei movimenti dei calciatori. Rispetto alle precedenti esibizioni dei bianconeri, si è avvertita l’assenza di Aaron Ramsey, capace di leggere la disposizione dei compagni e occupare quasi indifferentemente ogni posizione sul fronte offensivo, equilibrando lo schieramento della squadra.

 

Più in generale, la prestazione della squadra ha sofferto, oltre che di una non eccelsa scelta dei passaggi, dei movimenti e dello scaglionamento in campo, anche di una qualità insufficiente delle esecuzioni. Kulusevski ha troppo frequentemente sbagliato il primo controllo e la conduzione successiva alla ricezione tra le linee. Federico Chiesa, una delle armi prescelte da Pirlo per far male alla difesa del Barca sfruttando il duello individuale contro Sergi Roberto, è riuscito a portare a termine con successo solo 2 dei 7 dribbling tentati, una percentuale del tutto insufficiente per un giocatore che punta quasi tutto sulle iniziative personali. La partita di Dybala, dopo i 90 minuti giocati con il Verona al rientro dall’infortunio, è stata davvero poco brillante. In un’ottica più ampia, alcuni dei giocatori bianconeri, Kulusevski, Chiesa, lo stesso Morata, abituati a esprimere il meglio delle loro qualità tecniche in spazi ampi, dovranno migliorare il loro gioco negli spazi più angusti in cui le difese schierate e lo stesso sistema di gioco pensato da Pirlo li costringeranno a giocare nel prossimo futuro.

 

L’importanza della lettura della partita

La qualità della prestazione bianconera si è degradata con il passare del tempo e l’avanzare della fatica. L’assenza di molti titolari e la scarsa possibilità di concedere riposo ai giocatori impegnati ogni tre giorni è una parziale attenuante, invocata anche da Pirlo nel post-partita, al vistoso calo della prestazione nel secondo tempo. Ma non spiega certo da sola il dominio del Barcellona. La lettura complessiva della partita nelle fasi di difficoltà non è parsa sempre lucida e capace di rispondere alle esigenze tattiche del match. Costretta a inseguire il palleggio del Barcellona per momenti della partita troppo lunghi, la Juventus avrebbe avuto bisogno, dopo avere faticosamente riconquistato il possesso, di gestire con pazienza il pallone per regalarsi fasi di possesso sicure che togliessero la palla dai piedi degli avversari e che le permettessero di riorganizzare il proprio attacco per abbassare il Barcellona e spostare il baricentro più in alto. Invece, proprio nei momenti di maggiore difficoltà nella riconquista del pallone, la Juventus ha più volte forzato la ricerca della ripartenza veloce, perdendo precocemente il possesso e regalando un’ulteriore fase di possesso avanzato agli uomini di Koeman. Un errore nell’interpretazione del match e un segnale che l’identità tattica della squadra è ancora acerba e l’acquisizione profonda dei principi di gioco ancora insufficiente a condurre a una gestione matura della partita.

 

La partita con il Barcellona, oltre alla sua importanza per la classifica del girone di Champions League, era un test per verificare lo stato di avanzamento dei lavori della Juventus. Il test ha confermato come la squadra di Pirlo sia ancora in uno stato piuttosto acerbo del suo sviluppo. L’assenza di tanti giocatori e il poco tempo a disposizione per la preparazione e gli allenamenti costituiscono degli ostacoli oggettivi per una squadra che ha profondamente cambiato il proprio credo tattico e buona parte della rosa.

 

La Juventus ha mostrato difficoltà in ogni fase del gioco. Dalla riconquista del pallone alla gestione delle troppo lunghe fasi di difesa posizionale. Dallo scaglionamento in campo alla lettura delle giocate da eseguire. Dalle singole giocate tecniche alla gestione complessiva della gara, specie nei momenti di difficoltà. Non è certo tutto da buttare e il progetto tattico appare ambizioso e a tratti mostra le sue potenzialità. La strada da fare è però ancora tanta e comprende anche un grosso lavoro per trovare il giusto punto di contatto tra le caratteristiche dei giocatori, le loro abitudini e il sistema di gioco adottato e per trovare la giusta chimica tra le qualità tecniche dei giocatori offensivi a disposizione.

 

Il Barcellona di Koeman, giunto a Torino dopo un difficile inizio di stagione, è invece riuscito, almeno per una sera, a superare i propri problemi in transizione difensiva grazie alla qualità del proprio possesso palla e ha ridotto gli spazi tra i reparti in fase di non possesso puntando sulla compattezza invece che sulla ricerca di una riconquista aggressiva del pallone – una scelta forse confermata anche dalla rinuncia iniziale ad Ansu Fati. Nonostante ciò, contro la Juventus, la qualità del palleggio blaugrana è stata più che sufficiente a dominare una partita che potrebbe essere stata già decisiva per l’assegnazione del primo posto nel girone.

finalmente un post e un articolo che parla di calcio e cerca di spiegare le cose.

quindi non lo leggerà nessuno. .asd

 

cmq la fase difensiva del barca era veramente poca cosa e solo i tantissimi errori individuali di dybala e kulu tra le linee ci hanno impedito di essere più pericolosi.

una cosa che traspare dall'articolo ma non viene chiaramente detta è che i due centrali di centrocampo sono fondamentali per la riconquista alta. i nostri due cc invece sono sempre stati troppo distanti dall'attacco. hanno tenuto per quasi 55-60 minuti bene la distanza dalla linea difensiva ma in avanti sono stati nulli. Purtroppo le loro caratteristiche sono quelle e credo che non miglioreremo nel corso della stagione su questo aspetto.

 

dovrebbe migliorare automaticametne invece la disposizione sul fronte offensivo con il rientro di CR7 e l'alternanza dybala-kulu.

avremmo chiesa e cuadrado larghi sulle due fasce , dybala/kulu e cr7 nelle loro posizioni naturali e morata centrale.

 

per la qualità delle giocate in difesa aspetto i rientri di deligt,chiello e sandro.

 

sincerametne con il tempo, se la squadra non si disunisce e continua a lavorare , la fase offensiva non mi preoccupa molto.

in difesa con certi giocatori dormo più sereno.

l'unica cosa che mi terrorizza è la qualità bassissima del centrocampo in termini di qualità, quantità, dinamismo e capacità di lettura delle situazioni.

ad oggi solo arthur mi sembra meritevole di una possibilità per la sua qualità indubbia nel controllo palla. ma tempi di pressione e capacità di interdizione mi sembrano mancargli.

gli servirebbe un kantè accanto....

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Joined: 09-Jan-2011
22403 messaggi
2 ore fa, STELEO ha scritto:

Guarda ti lascio alla tua idea, dico solo che se la squadra del dopo Conte e quella del 4231 faceva bel calcio non credi che se le successive non l'hanno più fatto non dipende tanto da Allegri ma da giocatori qualitativamente inferiori dei precedenti.

 

Poi non capisco come fai a dire che Sarri ha vinto contro avversari più forti quando dopo il lockdown si è perso il possibile e nonostante tutto si è vinto il campionato.......e il lockdown ha fatto bene a noi perchè prima la Lazio stava volando......poi non si capisce perché quando i giocatori facevano pietà con Allegri era colpa sua, con Sarri era colpa dei giocatori, Ramsey non mi sembra così scarso come sembrava l'anno scorso e così Rabiot, in ogni caso aveva a disposizione 7 centrocampisti contro i 3 + Can sempre rotto dell''ultimo Allegri costretti a fare 60 partite senza cambi......motivo per cui calammo nel girone di ritorno (a campionato già in tasca). Sul gioco di Sarri tralascio perchè quando trovava squadre chiuse non si riusciva a segnare neanche giocando una settimana....a meno della solita invenzione di CR7. 

Allegri in Europa non ha mai fatto brutte figure, aveva rischiato di eliminare il Barca pure con un Milan disperato qualche anno prima......e quel Barca nnhon era parente di quello di ieri sera.....

e ci risiamo. ogni volta la stessa storia con i nostalgici di allegri.

invece di rispondere ai punti che contesto si ribatte a casaccio

- sulla bontà del gioco di allegri rispetto a quello di sarri

- sul merit o demerito dei calciatori se la juve di allegri giocava male rispetto ai meriti o demeriti degli stessi per sarri.

- sul fatto che "eh ma con sarri abbiam fatto peggio" (e le varie declinazioni...abbiamo perso in CI, la supercoppa, brutta figura in CL,eccecc)

si finisce sempre con queste solite giustificazioni per non rispondere.

 

io non paragono i due allenatori perchè hanno proposto due idee di calcio agli antipodi con , più o meno, gli stessi giocatori ma

- i giocatori invecchiano,

- alcuni si siedono con la pancia piena.

- altri non erano adatti per un tipo di calcio (sia da una parte che dall'altra)

- le rose avevano problemi diversi (chiedere a paratici!)

- i nuovi si devono adattare

- gli avversari cambiano

- le condizioni esterne cambiano

- eccecc

 

quindi il giochino di allegri vs sarri vs fuggitivo vs guardiola... a me non me frega un c****.

 

ci sono problemi di quest'anno con le condizioni di quest'anno che andrebbero trattati e che non si risolvono con il ritorno di allegri (che tra l'altro è fermo da 2 anni a meditare e questo dovrebbe dire qualcosa su quanta considerazione ci sia nel mondo pallonaro che conta del suo calcio)

 

PS: cmq ramsey lo scorso anno non c'è stato quasi mai causa infortunio (giocatore in meno) e rabiot fino al lockdown era poco più di un ectoplasma.

quest'anno vediamo cosa combinano sti due....per il momento sono partiti leggermente meglio rispetto allo scorso anno ma il gallese si è di nuovo fermato fisicamente e il francese ha nuovamente dimostrato di non eccellere in nulla.

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