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JUtente

Alla fine anche qui ci si è resi conto che l'europa league è la nostra dimensione

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2 hours ago, Moeller 73 said:

No. È lui che si dovrebbe vergognare. Siamo trattati come pezze da piedi. Non mi rappresenta. Tu sei giovane. Non hai conosciuto Boniperti, Chiusano e i veri Agnelli. Boniperti e Chiusano sono stati fondamentali nel 1980. Se no il 2006 sarebbe arrivato molto prima. Zio Moeller è disposto a raccontarti la storia se la vorrai ascoltare.

.quoto.quoto.quoto.quoto

 

Bastò una frase dell'Avvocato per fare ritirare in disordine chi ci stava provando... ma perché la frase, al contrario di oggi, sapevano tutti che era solo il segnale del "ti spacco il c**o" e lo facevano... un tempo si diceva "chi lupo si fa agnelli se lo mangia"... once upon a time... 

 

:sventola::sventola::sventola::sventola:

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Fate una petizione perché ritorni Cobolli Gigli
L'ho messo io Cobolli Gigi presidente? lol

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8763 messaggi

 

 

 

No. È lui che si dovrebbe vergognare. Siamo trattati come pezze da piedi. Non mi rappresenta. Tu sei giovane. Non hai conosciuto Boniperti, Chiusano e i veri Agnelli. Boniperti e Chiusano sono stati fondamentali nel 1980. Se no il 2006 sarebbe arrivato molto prima. Zio Moeller è disposto a raccontarti la storia se la vorrai ascoltare.

 

Zio Moeller raccontaci la storia! (Sono serio).

 

 

Inviato dal mio SM-A705FN utilizzando Tapatalk

 

 

 

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Il lato positivo è che oggi non me ne fregava niente di cosa han fatto gli altri 

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13 minuti fa, dal1982 ha scritto:

Il lato positivo è che oggi non me ne fregava niente di cosa han fatto gli altri 

 

Io invece prima guardavo solo l'inda ora mi tocca guardare pure cosa fa il Sassuolo 

  • Haha 1

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10 minuti fa, JUtente ha scritto:

 

Io invece prima guardavo solo l'inda ora mi tocca guardare pure cosa fa il Sassuolo 

Io guardo solo se il Napoli perde 

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Joined: 04-Aug-2005
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48 minuti fa, evilempire ha scritto:
3 ore fa, Cene ha scritto:
Fate una petizione perché ritorni Cobolli Gigli

L'ho messo io Cobolli Gigi presidente? lol

 

.asd

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Bene i risultati di Lazio e Atalanta, male Roma e Sassuolo

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Joined: 21-Jul-2006
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22 minuti fa, JUtente ha scritto:

Bene i risultati di Lazio e Atalanta, male Roma e Sassuolo

Pensa come siamo messi... 

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196473 messaggi

Continuando così non si arriva quarti neanche per sbaglio...

 

 

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Joined: 27-Aug-2006
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Siamo passati da "vinciamo lo scudetto per inerzia" a "abbiamo la squadra da 5-6 posto" ...... COMPLIMENTI!

 

VI sta bene, avete gettato fango per anni sulle vittorie e VI meritate un paio di anni da zero tituli.

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Joined: 04-Apr-2006
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La Juve non muore mai:

10 motivi per crederci ancora

224120924-f463bcff-f786-4e94-b513-fd2eb6

 

 

 

Un martedì così nefasto come quello appena vissuto dal mondo bianconero era difficile da immaginare anche nei peggiori incubi: una sentenza “politica”, arrivata a poche ore dalla partita contro la Fiorentina, che ha ribaltato il verdetto chiaro dei due precedenti gradi di giudizio e umiliato il calcio italiano, uscito con le ossa rotte da questa vicenda (anche se in Italia non si può sostenere questa tesi). Sul campo la sentenza pronunciata quasi in contemporanea con la sfida dello Stadium ha finito per mettere un carico eccessivo a quella che doveva essere solo l’ultima partita del 2020 per la Juventus, nel giorno, peraltro, dove l’audio del “controlliamo Massa” è stato derubricato da molti quasi a questione di “folclore”, perché il tema di giornata era soprattutto l’audio della bestemmia di Buffon e la sua “inevitabile” squalifica.

 

Poi è arrivata una gara maledetta, segnata fin da subito da un atteggiamento molle della Juventus e da alcune decisioni arbitrali che l’hanno certamente penalizzata (anche se in Italia non si può mai sostenere questa tesi, figurati se la Juve può lamentarsi degli arbitri!). Dentro ci sarebbe anche la questione Rabiot e la decisione di lasciarlo a casa, per fargli scontare una squalifica ricomparsa d’incanto ma che potrebbe forse tenerlo fuori anche contro l’Udinese: paradossi di un sistema che fatica ad avere una regia e una trama chiara.

 

Ma siamo la Juve e la Juve parla sul campo, non cerca alibi. Ieri, a molti il tracollo con la Fiorentina è sembrato la resa definitiva alla corsa per lo scudetto: il campionato per i più non sarebbe affare per noi. Invece, nonostante il caos perverso della giornata vissuta tra audio imbarazzanti, sentenze ribaltate, partita giocata male e decisioni arbitrali penalizzanti, la squadra è ancora e a pieno titolo in corsa per il decimo scudetto consecutivo.

 

Non serve tirare in ballo la metafora dell’araba fenice, che rinasce dalle proprie ceneri dopo la morte, per raccontare una Juventus che ha sempre dato il meglio di sé ogni volta che qualcuno l’ha data per spacciata.

 

Da questa valutazione si parte per evidenziare tutti i motivi per cui i bianconeri non sono fuori dalla lotta scudetto: 

 

1) il campionato è lungo: mancano 25 gare alla fine della Serie A e sono sufficienti a ribaltare ogni situazione controversa e i giochi restano aperti; 

 

2) filotto e continuità di risultati: se finora la squadra ha dimostrato discontinuità non riuscendo ad inanellare più di due vittorie consecutive nel campionato in corso, una successione di vittorie può garantire di rimediare a una classifica deficitaria. Non sono, però, concessi ulteriori giri a vuoto, almeno nel breve periodo; 

 

3) gli scontri diretti: è vero che, con le eventuali vittorie di Inter e Milan nel turno, la Juve scivolerebbe rispettivamente a -9 e -10 in classifica, passando un Natale horror, ma alla ripresa ci sarà la possibilità di giocare subito scontri diretti con le squadre in fuga (Inter e Milan) e di recuperare la partita in meno col Napoli; coi risultati giusti la squadra potrebbe riportarsi a -3 e -4 ma sarà obbligatorio dare risposte importanti in quelle occasioni anche per far capire agli avversari che la Juve resta la più forte; 

 

4) la rosa vale più di quel che dice la classifica: per quanto incompleta e con difficoltà ormai “storiche” nella costruzione della mediana o con equivoci tecnici e tattici da risolvere in fretta, la Juventus non sembra comunque inferiore a chi sta davanti;

 

5) ...........

 

6) una squadra più “sporca”: finora Pirlo e il suo staff hanno “sperimentato” molto sulla pelle della Juventus, ma è tempo di dare certezze alla squadra andando oltre la ricerca ossessiva di un’idea calcistica innovativa, soprattutto laddove le partite difficili non la consentono; serve, quindi, rispolverare quando occorre un atteggiamento più scaltro e di migliore gestione delle pressioni senza frenesie ed isterie; 

 

7) aiuti dal mercato: ..........

 

8) recupero dei migliori: .............

 

9) il fattore Ronaldo: una squadra che ha un giocatore così forte ha un’arma in più da sfruttare e non può sentirsi inferiore alle rose di questa serie A; 

 

10) le motivazioni: il decimo scudetto, i fatti di Juve-Napoli, gli audio con hashtag su richiesta, le moviole a senso unico, il gol di Muntari, gli avversari che ironizzano sullo stato della squadra e pregustano di vedere assegnato il titolo di un campionato “non falsato” a qualcun altro che non abbia le strisce bianconere, ovvero tutto quel campionario che ha composto la narrazione di 3000 giorni di dominio e che c’è l’obbligo morale, a questo punto, di prolungare ulteriormente. La vecchia guardia e la gente con maggiore personalità nello spogliatoio può dare in tal senso un aiuto ai nuovi per ripartire con maggiore convinzione.

 

Anche i tifosi, però, devono fare la loro parte perché come dice spesso Guido Tolomei “Fino alla fine non è solo uno slogan da tenere sul display dello smartphone” e perché guai a dare per morta la Juventus. Come ricorda spesso un grande cronista come Repice “La Juve non muore mai”.

 

 

Articolo completo -> https://www.juventibus.com/10-motivi-scudetto/

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24 minuti fa, Socrates ha scritto:

La Juve non muore mai:

10 motivi per crederci ancora

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Un martedì così nefasto come quello appena vissuto dal mondo bianconero era difficile da immaginare anche nei peggiori incubi: una sentenza “politica”, arrivata a poche ore dalla partita contro la Fiorentina, che ha ribaltato il verdetto chiaro dei due precedenti gradi di giudizio e umiliato il calcio italiano, uscito con le ossa rotte da questa vicenda (anche se in Italia non si può sostenere questa tesi). Sul campo la sentenza pronunciata quasi in contemporanea con la sfida dello Stadium ha finito per mettere un carico eccessivo a quella che doveva essere solo l’ultima partita del 2020 per la Juventus, nel giorno, peraltro, dove l’audio del “controlliamo Massa” è stato derubricato da molti quasi a questione di “folclore”, perché il tema di giornata era soprattutto l’audio della bestemmia di Buffon e la sua “inevitabile” squalifica.

 

Poi è arrivata una gara maledetta, segnata fin da subito da un atteggiamento molle della Juventus e da alcune decisioni arbitrali che l’hanno certamente penalizzata (anche se in Italia non si può mai sostenere questa tesi, figurati se la Juve può lamentarsi degli arbitri!). Dentro ci sarebbe anche la questione Rabiot e la decisione di lasciarlo a casa, per fargli scontare una squalifica ricomparsa d’incanto ma che potrebbe forse tenerlo fuori anche contro l’Udinese: paradossi di un sistema che fatica ad avere una regia e una trama chiara.

 

Ma siamo la Juve e la Juve parla sul campo, non cerca alibi. Ieri, a molti il tracollo con la Fiorentina è sembrato la resa definitiva alla corsa per lo scudetto: il campionato per i più non sarebbe affare per noi. Invece, nonostante il caos perverso della giornata vissuta tra audio imbarazzanti, sentenze ribaltate, partita giocata male e decisioni arbitrali penalizzanti, la squadra è ancora e a pieno titolo in corsa per il decimo scudetto consecutivo.

 

Non serve tirare in ballo la metafora dell’araba fenice, che rinasce dalle proprie ceneri dopo la morte, per raccontare una Juventus che ha sempre dato il meglio di sé ogni volta che qualcuno l’ha data per spacciata.

 

Da questa valutazione si parte per evidenziare tutti i motivi per cui i bianconeri non sono fuori dalla lotta scudetto: 

 

1) il campionato è lungo: mancano 25 gare alla fine della Serie A e sono sufficienti a ribaltare ogni situazione controversa e i giochi restano aperti; 

 

2) filotto e continuità di risultati: se finora la squadra ha dimostrato discontinuità non riuscendo ad inanellare più di due vittorie consecutive nel campionato in corso, una successione di vittorie può garantire di rimediare a una classifica deficitaria. Non sono, però, concessi ulteriori giri a vuoto, almeno nel breve periodo; 

 

3) gli scontri diretti: è vero che, con le eventuali vittorie di Inter e Milan nel turno, la Juve scivolerebbe rispettivamente a -9 e -10 in classifica, passando un Natale horror, ma alla ripresa ci sarà la possibilità di giocare subito scontri diretti con le squadre in fuga (Inter e Milan) e di recuperare la partita in meno col Napoli; coi risultati giusti la squadra potrebbe riportarsi a -3 e -4 ma sarà obbligatorio dare risposte importanti in quelle occasioni anche per far capire agli avversari che la Juve resta la più forte; 

 

4) la rosa vale più di quel che dice la classifica: per quanto incompleta e con difficoltà ormai “storiche” nella costruzione della mediana o con equivoci tecnici e tattici da risolvere in fretta, la Juventus non sembra comunque inferiore a chi sta davanti;

 

5) ...........

 

6) una squadra più “sporca”: finora Pirlo e il suo staff hanno “sperimentato” molto sulla pelle della Juventus, ma è tempo di dare certezze alla squadra andando oltre la ricerca ossessiva di un’idea calcistica innovativa, soprattutto laddove le partite difficili non la consentono; serve, quindi, rispolverare quando occorre un atteggiamento più scaltro e di migliore gestione delle pressioni senza frenesie ed isterie; 

 

7) aiuti dal mercato: ..........

 

8) recupero dei migliori: .............

 

9) il fattore Ronaldo: una squadra che ha un giocatore così forte ha un’arma in più da sfruttare e non può sentirsi inferiore alle rose di questa serie A; 

 

10) le motivazioni: il decimo scudetto, i fatti di Juve-Napoli, gli audio con hashtag su richiesta, le moviole a senso unico, il gol di Muntari, gli avversari che ironizzano sullo stato della squadra e pregustano di vedere assegnato il titolo di un campionato “non falsato” a qualcun altro che non abbia le strisce bianconere, ovvero tutto quel campionario che ha composto la narrazione di 3000 giorni di dominio e che c’è l’obbligo morale, a questo punto, di prolungare ulteriormente. La vecchia guardia e la gente con maggiore personalità nello spogliatoio può dare in tal senso un aiuto ai nuovi per ripartire con maggiore convinzione.

 

Anche i tifosi, però, devono fare la loro parte perché come dice spesso Guido Tolomei “Fino alla fine non è solo uno slogan da tenere sul display dello smartphone” e perché guai a dare per morta la Juventus. Come ricorda spesso un grande cronista come Repice “La Juve non muore mai”.

 

 

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Bello ma non mi convince nemmeno un po. Per me discorso scudetto ampiamente chiuso, se mai fosse iniziato poi... 

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Joined: 09-Jan-2011
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La Juve non muore mai:

10 motivi per crederci ancora

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Un martedì così nefasto come quello appena vissuto dal mondo bianconero era difficile da immaginare anche nei peggiori incubi: una sentenza “politica”, arrivata a poche ore dalla partita contro la Fiorentina, che ha ribaltato il verdetto chiaro dei due precedenti gradi di giudizio e umiliato il calcio italiano, uscito con le ossa rotte da questa vicenda (anche se in Italia non si può sostenere questa tesi). Sul campo la sentenza pronunciata quasi in contemporanea con la sfida dello Stadium ha finito per mettere un carico eccessivo a quella che doveva essere solo l’ultima partita del 2020 per la Juventus, nel giorno, peraltro, dove l’audio del “controlliamo Massa” è stato derubricato da molti quasi a questione di “folclore”, perché il tema di giornata era soprattutto l’audio della bestemmia di Buffon e la sua “inevitabile” squalifica.

 

Poi è arrivata una gara maledetta, segnata fin da subito da un atteggiamento molle della Juventus e da alcune decisioni arbitrali che l’hanno certamente penalizzata (anche se in Italia non si può mai sostenere questa tesi, figurati se la Juve può lamentarsi degli arbitri!). Dentro ci sarebbe anche la questione Rabiot e la decisione di lasciarlo a casa, per fargli scontare una squalifica ricomparsa d’incanto ma che potrebbe forse tenerlo fuori anche contro l’Udinese: paradossi di un sistema che fatica ad avere una regia e una trama chiara.

 

Ma siamo la Juve e la Juve parla sul campo, non cerca alibi. Ieri, a molti il tracollo con la Fiorentina è sembrato la resa definitiva alla corsa per lo scudetto: il campionato per i più non sarebbe affare per noi. Invece, nonostante il caos perverso della giornata vissuta tra audio imbarazzanti, sentenze ribaltate, partita giocata male e decisioni arbitrali penalizzanti, la squadra è ancora e a pieno titolo in corsa per il decimo scudetto consecutivo.

 

Non serve tirare in ballo la metafora dell’araba fenice, che rinasce dalle proprie ceneri dopo la morte, per raccontare una Juventus che ha sempre dato il meglio di sé ogni volta che qualcuno l’ha data per spacciata.

 

Da questa valutazione si parte per evidenziare tutti i motivi per cui i bianconeri non sono fuori dalla lotta scudetto

 

1) il campionato è lungo: mancano 25 gare alla fine della Serie A e sono sufficienti a ribaltare ogni situazione controversa e i giochi restano aperti; 

 

2) filotto e continuità di risultati: se finora la squadra ha dimostrato discontinuità non riuscendo ad inanellare più di due vittorie consecutive nel campionato in corso, una successione di vittorie può garantire di rimediare a una classifica deficitaria. Non sono, però, concessi ulteriori giri a vuoto, almeno nel breve periodo; 

 

3) gli scontri diretti: è vero che, con le eventuali vittorie di Inter e Milan nel turno, la Juve scivolerebbe rispettivamente a -9 e -10 in classifica, passando un Natale horror, ma alla ripresa ci sarà la possibilità di giocare subito scontri diretti con le squadre in fuga (Inter e Milan) e di recuperare la partita in meno col Napoli; coi risultati giusti la squadra potrebbe riportarsi a -3 e -4 ma sarà obbligatorio dare risposte importanti in quelle occasioni anche per far capire agli avversari che la Juve resta la più forte; 

 

4) la rosa vale più di quel che dice la classifica: per quanto incompleta e con difficoltà ormai “storiche” nella costruzione della mediana o con equivoci tecnici e tattici da risolvere in fretta, la Juventus non sembra comunque inferiore a chi sta davanti;

 

5) ...........

 

6) una squadra più “sporca”: finora Pirlo e il suo staff hanno “sperimentato” molto sulla pelle della Juventus, ma è tempo di dare certezze alla squadra andando oltre la ricerca ossessiva di un’idea calcistica innovativa, soprattutto laddove le partite difficili non la consentono; serve, quindi, rispolverare quando occorre un atteggiamento più scaltro e di migliore gestione delle pressioni senza frenesie ed isterie; 

 

7) aiuti dal mercato: ..........

 

8) recupero dei migliori: .............

 

9) il fattore Ronaldo: una squadra che ha un giocatore così forte ha un’arma in più da sfruttare e non può sentirsi inferiore alle rose di questa serie A; 

 

10) le motivazioni: il decimo scudetto, i fatti di Juve-Napoli, gli audio con hashtag su richiesta, le moviole a senso unico, il gol di Muntari, gli avversari che ironizzano sullo stato della squadra e pregustano di vedere assegnato il titolo di un campionato “non falsato” a qualcun altro che non abbia le strisce bianconere, ovvero tutto quel campionario che ha composto la narrazione di 3000 giorni di dominio e che c’è l’obbligo morale, a questo punto, di prolungare ulteriormente. La vecchia guardia e la gente con maggiore personalità nello spogliatoio può dare in tal senso un aiuto ai nuovi per ripartire con maggiore convinzione.

 

Anche i tifosi, però, devono fare la loro parte perché come dice spesso Guido Tolomei “Fino alla fine non è solo uno slogan da tenere sul display dello smartphone” e perché guai a dare per morta la Juventus. Come ricorda spesso un grande cronista come Repice “La Juve non muore mai”.

 

 

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Non ci crede nemmeno chi l'ha scritto.
In un punto abbiamo una rosa non peggiore delle altre ma il centrocampo fa ca**re .. Nell'altro punto serve il mercato... Poi nell'altro ancora non serve niente perché hai cr7... Poi devi fare un filotto di vittorie senza precedenti senza sbagliare mai (e grazie al catzo direi anche)
La chiosa al punto 10 sulle motivazioni è la scoperta dell'acqua calda nel 2020.



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7 ore fa, Socrates ha scritto:

La Juve non muore mai:

10 motivi per crederci ancora

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Un martedì così nefasto come quello appena vissuto dal mondo bianconero era difficile da immaginare anche nei peggiori incubi: una sentenza “politica”, arrivata a poche ore dalla partita contro la Fiorentina, che ha ribaltato il verdetto chiaro dei due precedenti gradi di giudizio e umiliato il calcio italiano, uscito con le ossa rotte da questa vicenda (anche se in Italia non si può sostenere questa tesi). Sul campo la sentenza pronunciata quasi in contemporanea con la sfida dello Stadium ha finito per mettere un carico eccessivo a quella che doveva essere solo l’ultima partita del 2020 per la Juventus, nel giorno, peraltro, dove l’audio del “controlliamo Massa” è stato derubricato da molti quasi a questione di “folclore”, perché il tema di giornata era soprattutto l’audio della bestemmia di Buffon e la sua “inevitabile” squalifica.

 

Poi è arrivata una gara maledetta, segnata fin da subito da un atteggiamento molle della Juventus e da alcune decisioni arbitrali che l’hanno certamente penalizzata (anche se in Italia non si può mai sostenere questa tesi, figurati se la Juve può lamentarsi degli arbitri!). Dentro ci sarebbe anche la questione Rabiot e la decisione di lasciarlo a casa, per fargli scontare una squalifica ricomparsa d’incanto ma che potrebbe forse tenerlo fuori anche contro l’Udinese: paradossi di un sistema che fatica ad avere una regia e una trama chiara.

 

Ma siamo la Juve e la Juve parla sul campo, non cerca alibi. Ieri, a molti il tracollo con la Fiorentina è sembrato la resa definitiva alla corsa per lo scudetto: il campionato per i più non sarebbe affare per noi. Invece, nonostante il caos perverso della giornata vissuta tra audio imbarazzanti, sentenze ribaltate, partita giocata male e decisioni arbitrali penalizzanti, la squadra è ancora e a pieno titolo in corsa per il decimo scudetto consecutivo.

 

Non serve tirare in ballo la metafora dell’araba fenice, che rinasce dalle proprie ceneri dopo la morte, per raccontare una Juventus che ha sempre dato il meglio di sé ogni volta che qualcuno l’ha data per spacciata.

 

Da questa valutazione si parte per evidenziare tutti i motivi per cui i bianconeri non sono fuori dalla lotta scudetto: 

 

1) il campionato è lungo: mancano 25 gare alla fine della Serie A e sono sufficienti a ribaltare ogni situazione controversa e i giochi restano aperti; 

 

2) filotto e continuità di risultati: se finora la squadra ha dimostrato discontinuità non riuscendo ad inanellare più di due vittorie consecutive nel campionato in corso, una successione di vittorie può garantire di rimediare a una classifica deficitaria. Non sono, però, concessi ulteriori giri a vuoto, almeno nel breve periodo; 

 

3) gli scontri diretti: è vero che, con le eventuali vittorie di Inter e Milan nel turno, la Juve scivolerebbe rispettivamente a -9 e -10 in classifica, passando un Natale horror, ma alla ripresa ci sarà la possibilità di giocare subito scontri diretti con le squadre in fuga (Inter e Milan) e di recuperare la partita in meno col Napoli; coi risultati giusti la squadra potrebbe riportarsi a -3 e -4 ma sarà obbligatorio dare risposte importanti in quelle occasioni anche per far capire agli avversari che la Juve resta la più forte; 

 

4) la rosa vale più di quel che dice la classifica: per quanto incompleta e con difficoltà ormai “storiche” nella costruzione della mediana o con equivoci tecnici e tattici da risolvere in fretta, la Juventus non sembra comunque inferiore a chi sta davanti;

 

5) ...........

 

6) una squadra più “sporca”: finora Pirlo e il suo staff hanno “sperimentato” molto sulla pelle della Juventus, ma è tempo di dare certezze alla squadra andando oltre la ricerca ossessiva di un’idea calcistica innovativa, soprattutto laddove le partite difficili non la consentono; serve, quindi, rispolverare quando occorre un atteggiamento più scaltro e di migliore gestione delle pressioni senza frenesie ed isterie; 

 

7) aiuti dal mercato: ..........

 

8) recupero dei migliori: .............

 

9) il fattore Ronaldo: una squadra che ha un giocatore così forte ha un’arma in più da sfruttare e non può sentirsi inferiore alle rose di questa serie A; 

 

10) le motivazioni: il decimo scudetto, i fatti di Juve-Napoli, gli audio con hashtag su richiesta, le moviole a senso unico, il gol di Muntari, gli avversari che ironizzano sullo stato della squadra e pregustano di vedere assegnato il titolo di un campionato “non falsato” a qualcun altro che non abbia le strisce bianconere, ovvero tutto quel campionario che ha composto la narrazione di 3000 giorni di dominio e che c’è l’obbligo morale, a questo punto, di prolungare ulteriormente. La vecchia guardia e la gente con maggiore personalità nello spogliatoio può dare in tal senso un aiuto ai nuovi per ripartire con maggiore convinzione.

 

Anche i tifosi, però, devono fare la loro parte perché come dice spesso Guido Tolomei “Fino alla fine non è solo uno slogan da tenere sul display dello smartphone” e perché guai a dare per morta la Juventus. Come ricorda spesso un grande cronista come Repice “La Juve non muore mai”.

 

 

Articolo completo -> https://www.juventibus.com/10-motivi-scudetto/

In pratica, anche ad essere ottimisti, siamo sull’orlo del burrone. Al primo passo falso é finita ogni speranza....

Mettiamo anche che durante la sosta la societá faccia un mercato fantastico (punto 7), rientrano tutti i migliori (punto 8), diventiamo piú scaltri e cattivi (punto 6), CR7 ci trascina coi suoi goal (punto 9), combattiamo in campo fino all’ultimo (punto 10)......basta un Fourneau o un La Penna qualsiasi che ci toglie altri 2 punti e buonanotte al secchio......

Spiace dirlo, perché non l’ho mai pensata cosí e va contro tutti i miei principi.... ma non é sul campo che si combatte questo campionato.

Ragazzi, una sfilza cosí lunga di decisioni arbitrali avverse in sole 13 partite non si é mai vista nella storia del calcio! E siamo pure in epoca di VAR!

Modificato da B&W Pride
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12 ore fa, B&W Pride ha scritto:

Non è che “rischiamo” di rimanere fuori dalla champions.....
È che c’è un preciso disegno per tenerci fuori dalla prossima champions e lontani da ogni possibilitá di confermarci campioni d’Italia.
É in corso una pagliacciata realizzata con la complicitá di buona parte della classe arbitrale.

Ed é al riguardo sconcertante il silenzio della nostra societá. Davvero non si capisce cosa credano di ottenere con questa strategia demenziale.

 

Quoto, nella sostanza.

È da un po' che anch'io lo dico: quest'anno NON DOBBIAMO VINCERE.

Sulla Champions non lo so, ma il campionato quest'anno non è cosa per noi.

I messaggi che stanno arrivando continuamente da più parti (stampa e media in generale, "giustizia" sportiva, classe arbitrale)  sono inequivocabili, bisogna essere ottusi e ottenebrati per non percepirli.

 

Modificato da Pharus

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Per ora è Europa League 

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6 minuti fa, Pharus ha scritto:

 

Quoto, nella sostanza.

È da un po' che anch'io lo dico: quest'anno NON DOBBIAMO VINCERE.

Sulla Champions non lo so, ma il campionato quest'anno non è cosa per noi.

I messaggi che stanno arrivando continuamente da più parti (stampa e media in generale, "giustizia" sportiva, classe arbitrale)  sono inequivocabili, bisogna essere ottusi e ottenebrati per non percepirli.

 

Oppure complici...

Diversamente, davvero non mi spiego il silenzio dei nostri.

 

 

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Siamo tornati a 10 anni fa...sesti (con cr7)

Complimenti a tutti

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7 minuti fa, raffa072 ha scritto:

Per ora è Europa League 

Continuando con Pirlo quella faremo (forse)

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1 ora fa, B&W Pride ha scritto:

In pratica, anche ad essere ottimisti, siamo sull’orlo del burrone. Al primo passo falso é finita ogni speranza....

Mettiamo anche che durante la sosta la societá faccia un mercato fantastico (punto 7), rientrano tutti i migliori (punto 8), diventiamo piú scaltri e cattivi (punto 6), CR7 ci trascina coi suoi goal (punto 9), combattiamo in campo fino all’ultimo (punto 10)......basta un Fourneau o un La Penna qualsiasi che ci toglie altri 2 punti e buonanotte al secchio......

Spiace dirlo, perché non l’ho mai pensata cosí e va contro tutti i miei principi.... ma non é sul campo che si combatte questo campionato.

Ragazzi, una sfilza cosí lunga di decisioni arbitrali avverse in sole 13 partite non si é mai vista nella storia del calcio! E siamo pure in epoca di VAR!

Se fossimo scesi in campo da Juve, col coltello tra i denti, stai certo che gli errori arbitrali di Crotone, Benevento, Fiorentina, etc... sarebbero stati solo una cornice.

Invece, siamo scesi in campo come un banda di scolaretti in gita di III media. Senza fame, senza cattiveria.

 

Se giochiamo da Juve, sfruttando al massimo le nostre potenzialità, non c'è errore arbitrale che tenga.

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22 minuti fa, Calix ha scritto:

Se fossimo scesi in campo da Juve, col coltello tra i denti, stai certo che gli errori arbitrali di Crotone, Benevento, Fiorentina, etc... sarebbero stati solo una cornice.

Invece, siamo scesi in campo come un banda di scolaretti in gita di III media. Senza fame, senza cattiveria.

 

Se giochiamo da Juve, sfruttando al massimo le nostre potenzialità, non c'è errore arbitrale che tenga.


Fermiamoci agli ultimi 9 anni, di 38 partite a stagione quante ne abbiamo giocate da “vera Juve” ogni anno? 10? 15? Mettiamo anche 20 negli anni migliori.....

Le altre 18 (fisiologiche) sono partite magari non giocate benissimo, portate a casa di misura in virtú della nostra superioritá tecnica.... Perché i campionati si vincono anche e soprattutto cosí.


Ecco, se negli anni scorsi avessimo trovato i fourneau, i Pasqua, i doveri e i la penna di quest’anno in quelle partite in cui non eravamo al meglio  saremmo qui a raccontare tutta un’altra storia.

 

gli alibi sono quelli che ci si da per giustificare una, due partite condizionate da un errore arbitrale.

Qui siamo a 7 partite su 13 condizionate da errori arbitrali macroscopici a senso unico....

Riconoscerlo non é cercare alibi , é aprire gli occhi.

 

 

Modificato da B&W Pride
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4 minuti fa, B&W Pride ha scritto:


Fermiamoci agli ultimi 9 anni, di 38 partite a stagione quante ne abbiamo giocate da “vera Juve” ogni anno? 10? 15? Mettiamo anche 20 negli anni migliori.....

Le altre 18 (fisiologiche) sono partite magari non giocate benissimo, portate a casa di misura in virtú della nostra superioritá tecnica.... Perché i campionati si vincono anche e soprattutto cosí.


Ecco, se negli anni scorsi avessimo trovato i fourneau, i Pasqua, i doveri e i la penna di quest’anno in quelle partite in cui non eravamo al meglio  saremmo qui a raccontare tutta un’altra storia.

 

Che ci diano contro è innegabile quest'anno, basta vedere ogni partita cosa succede. 

Ma se facevi il tuo, al netto della mediocrita della rosa, con crotone, benevento verona e fiorentina...ora stavi li'.

 

Per quello il maggior colpevole è Pirlo

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14 minuti fa, pinturicchio PE ha scritto:

Che ci diano contro è innegabile quest'anno, basta vedere ogni partita cosa succede. 

Ma se facevi il tuo, al netto della mediocrita della rosa, con crotone, benevento verona e fiorentina...ora stavi li'.

 

Per quello il maggior colpevole è Pirlo

Non sono d’accordo, potrei ribaltare il tuo discorso dicendo “che abbiamo problemi di gioco é innegabile, ma con degli arbitraggi normali avremmo perso al massimo 4 punti.... mai 11. E nel saldo ci metto anche un paio di arbitraggi sfortunati (dato fisiologico)...

Modificato da B&W Pride

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Non c'è alcun disegno contro, non c'è da piangersi troppo addosso. Semplicemente, non siamo i più forti, stavolta. E lo stiamo dimostrando. Complice anche una scelta scellerata in panchina e sul mercato, quest'anno sarà l'anno dell'abdicazione del re. Punto.

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