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LA CORTE EUROPEA CONTRO LA UEFA: VITTORIA PER LA SUPERLEGA

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Joined: 26-Jan-2012
3079 messaggi
14 minuti fa, Don Chisciopeth ha scritto:

dejavu

 

mi ricorda calciopoli..

eravamo tutti li con i popcorn in mano ma alla sentenza  rimanemmo con l'ano spanato tipo tunnel della manica.

dai, lì lo si sapeva:

carraro aveva le carte da mesi e ha avuto il via libera

giraudo ha capito tutto e si è smarcato

in figc hanno dovuto chiamare un manager fiat per chiudere la porcata

l'avvocato Juve non difendeva ma trattava

carte inter imboscate

documento decisivo fasullo e ottenuto senza rogatoria

processo civile portato a napoli

 - retroscena tra proprietà che non sapremo mai

 

 

Oggi è diverso, ci sono in ballo miliardi di diritti tv in mano a un ente politico come l'UEFA e la trasformazione di un torneo prestigioso come la Champions in una coppa Uefa allargata.

 

è come se la FIGC gestisse i soldi della serie A e decidesse anche periodicamente di aggiungere o togliere partecipanti secondo principi di questo tipo:

Gravina è pugliese quindi il Taranto va in serie A.

Gravina è stato eletto da sardi e siciliani quindi Torres e Siracusa vanno in A

la FIGC è sponsorizzata da ILLy quindi la Triestina è in serie A

Ho estremizzato ma la gestione di Ceferin è questa

 

Noi non sappiamo se la Superlega sia la risposta corretta ma sicuramente sappiamo che i club trainanti son quei 15/20 e che prima o poi si gestiranno da soli regole e soldi come in  Premier,  Liga,  Bundesliga, LegaA, NBA, Euroleague etc etc

 

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Joined: 29-Aug-2008
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14 minuti fa, Don Chisciopeth ha scritto:

Non sono esperto in materia ma ad ogni modo, non si è ancora capito quale sarebbe il motivo per il quale la UEFA dovrebbe bannare le 3.

Se la SL avesse avuto inzio, la UEFA avrebbe avuto tutto il diritto di non far partecipare le 12 alla Champions league(art.49) ma visto che, sotto minaccia pesante, 9 club han fatto marcia indietro , la SL èstata bloccata. ( E qui subentra la posizione dominante della Uefa che di fatto vieta la concorrenza)

Quindi, perchè sanzionare un qualcosa che non è mai iniziato?

 

sei d'accordo?

 

Non so se tu hai informazioni, io non ho visto da nessuna parte quello che ci contestano. Per ora ho letto e sentito discorsi vaghi. Quindi, non ho una risposta certa alla tua domanda.

Un'ipotesi potrebbe essere "politica", non tecnica: li stronchiamo sul nascere per dare il buon esempio, così nessuno ci proverà di nuovo. 

Però, se fosse così, dovrebbero fare un processo farsa, con accuse campate in aria ecc. Aggiungo che anche l'art. 49 non ha una sanzione. Se te la inventi sul momento non fai una gran figura. Ecco, questo assomiglierebbe molto al 2006.

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1565 messaggi
8 minuti fa, Bono 11 ha scritto:

Il problema è che le 3 (prima 12) squadre oltre a criticare continuamente l'attuale format, hanno pure tentato un "golpe" (se mi passate il termine), che si è concluso in un nulla di fatto 24 ore dopo. Le altre 9 squadre hanno abbozzato e hanno rinunciato all'idea, queste continuano a mantenere apertamente una posizione del tipo "appena abbiamo un briciolo di margine facciamo la lega alternativa in concorrenza alla tua". La posizione dell'Uefa è più che logica: se non ti piace il mio format e continui a voler farmi fuori, vai via. Quello che non torna è la battaglia contro i mulini a vento delle 3: a quanto pare finchè non si prende bene nei denti non ci basta. 

Beh no, le altre 9 squadre erano completamente dentro al progetto. Che poi le inglesi siano scappate quando il loro governo si è fatto sentire pesantemente è un'altra cosa. Non credo che le 3 rimaste siano ancora lì per principio ma perchè ci sono tanti bei soldini in ballo. Le spagnole e anche la Juventus sono colossi che non sono governati da degli sprovveduti. Sono convinto che vi siano interessi economici in gioco che non stiamo neanche lontanamente prendendo in considerazione.

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10 minuti fa, Pavel77 ha scritto:

Onestamente la cosa più squallida, sono gli altri 9 club che si sono pentiti a parole ma invece sono rimasti dentro per non pagare la penale....

E' proprio vero, sono tutti f***** col c**o degli altri....

 

Si, ma questo punto è positivo nel caso in cui si vada davanti ad un tribunale, sono ancora tutte dentro.

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Joined: 28-Aug-2010
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Non fate confusione: la corte UE non ha dichiarato il caso inammissibile e quindi sarà giudicato. 

 

Tra l'altro c'è il precedente del pattinaggio giudicato dalla stessa Corte e dell'eurolega sulla quale si è espresso il tribunale di Monaco

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Joined: 04-Aug-2005
61371 messaggi
53 minuti fa, Don Chisciopeth ha scritto:

dejavu

 

mi ricorda calciopoli..

eravamo tutti li con i popcorn in mano ma alla sentenza  rimanemmo con l'ano spanato tipo tunnel della manica.

 

:261:

 

No, a suo tempo le cose si vedevano già ben delineate (media, anche della famiglia come primi accusatori, elCan che ricusa la dirigenza in diretta quando le intercettazioni dovevano ancora uscire, immobilismo della società durante il processo, anzi misero tal zaccone che si prostrò come manco l'ultimo degli avvocati e zaccone non lo era, chi vuol capire capisca)... insomma la situazione è diversa, non so come finirà stavolta, di certo la juve non è sola e le altre 2, CHE SONO I CLUB PIU' IMPORTANTI AL MONDO, non si lasceranno mettere i piedi in testa e non accetteranno in modo doloso sanzioni della uefa, come fece qualcun altro dalle nostre parti nel 2006.

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27892 messaggi
10 minuti fa, vanpeebles ha scritto:

Non so se tu hai informazioni, io non ho visto da nessuna parte quello che ci contestano. Per ora ho letto e sentito discorsi vaghi. Quindi, non ho una risposta certa alla tua domanda.

Un'ipotesi potrebbe essere "politica", non tecnica: li stronchiamo sul nascere per dare il buon esempio, così nessuno ci proverà di nuovo. 

Però, se fosse così, dovrebbero fare un processo farsa, con accuse campate in aria ecc. Aggiungo che anche l'art. 49 non ha una sanzione. Se te la inventi sul momento non fai una gran figura. Ecco, questo assomiglierebbe molto al 2006.

Si.. infatti  non l'ho capito  nemmeno io di preciso cosa ci contestano.

 

O meglio.. quello che contestano non è  mai avvenuto, ovvero, giocare in un'altra competizione. 

 

 

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Joined: 17-Sep-2020
6453 messaggi

Le squadre hanno fior di avvocati

Se non avessero avuto la certezza al 100% di essere nel giusto non avrebbero fatto passi avanti.

Oltretutto la reazione scomposta dell'uefa mi fa propendere per una coda di paglia grossa come una casa. 

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Joined: 09-Jun-2006
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Non capisco cosa c'entri la Corte di Giustizia europea (Cge), alla quale rimandano i contenziosi tra stati o tra Unione e stati.

 

Forse la Corte dei diritti dell'Uomo (Cedu)?

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Ma nessuno ha notato che le "12", poi rimaste in "3", non hanno mai detto e scritto di voler fare la SL senza l'UEFA?
Giusto il contrario!
Ha più volte sottolineato di volere trovare una soluzione per rimanere nell'alveo di tale consesso.

Inviato da una frattura del continuum spazio temporale con una ciabatta di Vucinic in decomposizione.

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Joined: 18-Oct-2008
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1 hour ago, SuperDino said:

Ho trovato questo articolo di qualche giorno fa.

 

 
 
25.05.21
 
 
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La vicenda della Superlega di calcio potrebbe finire davanti alla Corte di giustizia europea. Perché le eventuali sanzioni dell’Uefa ai club secessionisti violerebbero la legge antitrust. Ma invocare quelle norme finisce per produrre un paradosso.

Uefa davanti alla Corte di giustizia europea?

È di qualche giorno fa la notizia che un tribunale di Madrid avrebbe sottoposto al giudizio della Corte di giustizia europea la controversia che contrappone Uefa e Superlega, o quel che ne resta. Secondo le indiscrezioni, il tribunale, che già aveva emesso un’ordinanza preliminare a favore della Superlega, avrebbe ora invitato la Corte di giustizia a valutare se eventuali sanzioni dell’Uefa ai club secessionisti irriducibili (Real Madrid, Barcellona e Juventus) violerebbero la legge antitrust europea.

In attesa di una pronuncia che potrebbe anche non esserci, dato che l’alta Corte è libera di non considerare il caso, può essere interessante cercare di capire meglio i termini della questione.

Ci sono due possibilità: le sanzioni potrebbero essere considerate come un abuso di posizione dominante (articolo 102 del Trattato di Roma), oppure come una intesa restrittiva della concorrenza (articolo 101). Vediamole in ordine.

L’ipotesi che le decisioni dell’Uefa possano essere considerate un abuso di posizione dominante è quella più improbabile. Infatti, condizione necessaria perché ci possa essere un abuso è che l’Uefa detenga una posizione dominante nel mercato rilevante. Ma quale sarebbe questo mercato? Nelle sue precedenti decisioni sul calcio, la Commissione europea ha stabilito che il mercato rilevante include i campionati nazionali di prima e seconda divisione, le coppe nazionali, la Champions League e l’Europa League. Di queste competizioni, l’Uefa organizza solo le ultime due, che prese insieme rappresentano forse il 25 per cento del mercato: troppo poco per avere una posizione dominante. Dato che di solito la Corte di giustizia non contesta il modo in cui la Commissione delimita il mercato rilevante, è difficile che possa essere applicato l’articolo 102, sull’abuso di posizione dominante.

Rimane la possibilità di una intesa restrittiva della concorrenza. All’apparenza questa strada sembra più facilmente percorribile. Infatti, l’esistenza di un’intesa è qui pacifica. Tecnicamente, l’Uefa è una “associazione di associazioni” di imprese, dove le associazioni di primo livello sono le leghe calcio nazionali che raggruppano i club di ciascun paese. Tutte le decisioni di leghe e “leghe di leghe” sono per loro natura il frutto di un accordo tra le imprese individuali (le singole squadre), e quindi di una intesa. E se queste decisioni escludono certi club da alcune competizioni, come l’Uefa ha minacciato di fare con i secessionisti, è difficile negare che via sia una restrizione dell’attività economica.

Tuttavia, tutto ciò non basta perché via sia una violazione dell’articolo 101 del Trattato di Roma. Un’intesa che restringe la concorrenza può infatti essere perfettamente lecita se è necessaria per il buon funzionamento del mercato. E qui va detto che il calcio, come altri sport, è un settore molto particolare dal punto di vista della politica della concorrenza. La sua peculiarità sta nel fatto che i singoli club non possono “produrre” da soli: una forma di accordo è indispensabile per realizzare un’attività economica. In particolare, siccome si affrontano solo due squadre alla volta e non è possibile programmare più di un certo numero di incontri per stagione, è necessario che i club si accordino sulle regole che determinano chi gioca contro chi. Questi accordi inevitabilmente escludono molti club: per fare un esempio, anche Viterbese e Pro Vercelli vorrebbero giocare in serie A il prossimo anno, ma a nessuno verrebbe in mente che la loro esclusione sia il frutto di un’intesa anti-concorrenziale.

D’altra parte, anche la Superlega è un accordo tra club che limita la partecipazione alla nuova competizione. Anzi, le restrizioni in questo caso sono ancora più contrarie allo spirito della concorrenza, dal momento che la partecipazione non dipenderebbe dai meriti sportivi e quindi non sarebbe contendibile. Per tornare al nostro esempio, sulla base delle regole attuali la Pro Vercelli potrebbe arrivare a giocare in serie A e anche a vincere lo scudetto, come ha già fatto in passato. Nel caso della Superlega, invece, la partecipazione sarebbe determinata da una sorta di diritto di prelazione, o al limite per invito. Se quindi l’Uefa è un’intesa che restringe la concorrenza, la Superlega lo sarebbe ancor di più. E se l’articolo 101 venisse usato per proibire le sanzioni dell’Uefa, potrebbe essere usato anche per proibire certe regole della Superlega o la sua stessa esistenza.

Il precedente del basket

Quella dell’articolo 101 è quindi un’arma a doppio taglio. Lo dimostra bene il caso del basket. L’Eurolega della pallacanestro, anche se nata in modo del tutto diverso, è oggi molto simile a quello che potrebbe essere la Superlega di calcio. Fiba e Uleb sono associazioni di leghe nazionali, ovvero grosso modo l’analogo nel basket di Uefa e Fifa nel calcio. Entrambe le parti hanno presentato esposti alla Commissione europea, lamentando l’una la minaccia di sanzioni, le altre il fatto che la partecipazione alla competizione europea di basket più prestigiosa non avvenga in base ai meriti sportivi.

Vedremo se la Commissione vorrà entrare nel merito di questi reclami contrapposti e cosa deciderà. Quel che è certo è che in linea di principio le leggi antitrust dovrebbero servire a limitare i potentati economici e sarebbe paradossale se fossero piegate al servizio dei club più potenti del mondo contro quelli più piccoli. Fortunatamente, le autorità antitrust possono sempre decidere di non intervenire: liberi le grandi squadre di farsi le loro competizioni riservate, ma altrettanto libere le leghe di escluderle dai campionati nazionali.

 

 

Ma che l'ha scritta cerefin con uno pseudonimo questa sequela di idiozie? 

 

Pure professore a bologna, la dice lunga del buco nero in cui l'istruzione in cui è caduta l'italia... poteva almeno prendersi la briga di leggere la sentenza bosman e di "scoprire" che l'UEFA l'ha già preso in chilo anche con gli articoli che lui cita poiché, proprio con la difesa di cui cianci, l'UEFA è stata fatta a pezzi e riconosciuta avere proprio il monopolio e la posizione dominate invece... vabbé staremo parlando dell'ennesimo beota che mette la propria "fede politica" davanti ai fatti e che tenta di arrampicarsi sugli specchi pur di difendere quello che a lui piacerebbe... patetico... patetico e miserrimo essere pagato da noi... vergogna... 

 

:sventola::sventola::sventola::sventola:

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Joined: 05-Oct-2008
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Inviato (modificato)
2 ore fa, SuperDino ha scritto:

Ho trovato questo articolo di qualche giorno fa.

 

 
 
25.05.21
 
 
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La vicenda della Superlega di calcio potrebbe finire davanti alla Corte di giustizia europea. Perché le eventuali sanzioni dell’Uefa ai club secessionisti violerebbero la legge antitrust. Ma invocare quelle norme finisce per produrre un paradosso.

Uefa davanti alla Corte di giustizia europea?

È di qualche giorno fa la notizia che un tribunale di Madrid avrebbe sottoposto al giudizio della Corte di giustizia europea la controversia che contrappone Uefa e Superlega, o quel che ne resta. Secondo le indiscrezioni, il tribunale, che già aveva emesso un’ordinanza preliminare a favore della Superlega, avrebbe ora invitato la Corte di giustizia a valutare se eventuali sanzioni dell’Uefa ai club secessionisti irriducibili (Real Madrid, Barcellona e Juventus) violerebbero la legge antitrust europea.

In attesa di una pronuncia che potrebbe anche non esserci, dato che l’alta Corte è libera di non considerare il caso, può essere interessante cercare di capire meglio i termini della questione.

Ci sono due possibilità: le sanzioni potrebbero essere considerate come un abuso di posizione dominante (articolo 102 del Trattato di Roma), oppure come una intesa restrittiva della concorrenza (articolo 101). Vediamole in ordine.

L’ipotesi che le decisioni dell’Uefa possano essere considerate un abuso di posizione dominante è quella più improbabile. Infatti, condizione necessaria perché ci possa essere un abuso è che l’Uefa detenga una posizione dominante nel mercato rilevante. Ma quale sarebbe questo mercato? Nelle sue precedenti decisioni sul calcio, la Commissione europea ha stabilito che il mercato rilevante include i campionati nazionali di prima e seconda divisione, le coppe nazionali, la Champions League e l’Europa League. Di queste competizioni, l’Uefa organizza solo le ultime due, che prese insieme rappresentano forse il 25 per cento del mercato: troppo poco per avere una posizione dominante. Dato che di solito la Corte di giustizia non contesta il modo in cui la Commissione delimita il mercato rilevante, è difficile che possa essere applicato l’articolo 102, sull’abuso di posizione dominante.

Rimane la possibilità di una intesa restrittiva della concorrenza. All’apparenza questa strada sembra più facilmente percorribile. Infatti, l’esistenza di un’intesa è qui pacifica. Tecnicamente, l’Uefa è una “associazione di associazioni” di imprese, dove le associazioni di primo livello sono le leghe calcio nazionali che raggruppano i club di ciascun paese. Tutte le decisioni di leghe e “leghe di leghe” sono per loro natura il frutto di un accordo tra le imprese individuali (le singole squadre), e quindi di una intesa. E se queste decisioni escludono certi club da alcune competizioni, come l’Uefa ha minacciato di fare con i secessionisti, è difficile negare che via sia una restrizione dell’attività economica.

Tuttavia, tutto ciò non basta perché via sia una violazione dell’articolo 101 del Trattato di Roma. Un’intesa che restringe la concorrenza può infatti essere perfettamente lecita se è necessaria per il buon funzionamento del mercato. E qui va detto che il calcio, come altri sport, è un settore molto particolare dal punto di vista della politica della concorrenza. La sua peculiarità sta nel fatto che i singoli club non possono “produrre” da soli: una forma di accordo è indispensabile per realizzare un’attività economica. In particolare, siccome si affrontano solo due squadre alla volta e non è possibile programmare più di un certo numero di incontri per stagione, è necessario che i club si accordino sulle regole che determinano chi gioca contro chi. Questi accordi inevitabilmente escludono molti club: per fare un esempio, anche Viterbese e Pro Vercelli vorrebbero giocare in serie A il prossimo anno, ma a nessuno verrebbe in mente che la loro esclusione sia il frutto di un’intesa anti-concorrenziale.

D’altra parte, anche la Superlega è un accordo tra club che limita la partecipazione alla nuova competizione. Anzi, le restrizioni in questo caso sono ancora più contrarie allo spirito della concorrenza, dal momento che la partecipazione non dipenderebbe dai meriti sportivi e quindi non sarebbe contendibile. Per tornare al nostro esempio, sulla base delle regole attuali la Pro Vercelli potrebbe arrivare a giocare in serie A e anche a vincere lo scudetto, come ha già fatto in passato. Nel caso della Superlega, invece, la partecipazione sarebbe determinata da una sorta di diritto di prelazione, o al limite per invito. Se quindi l’Uefa è un’intesa che restringe la concorrenza, la Superlega lo sarebbe ancor di più. E se l’articolo 101 venisse usato per proibire le sanzioni dell’Uefa, potrebbe essere usato anche per proibire certe regole della Superlega o la sua stessa esistenza.

Il precedente del basket

Quella dell’articolo 101 è quindi un’arma a doppio taglio. Lo dimostra bene il caso del basket. L’Eurolega della pallacanestro, anche se nata in modo del tutto diverso, è oggi molto simile a quello che potrebbe essere la Superlega di calcio. Fiba e Uleb sono associazioni di leghe nazionali, ovvero grosso modo l’analogo nel basket di Uefa e Fifa nel calcio. Entrambe le parti hanno presentato esposti alla Commissione europea, lamentando l’una la minaccia di sanzioni, le altre il fatto che la partecipazione alla competizione europea di basket più prestigiosa non avvenga in base ai meriti sportivi.

Vedremo se la Commissione vorrà entrare nel merito di questi reclami contrapposti e cosa deciderà. Quel che è certo è che in linea di principio le leggi antitrust dovrebbero servire a limitare i potentati economici e sarebbe paradossale se fossero piegate al servizio dei club più potenti del mondo contro quelli più piccoli. Fortunatamente, le autorità antitrust possono sempre decidere di non intervenire: liberi le grandi squadre di farsi le loro competizioni riservate, ma altrettanto libere le leghe di escluderle dai campionati nazionali.

 

 

 

Analisi che mi trova d'accordo. 

 

Per risolvere la questione comunque si andrà di interpretazione. E non è detto che ci sia pure una qualche spinta politica. 

 

Su una cosa ho un grosso dubbio. 

La superlega, almeno per quanto ne sa il popolo, ad oggi è un'intenzione e non un atto compiuto. 

Non vedo come possa essere impugnata dalla uefa per una sanzione, ma anche dall'antitrust. 

 

A meno che da qualche parte ci sia già un documento che dice che la superlega esiste già. 

Modificato da Bradipo76

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12 minutes ago, joyce said:

Non capisco cosa c'entri la Corte di Giustizia europea (Cge), alla quale rimandano i contenziosi tra stati o tra Unione e stati.

 

Forse la Corte dei diritti dell'Uomo (Cedu)?

 

NO

 

Rinvio pregiudiziale(ex art. 267 TFUE): un giudice di un tribunale nazionale di uno Stato membro dell'Unione può, o, nel caso in cui si tratti di decisione pendente davanti a un organo giurisdizionale avverso la quale non è ammesso ricorso giurisdizionale nel diritto interno, deve, chiedere alla Corte di precisare una questione relativa all'interpretazione o alla validità di un atto di diritto europeo. La risposta della Corte, tramite una sentenza giuridicamente vincolante, è l'interpretazione ufficiale della questione e come tale vale per tutti gli Stati membri;

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Joined: 29-Aug-2008
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11 minuti fa, joyce ha scritto:

Non capisco cosa c'entri la Corte di Giustizia europea (Cge), alla quale rimandano i contenziosi tra stati o tra Unione e stati.

 

Forse la Corte dei diritti dell'Uomo (Cedu)?

 

Articolo 267 TFUE

(ex articolo 234 del TCE)

La Corte di giustizia dell'Unione europea è competente a pronunciarsi, in via pregiudiziale:

a) sull'interpretazione dei trattati;

b) sulla validità e l'interpretazione degli atti compiuti dalle istituzioni, dagli organi o dagli organismi dell'Unione.

Quando una questione del genere è sollevata dinanzi ad un organo giurisdizionale di uno degli Stati membri, tale organo giurisdizionale può, qualora reputi necessaria per emanare la sua sentenza una decisione su questo punto, domandare alla Corte di pronunciarsi sulla questione.

Quando una questione del genere è sollevata in un giudizio pendente davanti a un organo giurisdizionale nazionale, avverso le cui decisioni non possa proporsi un ricorso giurisdizionale di diritto interno, tale organo giurisdizionale è tenuto a rivolgersi alla Corte.

Quando una questione del genere è sollevata in un giudizio pendente davanti a un organo giurisdizionale nazionale e riguardante una persona in stato di detenzione, la Corte statuisce il più rapidamente possibile.

 

In sostanza, giudica sulla corretta interpretazione e applicazione del diritto UE in tutti i casi in cui un giudice rileva che sia controverso.

 

 

 

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Inviato (modificato)
 

 

Le considerazione sono totalmente infondate e messe li solo per questioni di "tifo" palese... infatti  peccato che, come detto, nel caso bosman, l'UEFA si sia "appellata" proprio a questo, di non essere esclusiva organizzatrice, e la corte abbia respinto la tesi dicendo che invece erano monopolisti di fatto... 

 

:sventola::sventola::sventola::sventola:

 

Modificato da gianky99

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40 minuti fa, Dark Wizard ha scritto:

 

No, a suo tempo le cose si vedevano già ben delineate (media, anche della famiglia come primi accusatori, elCan che ricusa la dirigenza in diretta quando le intercettazioni dovevano ancora uscire, immobilismo della società durante il processo, anzi misero tal zaccone che si prostrò come manco l'ultimo degli avvocati e zaccone non lo era, chi vuol capire capisca)... insomma la situazione è diversa, non so come finirà stavolta, di certo la juve non è sola e le altre 2, CHE SONO I CLUB PIU' IMPORTANTI AL MONDO, non si lasceranno mettere i piedi in testa e non accetteranno in modo doloso sanzioni della uefa, come fece qualcun altro dalle nostre parti nel 2006.

Si, lo so..

 

Però, non si sa mai

.asd

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35153 messaggi

 

 

L'Inter con i 300 milioni di risarcimento mi finanzierà l'arrivo di Donnarumma, Milenkovic, Locatelli , Aouar e Icardi e poi fallirà

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4 minuti fa, Don Chisciopeth ha scritto:

Si, lo so..

 

Però, non si sa mai

.asd

 

Ah certo, la sicurezza non ce l'ha nessuno su come finirà, potrebbe finire anche molto male... l'unica cosa che mi fa avere fiducia è che siamo nella stessa barca di real e barca appunto... se fossimo stati con arsenal e atletico credo cis arebbe stata già la fucilazione, non solo la squalifica.

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1 ora fa, gianluca88 ha scritto:

Quindi, se la corte di giustizia europea ci da ragione li incvliamo, se ci da torto ci incvlano, se si dichiara incompetente lascia il campo al tribunale di Madrid e quindi probabilmente li incvliamo anche in quel caso, giusto?

no ...

in quel caso , tutti di corsa in farmacia e scorta  di pasta fissan   .asd

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4 minuti fa, br1JCR7BUFFON ha scritto:

 

 

L'Inter con i 300 milioni di risarcimento mi finanzierà l'arrivo di Donnarumma, Milenkovic, Locatelli , Aouar e Icardi e poi fallirà

 

ma se non pagano nemmeno la corrente ...

figurati se hanno 300 cucuzze  per pagare le penali.

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4 minutes ago, Dark Wizard said:

 

Ah certo, la sicurezza non ce l'ha nessuno su come finirà, potrebbe finire anche molto male... l'unica cosa che mi fa avere fiducia è che siamo nella stessa barca di real e barca appunto... se fossimo stati con arsenal e atletico credo cis arebbe stata già la fucilazione, non solo la squalifica.

.quoto.quoto.quoto.quoto

 

 

 

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Adesso, Forza E Onore. ha scritto:

 

 

quindi in pratica  i 9 stanno li come le zecche ad aspettare  chi vince per prendere posizione definitiva  ... ? 

 

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