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LA CORTE EUROPEA CONTRO LA UEFA: VITTORIA PER LA SUPERLEGA

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Joined: 18-Oct-2008
74299 messaggi

 

Ha creato più grandine la frase "lo faccio per sport" della grandine... qualcuno continua a pensare che sia vera... non è mais tata vera, mai... da quando lo sport esiste... fin dagli albori gli atleti di alto livello erano foraggiati abbondantemente e coperti letteralmente d'oro da qualche mecenate a cui servivano per qualche motivo... qualunque esso sia... accadeva ieri, accade oggi ed accadrà domani... cambia solo lo sport (o gli sports) di moda... una montagna di soldi e privilegi ha sempre circolato, e sempre circolerà, non c'è nulla di diverso dai tempi antichi... per fare un esempio è stato calcolato che l'auriga più pagato della storia, e stiamo parlando di 2000 anni fa, ha ottenuto un equivalente di 15 miliardi di dollari di oggi... prima se ne fanno tutti una ragione meglio è... 

 

:sventola::sventola::sventola::sventola:

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Joined: 01-Jun-2005
5737 messaggi
21 hours ago, hopper said:

 

se hai abbastanza anni ti ricordi i campionati di serie A a 16 squadre prima, e a 18 squadre dopo. ora siamo a 20 squadre. cosa cambia da 16 a 20 squadre? andiamo al succo...aumentano le partite, aumentano € per diritti tv su partite da trasmettere e aumentano giri di soldi su incassi da stadio. contraltare, hai 8 partite stagionali in più e il calendario sempre intasato

Pero alla fine la veritá é che i soldi in piú non hanno reso piú bello il calcio. Sono soldi persi strapagando calciatori, agenti, allenatori... molti scarsi o inutili. Guadagni 4 millioni in piú e li dai a Rugani (che se sparisce dalla faccia della terra manco sua madre se ne accorge), o 9 ad Allegri (dannoso) o 10 di commissione ad un agente (che non da niente al calcio). Ma lo 'spettacolo' é ormai di una scarsezza oscena che non so come i giovani di oggi si innamorano di questa cosa qua. Noi vecchi almeno andiamo in avanti grazie alle memorie di tanti anni di felicitá data da un calcio piú sano.

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Joined: 18-May-2006
91099 messaggi
Adesso, Andrew ha scritto:

Pero alla fine la veritá é che i soldi in piú non hanno reso piú bello il calcio. Sono soldi persi strapagando calciatori, agenti, allenatori... molti scarsi o inutili. Guadagni 4 millioni in piú e li dai a Rugani (che se sparisce dalla faccia della terra manco sua madre se ne accorge), o 9 ad Allegri (dannoso) o 10 di commissione ad un agente (che non da niente al calcio). Ma lo 'spettacolo' é ormai di una scarsezza oscena che non so come i giovani di oggi si innamorano di questa cosa qua. Noi vecchi almeno andiamo in avanti grazie alle memorie di tanti anni di felicitá data da un calcio piú sano.

 

le prime 2 cose da fare sono mettere il salary cap e regolamentare SERIAMENTE l'ambito dei procuratori.

altrimenti non si va da nessuna parte.

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Joined: 27-May-2011
127139 messaggi
3 minuti fa, Andrew ha scritto:

Pero alla fine la veritá é che i soldi in piú non hanno reso piú bello il calcio. Sono soldi persi strapagando calciatori, agenti, allenatori... molti scarsi o inutili. Guadagni 4 millioni in piú e li dai a Rugani (che se sparisce dalla faccia della terra manco sua madre se ne accorge), o 9 ad Allegri (dannoso) o 10 di commissione ad un agente (che non da niente al calcio). Ma lo 'spettacolo' é ormai di una scarsezza oscena che non so come i giovani di oggi si innamorano di questa cosa qua. Noi vecchi almeno andiamo in avanti grazie alle memorie di tanti anni di felicitá data da un calcio piú sano.

 

già

 

quindi ridurre il numero di partite stagionali evitando partite tra squadre immonde, tipo spal-juve ( .meme1  ) aiuterebbe a dare più tempo tra una partita e l'altra, migliorare preparazione fisica e offrire uno spettacolo migliore

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Joined: 01-Jun-2005
2606 messaggi
2 hours ago, Andrew said:

Pero alla fine la veritá é che i soldi in piú non hanno reso piú bello il calcio. Sono soldi persi strapagando calciatori, agenti, allenatori... molti scarsi o inutili. Guadagni 4 millioni in piú e li dai a Rugani (che se sparisce dalla faccia della terra manco sua madre se ne accorge), o 9 ad Allegri (dannoso) o 10 di commissione ad un agente (che non da niente al calcio). Ma lo 'spettacolo' é ormai di una scarsezza oscena che non so come i giovani di oggi si innamorano di questa cosa qua. Noi vecchi almeno andiamo in avanti grazie alle memorie di tanti anni di felicitá data da un calcio piú sano.


Molto semplice, non si innamorano di questa cosa qua. Non è che c'è bisogno di fare chissà quali ricerche di mercato, basta guardarsi intorno. Il calcio è diventato un interesse di persone di mezza età. Un po' come il ciclismo per la mia generazione, che interessava soprattutto i nostri genitori e nonni che erano stati bambini o cresciuti con il mito di Coppi e Bartali. E noi ragazzini magari davamo un'occhiata distratta al Giro d'Italia se c'era Pantani, ma finiva lì. 
E' un po' lo stesso con i ragazzini di ora. Magari danno un'occhiata agli highlights di Champions con Mbappe e Haaland, ma di guardarsi 100 minuti di Verona-Empoli non ci pensano neanche. Inoltre è una generazione globale per cui il senso di appartenenza e la rivalità locale non hanno significato. E con quello molto del concetto di calcio come lo intendiamo tradizionalmente perde completamente significato. 

 

Modificato da Jesper Olsen
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Joined: 11-Jan-2010
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Eppure la Serie A a 16 squadre aveva sempre e dico SEMPRE gli stadi pieni e le partite non erano come ha scritto qualcuno a proposito di  "Benevento Sassuolo "   di scarso interesse . Perché ad esempio Ascoli -Avellino , proprio perché le squadre erano meno poteva mostrare un livello qualitativo più elevato , con giocatori  importanti e validi  anche in queste  squadre cosidette " minori " .  Così si alimenta la passione , quando il calcio è dei tifosi che riempiono gli stadi principalmente in Italia  . Perché francamente dovremmo entusiasmarci a giocare contro squadre straniere che a malapena conosciamo nella loro storia calcistica ?.Perché si incasserrebbe di più ? perché le società sono costrette a pagare stipendi insostenibili per calciatori e procuratori ? a quale prezzo ?.Io vedo calciatori ormai troppo distanti dalla gente , tutto questo divario è destinato a crescere e questa lontananza può solo creare un disinnamoramento .

Abbiamo una storia , una cultura calcistica che tutti ci invidiavano e molti ancora possono solo sognare di avere . Dovremmo promuovere ed investire su di esso per crescere e non necessariamente perché di fronte a quello che può sembrare una naturale evoluzione ( almeno così ci dicono e così in tanti scriviamo anche su queste pagine ).

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Joined: 28-Nov-2010
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2 ore fa, Jesper Olsen ha scritto:


Molto semplice, non si innamorano di questa cosa qua. Non è che c'è bisogno di fare chissà quali ricerche di mercato, basta guardarsi intorno. Il calcio è diventato un interesse di persone di mezza età. Un po' come il ciclismo per la mia generazione, che interessava soprattutto i nostri genitori e nonni che erano stati bambini o cresciuti con il mito di Coppi e Bartali. E noi ragazzini magari davamo un'occhiata distratta al Giro d'Italia se c'era Pantani, ma finiva lì. 
E' un po' lo stesso con i ragazzini di ora. Magari danno un'occhiata agli highlights di Champions con Mbappe e Haaland, ma di guardarsi 100 minuti di Verona-Empoli non ci pensano neanche. Inoltre è una generazione globale per cui il senso di appartenenza e la rivalità locale non hanno significato. E con quello molto del concetto di calcio come lo intendiamo tradizionalmente perde completamente significato. 

 


La differenza sostanziale, opinione mia, è che noi eravamo legati alle squadre. I ragazzini di oggi più ai singoli calciatori. 
Si innamorano di haaland, e quindi del City.

dell’atalanta che arriva a mettere un piede in semifinale di CL appassiona me e te. 
non i ragazzini di oggi. 
lo hanno capito le stesse società meno noi old school

Modificato da mik.mac

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Joined: 28-Nov-2010
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1 ora fa, marcotardelli ha scritto:

Eppure la Serie A a 16 squadre aveva sempre e dico SEMPRE gli stadi pieni e le partite non erano come ha scritto qualcuno a proposito di  "Benevento Sassuolo "   di scarso interesse . Perché ad esempio Ascoli -Avellino , proprio perché le squadre erano meno poteva mostrare un livello qualitativo più elevato , con giocatori  importanti e validi  anche in queste  squadre cosidette " minori " .  Così si alimenta la passione , quando il calcio è dei tifosi che riempiono gli stadi principalmente in Italia  . Perché francamente dovremmo entusiasmarci a giocare contro squadre straniere che a malapena conosciamo nella loro storia calcistica ?.Perché si incasserrebbe di più ? perché le società sono costrette a pagare stipendi insostenibili per calciatori e procuratori ? a quale prezzo ?.Io vedo calciatori ormai troppo distanti dalla gente , tutto questo divario è destinato a crescere e questa lontananza può solo creare un disinnamoramento .

Abbiamo una storia , una cultura calcistica che tutti ci invidiavano e molti ancora possono solo sognare di avere . Dovremmo promuovere ed investire su di esso per crescere e non necessariamente perché di fronte a quello che può sembrare una naturale evoluzione ( almeno così ci dicono e così in tanti scriviamo anche su queste pagine ).


perdonami.

aveva gli stadi pieni ma decine di milioni di persone davanti alla tv in meno.


I campionati minori sono legati al territorio e fanno uno sport.

Le compagini globali hanno identità trans territoriali e fanno un altro sport.

non sto dicendo che sia giusto ma è la realtà inequivocabile 

 

Leicester ed Atalanta non incrementano il loro bacino per i risultati ottenuti.

la Juve lo fa presa acquistando Vlahovic e Pogba, anche se gioca da schifo.

prima si fa pace con questa realtà meglio è per tutti. 

Modificato da mik.mac

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Joined: 11-Jan-2010
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21 ore fa, mik.mac ha scritto:


perdonami.

aveva gli stadi pieni ma decine di milioni di persone davanti alla tv in meno.


I campionati minori sono legati al territorio e fanno uno sport.

Le compagini globali hanno identità trans territoriali e fanno un altro sport.

non sto dicendo che sia giusto ma è la realtà inequivocabile 

 

Leicester ed Atalanta non incrementano il loro bacino per i risultati ottenuti.

la Juve lo fa presa acquistando Vlahovic e Pogba, anche se gioca da schifo.

prima si fa pace con questa realtà meglio è per tutti. 

Vero , ma quello che vediamo oggi  è proprio un eccesso di calcio in tv , uno spettacolo spesso di scarso valore , tanta offerta e poca qualità . Tante , troppe partite e speso spettacoli poco appettibili ed infortuni a catena  . E poi chiediamoci perché i ragazzi preferiscono altri sport .  Il fatto poi - come scrivi sopra - che le compagini globali facciano un altro sport non è detto che debba essere visto in positivo , anzi , si potrebbe appunto aumentare la spaccatura fra un calcio professionistico di elite , ed uno " minore " , ed appunto già è così , ma così facendo potrebbe solo aumentare . Poi , sono opinioni e la mia vale per uno a scanso di equivoci ;-)

Modificato da marcotardelli

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Joined: 28-Nov-2010
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1 ora fa, marcotardelli ha scritto:

Vero , ma quello che vediamo oggi  è proprio un eccesso di calcio in tv , uno spettacolo spesso di scarso valore , tanta offerta e poca qualità . Tante , troppe partite e speso spettacoli poco appettibili ed infortuni a catena  . E poi chiediamoci perché i ragazzi preferiscono altri sport .  Il fatto poi - come scrivi sopra - che le compagini globali facciano un altro sport non è detto che debba essere visto in positivo , anzi , si potrebbe appunto aumentare la spaccatura fra un calcio professionistico di elite , ed uno " minore " , ed appunto già è così , ma così facendo potrebbe solo aumentare . Poi , sono opinioni e la mia vale per uno a scanso di equivoci ;-)


un eccesso di calcio in tv?


I diritti tv fanno i bilanci delle squadre sopratutto piccole.

portano soldi.

soldi non vuol dire solo stipendi milionari ai calciatori.

vuol dire impianti, vuol dire evoluzione di scienza medica, riabilitativa, match analysis etc…

 

il calcio è ricco per le tv. 
 

non c’è troppo calcio in tv ci sono troppe partite. Ed i calendari li fa la Uefa. 
 

Se reputi i calendari assurdi dai ragione alla superlega che si propone di offrire meno partite ma di alto livello, eliminando le partite noiose e di scarso livello dalla champions che oggi è élite.

Si vuole inclusione? Bene questo porta al basso livello

Modificato da mik.mac

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Joined: 11-Jan-2010
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1 ora fa, mik.mac ha scritto:


un eccesso di calcio in tv?


I diritti tv fanno i bilanci delle squadre sopratutto piccole.

portano soldi.

soldi non vuol dire solo stipendi milionari ai calciatori.

vuol dire impianti, vuol dire evoluzione di scienza medica, riabilitativa, match analysis etc…

 

il calcio è ricco per le tv. 
 

non c’è troppo calcio in tv ci sono troppe partite. Ed i calendari li fa la Uefa. 
 

Se reputi i calendari assurdi dai ragione alla superlega che si propone di offrire meno partite ma di alto livello, eliminando le partite noiose e di scarso livello dalla champions che oggi è élite.

Si vuole inclusione? Bene questo porta al basso livello

Fino ad oggi però non è stato così , perché a parte la Juve e poche altre , le società non hanno affatto investito su strutture e tutto il resto come hai scritto , ma arrancato con bilanci perennemente in rosso , e gli stadi mezzo pieni come vediamo in serie A sono emblematici . Io sono per la riduzione delle società in A ed in Champions , per  per un maggiore spettacolo . Inclusività significa permettere a tutti di potersi confrontare , in base a principi meritocratici e non di blasone e fatturato . Ed il basso livello lo abbiamo oggi e non lo avevamo negli anni ottanta ad esempio se rapportato agli altri campionati europei .

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On 10/20/2022 at 8:05 PM, mik.mac said:


La differenza sostanziale, opinione mia, è che noi eravamo legati alle squadre. I ragazzini di oggi più ai singoli calciatori. 
Si innamorano di haaland, e quindi del City.

dell’atalanta che arriva a mettere un piede in semifinale di CL appassiona me e te. 
non i ragazzini di oggi. 
lo hanno capito le stesse società meno noi old school


Sì in sostanza sì. E oltretutto anche se si innamorano di Haaland e di conseguenza seguono il City gliene frega poco di vedere 90 minuti di City-Bournemouth e se li vedono la vogliono vedere finire 6-0. Vogliono vedere i goal, e tanti e telegenici. Gli highlights. Del 4-5-1 e dell'eroismo della provinciale di turno che porta a casa lo 0-0 in 10 contro la prima in classifica rotolandosi per il campo per mezza partita se ne sbattono totalmente. 

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3 ore fa, Jesper Olsen ha scritto:


Sì in sostanza sì. E oltretutto anche se si innamorano di Haaland e di conseguenza seguono il City gliene frega poco di vedere 90 minuti di City-Bournemouth e se li vedono la vogliono vedere finire 6-0. Vogliono vedere i goal, e tanti e telegenici. Gli highlights. Del 4-5-1 e dell'eroismo della provinciale di turno che porta a casa lo 0-0 in 10 contro la prima in classifica rotolandosi per il campo per mezza partita se ne sbattono totalmente. 

Però scusate, anche noi (o meglio i nostri padri visto che ho 30 anni) ambivamo a vedere i gol e le azioni principali alla Domenica Sportiva e a 90° minuto, al massimo passava per intero la gara di Coppa.

Poi andare allo stadio (almeno dove lo stadio è rimasto stadio) è tutta un'altra cosa, ma chi dice che se negli anni '70 fossero stati trasmessi tutti gli 0-0 in Cesena - Milan e Ascoli - Lazio o Catanzaro - Perugia la passione sarebbe stata la stessa? Poi il bello del calcio era anche quello, che era fruibile da tutti pur passando una domenica con gli amici o con la fidanzata, bastava magari guardarsi le immagini alla sera e comprare il Guerin o la giornalaccio rosa il giorno dopo.

Io ricordo che spesso fremevo anche solo a consultare la pagina dei risultati e dei marcatori sul televideo

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12 ore fa, Jesper Olsen ha scritto:


Sì in sostanza sì. E oltretutto anche se si innamorano di Haaland e di conseguenza seguono il City gliene frega poco di vedere 90 minuti di City-Bournemouth e se li vedono la vogliono vedere finire 6-0. Vogliono vedere i goal, e tanti e telegenici. Gli highlights. Del 4-5-1 e dell'eroismo della provinciale di turno che porta a casa lo 0-0 in 10 contro la prima in classifica rotolandosi per il campo per mezza partita se ne sbattono totalmente. 

ma senza andare troppo alla lontana, basta vedere tutte le groupie arabe che ci ha portato cristiano ronaldo, smaterializzatesi una volta ceduto.

E' anche vero che questa Juventus non è che ce la metta proprio tutta per far innamorare i ragazzini del domani .asd

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8 ore fa, stefan1 ha scritto:

Però scusate, anche noi (o meglio i nostri padri visto che ho 30 anni) ambivamo a vedere i gol e le azioni principali alla Domenica Sportiva e a 90° minuto, al massimo passava per intero la gara di Coppa.

Poi andare allo stadio (almeno dove lo stadio è rimasto stadio) è tutta un'altra cosa, ma chi dice che se negli anni '70 fossero stati trasmessi tutti gli 0-0 in Cesena - Milan e Ascoli - Lazio o Catanzaro - Perugia la passione sarebbe stata la stessa? Poi il bello del calcio era anche quello, che era fruibile da tutti pur passando una domenica con gli amici o con la fidanzata, bastava magari guardarsi le immagini alla sera e comprare il Guerin o la giornalaccio rosa il giorno dopo.

Io ricordo che spesso fremevo anche solo a consultare la pagina dei risultati e dei marcatori sul televideo

Ma all epoca, a meno di non andare allo stadio, lo spettacolo era la giornata di campionato nel suo complesso, che scandiva la domenica pomeriggio. Si usciva il pomeriggio radiolina alla mano, e si rientrava giusto in tempo per 90esimo minuto. L emozione stava nella contemporaneità, il mutare continuamente della classifica. Ed ecco che in quel contesto anche un Perugia - Ascoli catturava l interesse e l immaginario di chi ascoltava. Se la stessa Perugia Ascoli fosse stata messa alle 15 del sabato pomeriggio non sarebbe fregata a nessuno, ieri come oggi. 

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Ma all epoca, a meno di non andare allo stadio, lo spettacolo era la giornata di campionato nel suo complesso, che scandiva la domenica pomeriggio. Si usciva il pomeriggio radiolina alla mano, e si rientrava giusto in tempo per 90esimo minuto. L emozione stava nella contemporaneità, il mutare continuamente della classifica. Ed ecco che in quel contesto anche un Perugia - Ascoli catturava l interesse e l immaginario di chi ascoltava. Se la stessa Perugia Ascoli fosse stata messa alle 15 del sabato pomeriggio non sarebbe fregata a nessuno, ieri come oggi. 
Esatto l'emozione quando interveniva la voce di quello che faceva la radiocronaca dagli altri campi e sobbalzavi sperando che avesse segnato la tua squadra era impagabile
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22 minuti fa, evilempire ha scritto:
3 ore fa, zack80 ha scritto:
Ma all epoca, a meno di non andare allo stadio, lo spettacolo era la giornata di campionato nel suo complesso, che scandiva la domenica pomeriggio. Si usciva il pomeriggio radiolina alla mano, e si rientrava giusto in tempo per 90esimo minuto. L emozione stava nella contemporaneità, il mutare continuamente della classifica. Ed ecco che in quel contesto anche un Perugia - Ascoli catturava l interesse e l immaginario di chi ascoltava. Se la stessa Perugia Ascoli fosse stata messa alle 15 del sabato pomeriggio non sarebbe fregata a nessuno, ieri come oggi. 

Esatto l'emozione quando interveniva la voce di quello che faceva la radiocronaca dagli altri campi e sobbalzavi sperando che avesse segnato la tua squadra era impagabile

Attenzione Ameri... che emozioni, con la schedina in mano e la striscia incollata dalla ricevitoria. E poi al pomeriggio il grande Paolo Valenti con il suo 90° minuto e le quote del 13 " interessanti " che volevano dire milionarie. Bello aver vissuto quegli anni. 

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5 ore fa, zack80 ha scritto:

Ma all epoca, a meno di non andare allo stadio, lo spettacolo era la giornata di campionato nel suo complesso, che scandiva la domenica pomeriggio. Si usciva il pomeriggio radiolina alla mano, e si rientrava giusto in tempo per 90esimo minuto. L emozione stava nella contemporaneità, il mutare continuamente della classifica. Ed ecco che in quel contesto anche un Perugia - Ascoli catturava l interesse e l immaginario di chi ascoltava. Se la stessa Perugia Ascoli fosse stata messa alle 15 del sabato pomeriggio non sarebbe fregata a nessuno, ieri come oggi. 

Ma infatti, l'unica cosa possibile per risvegliare un po' l'interesse potrebbe essere mettere una gara in chiaro tipo all'ora di pranzo la domenica alternando le varie squadre da mostrare...così si riabituano un po' le persone e anche i giovani a guardare le gare per intero, però anche all'epoca il bello era la velocità con cui si susseguivano le emozioni e poi il cosiddetto "treno dei servizi" senza tante chiacchiere inutili.

 

Io mi immagino con i ritmi degli anni '70 e i continui retropassaggi al portiere non penso che saremmo rimasti tutti chiusi in casa a vedere le partite, a parte proprio i veri appassionati quando le proprie squadre giocavano in trasferta.

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Joined: 28-Nov-2010
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Il 21/10/2022 alle 20:19 , marcotardelli ha scritto:

Fino ad oggi però non è stato così , perché a parte la Juve e poche altre , le società non hanno affatto investito su strutture e tutto il resto come hai scritto , ma arrancato con bilanci perennemente in rosso , e gli stadi mezzo pieni come vediamo in serie A sono emblematici . Io sono per la riduzione delle società in A ed in Champions , per  per un maggiore spettacolo . Inclusività significa permettere a tutti di potersi confrontare , in base a principi meritocratici e non di blasone e fatturato . Ed il basso livello lo abbiamo oggi e non lo avevamo negli anni ottanta ad esempio se rapportato agli altri campionati europei .

 

guardare al modello italiano ha poco senso.

 

in italia le strutture non si fanno anche per iter troppo rigidi.

 

ma udinese, atalanta ad esempio hanno investito eccome.

 

all'estero in spagna hanno investito eccome.

 

dopo di che non seguo il tuo discorso: negli anni 80 era l'epoca dei mecenati, dei grandi imprenditori. era l'epoca dei consolidati, quando potevi consolidare miliardi di perdite della squadra di calcio in fininvest ad esempio.

da Tanzi, a Cragnotti..e quel modello (e quella competitività) la stiam pagando ancora oggi.

era l'epoca di massima crescita industriale italiana, mentre il calcio non essendo globale non aveva chissà quali costi,e chissà quali ricavi.

 

e comunque sia guardare agli anni 80 come un calcio equilibrato anche no. era come la premier di oggi...8 squadre forti..dopo di che il divario con le altre era a dir poco imbarazzante. che inclusività era?

 

e sopratutto continuare a guardare in casa propria, paragonando il proprio campionato a quello degli altri, vuol dire non aver capire che la crisi del calcio è globale, non solo italiana.

 

lo status della premier league oggi è domaninante. ma non lo era 15 anni fa, e non è detto che lo sia in futuro.

 

ma prendere gli anni 80 come riferimento solo perchè si è nostalgici vuol dire non aver capito proprio nulla dell'evoluzione del settore.

 

risulterà antipatico ma è così.

 

 

Modificato da mik.mac

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2 ore fa, mik.mac ha scritto:

 

guardare al modello italiano ha poco senso.

 

in italia le strutture non si fanno anche per iter troppo rigidi.

 

ma udinese, atalanta ad esempio hanno investito eccome.

 

all'estero in spagna hanno investito eccome.

 

dopo di che non seguo il tuo discorso: negli anni 80 era l'epoca dei mecenati, dei grandi imprenditori. era l'epoca dei consolidati, quando potevi consolidare miliardi di perdite della squadra di calcio in fininvest ad esempio.

da Tanzi, a Cragnotti..e quel modello (e quella competitività) la stiam pagando ancora oggi.

era l'epoca di massima crescita industriale italiana, mentre il calcio non essendo globale non aveva chissà quali costi,e chissà quali ricavi.

 

e comunque sia guardare agli anni 80 come un calcio equilibrato anche no. era come la premier di oggi...8 squadre forti..dopo di che il divario con le altre era a dir poco imbarazzante. che inclusività era?

 

e sopratutto continuare a guardare in casa propria, paragonando il proprio campionato a quello degli altri, vuol dire non aver capire che la crisi del calcio è globale, non solo italiana.

 

lo status della premier league oggi è domaninante. ma non lo era 15 anni fa, e non è detto che lo sia in futuro.

 

ma prendere gli anni 80 come riferimento solo perchè si è nostalgici vuol dire non aver capito proprio nulla dell'evoluzione del settore.

 

risulterà antipatico ma è così.

 

 

Il periodo che tu indichi era la fine degli anni ottanta , diciamo che l'avvento di Berlusconi e la sua politica economica sconvolsero il mondo del calcio . Una svolta epocale che portò praticamente tutti a pesanti investimenti per garantire competitività . Rose lunghe , acquisti folli e ingaggi spropositati . Quello che vediamo oggi , un calcio poco sostenibile , ecco perché io auspico un ridimensionamento generale  e sono contrario a questa idea di calcio spacciata come processo ineluttabile . Per quanto concerne poi il divario , non è affatto vero , perché la Juve dei sei campioni del mondo più Bettega , Platini e Boniek , impattava e pagava dazio ad Ascoli e Cesena , e pure in casa i passi falsi capitavano e nessuno gridava allo scandalo come oggi , proprio perché non esisteva un divario così ampio . Così come le altre big , che nei primi ottanta erano Roma , Inter , Fiorentina , Torino , che in provincia faticavano non poco per portare a casa risultati positivi .

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Joined: 19-Aug-2008
29164 messaggi
45 minuti fa, marcotardelli ha scritto:

Il periodo che tu indichi era la fine degli anni ottanta , diciamo che l'avvento di Berlusconi e la sua politica economica sconvolsero il mondo del calcio . Una svolta epocale che portò praticamente tutti a pesanti investimenti per garantire competitività . Rose lunghe , acquisti folli e ingaggi spropositati . Quello che vediamo oggi , un calcio poco sostenibile , ecco perché io auspico un ridimensionamento generale  e sono contrario a questa idea di calcio spacciata come processo ineluttabile . Per quanto concerne poi il divario , non è affatto vero , perché la Juve dei sei campioni del mondo più Bettega , Platini e Boniek , impattava e pagava dazio ad Ascoli e Cesena , e pure in casa i passi falsi capitavano e nessuno gridava allo scandalo come oggi , proprio perché non esisteva un divario così ampio . Così come le altre big , che nei primi ottanta erano Roma , Inter , Fiorentina , Torino , che in provincia faticavano non poco per portare a casa risultati positivi .

Se il calcio non si è ridimensionato con il Covid la vedo dura che lo faccia in futuro a meno che perda di interesse come sport. Nulla è eterno infatti. Ma lo vedo come un fatto lontano. L'Ascoli era poca cosa rispetto a quella Juve. Tuttavia quello che permetteva certi risultati erano anche le regole diverse che vigevano allora. Si poteva picchiare impunemente gli avversari più forti senza essere espulsi. I campi di certi stadi erano di patate soprattutto in autunno ed in inverno. La vittoria valeva solo due punti. Tutti elementi che favorivano le piccole quando giocavano in casa, ma non è che il divario tecnico fosse minore anzi.

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3 ore fa, mik.mac ha scritto:

 

guardare al modello italiano ha poco senso.

 

in italia le strutture non si fanno anche per iter troppo rigidi.

 

ma udinese, atalanta ad esempio hanno investito eccome.

 

all'estero in spagna hanno investito eccome.

 

dopo di che non seguo il tuo discorso: negli anni 80 era l'epoca dei mecenati, dei grandi imprenditori. era l'epoca dei consolidati, quando potevi consolidare miliardi di perdite della squadra di calcio in fininvest ad esempio.

da Tanzi, a Cragnotti..e quel modello (e quella competitività) la stiam pagando ancora oggi.

era l'epoca di massima crescita industriale italiana, mentre il calcio non essendo globale non aveva chissà quali costi,e chissà quali ricavi.

 

e comunque sia guardare agli anni 80 come un calcio equilibrato anche no. era come la premier di oggi...8 squadre forti..dopo di che il divario con le altre era a dir poco imbarazzante. che inclusività era?

 

e sopratutto continuare a guardare in casa propria, paragonando il proprio campionato a quello degli altri, vuol dire non aver capire che la crisi del calcio è globale, non solo italiana.

 

lo status della premier league oggi è domaninante. ma non lo era 15 anni fa, e non è detto che lo sia in futuro.

 

ma prendere gli anni 80 come riferimento solo perchè si è nostalgici vuol dire non aver capito proprio nulla dell'evoluzione del settore.

 

risulterà antipatico ma è così.

 

 

E' un problema generale della mentalità di questo paese, non solo per il calcio...siccome 40 anni fa era tutto bello ci si rifiuta di evolversi e si pensa che la soluzione sia tornare indietro...40 anni fa i giocatori si dopavano come se non ci fosse un domani, le partite erano combinate, gli stipendi dei giocatori venivano pagati in nero, la gente andava a vedere una partita e non tornava più a casa...superficialmente poi era tutto bello, sotto era lo schifo, rimpiangere quello schifo vuol dire voler guardare solo davanti ai propri occhi. Il mondo va avanti, i contesti che oggi funzionano sono quelli che han deciso di evolversi

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Joined: 06-Oct-2021
8091 messaggi
Il 22/10/2022 alle 00:44 , stefan1 ha scritto:

Però scusate, anche noi (o meglio i nostri padri visto che ho 30 anni) ambivamo a vedere i gol e le azioni principali alla Domenica Sportiva e a 90° minuto, al massimo passava per intero la gara di Coppa.

Poi andare allo stadio (almeno dove lo stadio è rimasto stadio) è tutta un'altra cosa, ma chi dice che se negli anni '70 fossero stati trasmessi tutti gli 0-0 in Cesena - Milan e Ascoli - Lazio o Catanzaro - Perugia la passione sarebbe stata la stessa? Poi il bello del calcio era anche quello, che era fruibile da tutti pur passando una domenica con gli amici o con la fidanzata, bastava magari guardarsi le immagini alla sera e comprare il Guerin o la giornalaccio rosa il giorno dopo.

Io ricordo che spesso fremevo anche solo a consultare la pagina dei risultati e dei marcatori sul televideo

Mi ricordo come se fosse ieri: televideo, pagina 221 e caricava, caricava....ed ecco che appariva il risultato e i giocatori ammoniti in giallo e quelli espulsi in rosso più le varie sostituzioni...

 

Ricordo come se fosse ieri, sera di fine primavera, metto sul 221, la TV macina ed ecco che appare Palermo Milan 3-3 e scudetto matematico alla Juve. .oo 

2005 mi pare fosse... .oo 

Modificato da PiemonteBianconero

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Il 20/10/2022 alle 15:08 , *Vegeta* ha scritto:

 

le prime 2 cose da fare sono mettere il salary cap e regolamentare SERIAMENTE l'ambito dei procuratori.

altrimenti non si va da nessuna parte.

 

"Le Parisien svela le cifre di quello che definisce "il contratto del secolo". Stipendio annuale da 72 milioni, maxi bonus alla firma e premio fedeltà, in tre anni 630 milioni"

 

già mi vedo i giocatori disponibilissimi ad accettare il salary cap. :sisi:

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Joined: 03-Jun-2005
50983 messaggi
Il 22/10/2022 alle 10:07 , stefan1 ha scritto:

 

Io mi immagino con i ritmi degli anni '70 e i continui retropassaggi al portiere non penso che saremmo rimasti tutti chiusi in casa a vedere le partite, a parte proprio i veri appassionati quando le proprie squadre giocavano in trasferta.

Ma è un paragone senza senso, perdonami, devi contestualizzare nell'epoca in cui sei.

Il mondo è enormemente cambiato dagli anni 70, gli svaghi, le possibilitá di intrattenimento, la concezione del calcio stesso.

 

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