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Sabaudo

Caso Plusvalenze, Penalizzazione di 10 punti. A giugno procedimento sul caso stipendi.

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1 ora fa, Ypsilon ha scritto:

Moggi a bordocampo per Napoli-Juve Primavera: la Procura Figc apre un’inchiestake 

Stava spiegando come si fanno le plusvalenze

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2 minuti fa, Sabaudo ha scritto:

e quello che commenta?

è l'ultrà viola che parla su radio sportiva?

parla lui di "super partes"  :haha:

 

 

 

Ennesimo esilarante episodio della divertentissima sitcom "Da che Pulpito Padre?" Una sorta di incrocio fra Mr.Bean e Father Ted :261:

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4 minuti fa, Sabaudo ha scritto:

e quello che commenta?

è l'ultrà viola che parla su radio sportiva?

parla lui di "super partes"  :haha:

 

 

 

Ah... dovrebbero essere super partes? :261:

Comunque, fosse vero ciò che Tancredi Palmieri (altro ultras napoleso) scrive... sarebbe anche ora che "nelle camere del potere" entrasse chi il potere ce l'ha realmente, magari prendendo definitivamente a calci in c**o gli ominicchi che da troppo tempo stanno governando il calcio in Italia con i risultati che sono sotto agli occhi di tutti.
Per ora non credo a una lettera... ma chissà.

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1 ora fa, Ypsilon ha scritto:

Moggi a bordocampo per Napoli-Juve Primavera: la Procura Figc apre un’inchiesta

Rendiamoci conto che chiné odia la Juve e basta, voleva far bella figura con gli amici partenopei.

Inviato dal mio M2012K11G utilizzando Tapatalk
 

Vuoi mettere invece quando a bordo campo del S. Paolo c'erano boss della camorra con pass da giardiniere, tipo in un Napoli-Parma 2-3...ma allora tuttapposto

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1 minuto fa, Jules ha scritto:

 

Ah... dovrebbero essere super partes? :261:

Comunque, fosse vero ciò che Tancredi Palmieri (altro ultras napoleso) scrive... sarebbe anche ora che "nelle camere del potere" entrasse chi il potere ce l'ha realmente, magari prendendo definitivamente a calci in c**o gli ominicchi che da troppo tempo stanno governando il calcio in Italia con i risultati che sono sotto agli occhi di tutti.
Per ora non credo a una lettera... ma chissà.

tancredi è indaista . per il resto,concordo.

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Joined: 01-Jun-2005
2313 messaggi
2 minuti fa, Jules ha scritto:

 

Ah... dovrebbero essere super partes? :261:

Comunque, fosse vero ciò che Tancredi Palmieri (altro ultras napoleso) scrive... sarebbe anche ora che "nelle camere del potere" entrasse chi il potere ce l'ha realmente, magari prendendo definitivamente a calci in c**o gli ominicchi che da troppo tempo stanno governando il calcio in Italia con i risultati che sono sotto agli occhi di tutti.
Per ora non credo a una lettera... ma chissà.

Tancredi Palmeri, il Pardo dei poveri

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14 minuti fa, Sabaudo ha scritto:

il pesce blob sente i bisbigli :sisi:

 

 

 

Pezzo di M***A. Gioca a fare l'erede di Pistocchi e del cor.nutone e ma è solo uno dei tanti delinquenti che si autoproclamano giornalisti ma che puntano a ottenere fama calunniandoci ogni giorno.

Modificato da Maxel

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Piero Sandulli, vicepresidente della seconda sezione del collegio di garanzia dello sport presso il Coni, ha parlato ai microfoni di Calciomercato.it delle vicende giudiziarie connesse alla Juve: "La società ha ottimi difensori. Saprà difendere al meglio la sua posizione. La sentenza emessa è motivata in diversi aspetti, alcuni delicati come le intercettazioni o quello della valutazione delle plusvalenze. Valutazione plusvalenze non semplice. Siamo in presenza di valutazioni opinabili e non di mercato come della pasta o del latte. In qualche misura la sentenza giustifica anche questa vicenda".

Le convinzioni: "È una sentenza che dal punto di vista giuridico sta in piedi. La sentenza dice che quelle intercettazioni hanno valore confessorio. A me pare che il tema dalla lealtà è alla base di qualsiasi normativa sportiva. È implicita all’interno del sistema dello sport. Non costituisce novità. Questa sentenza non è diversa dalla prima, si colloca nello stesso filone processuale dell’altra. Si compone di una fase rescindente, di annullamento di quella, e di una rescissorie. L’attenzione che è stata posta sulla slealtà nella seconda è legata a ciò che è stato acquisito attraverso la procura di Torino e a ciò che ad essa ha fornito la Consob".

La penalizzazione? "Non posso valutare. Posso solo dire che il criterio dell’afflittività è il criterio sulla base del quale hanno già ragionato i giudici con la sentenza depositata nei giorni scorsi. Emerge la possibilità che emergano altri filoni d’indagine e altri giudizi verranno a conoscere di ulteriori fattispecie e di altre posizioni. Leggendo la sentenza questa è l’opinione che se ne può trarre".

 

https://www.tuttojuve.com/altre-notizie/sandulli-coni-caso-juve-possono-emergere-altri-filoni-d-indagine-631562

 

 

Si, al coni stanno proprio pensando di annullare la penalizzazione :sisi: :locked:

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questa intervista a Sandulli c'entra zero con il ricorso al CONI eh...

stiamo sereni e attendiamo.

Modificato da Sabaudo

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6 minuti fa, Tiger Jack ha scritto:

Vuoi mettere invece quando a bordo campo del S. Paolo c'erano boss della camorra con pass da giardiniere, tipo in un Napoli-Parma 2-3...ma allora tuttapposto

 

Ma la cosa peggiore era vedere @mamozio come raccattapalle con il viso coperto per non farsi riconoscere.

Modificato da The Ram
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4 minuti fa, Sabaudo ha scritto:

questa intervista a Sandulli c'entra zero con il ricorso al CONI eh...

stiamo sereni e attendiamo.

Fa parte dell'organo che dovrà giudicare il ricorso, che rilascia dichiarazioni tipo "È una sentenza che dal punto di vista giuridico sta in piedi. La sentenza dice che quelle intercettazioni hanno valore confessorio".

 

A me sembra abbastanza grave

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1 minuto fa, gianluca88 ha scritto:

Fa parte dell'organo che dovrà giudicare il ricorso, che rilascia dichiarazioni tipo "È una sentenza che dal punto di vista giuridico sta in piedi. La sentenza dice che quelle intercettazioni hanno valore confessorio".

 

A me sembra abbastanza grave

io ho fiducia. ripeto,attendiamo.

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e quello che commenta?
è l'ultrà viola che parla su radio sportiva?
parla lui di "super partes"  :haha:
 
 
 

Va bè siamo dal 20 che qui diciamo che Elkan si deve muovere specialmente al di fuori. Non gli do ragione , ma che la proprietà faccia pesare il suo peso politico lo vogliamo tutti!


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14 minuti fa, gianluca88 ha scritto:

Piero Sandulli, vicepresidente della seconda sezione del collegio di garanzia dello sport presso il Coni, ha parlato ai microfoni di Calciomercato.it delle vicende giudiziarie connesse alla Juve: "La società ha ottimi difensori. Saprà difendere al meglio la sua posizione. La sentenza emessa è motivata in diversi aspetti, alcuni delicati come le intercettazioni o quello della valutazione delle plusvalenze. Valutazione plusvalenze non semplice. Siamo in presenza di valutazioni opinabili e non di mercato come della pasta o del latte. In qualche misura la sentenza giustifica anche questa vicenda".

Le convinzioni: "È una sentenza che dal punto di vista giuridico sta in piedi. La sentenza dice che quelle intercettazioni hanno valore confessorio. A me pare che il tema dalla lealtà è alla base di qualsiasi normativa sportiva. È implicita all’interno del sistema dello sport. Non costituisce novità. Questa sentenza non è diversa dalla prima, si colloca nello stesso filone processuale dell’altra. Si compone di una fase rescindente, di annullamento di quella, e di una rescissorie. L’attenzione che è stata posta sulla slealtà nella seconda è legata a ciò che è stato acquisito attraverso la procura di Torino e a ciò che ad essa ha fornito la Consob".

La penalizzazione? "Non posso valutare. Posso solo dire che il criterio dell’afflittività è il criterio sulla base del quale hanno già ragionato i giudici con la sentenza depositata nei giorni scorsi. Emerge la possibilità che emergano altri filoni d’indagine e altri giudizi verranno a conoscere di ulteriori fattispecie e di altre posizioni. Leggendo la sentenza questa è l’opinione che se ne può trarre".

 

https://www.tuttojuve.com/altre-notizie/sandulli-coni-caso-juve-possono-emergere-altri-filoni-d-indagine-631562

 

 

Si, al coni stanno proprio pensando di annullare la penalizzazione :sisi: :locked:

È n a farsa preordinata. Una società normale andrebbe al Tar un minuto dopo la pronuncia farsa del coni

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10 ore fa, Jules ha scritto:

 

Zaccone... esci da questo corpoooo!!!!

 

image.jpeg.89f2dfbcf69e021c5ee763ed056cc628.jpeg
 

 

Veramente zaccone disse che volevano la b e furono accontentati...

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1 ora fa, *Vegeta* ha scritto:

a lotito non piace questo elemento :nono:

 

48 minuti fa, cate79 ha scritto:


Sai che mentre copiavo l’articolo che dalla foto era troppo piccolo , ci ho pensato anche ioemoji1787.pngemoji1787.png mi sono chiesta come faranno a far andar bene sta cosa a lotito?


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Eeemh...articolo del 2021 che parla di fatti ben poco pubblicizzati

 

Sono passati 16 anni dall'operazione salva-Lazio, che nel 2005 vide il club biancoceleste trovare un accordo con l'Agenzia delle Entrate per saldare il maxidebito fiscale ed evitare il fallimento. Secondo quanto rivelato da Il Sole 24 Ore, però, la società del presidente Claudio Lotito avrebbe pagato solo poco più della metà di quanto pattuito ai tempi.Il quotidiano economico spiega che la Lazio ha pagato fino ad oggi 75,44 milioni di euro rispetto al totale da 143,24 dovuto. Ai biancocelesti restano perciò ancora da corrispondere all'erario 67,8 milioni di euro, previsto in 12 rate annuali da 5,65 milioni in scadenza al primo aprile. Se Lotito rispetterà il piano di pagamenti la Lazio avrà estinto completamente il suo debito il primo aprile del 2028. Lotito diventò proprietario del club il 19 luglio 2004 e l'anno successivo riuscì nell'impresa, mai consentita a nessun'altra società super indebitata, di consentire una sanatoria con il fisco ed evitare così il fallimento: ai tempi furono contestati alla Lazio mancati pagamenti per 148,8 milioni di euro di Irpef sugli stipendi dei calciatori e per l'Iva dagli anni 2002 al 2005. A garanzia del pagamento c'è una ipoteca sul centro sportivo di Formello (dove si allena la Lazio, ndr) iscritta da Equitalia e che resterà fin quando la società non avrà saldato tutti i debiti con il fisco.

 

Lotito eh!

 

Questo fonte Sole24ore, leggete, leggete però mentre nooi siamo ladri questo è un virtuoso

 

La Lazio di Lotito, slalom tra i debiti e stipendi pagati in ritardo

Senatore per una notte, prima di scoprire che l’elezione il 4 marzo 2018 era una «fake news», Claudio Lotito ha una scadenza fissa che deve rispettare: ogni anno il primo aprile deve pagare al fisco 5,65 milioni di euro. Non è un pesce d’aprile. E dovrà continuare a farlo fino al 2028. È l’impegno che Lotito, da oggi pretendente all’Alitalia (con quali disponibilità finanziarie non si sa), ha assunto con l’Agenzia delle entrate con la transazione «spalma-debiti» (o «salva-Lazio») firmata il 20 maggio 2005, con il consenso del governo allora guidato da Silvio Berlusconi, che era proprietario di un’altra squadra di calcio, il Milan.

Il maxi-debito della Lazio
Imprenditore delle pulizie, Lotito era fresco proprietario della Lazio, verso la quale l’aveva spinto il banchiere di Capitalia Cesare Geronzi dopo i fasti e gli sfracelli dell’èra di Sergio Cragnotti. Lotito aveva pagato 21 milioni nel luglio 2004. Il club aveva accumulato un enorme debito con il fisco perché per anni non aveva versato le tasse sugli stipendi pagati ai giocatori. E così Lotito si ritrovava sul groppone oltre 140 milioni di euro di debiti.

La transazione con il fisco
Per evitare il fallimento della seconda squadra di calcio della capitale (per numero di tifosi e di elettori) il governo acconsentì a un accordo senza precedenti: una transazione per spalmare il debito in 23 rate annuali da 5,65 milioni, da pagare a partire dal primo aprile 2006 fino al primo aprile 2028, più una prima rata di circa 8 milioni da pagare alla firma dell’accordo, più una rata aggiuntiva unica di 5,23 milioni che oggi la società ha pagato. Del maxi-debito fiscale spalmato in più di 20 anni oggi restano quindi nove rate da pagare, corrispondenti a circa 50 milioni.


 

Bilanci in attivo con le plusvalenze
La Lazio ha dichiarato conti in attivo negli ultimi due bilanci consolidati, al 30 giugno 2017 (11,38 milioni di utile netto) e al 30 giugno 2018 (37,31 milioni), grazie alle plusvalenze per la cessione di calciatori. Molto parsimonioso con gli investimenti e con gli ingaggi, Lotito ogni anno sfrutta il calciomercato per far quadrare i conti. Nel bilancio al 30 giugno 2016 il miracolo non gli era riuscito e i conti si erano chiusi in rosso per 12,6 milioni.

I ricavi a 127 milioni
I ricavi totali del club, escluse le plusvalenze, sono saliti dai 91,9 milioni del 2016 ai 127,2 milioni nel bilancio a giugno 2018. I conti della stagione 2018-2019, appena terminata, culminata con la vittoria della Coppa Italia contro l’Atalanta, ancora non si conoscono, si chiuderanno alla fine di questo mese.

Aumentano i debiti
Malgrado l’attivo la Lazio ha un indebitamento in aumento. I debiti totali tra il 2017 e il 2018 sono aumentati da 179,7 a 188,9 milioni. I debiti finanziari netti sono saliti da 43,7 a 46,47 milioni. Il patrimonio netto consolidato del club è positivo per 57,56 milioni e Lotito non è tenuto quindi ad aprire il portafoglio per ricapitalizzare la società.

I debiti verso i calciatori
Lotito, azionista del club con il 66,67%, non ha perso però la caratteristica di essere estremamente parsimonioso. Nel bilancio a giugno 2018 i debiti verso tesserati e dipendenti sono aumentati da 11,2 a 15,28 milioni, un importo superiore alla fisiologica frazione mensile del costo del lavoro, che in quella stagione è salito da 57,2 a 79,8 milioni. La relazione al bilancio dice che i debiti verso tesserati «sono principalmente costituiti» dagli stipendi di giugno 2018 per 5,65 milioni lordi e da premi per 7,58 milioni lordi, tutti «pagabili entro il 30 settembre 2018».

Stipendi pagati con tre mesi di ritardo
Per Lotito insomma si possono pagare gli stipendi dopo tre mesi, è il limite massimo della Figc per non infliggere penalizzazioni di punti in classifica. E tra i ricavi dell’ultimo bilancio Lotito ha iscritto 3 milioni da «transazioni con creditori». Cioè un debito si è trasformato in un’entrata. Chissà se pensa di ripetere questi miracoli con Alitalia.

 

 

Da segnalare che ci furono diverse manifestazioni di piazza e sit-in al grido di "Salvezza o Guerra". Guerra della quale venne fornito il taser un annetto prima durente e dopo il famoso derby sospeso del 21 marzo 2004, perchè è bene ricordarlo che anche i cuginetti color peperone erano in odore di fallimento e che grazie ad una proroga gentilmente concessa dalla FIGC, si iscrisse nell' estate del 2003 al campionato fuori tempo massimo. Ma per le due romane i soldi erano finiti Sensi era in pessime acque. La roma fu salvata dalla vendita da parte di Sensi di diversi asset di Italpetroli ad Unicreditche avrebbe finanziato anche il debito rimanente.

La Lazio fu salvata si dalla spalmadebiti come ampiamente illustrato sopra ma anche, se vogliamo credere al presidente del Monza, che in bocca non tirne manco un cecio, per lagioni di ordine pubblico.

 

«Lazio salvata per tutelare l' ordine pubblico»

E Berlusconi aggiunge: «Il fallimento avrebbe avuto conseguenze preoccupanti»

«La Lazio è stata salvata per motivi di ordine pubblico». Parola di Silvio Berlusconi. Ieri il presidente del Consiglio, nel corso della trasmissione «Porta a Porta», ha infatti voluto prendere posizione sull' accordo di rateizzazione tra il club biancoceleste e il Fisco: «Quello della Lazio è un caso particolarissimo. Stiamo parlando di una squadra con un numero enorme di sostenitori e il suo fallimento avrebbe avuto delle conseguenze di ordine pubblico che ci hanno preoccupato». La decisione di salvare la Lazio, concedendole la rateizzazione del debito fiscale in 23 anni, è dipesa dunque anche dal «potere» della piazza e dalla paura di pericolose ripercussioni. «Di fronte a questa ipotesi - continua Berlusconi - e ai rischi di perdere interamente quello che il Fisco doveva incassare, abbiamo fatto questa scelta consentita dalla legge».

 

Modificato da Arminius
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2 minuti fa, br1JCR7BUFFON ha scritto:

Veramente zaccone disse che volevano la b e furono accontentati...

Zaccone voleva la stessa sanzione di Milan, Lazio e Fiorentina. Ruperto a quel punto gli chiese nel caso fosse stata B per tutti  cosa ne pensava e allora Zac disse che gli andava bene. Zaccone voleva la parità di trattamento.  La sua accettazione della B era provocatoria. Sapeva bene che le altre non sarebbero finite in B. In pratica puntava ad una A con penalizzazione. 

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14 minuti fa, gianluca88 ha scritto:

Fa parte dell'organo che dovrà giudicare il ricorso, che rilascia dichiarazioni tipo "È una sentenza che dal punto di vista giuridico sta in piedi. La sentenza dice che quelle intercettazioni hanno valore confessorio".

 

A me sembra abbastanza grave

 

Anticipiamo la sentenza per dovere di informazione. Ormai è un circo, ma qui i pagliacci non fanno ridere

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57 minuti fa, cate79 ha scritto:


Sai che mentre copiavo l’articolo che dalla foto era troppo piccolo , ci ho pensato anche ioemoji1787.pngemoji1787.png mi sono chiesta come faranno a far andar bene sta cosa a lotito?


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che, peraltro, siede in senato sefz

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10 minuti fa, Moeller 73 ha scritto:

Zaccone voleva la stessa sanzione di Milan, Lazio e Fiorentina. Ruperto a quel punto gli chiese nel caso fosse stata B per tutti  cosa ne pensava e allora Zac disse che gli andava bene. Zaccone voleva la parità di trattamento.  La sua accettazione della B era provocatoria. Sapeva bene che le altre non sarebbero finite in B. In pratica puntava ad una A con penalizzazione. 

se non ricordo male temeva anche la serie C, e allora uscì con la frase "la B con penalizzazione ci andrebbe bene", poi l'abbiamo presa solo noi nel chiulo

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24 minuti fa, gianluca88 ha scritto:

Fa parte dell'organo che dovrà giudicare il ricorso, che rilascia dichiarazioni tipo "È una sentenza che dal punto di vista giuridico sta in piedi. La sentenza dice che quelle intercettazioni hanno valore confessorio".

 

A me sembra abbastanza grave

 

E' un'uscita che ancora una volta dimostra come la giustizia sportiva sia una farsa.

 

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1 ora fa, STELEO ha scritto:

Certo basta non pensare che fra 2 anni punteremo alla champions. prima della juve di Lippi per 9 anni abbiamo mangiato la polvere e neanche avevamo quella politica pensa te, metti in conto di non vincere più anche per 10/15 anni (non è una certezza ma potrebbe succedere), l'Atalanta che ha una politica dei giovani fortissima e fa un buonissimo scouting non mi sembra che abbia vinto molto nella sua storia.......

Il discorso di trattenere i giocatori che valorizzi lo fai se punti a obiettivi importanti altrimenti con quello che gli possono offrire le big europee (ma anche tutte le società inglesi) è un attimo che non li hai più, l'esempio calzante è il Milan che ha attuato quella politica ma che a mio avviso durerà ancora poco perchè non appena i giocatori diventano importanti se ne vanno, vedi i vari Donnarumma, Kessie ora Leao e per tanto bravi siano i direttori sportivi sostituire questi giocatori è tutt'altro che facile con il risultato che l'anno prima vinci il campionato, l'anno dopo fatichi ad entrare in champions. Fino all'anno scorso i tifosi stavano tranquilli perchè vendevi ma miglioravi (hanno addirittura vinto miracolosamente lo scudo) e arrivavi da 10 anni di nulla, ma se vendi e l'anno dopo fai ca**re vedi te dove ti mandano.......e ricordati che il tifoso milanista essendo meno abituato a vincere è molto più tollerante del tifoso Juventino.......se stai a metà classifica lo Stadium non lo riempi neanche se regalano il biglietto

la champions non l'ho proprio nominata.

purtroppo il problema delle squilibrio economico tra italiane e le big + le inglesi non dipende solo da noi: dobbiamo prenderne atto.

differenziare i ricavi ed internazionalizzare il brand era il passo da fare e AA l'ha fatto (ha fatto anche cose buone, mi piace ricordarlo!  .asd ).

rilanciare la Serie A era l'ultimo step ...ma questa , come vediamo, è una storia diversa che, per ignoranza, campanilismo e provincialismo in questo paese non si fa e si preferisce accanirsi sulla juve che vince in patria per potersi spartire i resti di questo torneo...

 

il mafian quest'anno non vince perchè i pulcinella stanno facendo il campionato della vita e gli sta girando tutto a meraviglia.

Rispetto allo scorso anno hanno in meno solo Kessie e sono più o meno il linea con il rendimento dello scorso torneo, pur avendo molta meno fame.
Inoltre il mondiale di mezzo ha tagliato le gambe a diversi dei big zozzoneri

 

la storia della Juve è diversa rispetto all'atalanta e dovrebbe insegnare qualcosa: la Juve vince perchè è strutturata per farlo (con alti e bassi...ma storicamente è una società che mette i calciatori in condizione di non fargli tremare le gambe quando si respira l'aria di alta classfica........cosa che i bergamaschi si sognano di notte!)

è anche diverso il modello di gestione del club e la strutturazione dei ricavi.

 

per il resto, che se sbagli arrivi dietro e non si riempie lo stadio direi che vale un po ovunque

nelle grandi metropoli (milano soprattutto grazie ad un interland popoloso e roma) si sente un po meno perchè il bacino d'utenza di quelli che possono arrivare allo stadio senza farsi costose trasferte è molto più ampio (torino 850 mila abitanti e un interland neanche lontanamente paragonabile a milano ti riempie meno lo stadio per forza di cose)

(ovviamente il discorso sui prezzi degli ultimi anni di stadium non possono che peggiorare la situazione)

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Non ve la prendete troppo, non mi sembra che la nostra società si sia strappando i capelli. Stesso iter del 2006 e stessa reazione blanda.

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27 minuti fa, Arminius ha scritto:

 

 

Eeemh...articolo del 2021 che parla di fatti ben poco pubblicizzati

 

Sono passati 16 anni dall'operazione salva-Lazio, che nel 2005 vide il club biancoceleste trovare un accordo con l'Agenzia delle Entrate per saldare il maxidebito fiscale ed evitare il fallimento. Secondo quanto rivelato da Il Sole 24 Ore, però, la società del presidente Claudio Lotito avrebbe pagato solo poco più della metà di quanto pattuito ai tempi.Il quotidiano economico spiega che la Lazio ha pagato fino ad oggi 75,44 milioni di euro rispetto al totale da 143,24 dovuto. Ai biancocelesti restano perciò ancora da corrispondere all'erario 67,8 milioni di euro, previsto in 12 rate annuali da 5,65 milioni in scadenza al primo aprile. Se Lotito rispetterà il piano di pagamenti la Lazio avrà estinto completamente il suo debito il primo aprile del 2028. Lotito diventò proprietario del club il 19 luglio 2004 e l'anno successivo riuscì nell'impresa, mai consentita a nessun'altra società super indebitata, di consentire una sanatoria con il fisco ed evitare così il fallimento: ai tempi furono contestati alla Lazio mancati pagamenti per 148,8 milioni di euro di Irpef sugli stipendi dei calciatori e per l'Iva dagli anni 2002 al 2005. A garanzia del pagamento c'è una ipoteca sul centro sportivo di Formello (dove si allena la Lazio, ndr) iscritta da Equitalia e che resterà fin quando la società non avrà saldato tutti i debiti con il fisco.

 

Lotito eh!

 

Questo fonte Sole24ore, leggete, leggete però mentre nooi siamo ladri questo è un virtuoso

 

La Lazio di Lotito, slalom tra i debiti e stipendi pagati in ritardo

Senatore per una notte, prima di scoprire che l’elezione il 4 marzo 2018 era una «fake news», Claudio Lotito ha una scadenza fissa che deve rispettare: ogni anno il primo aprile deve pagare al fisco 5,65 milioni di euro. Non è un pesce d’aprile. E dovrà continuare a farlo fino al 2028. È l’impegno che Lotito, da oggi pretendente all’Alitalia (con quali disponibilità finanziarie non si sa), ha assunto con l’Agenzia delle entrate con la transazione «spalma-debiti» (o «salva-Lazio») firmata il 20 maggio 2005, con il consenso del governo allora guidato da Silvio Berlusconi, che era proprietario di un’altra squadra di calcio, il Milan.

Il maxi-debito della Lazio
Imprenditore delle pulizie, Lotito era fresco proprietario della Lazio, verso la quale l’aveva spinto il banchiere di Capitalia Cesare Geronzi dopo i fasti e gli sfracelli dell’èra di Sergio Cragnotti. Lotito aveva pagato 21 milioni nel luglio 2004. Il club aveva accumulato un enorme debito con il fisco perché per anni non aveva versato le tasse sugli stipendi pagati ai giocatori. E così Lotito si ritrovava sul groppone oltre 140 milioni di euro di debiti.

La transazione con il fisco
Per evitare il fallimento della seconda squadra di calcio della capitale (per numero di tifosi e di elettori) il governo acconsentì a un accordo senza precedenti: una transazione per spalmare il debito in 23 rate annuali da 5,65 milioni, da pagare a partire dal primo aprile 2006 fino al primo aprile 2028, più una prima rata di circa 8 milioni da pagare alla firma dell’accordo, più una rata aggiuntiva unica di 5,23 milioni che oggi la società ha pagato. Del maxi-debito fiscale spalmato in più di 20 anni oggi restano quindi nove rate da pagare, corrispondenti a circa 50 milioni.


 

Bilanci in attivo con le plusvalenze
La Lazio ha dichiarato conti in attivo negli ultimi due bilanci consolidati, al 30 giugno 2017 (11,38 milioni di utile netto) e al 30 giugno 2018 (37,31 milioni), grazie alle plusvalenze per la cessione di calciatori. Molto parsimonioso con gli investimenti e con gli ingaggi, Lotito ogni anno sfrutta il calciomercato per far quadrare i conti. Nel bilancio al 30 giugno 2016 il miracolo non gli era riuscito e i conti si erano chiusi in rosso per 12,6 milioni.

I ricavi a 127 milioni
I ricavi totali del club, escluse le plusvalenze, sono saliti dai 91,9 milioni del 2016 ai 127,2 milioni nel bilancio a giugno 2018. I conti della stagione 2018-2019, appena terminata, culminata con la vittoria della Coppa Italia contro l’Atalanta, ancora non si conoscono, si chiuderanno alla fine di questo mese.

Aumentano i debiti
Malgrado l’attivo la Lazio ha un indebitamento in aumento. I debiti totali tra il 2017 e il 2018 sono aumentati da 179,7 a 188,9 milioni. I debiti finanziari netti sono saliti da 43,7 a 46,47 milioni. Il patrimonio netto consolidato del club è positivo per 57,56 milioni e Lotito non è tenuto quindi ad aprire il portafoglio per ricapitalizzare la società.

I debiti verso i calciatori
Lotito, azionista del club con il 66,67%, non ha perso però la caratteristica di essere estremamente parsimonioso. Nel bilancio a giugno 2018 i debiti verso tesserati e dipendenti sono aumentati da 11,2 a 15,28 milioni, un importo superiore alla fisiologica frazione mensile del costo del lavoro, che in quella stagione è salito da 57,2 a 79,8 milioni. La relazione al bilancio dice che i debiti verso tesserati «sono principalmente costituiti» dagli stipendi di giugno 2018 per 5,65 milioni lordi e da premi per 7,58 milioni lordi, tutti «pagabili entro il 30 settembre 2018».

Stipendi pagati con tre mesi di ritardo
Per Lotito insomma si possono pagare gli stipendi dopo tre mesi, è il limite massimo della Figc per non infliggere penalizzazioni di punti in classifica. E tra i ricavi dell’ultimo bilancio Lotito ha iscritto 3 milioni da «transazioni con creditori». Cioè un debito si è trasformato in un’entrata. Chissà se pensa di ripetere questi miracoli con Alitalia.

 

 

Da segnalare che ci furono diverse manifestazioni di piazza e sit-in al grido di "Salvezza o Guerra". Guerra della quale venne fornito il taser un annetto prima durente e dopo il famoso derby sospeso del 21 marzo 2004, perchè è bene ricordarlo che anche i cuginetti color peperone erano in odore di fallimento e che grazie ad una proroga gentilmente concessa dalla FIGC, si iscrisse nell' estate del 2003 al campionato fuori tempo massimo. Ma per le due romane i soldi erano finiti Sensi era in pessime acque. La roma fu salvata dalla vendita da parte di Sensi di diversi asset di Italpetroli ad Unicreditche avrebbe finanziato anche il debito rimanente.

La Lazio fu salvata si dalla spalmadebiti come ampiamente illustrato sopra ma anche, se vogliamo credere al presidente del Monza, che in bocca non tirne manco un cecio, per lagioni di ordine pubblico.

 

«Lazio salvata per tutelare l' ordine pubblico»

E Berlusconi aggiunge: «Il fallimento avrebbe avuto conseguenze preoccupanti»

«La Lazio è stata salvata per motivi di ordine pubblico». Parola di Silvio Berlusconi. Ieri il presidente del Consiglio, nel corso della trasmissione «Porta a Porta», ha infatti voluto prendere posizione sull' accordo di rateizzazione tra il club biancoceleste e il Fisco: «Quello della Lazio è un caso particolarissimo. Stiamo parlando di una squadra con un numero enorme di sostenitori e il suo fallimento avrebbe avuto delle conseguenze di ordine pubblico che ci hanno preoccupato». La decisione di salvare la Lazio, concedendole la rateizzazione del debito fiscale in 23 anni, è dipesa dunque anche dal «potere» della piazza e dalla paura di pericolose ripercussioni. «Di fronte a questa ipotesi - continua Berlusconi - e ai rischi di perdere interamente quello che il Fisco doveva incassare, abbiamo fatto questa scelta consentita dalla legge».

 

che paese di mierda .oddio

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Joined: 19-Nov-2011
78377 messaggi
1 ora fa, Sabaudo ha scritto:

e quello che commenta?

è l'ultrà viola che parla su radio sportiva?

parla lui di "super partes"  :haha:

 

 

 

La faccia come il cûlô

Senza vergogna alcuna

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