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Saiot

Tifoso Juventus
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Risposte inseriti da Saiot


  1. 2 ore fa, Tiger Jack ha scritto:

    Tratto dal sito ufficiale Stadiodellaroma.it

     

    "...L’esperienza inizia con un cancello oltre il Roma Superstore. All’interno, i fan potranno visitare la Hall of Fame e il Museo dell’AS Roma, che celebreranno la storia e l’eredità di uno dei club con più tradizione al mondo:261:

    dal momento che siamo società amiche sarà probabilmente la sezione romana dello Juventus Museum sefz


  2. Si, ma al momento anche sul "suo" 50% c'è qualche problemino .asd

    (Lo stadio da un mijardo d'euro...hanno versato solo una caparra da 600milla€ :261: )

    Tor di Valle, 5 indagati per bancarotta

    Versata la caparra di appena 600mila euro, Euronova è riuscita ad ottenere la modifica del contratto di compravendita. Il rischio è che l’atto di vendita del terreno venga revocato in sede civile.

    Ci sono cinque indagati per bancarotta fraudolenta nell’inchiesta della procura sulla vendita dei terreni su cui dovrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma a Tor di Valle. E il rischio è che l’atto di vendita del terreno venga revocato in sede civile.

    Al momento, le verifiche riguardano gli ex proprietari della società che possedeva il terreno, Antonio e Gaetano Papalia, fino a maggio dell’anno scorso ai vertici della Sais. Il pm titolare del fascicolo, Mario Dovinola, e il procuratore aggiunto Nello Rossi stanno cercando di capire se la vendita dei terreni da parte di Sais a Eurnova, la società capeggiata da Luca Parnasi che possiede l’area al 50%, nasconda una distrazione di beni ai danni dei creditori della stessa Sais, fallita con sentenza pubblicata il 22 maggio scorso.

    Il centro dell’inchiesta è proprio l’incrocio tra il fallimento della Sais e la vendita del terreno di Tor di Valle a Eurnova e quindi a Parnasi. L’atto con cui il 25 giugno 2013 Eurnova ha comprato il terreno dell’ex Ippodromo per 42 milioni di euro (77 a metro quadro) ha svincolato la società da tutti gli accordi che aveva preso con la stessa Sais negli anni precedenti e che prevedevano una clausola rescissoria qualora l’intesa con il comune di Roma per la trasformazione dell’area non fosse avvenuta entro il 31 dicembre 2013.

    CAPARRA SOSPETTA – Versata la caparra di appena 600mila euro, Euronova è riuscita ad ottenere la modifica del contratto di compravendita. Nel nuovo accordo, stipulato a pochi mesi dal fallimento della Sais, Eurnova è di fatto proprietaria dell’area grazie alla sola caparra. Si impegna a versare 13 milioni di euro in rate mensili, ma senza collegarle ad alcuna garanzia o fidejussione. Mentre gli altri 21 milioni saranno versati solo in futuro, una volta che la convenzione con il Comune di Roma sarà effettivamente stipulata e dunque, stando a quanto riferiscono il sindaco Marino e l’assessore Caudo, a maggio 2015, quando dovrebbe essere ultimato il progetto dello stadio. Anche questo secondo pagamento, per la metà dell’ammontare complessivo, non è sottoposto ad alcuna garanzia e non viene fissata una data di scadenza oltre la quale l’accordo vincolato alla convenzione non sia più valido.
    IL RISCHIO REVOCA – Posto che poco dopo questa intesa la Sais è fallita, il rischio è che è che il curatore fallimentare non sia in grado di garantire gli interessi dei creditori e chieda di revocare l’atto di vendita. Intanto, il pm ha delegato alla Finanza nuovi accertamenti.
    Lo fanno, lo fanno...procede tutto liscio come l'olio ghgh

    Ho già dovuto sorbirmi le prime litanie... "Se ce lo fanno fà"... "je famo paura".... "semo già forti mò, co'o stadio nun ce sarà più storia", ecc. ecc.


  3. Ma su questo siamo tutti più o meno d'accordo, e d'altra parte la Juventus si è costruuita, e pagata, il suo stadio senza dover ricorrere ad alcuna legge ad hoc, e lo stesso sta facendo l'Udinese con lo stadio Friuli. Il problema della Roma è che la costruzione di uno stadio da 52.0000 posti , peraltro nemmeno di proprietà, serve come grimaldello per la realizazione della più grande speculazione edilizia/commerciale degli ultimi 30 anni, senza contare la serie di altre importanti problematiche che rendono il progetto irrealizzabile nonostante gli annunci e i proclami dei politicanti più o meno tifosi che governano (si fa per dire) la Capitale.

    Senza questa, come pensiamo che Unicredit possa rientrare dei 400mil e passa di buffi lasciati dai Sensi?


  4. http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/06/05/news/tre_grattacieli_di_libeskind_per_il_nuovo_stadio_della_roma-88080656/

    Ora Roma: le torri offriranno un traino in più per attirare investitori interessati ad acquistare spazi commerciali e soprattutto i "naming rights", i diritti di dare il nome allo stadio della Roma, in vendita per 1315 milioni all'anno. La Raptor di Londra li ha offerti a Etihad, fresca di acquisizione Alitalia. "No, grazie", la replica della compagnia aerea.

    scusate.. 1315 milioni l'anno per un nome?

    se sarà dimenticato 'na virgola...


  5. "Attualmente il mio prezzo di carico è 0.27 ed il valore dell'azione è più o meno la metà"

    cioè, quando si fa un aumento di capitale si chiede agli azionisti, piccoli e grandi di comprare nuove azioni, giusto?

    e quindi te le paghi 0.27 o la metà?

    Quando ho acquistato originalmente le azioni erano circa 0,80€. Ne ho prese 1000 per un esborso di 800€

    Con l'aumento di capitale me ne hanno date 4000 a 0,1488€ per un totale di 595€.

    Mi trovo quindi con 2000 azioni che ho pagato 800+595 = 1395€

    1395€ è quanto ho "investito" = valore di carico ==> 1395/500 = 0,279€ per azione.


  6. E parole povere significa........................?? :vecchio:

    Significa che acquistando azioni di una società sportiva non lo fai per speculare (guadagnare) ma per avere un pezzo della propria squadra del cuore.

    ? ognuno si fa i suoi conti, ed è giusto che ogni piccolo azionista oppure una persona "comune" decida come meglio spendere i propri averi

    Sarà, ma per i motivi postati sopra non condivido.


  7. Onestamente non riesco a capire un piccolo azionista che non ha partecipato all'aumento di capitale.

    Attualmente il mio prezzo di carico è 0.27 ed il valore dell'azione è più o meno la metà. Ma non ho acquistato azioni della Juventus come investimento o per pagare le rate dell'Università a mio figlio.


  8. MOLTI SCAMBI PER IL TITOLO DELL'AZIENDA DELLA FAMIGLIA DEL PRESIDENTE DELL'INTER

    In forte rialzo le quotazioni Saras

    In Borsa c'è un boom di acquisti

    Chiusura con più 22,16%, scambiato il 5% del capitale. Escluso l'ingresso di nuovi soci

    di CARLO LAUDISA (GaSport 01-12-2011)

    .........

    Potremmo anche farne altre di supposizioni....

    SARAS +5% Le voci di delisting si infittiscono null.gif Websim - 01/12/2011 10:49:30 null.gifnull.gifnull.gif Saras (SRS.MI) è in rialzo del 5% a 1,228 euro, in avvio di seduta il titolo è stato sospeso per eccesso di rialzo. Saras ha toccato i minimi storici a novembre a 0,837 euro, in 5 sedute ha guadagnato oltre il 50%.

    Volumi sempre molto sostenuti: sono già passate di mano 6,7 milioni azioni contro una media giornaliera negli ultimi 30 giorni di 3,2 milioni di pezzi. Nella sola seduta di ieri sono transitate 14,35 milioni azioni pari all'1,5% circa del capitale sociale.

    Al momento non ci sono notizie "company specific" o di settore in grado di spiegare il forte rialzo. I margini di raffinazione restano estremamente depressi e il rischio di embargo all'Iran gioca a sfavore.

    Sul mercato sono però circolati rumors di possibile delisting da parte della famiglia Moratti che potrebbe trovare conveniente il riacquisto a questi prezzi di una società quotata a 6 euro per azione nel maggio 2006.

    Questa mattina Finanza & Mercati ha riportato di possibile interesse di Glencore per un'alleanza strategica con la spagnola Cepsa (tre raffinerie in Spagna e attività esplorative in Algeria), un'ipotesi che potrebbe avere ricadute sulle valutazioni degli altri raffinatori europei. Ciò spiegherebbe anche il +10% registrato da Erg (ERG.MI) negli ultimi 5 giorni.

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