Doko

Madari que es la pera di Emiliano Gabrielli Emiliano Gabrielli, torinese di 37 anni, è il presidente della "Peña Leones Italianos", club ufficiale italiano dell'ATHLETIC BILBAO nato nel 2000 che a oggi conta oltre 150 soci in tutta Italia. www.leonesitalianos.net Chi vi scrive ha conosciuto Fernando nel 2002, a Lezama, ovvero lo storico centro di allenamenti della cantera dell’Athletic Bilbao, dove sono cresciuti fior fior di campioni molti dei quali conosciuti al palcoscenico europeo. Tra gli ultimi Andoni Zubizarreta, Julen Guerrero e, appunto, Fernando Llorente. All'epoca era un ragazzino di 17 anni, già alto 1,85 e la persona che mi accompagnava a visitare i campi di allenamenti era un certo Santi Urquiaga, due volte campione di Spagna con la casacca biancorossa, il quale mi disse testualmente: “Questo ragazzo diventerà un campione”. Mai previsione fu più azzeccata. Fernando Llorente è un campione, non solo di nome ma anche di fatto avendo conquistato con la sua Nazionale il titolo di campione d’Europa e del Mondo. Ma dietro ogni bella storia c’è sempre un ma… Debuttò giovanissimo nell’Athletic in quel lontano 2005: era lui la nuova perla della cantera bilbaina. I primi anni non furono rose e fiori, e anzi si trovò catapultato dentro una squadra che aveva perso per strada e per vecchiaia i suoi pezzi migliori: i biancorossi vengono relegati nei bassifondi della classifica e il talento cristallino di Llorente viene offuscato. Nella stagione 2005/2006 Fernando di fatto regala un solo capolavoro, un'autentica gemma preziosa, ovvero un assist al bacio per il gol vittoria di Yeste in una partita da "dentro o fuori" contro il Real Saragoza al San Mames (qui il ). L’anno successivo, raggiunta la salvezza, tutti si aspettano la definitiva esplosione di Fernandito, ma se l’anno prima era stato tragico ecco che il 2006/2007 è ancora peggio e la squadra si salva soltanto all’ultima giornata. Non di certo per colpa di Llorente (che non vede il campo): la gente però lo coccola e lo invoca più volte come salvatore della patria. Nel 2007 nell’Athletic cambia tutto, arriva il nuovo mister Caparros, il quale propone un 4-4-2 "palla lunga a Llorente e pedalare". Ma Fernando stecca di brutto. A dicembre il team è ancorato nei bassifondi. Fernando sbaglia molto e segna poco, tanto che in una amichevole contro il Milan per salutare e onorare Paolo Maldini, all’ennesimo gol sbagliato, si iniziano a sentire i primi fischi partire dalla tribuna. Fischi subito zittiti dall’urlo di incitamento del gruppo "Herri Norte", la frangia più calda del tifo basco. Llorente apprezza e al ritorno dalla pausa invernale segna una doppietta in quel di Valencia e da lì in poi non smetterà mai più. Finalmente è sbocciato il campione tanto atteso, arriva la nazionale arrivano i titoli, Athletic recupera l’Europa e il sogno di alzare una coppa grazie ai suoi gol, fulcro centrale del gioco di Caparros. Le doti di Llorente sono sotto gli occhi di tutti i club d’Europa: imprendibile nel colpo di testa, viene addirittura scomodato il paragone di Van Basten per la tecnica con i piedi. In un celebre sondaggio, i tifosi del Real Madrid lo votano quale possibile miglior acquisto per le merengues dopo il Mondiale 2010. Lui giura fedeltà alla casacca basca firmando un ricco contratto quadriennale da 2,5 milioni a stagione, diventando il giocatore più pagato di tutta la squadra. Arriviamo al 2011/2012 e sulla panchina si siede Marcelo Bielsa, un allenatore che fa del gioco corale e d’attacco la sua caratteristica principale. Fernando non è più il fulcro del gioco, ma deve guadagnarsi la pagnotta lottando su ogni pallone e giocando per i compagni. Sarà comunque il miglior realizzatore con 29 reti e si parla di parecchie big con le mani e gli occhi su di lui. Manca un anno alla discussione del contratto e parte il ballo delle cifre. L’offerta del club è sul piatto: 4,5 milioni a stagione. Llorente tentenna, circolano voci di ogni genere. Vorrebbe più soldi ancora; vorrebbe il licenziamento di Bielsa che a Bilbao ha conquistato tutti con la sua filosofia portando il club basco a giocarsi una finale di Europa League con una squadra composta solo da calciatori baschi; vorrebbe giocare in un club di Champions… Cosa volesse realmente Fernando Llorente nessuno lo sa. Ma qualcosa si rompe tra lui e quella tifoseria che lo ha amato per 17 anni, essendo entrato lui al centro tecnico di Lezama quando ne aveva 11. A dicembre 2012 rilascia la conferenza stampa del divorzio: “Me ne vado, non mi sento ben voluto dal club. La stampa ce l’ha con me. Il presidente non mi ha trattato come il campione che sono”. Queste le sue parole, non sono io a giudicarle, ma avendo conosciuto la passione dei tifosi baschi e l’amore concesso a Fernando in tempi difficili il tutto è risuonato come un “schiaffo alla mano che ti dà da mangiare” e da qui i fischi ogni volta che Fernando scenderà in campo. Non traditore, ma mercenario questo viene rinfacciato al buon Llorente. Questa la vera storia di Llorente, numeri a parte. Chiudo con due considerazioni giusto per chiarire un paio di inesattezze lette qua e là forse per la poca conoscenza, leggasi ignoranza dei fatti, dei vari scrittori. Punto numero uno: Urrutia, l’attuale presidente, è stato un calciatore dello stesso Athletic Bilbao, per cui sa benissimo come vanno le cose e avrebbe accettato che Llorente scegliesse un altro destino. Non si sarebbe mai sognato di far cassa vendendo Fernando, la quotazione di 36 milioni di euro per quanto fosse “fuori mercato” era la cifra della clausola rescissoria del giocatore, pattuita nel 2009 dal precedente presidente quando il calciatore firmò il sontuoso contratto valido 4 anni. L’Athletic gioca solo con calciatori nati nei paesi baschi o cresciuti nel comunque nel proprio vivaio, per cui incassare 36 milioni per Llorente o prendere zero euro è la stessa identica cosa. Tanto è vero che l’anno passato il Bayern ha pagato 40 milioni per Javi Martinez e andate a vedere quanti giocatori con quei soldi ha comprato Urrutia. Secondo: sì. Fernando Llorente è il giocatore che per caratteristiche può far fare il salto alla Juventus: di testa è imbattibile, andate a chiedere a Vidic del Manchester United. Tecnicamente è di primo livello, guardatevi la giocata contro il Saragoza citata prima o l’assist del gol del 2-1 nella semifinale europea contro lo Sporting Lisbona. Il suo difetto, cercandone uno preciso, è che sbaglia molti gol cosiddetti "facili", quelli alla Pippo Inzaghi tanto per capire, non essendo un rapace d’area di rigore e attaccante dal carattere un po' fragile. D’altronde, il viso d’angelo e i bei modi nascondono un carattere gentile che talvolta si lascia abbattere dalle avversità (almeno finora). State tranquilli però: il Llorente che ho conosciuto io non negherà mai un sorriso, un saluto, un autografo a nessuno. Lui è un campione, ma non un divo da copertina. Ah… "MADARI QUE ES LA PERA" è il soprannome con cui il famoso radiocronista dell’Athletic, Jose Iragorri, invocava Fernando ogni volta che segnava un gol. Madari è una parola che in basco significa pera. “Essere la pera” in gergo spagnolo significa “essere il migliore”. AGUR FERNANDO QUE TE VAYA BIEN Y TRIUNFES CON TU NUEVA CAMISETA.juventibus.com

Paolo Aghemo ‏@AghemoPaolo 17m Ecco @llorentefer19 alla Clinica Fornaca per le visite mediche. La presentazione dalle 16 su @skysport24 #Juventus

No, ha sempre avuto quel fisico

Si, l'han scritto su juventibus.com (che visto chi ci scrive, è gente attendibile..).

Fernando Llorente (oficial)6 minuti fa Mi nuevo reto profesional: Juventus de Turín- 14- (4 foto) Hola amig@s, Hoy comienza para mí una nueva etapa en la Juventus. Estoy muy feliz, ya que se trata de un gran reto profesional. El recibimiento que he tenido ha sido increíble y quiero dar las gracias al Presidente del Club, Andrea Agnelli, a la afición y al Club por esta gran bienvenida. FORZA JUVE!!

G.B. Olivero ‏@GBOlivero 3m Llorente ha scelto il numero 14

Paolo Aghemo ‏@AghemoPaolo 1m Tifose nostalgiche. Davanti alla sede della #Juventus per @llorentefer19 @AthleticClub #ElReyLeon

16:20 - LLORENTE DA TRUSSARDI - Llorente, accompagnato dal team manager bianconero Matteo Fabris e da Luca Casassa dell'ufficio stampa, è andato a provare un abito da Trussardi. 16:15 - LLORENTE SI CAMBIA: A BREVE IN SEDE - Il "Re Leone" dovrebbe trasferirsi a breve nella sede bianconera di corso Galileo Ferraris. Lo si intuisce anche dall'abbigliamento: a Caselle si è presentato uno Llorente molto "sportivo". Una volta arrivato in hotel, si è cambiaro: e ora indossa sopra i jeans, una camicia ed una giacca elegante. 16:00 - LLORENTE NEL CENTRO DI TORINO - In questi minuti, Fernando Llorente si trova nel centro di Torino, come conferma il collega di Sky Sport, Paolo Aghemo, che ha anche postato una foto dell'attaccante di Pamplona tuttojuve.com Mi sa che non è andato a provarsi nulla, è la divisa ufficiale bianconera di quest'anno che indosserà forse...

Paolo Aghemo ‏@AghemoPaolo 1m Primi passi nel centro di Torino per @llorentefer19 #Juventus

15:29 - PRANZO CON MAROTTA - Secondo giornalaccio rosa.it, Fernando Llorente aveva in programma un pranzo con Beppe Marotta, a pochi passi dalla sede bianconera di corso Galileo Ferraris. tuttojuve.com

Non é mai stato grosso, anzi...

Paolo Aghemo ‏@AghemoPaolo 45s La foto dell'arrivo a Caselle di @llorentefer19 ! Inizia la sua avventura alla #Juventus #ElReyLeon

Juventibus.com ‏@juventibus 2m Il primo autografo da juventino. Flashato. In grande forma. Jeans, t-shirt nera, felice, assalito. Partito.

By Juventibus.com:

13:58 - INIGO DOMINGUEZ (CORREO DE BILBAO): "PASSAGGIO LLORENTE ALLA JUVE VA OLTRE LO SPORT. SI COMMUOVERA'" - All'aeroporto di Torino Caselle c'è anche Inigo Dominguez, del "Correo de Bilbao", che ha rilasciato alcune dichiarazioni all'edizione online di Tuttosport: "Beh, un trasferimento la cui portata va al di là della semplice questione sportiva. Chi non conosce la realtà basca può stupirsi del fatto che il club abbia preferito perder dei soldi pur di trattenere lorente fino all'ultimo, pur mettendolo in disparte, per una semplice questione di principio. Ma si tratta di una realtà diversa, particolare. I tifosi hanno vissuto questo addio come uno sfregio. Ecco perchè non mi stupirei, anzi sono quasi sicuro, di vedere Llorente commosso quando vedrà nuovi tifosi ad attenderlo. Per lui sta davvero per iniziare una nuova vita dopo un anno assolutamente difficile". tuttojuve.com

01/07/2013 12:45 OLBIA IG141 IN ARRIVO M81

Decollato 13.02.

Si, "colpa" di Olbia, son partiti tutti i voli in ritardo...ecco perchè...anzi, al momento sul sito dell'aeroporto di Olbia non lo dà ancora "decollato".. non mi stupirei di altri ritardi...

I giornali scrivono cose ridicole...alla Juve numeri alti non li danno...altro che 99...per me prenderà 16-17...o il 29...cmq numeri normali.

Sono così aggiornati e in tempo reale a tuttojuve, che ancora devono scrivere dei tweet di Llorente e del volo (e orario) esatto che ormai sa tutto il mondo...

Avvisatelo che la presentazione è domani Oggi è il primo giorno da giocatore della Juve... Cmq si è impegnato per scrivere in italiano... a Conte piace questo elemento..

Juventibus.com ‏@juventibus 1m Il volo di @llorentefer19, al secolo El Rey Leon, IG0141 - Meridiana Fly è un Olbia-Torino previsto a Caselle per le ore 12.45. #jvtb #tvtb

Spero ci siano un bel po' di tifosi ad aspettarlo. Lo merita. Cmq finalmente ha ripreso ad utilizzare Twitter