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Tifoso Juventus
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  1. Leggevo le parole dell'ennesima intervista di Sacchi e riflettevo come troppe volte la frase “Vincere non é importante é l'unica cosa che conta” è stato travisato, almeno per come la vedo io, non solo dagli antijuventini in malafede ma anche da tanti juventini o semplici sportivi in buona fede . Secondo voi che significa veramente il nostro motto ? Il mio contributo è questo. Sicuramente non può significare bariamo, rubiamo, commettiamo qualsiasi illecito per vincere, tanto se non vinci sei un fallito. Questo che sostengono alcuni haters li qualifica o come perfetti imbecilli o in malafede. Boniperti oltre che sportivo certo non é un idiota per cui anche se per assurdo avesse pensato una cosa del genere non l'avrebbe mai riferita. Sarebbe come se un ladro, mettesse fuori dalla porta la targhetta « Rinomato ladro internazionale dott. XY ». Detto questo secondo me non significa nemmeno pur rimanendo nel regolamento facciamo qualsiasi cosa, anche eticamente e/o sportivamente scorretta, pur di vincere, e neppure il secondo posto è da perdenti. Nel primo caso sarebbe comunque qualcosa di cui ci sarebbe poco da vantarsi, nel secondo oltre che antisportiva sarebbe darsi la zappa sui piedi da soli visto le tante volte in cui purtroppo capita di doversi inchinare all'avversario più forte o semplicemente più fortunato, perché come tutti sapete nel calcio non vince sempre il migliore. In tal caso io arrivato secondo sarei un fallito solo perché l'altro è stato baciato dalla dea bendata ? Ma allora che significa ? Io credo che per capire appieno la frase bisogna considerare la prima parte, spesso trascurata, « vincere non è importante » che ci fa capire il giusto contesto di « é l'unica cosa che conta ». Quel « vincere non è importante » è un chiaro riferimento al « decoubertiniano » « l'importante non è vincere ma partecipare » Decoubertiniano messo tra virgolette visto che come scrive anche Wikipedia La citazione non è sua. Egli stesso, quando la pronunciò, ne citò la fonte: la predica di un vescovo della Pennsylvania durante le Olimpiadi del 1908. Come tutti sapete, secondo la visiona romantica di De Coubertin, le Olimpiadi, come quelle classiche a cui si ispiravano, che facevano addirittura fermare le guerre per permettere agli atleti di partecipare, dovevano essere un'occasione di fratellanza e amicizia fra i popoli più che una competizione. Ecco quindi spiegato in contrapposizione “è l'unica cosa che conta”, Boniperti, almeno a quanto penso io, voleva sottolineare come per la Juventus le gare a cui partecipa non sono come le Olimpiadi (o meglio come dovrebbero essere visto che in realtà “l'importante è partecipare” non è mai valso nemmeno per i giochi olimpici) occasione per fare festa insieme in amicizia come potrebbe essere una partita di calcetto fra amici in cui non conta il risultato, ma competizione da affrontare con agonismo, determinazione, grinta, voglia di vincere, convinzione di potercela fare anche contro avversari più forti sulla carta. Insomma impegnarsi sempre al massimo per migliorarsi e raggiungere il massimo traguardo sportivo che è la vittoria in tutte le competizioni a cui si partecipa. Ovviamente non sempre ci si riuscirà questo non significa che si é fallito, lo hai fatto solo se non ti sei impegnato a sufficienza, ma se hai dato tutto per vincere e non ci sei riuscito sarebbe assurdo farsene una colpa. Ma, dirà qualcuno, ha detto “é l'unica cosa che conta » ... a questi rispondo che bisogna pure considerare che la frase estremizza il concetto anche per essere più sintetica e incisiva come accade sovente nei motti o aforismi e non va preso alla lettera, come nella frase “vedi Napoli e poi muori” non si intende dopo che sei stato a Napoli DEVI suicidarti. Un'ultima considerazione a proposito del calcio offensivo o difensivo, da padrone del campo o da contropiedista, ovviamente il motto non dice nulla al riguardo, quella è questione di tattica che dipende dagli uomini che hai in squadra, dagli avversari, dal momento della gara etc non é scritto da nessuna parte che calcio difensivo = vincere e viceversa come sappiamo tutti nella nostra esperienza di tifosi, si può vincere o perdere sia giocando un calcio ultraspregiudicato sia con un gioco tutto difesa e contropiede. Quello che al massimo si può dire é che con un motto del genere certo non si cerca lo spettacolo per il solo gusto dello spettacolo a scapito dell'efficacia, alla Harlem Globetrotters per intenderci, o come in certe amichevoli di beneficenza dove magari per cercare il gesto esteticamente bello ti « mangi » un goal fatto perché tanto il risultato non conta. Se è nelle tue possibilità di giocare in modo spettacolare e efficace, vincere divertendo i tifosi lo fai, l'importante nella visione del calcio di Boniperti è che se non riesci a vincere devi cercare di migliorarti e non crogiolarti in affermazioni del tipo « sarò arrivato dodicesimo ma sono stato il più spettacolare”
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