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paolo61

Tifoso Juventus
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Tutti i contenuti di paolo61

  1. Ma sito imbriago? Come diciamo a Treviso... Scherzo,eh!
  2. Gianniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii..........................
  3. Juve, ecco il nuovo stadio: lavori quasi finiti POZNAN, 22 settembre - La nuova frontiera degli stadi sono i naming rights, ovvero la vendita del nome a uno sponsor. In Germania si è addirittura alla terza generazione, in Italia la Juventus ha da tempo perfezionato l’accordo con Sportfive, l’agenzia di marketing che gli ha garantito 75 milioni in cambio della cessione dei diritti per 12 anni e adesso è alla ricerca del marchio. In Polonia, sede insieme con l’Ucraina dei prossimi Europei, hanno iniziato a rifletterci. A Poznan, dove martedì sera è stato inaugurato il primo impianto, moderno e av­veniristico come quelli sudafricani, stanno infatti valutando la possibilità di cedere l’impianto, che resterebbe di proprietà del comune, a uno sponsor che dia il nome e lo gestisca. Si tratta di una necessità per il dopo: per costruirlo sono arrivati 200 milioni di finanziamenti pubblici, ora serve qualcuno in grado di mantenerlo. E non rientra nei progetti della Città l’ipotesi di venderlo alla squadra locale, il Lech Poznan, che continuerà soltanto ad affittarlo, anche se il contratto di locazione, attualmente di 150 mila euro, è destinato a salire visto che l’impianto è nuovo. CONFRONTO - Moderno e polifunzionale, lo stadio di Poznan rappresenta l’orgoglio della Polonia, sebbene l’impianto della Juventus non abbia nulla da invidiare. Simili nella sicurezza, nell’avanguardia, nella capienza, di poco superiore ai 40 mila posti, nella volontà di fruizione sette giorni su sette (anche se a Torino l’aspetto commerciale ha una valenza maggiore e l’offerta sicuramente più ampia visto l’alto numero di negozi, bar e ristoranti), i due stadi sono diversissimi come caratteristiche. A Poznan si è puntato sulla forza e sulla potenza, con una copertura massiccia, un soffitto costituito da centinaia di tubi metallici e un rivestimento di nylon che prende il colore delle luci interne, simile all’Allianz Arena di Monaco. Sembra quasi un guscio, lo stadio Miejski (città in polacco), che ha una base quadrata, e quindi le due curve diventano gradinate, come a Marassi, gli spalti asimmetrici, con due o tre anelli a seconda dei lati. Il tetto è aperto soltanto all’altezza del campo di gio­co, con il rischio di dover rizollare due o tre volte a stagione il campo oppure installare delle luci artificiali per far crescere l’erba. All’opposto, lo stadio bianconero fa della leggerezza la sua caratteristica principale, soprattutto per quanto riguarta la copertura, quasi sospesa e sollevata soltanto grazie ai tiranti agganciati ai due pennoni, vero simbolo dell’impianto, che verranno innalzati venerdì, quando allo stadio si terrà il Cda. DEBUTTO - A Poznan la ricostruzione dello stadio è iniziata nel 2003, ma ha subìto un’accelerazione con l’assegnazione degli Europei. La partita inaugurale si disputerà il 30 settembre con il match di Europa League tra Lech Poznan e Salisburgo, ma anche i bianconeri, attesi in Polonia il 1° dicembre, giocheranno nel nuovo impianto. Lo stadio sarà utilizzato nella fase a gironi di Euro 2012, ma il sindaco vorrebbe ospitare anche un quarto di finale. Per questo motivo si è mosso Zibì Boniek, il calciatore più illustre della Polonia, che ha telefonato all’ex compagno bianconero Michel Platini proprio alla vigilia della sfida della scorsa settimana tra Juventus e Lech Poznan, per perorare la causa. INFRASTRUTTURE - Gli Europei rappresentano infatti un trampolino di lancio per la Polonia, che ha rimandato l’ingresso nell’area dell’euro perché troppo arretrata, ma non sta lesinando pur di fare bella figura e avere un ritorno economico dalla manifestazione. A Poznan, per esempio, sono stati investiti altri 200 milioni in infrastrutture (strade, circonvallazione e palazzi), senza considerare i soldi per ampliare l’aeroporto e la stazione. Tuttosport
  4. Stadio Juve, l'asta delle piastrelle: tutto esaurito per Pablito, invenduto Capello di Luca Fazzo La Vecchia Signora mette all'asta pezzi di pavimento del nuovo impianto: 350 euro per avere il proprio nome vicino a quello di un grande del passato. E la classifica delle vendite riserva qualche sorpresa. Il progetto si chiama
  5. Il prossimo consiglio d'amministrazione della Juventus,del 24 settembre,si svolgera' presso il nuovo stadio. Cosa voluta da A.A
  6. Invece di essere fieri di avere tra poco uno stadio tutto nostro,sembra quasi che godete se ci sono piccoli problemi. Ragazzi Fieri di cosa avremo tra meno di un anno!
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