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hiros

Tifoso Juventus
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Tutti i contenuti di hiros

  1. devi mettere l'indirizzo preciso con il CAP...
  2. naaa... voi siete i più grandi di tutto il Sistema Solare... poi avete i Tenori...
  3. Hai dimenticato EL MATADOR CORTESE... Ma sentiamo cosa vuol dirci tanto insistentemente...
  4. Ciao... Porta i miei saluti a BALUARDO FLEGREO...
  5. Iezzo: "Napoli, più cattivo domenica! La fame di vittoria è mancata" "Bisogna ritrovare la giusta cattiveria" 30.03.2012 14.45 di Nadia Napolitano per tuttonapoli.net © foto di Federico De Luca Gennaro Iezzo, ex portiere del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di "Marte Sport Live" su Radio Marte. Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli: "Il 31 ottobre 2009 ero seduto in panchina. Non credevo ai miei occhi. Nella ripresa riuscimmo a rimontare grazie ad un Marek Hamsik stratosferico. Sembrava quasi di vedere giocare il Barcellona. Domenica si prospetta un'altra gara storica. Buffon contro De Sanctis: il primo è sicuramente il migliore al mondo. Morgan è sicuro e affidabile. Ultimamente la difesa ha palesato qualche disattenzione, niente di più. Rispetto allo scorso anno, la fame di vittoria è mancata in qualche occasione. Bisogna ritrovare la giusta cattiveria". :sisi:
  6. Da Castel Volturno: Maggio ce la fa! http://www.tuttomercatoweb.com/napoli/?action=read&idnet=dHV0dG9uYXBvbGkubmV0LTg5NzI3
  7. De Napoli: "La Juventus teme il tridente. Ecco il mio pronostico" "Indimenticabile tripletta di Careca. Gli servii io l'assist" 30.03.2012 14.15 di Nadia Napolitano per tuttonapoli.net articolo letto 48 volte © foto di Andrea Pasquinucci Ferdinando De Napoli, ex centrocampista del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di "Marte Sport Live" su Radio Marte. Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli: "Quel 3-5 è indimenticabile. Sapete perchè? Servii io l'assist per uno dei tre gol di Careca (sorride, ndr.). Sono sicuro che il Napoli potrà essere protagonista anche domenica sera. La partita con i bianconeri vale doppio. Sembra quasi una semifinale di Champions per tutto il clamore che richiama. Confronto? Il centrocampo della Juve è superiore, ma i tre tenori possono fare male in qualsiasi momento. Pronostico un pareggio. Maradona? Spero di vederlo sull @@ Rambo...
  8. Fusi: "Juventus? Più che domenica, vinciamo la Coppa Italia!" "Possiamo giocarcela tranquillamente" 30.03.2012 13.37 di Nadia Napolitano per tuttonapoli.net articolo letto 12 volte © foto di Andrea Pasquinucci Luca Fusi, ex centrocampista del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di "Marte Sport Live" su Radio Marte. Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli: "Quel 3-5 dell'88 mi è rimasto dentro. Giocammo un primo tempo eccezionale, soffrendo un po' nella ripresa. Avevamo in campo dei giocatori che potevano risolvere la gara in qualsiasi momento. Non me ne vogliano i tifosi, ma tra la sfida di domenica e quella del 20 maggio, scegliere la seconda tutta la vita. La Coppa Italia è troppo importante. Bisogna alzarla per potersi imporre in maniera definitiva. Con la Juventus possiamo giocarcela tranquillamente. Spero che tutti i nostri uomini siano al 100 %". @@
  9. Juventus, Chiellini esalta il Napoli: "E' al livello delle grandi d'Europa, sarà dura" E' realista Giorgio Chiellini che in un'intervista all'edizione odierna de Il Giornale ha parlato del momento dei bianconeri e di una stagione finora obiettivamente strepitosa 30.03.2012 10:45 di Antonio Gaito articolo letto 727 volte © foto di Giuseppe Celeste/Image Sport "Scudetto? I rossoneri sono campioni d'Italia e hanno quattro punti in più di noi. Perciò viviamo partita dopo partita, rimanendo con i piedi per terra e la testa puntata sul quotidiano. Che in queste ore si chiama Napoli". E' realista Giorgio Chiellini che in un'intervista all'edizione odierna de Il Giornale ha parlato del momento dei bianconeri e di una stagione finora obiettivamente strepitosa. Ecco i passaggi sull'imminente sfida col Napoli e sulla Coppa Italia: "Se sono pronto a giocarmela con Hamsik, Lavezzi e Cavani? Tre attaccanti diversi, ma tutti capaci di fare la differenza con armi letali. Però il Napoli non è solo i tre tenori. In Champions ha dimostrato di essere al livello delle grandi d'Europa. Incontrarlo è complicato come affrontare il Milan". "Scudetto con la Juve o Europei con la Nazionale? Non vinco qualcosa da troppo tempo, dunque non sono nella posizione di poter scegliere. Quello che arriva, arriva. Pure la coppa Italia".
  10. Krol: "Battete la Juve anche per me. A Napoli sarei rimasto a vita. Con Lavezzi e Cavani..." "È bello vedere le partite del Napoli in tv. Lavezzi è veloce, dribbla bene; è uno di quelli che sposta i valori" 30.03.2012 08:45 di Redazione Tutto Napoli.net articolo letto 1634 volte Fonte: Il Mattino © foto di Daniele Buffa/Image Sport C’era una volta un Napoli in cui il dio pagano non era né argentino né uruguaiano, ma olandese. Si chiamava Ruud Krol. Sono passati quasi 31 anni da quel 17 maggio ’81: è la domenica in cui Napoli-Juve vale davvero lo scudetto. Penultima giornata, nel San Paolo forse ci sono più di 90mila spettatori: i bianconeri di Trapattoni in testa al campionato; il Napoli, guidato da Marchesi, terzo a due punti. La partita viene risolta da un tiro di Verza, deviato in rete da Guidetti, che spinge la Juve alla conquista dello scudetto n.19. Krol, ricorda quella domenica? «Molto di più. Ricordo proprio tutta l’attesa per quella sfida: il giovedì, durante la partitella, vennero a vederci quasi in quindicimila. E tutta la gente appena mi incontrava sul lungomare mi supplicava di battere la Juve. Tutti urlavano che volevano lo scudetto a Napoli. Io dormivo all’Hotel Excelsior: ricordo le lacrime del portiere di notte e dei dipendenti quando rientrai dopo aver perso». Quel Napoli aveva rovinato tutto tre settimane prima? «Contro il Perugia un’autorete di Ferrario ci condannò al ko in casa contro una squadra che era già retrocessa. Che sofferenza quella sera. Poi, però, ci eravamo rimessi in gioco con un pari a Firenze e con una vittoria all’ultimo secondo a Como. Noi eravamo davvero convinti di poter vincere quel campionato». Domenica sera gli azzurri potrebbe vendicare quel ko? «Il Napoli di Maradona si è già vendicato. Ora spero che si apra un altro ciclo di successi e che questa squadra non faccia come quella dei miei tempi, che piaceva a tutti, che era simpatica all’Italia intera ma alla fine della stagione non vinceva mai nulla». Magari si può iniziare con la Coppa Italia? «Non è un grande trofeo ma è un primo passo. Poi è fondamentale ritornare in Champions». Lei incantò tutti per i suoi capelli lunghi, le basette e le sigarette, i pantaloni a zampa e le bellissime fidanzate bionde. «A Napoli ho vissuto quattro anni fantastici sia in campo che fuori. Però tutti dicevano bugie: uscivo la sera, è vero, ma tornavo a mezzanotte poi però scrivevano che tornavo alle cinque…». Referendum sull’aborto: i movimenti contrari distribuirono i volantini con questo testo: ”Tifoso che voti per l’aborto, pensaci: se la mamma di Krol avesse abortito?” «I miei compagni mi prendevano in giro. Mi volevano davvero molto bene i napoletani: ho il grande rimpianto di non essere riuscito a portare il primo scudetto». Perché scelse il Napoli? «Cercavo un’altra sfida. Con l’Ajax avevo vinto tutto. Se non mi fossi rotto il menisco sarei rimasto ancora, magari avrei pure giocato con Diego Maradona. Non mi sentivo vecchio. Ma la società non ebbe fiducia, pensava che dopo l’infortunio non sarei ritornato forte come prima. E mi fecero andare via. Altrimenti, forse, sarei rimasto a Napoli per tutta la vita». Potrebbe tornarci per fare l’allenatore? «Mi piacerebbe. Non sono così anziano… A Napoli ho lasciato il mio cuore. Sono felice di aver visto volare la squadra in Champions e sono rimasto sorpreso dall’eliminazione con il Chelsea». Perché ha perso? «Non si offenda nessuno se lo dico, ma la difesa ha commesso troppi errori. E per essere una grande squadra devi avere una grande difesa. Avevo visto anche la partita contro il Bayern: si guarda sempre troppo la palla e poco l’uomo. La mia generazione è cresciuta marcando a uomo. Fare il difensore è diventato più difficile: una volta potevi fare fallo da ultimo uomo, potevi fare falli da dietro e potevi passare il pallone al portiere. Le nuove regole hanno penalizzato la fase difensiva». Domanda a tradimento: nel Napoli che lei visse c’è qualcosa che vede nel Napoli di oggi? «Ai miei tempi c’erano più tecnica e personalità. Oggi si gioca veloce, forse troppo. Noi non avevamo un Cavani o un Lavezzi, magari avremmo vinto lo scudetto con loro. Però il gioco degli azzurri è divertente, mi piace. È bello vedere le partite del Napoli in tv. Lavezzi è veloce, dribbla bene; è uno di quelli che sposta i valori, per il Napoli è importante». È cambiato tutto nel calcio ma un ”lancio alla Krol” rimane ancora nel gergo del calcio moderno. «Era una mia caratteristica. Alzavo la testa e vedevo Claudio (Pellegrini, ndr) scattare in avanti. Allora io facevo quello che meglio sapevo fare: provavo a mettergli il pallone davanti alla porta per farlo segnare». Le piace Mazzarri? «Non conosco come lavora durante la settimana, non posso giudicarlo. Adesso conta parecchio la psicologia. Ma se l’uomo va capito, la ”macchina sportiva” deve sempre essere oliata». La sua difesa a tre è una bella novità? «Sinceramente credo che non si veda una cosa nuova, sul piano tattico, dai tempi della mia Olanda. L’unica rivoluzione ora sarebbe giocare con cinque attaccanti». Lei ha ispirato generazioni intere di difensori: quali consigli dà agli azzurri? «Quelli che mi dava il mio maestro Michels: lavora sodo, sempre, anche durante la giornata di riposo e le vacanze. Anche quando stai male perché sul campo il lavoro paga». Come giudicò Michels la sua esperienza al Napoli? «Era entusiasta dell’idea che io potessi confrontarmi con altri metodi». C’è un nuovo Krol? «No. Il calcio è cambiato. Io ero un libero, un ruolo che non c’è più. Non saprei neppure io dove mettermi in difesa». Un’ultima cosa: lì in Sudafrica le mancano le mozzarelle? «Da impazzire. Ne mangiavo da star male. Il primo anno feci indigestione durante il ritiro in Toscana e non riuscii a giocare neanche l’amichevole in programma la sera».
  11. le croste se le devono fare loro visti i proclami...
  12. Renica: "Il Napoli batterà la Juventus" 30.03.2012 10.15 di Chiara Biondini articolo letto 887 volte Fonte: Radio Sport 24 In vista della partita di domenica sera fra Juventus e Napoli a Radio Sport 24 è intervenuto Alessandro Renica, ex difensore del Napoli, protagonista di un paio di successi storici degli azzurri ai danni dei bianconeri: "Il Napoli ha le caratteristiche giuste per battere la Juve e conquistare il terzo posto. Auguro ai tifosi di riprovare le gioie del nostro periodo d'oro". Renica torna sulle vittorie del Napoli di Maradona che demolirono la Juve e lanciarono la squadra nell'Olimpo del calcio italiano: "Sono stati tutti grandi successi per noi, nei quali siamo stati tutti protagonisti. Credo sia giunto il momento che i tifosi del Napoli possano riassaporare le gioie che abbiamo provato noi ai nostri tempi". La Juventus è tornata grande, ma il Napoli può interrompere la corsa dei bianconeri e interrompere il filotto di imbattibilità che dura da inizio campionato per la squadra di Conte: "Il Napoli sa attaccare bene gli spazi e può mettere in grossa difficoltà la Juve, che gioca con la difesa alta e fa del pressing la sua arma migliore. Credo che questa caratteristica possa essere quella decisiva per riuscire a battere la Juve per la prima volta in questo campionato e fermare la loro corsa verso lo scudetto". Impossibile non parlare di Maradona e del suo ritorno a Napoli: "Purtroppo ne so quanto voi, ma mi auguro che possa davvero tornare, perché è un ragazzo buono e onesto e merita di riabbracciare la gente che lo ama. Conoscendolo credo sia in buona fede sulla questione delle tasse, forse si è affidato a qualcuno che l'ha gestita male, ma confido che possa dimostrare la sua innocenza e tornare a Napoli dalla porta principale". Se vincesse, la squadra di Mazzarri potrebbe fare un passo deciso verso il terzo posto, quello che è sicuramente lo scopo principale della stagione. Come conferma anche Renica: "Il Napoli a livello di gruppo è anche più forte della Juve, come valore assoluto può giocarsi tranquillamente la qualificazione in Champions. Finora a mio avviso ha lasciato qualcosa a livello di energie psico-fisiche a causa della Champions, mentre è stata proprio l'assenza dalle competizioni europee che ha aiutato molto i bianconeri. Questo è ciò che ha fatto la differenza. Quindi secondo me ora che gli azzurri possono concentrarsi soltanto sull'obiettivo campionato ha tutte le qualità per arrivare al terzo posto e giocare in Champions anche il prossimo anno".
  13. Botta e risposta - Biagio Izzo a Tn: "Juventus? Prima o poi l'anna perdere 'na partita..." "Vi svelo il segreto del Napoli..." 30.03.2012 02:50 di Vincenzo Balzano articolo letto 1053 volte "Quando gli azzurri giocano con la Juve, noi napoletani proviamo sempre qualcosa di diverso rispetto alle altre partite. Sbagliamo a caricare troppo questa gara, per noi battere i bianconeri è considerato nu sfizio. Ora basta! Mettiamoli a livello degli altri, non diamogli troppa importanza che già ci pensano loro a sentirsi così" Parole e musica di Biagio Izzo, sangue azzurro nelle vene e una comicità contagiosa. Botta e risposta ospita oggi un personaggio la cui carriera nel mondo dello spettacolo può essere paragonata al cammino che il Napoli ha fatto per arrivare dov'è oggi: dai tempi di Bibì e Cocò ne ha fatta di strada, fino a diventare uno degli attori comici più affermati nel panorama italiano. Ma te l'aspettavi che il Napoli sarebbe arrivato a contendere al Chelsea i quarti di finale di Champions League? "Bisogna sempre aspettarsi il meglio dalla vita. Certo, se guardiamo dove eravamo qualche anno fa può sembrare il miracolo. In realtà non lo dobbiamo considerare tale, perchè questa squadra e questa città meritano il meglio, e il meglio significa essere internazionali, essere europei" Un concetto che il presidente del Napoli ha molto a cuore. "E allora speriamo che ci faccia stare sempre in Champions! Se lui vuole, è possibile..." Intanto il Napoli lotta per tornarci. Si va a Torino, che gara ti aspetti? "Non sarà semplice, ma chist primm o poi l'anna perder na partita? Domenica mi sembra l'occasione giusta!" Chi è l'uomo in più del Napoli secondo Biagio Izzo? "Parlare dei tre tenori sarebbe banale, come nominare il gruppo, la cui unione è di certo importantissima per ottenere i risultati. Ma il segreto secondo me risiede in un uomo: Walter Mazzarri. E' la persona giusta per questa città, ha saputo trascinare la squadra e rigenerare giocatori che sembravano sul viale del tramonto"
  14. Gargano svela: "Finale? Che peccato, non sapevo di essere diffidato. Ma domenica..." "E' una partita importante e noi siamo stimolati perché la Juventus non perde da inizio campionato" 30.03.2012 09.22 di Redazione Tutto Napoli.net per tuttonapoli.net articolo letto 89 volte Fonte: Tuttosport © foto di Daniele Buffa/Image Sport Walter Gargano, calciatore del Napoli da cinque anni, quindi sa bene cosa significa questa partita per i tifosi azzurri? «Nella settimana in cui dobbiamo affrontare la Juventus, ogni giorno, quando li incontro, mi dicono che per loro batterla è come vincere qualcosa in più di una semplice gara di campionato. Noi calciatori queste sensazioni le assorbiamo e ormai ho capito cosa devo fare». E domenica allo Juventus Stadium sarà così? «E’ una partita importante e noi siamo stimolati perché la Juventus non perde da inizio campionato. Ma domenica non sarà la stessa cosa della finale che giocheremo il 20 maggio» Giocheremo? Quindi lei non si è arreso all’idea di non esserci in quella sfida che vale un trofeo? «Purtroppo non ci sarò ed è un peccato: sono stato ignorante perché contro il Siena non sapevo di essere diffidato». Faccia lei la cifra, dica quanto spenderebbe pur di esserci in finale? «Darei qualcosa di più dei soldi per esserci, perché una finale non si gioca sempre». Magari potrebbe consolarla l’idea di trovarsi al fianco in tribuna uno che si chiama Diego Maradona. «Magari, così lo saluto. Non l’ho mai visto da vicino, non ho mai avuto l’opportunità di vederlo e ne sarei felice». Diciamo, allora, che proverà a sfogare la rabbia di quella squalifica con una prestazione super domenica? «Sicuramente, perché in campo per il Napoli ci saranno undici capitani, un blocco unito che proverà a vincere questa partita». Si dice che il primo amore non si scorda mai, ma nel suo caso è il secondo gol che non si scorda mai. Giusto? «Nel mio primo anno a Napoli segnai alla Juve un gol bellissimo, lo ricordo ancora». Tra l’altro, fu l’unico gol che la Juventus quella sera non contestò. (Ride, ndr) «Sì, fu un bel gol al termine di una giocata bellissima. A un certo punto decisi di fare tutto da solo e andai dritto verso la porta, nessuno riuscì a fermarmi e tirai forte di sinistro. Per fortuna quel gol portò il Napoli sull’1-1 e poi ricordo che ci concessero due rigori che Domizzi segnò. Che notte». Magari ci proverà domenica a bissare allo stesso modo? «Proprio così, non credo. In quel periodo andavo un po’ in giro per il campo, mentre adesso ho capito come si gioca in Italia. Quando sono arrivato non capivo niente di tattica, ma in questi anni ho imparato ad essere più ordinato davanti alla difesa e provo di meno a tirare. Ma comunque ci provo: il Genoa e il Cagliari lo sanno. E ci proverò di nuovo con la Juve. Per un giocatore è bellissimo segnare, una sensazione unica soprattutto per quelli che, come me, segnano di rado». Lo sa che suo cognato Hamsik, quando segnò il 3-2 nell’ultima vittoria del Napoli a Torino, disse un sacco di parolacce in slovacco mentre correva verso i tifosi? «Sì, me lo ricordo. C’era anche mio suocero in tribuna, quindi erano dedicate a lui». Se domenica dovesse segnare lei il gol-vittoria sulla Juve, direbbe le stesse parolacce in spagnolo? «Sicuramente, perché in quel momento ti sfoghi, hai un impulso forte, dici cose che non pensi e che escono da sole. Giuro: se faccio gol bestemmio in spagnolo». C’è qualcosa che invidia a suo cognato Marek? «La tranquillità che ha quando gioca. Sembra un calciatore di 36 anni e invece ne ha solo 24. Ha un’esperienza ed una tranquillità incredibile, oltre ai margini di miglioramento. Per cui, se vorrà, potrà diventare ancora più forte di quello che la gente pensa». Forte al punto da diventare un pallone d’oro? «Tranquillamente». Anche stando nel Napoli? «Anche stando nel Napoli, ma deve osare di più. A volte non lo fa solo perché lavora per la squadra». A proposito di lingue, quale idioma si parla a casa Gargano? «Con mia moglie Miska parlo l’italiano. Poi, io con mio figlio Matias parlo anche spagnolo, mentre la mamma gli parla in slovacco. Anche con Marek parlo italiano, anche se ogni tanto qualche parolaccia in slovacco viene fuori». La famiglia Gargano sta per aumentare, un motivo in più per restare a Napoli ancora a lungo? «Il 7 aprile verrà al mondo il mio secondogenito e sarà napoletano come Matias, che il 7 maggio festeggia 2 anni. Poi un giorno andrò anche a Marsico Nuovo, in Basilicata, dove abitavano il mio nonno ed il mio bisnonno per capire da dove sono usciti i veri Gargano». Lei ha un contratto fino al 2015. E poi? «Poi si vedrà. Io sto bene a Napoli, sono tranquillo. Magari il club quel giorno sceglierà di non continuare con Gargano, mi dispiacerebbe, ma non potrei mai dimenticare Napoli». Nel frattempo potrà prendersi qualche altra soddisfazione, magari quella di battere il record di imbattibilià della Juve? «Lo spero. Quest’anno la Juventus non aveva le coppe ed è stata agevolata. Noi faremo di tutto per vincere».
  15. speriamo che venga con lo shaampo fatto...
  16. QUI NAPOLI - Gli ex sognano il colpaccio Parlano quattro glorie partenopee. 29.03.2012 22.30 di Alessandro Vignati per tuttojuve.com articolo letto 89 volte Intervistati da Sky Sport 24 in vista del posticipo di domenica sera tra Juventus e Napoli Vincenzo Montefusco, Beppe Bruscolotti, Totonno Juliano e Luis Vinicio hanno espresso i loro brevi giudizi in vista della grande sfida. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com. MONTEFUSCO - "Credo che sia una gara aperta ad ogni risultato, la Juve sta benissimo e non ha mai perso ma il Napoli ha i numeri e le carte per metterla in difficoltà. Credo che sarà comunque una partita molto bella e da tifoso ed ex ovviamente mi auguro che si concluda con un risultato positivo per il Napoli". BRUSCOLOTTI -"I grandi numeri prima o poi cadono quindi sono fiducioso per il Napoli per domenica sera, spero che gli azzurri rovinino festa alla Juve che è imbattuta da inizio stagione e prima o poi dovranno cadere". JULIANO - "Indubbiamente è una grande gara che credo valga tanto da entrambe le parti, oserei dire forse qualcosa di più per il Napoli che è vicino al terzo posto e non può perdere ulteriore terreno da questo piazzamento che vale la Champions League". VINICIO - "Sappiamo quanto vale per i napoletani questa sfida e sarebbe speciale ottenere un risultato positivo proprio a cavallo dei giorni in cui dovrebbe tornare un simbolo per la città come è stato ed è tutt'ora Diego Maradona".
  17. ma come si fa a cambiare squadra con tanta facilità? per me sarebbe più facile cambiar moglie...
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