Socrates 8949 Joined: 04-Apr-2006 136552 messaggi Inviato August 5, 2009 (modificato) . Modificato March 10, 2022 da Socrates Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Socrates 8949 Joined: 04-Apr-2006 136552 messaggi Inviato March 10, 2022 GIORGIO STIVANELLO https://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Stivanello Nazione: Italia Luogo di nascita: Venezia Data di nascita: 13.07.1932 Luogo di morte: Vicenza Data di morte: 18.05.2010 Ruolo: Attaccante Altezza: 174 cm Peso: 76 kgSoprannome: Moro di Venezia - Stiva Alla Juventus dal 1956 al 1960 e 1961-1962 Esordio: 16.09.1956 - Serie A - Lazio-Juventus 0-3 Ultima partita: 21.06.1962 - Coppa Italia - Mantova-Juventus 1-0 97 presenze - 20 reti 2 scudetti 2 coppe Italia Giorgio Stivanello (Venezia, 13 luglio 1932 – Vicenza, 18 maggio 2010) è stato un calciatore italiano. Giorgio Stivanello Stivanello alla Juventus nel 1959-1960 Nazionalità Italia Altezza 174 cm Peso 76 kg Calcio Ruolo Attaccante Termine carriera 1964 Carriera Giovanili 19??-19?? Venezia Squadre di club 1951-1953 Venezia 18 (3) 1953-1956 Padova 90 (25) 1956-1960 Juventus 94 (20) 1960-1961 → Lazio 0 (0) 1961-1962 Juventus 3 (0) 1962-1963 Venezia 7 (2) 1963-1964 Jesi ? (?) Biografia È scomparso nel 2010 all'età di settantasette anni. Anche suo figlio Piero, nato a Torino il 26 marzo 1957, è stato un calciatore professionista, con all'attivo una presenza in Serie A con il L.R. Vicenza nella stagione 1974-1975. Carriera Stivanello al Padova nell'annata 1955-1956 Cresciuto calcisticamente nel Venezia, fu una classica ala con un gioco basato su lunghe discese sulla fascia e cross verso gli attaccanti. Passato al Padova nel 1953, dopo aver centrato la promozione in massima serie nella stagione 1954-55, contribuendo con 12 reti all'attivo, esordì in Serie A il 18 settembre 1955 in Padova-Lazio 1-2. Nella stagione 1956-1957 venne tesserato dalla Juventus, che lo impiegò nel suo ruolo naturale, potendo disporre di una coppia di attaccanti adatta a sfruttarne i cross, formata da John Charles e Omar Sívori. Stiva giocò nella Juventus per sei stagioni, giocando le prime 3 da titolare e le seguenti da rincalzo, collezionando 97 presenze e realizzando 20 gol, di cui 11 nella prima stagione (miglior marcatore bianconero della stagione, alla pari di Antonio Montico); durante la sua permanenza a Torino, la Juventus vinse tre scudetti e due Coppe Italia. I sei anni trascorsi con la Vecchia Signora furono intervallati dalla stagione 1960-61, quando Stivanello fu ceduto in prestito alla Lazio, con la quale però non disputò gare di campionato. Concluse la sua carriera ad alto livello nella stagione 1962-1963 nel Venezia, realizzando due reti non sufficienti a evitare la retrocessione in B dei lagunari. In carriera ha totalizzato complessivamente 115 presenze e 25 reti in Serie A, e 64 presenze e 20 reti in Serie B. Palmarès Campionato italiano: 2 - Juventus: 1957-1958, 1959-1960 Coppa Italia: 2 - Juventus: 1958-1959, 1959-1960 Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Socrates 8949 Joined: 04-Apr-2006 136552 messaggi Inviato March 10, 2022 GIORGIO STIVANELLO Giorgio Stivanello – scrive Angelo Caroli su “Hurrà Juventus” del febbraio 2001 – è una delle pedine su cui il dottor Umberto Agnelli tenta di ricostruire la Juve ingrigita nell’epoca dei “Puppanti”. I giovani sono volenterosi e pieni di speranze, ma non sono smaliziati e non possono puntare in alto. Nell’estate del 1956 il dottore preleva dal Padova un’ala sinistra veloce e puntigliosa. Ha la pelle talmente scura che se indossa un caffettano lo si scambia per un tunisino che porta a spasso un branco di dromedari. Anche i capelli sono neri e perfino gli occhi, che fissano come setter smaniosi.Per me è il Gondoliere, è nato a Venezia nel 1932. Gli amici preferiscono chiamarlo Stiva. È un tipo gioviale, sorride spesso ed è dotato di una dialettica spigliata, simpatica. Le parole gli scivolano sulla lingua che sembra impanata con sapone. La Juve vive due stagioni non eclatanti (1955-1957), poiché Garzena, Colombo, Emoli, Stacchini, Leoncini, Mattrel e Vavassori devono crescere ancora un po’, mentre Nay, Oppezzo e Viola sono vicini alla pensione. Arriva il restauro. Reggono alla grande Boniperti e Corradi, germogliano i virgulti e i nuovi acquisti portano nomi celebri: Charles, Sivori e Nicolè. Il lavoro del dottor Umberto è eccellente.Il gruppo si raduna attorno a Broćić, jugoslavo con capelli bianchi e intelligenza viva. Il tecnico ha intuizioni rapide. Quando vede Stivanello correre sul lungo linea e crossare con dosaggio euclideo, stabilisce che lo schema bianconero deve avere uno sbocco: la testa di Long John, che sbatterà la palla in rete oppure la smisterà sul sinistro luciferino di Omar. I palloni sono recuperati dalle retrovie e subito trasferiti al veneziano, il quale non ha indugi, corre sfiorando il lungo linea e da fondo campo fa suonare il mancino. La palla diventa un coriandolo che si deposita nel sito richiesto da Broćić. Ecco un esempio di come un allenatore capisce che lo schema deve essere preparato non solo in base alle proprie convinzioni, ma soprattutto tenendo conto delle qualità dell’organico.Stiva avrà problemi con menischi e con il galoppare irresistibile di Gino Stacchini. Il puledro di San Mauro Pascoli gli toglie il posto e Giorgio può mettere insieme novantatré gettoni e ventuno goal all’attivo. Stiva è amico soprattutto di Omar Sivori, un legame spontaneo e sincero li unisce. Dividono serate in famiglia, sedute al tavolo delle carte (poker e ramino insieme a Charles ed Emoli soprattutto) e divertimenti. Insieme danno vita a duetti interessanti sul campo, poiché Giorgio non avrà un piede sudamericano ma la tecnica è tanto scarna quanto solida. Difende perciò molto bene il pallone e anche il tiro è di buona efficacia.Quando saluta gli splendori di Piazza San Carlo, la sede all’epoca è ubicata sopra il Bar Torino, decide di avvicinarsi a Venezia e firma per il Lanerossi Vicenza. Dopo aver lucidato per l’ultima volta le scarpe si getta a capofitto sul lavoro. Diventa un ottimo agente di vendita per la Lavazza, ramo caffè. E quando va in pensione, siamo vicini al Duemila, collabora con il figlio Piero, il quale dopo essere transitato nell’universo calcistico come una meteora (Lanerossi Vicenza) gestisce un’agenzia delle Assicurazioni Generali. Il Gondoliere, uomo dal sorriso eterno e dall’animo buono. https://ilpalloneracconta.blogspot.com/2008/07/giorgio-stivanello.html Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti