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Christian Vieri

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Juventus - Gol del Día | VIERI VS AJAX 1997 | Facebook| By Juventus.

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1º giugno 1997 - Juventus-Lazio 2-2. Ultima partita e ultimo gol in bianconero per Christian "Bobo" Vieri.

 

Happy birthday, Christian Vieri! - Juventus TV

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Christian Vieri of Juventus poses for photo before the Serie A... News  Photo - Getty Images

 

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Un día 12 de julio de 1973 nace la leyenda. ¡Feliz Cumpleaños Christian  Vieri !🇮🇹🎂 ¡Felices 45! ▪️Juventus: 🏆Serie … | Giocatori di calcio,  Calcio, Calciatori

 

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55062307_juve1989.png.0e751d8b023348d650bcfe17bd167d22.png   CHRISTIAN VIERI

 

Pin on JUVENTUS 01

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Christian_Vieri

 


Nazione: Italia Italia
Luogo di nascita: Bologna
Data di nascita: 12.07.1973
Ruolo: Attaccante
Altezza 185 cm
Peso 82 kg
Nazionale Italiano
Soprannome: Bobo

 

 

 

Alla Juventus dal 1996 al 1997

Esordio: 28.08.1996 - Coppa Italia - Fidelis Andria-Juventus 0-2

Ultima partita: 01.06.1997 - Serie A - Juventus-Lazio 2-2

 

37 presenze - 14 reti

 

1 scudetto

1 supercoppa Uefa

1 coppa intercontinentale

 

 

Christian Vieri, detto Bobo (Bologna, 12 luglio 1973), è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante. È considerato uno dei più forti attaccanti della sua generazione.

 

Il suo trasferimento dalla Lazio all'Inter nell'estate del 1999 per 90 miliardi di lire fu all'epoca un record nella storia del calciomercato.

Con la nazionale italiana ha totalizzato 49 presenze e 23 reti, partecipando a due Mondiali (Francia 1998 e Corea del Sud-Giappone 2002) e un Europeo (Portogallo 2004); durante il campionato del mondo 2002 ha raggiunto il record italiano di marcature nei Mondiali detenuto da Paolo Rossi e Roberto Baggio, con 9 gol. Ha inoltre vinto l'Europeo 1994 con la selezione Under-21.

A livello individuale fu nominato miglior calciatore italiano AIC nel 1999 e nel 2002. Nella stagione 2002-2003 fu capocannoniere della Serie A, dopo aver vinto quello della Primera División spagnola nella stagione 1997-1998. Pelé lo ha inserito nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi, redatta in occasione del Centenario della FIFA. È al 71º posto nella classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer.

 

Christian Vieri
Serie A 1999-2000 - Inter vs Piacenza - Christian Vieri.jpg
Vieri con l'Inter nella stagione 1999-2000
     
Nazionalità Italia Italia
Altezza 185 cm
Peso 82 kg
Calcio Football pictogram.svg
Ruolo Allenatore (ex attaccante)
Termine carriera 1º aprile 2009 - giocatore
Carriera
Giovanili
1987-1988 Marconi Stallions Marconi Stallions
1988-1989 600px Bianco e Rosso Strisce.svg Santa Lucia
1989-1990 Prato Prato
1990-1992 Torino Torino
Squadre di club
1991-1992 Torino Torino 7 (1)
1992-1993 Pisa Pisa 18 (2)
1993-1994 Ravenna Ravenna 32 (12)
1994-1995 Venezia Venezia 29 (11)
1995-1996 Atalanta Atalanta 19 (7)
1996-1997 Juventus Juventus 37 (14)
1997-1998 Atlético Madrid Atlético Madrid 24 (24)
1998-1999 Lazio Lazio 22 (12)
1999-2005 Inter Inter 144 (103)
2005-2006 Milan Milan 8 (1)
2006 Monaco Monaco 7 (3)
2006-2007 Atalanta Atalanta 7 (2)
2007-2008 Fiorentina Fiorentina 26 (6)
2008-2009 Atalanta Atalanta 9 (2)
Nazionale
1992-1996 Italia Italia U-21 22 (11)
1993 Italia Italia U-23 3 (1)
1997-2005 Italia Italia 49 (23)
Palmarès
 
Transparent.png Europei di calcio Under-21
Oro Francia 1994
Oro Spagna 1996

 

Biografia

Nato a Bologna, città dove giocava il padre, a 4 anni emigrò in Australia, dove ebbe le prime esperienze calcistiche. Tornato in Italia adolescente (14 anni) con la famiglia, ha vissuto a Prato, città natale del padre.

Di madre francese, Christiane "Nathalie" Rivaux, è figlio di Roberto Vieri e fratello di Massimiliano Vieri, anch'essi ex calciatori.

Nei primi anni 2000 ha avuto una relazione con l'ex velina Elisabetta Canalis.

Tra il 2006 e il 2011, ha avuto una relazione con l'ex velina Melissa Satta.

Il 18 marzo 2019 ha sposato l'ex velina Costanza Caracciolo, dalla quale ha avuto due figlie: Stella, nata il 18 novembre 2018 e Isabel, nata il 25 marzo 2020.

Caratteristiche tecniche

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Vieri (a destra) all'Atalanta nel 1995, in un corpo a corpo con il romanista Aldair: pur a fronte della notevole mole fisica, l'attaccante annoverava velocità e opportunismo tra le sue maggiori qualità.

 

Vieri era un centravanti dotato di grande forza fisica, veloce in progressione e molto efficace nel gioco aereo. Paragonato a Giorgio Chinaglia, nonostante il fisico massiccio, tra le sue migliori qualità rientrava l'opportunismo, prerogativa di attaccanti più esili; in più, grazie a un sinistro potente e preciso, sapeva rendersi pericoloso anche lontano dalla porta avversaria, con improvvise conclusioni da lunga distanza. Nelle sue stagioni più felici ha mantenuto medie realizzative molto elevate, coniugando il notevole senso del gol con l'abilità nel giocare di sponda e nel servire assist ai compagni: tali doti, associate a un carattere da trascinatore, lo rendevano un importante uomo-squadra. Era inoltre un buon rigorista.

Nella fase iniziale della carriera era considerato un giocatore piuttosto grezzo, tanto da sollevare dubbi sulle sue effettive possibilità di emergere ad alti livelli; per di più, la sua ascesa fu ritardata da frequenti infortuni. Tuttavia, con l'allenamento costante, Vieri incrementò il proprio tasso tecnico, fino ad affermarsi come uno dei migliori centravanti della sua generazione: ciò gli ha valso numerosi accostamenti a grandi goleador del passato, in particolare a Gigi Riva, rispetto al quale ha saputo acquisire un repertorio forse più raffinato, pur senza eguagliarne la potenza e le soluzioni di tiro; lo stesso Riva, peraltro, ne ha tessuto le lodi, giudicandolo nel 1999 «l'attaccante, se non più forte in senso assoluto, certamente più completo al mondo». Un altro dei suoi predecessori, Roberto Boninsegna, ha affermato di aver rivisto in Vieri molte delle proprie caratteristiche.

Carriera

Club

Gli inizi

Quando rientra dall'Australia nel 1988 il suo primo club è l'A.C. Santa Lucia, squadra di una frazione di Prato, in cui il suo primo allenatore è Luciano Diamanti, padre del calciatore Alessandro. L'anno successivo viene tesserato ancora in giovane età dal Prato, squadra per cui tifava, mettendosi in luce con vari gol nel campionato Berretti.

 

 

170px-Christian_Vieri_-_Torino.jpg

 
Un giovane Vieri al Torino nella stagione 1991-1992

 

Nell'estate del 1990 si trasferisce al Torino grazie a una segnalazione di Rosario Rampanti, il quale lo consiglia subito all'allenatore Sergio Vatta. Dopo un anno nel settore giovanile al Torino, nella stagione 1991-1992 Vieri entra nel giro della prima squadra grazie all'allenatore Emiliano Mondonico, che lo fa esordire in Coppa Italia all'età di 18 anni, il 30 ottobre 1991, contro la Lazio. In questa occasione realizza anche la rete del definitivo 2-0 per i granata, dopo il gol del vantaggio firmato da Enrico Annoni. Il 15 dicembre dello stesso anno debutta in Serie A a 18 anni, nei minuti finali della partita Torino-Fiorentina (2-0); segna anche il suo primo gol al Genoa nella sfida vinta dai granata per 4-0.

Al fine di giocare con più continuità, dall'annata successiva Vieri milita in Serie B, nelle file del Pisa, con cui consegue la salvezza nel 1992-1993, poi nel neopromosso Ravenna, di cui non riesce a evitare la retrocessione in C1 al termine del campionato cadetto 1993-1994 (pur risultando l'attaccante più prolifico della sua squadra) e, infine, nel Venezia, nel quale, autore di un discreto campionato, mette a segno 11 gol nella stagione 1994-1995. Gli si riaprono dunque le porte della Serie A, dato che viene acquistato dall'Atalanta, club nel frattempo neopromosso in quello stesso anno. Nel club bergamasco si mette definitivamente in luce nella stagione 1995-1996.

Juventus

Nel 1996 la Juventus lo acquista per 7,3 miliardi di lire. L'8 settembre contro la Reggiana, Vieri esordisce in squadra bianconera e firma subito la sua prima rete stagionale in Serie A con la Juventus.

All'inizio il giocatore non riesce a integrarsi nella squadra, soprattutto a causa di alcuni dissapori con l'allenatore Marcello Lippi. Questi dissapori culminarono il 12 gennaio 1997, nell'intervallo di Juventus-Atalanta, quando il giocatore e l'allenatore arrivarono a prendersi a pugni. Vieri ricorda, così, questo episodio:

«Durante un Juventus-Atalanta, io ero entrato al 40' e, dopo cinque minuti, finì il primo tempo. Lui [Lippi] mi disse qualcosa negli spogliatoi ed io gli risposi. Furono bravi i miei compagni a separarci. Forse, è stata quella la scintilla che ci ha fatto conoscere.»

 

 

220px-Champions_League_1996-97_-_Juventu

 
Vieri in azione alla Juventus durante la Champions League 1996-1997

 

Riappacificatosi con l'allenatore e dopo un periodo in panchina, Vieri riesce a riprendersi la maglia da titolare e gioca le restanti partite del campionato. Il 15 marzo segna la sua prima doppietta in maglia bianconera nella sfida vinta 3-0 contro la Roma; realizza due gol anche il successivo 6 aprile, nella roboante vittoria sul Milan per 6-1.

Chiude la stagione con la Juventus con 14 gol segnati, vincendo lo scudetto, la Supercoppa UEFA e la Coppa Intercontinentale e arrivando a disputare la finale di Champions League, persa contro il Borussia Dortmund.

Atlético Madrid

Nonostante le intenzioni di Gianni Agnelli di far rimanere il giocatore nel club torinese, nella stagione successiva Vieri viene ceduto all'Atlético Madrid per 34 miliardi di lire. Vieri ricorda che il trasferimento in Spagna è «stata la cosa migliore che ho fatto da quando gioco a calcio».

 

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Vieri (a destra) in azione all'Atlético Madrid, inseguito dal laziale Nesta, durante le semifinali di Coppa UEFA 1997-1998.

 

Principale rinforzo del club presieduto da Jesús Gil insieme al brasiliano Juninho Paulista, l'attaccante italiano esordisce con la squadra madrilena il 30 agosto 1997, nella partita pareggiata per 1-1 contro il Real Madrid al Bernabéu e valida per la prima giornata del campionato di Primera División. Il primo gol con i colchoneros arriva il 16 settembre, su calcio di rigore, nella gara vinta per 2-1 al Calderón contro il Leicester City, nel primo turno di Coppa UEFA. Undici giorni dopo segna i primi gol in campionato, realizzando una doppietta nella partita pareggiata in casa contro il Celta Vigo (3-3). Nel mese di ottobre mette a referto due triplette consecutive, nel successo per 5-1 sul campo del Real Saragozza e per 5-2 in casa contro il PAOK il 21 ottobre, nei quarti di finale di Coppa UEFA. Contro i greci realizza un gol annoverato tra i migliori della sua carriera calcistica: beffa il portiere avversario, che stava facendo scorrere il pallone in fallo laterale, recuperandolo proprio sulla linea di fondo e segnando con un tiro a effetto. Il 21 marzo 1998 realizza una quaterna sul campo del Salamanca UDS, nella partita persa per 5-4. Termina la stagione con 29 gol in 32 presenze. Nella Liga, in cui l'Atlético chiude con un deludente settimo posto, Vieri segna 24 gol in 24 partite, risultato che gli frutta il primo posto nella classifica marcatori e quindi la vittoria del Trofeo Pichichi: è il primo (e finora unico) italiano a vincerlo.

Lazio

Poco prima della fine della fase estiva del calciomercato, il 28 agosto 1998, viene acquistato dalla Lazio per 55 miliardi di lire. Il 13 settembre 1998, nella gara pareggiata 1-1 contro il Piacenza, debutta con la squadra romana. Il 23 settembre, durante la gara di ritorno dei sedicesimi di finale di Coppa Italia, contro il Cosenza, si infortuna al ginocchio e sarà costretto a rimanere inattivo per oltre tre mesi. Rientra in campo e segna il primo gol con la Lazio il 6 gennaio 1999, risultando decisivo per la vittoria contro il Bologna.

 

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Vieri in azione palla al piede con la Lazio nella stagione 1998-1999

 

Vieri gioca con continuità fino alla fine del campionato, segnando 12 gol in 22 presenze. Con la Lazio si piazza secondo in campionato sfiorando lo scudetto (è suo il colpo di testa che va a spegnersi contro la traversa nella sfida decisiva che terminerà 1-1 con la Fiorentina e in seguito sancirà il sorpasso-scudetto del Milan per un solo punto).

Oltre al campionato, Vieri è determinante per le vittorie della Lazio in Coppa delle Coppe, giunta alla sua ultima edizione. L'8 aprile 1999, nella semifinale giocata contro il Lokomotiv Mosca, gioca una buona gara (colpisce in pieno la traversa avversaria e arriva vicino al gol del raddoppio per i laziali), risultando decisivo per il passaggio della Lazio in finale. Il 19 maggio 1999 vince il trofeo, realizzando, tra l'altro, il primo dei due gol con cui i biancocelesti sconfiggono per 2-1 il Maiorca nella finale di Birmingham. Vieri ricorda questa sfida come una delle più belle della sua vita.

Inter

Nel giugno 1999 viene ceduto all'Inter per 90 miliardi di lire: nel prezzo è compreso il cartellino di Simeone, valutato 21 miliardi. Il 29 agosto, si presenta a San Siro con una tripletta al Verona. I nerazzurri finiranno il campionato al quarto posto. Nel torneo successivo è il miglior marcatore della squadra con 18 reti: tra queste, si ricorda la tripletta messa a segno contro il Perugia il 1º aprile 2001.

Nel 2001-02 conduce i nerazzurri a un passo dal titolo, realizzando 22 reti e offrendo un rendimento eccellente; ciò non basterà a vincere lo scudetto, perso all'ultima giornata a causa della sconfitta contro la sua ex squadra, la Lazio, che il 5 maggio 2002 batte per 4-2 in casa i milanesi. Nell'incontro Vieri è autore del gol del temporaneo 1-0. L'anno dopo, l'attaccante si laurea capocannoniere del campionato di Serie A, con più reti che presenze (24 a 23): 4 gol sono realizzati al Brescia nella sfida del 1º dicembre 2002. Segna anche 3 gol in Champions League, i primi con la formazione lombarda; 2 di questi sono nel quarto di finale contro il Valencia. Nel ritorno con gli spagnoli si infortuna, chiudendo anzitempo la sua stagione.

 

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Vieri (a sinistra) e Ronaldo all'Inter nella stagione 1999-2000

 

Il 6 gennaio 2004, nel 3-1 con il Lecce, segna il suo 100º gol con la squadra, ma nel corso della stagione è schierato con minor frequenza dal tecnico Zaccheroni – subentrato a Héctor Cúper in autunno –, visto anche il ritorno in maglia nerazzurra di Adriano, centravanti dalle caratteristiche simili alle sue. Il mese successivo, nella semifinale di Coppa Italia contro la Juventus decisa ai tiri di rigore, il suo errore dal dischetto e il successivo centro di Fabrizio Miccoli sanciscono l'eliminazione dell'Inter.

Rimasto a Milano anche dopo l'arrivo di Roberto Mancini, il 6 febbraio 2005 segna al Parma la 100ª rete in Serie A con la compagine ambrosiana. Alla fine della sesta stagione in nerazzurro, vince l'unico trofeo: la Coppa Italia, cui contribuisce con 3 gol, 2 dei quali realizzati nella semifinale di ritorno contro il Cagliari.

Milan e Monaco

Nel luglio 2005, dopo la risoluzione del contratto che lo legava all'Inter, si accorda con i concittadini del Milan. Gioca la prima gara in rossonero il 18 settembre, subentrando nel finale della sconfitta (2-1) con la Sampdoria. Il 26 ottobre segna il primo gol, in occasione della vittoria (3-1) contro l'Empoli. Si ripete in Coppa Italia contro il Brescia, in un altro successo per 3-1. Poiché la concorrenza di Ševčenko e Gilardino lo relega ai margini dell'attacco, nel gennaio 2006, per avere la possibilità di essere convocato l'estate successiva in nazionale, viene ceduto al Monaco. Esordisce nel campionato francese il 14 gennaio, nella gara persa 0-1 contro il Bordeaux. Il 4 febbraio, nella gara vinta 3-1 contro Rennes, segna una doppietta. Il 25 marzo, nella gara pareggiata 1-1 contro il Paris Saint-Germain, subisce un serio infortunio, che lo costringe a chiudere in anticipo la stagione, compromettendo un'eventuale partecipazione al campionato del mondo 2006.

Parentesi alla Sampdoria, primo ritorno all'Atalanta

Nel giugno 2006 si accorda con la Sampdoria in vista della stagione 2006-07, ma ad agosto, subito dopo la presentazione con la maglia blucerchiata, si ritrova nuovamente svincolato. Il giocatore, al tempo infortunato, sceglie di andare in vacanza con l’allora ex compagna Melissa Satta invece che partire in ritiro con la squadra, provocando l’ira del presidente doriano Riccardo Garrone il quale, in tutta risposta, non deposita il contratto in Lega.

Il giocatore, nuovamente svincolato, dopo alcune settimane firma per l'Atalanta, tornando così a Bergamo dopo dieci anni. La prima convocazione con i nerazzurri, ritardata dai problemi seguiti all'infortunio, arriva il 17 aprile 2007, in vista della gara di campionato contro l'Empoli, nella quale gioca i 20 minuti finali. Torna al gol in campionato meno di un mese dopo, il 6 maggio 2007, nella partita vinta per 3-1 contro il Siena, grazie a un tiro di sinistro da 40 metri che sorprende il portiere bianconero Manninger. Conclude la stagione con 2 gol in 7 partite.

Fiorentina, secondo ritorno all'Atalanta e ritiro

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Vieri alla Fiorentina nella stagione 2007-2008

 

Al termine della stagione 2006-2007, scaduto il contratto con l'Atalanta, passa alla Fiorentina a parametro zero e il 16 settembre segna il primo gol in maglia viola con un perentorio colpo di testa all'incrocio dei pali, proprio all'Atalanta. Il 25 ottobre, contro il Villarreal, realizza il suo primo gol in Europa con la maglia della Fiorentina, tra l'altro in occasione della quattrocentesima partita tra i professionisti.

Il suo bottino personale a Firenze è di 9 gol (di cui 3 in Coppa UEFA e 6 in Serie A). Con la Fiorentina arriva fino alla semifinale di Coppa UEFA, dove viene eliminato dai Rangers ai tiri di rigore: suo l'errore decisivo dal dischetto. Al termine della stagione non rinnova il contratto con i viola, rimanendo svincolato.

Nel giugno 2008, in previsione di un suo possibile nuovo ritorno all'Atalanta, i tifosi bergamaschi, contrariati per il modo in cui l'attaccante si era trasferito alla Fiorentina nel 2007, protestano platealmente; ciò nonostante il 30 giugno il club lombardo ne ufficializza l'acquisto. In maglia nerazzurra Vieri gioca 9 partite e segna 2 gol, ma la stagione è segnata da una serie di infortuni. Il 1º aprile 2009 il giocatore chiede di interrompere anticipatamente il rapporto con la società, ottenendo la rescissione consensuale.

Nel novembre 2009 decide di trasferirsi in Brasile, al Botafogo, ma, dopo aver trovato l’accordo con il club, non si presenta alle visite mediche, costringendo così la dirigenza brasiliana a rinunciare al suo ingaggio. Decide quindi di ritirarsi dal calcio: il suo ultimo gol è quello realizzato il 21 dicembre 2008 nella gara interna persa per 1-3 dall'Atalanta contro la Juventus.

Nazionale

Nazionali giovanili

Nel 1992 esordì nella selezione Under-21 di Cesare Maldini che lo inserì nella lista dei convocati per il campionato europeo 1994. Durante la competizione segnò il secondo dei cinque rigori che sancirono la vittoria degli azzurrini sulla Francia in semifinale. Gli azzurrini vinsero la finale contro il Portogallo. Segnò inoltre un gol nei quarti di finale del campionato europeo 1996 sempre contro il Portogallo, nella partita finita 2-0 per gli azzurrini che poi alzeranno il trofeo a Barcellona per la terza volta consecutiva. In totale vestì in 22 occasioni la maglia dell'Under-21 realizzando 11 reti.

Nazionale maggiore

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Vieri (a destra) in azione in maglia azzurra nel 1997, alle prese con l'inglese Campbell nel corso delle qualificazioni al campionato del mondo 1998.

 

Il capitolo nazionale maggiore è probabilmente uno dei migliori per la vita calcistica di Vieri. A suo merito va il fatto di aver vestito 49 volte la maglia segnando 23 reti, nono marcatore di sempre. Pur non avendo mai vinto un titolo internazionale, è sempre riuscito a spiccare nei campionati mondiali dove, in due edizioni, ha realizzato nove reti, grazie alle quali è il migliore marcatore italiano ai Mondiali a pari merito con Paolo Rossi e Roberto Baggio.

Convocato dal commissario tecnico Cesare Maldini, ha esordito in nazionale il 29 marzo 1997, a 23 anni, nella partita Italia-Moldavia (3-0), in cui ha realizzato il 1000º gol nella storia della nazionale. Nello stesso anno ha fatto parte della selezione azzurra che disputa il Torneo di Francia.

Nel 1998 viene convocato per il Mondiale tenutosi in Francia, rivelandosi uno dei protagonisti della manifestazione. A Bordeaux, l'11 giugno, esordisce in un campionato mondiale di calcio disputando la gara d'esordio dell'Italia contro il Cile. Nel primo tempo, su assist di Roberto Baggio, segna il gol del provvisorio vantaggio italiano (la partita finirà 2-2). Nella seconda gara contro il Camerun, Vieri sigla la sua prima doppietta in maglia azzurra nell'ultimo quarto d'ora della partita, terminata con il 3-0. Nella terza partita, su assist di Alessandro Del Piero, Vieri firma la prima delle due reti contro l'Austria, gara che termina 2-1. Negli ottavi di finale contro la Norvegia, Vieri segna il gol del definitivo 1-0 per gli italiani e porta la squadra ai quarti di finale contro i padroni di casa della Francia, terminati ai tiri di rigore: Vieri realizza uno dei tiri dal dischetto, ma gli errori di Demetrio Albertini e Luigi Di Biagio condannano l'Italia alla sconfitta. Insieme al portiere Gianluca Pagliuca, Vieri sarà uno dei due italiani inseriti nell'elenco dei 38 migliori giocatori del torneo.

 

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Vieri (in piedi, secondo da sinistra) numero dieci della nazionale nel 1999

 

Dopo aver segnato 3 gol nelle qualificazioni al campionato d'Europa 2000, è costretto a saltare la fase finale per un infortunio occorsogli nello spareggio tra Inter e Parma.

Nel 2002 viene convocato per il suo secondo Mondiale, giocato in Corea del Sud e Giappone, dal CT Giovanni Trapattoni. Anche durante questa edizione rientra tra i protagonisti della manifestazione già dalla gara d'esordio contro l'Ecuador, dove segna la sua seconda doppietta in maglia azzurra. Nella seconda gara contro la Croazia porta in vantaggio l'Italia che, nonostante tutto, viene sconfitta per 2-1 dalla squadra avversaria. Vieri gioca anche gli ottavi di finale contro i padroni di casa Corea del Sud, dove segna il gol del vantaggio per la nazionale italiana. La partita, tuttavia, viene vinta dai coreani (anche a causa dell'arbitraggio controverso del fischietto ecuadoriano Byron Moreno) e gli Azzurri vengono eliminati dalla competizione.

Al campionato d'Europa 2004 gioca tutte le tre partite dell'Italia, ma senza andare a segno; la nazionale italiana viene eliminata al primo turno. Nella conferenza stampa dopo la gara con la Svezia, accusa i giornalisti di scrivere notizie false (i giornali avevano infatti riportato di un presunto litigio avvenuto tra lui e Gianluigi Buffon). Il 12 ottobre 2005, sotto la gestione di Marcello Lippi, gioca la sua ultima partita proprio contro la Moldavia, la stessa avversaria del suo debutto, segnando il suo ultimo gol azzurro.

Lo stesso Marcello Lippi, nel 2015, dichiarerà che la distorsione al ginocchio subita da Vieri nella primavera del 2006 fu l'unico motivo per cui l'attaccante bolognese non fece parte della selezione italiana dei Mondiali nell'estate successiva. A detta del Commissario Tecnico, il posto di Vieri era fin lì certo.

Controversie giudiziarie

Sul finire degli anni 2000, Vieri ha avviato un procedimento davanti al giudice civile Damiano Spera denunciando di aver subito danni psicologici (in particolare insonnia e depressione) per essere stato pedinato per conto dell'Inter tra il 2000 e il 2001 e nel 2004 e spiato tramite l'acquisizione illecita dei propri tabulati telefonici. Vieri ha chiesto un risarcimento di 12 milioni di euro a Telecom Italia e di 9 milioni e 250 000 euro all'Inter. Il 3 settembre 2012 il giudice di Milano ha condannato Inter e Telecom Italia al risarcimento in solido di 1 milione di euro in favore di Vieri. Dalle motivazioni è emerso come non siano stati riconosciuti il danno patrimoniale e il "danno non patrimoniale da lesione del bene salute", ma quello "non patrimoniale da lesione del diritto alla privacy". A luglio del 2015 la Corte d'Appello di Milano ha ridotto il risarcimento a lui spettante a 80 000 euro per Telecom e a 40 000 euro per l'Inter. Nel gennaio 2018 la Corte d'Appello di Milano rigetta il suo ricorso dichiarandolo inammissibile e lo costringe a rifondere entrambe le società di 33 000 euro per le spese.

Nel maggio 2012 viene indagato per calcioscommesse in riguardo ad alcune partite tra cui Inter-Lecce 1-0 del 20 marzo 2011. Il 30 novembre dello stesso anno la procura di Cremona chiede una proroga di sei mesi per lui e altri 32 degli indagati. Nel luglio 2013 seguente il pm di Cremona Roberto Di Martino ha mandato un avviso ai 149 indagati per notificare il maxi incidente probatorio che sarà condotto sulle 200 apparecchiature poste sotto sequestro durante le indagini. Tra gli indagati figura lo stesso Vieri. Il 9 febbraio 2015 la procura di Cremona termina le indagini e per Vieri viene chiesta l'archiviazione.

L'11 gennaio 2013 viene indagato dalla Procura di Milano per concorso in bancarotta insieme all'ex compagno di squadra e amico Cristian Brocchi. I due calciatori sono sotto inchiesta per il fallimento da 14 milioni di euro della loro società di arredi di lusso, la "Bfc&co". Le loro abitazioni sono state perquisite dai militari della Guardia di Finanza su mandato del pm Ascione e risultano coinvolte anche le loro madri, Christiane Rivaux e Rossella Cerruti, entrambe con una carica sociale, oltre all'amministratore della società Fabio Arcuri. Vieri si difende dicendo che ha finanziato la società con 3 milioni di euro e sostenendo di non aver avuto alcun tipo di attività gestoria. Il 12 febbraio 2014 il pm Ascione chiede l'archiviazione per l'ex calciatore e per sua madre.

Fuori dal campo

Nel 2000 recita un cameo nel film Faccia di Picasso di Massimo Ceccherini, interpretando il ruolo di Ivan Drago nell'Omaggio a quella fava di Rocky IV, che il comico toscano dedica al pugile Rocky Balboa, reso famoso dalle interpretazioni cinematografiche di Sylvester Stallone. Nel corso degli anni compare in molti spot televisivi come CEPU, TIM, Toys Center, Peugeot, Fastweb, Fonzies, Gillette, TIMVision. Nel 2012 partecipa come concorrente, in coppia con Natalia Titova, all'ottava stagione di Ballando con le stelle, il talent show di Rai 1 sul ballo condotto da Milly Carlucci con la partecipazione di Paolo Belli e si classifica al quinto posto.

Dal 24 marzo 2012 partecipa al programma Ballando con te (spin-off di Ballando con le stelle). Nel 2013 è protagonista insieme all'ex compagno di nazionale Marco Delvecchio del programma tv Bobo&Marco - I Re del ballo in onda su Sky Uno. Dal 22 aprile 2014, in vista dell'imminente Mondiale, diventa opinionista e ospite frequente del canale BeIN Sports negli studi di Miami. L'anno seguente esce la sua autobiografia Chiamatemi bomber, scritta con Mirko Graziano. Sarà poi opinionista sempre di BeIN negli studi di Parigi per il campionato d'Europa 2016 e per il campionato del mondo 2018.

Nelle estati del 2018 e del 2019 organizza in giro per le spiagge italiane la Bobo Summer Cup, partite benefiche di calcio-tennis alle quali partecipano diversi ex calciatori. Reinventatosi disc jockey, nel luglio del 2019 pubblica il suo primo singolo, The Chance, realizzato con il dj Luca Cassani e la cantante Lara Caprotti.

Nel 2019-2020 è opinionista di Tiki Taka - Il calcio è il nostro gioco e Pressing Champions League su Italia 1.

Durante il lockdown in Italia derivante dalla pandemia Covid-19, mediante il suo profilo Instagram va in onda quasi ogni sera intervistando suoi ex colleghi tra cui Daniele Adani, Antonio Cassano, Marco Materazzi, Javier Zanetti, Luigi Di Biagio, Luca Toni, Nicola Ventola, Francesco Totti, Alessandro Del Piero. Le dirette riscuotono da subito un notevole successo, raggiungendo ogni sera diverse migliaia di spettatori. Durante le trasmissioni venivano svelati aneddoti delle varie carriere sportive e alcuni utenti avevano la possibilità di intervenire in diretta.

Nell'estate del 2020 pubblica il singolo Una vita da Bomber, insieme a Nicola Ventola e Daniele Adani. Ad agosto crea insieme a Fabrizio Vallongo e Driss El Faria, giovani imprenditori, un nuovo marchio di birra, BOMBEER La Birra del Bomber. A dicembre con Bernardo Corradi lancia PLB eSports, un progetto di formazione e intrattenimento per lo sviluppo professionale di giovani talenti nel mondo dei videogiochi. Nello stesso periodo Bobo Vieri, Lele Adani, Nicola Ventola e Antonio Cassano danno vita alla Bobo TV, trasmessa in streaming su Twitch.

Il 20 maggio 2021 va in onda in prima serata su Italia 1 dallo Stadio dei Marmi Bomber vs King, una partita di calciotto tra vecchie glorie del calcio capitanate da Vieri e Daniele De Rossi organizzata da Gillette nell’ambito di un progetto che prevede un sostegno legale e psicologico alle donne vittime di violenza tramite la Fondazione Doppia Difesa. Il 14 ottobre dello stesso anno consegue la qualifica UEFA A a Coverciano che consente di allenare tutte le selezioni giovanili e le squadre femminili, le prime squadre fino alla Serie C oltre a poter essere tesserato come allenatore in seconda sia in Serie B che in Serie A.

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«Un giorno Moggi mi chiama a rapporto: entro nel suo ufficio e trovo il mio procuratore e Bettega. Il Direttore, con i suoi modi tranquilli e gli occhi semichiusi, dice che è pronto ad aumentarmi l’ingaggio, ma che non può andare oltre i due miliardi di lire a stagione. L’Atletico Madrid offre tre miliardi e mezzo. “Si va in Spagna”, dico. E la riunione finisce all’istante. Lo ammetto, decisi guardando solo il portafogli. Potendo tornare indietro, sarei rimasto».
Figlio d’arte, nasce a Bologna ma cresce in Australia. Per qualche anno si limita a correre dietro ai canguri, poi papà Vieri riporta la famiglia in Italia e, nel 1989, Bobo inizia a correre con i ragazzi del Prato. Nel 1990 è notato dagli osservatori del Torino che, per 100 milioni di lire, lo portano al Filadelfia. La prima stagione gioca con la Primavera; la seconda debutta in Serie A. Entra nel grande calcio il 15 dicembre 1991 in Torino-Fiorentina, disputa 6 partite (1 goal) e inizia il campionato 1992-93 con una presenza. In novembre è ceduto in prestito al Pisa e nel 1993 passa al Ravenna, sempre con la formula del prestito.
Rientra al Torino nel 1994. I tecnici hanno molti dubbi; Vieri non convince: «È un attaccante grosso come un armadio ma con una tecnica individuale insufficiente», dicono. Presidente è Gian Marco Calleri che, dopo aver venduto la Lazio a Cagnotti, sta tentando un nuovo business, con il Torino. Calleri, che è ancor meno convinto dei tecnici, decide di vendere Vieri.
L’unico che intravede il campione è Rosario Rampanti, un allenatore che, in fatto di giovani, non sbaglia quasi mai. «Calleri aveva già preso accordi con il Venezia – racconta Rampanti – gli suggerii un trasferimento in comproprietà. Dissi al presidente che Christian stava crescendo sul piano tecnico e che dovevamo solo aspettare. Lui mi rispose che l’offerta del Venezia era buona. Così decise di incassare 600 milioni più la metà di Petrachi».
In Serie B, con il Venezia, Bobo mette a segno 11 goal e il prezzo sale a tre miliardi, che l’Atalanta paga per avere, nel 1995, 7 goal firmati dall’ex ragazzo del Torino. La quotazione sale ancora. Nel 1996 la Juventus sborsa 9 miliardi per mettere il centravanti dell’Atalanta a disposizione di Lippi.
〰.〰.〰
Christian Vieri, basta la parola – si legge su “Hurrà Juventus” dell’agosto 1996 –. Nel senso che il talento in famiglia non è certo un optional. Se papà Bob è stato “genio e sregolatezza” di una Juve che faceva innamorare, il fratello più piccolo, Max, è già uno dei nomi importanti del campionato Primavera. In mezzo alle due generazioni c’è Christian, timido e umile quanto basta, convinto al cento per cento delle proprie possibilità. Se poi la fortuna e la classe lo sosterranno, un posto nell’attacco bianconero non è certo un’illusione.
– Che effetto ti fa essere alla Juve?
«Cosa devo dirvi… è un sogno che si realizza per tutti: per me, per mio padre, per tutte le persone che hanno creduto in me. Se poi potrò dimostrare in campo le mie qualità, beh questo è un compito che spetta all’allenatore. Io sono tranquillo, sono qui solo per imparare».
– Eppure potresti guidare il tridente bianconero…
«Non ci penso. Io posso garantire che mi impegnerò al massimo, darò tutto per dimostrare il mio valore. Ho intenzione di mettermi in mostra. Ma sarà comunque Mister Lippi a decidere mentre io non posso certo pretendere nulla. Sono l’ultimo arrivato».
– La Juventus ha puntato sui giovani durante la campagna acquisti.
«La società ha seguito un preciso programma, non ha improvvisato. Significa che questa Juve non si è indebolita. È una squadra più giovane di prima e non credo che si tratti di un difetto. Anche perché sono comunque rimasti alcuni giocatori d’esperienza in ruoli chiave. Inoltre l’organico è completo in ogni reparto; siamo pronti per giocare le nostre chance in tutte le competizioni in cui saremo impegnati, dallo scudetto alla Champions League, alla Coppa Intercontinentale».
– Potresti giocare al fianco di Boksic. Ti piace l’idea?
«Certo, Alen è un campione vero. Impressionante la facilità con cui riesce a inserirsi nelle difese avversarie. È uno che quando parte difficilmente riesci a fermarlo».
– A garantire l’assistenza all’attacco ci sarà Zidane.
«Se lo ha preso la Juve significa che è un giocatore di classe. Il suo ruolo è fondamentale per la squadra e so che si tratta di un regista capace di dettare l’ultimo passaggio. Agli Europei, ha lasciato intravedere solo una parte di quello che sa fare, ma ci stupirà».
– Montero, uno che conosci bene.
«Sì, e posso garantire che si tratta di un difensore di assoluta affidabilità. Lo dico perché noto che se ne parla poco, forse perché in pochi lo conoscono bene. Meglio così, stupirà tutti. È uno dei difensori più forti del mondo e la Juve per lui rappresenta il giusto premio di una carriera che adesso comincerà a regalargli i primi risultati».
– Hai rinunciato alle Olimpiadi. Tutto per il bene della Juve?
«Sì, sto seguendo i consigli dei medici bianconeri e anche se mi spiace non partecipare al torneo di Atlanta, so che questo servirà per essere al meglio al momento del debutto nella Juve».
– Proprio in bianconero incontrerai alcuni compagni dell’Under 21.
«Già: Tacchinardi, Del Piero, Ametrano e Amoruso. Insieme abbiamo già vinto tanto in azzurro. Perché non continuare?».
〰.〰.〰
Fra i due nascono subito problemi; Lippi e Vieri sono i protagonisti di uno scontro durissimo che la società mette a tacere, grazie ai buoni rapporti di Moggi con la stampa.
«È stato un incontro di boxe – dice ridendo – ci siamo presi un po’, durante l’anno. C’è stato uno scambio di opinioni abbastanza forte. Durante un Juventus-Atalanta, io ero entrato al 40’ e, dopo cinque minuti, finì il primo tempo. Lui mi disse qualcosa negli spogliatoi ed io gli risposi. Furono bravi i miei compagni a separarci. Forse, è stata quella la scintilla che ci ha fatto conoscere. Siamo entrambi toscani e ci piace dire le cose in faccia. Quella sera, Peruzzi mi chiamò per andare fuori a cena e mi portò nel ristorante, dove c’era anche Lippi. Andai a chiedergli scusa, abbiamo parlato un po’. Poi ho fatto tribuna per le tre o quattro partite che seguirono. Dopo mi fece giocare una partita a Milano contro l’Inter, quella successiva contro la Roma, entrambe in coppia con Amoruso e, da quel momento, non sono più uscito di squadra».
Bobo segna solo 8 goal, ma dimostra di essere l’uomo adatto per far saltare in aria le difese. È il giocatore che serve a Cesare Maldini che, il 29 marzo 1997, lo fa esordire in Nazionale contro la Moldavia a Trieste. Gioca accanto a Zola e davanti a Di Matteo che militano nel Chelsea. L’Italia va in goal con Maldini, raddoppia Zola e proprio Bobo, al 50° minuto, fissa il risultato sul 3-0. Esce al 68’ per far posto a Padovano, suo compagno di squadra alla Juventus.
Maldini è convinto che la Nazionale abbia trovato l’erede di Gigi Riva; l’avvocato Agnelli è addirittura entusiasta e si raccomanda a Moggi, perché il giocatore prosegua la carriera in maglia bianconera. Il “Signor Fiat”, sorridente, davanti alle telecamere della Rai annuncia: «Ho parlato con Moggi. Christian Vieri rimane con noi».
Il giorno dopo, invece, Moggi, d’accordo con Giraudo e Bettega, lo spedisce all’Atletico Madrid per 34 miliardi. È un affare che porta un utile secco di 15 miliardi. L’Avvocato tace; non gradisce, ma tace. I miliardi hanno sempre un certo fascino.
 

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