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Socrates

Sebastian Giovinco

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The Champions: Sebastian Giovinco - Juventus

 

 

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Sebastian Giovinco and Patience - Black & White & Read All Over

 

 

 

 

 

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Transfer news: Juventus forward Sebastian Giovinco completes move to MLS  side Toronto FC | Football News | Sky Sports

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1675541255_Juventus2004-2017.jpg.83e3431016e175d8bac0dc7167a12c81.jpg   SEBASTIAN GIOVINCO

 

giovinco.juventus.osserva.2013.2014.750x450.jpg

 

 

 

Soprannominato Formica Atomica per via del suo fisico minuto (1,64 per 62 chili), nasce a Torino da mamma calabrese di Catanzaro e da padre di Bisacquino, paese in provincia di Palermo. Eredita il nome dal nonno, che in realtà si chiamava Sebastiano, troncando la “O” finale. La sua statura limitata e il suo fisico leggero non gli impediscono di essere considerato una delle migliori promesse del calcio italiano e uno dei giovani calciatori più talentuosi in circolazione.
Preferisce giocare da trequartista, ma può ricoprire anche il ruolo di esterno di centrocampo e seconda punta. Rapidità di esecuzione, visione di gioco e dribbling sono alcune delle migliori doti che lo contraddistinguono, assieme ad una grande abilità nei calci piazzati.
Comincia a tirare i primissimi calci al pallone nel campetto di calcio al quartiere della Riber a Borgo Melano (Beinasco). Matura nelle giovanili della Juventus, con la quale compie tutta la trafila delle formazioni giovanili, vincendo tra il 2005 e il 2006 il Torneo di Viareggio e il campionato Primavera, alla fine del quale sarà premiato dal “Guerin Sportivo” quale miglior giocatore della fase finale del torneo.
Nella stagione 2006-07 conquista la Supercoppa e la Coppa Italia Primavera. Il 12 maggio 2007, a vent’anni, debutta in Serie B con la prima squadra: si gioca Juventus-Bologna, partita fondamentale per il ritorno della squadra bianconera in Serie A, e Sebastian entra al posto di Palladino. Nemmeno il tempo di annotare la sostituzione e Giovinco, con una grande giocata, fornisce a Trézéguet l’assist per la rete del definitivo 3-1 in favore della Juventus.
Il primo giugno 2007 esordisce nella Nazionale Under 21 allenata da Pierluigi Casiraghi, giocando da titolare nella gara contro l’Albania, in un match valido per la prima giornata di qualificazioni al Campionato Europeo del 2009.
La società bianconera, ritornata nella massima Serie, decide di mandare in prestito i suoi giovani più promettenti, per permettere loro di farsi le ossa. Sebastian e Marchisio emigrano a Empoli, nell’ambito dell’operazione che porta Sergio Bernardo Almirón alla Juventus. Giovinco esordisce in Serie A il 26 agosto 2007, nel derby contro la Fiorentina, quando il Mister Luigi Cagni gli concede l’ultima mezzora, al posto di Antonini. La prima rete nella massima serie arriva il 30 settembre, quando realizza il secondo goal nella vittoria casalinga sul Palermo per 3-1.
Il 4 ottobre esordisce anche in campo europeo, a Zurigo, in occasione della partita di ritorno del primo turno di Coppa Uefa tra Empoli e Zurigo, conclusasi 3-0 in favore della formazione elvetica. A fine campionato, l’Empoli retrocede, ma Giovinco chiude la prima stagione in Serie A con sei goal in trentacinque partite. Grazie alle buone prestazioni, si aggiudica la sesta edizione del premio Leone d’Argento, essendo stato votato attraverso Internet e da una giuria tecnica composta da giornalisti e rappresentanti del tifo empolese.
In estate, è convocato dalla Nazionale olimpica per partecipare al Torneo di Tolone, durante il quale disputa cinque gare, mettendo a segno due reti; Giovinco è premiato come miglior giocatore del torneo. Nel luglio successivo partecipa ai Giochi olimpici di Pechino, dove disputa quattro partite, realizzando una rete contro l’Honduras nel primo incontro.
Il 26 giugno 2008 la Juventus lo richiama a Torino. Disputa la sua prima partita stagionale in bianconero il 26 agosto, nella gara di ritorno del terzo turno preliminare della Champions League, contro l’Artmedia. Il 24 settembre dello stesso anno, contro il Catania, gioca la sua prima partita in bianconero in Serie A. Il 7 dicembre, nel match contro il Lecce, segna, con uno splendido calcio di punizione, il goal del momentaneo 1-0 per i bianconeri.
È nuovamente protagonista il giorno del suo esordio in Champions League, il 30 settembre contro il Bate, fornendo due assist per le reti di Iaquinta che valgono il 2-2 finale. Nella partita di ritorno, conclusasi 0-0, Sebastian fallisce un calcio di rigore, tirando sopra la traversa. Da ricordare anche la grande prova casalinga contro il Bologna, culminata con una sonante vittoria per 4-1. Sebastian, assieme a Del Piero, è il protagonista assoluto, deliziando il pubblico con grandi giocate e con uno splendido goal. Nella sua prima stagione con la Juventus può vantare tre reti in ventisette presenze.
È convocato per l’Europeo Under 21 in Svezia, nel quale l’Italia sarà eliminata in semifinale dalla Germania. Con questa partita, che lo ha visto tra i migliori in campo, si chiude il suo ciclo in Under 21. L’esperienza all’Europeo è comunque positiva per Sebastian, infatti, è inserito dall’UEFA sia nel Dream Team della competizione, che nella lista dei dieci giocatori che maggiormente si sono messi in mostra durante la competizione.
La stagione 2009-10 è negativa, come per tutta la Juventus. Giovinco riesce a trovare spazio quando Ferrara (nuovo Mister bianconero) adotta il 4-2-3-1. È protagonista nella roboante vittoria (5-1) contro la Sampdoria. Quando Zaccheroni subentra a Ciro, Sebastian non riesce in pratica più a vedere il rettangolo di gioco, anche a causa di numerosi problemi fisici. Il tabellino finale parla di diciannove presenze e un goal, realizzato nella partita casalinga contro il Napoli, persa per 2-3: «La mia stagione? Personalmente non ho nulla da rimproverarmi, penso di aver giocato bene le poche partite che ho disputato. Fin quando sono stato in campo, la Juve era seconda in classifica. Poi, all’improvviso, sono stato messo da parte e da lì il bilancio personale ha rispecchiato quello della squadra: peggio di così non poteva andare. Perché sono stato estromesso dalla squadra? Il motivo non l’ho capito e non riesco a darmi una spiegazione, però mi ha dato parecchio fastidio. Fino alla trasferta contro il Bordeaux di Champions avevo giocato con una certa continuità, poi il black out, nei mesi successivi non ho più sentito da parte di tutti, staff tecnico e società, la considerazione che aveva di me fino a tre giorni prima. Se Ferrara fosse rimasto, probabilmente avrei chiesto un confronto con lui. Invece se n’è andato. Così, l’unica consolazione che mi è rimasta è l’aver fatto bene quando ho avuto la possibilità di esprimermi. Quando si punta su un giocatore bisogna metterlo nelle condizioni di rendere al meglio. Se mi avessero messo in quelle condizioni, forse sarei riuscito anche a dare di più».
Nell’estate del 2010 arriva Gigi Delneri e il suo 4-4-2 non prevede l’utilizzo del trequartista. Giovinco capisce che non c’è più posto: «Tutti sanno quali sono le mie caratteristiche. Io con il 4-4-2 ho giocato sia nell’Empoli, sia con Ranieri largo a sinistra e so adattarmi a diversi ruoli, posso essere esterno o centrale di centrocampo o seconda punta. Certo, se Delneri chiede agli esterni di essere i quinti di difesa, allora quello non è il mio mestiere. Il mio sogno è quello di continuare con la Juve. Però se non c’è considerazione, è giusto cambiare aria, anche se sono consapevole che separarmi da questa maglia sarebbe per me una decisione estremamente difficile da prendere».
Così, Sebastian chiede di essere ceduto: «Se la società non mi vuole cosa ci sto ancora a fare qui? Dopo due stagioni, non passo un altro anno ad ammuffire in panchina, non avrebbe davvero senso. Penso anche di non meritarmela la panchina. Anzi, non me la merito di sicuro per come mi sono comportato dentro e fuori il campo. Certo, mi priverei di una squadra forte, di un club nel quale sono cresciuto, che mi ha dato tanto e al quale ho dato tanto, dei tifosi che mi hanno sempre sostenuto. Però voglio giocare con continuità, in questo momento è l’unica cosa che chiedo: potermi divertire scendendo in campo. Solo in questo modo potrò ritrovare quell’entusiasmo che è venuto a mancare, non solo a me ma a tutta la squadra. Se sarebbe un fallimento lasciare la Juve? Da parte mia no, semmai lo sarebbe per la società perché non ha creduto in me. Penso che alla lunga avrò ragione io: sono più che convinto che se ne pentiranno. Avrei potuto dare molto di più se mi avessero messo nelle condizioni di farlo».
Il 5 agosto 2010 passa al Parma in prestito oneroso (un milione di euro pagabile in tre anni) con diritto di riscatto per la metà del cartellino fissato a tre milioni pagabili anch’essi in tre anni. Il 21 giugno 2012, su volere preciso di Antonio Conte, la Juventus riscatta la seconda metà del cartellino del giocatore, versando nelle casse dei ducali 11 milioni di euro. L’11 agosto fa il suo secondo esordio con la maglia della Juventus, a Pechino, in Supercoppa italiana dove la Juventus supera il Napoli per 4-2 dopo i tempi supplementari. Alla prima di Coppa Italia, contro il Cagliari, segna la sua prima rete stagionale nella competizione, decidendo l’incontro per 1-0 e sancendo il passaggio della Juventus ai quarti di finale. Curiosamente, la rete arriva in data 12-12-12, è la 12ª in maglia bianconera, è segnata al 12’ della ripresa, indossando la maglia numero 12. È una stagione positiva per Seba con quarantadue presenze e undici reti e, soprattutto, con il primo scudetto messo in bacheca.
Nella stagione 2013-14, con l’arrivo di Tévez e di Llorente gli spazi si restringono sempre più. Seba segna la sua prima rete il 6 ottobre 2013 nella partita vinta 3-2 contro il Milan: altro goal curioso, poiché il pallone, dopo essere stato calciato, buca la rete. Le prestazioni di Giovinco sono spesso impalpabili, tanto da essere contestato platealmente dai tifosi juventini al momento della sostituzione in una partita contro il Chievo. Il 14 aprile, comunque, segna un goal importantissimo in quel di Udine che sancisce, in pratica il terzo scudetto consecutivo juventino, il secondo personale.
Con l’arrivo di Allegri la situazione peggiora ulteriormente. Il tecnico toscano non lo tiene quasi per niente in considerazione e, nel gennaio 2015, Giovinco firma un contratto per il passaggio al Toronto al termine della stagione; il 2 febbraio, però, raggiunge un accordo con la Juventus per rescindere anticipatamente il contratto e volare in Canada, prima dell’inizio della Major League Soccer. «Avevo avuto altre richieste, ma non c’era stato nulla di concreto. Ed è arrivata questa offerta (economica) impossibile da rifiutare. Qualche rimpianto per non essere rimasto alla Juve? Assolutamente no. Con Allegri avevo una buona relazione. Il fatto di arrivare alla scadenza avrebbe messo in difficoltà la società e allora ho preso questa decisione anche per andarle incontro, perché mi era stato proprio chiesto di anticipare la partenza. Conte ha preso in mano una formazione da metà classifica e l’ha portata ai vertici alti. Una squadra che negli anni è stata costruita per vincere. Allegri si è trovato una Ferrari. Ma è stato bravo a lasciare a tutti molta libertà: è un uomo con grande intuito. La squadra che ho lasciato era veramente forte».
La Juventus, tramite il suo sito internet, ufficializza l’addio di Giovinco, dopo diciannove anni vissuti in bianconero. «Dai campi delle Giovanili bianconere fino al palco dello Juventus Stadium dove ha sollevato due volte il titolo di Campione d’Italia: la storia di Sebastian Giovinco in bianconero ha il sapore della favola. Piedi raffinati e tecnica notevole, la Formica Atomica ha sempre saputo mettere, nel corso di quasi due decadi, il suo talento a disposizione dei successi del gruppo. Fin dal primo momento in cui, ancor prima di compiere dieci anni, vestiva per la prima volta i colori bianconeri. Le sei stagioni nella Prima Squadra nascono da anni di sudore e sacrifici, vissuti fin dalla tenera età, quando iniziava la sua avventura nelle Giovanili della Juve, dove sarebbe cresciuto con i futuri compagni di Serie A Marchisio e De Ceglie. In Primavera vince tutto ed è sempre tra i migliori in campo, tanto da meritarsi la chiamata in Prima Squadra. Il debutto in Serie B, nel 2007, contro il Bologna, è subito impreziosito da un assist per il definitivo 3-1 firmato Trézéguet. A Empoli inizia a far parlare di sé anche nel massimo campionato sotto la guida di Gigi Cagni: concluderà la sua prima stagione alla ribalta del calcio italiano con un bottino di sei reti. Inevitabile un primo ritorno in bianconero. Nel debutto da titolare in Champions contro il Bate Borisov si ripete: un altro esordio bagnato da due assist (questa volta a Iaquinta). I due anni trascorsi a Parma ne confermano il talento, tanto da meritarsi la chiamata in Nazionale per l’avventura di Euro 2012. Quindi la “Signora” sulla sua strada, di nuovo. Il primo dei suoi venti goal in 132 presenze in bianconero è un pezzo forte del suo repertorio, ovvero il calcio di punizione con cui strega Benussi allo stadio Via del Mare di Lecce. Il cerchio si chiude idealmente al 5’ dell’ultimo Juventus-Verona di Tim Cup, quando Seba realizza un altro calcio di punizione. Ma quella sera il suo è stato un doppio commiato al popolo bianconero, che lo ha applaudito allo Stadium e lo ha sommerso d’affetto di recente in occasione del suo compleanno. Davanti al pubblico di casa segna, infatti, di nuovo. È doppietta e al momento di lasciare il terreno di gioco restituisce gli applausi alla sua tifoseria. Ora per lui si aprono le porte delle arene MLS: affronterà una nuova avventura umana e professionale con la maglia del Toronto FC. Da tutti noi un sincero in bocca al lupo per la tua nuova sfida. Grazie di tutto, Seba».

 

https://ilpalloneracconta.blogspot.com/2012/01/sebastian-giovinco.html

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1675541255_Juventus2004-2017.jpg.83e3431016e175d8bac0dc7167a12c81.jpg   SEBASTIAN GIOVINCO

 

Giovinco to join Toronto from Juventus | UEFA Champions League | UEFA.com

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Sebastian_Giovinco

 

 

Nazione: Italia Italia
Luogo di nascita: Torino
Data di nascita: 26.01.1987

Ruolo: Attaccante
Altezza: 160 cm
Peso: 61 kg
Nazionale Italiano
Soprannome: La Formica Atomica

 

Alla Juventus 2006-2007, dal 2008 al 2010 e dal 2012 al 2015

Esordio: 12.05.2007 - Serie B - Juventus-Bologna 3-1

Ultima partita: 18.01.2015 - Serie A - Juventus-Verona 4-0

 

132 presenze - 20 reti

 

2 scudetti

2 supercoppe italiane

1 campionato di serie B

 

 

 

Sebastian Giovinco (Torino, 26 gennaio 1987) è un ex calciatore italiano, di ruolo attaccante o centrocampista.

 

Durante la sua carriera ha vestito le maglie di Juventus, Empoli, Parma, Toronto FC, Al-Hilal e Sampdoria, vincendo due campionati italiani (2013 e 2014), due Supercoppe italiane (2012 e 2013) e un campionato di Serie B (2007) con la maglia bianconera; un titolo MLS (2017) e tre Canadian Championship (2016, 2017 e 2018) con il Toronto FC, oltre ad aver ottenuto diversi riconoscimenti individuali, tra cui quello di miglior giocatore e capocannoniere. Nella stagione 2019-2020 conquista prima la AFC Champions League, primo titolo continentale in carriera, e poi due campionati consecutivi ed una coppa nazionale con l'Al Hilal.

 

Ha fatto parte della nazionale olimpica, con cui nel 2008 ha dapprima vinto il Torneo di Tolone e poi partecipato ai Giochi di Pechino 2008. In azzurro è stato semifinalista all'Europeo Under-21 di Svezia 2009, finalista al campionato d'Europa 2012 e terzo classificato alla Confederations Cup di Brasile 2013.

 

Sebastian Giovinco

173px-Sebastian_Giovinco_2015-05-23_Toronto_FC_%28edited%29.jpg

Giovinco in azione al Toronto FC nel 2015

     
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 160 cm
Peso 61 kg
Calcio 25px-Football_pictogram.svg.png
Ruolo Attaccante, centrocampista
Termine carriera 22 settembre 2022
Carriera
Giovanili
1996-2007   Juventus
Squadre di club
2006-2007   Juventus 3 (0)
2007-2008    Empoli 35 (6)
2008-2010   Juventus 46 (4)
2010-2012   Parma 66 (22)
2012-2015   Juventus 83 (16)
2015-2019   Toronto FC 114 (68)
2019-2021   Al-Hilal 57 (12)
2022   Sampdoria 2 (0)
Nazionale
2003 Bandiera dell'Italia Italia U-16 7 (4)
2003-2004 Bandiera dell'Italia Italia U-17 7 (1)
2005 Bandiera dell'Italia Italia U-18 4 (1)
2006 Bandiera dell'Italia Italia U-19 1 (1)
2006-2007 Bandiera dell'Italia Italia U-20 4 (0)
2007-2009 Bandiera dell'Italia Italia U-21 20 (1)
2008 Bandiera dell'Italia Italia olimpica 10 (3)
2011-2015 Bandiera dell'Italia Italia 23 (1)
Palmarès
 
10px-UEFA_European_Cup.svg.png Europei di calcio
Argento Polonia-Ucraina 2012
1px-Transparent.png Confederations Cup
Bronzo Brasile 2013
1px-Transparent.png Torneo di Tolone
Oro Tolone 2008
1px-Transparent.png Europei di calcio Under-21
Bronzo Svezia 2009

 

Biografia

Nasce a Torino da genitori di origine meridionale (madre di Catanzaro e padre di Bisacquino, in provincia di Palermo). Il fratello minore, Giuseppe, è anch'egli un calciatore. Vive fin dalla nascita a Beinasco, comune della prima cintura torinese. È legato alla compagna Sharj, ragazza di origini argentine, ma cresciuta in Italia. La coppia ha due figli.

Caratteristiche tecniche

Sebbene sia nato come trequartista, una volta al Parma incomincia a essere impiegato saltuariamente anche come seconda punta, sotto la guida di Franco Colomba; è anche stato impiegato come esterno in un tridente d'attacco su entrambe le fasce. Dopo il passaggio al Toronto FC, è stato schierato anche da prima punta, grazie alle sue doti realizzative. Fantasista, dalla statura bassa e dal fisico minuto – da cui nasce il suo soprannome Formica atomica –, è dotato di grande tecnica, agilità e velocità palla al piede; è inoltre molto abile nel dribbling, nelle triangolazioni strette e nel fornire assist per i compagni grazie alla sua visione di gioco. Ha anche ottime doti sui calci da fermo, grazie alle quali ha segnato molte delle sue reti ed è in grado di calciare con entrambi i piedi.

Carriera

Club

Juventus

220px-Trofeo_Karol_Wojtyla.3.jpg
 
Giovinco con la squadra Primavera della Juventus durante la finale della Wojtyła Cup 2005.

 

Dopo un paio di stagioni nel San Giorgio Azzurri '86, entrò nel vivaio della Juventus, con la quale ha fatto tutta la trafila delle formazioni giovanili, vincendo tra il 2005 e il 2006 il Torneo di Viareggio e il Campionato Primavera – alla fine del quale verrà premiato dal Guerin Sportivo quale miglior giocatore della fase finale del torneo.

 

Nella stagione 2006-2007 continuò a giocare nelle giovanili bianconere conquistando con i propri compagni la Supercoppa e la Coppa Italia Primavera. Il 12 maggio 2007, a 20 anni, esordì in Serie B con la prima squadra nel corso della partita Juventus-Bologna: subentrato a Raffaele Palladino, in quell'occasione Giovinco si rese autore dell'assist a Trezeguet per la rete del definitivo 3-1 in favore della squadra torinese.

Empoli

Circa un mese più tardi, il 4 luglio 2007, venne ceduto in prestito all'Empoli nell'ambito dell'operazione che portò Sergio Bernardo Almirón alla Juventus. L'esordio in Serie A è datato 26 agosto 2007: il tecnico empolese Luigi Cagni lo mandò in campo per l'ultima mezz'ora di gioco della partita contro la Fiorentina, valida per la prima giornata. Il 30 settembre seguente realizzò la prima rete in carriera nella massima serie, più precisamente il secondo dei tre gol con cui l'Empoli si impose in casa per 3-1 sul Palermo. Il 4 ottobre fece il suo esordio ufficiale in campo europeo, in occasione della partita di ritorno del primo turno di Coppa UEFA contro lo Zurigo, persa in trasferta per 3-0.

 

Chiuse la prima stagione in Serie A con 6 gol all'attivo in 35 partite, aggiudicandosi il Premio Leone d'Argento, assegnato, unitamente a un voto attraverso internet, da una giuria tecnica composta da giornalisti e rappresentanti del tifo empolese. La squadra toscana, classificatasi al diciottesimo posto finale, retrocesse però in Serie B.

Primo ritorno alla Juventus

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Giovinco con la prima squadra juventina nel campionato 2008-2009.

 

Il 26 giugno 2008 la Juventus esercitò la propria opzione sul suo cartellino richiamandolo tra le sue file. Giovinco disputò la prima partita stagionale in bianconero il 26 agosto, nella gara di ritorno del terzo turno preliminare di Champions League contro l'Artmedia, mentre in Serie A esordì poco meno di un mese dopo, il 24 settembre, contro il Catania.

 

Il 30 settembre giocò la prima gara da titolare in Champions League contro il BATE Borisov, fornendo due assist per le reti di Iaquinta, mentre il 7 dicembre realizzò il primo gol stagionale nel match contro il Lecce, segnando su calcio di punizione il gol del momentaneo 1-0. Chiuse la prima stagione con la Juventus avendo totalizzato 3 reti in 27 presenze.

 

La stagione 2009-2010, durante la quale sulla panchina juventina si alternano Ciro Ferrara e Alberto Zaccheroni, per Giovinco non è come la precedente: la concorrenza del neoacquisto Diego si traduce in diverse esclusioni dall'undici titolare, situazione a cui si aggiungono frequenti infortuni e che, complessivamente, gli fa mettere a referto solo 19 presenze e un gol. Al termine di questa difficile annata palesa pubblicamente il suo malcontento, lasciando intendere la volontà di lasciare Torino per poter giocare con maggiore continuità.

Parma

Il 5 agosto 2010 passa al Parma in prestito oneroso per un milione di euro, con diritto di riscatto per la metà del cartellino fissato a 3 milioni. Esordisce con la nuova maglia in Parma-Brescia il 29 agosto 2010, prima giornata del campionato 2010-2011, terminata 2-0 per gli emiliani: nell'occasione è autore dell'assist che porta Valeri Božinov a realizzare il gol dell'1-0. Nella gara seguente, persa 2-1 a Catania, realizza la prima rete in maglia gialloblù con un calcio di punizione. Il 6 gennaio 2011 segna una doppietta alla sua ex squadra, la Juventus. La sua stagione prosegue positivamente e terminerà con 30 presenze e 7 gol.

 

Il 22 giugno 2011 il Parma esercita l'opzione di riscatto per la metà del cartellino del giocatore. L'11 settembre torna a segnare contro la Juventus nella seconda giornata di campionato a Torino, dove realizza su rigore la rete nella sconfitta per 4-1. Nella giornata successiva, in occasione di Parma-Chievo mette a segno una doppietta, facendo prevalere la squadra emiliana per 2-1. A fine stagione è il capocannoniere della squadra con 15 gol. Chiude la sua esperienza emiliana con 22 marcature in 66 partite.

 

La Juventus, squadra detentrice dell'altra metà del cartellino del giocatore, lo richiama poi alla base.

Secondo ritorno alla Juventus

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Giovinco in maglia juventina nella stagione 2012-2013.

 

Il 21 giugno 2012 la Juventus riscatta la metà del cartellino del giocatore, versando nelle casse dei ducali 11 milioni di euro. Gli è assegnata la maglia numero 12. L'11 agosto fa il suo secondo esordio con la maglia della Juventus, a Pechino, in Supercoppa italiana dove la Juventus supera il Napoli per 4 a 2 dopo i tempi supplementari. Segna i suoi primi 2 gol in questo campionato alla seconda giornata contro l'Udinese, terminata 4-1 per la Juventus. Il 7 novembre successivo segna la prima rete in Champions League, nella gara interna contro i danesi del Nordsjælland, terminata 4-0.

 

Alla prima di Coppa Italia, contro il Cagliari, segna la sua prima rete stagionale nella competizione, decidendo l'incontro per 1-0 e sancendo il passaggio della Juventus ai quarti di finale. Curiosamente, la rete arriva in data 12/12/12, è la 12ª in maglia bianconera, è stata segnata al 12' della ripresa e indossando la maglia numero 12. Il 9 gennaio 2013 in Coppa Italia ai quarti di finale contro il Milan (2-1), mette a segno il suo decimo gol stagionale, il suo primo su punizione dopo il ritorno alla Juventus.

 

Il 5 maggio successivo, grazie alla vittoria casalinga della Juventus sul Palermo per 1-0, vince – con tre giornate d'anticipo – il primo scudetto personale. Nella stagione 2013-2014 segna la sua prima rete il 6 ottobre 2013 nella partita vinta 3-2 contro il Milan: questo è un gol particolare poiché il pallone dopo essere stato calciato buca la rete. Conclude la stagione con 17 presenze e due gol.

Toronto

Nel gennaio 2015 si accorda con il Toronto FC in vista di un suo prossimo approdo in Nordamerica al termine della stagione 2014-2015; il successivo 2 febbraio risolve anticipatamente il legame con la Juventus in modo da aggregarsi subito al club canadese, prima dell'inizio della Major League Soccer 2015. Il contratto con il Toronto prevede uno stipendio totale di 7 milioni di dollari, cifra che ne fa, all'epoca, il calciatore più pagato del massimo campionato nordamericano.

 

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Giovinco al Toronto FC nel 2015.

 

Nelle prime 12 partite segna 7 gol, fornisce 6 assist, è primo per tiri (61) e conclusioni in porta (28), entrando nella storia ventennale della MLS e venendo premiato per due volte come "calciatore della settimana" a giugno. Nel luglio del 2015 segna una tripletta contro il New York City, sbagliando anche un rigore; alla fine del mese, viene eletto il miglior giocatore del mese della MLS. Il 6 agosto segna una seconda tripletta nella vittoria casalinga contro l'Orlando City (4-1), stabilendo, con 16 gol, il nuovo record assoluto per un giocatore del Toronto nella stagione regolare della MLS; il record precedente apparteneva a Dwayne De Rosario. Segna uno dei suoi tre gol su calcio di punizione, che viene eletto il miglior gol della settimana. Il 26 settembre, nella vittoria casalinga contro il Chicago Fire (3-2), batte il record di gol più assist nella stessa stagione, salendo a quota 35 punti, con 20 reti e 15 assist, superando il precedente primato di 34 punti di Chris Wondolowski, realizzato nel 2012; nella medesima partita, diventa anche il primo giocatore nella storia della MLS ad aver segnato almeno 20 gol e fornito almeno 10 assist in una singola stagione. Il 14 ottobre entra dalla panchina e segna il gol decisivo nella vittoria casalinga contro il N.Y. Red Bulls (2-1), che assicura la partecipazione del Toronto FC ai playoff per la prima volta da quando si è affiliato alla MLS nel 2007. A fine stagione, si laurea capocannoniere della stagione con 22 gol, a pari merito con Kei Kamara, risultando anche il miglior assist-man del campionato con 16 assist. Il 29 ottobre, il Toronto viene eliminato al primo turno dei playoff, dopo la sconfitta esterna per 3-0 contro il Montréal Impact.

 

Nel corso della sua prima stagione nel campionato americano, è votato per tre volte giocatore della settimana (alla 13ª, 14ª e 19ª giornata), in due occasioni giocatore del mese della MLS (a luglio e ad agosto) e inoltre il suo gol del parziale 3-1 segnato al volo contro il Columbus Crew il 26 luglio e che dà il via alla rimonta verso il 3-3 finale, è votato rete della settimana. Il 25 ottobre seguente, vince l'MLS Golden Boot, inoltre diviene il primo giocatore nella storia della Major League Soccer a vincere sia il titolo di miglior marcatore sia quello di miglior assist-man. Il 23 novembre viene premiato come miglior esordiente della stagione 2015 del campionato statunitense e il 2 dicembre seguente è premiato come giocatore dell'anno della MLS.

 

Il 6 marzo 2016, al primo turno della stagione 2016, Giovinco segna prima un gol su rigore e poi fornisce un assist per il compagno di squadra Marco Delgado nella vittoria esterna per 2-0 sul New York Red Bull. Il 23 aprile, la sua doppietta nella vittoria esterna per 2-0 nel derby canadese contro il Montréal Impact gli permette di eguagliare il record di reti segnate nella MLS con la maglia del Toronto di Dwayne De Rosario (28). Termina la sua seconda stagione in MLS con 21 reti e 15 assist in 34 giornate di campionato, compresi i play-off, segnando tre triplette contro D.C. United (4-1), N.E. Revolution (4-1) e New York City (0-5). È il terzo marcatore e il secondo miglior assist-man del campionato 2016. Il Toronto raggiunge la finale di MLS Cup il 10 dicembre 2016, perdendola contro i Seattle Sounders ai calci di rigore dopo un pareggio a reti inviolate.

 

Il 9 dicembre 2017, in una rivincita della finale dell'anno precedente al BMO Field, Toronto ha sconfitto Seattle 2-0 nella MLS Cup 2017, ed è diventata la prima squadra MLS a completare treble con la loro vittoria, così come la prima squadra canadese a vincere la MLS Cup; Giovinco è stato coinvolto in entrambi i gol, e ha dato il passaggio finale al marcatore Jozy Altidore per l'apertura.

 

Il Toronto, anche grazie al contributo di Giovinco, si guadagna un posto in finale di CONCACAF Champions League contro il Guadalajara, ma nella partita di ritorno il 25 aprile 2018, dove Giovinco segna due gol, il primo al 44º e il secondo ai calci di rigore, il Toronto perde 4-2, benché Giovinco ottenga il premio di miglior giocatore del torneo e finisca al primo posto nella classifica marcatori con un totale di quattro reti, a pari merito col compagno di squadra Jonathan Osorio.

 

Complessivamente in quattro anni mette insieme 141 presenze e 83 gol.

Al-Hilal

Il 30 gennaio 2019 si trasferisce all'Al-Hilal, in Arabia Saudita per 875.000 euro. Esordisce con gli Al-Zaʿīm il 23 febbraio seguente nella vittoria per 4-1 contro l'Al-Qadisiya, nella quale segna anche il suo primo gol. Il 5 marzo arriva l'esordio in AFC Champions League nella vittoria esterna contro l'Al-Ain. Il primo aprile 2019 esordisce in Coppa del Re dei Campioni nella sconfitta ai tempi supplementari per 2-3 contro l'Al-Ettifaq.

 

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Giovinco con l'Al-Hilal nel 2019.

 

Il 23 aprile segna il suo primo gol in AFC Champions League; contro gli iraniani del Esteghlal, diventando il primo calciatore europeo a segnare in tre Champions League di tre confederazioni diverse, nel suo caso europea, asiatica e nordamericana, eguagliando il record che apparteneva a Diego Alonso e a Ricardo Oliveira. Il 24 novembre conquista il primo titolo continentale della carriera giocando da titolare entrambe la partite della finale di AFC Champions League 2019, fornendo l’assist dell'1-0 nella finale di ritorno a Al-Dossari. Complessivamente nella manifestazione ha giocato tredici partite segnando due reti e fornendo quattro passaggi vincenti. Viene convocato per il Mondiale per club in cui disputa due partite; la semifinale contro il Flamengo persa 3-1 e la finale per il terzo posto contro il Monterrey persa ai rigori. Il 29 agosto, con la vittoria sull'Al-Hazm in casa per 4-1, conquista il suo primo campionato saudita. Sempre nel 2020 vince la Coppa del Re dei Campioni mentre nel 2020-2021 bissa il successo in campionato segnando tuttavia solo un gol in questa stagione in Champions. Il 20 agosto 2021 dopo la rescissione consensuale rimane svincolato dal club saudita con cui ha conquistato quattro trofei e collezionato 83 presenze e segnato 16 reti.

Sampdoria

Il 9 febbraio 2022 fa ritorno in Italia firmando un contratto sino al termine della stagione con la Sampdoria. L'esordio con i blucerchiati avviene il 5 marzo successivo, in occasione della partita in casa dell'Udinese, subentrando al 77' a Stefano Sensi, tornando così a giocare nella massima serie italiana dopo oltre 7 anni; tuttavia saranno solo 37 i minuti giocati in due partite di Serie A, complice un infortunio e il progressivo allontanamento dal gruppo squadra. Si ritira dal calcio giocato al termine della stagione, all'età di 35 anni.

Nazionale

Ha vestito la maglia delle nazionali giovanili dall'Under-16 fino alla nazionale olimpica. Il 1º giugno 2007 esordisce nella nazionale Under-21 allenata da Pierluigi Casiraghi, giocando da titolare nella gara contro l'Albania valida per la prima giornata di qualificazioni all'Europeo 2009.

 

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Giovinco con la maglia della nazionale italiana nel 2012.

 

Nel maggio del 2008 viene convocato in nazionale olimpica per partecipare al Torneo di Tolone, durante il quale totalizza 5 presenze e 2 reti venendo premiato come miglior giocatore. Nel luglio successivo partecipa ai Giochi olimpici di Pechino, disputando quattro partite e realizzando una rete all'esordio contro l'Honduras.

 

L'anno dopo partecipa all'Europeo Under-21 in Svezia, che vede l'Italia essere eliminata in semifinale dalla Germania. Con questa partita, che lo aveva visto tra i migliori in campo, si chiude il suo ciclo in Under-21. L'esperienza all'Europeo, dal punto di vista personale, è comunque positiva perché viene inserito dalla UEFA sia nel dream team della competizione sia nella lista dei 10 giocatori che maggiormente si sono messi in mostra durante la competizione.

 

Il 6 febbraio 2011 ottiene la prima convocazione nella nazionale maggiore a opera del CT Cesare Prandelli. Il 9 febbraio, a 24 anni, esordisce in nazionale subentrando al 28º del secondo tempo al posto di Stefano Mauri nella partita amichevole Germania-Italia (1-1) disputata a Dortmund.

Viene inserito nella lista dei 23 convocati per l'Europeo 2012, concluso al secondo posto da parte dell'Italia, dove viene impiegato unicamente da subentrante nelle prime due gare del girone contro Spagna e Croazia.

 

Inserito da Prandelli nell'elenco dei convocati per la FIFA Confederations Cup 2013, nella seconda partita del torneo segna la sua prima rete in nazionale, che permette agli azzurri di imporsi per 4-3 sul Giappone.

 

Il 5 ottobre 2018 vengono diramate le convocazioni del C.T. Roberto Mancini in occasione del duplice impegno contro l'Ucraina (in amichevole) e la Polonia (valevole per la Nations League 2018-2019), e Giovinco rientra tra i convocati, a circa tre anni dall'ultima volta. La Formica Atomica, tuttavia, non disputerà nessuno dei due match.

Dopo il ritiro

Stabilitosi in Canada al termine dell'attività agonistica, nel settembre del 2022 inizia una collaborazione con la Juventus, sua ex squadra, per quanto riguarda la Juventus Academy Toronto.

 

Record

  • Calciatore ad aver realizzato più gol in partite ufficiali con il Toronto (83).
  • Unico calciatore italiano ad aver segnato almeno un gol nelle massime competizioni internazionali di tre continenti diversi (con la Juventus in Europa, con il Toronto in Nord America, con l'Al-Hilal in Asia).

Palmarès

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