Vai al contenuto
Accedi per seguire   
Socrates

Cristian Zenoni

Recommended Posts

Joined: 04-Apr-2006
130811 messaggi
Inviato (modificato)
 
zenoni.jpg
 
 
 

 

Modificato da Socrates

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 04-Apr-2006
130811 messaggi

55062307_juve1989.png.0e751d8b023348d650bcfe17bd167d22.png    CRISTIAN ZENONI 

 

Cessione di Sturaro dalla Juventus al Genoa: perché se ne parla tanto |  L'Ultimo Uomo

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Cristian_Zenoni

 

 

Nazione: Italia 20px-Flag_of_Italy.svg.png
Luogo di nascita: Trescore Balneario (Bergamo)
Data di nascita: 23.04.1977
Ruolo: Difensore/Centrocampista
Altezza: 182 cm
Peso: 73 kg
Nazionale Italiano
Soprannome: -

 

 

Alla Juventus dal 2001 al 2003

Esordio: 26.08.2001 - Serie A - Juventus-Venezia 4-0

Ultima partita: 24.05.2003 - Serie A - Juventus-Chievo 4-3

 

58 presenze - 2 reti

 

2 scudetti

1 supercoppa italiana

 

 

Cristian Zenoni (Trescore Balneario, 23 aprile 1977) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore o centrocampista.

 

È il fratello gemello di Damiano, che è cresciuto ed ha giocato con lui nell'Atalanta ed in Nazionale.

Ha giocato 282 partite in Serie A siglando 4 reti, 2 presenze nella nazionale maggiore, 3 presenze in Nazionale Under-21, 20 presenze nelle Coppe Europee, 64 partite in coppa Italia segnando 4 reti, 104 partite con 2 gol in Serie B e 50 partite in Serie C1/Lega Pro, per un totale di 520 presenze nel calcio professionistico.

 

Cristian Zenoni
KL-2018 (16) Cristian Zenoni.jpg
     
Nazionalità Italia Italia
Altezza 182 cm
Peso 73 kg
Calcio Football pictogram.svg
Ruolo Allenatore (ex difensore, centrocampista)
Termine carriera 2013 - giocatore
Carriera
Giovanili
1989-1996   Atalanta
Squadre di club
1995-1996   Atalanta 0 (0)
1996-1997    Pistoiese 30 (0)
1997-2001   Atalanta 120 (2)
2001   Milan 0 (0)
2001-2003   Juventus 58 (2)
2003-2008   Sampdoria 145 (1)
2008-2010   Bologna 49 (0)
2010-2011   AlbinoLeffe 32 (1)
2011-2012   Monza 19 (0)
2012-2013   Grumellese 25 (0)
Nazionale
1998-1999 Italia Italia U-21 3 (0)
2001-2006 Italia Italia 2 (0)
Carriera da allenatore
2012   Monza Giovanili
2013-2015   Monza Allievi Nazionali
2016-2017   Südtirol Coll. tecnico
2017-2019   Monza Berretti
2019   Feralpisalò Vice
2021 600px Bianco e Rosso.svg Club Milano

 

Carriera

Giocatore

Club

Dopo il periodo trascorso nelle giovanili dell'Atalanta, Zenoni viene mandato in prestito ad una squadra militante in Serie C1, la Pistoiese, dove disputa da titolare tutta la stagione.

L'anno successivo fa il suo ritorno all'Atalanta, dove ha la possibilità di fare il suo esordio in Serie A, precisamente il 5 ottobre 1997, nel derby contro il Brescia terminato 0-1. In quella stagione, Zenoni gioca 17 partite e termina la stagione con la retrocessione in Serie B, dove gioca le due stagioni seguenti, dal 1998 al 2000.

 

220px-Juventus_FC_%28Ch%C3%A2tillon%2C_2
 
Da destra: Thuram, Zenoni, l'allenatore Lippi, Nedved e Buffon, nuovi arrivi alla Juventus nel precampionato 2001-2002.

 

Nell'annata 2000-2001 ritorna a giocare in Serie A, insieme al fratello gemello Damiano. Qui comincia ad entrare nel giro della Nazionale, allora allenata da Giovanni Trapattoni. Alla fine della stagione viene acquistato dal Milan, ed in seguito viene ceduto alla Juventus nell'affare che porta Inzaghi in rossonero. Con l'arrivo a Torino, Zenoni ha la possibilità di giocare nelle competizioni nazionali ed internazionali.

Nel 2003 la neopromossa Sampdoria ne acquisisce i diritti sportivi prima in prestito e l'anno successivo comprando il suo intero cartellino. A Genova sfiora, nel 2005, la qualificazione alla Champions League. Nella stagione 2006-2007 è uno dei giocatori blucerchiati più presenti in campo, essendo schierato dal mister Walter Novellino in tutte le partite della squadra, sia di campionato che di Coppa Italia.

Passa nel 2008 al Bologna dove in due anni disputa con la maglia rosso blu 53 presenze tra campionato e coppa Italia. Alla fine della stagione 2009-2010, con il cambio di proprietà della società emiliana, la nuova dirigenza sceglie di non rinnovargli il contratto, così rimane svincolato.

Il 4 ottobre 2010 viene ingaggiato dall'Albinoleffe, siglando un contratto annuale. Esordisce con la maglia celeste il 10 ottobre contro il Modena, giocando dal primo minuto. Rimasto svincolato al termine della stagione, il 4 novembre 2011 viene ingaggiato dal Monza facendo poi il suo esordio con la squadra brianzola il 13 novembre 2011 contro la Ternana.

Ad ottobre 2012 torna a giocare, nel campionato di Eccellenza con la Grumellese, stessa squadra in cui da due anni gioca il gemello Damiano. Il successivo 14 ottobre esordisce con la squadra giallorossa nel pareggio casalingo per 1-1 contro il Ciliverghe.

Nazionale

Zenoni ha fatto il suo esordio in Nazionale il 28 febbraio 2001, convocato da Giovanni Trapattoni per la partita amichevole Italia-Argentina giocata allo Stadio Olimpico e persa dagli azzurri per 2-1. Il 16 agosto 2006, a distanza di cinque anni, Zenoni è stato nuovamente impiegato in Nazionale, nella partita Italia-Croazia (0-2) giocata a Livorno.

Allenatore

Il 13 settembre 2012 rescinde il contratto da giocatore col Calcio Monza per intraprendere l'attività di collaboratore nelle squadre giovanili presso lo stesso club.

Dalla stagione 2013-2014 ritorna nello staff giovanile del Calcio Monza, collaborando prima con la fascia agonistica e poi allenando la categoria Allievi Professionisti Lega Pro.

Nella stagione 2016-2017 diventa allenatore nella Berretti della società Südtirol (militante nel campionato di Lega Pro).

Dalla stagione 2017-2018 diventa allenatore nella Berretti della società Monza (società che milita in serie C).

Dispone del patentino di Allenatore professionista di seconda categoria UEFA A.

Il 6 luglio 2019 dichiara di lasciare la guida della Berretti del Monza, per affiancare il fratello Damiano sulla panchina del Feralpisaló. Il 25 Settembre seguente viene sollevato, insieme al fratello, dall'incarico.

Nell'estate 2021 viene ingaggiato dal Club Milano, che disputa il campionato di Eccellenza Lombarda. Il 7 Ottobre 2021 viene sollevato dall'incarico dopo aver raccolto un solo punto in tre giornate di campionato e con la squadra eliminata al primo turno in Coppa senza vincere nemmeno una partita.

Palmarès

Giocatore

Competizioni giovanili

Competizioni nazionali

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 04-Apr-2006
130811 messaggi

55062307_juve1989.png.0e751d8b023348d650bcfe17bd167d22.png    CRISTIAN ZENONI 

 

zenoni%2B001.jpg

 

 

 

Chissà, forse per un’affinità elettiva derivante dalla denominazione da... liceo classico – scrive Franco Montorro, su “Hurrà Juventus” del novembre 2001 –, con un sostantivo latino e il nome di una figura della mitologia greca, fatto sta che sono sempre stati intensi i contatti di mercato tra Atalanta e Juventus e dalla società orobica a Torino, per indossare la maglia bianconera, sono arrivati fior di giocatori: da Tacchinardi a Montero solo per ricordare i più recenti, a Scirea, per ricordare il più grande di tutti e uno dei più grandi al mondo nel suo ruolo.
Così, sull’ideale autostrada calcistica BG-TO il percorso di Cristian Zenoni, ultimo arrivato, ha appunto il conforto di una ottima tradizione e di scelte sempre oculate da parte del club juventino. Questo Cristian lo sa, come è consapevole che proprio per essere rampollo di una lunga dinastia di calciatori passati dall’Atalanta alla Juve ha qualche dovere in più. Ma la principale consapevolezza di Cristian in questo di momento è fare il suo dovere, essere recluta in una formazione e in un reparto collaudati. E lui, da ragazzo intelligente, sta agli ordini di Lippi; un maestro ideale per aiutarne la maturazione e il progressivo inserimento negli schemi della squadra, dove per Cristian e stato già ritagliato un prezioso ruolo in difesa e davanti la difesa. Tanto scomodare un precedente illustre (ma, peccato, non proveniente dall’Atalanta) un impiego simile, all’insegna della duttilità, caratterizzò la prima stagione juventina di Marco Tardelli.
Christian non è tipo da montarsi la testa, così come non se l’era naturalmente fasciata quando da titolare all’Atalanta gli si è prospettata l’ipotesi di fare tanta gavetta e tanta panchina alla Juventus. In primo luogo perché è giovane e rispettoso delle gerarchie e dei meriti; secondariamente perché certo delle sue qualità e delle opportunità di giocare comunque molto, vista la molteplicità di impegni della squadra bianconera. E già dopo poche settimane del suo arrivo a Torino aveva tenuto a sottolineare la sua disponibilità, che oggi riconferma: «Davvero non mi aspettavo di giocare così tanto e naturalmente sono felicissimo. Ma anche in caso contrario avrei continuato a impegnarmi come voleva il mister; soprattutto per un giovane è fondamentale essere sempre pronto e disponibile a entrare in campo e a giocare come e quando la situazione lo richiede. Invece ci sono giocatori che una volta arrivati in una grande squadra giocano poco e chiedono il trasferimento. Non è il mio caso. E poi, alla resa dei conti, di occasioni di impegno non mancano».
Così è stato a Glasgow, nell’ultima trasferta di coppa della prima fase, con Cristian schierato sempre a destra ma a centrocampo e autore di una prova convincente soprattutto all’inizio, prima che fosse costretto ad arretrare il suo raggio d’azione. A centrocampo o in difesa, sempre sulla fascia, Cristian garantisce un’ottima tecnica mescolata a un convincente dinamismo. Lui per primo è consapevole e convinto di poter migliorare nel trattamento di palla, al tiro come nei cross. Dettagli rimediabilissimi, vista la giovane età e la volontà di Cristian di allenarsi anche per questo.
Nato a Trescore Balneario, in provincia di Bergamo, il 23 aprile del 1977, insieme al gemello Damiano ha preso quasi subito a giocare al pallone. E la carriera dei due è proseguita parallela e congiunta per molti anni. «Abbiamo sempre giocato assieme, a partire dalla squadra del Cenate, nel 1986», ricorda Cristian. «L’anno successivo siamo passati in coppia all’Atalanta, dove siamo rimasti fino al 1997, quando Damiano è andato a giocare per una stagione in C1, in prestito all’Alzano. E così io ho esordito in Serie A prima di lui: io nell’ottobre del 1997 nel derby con il Brescia, lui tre anni dopo, contro la Lazio. In nazionale, invece, è stato più rapido lui, visto che ha esordito in Italia-Inghilterra del novembre 2000 ed io contro l’Argentina nel febbraio di quest’anno. Siamo sempre andati d’accordo su tutto, tranne che per il tifo. Lui è juventino, io ero interista, e il mio idolo era Matthäus anche se come tipologia di giocatore io assomiglio di più a un Brehme. Ma ora io e Damiano siamo tornati a essere d’accordo anche su quello, e lui è diventato ancora di più il mio primo tifoso. Io ricambio e condivido il sogno di giocare con lui in maglia azzurra. Già, l’azzurro... Un onore, una sensazione fantastica. No, non faccio pensieri specifici per il Mondiale, credo e spero che la mia prima stagione juventina mi metta nelle migliori condizioni possibili per convincere Trapattoni. Prima, però, devo convincere Lippi, i miei compagni e i miei tifosi. L’ambientamento a Torino, lo ripeto, è stato facile e immediato, nella città come nella squadra, quasi naturale e di questo devo naturalmente ringraziare soprattutto i miei compagni, quelli che dal primo giorno mi hanno accolto come uno di loro e tutto lo staff societario. Il mio ruolo naturale? Io mi trovo perfettamente a mio agio sulla fascia destra, nasco e agisco con più naturalezza da terzino, ma anche nella fascia immediatamente più avanzata penso di sapermela cavare e credo che questa disponibilità a giocare in posizioni diverse alla fine mi regali più opportunità d’impiego. Io sono qui, felice di essere arrivato alla Juve; convinto di avere una grossa opportunità e voglioso di giocarmela tutta. Campionato o Champions League? Come si fa a scegliere, si gioca per tutto e non si possono fare delle scelte per un obiettivo anziché un altro. No, passiamo a un’altra domanda? Come? Libero! Non nel senso di ruolo calcistico, ma di essere single. Dal punto di vista sentimentale sono liberissimo».
E lo dice con un tono che lascia intendere come le corse le prediliga sul campo, con la maglia bianconera, mentre non andrebbe certamente in fuga se arrivasse l’avversaria... pardon, la ragazza giusta. Anche se il finale dell’intervista e una dichiarazione d’amore per la Vecchia Signora: «È una grande squadra, la migliore che potessi immaginare. Spero di aiutarla a essere sempre più grande e a vincere perché sarebbe anche la maniera migliore di ricambiare chi ha avuto fiducia in me, compreso il mio più grande tifoso e critico, vale a dire mio padre Valerio, e tutti gli straordinari tifosi che fin dal primo giorno di raduno mi hanno fatto sentire uno di loro, uno con il bianconero dentro».
Niente male, per l’ultimo arrivato sulla Torino-Bergamo, visto che poi la considerazione e l’affetto per lui sono cresciuti non solo fra i tifosi ma anche fra i compagni e l`intero staff societario. A questo punto, come tifare per Cristian nel migliore dei modi? Augurandogli che al prossimo trasferimento di un atalantino alla Juve qualcuno, magari proprio su Hurrà, scriva due righe del tipo: «Dall’Atalanta a Torino, per indossare la maglia bianconera, sono arrivati fior di giocatori: da Tacchinardi a Montero a Zenoni solo per ricordare i più recenti». Lui quell’augurio se lo sta meritando giorno per giorno, dentro e fuori il rettangolo di gioco.
 
Arriva a Torino al costo di 15 miliardi di lire, una cifra non indifferente per un giocatore di una squadra medio-piccola e nonostante la concorrenza, Cristian fa la sua parte nel rocambolesco scudetto juventino: le sue presenze sono 39, condite da una rete segnata nella vittoriosa partita di Perugia per 4-0.
L’anno successivo, Zenoni riesce a disputare solamente una ventina di partite, realizzando ancora una rete, nell’ultima partita di campionato contro il Chievo; comunque sia, entra nella sua personale bacheca un altro scudetto, il secondo consecutivo.
Nell’estate del 2003, la neopromossa Sampdoria lo acquista per un milione di euro. «Alla Juventus in due anni ho imparato molto, ma adesso sinceramente voglio avere qualche possibilità in più di giocare. Spero di meritarmele qui alla Samp e dimostrare che la Juve non aveva sbagliato a credere in me».
 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per partecipare

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
Accedi per seguire   

  • Chi sta navigando   0 utenti

    Nessun utente registrato visualizza questa pagina.

×
×
  • Crea Nuovo...