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Socrates

Davide Lanzafame

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Official: Brescia Sign Juventus Attacker Davide Lanzafame On Loan | Goal.com
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1675541255_Juventus2004-2017.jpg.83e3431016e175d8bac0dc7167a12c81.jpg    DAVIDE LANZAFAME    

 

Davide Lanzafame - Player profile | Transfermarkt

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Davide_Lanzafame

 

 

Nazione: Italia 20px-Flag_of_Italy.svg.png
Luogo di nascita: Torino
Data di nascita: 09.02.1987
Ruolo: Centrocampista/Attaccante
Altezza: 180 cm
Peso: 75 kg
Nazionale Italiano Under-21
Soprannome: Lanciafiamme

 

 

Alla Juventus dal 2006 al 2007 e dal 2010-2011

Esordio: 03.06.2007 - Serie B - Bari-Juventus 1-0

Ultima partita: 01.12.2010 - Europa League - Lech Poznan-Juventus 1-1

 

10 presenze - 0 reti

 

1 campionato di serie B

 

 

 

Davide Lanzafame (Torino, 9 febbraio 1987) è un ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista o attaccante.

 

Prodotto del vivaio della Juventus, ha vinto due campionati ungheresi con le maglie di Honvéd (2016-17) e Ferencváros (2018-19); del campionato magiaro è stato inoltre per due volte consecutive capocannoniere (2017-18 e 2018-19). In precedenza, aveva vinto due campionati italiani di Serie B con Juventus (2006-07) e Bari (2008-09).

 

Davide Lanzafame
Davide Lanzafame Catania (cropped).jpg
     
Nazionalità Italia Italia
Altezza 180 cm
Peso 75 kg
Calcio Football pictogram.svg
Ruolo Centrocampista, attaccante
Termine carriera 9 febbraio 2022
Carriera
Giovanili
1992-1993   Barcanova
1993-2007   Juventus
Squadre di club
2006-2007   Juventus 1 (0)
2007-2008    Bari 37 (10)
2008-2009   Palermo 9 (0)
2009    Bari 18 (2)
2009-2010    Parma 27 (7)
2010-2011   Juventus 9 (0)
2011    Brescia 13 (0)
2011-2012   Catania 11 (1)
2012-2013    Grosseto 16 (2)
2013    Honvéd 10 (5)
2013   Catania 0 (0)
2014-2016   Perugia 39 (1)
2016   Novara 13 (0)
2016-2018   Honvéd 57 (29)
2018-2019   Ferencváros 28 (16)
2019-2020    Honvéd 21 (11)
2020-2021   Adana Demirspor 9 (1)
2021-2022   L.R. Vicenza 15 (2)
Nazionale
2007 Italia Italia U-20 1 (0)
2008 Italia Italia olimpica 4 (1)
2008 Italia Italia U-21 3 (0)
Palmarès
 
Transparent.png Torneo di Tolone
Oro Tolone 2008

 

Biografia

È nato a Torino da madre torinese e padre siciliano. Ha un fratello, Giovanni, che gli fa da procuratore.

Nell'agosto 2012 viene iscritto, insieme ad altri suoi ex compagni del Bari, nel registro degli indagati dalla Procura di Bari per frode sportiva in riguardo ad alcune partite del Bari truccate in passato.

Il 6 giugno 2013 viene deferito alla commissione disciplinare per la partita Bari-Treviso 0-1 del 2007-2008 e per omessa denuncia di Salernitana-Bari 3-2 del 2008-2009: secondo l'accusa in entrambi i casi avrebbe ricevuto soldi per perdere la partita. Il successivo 5 luglio, nell'ambito del filone Bari-bis sul calcioscommesse, il calciatore patteggia una pena a un 1 anno e 4 mesi di squalifica. L'11 dicembre patteggia la pena con 1 mese di reclusione.

Caratteristiche tecniche

Di ruolo di ala destra, dispone di buona esplosività nelle gambe, velocità di base e senso del gol.

Carriera

Club

Muove i primi passi nella squadra dilettantistica del Barcanova, della quale suo padre era un dirigente. In seguito suo fratello maggiore Giovanni lo convince a sostenere un provino prima col il Torino, con esito negativo, e poco dopo con la Juventus, che invece lo tessera e di cui rimane un giocatore per quattordici anni. Con le formazioni giovanili vince in totale un Campionato Berretti, un Campionato Primavera, una Coppa Italia Primavera, una Supercoppa italiana Primavera e un Torneo di Viareggio, nel quale fu il capocannoniere della squadra. Esordisce in prima squadra il 3 giugno 2007, nella partita tra Juventus e Bari, penultima giornata del torneo di Serie B 2006-2007, giocata nel capoluogo pugliese e terminata con la vittoria della squadra di casa (1-0); tale presenza gli permette di fregiarsi, assieme al resto della rosa bianconera, della vittoria di quel campionato cadetto.

Bari e Palermo

Proprio alla società barese viene ceduto in prestito per la stagione 2007-2008. Nella stagione giocata in Puglia si rivela uomo-gol, arrivando prima del termine della stagione in doppia cifra, giocando come centravanti, seconda punta o esterno offensivo. In questa posizione viene impiegato da Giuseppe Materazzi, mentre con Antonio Conte torna a giocare nella posizione di ala. Durante il campionato, disputato in maniera positiva, è stato autore di reti decisive che hanno permesso al Bari la permanenza in Serie B.

Il 30 maggio 2008 viene data la notizia del suo trasferimento al Palermo nell'ambito dell'operazione che ha portato Amauri alla Juventus, ma l'annuncio ufficiale è dato solamente il 1º luglio, in quanto, fino al giorno precedente, era sotto contratto con il Bari, squadra nella quale militava in prestito dalla formazione bianconera. Dopo aver esercitato la contro-opzione sul suo cartellino con i pugliesi, viene ceduto a titolo definitivo per 5 milioni di euro al Palermo, per poi prendere metà cartellino per 2,5 milioni. Coi rosanero firma un contratto da 400 000 euro a stagione. Esordisce in Serie A il 30 agosto nella gara esterna contro l'Udinese, persa 3-1.

Il 26 dicembre dello stesso anno, il Bari ufficializza il suo ritorno in maglia biancorossa durante la sessione di mercato invernale, scelta fatta dal giocatore per tornare a giocare con continuità. La formula è quella del prestito secco, con l'avallo della Juventus comproprietaria del cartellino. Con i pugliesi vince il campionato cadetto 2008-2009. A fine stagione Palermo e Juventus, proprietarie del suo cartellino, decidono di rinnovare ancora per un anno la compartecipazione.

Parma e Juventus

Tornato quindi al Palermo per fine prestito, il 13 luglio 2009 passa con la stessa formula al Parma. Segna la prima rete con la nuova maglia alla nona presenza, l'8 novembre, in Parma-Chievo (2-0), per poi ripetersi nella giornata successiva, realizzando il gol decisivo del 2-3 nella vittoriosa trasferta di Firenze contro la Fiorentina. Il 9 maggio 2010, in Juventus-Parma (2-3) della 37ª giornata di campionato, segna la sua prima doppietta in Serie A, proprio contro la squadra in cui è cresciuto. Sette giorni dopo mette a segno un'altra doppietta, ovvero la sua settima e ultima rete in campionato, all'ultima giornata contro il Livorno.

Finito il prestito al Parma, il 25 giugno 2010 Palermo e Juventus, proprietarie ciascuna di mezzo cartellino del giocatore, si accordano per il rinnovo della comproprietà e per il passaggio alla squadra di Torino. Esordisce nuovamente in bianconero, con la sua seconda presenza in assoluto, il 29 luglio 2010 in Shamrock Rovers-Juventus (0-2), nell'andata del terzo turno preliminare di Europa League, giocata da titolare (esordio assoluto nelle coppe europee per lui).

Brescia e Catania

A causa dello scarso utilizzo in bianconero (3 presenze in campionato e 6 in Europa League, comprese 4 apparizioni nei turni preliminari), il 4 gennaio 2011 si trasferisce in prestito al Brescia, che gli corrisponde la totalità dell'ingaggio. Esordisce con le rondinelle già due giorni dopo, in Brescia-Cesena (1-2), entrando al 47' del primo tempo al posto di Alessandro Diamanti. Il 22 gennaio 2011, alla quarta presenza col Brescia, gioca per la prima volta da titolare, nella trasferta in casa del Palermo (sconfitta per 1-0), sua ex squadra. Chiude discretamente la stagione con le rondinelle con 13 presenze.

Il 24 giugno 2011 Palermo e Juventus non fanno alcuna offerta per il suo cartellino, così la compartecipazione viene risolta dalla società siciliana. Non rientrando nei piani tecnici della società, che non lo convoca per il ritiro estivo, il 10 agosto 2011 viene ufficializzato il suo passaggio in compartecipazione al Catania nell'ambito della trattativa che ha portato Matías Silvestre al Palermo: metà del suo cartellino è stata valutata un milione di euro. Il giocatore si allenava già da qualche giorno coi rossazzurri; il contratto presso la Lega Calcio è stato depositato due giorni dopo. Esordisce in maglia rossazzurra il 21 agosto in Catania-Brescia (2-1) del terzo turno di Coppa Italia, giocando titolare e uscendo al 62' per far posto ad Andrea Catellani. Segna il primo gol con la maglia del Catania il 29 novembre 2011 nella gara valevole per il quarto turno di Coppa Italia contro il Novara, segnando il gol del momentaneo 1-0 nella partita poi vinta per 3-2 dagli ospiti. Il 22 giugno 2012, termine ultimo per la risoluzione delle compartecipazioni, il Palermo non fa nessuna offerta per il cartellino del giocatore, che da regolamento rimane nella squadra che lo ha tesserato per ultimo, il Catania.

Grosseto e Honvéd

Il 10 settembre 2012, grazie a una proroga concessa al Grosseto per le operazioni di calciomercato, passa in prestito alla società toscana. Esordisce in campionato alla quarta giornata contro il Crotone, giocando titolare e venendo sostituito al 52' da Valerio Foglio. Segna la sua prima rete con i toscani il 6 ottobre nella sconfitta interna contro il Sassuolo (1-2), andando a segno con una mezza rovesciata dal limite dell'area.

Il 29 gennaio 2013, dopo 16 presenze e 2 reti, torna al Catania che lo gira subito in prestito agli ungheresi dell'Honvéd. Fa il suo esordio con il club magiaro il 3 marzo in occasione della diciottesima giornata di campionato persa per 4-0 contro il Videoton, segna la sua prima rete in campionato il 12 aprile nella sfida interna contro il Kaposvár servendo prima l'assist dell'1-1 al 60' e poi completando la rimonta segnando sette minuti dopo consegnando così la vittoria alla sua squadra. Il 28 aprile 2013, durante la 25ª giornata di campionato nella partita disputata contro il Pécsi, in seguito a un litigio con il compagno Leandro Martínez su chi dovesse tra i due battere un calcio di rigore, viene ammonito per la seconda volta e quindi espulso. Chiude l'esperienza ungherese con 5 gol segnati in 10 presenze, condite con 5 assist.

La squalifica, Perugia e Novara

Il 30 giugno 2013 per fine prestito torna al Catania, ma data la squalifica di un anno e quattro mesi comminatagli il 5 luglio per il calcioscommesse, non si aggrega al ritiro dei giocatori rossoazzurri; successivamente, non allenandosi col Catania, ha assunto un preparatore atletico allenandosi sia per conto proprio sia con una squadra dilettantistica. L'8 ottobre seguente lascia Catania rescindendo consensualmente il contratto che lo legava agli etnei.

Il 12 agosto 2014, da svincolato e nonostante fosse ancora squalificato fino a novembre, si accorda con il Perugia, neopromosso in Serie B. Con la squadra umbra raggiunge a fine stagione i play-off, persi al turno preliminare contro il Pescara. L'anno seguente colleziona altre 17 presenze con gli umbri fino al 21 gennaio 2016, quando nella sessione invernale di calciomercato passa al Novara. Esordisce con i piemontesi due giorni dopo, nella sconfitta interna per 0-1 contro il Crotone, subentrando al 70' al posto di Pablo Gonzalez. Segna la sua prima e unica rete con la maglia gaudenziana nell'ultima partita dei play-off, la trasferta persa 2-4 contro il Pescara.

Ritorno in Ungheria, Adana Demirspor e L.R. Vicenza

Il 25 agosto 2016 lascia Novara per far ritorno dopo tre anni ai magiari dell'Honvéd. Fa il suo secondo esordio coi rossoneri il 10 settembre, all'ottava giornata di campionato, fornendo l'assist della rete che sblocca il risultato, nel 3-1 a favore del Mezőkövesd-Zsóry. Segna il suo primo gol stagionale otto giorni dopo, nel derby cittadino contro l'MTK Budapest, trasformando il rigore del 2-0 nella partita che finirà poi 5-0 per la sua squadra. Il 27 maggio dopo aver vinto lo scontro al vertice 1-0 con il Videoton si laurea insieme al resto della squadra campione d'Ungheria concludendo il campionato con 25 presenze e 11 reti, 12 considerando tutte le competizioni, migliorando dunque il suo record personale fermo a 11 marcature stagionali. La stagione successiva vede il debutto in Champions League, dove riesce anche a segnare le sue prime reti in una competizione europea. Al termine dell'annata ottiene la qualificazione all'Europa League, classificandosi al quarto posto in campionato, segnando 18 reti in 32 presenze di campionato, laureandosi primo capocannoniere italiano nella massima serie magiara. L'intera stagione viene chiusa con 41 presenze (mai così tante in carriera) e 22 gol complessivi (altro record personale).

Il 1º luglio 2018 viene ceduto ai rivali del Ferencváros per 700 000 euro. Il 27 aprile 2019 si laurea campione d'Ungheria per la seconda volta in carriera, nella partita proprio contro l'Honvéd, sua ex squadra e vince per la seconda volta di fila il titolo di capocannoniere, mettendo a referto 16 gol. Il 12 agosto 2019, dopo una sola stagione al Ferencváros, fa ritorno all'Honvéd in prestito.

Nell'agosto del 2020 accetta l'offerta dell'Adana Demirspor, club militante nella seconda divisione turca, dove rimane fino al gennaio 2021, quando rescinde il proprio contratto con la squadra azzurroblù. Il 1º febbraio 2021 torna quindi in Italia, accasandosi da svincolato al L.R. Vicenza, in Serie B. Otto giorni dopo segna la sua prima rete in maglia biancorossa, in occasione della partita casalinga persa 1-2 contro il Monza. Rimane a Vicenza fino al gennaio 2022, quando risolve il proprio contratto con la società berica.

Nazionale

Il commissario tecnico della nazionale Under-21, Pierluigi Casiraghi, lo ha convocato per la prima volta per la partita contro l'Azerbaigian del 25 marzo 2008 valida per le qualificazioni agli Europei di categoria; ma l'esordio sul campo avviene il 21 maggio con la nazionale olimpica, entrando nel secondo tempo di Italia-Costa d'Avorio (2-0), partita del Torneo di Tolone, manifestazione amichevole in preparazione al torneo olimpico di Pechino 2008. Due giorni dopo segna il suo primo gol con la maglia degli azzurrini, contro la Turchia.

Dopo le positive apparizioni con l'olimpica, il 5 settembre 2008 esordisce con l'Under-21, a Castel di Sangro, entrando nel secondo tempo di Italia-Grecia (1-1), partita valida per la qualificazione agli Europei Under-21 del 2009.

Palmarès

Club

Competizioni giovanili

Competizioni nazionali

Nazionale

Individuale

 

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1675541255_Juventus2004-2017.jpg.83e3431016e175d8bac0dc7167a12c81.jpg    DAVIDE LANZAFAME  

 

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ENRICO ZAMBRUNO, “HURRÀ JUVENTUS” DELL’AGOSTO 2010
La maglia della Juventus è la mia seconda pelle. Lo dice con convinzione e con un filo di emozione, Davide Lanzafame. La squadra di Delneri vuole mettere le ali? E allora lui è il giocatore giusto, uno che conosce qualsiasi angolo dell’emisfero bianconero, avendoci trascorso 14 anni prima di lasciare Torino, per Palermo, Bari e Parma. Ora però è tornato con un obiettivo preciso: imporsi nella squadra per la quale ha sempre tifato e giocato. Fascia destra o sinistra, pur di giocare si adatterebbe a tutto. Sulle corsie, fin dalle prime amichevoli, ha dimostrato di poter rendere al meglio. Avanti e indietro, senza fermarsi mai. Questo vuole mister Delneri. E Davide è pronto ad accontentarlo.
– Cosa significa tornare alla Juventus?
«Questa società è il massimo. Sono entusiasta di cominciare una nuova avventura perché mi sento maturo. Sono sincero: non me l’aspettavo, ma ora voglio sfruttare quest’opportunità. Indossare la maglia bianconera significa realizzare un sogno, l’inizio di un percorso che, spero, sia il più lungo possibile. Adesso sono in comproprietà con il Palermo e vorrei convincere la società a prendermi interamente. Dipenderà solo da me».
– Quali sono state le tue prime sensazioni al ritiro di Pinzolo?
«Ho notato subito la serietà e il lavoro, impeccabile, da parte di tutti. Prendo come esempi Alessandro Del Piero e Nicola Legrottaglie: nonostante la grande esperienza, sono sempre davanti al gruppo a tirare e non si risparmiano mai».
– Dove può arrivare questa squadra?
«Non possiamo ancora dirlo con certezza una stagione dipende da tante cose. La Juve è abituata a stare in certi palcoscenici e l’ultimo campionato non ha rispettato le aspettative. Vedo comunque la squadra nei primi tre posti».
– Tu hai giocato 14 anni nel settore giovanile bianconero. Che ricordi hai?
«Sono stati anni favolosi, mi hanno fatto crescere come calciatore e come persona. Ho sempre avuto un rapporto speciale con i miei compagni: è stata un’evoluzione di vita importante. Sono rimasto in ottimi rapporti con tanti miei compagni: da Bianco a Cuneaz, passando per Giovinco, Marchisio e De Ceglie, che ho ritrovato qui. Insieme abbiamo vinto tanto: uno scudetto con la Berretti e poi un campionato e una Coppa Italia con la Primavera, senza dimenticare il secondo posto al Torneo di Viareggio dove vinsi la classifica cannonieri».
– Gigi Delneri, fin dalle prime amichevoli, ti ha dato molta fiducia. Che impressione ti ha fatto il mister?
«Ottima. È un grande allenatore, gli piace lavorare sul campo. Ha portato nel gruppo, fin dal primo giorno, molto entusiasmo».
– Quale tecnico, finora, ti ha dato di più?
«Francesco Guidolin al Parma e Antonio Conte al Bari. Sono diversi, ma entrambi mi hanno insegnato molto».
– Nella tua carriera hai giocato in diversi ruoli. In quale zona del campo ti trovi meglio?
«Negli ultimi anni ho giocato sia come ala destra che sinistra, ma anche come seconda punta e trequartista. Sono un giocatore duttile. Ora voglio specializzarmi in un ruolo e l’esterno di centrocampo, non importa la fascia, è quello che sento più adatto a me».
– Il Mondiale ha dato un’indicazione importante: i giovani, anche con poca esperienza, possono fare la differenza. Può essere il momento giusto anche per te?
«Ogni storia è a sé. L’importante è farsi trovare pronti nel momento giusto e soprattutto bisogna saper aspettare. Sempre con umiltà».
– Facciamo un passo indietro: il tuo primo calcio al pallone quando l’hai dato?
«Nel Barcanova, una squadra di Torino nella quale mio papà era dirigente. A 6 anni poi sono andato alla Juventus e ho fatto tutta la trafila del settore giovanile, fino alla Primavera. Poi sono andato a Bari, in prestito, in comproprietà al Palermo, ancora al Bari, dove abbiamo ottenuto la promozione in Serie A e infine al Parma».
– A Bari hai conosciuto, per la prima volta da vicino, il calcio professionistico.
«Sono stati anni molto importanti per la mia carriera. La squadra pugliese ha creduto in me e mi ha lanciato. Sono stato fortunato, perché sia Materazzi sia Conte mi hanno sempre fatto giocare. Proprio quest’ultimo mi ha saputo valorizzare da esterno, gli devo molto».
– La Serie A l’hai conosciuta prima a Palermo e poi a Parma, dove nell’ultima stagione hai realizzato 7 reti in 27 partite. Come giudichi la tua esperienza in Emilia?
«Molto positiva. La società e l’allenatore hanno subito avuto fiducia in me c’erano tutte le componenti per fare bene. Un’annata di crescita che mi ha fatto conoscere la Serie A permettendomi di giocare contro i difensori più forti del campionato».
– A proposito di difensori: i più forti che hai incontrato?
«I più “scomodi” in assoluto sono Chiellini e Lucio. Per fortuna Giorgio quest’anno è dalla mia parte».
– Il giocatore più forte con il quale hai giocato?
«A parte i miei attuali compagni alla Juventus, dico Hernan Crespo. Ho giocato insieme a lui a Parma. Nonostante l’età avanzata, è un giocatore favoloso con un grande carisma».
– Scegli il gol più bello della tua carriera fino ad ora.
«Quello che segnai in un derby Primavera contro il Torino. Mi arrivò la palla da un lancio lungo e segnai al volo. Magari non è stato il più importante, però ci tengo molto per la bellezza del gesto».
– Chi è Davide Lanzafame fuori dal campo?
«Un ragazzo normale. Sono fidanzato, ho molti amici e mi piace stare con la famiglia e con i nipoti. Ho sempre avuto un ottimo rapporto con i miei genitori. Non sono mai stati morbosi: mi hanno sempre dato consigli molto equilibrati».
– Mettiamo da parte il calcio. Quali sono gli sport che preferisci?
«Mi piacciono molto tennis, basket e pallavolo».
– I tifosi della Juventus si aspettano molto da te. Vuoi mandare loro un messaggio?
«Garantisco massimo impegno e massima serietà, che sono alla base di tutto. Solo così potrò raggiungere risultati importanti. Ho una grande voglia di fare bene».
– Cosa significa avere un Agnelli presidente?
«Noi calciatori ne siamo orgogliosi. Questa famiglia ha fatto la storia della Juventus».
〰.〰.〰
Nato a Torino, il 9 febbraio 1987, muove i primi passi nella squadra dilettantistica del Barcanova, in cui suo padre era uno dei dirigenti: «Avevo 5 anni quando mio fratello mi iscrisse in una scuola calcio della città: l’U.S. Barcanova. Giocavo sempre in avanti, un po’ per scelta un po’ perché l’allenatore probabilmente vedeva in me doti da attaccante, sempre che si ritenga possibile intravedere il futuro di un calciatore nei piedi di un bambino di 5 anni! A ogni modo ogni sabato mi accompagnavano al piccolo campetto di terra per gli allenamenti. Ricordo che, al ritorno da scuola, facevo i compiti velocemente per correre a giocare. Poi arrivò il sogno: la Juventus. Feci un provino di fronte a una schiera di osservatori bianconeri che, dopo vari allenamenti mi richiamarono per darmi la notizia che tutti i ragazzi di quell’età vorrebbero ricevere nella vita: “Sei stato inserito nella rosa dei Pulcini della Juventus”. Riecheggiano ancora nella mente quelle parole. Era la realizzazione di un sogno, la festa di una vita, io e il calcio!».
Con le formazioni giovanili vince tutto: «Con la Juventus sfioro il titolo italiano della categoria Giovanissimi Nazionali perdendo la finale ai rigori contro l’Atalanta (grazie alle prodezze del portiere bergamasco Consigli). Ricordo la finale in cui conquisto il titolo del Campionato Italiano Berretti contro l’Inter davanti agli occhi di Massimo Moratti: feci i due gol che ci portarono alla vittoria. Passai in Primavera: un’annata indimenticabile! Divento Campione d’Italia Primavera contro la Fiorentina non giocando moltissimo (essendo di un anno più piccolo rispetto ai miei compagni) ma l’anno successivo è quello della consacrazione in quanto segno 30 gol in campionato e conquisto la Coppa Italia Primavera sempre da protagonista, e sempre nello stesso anno conquisto il titolo di capocannoniere con 7 gol al Torneo di Viareggio. È un grande orgoglio per me poter scrivere che fu mio il gol della vittoria».
Esordisce in prima squadra il 3 giugno 2007, nella partita tra Juventus e Bari, penultima giornata del campionato di Serie, giocata nel capoluogo pugliese e terminata con la vittoria della squadra di casa per 1-0. Proprio alla società barese è ceduto in prestito per la stagione successiva.
Dopo un lungo girovagare, veste nuovamente la maglia bianconera il 29 luglio 2010, in Shamrock Rovers-Juve, nell’andata del terzo turno preliminare di Europa League. A causa dello scarso utilizzo in bianconero (3 presenze in campionato e 6 in Europa League comprese 4 apparizioni nei turni preliminari), il 4 gennaio 2011 si trasferisce in prestito al Brescia, terminando così la sua tribolata avventura in bianconero.
 

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