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Socrates

William Chalmers - Allenatore

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Billy Chalmers and Juventus: The curse of the Derby della Mole -
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61188975_juventus1931.jpg.7e1f33261bd9739b4c713d7036a4af86.jpg WILLIAM CHALMERS

 

From Bellshill to Serie A - the forgotten story of Billy Chalmers - Glasgow  Live

 

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/William_Chalmers

 

 

Nazione: Scozia Scozia
Luogo di nascita: Bellshill
Data di nascita: 24.07.1907

Luogo di morte: Bellshill

Data di morte: 16.07.1980
Ruolo: Allenatore
Altezza: -
Peso: -

Soprannome: -

 

 

Allenatore della Juventus dal 1948 al 1949

 

48 panchine - 24 vittorie - 10 pareggi - 14 sconfitte

 

 

William Chalmers (Bellshill, 24 luglio 1907  16 luglio 1980) è stato un allenatore di calcio e calciatore scozzese.

 

 

William Chalmers
William Chalmers, Juventus 1948-1949.jpg
Chalmers alla guida della Juventus nel 1948-1949
     
Nazionalità Scozia Scozia
Calcio Football pictogram.svg
Ruolo Allenatore (ex attaccante)
Termine carriera 1943 - giocatore
1950 - allenatore
Carriera
Squadre di club
1922-1924   Queen's Park 68 (18)
1924-1928   Rangers 26 (7)
1928-1931   Newcastle Utd 42 (13)
1931-1932   Grimsby Town 6 (1)
1932-1936   Bury 98 (23)
1936-1938   Notts County 65 (17)
1938-1943   Aldershot 95 (33)
Carriera da allenatore
1939-1943   Aldershot
1943-194?   Ebbw Vale
1948-1949   Juventus
1949-1950   Bury

 

Carriera

Giocatore

Nativo di Bellshill, siglò il suo primo contratto con i Queen's Park FC di Glasgow: in due stagioni mise a segno diciotto reti in 68 gare. Le sue performance vennero notate da Bill Struth, al tempo nello staff dei Rangers di Glasgow, che lo acquistò nel 1924. Debuttò con la squadra scozzese il 18 ottobre 1924 con il Falkirk, gara vinta per 3-1, mettendo a segno la sua prima rete quindici giorni dopo nella partita vinta 4-0 contro il Partick Thistle. Rimase con i Rangers per quattro stagioni, mettendo a segno solo sette marcature in 26 presenze: ciò a causa della rottura di una gamba nel 1926, mentre disputava una gara con la squadra riserve. Il 16 marzo 1928 venne acquistato dal Newcastle United per 2.500 sterline, segnando al debutto nella gara del 7 aprile dello stesso anno persa contro il Leicester City per 5-1. Rimase con i Magpies fino al maggio 1931, siglando tredici gol in 42 partite, prima di essere acquistato per 1.000 sterline dal Grimsby Town: l'esperienza non fu però proficua, dato che la squadra retrocedette in Second Division e Chalmers marcò una sola rete in otto gare.

Nel giugno del 1932 l'attaccante passò al Bury, militante nella seconda divisione, dove rimase per quattro stagioni segnando 23 reti in 98 gare di campionato. Nel 1936 scese ulteriormente di categoria, unendosi al Notts County in Third Division, dove ritrovò il suo ex compagno di squadra al Newcastle Hughie Gallacher: la formazione sfiorò la promozione e in due stagioni Chalmers siglò diciassette reti in 65 gare. Nell'estate del 1938 passò all'Aldershot Football Club, dove rimase fino al 1943 come giocatore, dove ebbe occasione di giocare con numerosi giocatori internazionali lì stazionanti durante la seconda guerra mondiale: al termine del 1943 si ritirò dal calcio giocato, dopo aver siglato 33 gol in 95 partite.

Allenatore

Chalmers diventò manager dell'Aldershot nel 1939, diventando per un periodo allenatore-giocatore, rimanendo in carica fino al 1943 quando si trasferì all'Ebbw Vale. Nella seconda parte della stagione 1947-1948 venne scelto dall'allora presidente della Juventus Giovanni Agnelli come allenatore dei bianconeri in sostituzione di Renato Cesarini: l'accordo prevedeva l'arrivo di Chalmers per l'inizio della stagione, ma l'abbandono anticipato di Cesarini fece sì che lo scozzese fosse la guida della squadra nelle ultime 10 gare del campionato.

Nel campionato 1948-1949 guidò dunque la Juventus, ma senza grandi risultati: la squadra infatti concluse il campionato al quarto posto, a sedici punti dal Torino campione. Chalmers venne considerato incompetente ed eccentrico: si racconta che faceva allenare i giocatori anche in treno e nei corridoi degli hotel dove la squadra alloggiava. Al termine della stagione, dopo alcune voci che lo indicarono come probabile nuovo allenatore del Genoa, passò ad allenare il Bury, sua ex squadra da calciatore, nel quale rimase per una sola stagione.

Palmarès

Giocatore

Competizioni nazionali

 

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61188975_juventus1931.jpg.7e1f33261bd9739b4c713d7036a4af86.jpg WILLIAM CHALMERS

 

chalmers.jpg

 

 

 

Passerà alla leggenda dei tipi balzani – scrive Vladimiro Caminiti nel suo monumentale libro “Juventus ‘70” pubblicato nel 1967 – come uno dei più balzani. Negli alberghi allenava i portieri con palle di carta. Sentimenti IV era costretto a far sfoggio della sua agilità tra le poltrone delle anticamere.


REMO GANDOLFI, STORIEMALEDETTE.COM DEL 5 SETTEMBRE 2018
È una storia strana. Particolare e pazza. È la storia di William Chalmers.
“Billy” Chalmers è un allenatore scozzese quasi sconosciuto che dopo una dignitosa carriera in squadre come il Newcastle e il Notts County intraprende la carriera di allenatore. Ed è su una panchina che lo troviamo pochissimi anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Una panchina tutt’altro che prestigiosa e ambita: quella del Ebbw Vale, piccola squadra del Galles. Con risultati discreti ma non certo eclatanti. Questo accade nella stagione 1947-1948.
In quella successiva invece William “Billy” Chalmers si andrà invece a sedere su un’altra panchina e non in Galles, in Inghilterra o nella sua Scozia natia. No. Andò in Italia. Sulla panchina della Juventus. Avete letto bene. JUVENTUS.
La squadra della famiglia Agnelli che, dopo quasi un lustro di sconfitte e umiliazioni in serie inflitte dai concittadini del Torino, decide di affidarsi a un Manager proveniente dalla terra che il calcio lo aveva inventato. La leggenda (o almeno una delle leggende…) racconta che fu proprio il giovane rampollo Gianni a prendere questa decisione sull’onda dell’entusiasmo e dell’ammirazione che avevano suscitato in lui i “maestri inglesi” capaci di annichilire la Nazionale Italiana di calcio con un perentorio 4 a 0 pochi mesi prima.
Ora, che esistessero nella terra d’Albione almeno un centinaio di allenatori più accreditati (e capaci) del povero Chalmers è un dato di fatto assolutamente inconfutabile. E che la scelta del giovane Agnelli sia stata quanto mai bizzarra lo è altrettanto. Chissà, probabilmente il fatto che Chalmers fosse nato nello stesso paesino scozzese (Bellshill, a uno sputo da Glasgow) che diede i natali a Sir Matt Busby (per quei pochissimi che non lo sapessero è colui che portò il Manchester United di Best, Charlton e Law sul tetto d’Europa nel 1968) potrebbe aver mandato in confusione il povero Gianni.
Fatto sta che in quella stagione “la vecchia signora” si affidò a questo carneade per tentare di contrastare lo strapotere di quella che fu con ogni probabilità la squadra di Club più forte che si sia mai vista cimentarsi nel gioco del Foot-ball nel nostro Paese: il grande Torino di Valentino Mazzola, di Gabetto, Bacigalupo e Loik.
Come andò a finire è facile immaginarlo. Il Torino (colpito sul finire di quella stagione dalla tragedia di Superga) vinse comunque quel campionato. La Juventus si piazzò al 4° posto e Chalmers, oltreché a lasciare un ricordo indelebile in Boniperti e compagni per i suoi stravaganti metodi di allenamento (amava far allenare i suoi giocatori anche nei corridoi dei treni o nelle hall degli alberghi) entrò comunque nella storia della Juventus.
Non per meriti sportivi, tutt’altro. Ma come l’unico allenatore nella storia dei bianconeri ad aver giocato almeno due derbies “della Mole” ed essere riuscito a perderli entrambi! Un record.
E, come se non bastasse, nella stagione successiva la Juventus vinse lo Scudetto… con un allenatore inglese sulla panchina, Mr. Jesse Carver.

 

https://ilpalloneracconta.blogspot.com/2012/07/william-chalmers.html

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