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Socrates

Franco Carrera

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File:Juventus Football Club 1961-62.jpg - Wikimedia Commons
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400141549_juventus1931.jpg.12db7aa928367886f7c7c2d8ad0b948d.jpg FRANCO CARRERA

 

Il pallone racconta: Franco CARRERA

 

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Franco_Carrera

 

 

Nazione: Italia Italia
Luogo di nascita: Torino
Data di nascita: 08.11.1943

Ruolo: Centrocampista
Altezza: 175 cm
Peso: 70 kg

Soprannome: -

 

 

Alla Juventus dal 1961 al 1963

Esordio: 15.10.1961 - Coppa Italia - Prato-Juventus 2-3

Ultima partita: 10.02.1963 - Serie A - Bologna-Juventus 1-2

 

2 presenze - 0 reti

 

 

Franco Carrera (Torino, 8 novembre 1943) è un ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.

 

 

Franco Carrera
Franco-carrera.jpg
     
Nazionalità Italia Italia
Altezza 175 cm
Peso 70 kg
Calcio Football pictogram.svg
Ruolo Centrocampista
Termine carriera 1977
Carriera
Giovanili
    Juventus
Squadre di club
1962-1963   Juventus 2 (0)
1963-1965   Potenza 63 (13)
1965   Juventus 0 (0)
1965-1966    SPAL 9 (0)
1966-1967   Potenza 35 (10)
1967-1968   Foggia 5 (0)
1968-1969   Catania 16 (3)
1969-1975   Novara 194 (20)
1975-1976   Taranto 21 (0)
1976-1977   Parma 4 (0)

 

Carriera

Interno di centrocampo; 'scoperto' da Carlo Mattrel, cresce, calcisticamente, nella Juventus; esordisce in Serie A il 10 febbraio 1963, a Bologna, con la vittoria degli juventini, allenati da Paulo Amaral, per 2 a 1. Precedentemente, il 15 ottobre 1961, era sceso in campo, sempre con gli juventini, in una gara di Coppa Italia vinta dalla sua squadra per 3 a 2 contro il Prato.

Nel 1963 è ceduto al Potenza, in Serie B, dove si mette in luce in una squadra che annovera Roberto Boninsegna e Silvino Bercellino.

Il 20 giugno 1965, nell'ultima gara del campionato di Serie B, segna, direttamente su calcio d'angolo, una delle 2 reti con cui il Potenza batte la SPAL che, nonostante la sconfitta, è promossa in Serie A.

Il presidente dei biancoazzurri, Paolo Mazza, colpito dal torinese, lo acquista; a Ferrara ritrova i suoi ex-compagni juventini Crippa, Bozzao e Fochesato.

Nella SPAL Carrera gioca 9 gare; il 9 aprile 1966, a Milano, con una sconfitta per 2 a 1contro l'Inter, termina la sua esperienza in Serie A.

Torna a Potenza, in Serie B, in un campionato dove segna 10 reti; nel novembre '67 è ceduto al Foggia; nel '68 è a Catania; nel '69 passa al Novara, in Serie C; vi gioca per 6 stagioni consecutive - una di C e 5 di B - divenendone uno dei giocatori più significativi, nonché capitano; torna al sud nel ''75, al Taranto, nel suo ultimo campionato da titolare tra i professionisti; infine una manciata di presenze in Serie C, nel Parma, prima del ritiro, nel '77.

In carriera ha totalizzato 14 presenze in Serie A; 296 presenze e 36 reti in Serie B.

Palmarès

Club

Competizioni nazionali

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400141549_juventus1931.jpg.12db7aa928367886f7c7c2d8ad0b948d.jpg FRANCO CARRERA

 

carrera%2Bfranco.jpg

 

 

 

Solamente due presenze nella stagione 1961-62 per il torinese Franco Carrera: in campionato contro il Bologna e in Coppa Italia contro i toscani del Prato. Poi, il trasferimento a Potenza (dove giocherà accanto a Boninsegna e a Silvino Bercellino) e il ritorno in bianconero nel luglio 1965. Ma sarà solamente un breve saluto alla Mole Antonelliana, perché nella stessa estate sarà ceduto alla Spal del presidente Paolo Mazza e degli ex juventini Crippa, Fochesato e Bozzao.

 

“HURRÀ JUVENTUS” DELL’AGOSTO 1965
I giovani di una generazione fa l’avrebbero chiamato “L’ultimo dei Mohicani”. Carrera Franco, infatti, con il suo rientro alla Juventus è subentrato a Carlo Mattrel, trasferito, quale unico torinese vero nella compagnia illustre dei bianconeri. “Noblesse oblige”! Carrera, quanto prima, sarà chiamato al “redde rationem”, a proseguire sulla strada percorsa tanto tempo fa dai Rava, Garzena, Emoli, Vavassori, tutti torinesi della Mole all’insegna della bandiera juventina. E suvvia! Un po’ di campanilismo somministrato per via spicciola a questa nuova generazione di calciatori non fa mai male! Carrera ciò lo capisce, anche se appartiene alla “nouvelle vague” dei calciatori.
Nato a Torino l’8 novembre del 1943, Carrera ha iniziato la carriera fra i giovani juventini di Ercole Rabitti come interno destro. E guarda il caso: lui, interno destro, in tandem con Giovanni Sacco, provinciale di San Damiano, come ala destra. Il successo ai due non poteva mancare anche se come sempre la sorte tira colpi mancini, tant’è che Sacco ha sfondato poi come interno centrocampista e Carrera ha dovuto spostarsi all’estrema per far valere le sue doti di eclettico giocatore d’attacco.
Paul Amaral però nella stagione 1962-63 lo ha voluto persino in prima squadra come mediano d’appoggio nella gara vittoriosa sostenuta dalla Juventus a Bologna (2-1). L’esordio, dunque, in prima squadra per Carrera c’è già stato (10 febbraio 1963) e quanto mai propizio per i colori juventini. Se tanto mi dà tanto...
Lo scorso anno, tanto per abituarsi alle vecchie abitudini, non ha mai mancato alla prima occasione, tra una sosta e l’altra del Potenza nel Nord Italia, di fare una capatina al Combi, che l’ha visto muovere i primi passi. Sulle prime, con una pettinatura tutta particolare, molti ex-compagni non lo hanno più riconosciuto. Anche nel fisico non sembrava più quel nevrotico attaccante, sempre alle prese con se stesso e con gli avversari, di due anni prima. E che legnata! Corti ne sa qualcosa. Un giorno ci disse di lui: «Se tira anche così in partita, il portiere avversario non avrà freddo nemmeno se fosse al Polo Nord!»
Ma per Carrera il tiro non è la dote migliore. Come vuole il gioco di un’estrema moderna, il torinese trova proprio nel ritmo, nel continuo movimento l’arma migliore per esaltare il gioco collettivo della squadra. Ritmo esaltante per il disinvolto Carrera, dall’aria spericolata, ma anche tremendamente timido. Nipote di un formidabile giocatore di bocce, Carrera è dipinto come un tipo estroso, data la moda corrente. Per intanto Franco è pittore (non diciamo che ha l’hobby della pittura, per carità), che sa il fatto suo in fatto di pennelli, di disegno e di colori. Due anni fa prima di trasferirsi a Potenza ebbe la sua prima personale, la sua galleria a Torino.
Franco Carrera, come juventino, parte fra i rincalzi. Un ruolo, quello di riserva, che si addice poco al suo temperamento. Alla prima occasione, se verrà, dimostrerà di essere con il pallone fra i piedi, un precursore del positivismo.
 
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