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Socrates

Salvatore Aronica

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Aronica: "Juve aiutata? Io l'ho battuta. Col Var non ci sono più situazioni  plateali e mala fede"
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55062307_juve1989.png.0e751d8b023348d650bcfe17bd167d22.png   SALVATORE ARONICA

 

Profile Player Salvatore Aronica

 

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Salvatore_Aronica

 

 

Nazione: Italia 20px-Flag_of_Italy.svg.png
Luogo di nascita: Palermo
Data di nascita: 20.01.1978
Ruolo: Difensore
Altezza: 181 cm
Peso: 78 kg
Soprannome: Il Lucchetto Palermitano

 

 

Alla Juventus dal 1996 al 1998

Esordio: 15.02.1998 - Serie A - Juventus-Sampdoria 3-0

 

1 presenza - 0 reti

 

1 scudetto

1 supercoppa italiana

1 supercoppa Uefa

1 coppa intercontinentale

 

 

Salvatore Aronica (Palermo, 20 gennaio 1978) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore.

 

 

Salvatore Aronica
Salvatore Aronica - SSC Neapel (1).jpg
Aronica durante la sua militanza nel Napoli
     
Nazionalità Italia Italia
Altezza 181 cm
Peso 78 kg
Calcio Football pictogram.svg
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Termine carriera 2015 - giocatore
Carriera
Giovanili
19??-1994   Bagheria
Squadre di club
1994-1996   Bagheria 32 (0)
1996-1998   Juventus 1 (0)
1998    Reggina 0 (0)
1998-2002   Crotone 107 (1)
2002    Florentia Viola 0 (0)
2002-2003    Ascoli 31 (0)
2003-2006   Messina 100 (0)
2006-2008   Reggina 71 (0)
2008-2012   Napoli 111 (0)
2012-2015   Palermo 11 (0)
2015   Reggina 11 (0)
Carriera da allenatore
2018-2019   Trapani Beretti
2019-2020   Trapani Under 17
2020-2021   Savoia

 

Biografia

Dal maggio 2007 è cittadino onorario di Reggio Calabria, dopo la salvezza raggiunta con la squadra locale.

Il 23 giugno 2003 si è sposato con Caterina Moltrasio, palermitana. La coppia ha due figli: Giovanni (nato nel 2004) e Greta (nel 2010) nata a Napoli.

Il 24 marzo 2009 è stato inserito nella lista degli indagati, insieme a Franco Brienza e Vincenzo Montalbano, per l'inchiesta su presunte combine di partite del Palermo disposte dalla mafia. L'inchiesta che lo riguarda si riferisce al 2003, quando vestiva la maglia dell'Ascoli. Nel settembre dello stesso anno la Procura di Palermo ha archiviato l'indagine, anche perché il reato sarebbe caduto in prescrizione.

Caratteristiche tecniche

Giocatore

Ha giocato prevalentemente come difensore centrale in una difesa composta da tre uomini, anche se saltuariamente è stato utilizzato come terzino sinistro: ciò è avvenuto sia nella difesa a 4, quando per esempio al Messina ha sostituito il terzino titolare Parisi, sia in una difesa a tre, come al Napoli, dove l'allenatore Walter Mazzarri l'ha utilizzato in un 3-5-2.

Carriera

Giocatore

Bagheria e Juventus

Inizia nelle giovanili del Bagheria, con cui esordisce nel Campionato Nazionale Dilettanti. Nel 1996 viene acquistato dalla Juventus, dove in due anni disputa la partita del 15 febbraio 1998 Juventus-Sampdoria (3-0), valida per la 21ª giornata di campionato e in cui è subentrato a Moreno Torricelli al 49'. A fine stagione vince lo scudetto con la squadra bianconera.

Reggina, Crotone, Ascoli e Messina

Nel luglio 1998 passa alla Reggina, con cui gioca 2 partite di Coppa Italia prima di esser girato in prestito a ottobre al Crotone in Serie C1, dove gioca 107 partite di campionato in quattro stagioni segnando il suo unico gol da professionista, nella partita del 4 febbraio 2001 vinta 2-1 sul campo del Ravenna.

Viene acquistato nell'estate del 2002 dalla Fiorentina, squadra che dovrà poi abbandonare a causa del fallimento della società gigliata. Si accasa così all'Ascoli, giocandovi titolare in Serie B, e l'anno successivo viene acquistato dal Messina dove gioca una stagione in Serie B e due in Serie A.

Nel 2006 ritorna a Reggio Calabria contribuendo alla salvezza partendo con 11 punti di penalizzazione. Nella stagione 2007-2008 viene confermato nella rosa della squadra. Dopo questi due anni da titolare, nel settembre del 2008, dopo una partita di campionato già disputata, si trasferisce al Napoli.

Napoli

Il 1º settembre 2008 viene acquistato a titolo definitivo dal Napoli per circa 2,7 milioni di euro. Ha giocato la prima gara con la maglia azzurra il 14 settembre 2008 in Napoli-Fiorentina (2-1), seconda giornata di campionato di Serie A.

Il 14 settembre 2011 debutta in Champions League nella prima partita della fase a gironi giocata in trasferta contro gli inglesi del Manchester City e conclusasi sull'1-1.

In azzurro disputa 141 partite tra campionato e coppe, sollevando la Coppa Italia 2011-2012.

Palermo

Il 29 dicembre dello stesso anno viene acquistato a titolo definitivo dal club della sua città, il Palermo scegliendo la maglia n° 3. Esordisce da titolare in maglia rosanero alla prima gara utile, cioè Parma-Palermo (2-1) del 6 gennaio valida per la 19ª giornata di campionato. La stagione si conclude con la retrocessione dei rosanero, sancita il 12 maggio 2013 dalla sconfitta esterna per 1-0 contro la Fiorentina della 37ª giornata. Chiude la stagione con 15 presenze in maglia rosanero.

Non viene convocato per il ritiro estivo in vista della stagione 2013-2014 e successivamente non viene inserito nella lista, come da nuovo regolamento, per il campionato di Serie B vinto dalla squadra. Da ottobre torna ad allenarsi con la squadra ma non otterrà presenze nella stagione conclusasi con la promozione in Serie A.

Fuori rosa anche per la stagione 2014-2015, a fine settembre 2014 ha cominciato il corso per diventare allenatore concludendolo con l'ottenimento del Patentino UEFA B. Il 4 dicembre 2014 rescinde consensualmente il contratto che lo legava al club siciliano.

Ritorno alla Reggina

Il 14 gennaio 2015 torna alla Reggina dopo sette anni. Il ritorno è avvenuto dopo che per alcune settimane si era allenato con il Parmonval, formazione palermitana di Eccellenza. Debutta il 19 gennaio nell'1-1 interno contro la Paganese. Al termine della stagione 2014-2015 rimane svincolato, ritirandosi dalla carriera agonistica.

Allenatore

Conclusa la carriera agonistica, consegue il patentino di allenatore di Seconda Categoria - UEFA A, che gli consente di allenare squadre di calcio fino alla Lega Pro. Inizia la carriera da allenatore nelle giovanili del Trapani prima seguendo la Beretti e l’anno successivo guida Under 17.
Il 18 luglio 2020 viene ufficializzato come nuovo allenatore del Savoia di Torre Annunziata. Il 4 febbraio 2021, alla luce dei risultati insoddisfacenti, la società comunica il suo esonero.

Palmarès

Giocatore

Competizioni nazionali

Competizioni internazionali

 

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55062307_juve1989.png.0e751d8b023348d650bcfe17bd167d22.png   SALVATORE ARONICA

 

aronica.jpg

 

 

 

LORIS MARZOCCHI, DA “HURRÀ JUVENTUS” DELL’APRILE 1998
Tre minuti nella vita di un ragazzo di vent’anni sono un soffio, lo spazio di un respiro. Ma se questi tre minuti vengono vissuti all’interno di uno stadio e con la maglia della Juventus, allora hanno il peso dell’eternità. Salvatore Aronica, da Palermo, ha vissuto il suo esordio contro la Sampdoria come un evento memorabile, da vivere e rivivere a lungo. Quando Lippi lo ha fatto alzare dalla panchina per sostituire il dolorante Torricelli, il mondo gli è girato tutto intorno e lui, il giovane picciotto, lo ha fermato serrandolo in un pugno. «Preparati, togliti tutto che ti faccio esordire». La tuta è volata via ancor prima che il tecnico finisse la frase e l’occhio si è fissato sul tabellone del Delle Alpi. Era il 42’ della ripresa, la Juventus vinceva 3-0 e c’era la Pay-Tv. Impossibile trovare un palcoscenico migliore per esordire in Serie A.

È questo il momento più fortunato dell’avventura di Aronica alla Juventus. «Sono arrivato a Torino due anni fa, dopo che un osservatore della Juve mi aveva segnalato. Un paio di provini con la Primavera di Cuccureddu e poi la conferma che sarei diventato bianconero. Subito in ritiro con la prima squadra e poi il campionato Primavera agli ordini di Jacolino. All’inizio ho avuto qualche difficoltà tattica, poi, piano, piano sono riuscito a conquistare la fiducia del tecnico».
In una stagione il ragazzo di Via Calatafimi ha fatto passi da gigante, tanto da essere spesso tra i convocati della prima squadra. «Una grande soddisfazione. Finora sono stato chiamato una quindicina di volte, tra campionato e coppe. Tutte vigilie intense, passate a respirare l’aria del grande calcio». Quando si dice il destino allora si pensa all’imponderabile, a qualcosa che trascende il volere umano. A volte invece il destino ha ragioni più terra terra, come per esempio un’epidemia influenzale. Il mese di febbraio, con il Torneo di Viareggio in pieno svolgimento. Lippi ha più attenzioni per il termometro che per il fattore tecnico. Di qui una continua transumanza attraverso il Piemonte, la Liguria e la Toscana e viceversa.
Il rinforzo dalla Primavera è stato una costante che Aronica ha sfruttato con il suo D-Day: «Avevamo appena battuto il Cagliari e ci eravamo qualificati agli ottavi. Era un sabato pomeriggio, con Pellegrin e De Sanctis siamo partiti per Torino. Allenamento alla domenica mattina e poi in panchina contro la Sampdoria. Dopo il terzo goal e quando ho visto zoppicare Torricelli, mi sono allertato. Al cambio lo stesso Moreno mi ha incoraggiato e una volta dentro ci ha pensato Montero a tenermi ben sveglio contro Montella, “Accorcia, stringi e chiudi” sono stati i verbi più frequentati in quegli interminabili tre minuti. Ma, esordio a parte, Aronica ricorda con altrettanta passione la qualificazione ai quarti di Coppa Campioni contro il Manchester United: «Anche lì ero in panchina. Non ho mai visto una tensione così alta. Dopo il goal di Inzaghi abbiamo passato minuti interi con gli occhi al tabellone per sapere gli altri risultati, specie quello tra Olympiakos e Rosenborg. Al pareggio dei greci siamo schizzati tutti come dei pazzi e quello che è successo negli spogliatoi è inimmaginabile».
Belle esperienze, tutte da sommare in positivo agli studi di Lettere Moderne a cui il neo ragionier Aronica si è iscritto nello scorso ottobre. Fra un paio di mesi il primo esame di letteratura medioevale: «Mi sto preparando, anche se non ho molto tempo per frequentare. Comunque, spero di farcela. La materia mi interessa parecchio, perciò sono facilitato». Studio e calcio. Un binomio che il siciliano porta avanti con uguale intensità. Da una parte il desiderio giovanile di acculturarsi, dall’altra il calcolo ragionato intorno ad una passione che potrebbe facilitargli la vita futura.
〰.〰.〰
Salvatore non avrà più nessuna occasione per calcare il campo di calcio con la maglia juventina e, al termine di quella stagione, sarà ceduto alla Reggina.
 

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